Inaugurata in questura a Piacenza una stanza per proteggere e ascoltare le donne vittime di violenza

Nella giornata odierna, è stata inaugurata, alla presenza delle massime Autorità civili e militari, in collaborazione con Soroptimist International club Piacenza, “una stanza tutta per sé”, realizzata utilizzando alcuni locali posti al primo piano della Questura.
Il progetto, seguito dal personale della Divisione Anticrimine della Questura e denominato una stanza tutta per sé, ha lo scopo di sostenere la donna nel delicato e incisivo momento della denuncia di violenze e abusi alle Forze dell’ordine. Una stanza tutta per sé, dal libro della nota scrittrice britannica Virginia Woolf, è un invito per le donne a lottare per la propria libertà, contro ogni forma di limitazione o privazione, partendo dall’essere ascoltata in una stanza dedicata che tenga conto del particolare momento di fragilità.
La stanza per l’audizione alla donna che denuncia atti persecutori, maltrattamenti, stalking e ogni altro atto di violenza è un ambiente protetto e dedicato che tende ad un approccio meno traumatico con gli investigatori e a trasmettere una sensazione di accoglienza delle persone, mettendole a proprio agio nell’atto di formalizzare una denuncia.
Presso la Questura di Piacenza la stanza è stata intitolata “La casa di Atena”, per richiamare la forza e l’intraprendenza della dea greca, quale simbolo di protezione e sicurezza che la stanza intende offrire alle donne vulnerabili, rappresentando un rifugio da cui poter ripartire ed è costituita da uno spazio che è stato altresì attrezzato per accogliere i bambini spesso vittime di “violenza assistita”, testimoni silenziosi e inconsapevoli di violenze fisiche e/o psicologiche subite dalla propria madre.
A fine 2024 sono state 44 le stanze realizzate in tutte le questure in collaborazione con Soroptimist, a cui si aggiunge anche quella di Piacenza. Nell’ambito della stessa donazione è stato anche previsto il “kit una stanza tutta per sé portatile”, con la donazione di un computer da utilizzare per verbalizzare e registrare le denunce delle vittime.
Nell’anno 2024 sono state 40 le richieste di ammonimento per violenza in ambito domestico e 26 gli ammonimenti adottati con provvedimento del Questore mentre nel primo semestre del 2025 sono state 16 le richieste pervenute e 9 quelle ritenute di essere accolte con un provvedimento.
Sono state altresì presentate ulteriori 21 richieste per stalking di cui 6 meritevoli di trattazione e di conseguente provvedimento del Questore; nel primo semestre 2025 sono state presentate 13 istanze di cui 4 provvedimenti di ammonimento adottati.




Farnesiana due nuovi murales ispirati a equità e inclusione sociale

L’arrivo dell’estate porta in dono al quartiere Farnesiana due nuove opere nell’ambito del bando comunale “UAU PC! Urban Art Unites Piacenza”. A inaugurarle questa mattina insieme agli autori, Fabio Guarino e Lisa Gelli (affiancati dal direttore artistico del progetto Cesare Bettini, di Urban Utopia per Doc Servizi), il sindaco Katia Tarasconi, l’assessore a Politiche Giovanili e Agenda 2030 Francesco Brianzi, i rappresentanti delle istituzioni locali e delle forze dell’ordine – tra cui il consigliere Gabriele Scagnelli per la Provincia, il questore Ivo Morelli e il vice prefetto Francesca Filice Vaccari, che ha portato il saluto del prefetto Paolo Ponta – con la partecipazione dei sodalizi promotori, l’associazione Besuricando e la cooperativa Doc Creativity, unitamente ai rappresentanti delle diverse realtà del territorio che ne hanno sostenuto la realizzazione: Abicoop Piacenza, Avis provinciale, Superborgo Srl per i supermercati Conad Farnesiana e Besurica, Centro Edile 3.0.
L’iniziativa, cofinanziata dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, è il frutto di un percorso di workshop e laboratori creativi in collaborazione con il liceo Cassinari, con particolare attenzione ai giovani per raccogliere idee e promuovere sinergie creative.
“La partecipazione è il cuore di questo progetto – sottolinea il sindaco Tarasconi – che proprio per questo appartiene idealmente a tutti ed è il risultato, di grande potenza espressiva, di un impegno corale nel prendersi a cuore gli spazi pubblici, come un vero gesto d’amore nei confronti della città. In questo senso, un ringraziamento importante va a tutti i partner che hanno reso possibile, con il loro contributo, questa nuova tappa di UAU PC!”.
“L’obiettivo del bando comunale dedicato alla Street Art – ricorda l’assessore Brianzi – è proprio quello di sensibilizzare la collettività sui temi cardine che ispirano e orientano l’Agenda 2030: equità, sostenibilità, integrazione. Alla bellezza dell’arte che rigenera e impreziosisce i luoghi, si aggiunge il valore di un progetto pensato e costruito insieme alle persone che vivono il territorio e sono incentivate a prendersi cura dei beni comuni e delle aree condivise, proteggendoli dal degrado e dall’abbandono. Ringrazio il Servizio Piacenza Giovani e la Commissione Urban Art comunale per il supporto, così come gli uffici comunali Verde e Lavori Pubblici che hanno rimesso a nuovo le porte da calcetto e la recinzione del campo da gioco di via Pastore, nell’impegno condiviso con gli assessori Matteo Bongiorni e Mario Dadati”.
I nuovi murales adornano, rispettivamente, il campetto sportivo nell’area verde tra via Pastore e via San Giovanni Bosco e la facciata del palazzo Acer al civico 6 di via Pastore, all’angolo con via Zani. Gli obiettivi dell’Agenda 2030 cui danno risalto attengono alla parità di genere (n.5), alla riduzione delle disuguaglianze attraverso l’inclusione sociale (n. 10) e dalla creazione di città e comunità sostenibili grazie a interventi di rigenerazione urbana (n.11).
Il primo si intitola “EquiGioco” e riprende un elemento grafico che richiama fortemente i Cavalli del Mochi, unitamente a una figura che rappresenta Madre Natura, fondendo le sfumature del rosa e dell’azzurro in un racconto visivo e simbolico che celebra la parità tra i generi e il delicato rapporto tra la città e l’ecosistema. Il campo da gioco diventa così, nell’intento delle studentesse del liceo Cassinari che hanno partecipato all’elaborazione creativa, un invito a crescere e imparare insieme, sperimentando i valori dell’inclusione, del rispetto e del senso di appartenenza al quartiere e alla città.
“Colori per il futuro”, il murale che campeggia sull’edificio Acer di via Pastore 6, rappresenta invece in un girotondo di bambini e di tonalità l’impegno della comunità verso un domani condiviso. Le figure, vestite di abiti dai colori vibranti, sono decorate con motivi riconducibili a segni urbanistici e botanici, rilevati nel quartiere e in città. Complessivamente, l’opera evoca la pluralità culturale e l’appartenenza al territorio, con riferimenti chiari alla gioia del gioco e all’importanza del dialogo tra le generazioni: un gesto spontaneo che diventa atto di coesione, fiducia e speranza per il futuro della comunità.




Piazza Duomo, da lunedì APU attiva 24 ore su 24. Oggi sarebbero quasi 60 le sanzioni al giorno

Scatterà lunedì 23 giugno l’attivazione dell’Area Pedonale Urbana (APU) in piazza Duomo: il transito sarà vietato 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana, fatta eccezione per i veicoli autorizzati. Una misura già annunciata e che ora entra nella sua fase operativa, con l’obiettivo di tutelare uno degli spazi urbani più importantidella città.

In vista dell’entrata in vigore del divieto, è utile conoscere un dato che aiuta a comprendere la rilevanza dell’intervento. Tra il 9 e il 15 giugno, nella settimana di monitoraggio che precede l’avvio delle sanzioni, le telecamere già attive agli ingressi della piazza – finora in funzione solo per la lettura delle targhe – hanno registrato una media di quasi 60 accessi non autorizzati al giorno. Una stima che si traduce in oltre 400 potenziali infrazioni in unasettimana.

Gli ingressi in questione sono quelli da via Romagnosi, via Pace e via del Cementificio, punti sensibili dell’area pedonale dove sarà più forte l’attenzione anche nei controlli successivi. La rilevazione ha permesso di fotografare in modo oggettivo i comportamenti reali prima dell’attuazione del provvedimento.

“Si tratta di una scelta coerente con l’idea di città che stiamo portando avanti – spiega il vicesindaco e assessore alla Viabilità Matteo Bongiorni – in cui il centro storico venga sempre più percepito come uno spazio di qualità, da vivere in sicurezza e con rispetto. Piazza Duomo è un luogo simbolico: proteggerlo significa valorizzarlo”.

L’Amministrazione ricorda che da lunedì 23 giugno le sanzioni saranno pienamente operative e invita cittadini e operatori a verificare i propri titoli di accesso. Restano naturalmente validi i permessi già rilasciati per le categorie aventi diritto, come residenti, mezzi di soccorso, disabili e soggetti con esigenze particolari.




Alle 22 in piazza Duomo si inaugura il video mapping Laudato Si’ sulla Cattedrale

Sarà presentato oggi, in occasione della prima serata dei Venerdì Piacentini, il video mapping “Laudato Si’ – Il Cantico Della Rinascita” che abbellisce la facciata della cattedrale di Piacenza, interessata da restauri. Al taglio del nastro, in Piazza Duomo, alle ore 22,  saranno presenti il vescovo Cevolotto, il Sindaco Tarasconi e dell’Assessore al Commercio Fornasari.

In occasione dell’Anno Giubilare 2025 e nell’ambito delle iniziative culturali e spirituali promosse dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio, si realizza, – su iniziativa dell’Opera della Cattedrale e dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi – un progetto di video mapping architettonico sulla facciata della Cattedrale di Piacenza, monumento simbolo della città e del territorio.

“La Cattedrale di Piacenza – ha detto Giovanni Struzzola, presidente dell’Opera della Cattedrale –  diventa palcoscenico di un’installazione multimediale a forte impatto emotivo e simbolico. Attraverso un video mapping architettonico di grande suggestione, la facciata della Cattedrale si trasforma in una tela viva per raccontare la bellezza del Creato, la sua fragilità e la possibilità di una rigenerazione spirituale ed ecologica”.

Il tema scelto per la proiezione è ispirato all’Enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, e dal Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi con un messaggio profondo di conversione ecologica e armonia tra uomo e creato.

“La narrazione visiva – spiega l’architetto Manuel Ferrari direttore dell’Ufficio Beni Culturale Ecclesiastici della Diocesi – si articola attorno ai quattro elementi naturali – Terra, Aria, Acqua e Fuoco – e ne rappresenta dapprima le forme deturpate e sofferenti come segno della crisi ecologica in atto (es. inquinamento degli oceani, desertificazione, incendi, smog), per poi trasformarle, attraverso la figura di San Francesco d’Assisi, in immagini di rinascita, cura e bellezza, in un crescendo di luce e speranza”.

“A ogni “ferita” – aggiunge l’architetto Manuel Ferrari – fà però seguito una trasformazione: la presenza luminosa di San Francesco interverrà simbolicamente per guidare la rinascita del Creato, rigenerando ogni elemento in forme di armonia, bellezza e cura”.

“L’obiettivo – aggiunge il Presidente dell’Opera Struzzola – è quello di sensibilizzare la cittadinanza e i visitatori su tematiche ambientali urgenti, con un linguaggio accessibile, immersivo ed emotivamente coinvolgente, valorizzando allo stesso tempo il patrimonio storico-artistico della Cattedrale”.

Per la realizzazione del progetto, c’è stata la collaborazione con professionisti del settore (visual designer, artisti digitali, tecnici del suono e della luce) e il sostegno degli sponsor.




La comunità cristiana piacentina prega di fronte alla tragedia verificatasi in ospedale

Anche la comunità cristiana piacentina con il vescovo mons. Adriano Cevolotto è rimasta scossa dall’episodio verificatosi in ospedale nella mattinata di giovedì 19 giugno con il ritrovamento di un feto morto nei bagni del Pronto Soccorso. Le indagini sono in corso per fare piena luce sull’accaduto.

Di fronte a ogni tragedia e a ogni sofferenza, dalla guerra ad ogni altra forma di violenza, non si può restare indifferenti. Perciò in occasione della messa nella solennità del Corpus Domini questa sera alle ore 20.30 nella chiesa di San Giovanni in Canale a Piacenza si pregherà in particolare per questo dramma della vita. Oltre il clamore mediatico, nel silenzio e nella preghiera, si chiede a Dio di essere luce, consolazione, guarigione del cuore.

In particolare, al termine della processione con il Santissimo Sacramento nella basilica di Santa Maria di Campagna, a poca distanza dall’ospedale, si pregherà con queste parole:

Signore Gesù,

abbiamo camminato con te, che sei nostro fratello e compagno di viaggio,

e abbiamo parlato di speranza.

Ora siamo qui, davanti a te,

nella casa di Maria e con te ci riconosciamo suoi figli e figlie amate.

Al termine di questo giorno

il nostro pensiero corre a quanti anche oggi hanno faticato a credere che sperare è possibile:

pensiamo alle donne vittime della violenza,

al grido di tante persone vicine e lontane soffocato dal rumore delle armi,

a chi è in preda alle dipendenze,

a chi sta migrando dalla casa e dagli affetti,

al dramma – o ai molteplici drammi – che porta con sé una vita appena sbocciata e subito abbandonata, come è successo proprio qui, a pochi passi da questa chiesa che profuma di affetti e parla di vita.

Ancora una volta, Signore Gesù,

davanti ai drammi dell’umanità noi ti chiediamo:

“Signore da chi andremo?”

Tu che ti sei fatto pane che nutre la nostra fame

raccogli ancora una volta, oggi e sempre,

le tante fami di vita, di pace, di libertà, di ascolto, di casa

che attraversano questo mondo,

e semina nei nostri cuori il lievito della speranza

perché possiamo essere fermento di fraternità

per una umanità nuova consolata dal tuo amore.

Raggiungi con i tuoi raggi che illuminano e riscaldano

tutta la nostra città

noi, le nostre case, i luoghi da lavoro,

gli ospedali, le case di cura e i luoghi di detenzione:

su tutti scenda come rugiada consolante la tua benedizione.




Amianto all’ex Cinema Roma, il Comune: “Situazione già nota e ordinanza emessa prima della segnalazione”

Il Comune di Piacenza interviene sul tema del tetto crollato dell’ex cinema Roma che ieri era stato al centro di un comunicato stampa e di una interrogazione della capogruppo di FdI Sara Soresi.  “L’intervento del Comune sullo stabile dell’ex Cinema Roma – scrive l’Amministrazione – è partito prima che la questione approdasse in Consiglio comunale lunedì scorso, 16 giugno, con la segnalazione da parte della consigliera Sara Soresi, capogruppo di Fratelli d’Italia, poi confluita in un’interrogazione a risposta scritta.

Palazzo Mercanti chiarisce come lo stabile (dichiarato inagibile nel luglio 2024 dal Comune stesso) fosse già oggetto di verifiche da parte dei servizi comunali e dell’Azienda Usl di Piacenza. A seguito di tali verifiche, era già stata adottata un’ordinanza “contingibile e urgente” per la bonifica della copertura in amianto. Si tratta dell’ordinanza numero 430 del 13 giugno 2025.

La relazione Ausl del 4 giugno aveva infatti evidenziato lo stato di deterioramento delle lastre e, per tale ragione, il Comune ha imposto alla proprietà dell’edificio l’obbligo di rimozione e smaltimento dei materiali contenenti amianto entro 60 giorni, un termine ben più restrittivo rispetto ai sei mesi indicati dall’Ausl sulla base delle linee guida regionali.

L’ordinanza stabilisce inoltre che venga presentato un piano di lavoro entro due settimane, oltre all’immediata adozione di misure a tutela dell’area, con relativa trasmissione del documento agli enti competenti – Ausl, Arpae, Prefettura, Questura e Polizia Locale – in modo che possano essere effettuati tutti i controlli del caso.

Aggiornamento

Il comunicato del Comune di Piacenza sbaglia però nel citare la data in cui sarebbe stata depositata l’interrogazione della consigliera Sara Soresi che viene fissata nel giorno 16 giugno. In realtà l’interrogazione è proprio del 13 giugno, lo stesso giorno in cui il Municipio ha emesso l’ordinanza 430. 

 




Il premio “Antonino d’oro 2025” ai Missionari Vincenziani del Collegio Alberoni

Sarà assegnato alla Congregazione dei Missionari Vincenziani del Collegio Alberoni di Piacenza il premio “Antonino d’oro” 2025. Ad annunciarlo sono i Canonici del Capitolo della Basilica di Sant’Antonino martire, che hanno voluto così rendere omaggio a una presenza che da oltre due secoli e mezzo contribuisce in modo decisivo alla formazione spirituale, intellettuale e pastorale di generazioni di sacerdoti, non solo della diocesi di Piacenza-Bobbio ma anche di molte altre realtà del mondo.

Fondati da San Vincenzo de’ Paoli nel 1625, in una Francia segnata dalla crisi post-tridentina, i Missionari Vincenziani si posero fin da subito al servizio della riforma del clero e dell’annuncio del Vangelo ai più poveri. L’intuizione di San Vincenzo fu quella di unire spiritualità e concretezza: non solo formazione per i sacerdoti, ma anche azioni di carità rivolte ai più svantaggiati, grazie anche alla collaborazione con figure come Santa Luisa di Marillac e alla fondazione delle Figlie della Carità. Il loro carisma, ancora oggi attualissimo, vede nei poveri “i nostri signori e padroni”, come scriveva lo stesso San Vincenzo ai suoi confratelli.

A Piacenza, la presenza vincenziana si lega indissolubilmente al nome del cardinale Giulio Alberoni, che nel 1751 volle affidare ai Padri della Missione il Collegio da lui fondato. Da allora, il Collegio Alberoni è l’unico seminario italiano guidato dai Vincenziani. Negli ultimi vent’anni ha ospitato seminaristi provenienti da ogni parte del mondo – dall’Europa orientale all’Africa, dal Libano all’America Latina – offrendo loro un percorso di formazione che intreccia le esigenze del presbiterato con l’apertura culturale e l’attenzione al mondo contemporaneo.

Il riconoscimento, spiega il Capitolo dei Canonici, nasce dalla volontà di esprimere “stima e gratitudine” verso una comunità religiosa che, attraverso l’opera dei suoi padri, ha saputo coniugare fedeltà al Vangelo e impegno educativo e culturale. La testimonianza dei Missionari Vincenziani ha contribuito a rendere il Collegio Alberoni non solo un luogo di formazione ecclesiale, ma anche un centro di rilevanza culturale, scientifica e artistica, custode di un patrimonio prezioso di libri, strumenti e documenti, oggi valorizzato anche grazie all’impegno del Consiglio di Amministrazione dell’Opera Pia Alberoni, presieduto da dodici anni dal dottor Giorgio Braghieri.

Il premio verrà consegnato dal vescovo monsignor Adriano Cevolotto a padre Nicola Albanesi, superiore del Collegio Alberoni, al termine della solenne celebrazione eucaristica nella basilica di Sant’Antonino, venerdì 4 luglio alle ore 11, in occasione della festa del patrono della città. Sarà anche un’occasione per rivolgere un sentito ringraziamento a padre Giuseppe Perini, da oltre quarant’anni penitenziere della basilica, figura di riferimento per intere generazioni di piacentini.

Il premio “Antonino d’oro”, giunto alla sua 40ª edizione, è patrocinato e sostenuto dalla Famiglia Piasinteina e rappresenta uno dei momenti più sentiti della vita religiosa e civile della città. Nell’assegnarlo ai Vincenziani, il Capitolo dei Canonici intende anche rilanciare il messaggio di San Vincenzo de’ Paoli: un invito a guardare la realtà con gli occhi dei poveri, riconoscendo in loro la presenza viva di Cristo e un richiamo alla responsabilità, alla solidarietà e alla costruzione di una comunità più giusta e fraterna.




Il Premio Solidarieta’ per la Vita Santa Maria del Monte assegnato al missionario padre Romano Segalini

E’ stato attribuito a padre Romano Segalini, missionario della congregazione dei Comboniani del Cuore di Gesù nato a Rivergaro e podenzanese d’adozione, il Premio Solidarietà per la Vita Santa Maria del Monte – organizzato dalla Banca di Piacenza e giunto alla sua 35 ͣ edizione – finalizzato a riconoscere atti e comportamenti di solidarietà umana per la promozione e la difesa della vita. L’attestato e il premio previsti verranno consegnati dal Prefetto domenica 29 (l’ultima di giugno, come tradizione) al Santuario di Santa Maria del Monte, alla presenza del Vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio, che alle 18 celebrerà una Messa solenne.

Lo ha deciso all’unanimità la Commissione giudicatrice riunita in Prefettura sotto la presidenza del Prefetto Paolo Ponta – presente il capo di Gabinetto Claudio Giordano – e composta dal presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna – presente anche Lorella Calza del Coordinamento Relazioni – da don Giuseppe Basini, vicario generale e rettore del Santuario del Monte, da Franco Albertini, sindaco di Alta Val Tidone, accompagnato dall’assessore Giovanni Dotti, e da Paola Farroni, ispettrice provinciale delle infermiere volontarie della Croce Rossa.

Questa la motivazione:

Fin dal 1976 padre Romano Segalini opera come missionario comboniano nel nord-est del Congo, un’area a lungo presa di mira dai ribelli che con le loro truppe hanno devastato villaggi, rapito donne e bambini, ucciso senza pietà. Lo stesso missionario piacentino ha rischiato la vita, ma non ha mai voluto abbandonare quella che considera la sua gente. Padre Romano è partito ogni volta da aree in cui non esisteva nulla, lasciandole poi dotate di ospedali, scuole di ogni ordine e grado, chiese e centri educativi affidati a personale locale appositamente istruito. Nonostante le precarie condizioni di salute e l’avanzare dell’età, padre Romano continua la sua missione in Africa con accanto le persone che lui stesso ha formato”.




Soresi: “Ex cinema Roma. Bisogna verificare se il tetto crollato contiene amianto”

“L’edificio che ospita il Cinema Roma si trova in stato di totale abbandono e degrado da diverso tempo, il tetto della struttura presenta un evidente cedimento, con un’ampia apertura nella parte centrale, tanto da risultare visibilmente pericolante e strutturalmente compromesso”.

Inizia così la segnalazione di Sara Soresi – capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale – che, dopo essere stata contattata da alcuni residenti della zona, rappresenta la loro forte preoccupazione non solo per il rischio di crollo di materiali dall’edificio, ma anche e soprattutto per il sospetto che la copertura del tetto sia in amianto.

“Come noto – afferma Soresi – la presenza di amianto friabile o danneggiato rappresenta un grave rischio per la salute pubblica, in quanto l’inalazione di fibre di amianto può provocare malattie gravi quali l’asbestosi e il mesotelioma pleurico ed in caso di materiali in amianto deteriorati e in condizioni di abbandono, i Comuni hanno l’obbligo di intervenire, anche mediante ordinanza contingibile e urgente, per la rimozione, lo smaltimento e la bonifica in sicurezza, al fine di tutelare la salute pubblica e l’ambiente”.

La capogruppo – a mezzo interrogazione – chiede dunque all’Amministrazione se siano stati effettuati sopralluoghi tecnici da parte degli uffici comunali o dell’Ausl per verificare le condizioni statiche dell’immobile e la presenza effettiva di materiali in amianto nella copertura; se la proprietà privata dell’immobile sia stata formalmente diffidata o sollecitata ad intervenire per la messa in sicurezza e la bonifica della struttura; se il Comune abbia emesso ordinanze specifiche per la rimozione e lo smaltimento dell’eventuale amianto presente e, in caso negativo, se intenda procedere in tal senso. Infine, sollecita l’Amministrazione ad intraprendere azioni concrete per garantire la sicurezza, la salubrità ed il decoro urbano in relazione all’immobile.




Besurica. La casetta del latte abbellita con un murales

C’è un nuovo murales alla Besurica. Lo ha realizzato l’artista Fabio Guarino, in arte Guari Art, sulla casetta del latte nei pressi dell’edicola, in quella che molti considerano la piazza del quartiere. L’opera, dedicata all’associazione di volontariato Round Table, è stata inaugurata ieri sera, lunedì 17 giugno, durante la seconda serata della Besu Street Fest.
Il murales – nato come performance dal vivo davanti ai cittadini – resterà a colorare e abbellire uno degli angoli più frequentati della Besurica. Un intervento simbolico, che punta alla cura, all’identità e alla comunità, in linea con lo spirito del festival, promosso per il secondo anno consecutivo dall’associazione Besuricando Aps.
Se la seconda serata è stata un successo, complice anche il bel tempo a incorniciare dj Catti e il concerto dei Dejavu, più sfortunata è stata l’apertura di domenica, quando il maltempo ha costretto a rivedere parte della programmazione. Nonostante tutto, l’entusiasmo degli organizzatori resta alto. «Siamo molto soddisfatti. Il quartiere ha risposto, ha partecipato, e anche questa edizione ha dimostrato che qui c’è voglia di vivere gli spazi comuni», dicono i promotori.
Musica, dj set, spettacoli, arte urbana e street food hanno trasformato per due giorni il piazzale di via Perfetti in un luogo vissuto da famiglie, bambini, giovani e residenti di ogni età. E proprio questo è uno degli obiettivi principali dell’iniziativa: accendere i riflettori sulla necessità di una vera piazza per la Besurica, capace di accogliere, connettere e rappresentare il quartiere.
L’evento si è svolto con il sostegno del Comune di Piacenza, all’interno del bando Piacenza 2030.




Inaugurato il nuovo murale di Kotè, alto 30 metri, in via Caduti sul Lavoro a Piacenza

Inaugurato a Piacenza, sulla facciata del palazzo Acer di via Caduti sul Lavoro – via Carella, “Elogio alla Tua Unicità”, il nuovo grande murale del pittore e urban artist Kotè, raro caso, a livello nazionale, di sintesi tra arte muraria e artigianato artistico, in cui lo spettatore, grazie all’installazione di un disco riflettente di acciaio e vetri, diventa parte integrante dell’opera.
Al taglio del nastro erano presenti il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, l’assessore alle politiche giovanili Francesco Brianzi, il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, il prefetto Paolo Giuseppe Alfredo Ponta, il presidente di Acer Piacenza Marco Bergonzi e il direttore generale Stefano Cavanna. Promossa dall’associazione ArteViva ETS e realizzata nell’ambito del bando del Comune di Piacenza UAU PC! – Urban Art Unites Piacenza, e con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, l’opera rappresenta un esempio originale di connubio tra arte in strada e artigianato locale, veicolo di un messaggio dal forte valore simbolico: l’importanza della creatività come strumento per la realizzazione del potenziale di ogni individuo e per la maturazione civile e politica di un’intera comunità.
L’opera e il suo significato
Il murale, delle dimensioni di 30 metri di altezza per 15 di larghezza, è stato realizzato sulla facciata laterale di una palazzina di edilizia popolare, in via Caduti sul Lavoro, nel quartiere periferico Farnesiana. È raffigurata una ragazza con i palmi delle mani rivolti verso l’alto da cui nasce e si dirama una spirale multicolore di forme geometriche e numeri, oggetti ed esseri animati, riferimenti simbolici alle dottrine filosofiche, alla matematica e alla fisica. Tra le mani della giovane è posizionata un’installazione di acciaio e vetri di 140 chili e 3 metri di diametro, un grande disco riflettente che, sfruttando l’effetto prismatico dato da un mosaico di vetri spezzati, restituisce ai passanti la propria immagine riflessa, diventando parte integrante dell’opera.
L’intento dell’artista è suscitare nello spettatore la meraviglia di scoprire la propria unicità grazie al potere generativo e trasformativo dell’arte, facendo maturare in esso la consapevolezza dell’importanza di esprimere se stessi attraverso la creatività. (Foto credits Daniele Signaroldi)

“Elogio alla Tua Unicità” racchiude molti degli elementi che contraddistinguono lo stile pittorico e la visione artistica di Kotè, condivisa di recente dal palco del TEDx Modena,
e, al tempo stesso, la collaborazione con due artigiani locali – Maurizio Singarella, storico mastro vetraio di Piacenza, e Michele Santorsola, fabbro di San Rocco al Porto nel lodigiano, ha permesso all’artista di muoversi su un campo nuovo. “Meravigliarsi è il primo atto creativo. È lo sguardo che si risveglia, che smette di dare tutto per scontato e ricomincia a sognare. Questa scintilla diventa visione, progetto. Per me, l’arte deve “servire” la comunità, diventando futuro condiviso.” – ha dichiarato l’artista.

Il progetto
Promosso dall’associazione ArteViva ETS e sostenuto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, il progetto è tra i vincitori del bando del Comune di Piacenza UAU PC! – Urban Art Unites Piacenza, co-finanziato dal Fondo per il potenziamento di iniziative di sicurezza urbana di cui alla L. 132/2018 del Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

“La bellezza genera bellezza. Per questo – sottolinea il sindaco Katia Tarasconi – abbiamo deciso di investire sulla Street Art come elemento di riqualificazione urbana, capace di valorizzare gli elementi caratterizzanti di un quartiere e promuovere la cura degli spazi condivisi, che è il modo più efficace per prevenire e contrastare il degrado. Piacenza sta cambiando volto grazie al talento e alla creatività di artisti come Kotè, di cui un anno fa, nell’ambito del progetto regionale #ontheroad, abbiamo inaugurato la bellissima opera che ha restituito alla collettività il campo da basket di via Negri. Il grande intervento che inauguriamo oggi, sulla facciata della palazzina Acer, con il cofinanziamento del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e il prezioso sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, è invece una tappa importante del progetto UAU PC!, uno dei cardini del percorso che l’Amministrazione comunale ha intrapreso per realizzare appieno gli obiettivi di sostenibilità del mandato”.

Aggiunge l’assessore a Piacenza 2030 Francesco Brianzi: “UAU PC! è l’acronimo di Urban Art Unites Piacenza. Un’iniziativa a supporto della quale abbiamo approvato precise linee guida inerenti alla Street Art sul territorio e che ha consentito, in poco meno di due anni, di svelare già una decina di opere in diverse zone della città: dalle facciate di scuole, centri parrocchiali e di aggregazione a giardini pubblici, dai muri perimetrali ad alcune aree sino ai grandi edifici residenziali come quello che oggi ammiriamo in tutta la sua potenza espressiva. Un percorso ispirato ai principi fondamentali e agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, che il murale di Koté declina, in particolare, nei goal 4 e 10: da una parte il diritto all’istruzione per tutti, dall’altra la riduzione delle disuguaglianze. Siamo orgogliosi che UAU PC! abbia ricevuto nel 2024, da ASviS, un riconoscimento significativo come buona pratica a livello nazionale, anche per la capacità di coinvolgimento attivo della comunità nella realizzazione di tutti gli interventi artistici”.
“I tanti interventi che sosteniamo in ambito artistico rappresentano anche un modo per favorire il benessere della comunità e la sua qualità di vita – è il commento del presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -. Questo murale ne è un esempio: non è soltanto il risultato di una forma d’espressione e di creatività, ma anche uno strumento per veicolare messaggi positivi portandoli sotto gli occhi di tutti e un’operazione di riqualificazione urbana che converte un enorme muro grigio in un’opera artistica, una strada di periferia in un luogo attraente. Il tutto in dialogo con la comunità che vive questi spazi, nel segno della creatività, della condivisione e dell’inclusione sociale”.
Con la realizzazione di questo intervento di urban art, monumentale per dimensioni e accessibile a tutti, ArteViva ETS vuole ribadire il valore inscalfibile della creatività umana in un’epoca in cui essa sembra essere sminuita a vantaggio dell’uso dell’intelligenza artificiale, portando questo messaggio, oltre che in strada, anche a scuola.

A questo scopo, prima dell’inizio dei lavori, Kotè ha incontrato gli abitanti del quartiere e gli studenti della Scuola Primaria Caduti sul Lavoro – 4° Circolo Didattico di Piacenza, per ribadire quanto imparare a esprimere se stessi attraverso l’arte e la creatività sia alla base dell’evoluzione del singolo all’interno di una società equa e giusta, in linea con l’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030 che mira ad assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento per tutti, e l’Obiettivo 10 che mira alla riduzione delle disuguaglianze e a potenziare l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a cui il progetto si è ispirato.
L’opera “Elogio della Tua Unicità” non è un’iniziativa a sé stante, ma si pone in continuità con il lavoro svolto dall’Amministrazione comunale, in un quartiere considerato “a rischio sicurezza”, e da Acer Piacenza, impegnati in diversi interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana, finanziati tramite fondi del PNRR PINQUA, come la costruzione di 14 nuovi alloggi di edilizia popolare, il rifacimento del tetto di una scuola primaria, la realizzazione di un nuovo campo da basket e di piste ciclabili. L’intenzione e la speranza di chi ha progettato quest’opera imponente è che possa essere fonte di ispirazione quotidiana e veicolo di bellezza per gli abitanti del quartiere e per il gran numero di persone che vi transitano ogni giorno, candidandosi a diventare un elemento distintivo e identitario del territorio che la ospita. (Foto credits Daniele Signaroldi)
Biografia Kotè
Antonio Cotecchia, in arte Kotè, è un pittore, urban e sound artist. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo artistico di Salerno, a 18 anni si trasferisce a Milano dove frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Brera, laureandosi in pittura con il maestro siciliano Saverio Terruso. Dal 2018 realizza murales in collaborazione con scuole, amministrazioni pubbliche ed enti privati di promozione culturale. Tra questi: “Felicità”, murale dedicato a Lucio Dalla dono della Fondazione a lui dedicata alla città di Bologna (2025), “Sognai talmente forte che mi ritrovai nel futuro” ad Aielli, L’Aquila, dedicato a Giacomo Matteotti (2024), il campo da basket “La piramide della vita” a Piacenza (2024), “Futura” ad Aielli e “Parolana” a Salerno nell’ambito dell’iniziativa EU Street Art della Rappresentanza in Italia della Commissione europea (2024), l’opera “Clessidra” per la Fondazione di Piacenza e Vigevano (2022).
Lo stile di Kotè fonda le sue radici nelle tecniche pittoriche tradizionali e si sviluppa attorno a riferimenti di matrice espressionista, futurista, cubista e pop. Oltre all’amore per il disegno e la pittura, l’artista coltiva una forte passione per la musica fin da adolescente quando impara a suonare la chitarra e il pianoforte. Il suo percorso artistico è influenzato dallo studio della timbrica degli strumenti musicali che, nel tempo, diventa la base teorica di musicamento e dell’altro lato, concetti da lui coniati per rappresentare il potenziale inespresso di ogni individuo e l’insieme delle emozioni nascoste dell’animo umano. Questa visione lo porta a dipingere, sulle tele e nei murales, i volti a metà, ovvero la parte visibile e quella invisibile di ognuno, e a raffigurare al loro interno altri personaggi, scene di vita e suggestioni.
A maggio 2025 partecipa come speaker al TEDx Modena dal tema “Disruption”, con un intervento su arte e meraviglia. Vive a Piacenza.
ArteViva ETS è un’associazione senza scopo di lucro costituita a settembre 2024 a Rottofreno (Piacenza) con l’intento di promuovere la cultura e l’arte in tutte le sue forme come strumento per la riqualificazione urbana e la rigenerazione sociale.




APU di piazza Duomo, prorogato di una settimana l’inizio delle sanzioni per i mezzi non autorizzati

Entreranno in funzione a pieno regime alle 0.00 di lunedì 23 giugno, dopo cinque settimane di attivazione sperimentale senza sanzioni, le telecamere che monitorano l’accesso all’Area Pedonale Urbana (APU) di piazza Duomo: dalla mezzanotte tra domenica 22 e lunedì 23, pertanto, i veicoli non autorizzati al passaggio saranno oggetto di multa. Il divieto, per chi non è titolare di permesso, vale 24 ore su 24, anche nei giorni festivi.
“La proroga di una settimana – sottolinea l’assessore alla Viabilità Matteo Bongiorni – è semplicemente motivata dalla volontà di rafforzarne ulteriormente la comunicazione e disporre qualche servizio di informazione anche in modo da prevenire per quanto possibile eventuali sanzioni. Questo grazie alla presenza e disponibilità della Polizia Locale.
Come era già avvenuto per l’attivazione dell’APU di piazza Cavalli, infatti, queste settimane di funzionamento sperimentale hanno avuto una funzione importante di monitoraggio dei dati e anche dimostrato che anche l’informazione ha già avuto una sua efficacia. Basta confrontare un po’ di numeri per rendersene conto: nel mese di aprile, al varco di via Romagnosi si sono registrati 48.456 passaggi, di cui 11.173 non autorizzati; nelle prime quattro settimane di maggio, nello stesso punto, sono passati 21.740 veicoli, di cui 2.732 in potenziale infrazione. Un calo drastico, che si è avuto anche al varco di via Pace: dai 3.827 mezzi senza permesso di aprile (su un totale di 9.115 passaggi), si è scesi a 1.187 sanzionabili su 2.996 transiti complessivi. Infine, prendendo ad esempio i primi tre giorni di questa settimana, da lunedì 9 a mercoledì 11 giugno, la media dei passaggi non autorizzati è di 46 veicoli al giorno per via Romagnosi, meno di 25 quelli registrati dalla telecamera di via Pace”.
Due i varchi di controllo: uno all’intersezione con via Romagnosi e via Daveri, l’altro alla confluenza di via Pace e chiostrini del Duomo. L’Area pedonale in questione comprende, oltre alla stessa piazza Duomo, gli immediati dintorni: via Vago, vicolo del Tarocco, vicolo Pazzarelli, via XX Settembre e il tratto di via Chiapponi da via XX Settembre a via Sopramuro.
Sono transitabili per tutti, senza necessità di pass Ztl, via Vescovado (svoltando a sinistra da via Roma), via Nicolini, i chiostri del Duomo e via Prevostura, strada di ingresso e uscita dai chiostri. I mezzi autorizzati per la Ztl A – ma non per l’accesso all’APU – potranno accedere ai chiostrini del Duomo da via Pace, così come chi proviene da via Sopramuro potrà svoltare a destra in via Chiapponi. Chi percorre via Romagnosi potrà proseguire dritto solo lungo il lato Nord di piazza Duomo, per poi svoltare a sinistra in uscita su via Legnano. Resta infine accessibile, per i veicoli con pass Ztl A, anche via Daveri, in ingresso da via Roma.
Si ricorda che per i residenti, le persone con disabilità, gli esercenti titolari e gestori di negozi o di postazioni mercatali, così come per le categorie elencate alla pagina web comune.piacenza.it/apu nella sezione delle domande frequenti (FAQ), non cambia nulla: il loro pass Ztl è già stato adeguato automaticamente e non devono presentare richieste o fare comunicazioni specifiche. Solo al momento del rinnovo, quando il loro pass attuale sarà in scadenza, ne riceveranno uno aggiornato.
“L’obiettivo – rimarca il vice sindaco – è quello di conciliare la tutela di un’area monumentale del centro storico, che merita di essere valorizzata in tutta la sua bellezza e fruita in modo sicuro, con le esigenze quotidiane di chi vive e lavora nella zona, fornendo servizi alla collettività. Per ulteriori chiarimenti, o per la necessità di pass giornalieri, è sempre a disposizione l’ufficio Ztl, che da lunedì 16 giugno cambia sede e sarà operativo presso gli sportelli comunali Quic di viale Beverora, proprio nell’ottica di un avvicinamento al centro della città e agli altri uffici dell’ente”. Restano invariati i recapiti – 0523-1798367 e ztl@comune.piacenza.it – così come gli orari di apertura in vigore dal 2 maggio: lunedì, martedì e giovedì dalle 8.15 alle 17, mercoledì e venerdì dalle 8.15 alle 13.30, sabato dalle 8.15 alle 12.15, domenica e festivi chiuso (pass pluriennali o periodici solo su appuntamento).
Per quanto riguarda l’Area pedonale di via del Cementificio, alla Baia del Re, che in via sperimentale era stata attivata insieme a quella di piazza Duomo, le telecamere entreranno in funzione con regime sanzionatorio nelle prossime settimane.