Commemorazione della tragedia della Pertite: il discorso del sindaco Tarasconi

Nel giorno dell’85° anniversario dell’esplosione che colpì lo stabilimento della Pertite, l’8 agosto 1940, la città di Piacenza si è riunita per rendere omaggio alle vittime del lavoro e della guerra. Durante la cerimonia, il sindaco Katia Tarasconi ha pronunciato un discorso intenso e commosso, ricordando non solo la drammatica vicenda che segnò profondamente la comunità, ma anche il valore della memoria come monito contro ogni forma di ingiustizia e mancanza di sicurezza.

Commemorazione della tragedia della Pertite: il discorso del sindaco di Piacenza Katia Tarasconi

“Anno dopo anno, onorare la memoria delle donne e degli uomini che persero la vita nello stabilimento della Pertite l’8 agosto del 1940 significa, per la nostra comunità, tributare il proprio omaggio alle vittime del lavoro e alle vittime civili di guerra. Quelle che ci hanno insegnato a chiamare, con malcelati eufemismi, “morti bianche” quando avvengono tra cantieri e catene di montaggio, “danni collaterali” nello scenario di un conflitto: ma davvero crediamo che una sfumatura del linguaggio attenui il dolore, cancelli l’indignazione o possa ammantare di candore la coscienza di un Paese civile e consapevole?
La nostra storia ci pone questo interrogativo da 85 anni, da quando due esplosioni ravvicinate colpirono al cuore una fabbrica in cui 1500 addetti si guadagnavano con onestà il salario caricando proiettili, maneggiando polvere da sparo e materiale altamente instabile, pericoloso: 47 persone rimasero uccise nello scoppio, i feriti furono 700. Una tragedia su cui, nel connivente silenzio del regime, non fu mai fatta pienamente luce, sospesa tra l’ombra dell’attentato a un’industria bellica fiorente mentre l’Italia entrava in guerra e la fatalità – che non è mai tale sino in fondo, ma evoca sempre responsabilità e omissioni – di un drammatico incidente.
Già 12 anni prima, nel settembre 1928, un altro boato nel ventre della Pertite aveva inghiottito 13 vite e causato il ferimento di tre persone. Un evento destinato purtroppo a ripetersi in proporzioni ancor più devastanti, di cui quotidianamente possiamo ritrovare l’eco nella normalità inaccettabile delle cronache: il ribaltamento di un cestello a 20 metri d’altezza senza casco né imbragature di supporto, il crollo di una gru per l’utilizzo di un braccio meccanico inadeguato, le esalazioni letali di una fossa biologica pulita senza indossare alcuna protezione, come è successo solo pochi giorni fa a due giovani operai egiziani in una villa veneta.
Oggi come a Marcinelle, in quell’8 agosto del 1956 che è assurto a simbolo del Sacrificio del lavoro italiano nel mondo, in memoria dei 136 connazionali tra i 262 minatori che non sarebbero più riemersi dall’incendio divampato nel giacimento belga di carbone che rappresentava, per ciascuno di loro, la speranza di costruire un futuro per sé e per le proprie famiglie.
Perché è questo, ciò che viene meno ogni volta. Nella mancanza di tutele si sgretolano la dignità e il riconoscimento della fatica, si calpestano sogni, progetti e legami, si subordinano i diritti fondamentali agli interessi economici: risparmiando sulla sicurezza, si lucra sul destino delle persone. E nel ritrovarci qui, di fronte alla stele che ha inciso nel marmo il ricordo sempre presente della tragedia di via Emilia Pavese, ne riascoltiamo commossi il monito, provando a immaginare tutto ciò che quelle deflagrazioni, in un caldo pomeriggio d’estate, hanno distrutto dentro e fuori dalla fabbrica.
Lo facciamo appellandoci a valori e ideali sanciti dalla nostra stessa Costituzione, mentre il pensiero corre alle troppe volte in cui vediamo sviliti i princìpi della “Repubblica democratica fondata sul lavoro” e il fragore delle esplosioni lontane nel tempo evoca altre bombe, fronti di guerra in cui si consumano migliaia di esistenze innocenti. Nel nome delle vittime della Pertite, sentiamoci più che mai uniti nel chiedere pace, nel chiedere verità e giustizia, nel chiedere rispetto della vita”.




Tangenziale di Piacenza, avviati i lavori per due rotonde provvisorie all’uscita Farnesiana

A fronte della prospettata chiusura del ponte sul Nure lungo la Statale 9 – con inizio effettivo dei lavori di manutenzione straordinaria previsto tra l’8 e il 15 settembre – sono stati analizzati i percorsi viabilistici individuati come alternativi nel periodo in cui non sarà possibile percorrere via Emilia Parmense. In particolare, considerando il fatto che la deviazione principale interesserà la Strada Provinciale n. 6 di Carpaneto e la Tangenziale di Piacenza, sono state prese in esame le uscite di quest’ultima all’altezza della Farnesiana: una doppia intersezione stradale da sempre ritenuta critica sotto il profilo della sicurezza, soprattutto per alcune manovre che, con l’aumento dei flussi di traffico, risulterebbero troppo difficili e pericolose.
“L’ipotesi inizialmente formulata – spiega il vice sindaco Matteo Bongiorni – è stata quella di chiudere completamente le rampe di svolta a sinistra all’uscita dalla Tangenziale, ossia quelle più rischiose in quanto prevedono l’attraversamento di corsia, il che avrebbe però depotenziato l’efficacia di un’arteria stradale fondamentale. Per questo, come Comune di Piacenza, in accordo con la Provincia, abbiamo richiesto ad Anas la realizzazione di due rotatorie provvisorie, per una migliore gestione delle intersezioni che favorisca un sensibile incremento della sicurezza stradale, prima ancora di essere funzionale a garantire la fluidità del traffico”.
In queste settimane l’impegno congiunto degli Uffici Tecnici dei diversi Enti “ha prodotto – rimarca Bongiorni –




ASP Città di Piacenza chiarisce sulla presenza del geriatra nelle CRA

Andrea Chiozza, Amministratore Unico di ASP Città di Piacenza, interviene per fare chiarezza sul tema della presenza di un medico geriatra nelle Case Residenza per Anziani, oggetto di recente dibattito pubblico. Di seguito il comunicato integrale.
Andrea Chiozza
Amministratore Unico ASP Città di Piacenza
“Negli ultimi giorni sono emerse, da più parti, osservazioni e valutazioni relative alla presenza – ritenuta da alcuni obbligatoria – di un medico specializzato in geriatria nelle CRA (Case Residenza per Anziani).
In qualità di Amministratore Unico di ASP Città di Piacenza, ritengo opportuno riportare il dibattito su un piano documentato e razionale, così da offrire alla cittadinanza un’informazione completa e trasparente.
La normativa vigente in Emilia-Romagna non prevede alcun obbligo di presenza di un geriatra all’interno delle CRA. A conferma di ciò, anche altre Regioni – con orientamenti politici differenti – adottano un approccio analogo: ad esempio, in Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche la presenza di un geriatra non è imposta per legge, ma viene piuttosto raccomandata, al pari di altre specializzazioni mediche quali medicina generale, medicina interna e igiene e sanità pubblica.
Questa impostazione condivisa dimostra che la questione è affrontata in modo non ideologico, ma tenendo conto della natura delle strutture in questione: le CRA sono strutture residenziali a bassa intensità di cura, con finalità assistenziali e sociosanitarie, analoghe per certi aspetti agli ospedali di comunità. Proprio per questo, la normativa regionale prevede che gli ospiti siano seguiti, sul piano clinico, dal medico di medicina generale di riferimento, cioè quello scelto precedentemente o appartenente alla zona in cui ha sede la struttura.
È importante sottolineare che, qualora si presentino necessità specifiche o condizioni cliniche più complesse, i medici di base possono tempestivamente attivare consulenze specialistiche, compresa quella geriatrica.
Per quanto riguarda la situazione di ASP Città di Piacenza, al Vittorio Emanuele operano stabilmente tre medici, con le seguenti specializzazioni:
Medicina generale,Igiene e medicina preventiva – sanità pubblica, Chirurgia generale, otorinolaringoiatria, patologie cervico-facciali, urologia.
Queste specializzazioni sono perfettamente coerenti con le raccomandazioni regionali, non solo dell’Emilia-Romagna, ma anche delle Regioni già citate, che indicano come preferenziali – in assenza di un obbligo di specializzazione in geriatria – profili con competenze in medicina generale, medicina interna o sanità pubblica.
I nostri medici lavorano complessivamente per 78 ore settimanali, con contratto esclusivo presso la nostra struttura e inserimento stabile nell’organico aziendale. Si tratta di professionisti con esperienza pluriennale documentata, che svolgono il loro lavoro con impegno e professionalità, assicurando un presidio medico costante e di qualità.
Abbiamo in organico i professionisti che servono in concreto, non abbiamo carenze di organico. E, quando occorre, si attivano consulenze specialistiche.
Desidero precisare con assoluta chiarezza che non si tratta di una questione economica. La scelta di non prevedere un geriatra in organico non deriva da vincoli di spesa. Non faccio e non farei mai economie sulla salute e sull’assistenza ai nostri anziani. Come Amministratore Unico, considero prioritaria ogni spesa necessaria per garantire cura, dignità e benessere ai nostri ospiti. La mia porta è sempre aperta: chiunque desideri conoscere nel dettaglio il bilancio e i costi sostenuti per i servizi, può contare sulla mia disponibilità piena e trasparente.
Comprendo e rispetto profondamente l’interesse e le preoccupazioni di familiari, cittadini ed eletti nelle istituzioni locali e regionali. Il benessere delle persone accolte è e resta il nostro obiettivo fondamentale. Allo stesso tempo, ritengo essenziale che ogni valutazione sia formulata con rispetto nei confronti del personale e con piena consapevolezza della complessità del contesto operativo.
Sono, come sempre, disponibile al confronto, purché costruttivo e fondato su dati, evidenze e ascolto reciproco. Le osservazioni che ci giungono sono per noi uno strumento prezioso per migliorare. Al tempo stesso, desidero rinnovare pubblicamente la mia stima e gratitudine a tutte le persone che lavorano con dedizione, spesso in condizioni difficili, al servizio dei più fragili. Conosco il loro impegno quotidiano, vedo la cura con cui operano: sono orgoglioso di lavorare con loro.”




Chiusura ponte sul Nure: pedaggi autostradali gratuiti e più treni

Si è tenuta questo pomeriggio presso la Prefettura di Piacenza una nuova seduta del Comitato Operativo per la Viabilità al fine di definire le misure gestionali connesse al piano dei lavori di manutenzione straordinaria da eseguire lungo il ponte sul fiume Nure a cura di Anas, tra i km 253,950 e 254,150 della strada statale 9 “Via Emilia”, che richiederà la chiusura del manufatto.
L’incontro, presieduto dal Prefetto Patrizia Palmisani, ha visto, tra gli altri, la partecipazione del Ministero delle Infrastrutture, della Provincia di Piacenza, dei Sindaci di Piacenza, Pontenure, Podenzano, Carpaneto Piacentino, Cortemaggiore, Cadeo, del Responsabile Gestione Rete Anas per l’Emilia Romagna, oltre che dei vertici delle Forze dell’Ordine, del II° Reggimento Pontieri, della Polizia Stradale, dei Vigili del Fuoco, del 118, dell’Agenzia Regionale Sicurezza del Territorio e Protezione Civile di Piacenza, della Polizia Stradale, 118, nonché degli enti concessionari autostradali e del Trasporto Pubblico Locale, registrando la piena collaborazione istituzionale.
Nel corso della riunione è stato approvato unanimemente il piano di viabilità alternativa definito dal tavolo tecnico, riunitosi in queste settimane presso la Provincia di Piacenza, che sarà integrato dal riconoscimento del pedaggio gratuito lungo la tratta autostradale Piacenza Sud – Fiorenzuola e viceversa per tutte le tipologie di mezzi grazie alla collaborazione tra Autostrade per l’Italia e Anas, nonché dal confermato potenziamento già dal prossimo 18 agosto della mobilità ferroviaria dai comuni di Pontenure e Cadeo a Piacenza e viceversa con n. 23 treni giornalieri in più che effettueranno la fermata nei citati comuni, rispetto ai n. 7 attualmente previsti, per un’offerta totale di n. 30 per la quale sono in corso di aggiornamento i canali di vendita.
Condivisa da tutti i presenti la necessità di attuare uno stretto monitoraggio sulle misure definite al fine di individuare gli eventuali interventi correttivi.
I dettagli del piano di viabilità alternativa saranno oggetto nei prossimi giorni di un’adeguata campagna informativa sugli organi di stampa.
In considerazione di quanto sopra Anas ha annunciato la chiusura del Ponte sul Nure decorrerà dalla prima decade di settembre, preventivamente si darà seguito alle attività preliminari.
Nel corso della riunione, il servizio 118 dell’Ausl di Piacenza ha confermato il potenziamento dei propri servizi al fine di garantire gli attuali livelli d’intervento in emergenza anche attraverso la collaborazione con l’Ausl di Parma.
Gli enti del Trasporto Pubblico Locale hanno analogamente assicurato l’adeguamento della propria programmazione al piano di viabilità alternativa a partire dalla data della chiusura del ponte.
In conclusione dei lavori il Prefetto ha manifestato il proprio apprezzamento per la sinergia interistituzionale tra tutti gli enti e i livelli coinvolti nel superiore interesse dei cittadini.




Conad Centro Nord lancia una campagna solidale nei punti vendita di Piacenza e provincia a favore di Misericordia Piacenza ODV

Conad Centro Nord rinnova il proprio impegno a sostegno delle comunità locali con una nuova iniziativa solidale a favore di Misericordia Piacenza ODV, un’organizzazione di volontariato attiva sul territorio piacentino dal 2006. Opera nel settore dell’emergenza-urgenza sanitaria, nel trasporto di persone con disabilità e nell’assistenza sociale, offrendo un prezioso supporto a cittadini e strutture sanitarie grazie all’impegno quotidiano di volontari formati e qualificati. Il recente incendio e la conseguente perdita dei propri mezzi operativi ha fortemente compromesso la possibilità di garantire questi servizi essenziali.

“Ringraziamo Conad per la bella iniziativa a nostro favore. È un gesto di grande solidarietà che ci riempie di gioia ed oggi assume un particolare significato alla luce delle difficoltà che la nostra associazione sta affrontando – afferma Marisa Marengoni, di Misericordia Piacenza Odv che continua – noi volontari ci metteremo tutto l’impegno necessario per ripartire con energia e determinazione convinti che da ogni ostacolo superato si possa uscire rigenerati e più forti. Un grazie a Conad e ai clienti che contribuiranno da parte di tutta la Confraternita di Misericordia di Piacenza per la vostra vicinanza di cui abbiamo tanto bisogno in questo particolare momento.”

Dal 1° agosto 2025 al 31 gennaio 2026, nei punti vendita Conad di Piacenza e provincia sarà attiva una campagna di raccolta punti per contribuire all’acquisto di un nuovo automezzo attrezzato per il trasporto di persone con disabilità.

I clienti potranno donare 100 punti o multipli direttamente in cassa, oppure scegliere di destinare l’importo desiderato presso il box informazioni.

“Un piccolo gesto può fare la differenza – commentano i soci imprenditori Conad della provincia di Piacenza. – Siamo vicini a Misericordia Piacenza ODV, che svolge ogni giorno un servizio fondamentale per il nostro territorio. Con il contributo di tutti, possiamo aiutare a ripristinare ciò che è stato distrutto e garantire nuovamente il trasporto alle persone più fragili”.

Conad Centro Nord invita tutti i clienti a partecipare alla raccolta, unendo le forze per fare qualcosa di importante.




Turismo a Piacenza e provincia, crescita del 3,2% nei pernottamenti e boom dell’extra-alberghiero

I dati forniti sul turismo relativi al primo semestre 2025 (forniti dalle strutture ricettive ed elaborati dal Servizio Statistica della Regione Emilia-Romagna) confermano una tendenza positiva per la provincia di Piacenza: nel confronto con lo stesso periodo del 2024 si registra un aumento complessivo dei pernottamenti pari al +3,2%, con un incremento significativo dei turisti stranieri (+7,5%) e una crescita costante anche di quelli italiani (+2,7%). Particolarmente rilevante è l’andamento del comparto extra-alberghiero, che segna un +28% nei pernottamenti, confermando la forte attrattività del territorio piacentino per i visitatori stranieri e la capacità del sistema ricettivo di diversificare e ampliare l’offerta. L’aumento della presenza straniera si lega anche al Giubileo e agli investimenti che il territorio sta facendo con riferimento ai numerosi e suggestivi cammini religiosi e itinerari di fede che attraversano e “passano per Piacenza”. Un altro elemento significativo consiste nella ricaduta positiva portata dagli Assoluti di scherma, che testimonia e conferma l’importanza delle strutture congressuali e l’incisivo indotto che questa realtà porta con sé.

“Questi dati – sottolinea l’Amministrazione comunale – non sono casuali, ma frutto del circuito virtuoso costruito negli ultimi anni, grazie a una visione condivisa con le associazioni di categoria e le tante realtà locali dell’accoglienza. Come Comune capofila, non possiamo che esprimere soddisfazione per i risultati ottenuti anche dalle altre amministrazioni della provincia di Piacenza, perché la crescita positiva e benefica della domanda turistica è strettamente collegata alla qualità dell’offerta complessiva di accoglienza. Il territorio – prosegue palazzo Mercanti – sta dimostrando la capacità e la lucidità di integrare le diverse eccellenze – dalla cultura all’enogastronomia, dalle colline ai borghi storici – per proporre un’esperienza di soggiorno completa, competitiva e di grande valore e rendere Piacenza una meta accogliente, dinamica e riconoscibile. È bene ricordare – conclude l’Amministrazione comunale – che questi risultati, pur facendoci sorridere, non ci esaltano, così come i dati negativi non ci abbattono: ci confermano però che il sistema sta percorrendo la strada giusta, una strada impegnativa ma entusiasmante, perché insieme stiamo acquisendo la piena consapevolezza delle nostre potenzialità turistiche, che rappresentano anche una vera e propria scommessa culturale”.

Chiappa (Confcommercio): “Serve un tavolo permanente sul turismo per consolidare il rilancio”

Particolarmente soddisfatto dei dati emersi sull’andamento turistico nei primi cinque mesi del 2025 è il presidente di Confcommercio Piacenza, Raffaele Chiappa, la cui associazione aveva scelto di dedicare proprio all’economia turistica l’80ª assemblea pubblica dell’associazione.

«I numeri confermano che avevamo visto giusto – ha commentato Chiappa –. Il turismo non è solo un’opportunità, ma uno degli assi strategici per lo sviluppo della nostra provincia. È tempo che Piacenza scelga di puntarci con decisione e in modo strutturato. L’exploit di località come Alseno e Bobbio dimostra che esiste una domanda concreta per un turismo di qualità, legato al paesaggio, alla cultura, all’enogastronomia e alla spiritualità del nostro territorio».

Chiappa coglie l’occasione per rilanciare una proposta concreta, già avanzata nel corso dell’assemblea: «Serve un tavolo permanente sul turismo che metta insieme tutti gli attori – pubblici e privati – e che lavori su una pianificazione condivisa, su eventi di richiamo, su promozione mirata e su un marketing territoriale moderno. Dobbiamo superare ogni frammentazione e far emergere finalmente l’identità turistica di Piacenza».

Cella (Federalbergi): “Questa ripresa va accompagnata, governata, rafforzata”.

Per Ludovica Cella, presidente di Federalbergi Piacenza i segnali di questi mesi non vanno considerati un punto di arrivo, ma un punto di partenza: «Questa ripresa va accompagnata, governata, rafforzata. Solo così il turismo potrà diventare un vero moltiplicatore di valore per l’intera economia piacentina. E’ fondamentale continare con il lavoro di squadra che abbiamo messo in campo e che incomincia a dare i suoi frutti concreti. Importante l’aumento dei pernottamenti extra-alberghieri che dovranno ora trovare riscontro anche nel gettito derivante dalla tassa di soggiorno».

I dati nel dettaglio

Tra gennaio e maggio 2025, i turisti sono stati 108.048 (+3,7%) e i pernottamenti 235.150 (+2,8%). Gli italiani crescono del 4,0% (78.185), con un +0,8% nei pernottamenti. Gli stranieri crescono meno nei numeri assoluti (+3,0%), ma restano di più: i loro pernottamenti aumentano dell’8,7%, toccando quota 62.578.

Anche Piacenza città registra segnali positivi: 59.498 turisti (+0,7%) e 137.573 pernottamenti (+2,0%). Dopo un avvio lento, i mesi di aprile e maggio segnano un’accelerazione (+9,5% e +7,4% arrivi; +10,6% e +7,6% pernottamenti). I turisti stranieri calano leggermente negli arrivi (-0,6%) ma aumentano nei pernottamenti (+5,9%), restando di più in città. I dati di giugno, non ancora pubblici, dovrebbero confermare ulteriormente questa tendenza.

Le aree collinari e appenniniche sono il vero motore della ripresa. I comuni collinari segnano un +34,3% di turisti e +28,4% di pernottamenti. Spicca Alseno, con arrivi e pernottamenti più che raddoppiati (+103,7% e +105,2%). Bene anche Bobbio (+46% e +25,8%) e Rivergaro (+44,7% pernottamenti). In calo Castell’Arquato, che perde il 30% di turisti.

Gli esercizi extra-alberghieri guidano la ripresa: a Piacenza città i turisti crescono del 12,8% (+20,4% stranieri) e i pernottamenti del 6,1% (+24,9% stranieri). A livello provinciale: +13,4% turisti e +9,3% pernottamenti, con gli stranieri a +23,7%. Gli alberghi, invece, restano stabili o in lieve calo, sia in città che sul territorio.

Importante anche l’aumento di visitatori dai Paesi europei extra-UE (+165,9% in città). Lombardia (+34,2%), Emilia-Romagna (+5,6%) e Puglia (+14,5%) trainano i flussi interni. In calo Sicilia, Calabria e Sardegna. Piacenza sembra oggi intercettare un pubblico sempre più vario, alla ricerca di qualità, tranquillità e autenticità, in un contesto di crescente valorizzazione del territorio e della sua identità.




Ponte sul Rio Curdello: a breve il ripristino dei collegamenti

Riapre prima del previsto la Strada Provinciale n. 16 di Coli nel tratto in corrispondenza del ponte sul Rio Curdello, nel territorio comunale di Bobbio, che era stato chiuso per i necessari lavori al manufatto di attraversamento.

La circolazione potrà riprendere già dalle ore 14.00 di domani (venerdì 1° agosto), in quanto la Provincia di Piacenza ha completato in anticipo le lavorazioni che interessano il piano viabile, il quale – grazie all’intervento realizzato – è ora più largo di oltre un metro rispetto a prima.

Sono ancora da terminare alcune lavorazioni che comporteranno limitazioni alla circolazione stradale (istituzione di senso unico alternato per l’installazione delle barriere di sicurezza) e altre lavorazioni nella porzione sottostante al piano viabile.

Un ringraziamento alla ditta esecutrice dei lavori, che ha consentito di ridurre i tempi dell’interruzione, e all’utenza, per gli inevitabili disagi affrontati, viene espresso dal servizio Viabilità dell’ente di Corso Garibaldi che, già all’avvio dell’intervento, aveva differito a lunedì 30 giugno la data di interruzione della circolazione stradale – inizialmente prevista per giovedì 26 giugno – con l’obiettivo di ridurre al massimo l’impatto sulla viabilità, rivedendo l’articolazione delle attività lavorative iniziali.

Pronta la nuova rotatoria tra la Strada Provinciale n. 7 di Agazzano e le comunali per Rezzanello e Momeliano.
Il servizio viabilità della Provincia di Piacenza informa che sono conclusi gli importanti lavori di riorganizzazione a rotatoria dell’intersezione tra la Strada Provinciale n. 7 di Agazzano e le Strade comunali per Rezzanello e Momeliano, nel territorio comunale di Gazzola.
È stato emesso il provvedimento di messa in esercizio definitiva – da oggi, giovedì 31 luglio 2025 – della rotatoria “alla francese”, nella quale i veicoli in rotatoria hanno la precedenza e i veicoli provenienti dai rami di accesso devono dare la precedenza in corrispondenza dell’intersezione.




Incendio Misericordia Piacenza: dalla Fondazione 60 mila euro per acquistare un pulmino

Sessantamila euro per un nuovo mezzo a disposizione dell’Associazione di volontariato Misericordia. È lo stanziamento deciso ieri sera dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che servirà all’acquisto di un pulmino per il trasporto dei disabili.

«Abbiamo voluto dare una risposta a una situazione di totale emergenza deliberando, alla prima seduta utile del nostro CdA, un contributo significativo che sostiene la ricostituzione del parco mezzi della Misericordia – commenta il presidente Roberto Reggi -. Ci è sembrato doveroso prendere parte alla catena di solidarietà partita subito dopo l’incendio e che in queste settimane ha visto una raccolta di fondi e donazioni, accolta con particolare sensibilità e con la collaborazione delle altre realtà di soccorso. È significativa e confortante la capacità di mobilitazione virtuosa che esprime la realtà piacentina quando si tratta di mettere insieme più forze per contribuire al bene comune».

A SETTEMBRE UN NUOVO BANDO. Lo stanziamento a favore della Misericordia rientra in una strategia, consolidata in questi anni, che impegna la Fondazione a fianco della rete di realtà di soccorso e assistenza, che rappresentano una presenza preziosissima per il welfare di comunità. «Questa erogazione – sottolinea ancora il presidente Reggi – si inserisce in un disegno più ampio perseguito dal nostro ente ed è una sorta di anticipazione, dovuta all’emergenza, di un progetto che era già in cantiere: a settembre presenteremo un nuovo Bando che mette a disposizione del territorio risorse importanti per sostenere a Piacenza e Vigevano l’acquisto di ambulanze e mezzi di trasporto sociale. Il progetto è ormai in fase di ultimazione, lo stiamo definendo nei dettagli in questi giorni».

L’incendio divampato il 17 luglio scorso nella sede dell’Associazione – che dal dicembre 2011 si trova in via Braille, nel quartiere della Besurica – aveva distrutto completamente l’autorimessa e con essa ambulanze e pulmini. Un danno incalcolabile per la Misericordia, che a Piacenza si occupa di servizi alla persona, oltre a prestazioni mediche e infermieristiche nell’ambulatorio interno. Il mezzo che sarà acquistato con i fondi della Fondazione è dotato di pedana sollevatore di carrozzine per disabili e sarà adibito a questa attività di trasporto.




Insediamento per Patrizia Palmisani, nuovo prefetto di Piacenza

Rafforzare la coesione sociale partendo da sicurezza, sanità, scuola e lavoro. È questo l’obiettivo tracciato dal nuovo prefetto di Piacenza, Patrizia Palmisani, che oggi si è ufficialmente insediata, succedendo a Paolo Ponta, destinato alla Prefettura di Lecco. A poche ore dal suo arrivo, il prefetto ha incontrato la stampa, dopo una prima visita istituzionale alla presidente della Provincia, Monica Patelli.

Sicurezza reale e percepita: due piani da affrontare con pari impegno

Tra i temi affrontati, quello della sicurezza occupa un posto centrale. Palmisani ha evidenziato come i dati a disposizione mostrino una contrazione dei reati a Piacenza, ma ha subito chiarito che il problema non può essere affrontato solo con le statistiche: «Il vero nodo oggi è la sicurezza percepita. I cittadini devono potersi sentire sicuri nelle strade, nelle piazze, nei quartieri. Anche se i numeri sono rassicuranti, non possiamo permetterci di sottovalutare la percezione delle persone. È su questo che dobbiamo lavorare, insieme a sindaci, forze dell’ordine, istituzioni e comunità locali».

Giovani e anziani al centro dell’attenzione

Una particolare attenzione sarà dedicata alle categorie più fragili. Sul fronte giovanile, il prefetto ha sottolineato la necessità di contrastare i fenomeni di disagio e devianza, promuovendo una sana socialità e rafforzando l’educazione al rispetto: «Dobbiamo insegnare ai ragazzi il valore della convivenza e del rispetto dell’altro, a partire dalle famiglie e dalle scuole».

Altrettanto importante sarà la tutela degli anziani, troppo spesso vittime di truffe. Palmisani ha definito questi reati «odiosi», capaci di lasciare ferite ben più profonde del solo danno economico: «Un anziano truffato perde fiducia, si sente vulnerabile. Dobbiamo fare di tutto per proteggerli».

Movida e lavoro: prevenzione e cultura della legalità

Anche il tema della movida è stato toccato con fermezza: «Socializzare è importante, ma sempre nel rispetto delle regole. La cosiddetta malamovida non è ancora un fenomeno diffuso a Piacenza, ma proprio per questo dobbiamo prevenire. Lavoreremo con associazioni, commercianti e istituzioni per costruire una rete di prevenzione efficace».

Grande rilievo anche alla sicurezza sul lavoro, considerata un punto focale per l’intero territorio: «Non possiamo accettare che si continui a morire lavorando. Serve un cambio di passo culturale, che coinvolga anche i più giovani. La cultura della sicurezza va insegnata fin dalla scuola».

Protezione civile e pianificazione del rischio

Palmisani ha poi indicato nella protezione civile un altro caposaldo dell’azione prefettizia. «Dobbiamo essere pronti ad affrontare qualsiasi emergenza. Pianificheremo esercitazioni, aggiorneremo i piani di emergenza per le aziende a rischio di incidente rilevante e per i siti di stoccaggio dei rifiuti. La prevenzione è la nostra prima linea di difesa».

Legalità, trasparenza, presenza sul territorio

Nel suo nuovo ruolo, il prefetto ha ribadito l’importanza del rispetto della legalità e del dialogo con le istituzioni locali, soprattutto dopo le tensioni che hanno accompagnato il passaggio di consegne con il predecessore. Nei prossimi giorni è previsto un primo incontro con i sindaci del territorio, dove si parlerà anche del cantiere del ponte di Pontenure. «Le speranze di ridurre i tempi dei lavori sono poche – ha detto – ma cercheremo di ottenere l’esenzione del pedaggio per i mezzi che dovranno percorrere viabilità alternative».

Un impegno condiviso con la Provincia

A caprire la giornata di insediamento, era stato l’incontro istituzionale con la presidente della Provincia, Monica Patelli. Palmisani e Patelli hanno rinnovato l’impegno per una collaborazione stretta tra le istituzioni, fondata su ascolto, sinergia e vicinanza al territorio. Un’intesa che si muove nella direzione della coesione sociale come risposta alle sfide del presente.

Patrizia Palmisani, 65 anni, è in servizio al Ministero dell’Interno dal 2007. Dopo aver ricoperto il ruolo di prefetto a Lodi dal 2015 al 2019 e successivamente a Monza e Brianza, è stata nominata prefetto di Piacenza lo scorso 14 luglio.




Polizia Locale di Piacenza. Secondo il sindacato CSA: “Servono cambiamenti radicali, situazione interna ancora problematica”

Nonostante i miglioramenti numerici grazie a nuove assunzioni e l’incremento di ufficiali, il Comando della Polizia Locale di Piacenza continua a presentare criticità strutturali e organizzative gravi, irrisolte da anni. A sostenerlo è il sindacato CSA attraverso un articolato comunicato firmato dal coordinatore provinciale Federico Coratella, che fa il punto su una situazione definita “ben lontana dal benessere che si vuole far credere esista”.
Al centro della denuncia, l’assenza di specializzazioni tra gli agenti, costretti a operare “in tuttologia”, affrontando ogni tipo di attività senza una distinzione precisa di competenze. “Un modello ormai obsoleto – spiega il CSA – che non può più funzionare, specie nei corpi di polizia locale delle città capoluogo”.
Il sindacato segnala poi la mancanza di un nucleo operativo in borghese per il controllo della microcriminalità e del rispetto dei regolamenti comunali. Un servizio che il CSA giudica “indispensabile per un adeguato controllo del territorio”. A ciò si aggiunge l’obsolescenza del servizio di fotosegnalamento e l’assenza di celle di sicurezza per trattenere le persone fermate, elementi che contribuiscono a rendere il quadro complessivo ancora più preoccupante.
Non mancano poi riferimenti a problematiche interne al corpo. Secondo quanto denunciato, persistono dinamiche di favoritismi e “orticelli” che generano disparità di trattamento tra gli operatori. “Seppur possa sembrare un luogo comune – scrive il CSA – questa situazione crea malessere diffuso e disservizi per la collettività, influendo negativamente sul buon funzionamento della pubblica amministrazione”.
A destare particolare preoccupazione è anche la gestione del comando. Il CSA rileva che, nonostante alcune aperture da parte del direttore generale, in termini economici e di ascolto, “non c’è stato un vero cambio di marcia”. Nel mirino anche la figura del comandante della polizia locale, che – secondo il sindacato – sarebbe stato recentemente oggetto di segnalazioni da parte dei media locali. “Se tali vicende venissero confermate – avverte Coratella – l’amministrazione dovrebbe valutare l’ipotesi di un allontanamento. Un ruolo apicale deve godere della piena autorità e stima da parte del corpo”.
Altro nodo irrisolto è quello delle rotazioni e degli spostamenti interni, troppo frequenti secondo il CSA, soprattutto nei confronti dei nuovi assunti ai quali spesso “non è stata garantita una formazione specifica e continuativa nei reparti di prima assegnazione”. Questo continuo rimescolamento ostacolerebbe una crescita professionale equilibrata e strutturata.
Il sindacato propone invece un modello organizzativo basato su specializzazioni specifiche nelle materie tipiche della polizia locale e su un “riconoscimento meritocratico delle professionalità” fondato su criteri chiari, equi e trasparenti. Un approccio che tenga conto anche dell’esperienza e delle condizioni fisiche degli operatori, e non solo delle simpatie personali o delle valutazioni soggettive.
Preoccupante, infine, il dato relativo al malcontento diffuso tra i nuovi agenti, molti dei quali – denuncia il CSA – “vorrebbero già andarsene”. Una fuga che rappresenta, secondo il sindacato, la cartina tornasole di un clima lavorativo che necessita di profonde trasformazioni. Per fotografare realmente lo stato d’animo interno, il CSA propone di effettuare un “vero sondaggio anonimo” tra il personale, i cui risultati siano resi pubblici e analizzati con imparzialità.
“Il corpo della Polizia Locale – conclude Coratella – è composto per la stragrande maggioranza da personale che svolge il proprio dovere con efficienza, ma servono cambiamenti radicali per garantire una crescita equa e tutelare lavoratori e cittadini. Il CSA continuerà a lavorare con questi obiettivi. Alla politica chiediamo coerenza e impegno per andare in questa direzione”.




Niente Chikungunya in via Guastafredda. Allarme rientrato

Il Comune di Piacenza ha ricevuto oggi, dall’Azienda Usl, la comunicazione di esito negativo degli esami di laboratorio relativi al potenziale caso di virus Chikungunya per una persona residente in via Guastafredda. E’ stata pertanto disposta la revoca della disinfestazione straordinaria urgente contro la zanzara tigre – portatrice del virus – avviata la notte scorsa nella zona, come previsto dalle procedure di emergenza che si attivano in questi casi.
Resta valido, in virtù del primo intervento comunque effettuato nella serata di ieri, l’invito alla massima precauzione per gli abitanti del quartiere, procedendo al lavaggio accurato di giochi, arredi, indumenti e materiale esposto all’esterno in concomitanza con la disinfestazione.
Si ricorda inoltre l’importanza della collaborazione da parte di tutti i cittadini, evitando la formazione di ristagni d’acqua nei propri spazi verdi e cortilizi e ad effettuando regolari trattamenti larvicidi nelle caditoie, con i prodotti disponibili in farmacia.




Trecentoventi giovani piacentini al Giubileo con papa Leone XIV a Roma

Sono 320 i giovani piacentini in partenza per Roma che prenderanno parte al Giubileo con papa Leone XIV. Sarà con loro anche il vescovo mons. Adriano Cevolotto che accompagna il gruppo organizzato dal Servizio diocesano per la Pastorale giovanile.

I giovani partono lunedì 28 luglio e vivranno diversi momenti – testimonianze, passaggio della Porta Santa, sacramento della confessione – in preparazione all’incontro con il Pontefice in programma sabato 2 agosto nella veglia serale a Tor Vergata. In quello stesso luogo si svolse nel 2000 la storica Gmg con Giovanni Paolo II. Il 2 agosto alcuni giovani parteciperanno alla trasmissione su TV2000 dedicata al grande evento.

Domenica 3 avrà luogo la messa conclusiva con il Papa. Fra gli altri appuntamenti in programma a Roma, venerdì 31 la Festa degli Italiani e la veglia con il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana.
Solo pochi mesi fa, sempre a Roma, oltre 400 adolescenti piacentini con la Pastorale giovanile hanno preso parte al Giubileo.

Mons. Cevolotto interverrà mercoledì mattina 30 luglio a un’iniziativa promossa dal Servizio nazionale della Cei per la pastorale delle persone con disabilità nella basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini in via Acciaioli, 2. Fra gli ospiti, Omar Daffe, già portiere dell’Agazzanese, in rappresentanza dell’Ufficio antirazzismo della Lega nazionale professionisti di Serie A, e l’atleta paralimpica Chiara Vingione, campionessa mondiale di basket. Il tema della riflessione del Vescovo è “Varcare la soglia con Cristo”.