Didattica innovativa: 140mila euro dalla Fondazione per i Bandi “Biblòh!” e “Dalla classe all’Orchestra”

Didattica innovativa per le scuole di ogni ordine e grado del territorio piacentino, declinata attraverso pratica musicale e rete bibliotecaria: a sostenerla è la Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha stanziato 140mila euro a favore dei progetti selezionati per l’edizione 2025 dei bandi Biblòh! e Dalla classe all’orchestra, che si erano chiusi nel febbraio scorso.
«Tramite questi interventi, per il quarto anno consecutivo, siamo in grado di promuovere strumenti e pratiche innovative a favore delle scuole piacentine – commenta il presidente Roberto Reggi -. Grazie alla massiccia adesione che registriamo da parte degli istituti scolastici, la rete delle biblioteche Biblóh! è estremamente diffusa sul nostro territorio, con un beneficio importante per gli studenti, le loro famiglie e l’intera comunità. Anche la didattica musicale supportata dal bando “Dalla Classe all’Orchestra”, che ha portato alla costituzione dell’ensemble CinqueQuarti, si implementa anno dopo anno, coinvolgendo un numero sempre maggiore di realtà formative in città e in provincia. Gli istituti sono sempre più connessi tra loro, e questo rappresenta uno straordinario strumento di crescita».

 BANDO DALLA CLASSE ALL’ORCHESTRA.

Il Bando si è concluso con uno stanziamento di 70mila euro a favore del IV Circolo didattico di Piacenza, in qualità di capofila: il progetto coinvolge un numero crescente di scuole primarie e secondarie della città e della provincia, proponendo attività in orario curricolare ed extracurricolare. Al centro ci sono i laboratori di pratica vocale, strumentale e orchestrale, per un’esperienza che si ispira al modello venezuelano sperimentato dal maestro Abreu.
Avviato nel 2013 al IV Circolo, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano oggi Dalla classe all’orchestra rappresenta un innovativo laboratorio di inclusione ed educazione alla cittadinanza per centinaia di bambini e ragazzi.
Le risorse messe a disposizione dal bando serviranno a sostenere laboratori strumentali di fila, di sezione e di orchestra nelle scuole della rete: attualmente II, III, IV, V e VII Circolo Didattico; scuole secondarie Dante e Carducci; Istituto Comprensivo Gandhi di San Nicolò, Istituto Comprensivo di Fiorenzuola, Polo Scolastico IIS Volta di Castel San Giovanni. Alcune nuove istituzioni scolastiche entreranno inoltre nella rete a partire dal prossimo anno scolastico.

BANDO BIBLÒH!

Con sette interventi, e un deliberato totale pari a 70mila euro, Biblòh! continua a supportare la rete di biblioteche scolastiche innovative nella provincia di Piacenza, favorendo la progettazione e costruzione di nuovi ambienti bibliotecari, l’implementazione del patrimonio librario, la formazione dei docenti e l’organizzazione di eventi a carattere nazionale. I progetti approvati sono differenti per ogni plesso.
Istituto Comprensivo di Fiorenzuola: “Sinfonia di storie: la magia della lettura al ritmo della musica”
Il progetto mira a integrare narrazione e musica per potenziare le competenze cognitive, emotive e sociali degli studenti. Attraverso laboratori di lettura espressiva e attività musicali, gli studenti esploreranno l’interconnessione tra parole, suoni ed emozioni, promuovendo creatività, collaborazione e una comprensione più profonda dei testi. Il percorso culminerà in performance che uniscono lettura e accompagnamento musicale, valorizzando l’espressione individuale e collettiva, la creatività artistica e la comprensione dei testi.
Istituto Comprensivo di Carpaneto: “Da un piccolo spazio una grande occasione”
La scuola intende creare una biblioteca inclusiva per tipologia di testi e spazi, utilizzando al meglio il piccolo spazio a disposizione. L’obiettivo è modificare l’ambiente, attutendo i rumori e creando un ambiente intimo e confortevole, per promuovere la lettura personale e condivisa e favorire la concentrazione e il rilassamento, anche per gli alunni con disabilità. Oltre ai libri tradizionali, saranno utilizzati anche tablet per la fruizione di testi tramite la piattaforma Mlol.
I. C. Parini di Podenzano: “Una Biblòh per ogni plesso”
Le nuove biblioteche della Pascoli e della Collodi sono pensate come uno spazio accogliente, colorato, adatto ad attività differenti per utenti piccoli e grandi, famiglie, studenti, e per l’intera comunità del territorio. Sono concepite come biblioteche scolastiche innovative e centri di informazione e documentazione anche in ambito digitale, ponendosi come ambiente di apprendimento innovativo finalizzato alla promozione e all’educazione alla lettura.
Istituto Superiore di Ii Grado “A. Volta” di Castelsangiovanni: “Volta…Pagina” – Biblioteca diffusa
Il progetto Biblioteca Diffusa nasce con l’intento di trasformare la scuola in un ambiente dove la lettura e l’accesso ai libri siano esperienze quotidiane e integrate nella vita scolastica. L’idea è di superare la concezione tradizionale della biblioteca come spazio fisico chiuso, creando invece punti di lettura accessibili e accoglienti in vari ambienti della scuola: atrii, corridoi, sale studio, spazi comuni.
Istituto Comprensivo M.K. Gandhi San Nicolò: “Leggere per formarsi”
In linea con quanto intrapreso negli anni precedenti, si intende proseguire nella disseminazione delle buone pratiche legate alla promozione della lettura e della cultura delle biblioteche scolastiche, intese come ambiente diffuso, che espande ad ampio raggio la sua influenza, occupando tutti gli spazi, dai corridoi alle aule didattiche. Le scuole della rete sperimentano le buone pratiche condivise nei momenti di formazione, attraverso i quali vengono proposte attività organiche per consentire agli alunni di raggiungere il successo formativo.
Istituto Comprensivo di Pianello: “Biblòh-visioni: quando i libri incontrano il cinema”
Il progetto mira a potenziare l’impatto delle tre Biblòh già realizzate in istituto. Sia come ambienti di apprendimento fortemente connessi tra loro, capaci di incrementare competenze di lettura e creare comunità fisiche e virtuali di lettori tra i 640 alunni delle dodici sedi, su quattro comuni di media-alta collina; sia come poli di aggregazione e formazione per comunità con scarse opportunità culturali e prive di cinema, in cui comparare il linguaggio del libro e quello cinematografico, consentendone la decodifica e l’interpretazione.
Istituto Dante – Carducci di Piacenza: “Un libro per tutti”
La scuola secondaria di I grado Dante-Carducci si propone di ampliare la proposta di libri presenti nella propria biblioteca per avvicinarsi in modo più specifico alle esigenze diversificate dell’utenza a cui si rivolge. Ad esempio, il progetto prevedere l’acquisto di libri dedicati agli alunni di recente immigrazione, per i quali sono necessari testi di lettura adatti a chi apprende l’italiano come seconda lingua.




Pnrr, Piacenza tra i Comuni più virtuosi dell’Emilia-Romagna: 43 progetti in corso per un valore di 75 milioni

A un anno dalla chiusura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Piacenza si distingue tra le realtà più virtuose dell’Emilia-Romagna per efficienza nella gestione, puntualità nella rendicontazione e rispetto dei cronoprogrammi previsti. Lo confermano i dati emersi durante un incontro tecnico tenutosi in municipio, alla presenza del sindaco Katia Tarasconi, della giunta, del direttore generale Luca Canessa e dei funzionari coinvolti nei progetti Pnrr.

A fare il punto è stata Annalisa Giachi di PromoPA Fondazione, partner del Comune nel processo di ottimizzazione manageriale. Il giudizio positivo arriva anche dagli esperti incaricati dalla Regione, che hanno valutato le performance dei vari enti locali sulla base del rispetto delle scadenze per l’aggiudicazione e l’avvio dei lavori, da completare entro il 2024.

Tra le esperienze di punta, il project financing per la riqualificazione dell’Ex Manifattura Tabacchi, già oggetto di apprezzamenti a livello ministeriale. Un esempio di come Piacenza abbia saputo coniugare capacità progettuale e innovazione, facendo leva su un modello di governance centralizzato e fortemente operativo.

In tutto, sono 43 i progetti in corso, per un totale di oltre 75 milioni di euro. Le aree di intervento coprono diversi ambiti: dalla digitalizzazione (14 progetti) alla transizione ecologica (2), dall’istruzione (6) all’inclusione sociale (ben 19 progetti), con quest’ultima voce che rappresenta il 57% dell’intero finanziamento.

Determinante si è rivelata l’istituzione di una cabina di regia dedicata, supportata dal nuovo settore “Piacenza 2030”, il cui personale si è occupato della rendicontazione in maniera precisa e puntuale. Un know-how che, secondo il direttore Canessa, tornerà utile anche oltre il Pnrr, per accedere in futuro a bandi europei e nazionali.

Un’altra leva del successo piacentino è stata l’adozione di strumenti digitali per il monitoraggio dei progetti e il supporto tecnico ai vari settori dell’amministrazione. Una sinergia che ha permesso al Comune di incassare già circa 14,5 milioni di euro tra anticipi e rendicontazioni.

Non sono mancati, però, ostacoli lungo il percorso. I dirigenti comunali hanno evidenziato alcune criticità, come l’aumento dei costi delle opere, le difficoltà nel coordinare progetti su scala vasta e la necessità di aggiornare alcune procedure rispetto a quanto presentato in origine. Problemi noti, ma per i quali sono già in atto soluzioni per garantire l’efficienza delle rendicontazioni.

«È stato un lavoro enorme, spesso invisibile, quello svolto dagli uffici – ha commentato il sindaco Tarasconi – ma oggi i risultati cominciano a prendere forma in città. I cantieri possono rappresentare un disagio, è vero, ma sono anche il segno tangibile di un cambiamento che finalmente si sta realizzando».

Il quadro degli interventi Pnrr – Comune di Piacenza (43 progetti)

Missione 1: Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (14 progetti)

Finanziamenti Pnrr e ministeriali: € 3.259.474,82

Finanziamenti comunali: € 113.571,27

Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica (2 progetti)

Finanziamenti Pnrr e ministeriali: € 15.987.630,00

Finanziamenti comunali: € 20.300,00

Missione 4: Istruzione e ricerca (6 progetti)

Finanziamenti Pnrr e ministeriali: € 7.196.921,01

Finanziamenti comunali: € 1.518.101,63

Missione 5: Inclusione e coesione (19 progetti)

Finanziamenti Pnrr e ministeriali: € 40.974.657,87

Finanziamenti comunali: € 2.994.500,42

Finanziamenti privati: € 1.638.423,00

Piano complementare: Recupero del fabbricato ERP di via Capra e integrazione dell’ANPR delle liste elettorali (2 progetti)

Finanziamenti Pnrr e ministeriali: € 1.768.846,40

Totale finanziamenti Pnrr e ministeriali: € 69.187.530,10

Totale finanziamenti comunali: € 4.646.473,32

Totale finanziamenti privati: € 1.638.423,00

Totale complessivo: € 75.472.426,42

 

 




Roberto Reggi rieletto presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano

Roberto Reggi è stato rieletto alla presidenza della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Questo pomeriggio il nuovo Consiglio Generale, insediatosi ufficialmente ieri, ha sancito all’unanimità l’inizio del suo secondo mandato alla guida dell’ente.
«Ringrazio i consiglieri per la fiducia che ripongono nel mio operato – ha dichiarato il presidente Reggi al termine della votazione -, nella consapevolezza che ci attendono mesi importanti. In un tempo presente così caratterizzato da scenari mutevoli e imprevedibili, mi sento pronto a proseguire un lavoro che arricchisca e incrementi ulteriormente la spinta positiva che la Fondazione può fornire come agente di sviluppo sociale, economico e culturale del territorio».
Reggi era stato eletto la prima volta il 31 maggio 2021, nel delicato momento del post pandemia.
Il periodo richiedeva uno sforzo di analisi e progettazione per ripensare al ruolo che le fondazioni bancarie erano chiamate a sostenere all’interno delle proprie comunità. Un ruolo più strategico, capace di contribuire a dare risposta all’accresciuto bisogno di cura e assistenza, ma anche di aggregare valore sociale e favorire percorsi di crescita, di innovazione e di sviluppo del territorio. L’impegno nei quattro anni di mandato 2021-2025, ripercorsi in occasione dell’incontro del 14 aprile scorso “Attivazioni di futuro” – che ha avuto come ospite il presidente di Acri e di Fondazione Cariplo Giovanni Azzone – si è tradotto in oltre 1200 interventi nell’ambito del welfare, della ricerca, dell’istruzione e della cultura, incrementando l’apporto di progetti propri, a cominciare dai Bandi introdotti dall’ente per la prima volta nel 2022.
Un impegno che sarà implementato in questo secondo mandato.
«La continuità ci consentirà di intervenire con un approccio sistemico, sia nelle situazioni più complesse che richiedono interventi sul medio e lungo termine per poter raggiungere risultati significativi, e penso ad esempio a certe criticità in ambito welfare, che rimarrà tema prioritario, sia di portare a compimento i grandi progetti che possono fornire un impulso importante allo sviluppo e alla qualità della vita di tutta la comunità. La Fondazione si impegnerà ancora più a fondo per una rete territoriale di co-progettazione, allargando la platea di soggetti da coinvolgere e mobilitando l’impegno di chi può investire risorse su temi condivisi, affinché vi sia una ricaduta positiva determinante e con un effetto leva ancora maggiore. Ci sono tutte le condizioni per creare dei tavoli di lavoro attorno ai quali riunire forze pubbliche e private, e immaginare forme inedite di supporto alle fragilità, ma anche percorsi di sviluppo in grado di lasciare il segno».
Nei prossimi giorni il presidente Reggi sarà chiamato a proporre i nomi della sua squadra, i componenti del Consiglio di Amministrazione la cui nomina formale spetterà al Consiglio Generale: c’è già una data prevista per il prossimo 5 maggio.
Il Consiglio Generale provvederà anche a nominare i membri del nuovo Collegio Sindacale, l’organo di controllo della Fondazione che resterà in carica per tre anni.
Il rinnovo degli organi porterà anche a qualche variazione all’interno delle Commissioni consultive, i gruppi di lavoro che hanno funzioni istruttorie nell’analisi delle richieste.
APPROVATO IERI IL BILANCIO 2024. Ieri a Palazzo Rota Pisaroni il Consiglio Generale uscente, nella sua ultima seduta, ha approvato all’unanimità il Bilancio d’esercizio 2024. Per il presidente Reggi, che ha illustrato i dati del documento contabile, è stata anche un’occasione per ringraziare formalmente tutti e quindici i membri del “parlamentino” di via San’Eufemia dell’impegno e del lavoro svolto in questi quattro anni.
In merito ai contenuti del Bilancio, i dati relativi allo scorso anno sono estremamente positivi. Anzitutto i conti: il rendimento lordo degli investimenti è salito al 4,74% e, grazie all’incremento pari a circa il 5% del valore di mercato del portafoglio finanziario, che ammonta a 400 milioni di euro, si è consolidato ulteriormente il valore reale del patrimonio della Fondazione.
Questo ha consentito un impegno puntuale sul fronte dell’attività istituzionale. Nel 2024, con 7,68 milioni di risorse proprie erogate per il territorio, la Fondazione ha sostenuto circa 330 progetti per il welfare, la ricerca, l’istruzione e la cultura. Inoltre, è da segnalare anche il coinvolgimento di partner istituzionali, che ha consentito di convogliare nel 2024 oltre 1,4 milioni di euro aggiuntivi su obiettivi comuni, portando le risorse a disposizione dei progetti a poco meno di 9,2 milioni di euro.




Lutto per Papa Francesco: gli eventi rinviati

Le celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione si terranno, a Piacenza, confermando quasi tutti gli appuntamenti in programma nella giornata del 25 aprile, nel rispetto del lutto nazionale proclamato dal Governo a seguito della morte di Papa Francesco.
L’Amministrazione comunale lo rende noto d’intesa con la Prefettura, con cui si è condivisa la scelta di annullare unicamente l’intrattenimento pomeridiano previsto dalle 17 alle 20 con lo spettacolo musicale di ballo liscio all’ombra di Palazzo Gotico, anche in considerazione della prossimità alla basilica di San Francesco che si affaccia proprio su piazza Cavalli. Al momento, si sta valutando insieme all’Orchestra Matteo Bensi una possibile data alternativa in cui recuperare l’evento.
Restano confermate, invece, le altre iniziative che si terranno venerdì 25 aprile a corollario della cerimonia istituzionale – che non subirà alcuna modifica e vedrà confluire in piazza i tre cortei accompagnati da formazioni bandistiche – e di quella religiosa: il pranzo come momento di coesione e condivisione, nonché le esibizioni delle bande musicali di città e provincia e del coro delle voci bianche, così come l’allestimento della mostra fotografica e la disponibilità dei giochi d’altri tempi per i bambini.
Sempre per il lutto conseguente la morte del Papa, a causa di disposizioni della Direzione Generale Archivi, è stato annullato il “Concerto per Paolo”, previsto in memoria del carabiniere partigiani Paolo Araldi per domani 24 aprile.
Il concerto è stato rinviato al 29 maggio.




Ponte Paladini, riprendono i lavori di manutenzione straordinaria

È confermata per domani, mercoledì 23 aprile 2025, la ripresa dei lavori di manutenzione straordinaria del ponte Paladini sul fiume Trebbia, lungo la Strada Provinciale n. 1 Tangenziale Sud-Ovest di Piacenza.
Dalla mattinata di domani, infatti, verrà avviata la seconda delle 4 fasi previste e sarà pertanto ripristinato il senso unico alternato con movieraggio durante le ore di punta per ridurre i disagi all’utenza. I lavori in corso sono necessari per garantire la sicurezza della circolazione e la fruibilità del ponte.




Morte di Papa Francesco. Il messaggio del vescovo di Piacenza Adriano Cevolotto

Il vescovo di Piacenza Adriano Cevolotto interviene sulla morte di Papa Francesco con un video messaggio (vedi sotto). Queste le sue parole:
“Questa mattina abbiamo ricevuto la notizia della morte di Papa Francesco. È stata una notizia che ci ha addolorato e ci ha sorpreso ma d’altra parte come tante cose che Papa Francesco ha vissuto, ha detto in questo suo pontificato, ci ha sorpreso in vita e possiamo dire che ci ha sorpreso anche nella morte. A pensarci questo ultimo tempo della sua vita in mezzo a noi è stata segnata da un susseguirsi di fatti, di comportamenti, da gesti più che da parole. Noi tendenzialmente pensiamo al magistero fondato sulla parola. Papa Francesco invece ci ha insegnato, fin dall’inizio, che ogni magistero è fatto di parole ma anche di gesti. Spesso i gesti sono più eloquenti di tante parole. In questo tempo ci ha parlato con il gesto della sua fragilità, della sua malattia. Ci ha parlato in questi ultimi giorni con la sua visita frequente nelle basiliche per pregare, a ricordarci che anche un Papa è un credente che ha bisogno di alimentare continuamente la sua vita di fede nella preghiera. Ci ha abituato a visitare i luoghi della sofferenza e allora è andato in carcere, in questi giorni, ancora una volta a rinnovare l’impegno e l’attenzione a cogliere questi luoghi dove l’umanità è ferita e deragliata ma non priva di speranza. Ci ha consegnato le parole della via Crucis idealmente una specie di testamento spirituale. Ci ha consegnato l’ultima benedizione. Credo che quel gesto e quella quella voce così debole, così flebile con la quale ha impartito l’ultima benedizione sia stato il suo congedo. Allora noi, oggi, siamo certamente addolorati ma insieme anche siamo arricchiti da questa testimonianza che Papa Francesco ci ha consegnato fino alla fine. Possiamo ben dire che il suo congedo è il coronamento di una vita di una testimonianza di un magistero che hanno segnato e segnano non solo la vita del Mondo e della Chiesa ma anche la vita di ciascuno di noi”.
https://youtu.be/EM9XujI5oMk




Martedì 22 aprile alle 20.30 in Cattedrale rosario per papa Francesco

La diocesi di Piacenza-Bobbio si unisce al dolore della Chiesa universale per la morte di papa Francesco e a quella speranza cristiana che nasce dalla Pasqua che il Pontefice ha testimoniato nel corso della sua vita e che ieri ha espresso con la benedizione alla Chiesa e al mondo intero dalla basilica di San Pietro.

La Chiesa piacentina-bobbiese fa proprie le parole del cardinal Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana: “È un momento doloroso e di grande sofferenza per tutta la Chiesa. Affidiamo all’abbraccio del Signore il nostro amato Papa Francesco, nella certezza, come lui stesso ci ha insegnato, che «tutto si rivela nella misericordia; tutto si risolve nell’amore misericordioso del Padre». Chiedo a tutte le Chiese in Italia che siano suonate le campane delle chiese in segno di lutto e che siano favoriti momenti di preghiera personale e comunitaria, in comunione tra di noi e con la Chiesa universale”.

Martedì 22 aprile alle ore 20.30 nella Cattedrale di Piacenza è in programma il rosario presieduto dal vescovo mons. Adriano Cevolotto. Si pregherà insieme per papa Francesco e per tutta la Chiesa.




Morte di Papa Francesco: i messaggi di cordoglio

Papa Francesco è morto. Il pontefice, al secolo Jorge Mario Bergoglio, si è spento alle 7,24 di questa mattina all’età di 88 anni in Santa Marta.
Era nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936 da una famiglia di origini piemontesi. Era il primogenito di cinque figli. Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1958, aveva studiato filosofia e teologia. Fu ordinato sacerdote nel 1969A e divenne arcivescovo di Buenos Aires dal 1998. Giovanni Paolo II lo nominò cardinale nel 2001.
Dopo la storica rinuncia di Benedetto XVI venne eletto Papa nel Conclave del 2013, diventando così il primo Pontefice gesuita, il primo proveniente dal continente americano ed il primo a scegliere il nome di Francesco, ispirandosi al Santo di Assisi.

I messaggi di cordoglio
Il ministro della Salute Orazio Schillaci
“La morte di Papa Francesco mi addolora e lascia in tutti noi una profonda tristezza. Francesco è stato una guida spirituale carismatica, strenuo sostenitore della pace, sempre vicino agli ultimi, ai più fragili e agli ammalati. Le sue parole, la sua forza e la sua grande umanità resteranno sempre nei nostri cuori”.
Il presidente della regione E.R. De Pascale
“Con grande dolore apprendiamo la notizia della scomparsa di Papa Francesco. Una figura che ha saputo parlare al mondo intero, non solo alla comunità cattolica, con parole e gesti di disarmante semplicità e immenso significato”.

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, alla notizia della morte oggi del Santo Padre.

“Una guida e una voce forte sui grandi temi dell’umanità: la giustizia sociale, la lotta alle disuguaglianze, l’accoglienza, il rispetto per il pianeta, la pace- prosegue de Pascale-.

Resterà viva in me la memoria della visita apostolica in Emilia-Romagna e delle udienze papali concesse nel 2019 all’Unione province d’Italia e nel 2020 alla delegazione di Ravenna, in occasione del settecentenario della morte di Dante Alighieri. Quest’ultima in particolare fu un momento intenso, in cui Papa Francesco volle sottolineare il valore universale dell’opera dantesca. L’annuncio in quella sede della futura lettera apostolica su Dante, poi pubblicata nel 2021, fu il segno concreto di un’attenzione profonda alla cultura come ponte tra popoli, tempi, luoghi e fedi diverse”.

“Nel documento Candor lucis aeternae, Papa Francesco scrisse: ‘La vita è un cammino, spesso oscuro e faticoso, ma orientato alla speranza’ ricorda il presidente- Una frase che racchiude l’essenza di un’esistenza vissuta con senso, impegno e fiducia nel futuro; parole che oggi parlano a tutti noi, indipendentemente dalla fede, e che ci portano a ricordarlo con immenso rispetto e gratitudine”.

“Alla comunità cattolica e a tutte le persone che in Papa Francesco hanno trovato un riferimento e una voce del cambiamento- conclude de Pascale-, va il mio pensiero affettuoso unito al profondo cordoglio a nome di tutta la Giunta regionale e dell’intera comunità dell’Emilia-Romagna”.

Morte Papa Francesco, il cordoglio dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna. Il messaggio del Presidente Maurizio Fabbri
“La comunità dell’Emilia-Romagna è in lutto: la morte di Papà Francesco è motivo di dolore per tutti coloro che credono in un mondo di pace e senza guerre, dove dialogo e comprensione fanno tacere le armi. Dove vincono l’inclusione e l’attenzione agli ultimi. A nome di tutta l’Assemblea legislativa esprimo le più sentite condoglianze per la scomparsa del Pontefice, il cui ricordo resterà indelebile nei nostri cuori e nelle nostre menti”. Questo il messaggio di cordoglio di Maurizio Fabbri, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.

Il presidente di Confcooperative Emilia Romagna ricorda il Pontefice: “Continueremo a fare memoria del suo insegnamento e del suo grande Magistero sociale”.
“Potremmo così dire che la cooperazione è un altro modo di declinare la prossimità che Gesù ha insegnato nel Vangelo. Farsi prossimo significa impedire che l’altro rimanga in ostaggio dell’inferno della solitudine”.
“Vogliamo ricordare Papa Francesco con queste sue parole pronunciate il 16 marzo 2019 in aula Paolo VI in Città del Vaticano, in occasione dell’udienza per il centenario della Confederazione delle Cooperative Italiane.
Papa Francesco ci ha costantemente insegnato a declinare in ogni ambito del nostro impegno quotidiano quei valori di mutualismo, inclusione, solidarietà e attenzione agli ultimi e ai più fragili, che rappresentano il tratto distintivo dell’impresa cooperativa.
Continueremo a fare memoria del suo insegnamento e del suo grande Magistero sociale, un vero faro per un’Organizzazione come la nostra che si richiama alla Dottrina sociale della Chiesa.
Tutta la comunità di Confcooperative Emilia Romagna si stringe nella preghiera e nel pensiero per la scomparsa di Papa Francesco”.
Così Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna, interviene in merito alla morte di Papa Francesco.
(Foto Marco Garro)




Inaugurata a Parma la nuova centrale unica del 112

Tremila chiamate al giorno dai territori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. Tempo di attesa di 4,5 secondi per ricevere una risposta in caso di emergenza, grazie ai 45 operatori che garantiscono il servizio 24 ore su 24, pronti ad attivare l’intervento di Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Soccorso Sanitario e Guardia Costiera.
Stiamo parlando del Numero Unico Europeo 112, attivo su tutto il territorio regionale dal 1° aprile 2025, grazie a un lavoro di squadra di tutte le istituzioni coinvolte nel progetto.
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma è responsabile operativa per il coordinamento delle due Centrali Uniche di Risposta attivate a Parma e Bologna. Questa mattina è stata inaugurata la sede di Parma, alla presenza dell’Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna, Massimo Fabi, del direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e commissario straordinario Ausl di Parma, Anselmo Campagna, del coordinatore della rete regionale dell’emergenza 118 e 112, Antonio Pastori e delle Autorità locali. In rappresentanza di Prefettura, Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza è intervenuto il Prefetto di Parma Antonio Lucio Garufi.
Durante l’inaugurazione, la Centrale Unica di Risposta è stata scoperta una targa in memoria di Charlie Alpha e dell’incidente occorso sul Monte Ventasso durante una missione di soccorso dove persero la vita i quattro operatori dell’equipaggio: il pilota Claudio Marchini, il medico anestesista Anna Maria Giorgio e gli infermieri Corrado Dondi e Angelo Maffei. La targa in loro memoria è stata scoperta alla presenza dei familiari ed è stata apposta all’ingresso della struttura che ospita gli operatori del NUE 112.
Per l’attivazione del Numero Unico di Emergenza Europeo 112, come da indicazioni regionali, sono state individuate due Centrali Uniche di Risposta collocate rispettivamente a Bologna e a Parma, un progetto che ha visto un investimento di 8 milioni di euro per entrambe le centrali. Queste strutture sono dotate di una piattaforma tecnologica ad alta affidabilità per la gestione di tutte le emergenze e offrono la possibilità di aumentare il numero di operatori nella centrale o nel distretto che ne ha maggiore necessità.
La CUR di Parma che fa riferimento all’Azienda Ospedaliero-Universitaria è stata costruita in via del Taglio, a pochi metri dalla Centrale Operativa 118 Emilia Ovest, con un investimento complessivo di quasi 4 milioni di euro.
Un servizio per 2 milioni di persone
La Centrale di Parma serve un bacino di popolazione di due milioni di persone delle province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Modena.
Dal suo avvio il 21 gennaio 2025 la CUR di Parma ha già gestito oltre 158 mila chiamate di queste 85mila sono state inoltrate all’emergenza sanitaria (45%), alle Forze dell’Ordine di cui Carabinieri (29%) e Polizia (21%), ai Vigili del Fuoco (5%). Grazie al filtro delle chiamate inappropriate o risolte dall’operatore, la CUR decongestiona le sale operative specifiche di ciascun settore di emergenza.
Gestione efficiente delle Emergenze
Componendo qualsiasi numero dell’emergenza (112, 113, 115, 118) il cittadino entra in contatto con l’operatore della Centrale Unica di Risposta del servizio NUE 112 che prende in carico la chiamata, se necessario attiva una teleconferenza per la traduzione multilingue, e procede in pochi secondi all’immediata localizzazione di chi chiama.
In caso di reale emergenza, la segnalazione, corredata da una scheda informatica con tutte le informazioni raccolte, viene trasferita alle sale operative dei vari enti di soccorso: sanitario, forze di pubblica sicurezza, vigili del fuoco e soccorso in mare.
A seconda del tipo di emergenza, può essere attivato un solo ente competente per il soccorso o anche più enti contemporaneamente, aumentando la rapidità e l’efficacia degli interventi e la circolarità delle informazioni. Il traffico telefonico e tutti i dati relativi agli eventi vengono registrati.
Risposta veloce, interventi immediati
La media di risposta alle chiamate si attesta sui 4,5 secondi per poi passare la chiamata a una delle 57 centrali di secondo livello nel territorio regionale ma anche a tutte le altre centrali d’Italia.
Per garantire elevati standard degli indicatori di qualità in fascia diurna sono presenti 10-12 operatori, mentre nelle fasce notturne scendono a 5-6, con rinforzi mirati nei weekend e nelle giornate con eventi particolarmente rilevanti. Complessivamente la CUR di Parma conta 45 operatori che hanno avuto una formazione specifica di 6 settimane, teorica e pratica, con visite ad altre CUR 112 e alle sale operative di secondo livello degli altri enti.
Capacità operativa: sempre pronti a intervenire
Le due Centrali sono state allestite in modo da poter raddoppiare la capacità di operatori attivi contemporaneamente nella sala operativa con 24 postazioni, a cui si aggiungono 8 postazioni nella sala di espansione, per ospitare fisicamente gli operatori della Centrale che dovesse essere inaccessibile o subire guasti che ne compromettono il funzionamento.
Alta tecnologia e sicurezza
La piattaforma tecnologica è stata progettata e realizzata in modo da garantire continuità operativa 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
Linee telefoniche ad alta affidabilità, piattaforma di registrazione, servizi informatici dedicati, con unità di backup in caso di malfunzionamenti, e gestione della cybersecurity di livello elevato, garantiscono massima flessibilità e completa sicurezza. Una rete dati ad alta affidabilità è dedicata alle comunicazioni con gli altri Enti e con il CED Interforze del Ministero dell’Interno. L’applicativo gestionale in uso, ormai consolidato sul territorio nazionale, rende disponibili agli operatori avanzati strumenti di geolocalizzazione multipiattaforma, per una rapida e solida gestione del servizio. Tutta la infrastruttura è costantemente monitorata e mantenuta aggiornata in modo da garantire un livello di servizio tecnologicamente avanzato e continuativo.




Trespidi: “Occorre più attenzione per I Vaccari”

“Sono stato contattato da alcuni residenti di I Vaccari e mi faccio portavoce delle loro segnalazioni. Il simbolo dell’abbandono e del degrado della frazione è l’ex asilo, un immobile trascurato da anni e ormai fatiscente, che potrebbe invece diventare un centro prelievi o uno spazio polivalente per il quartiere.”
A dirlo è Massimo Trespidi, consigliere comunale del gruppo civico Barbieri-Liberi, che ha raccolto direttamente le istanze di chi vive nella frazione della città.

“Spostandoci in via Anelli – prosegue Trespidi – troviamo un campo giochi privo di zone d’ombra: servono alberi, anche perché alcuni erano stati rimossi in passato e mai più ripiantati. È necessario intervenire per permettere a famiglie e bambini di frequentare il giardino anche nei mesi estivi, senza essere costretti a rinunciare per l’eccessivo caldo.”

Trespidi si sofferma poi sulla viabilità di strada Casa del Fanciullo: “Questa arteria mette in comunicazione la provinciale da San Giorgio con I Vaccari, ma nei momenti di punta – tra le 8 e le 9.30 del mattino e nel tardo pomeriggio – è diventata una tangenziale, percorsa a forte velocità da chi vuole evitare il traffico cittadino. I residenti mi hanno chiesto con forza misure per la sicurezza dei pedoni: servono dossi rallentatori e interventi mirati per riportare vivibilità alla strada.”

Infine, uno sguardo alla mobilità dolce: “I Vaccari è di fatto tagliata fuori dalla rete ciclabile cittadina. Da un lato la pista si interrompe a Mucinasso, dall’altro manca il collegamento da Montale, che si ferma alla centrale elettrica. Non possiamo più permettere che esistano aree del comune isolate dai percorsi sicuri verso la città. Serve una visione che unisca, non che lasci indietro le periferie.”




Maltempo, la situazione sulle Strade Provinciali

Sono diverse le Strade Provinciali interessate dagli effetti del maltempo di queste ore: è intenso e ininterrotto il lavoro del personale del servizio Viabilità della Provincia di Piacenza.
È ulteriormente peggiorata l’evoluzione del movimento franoso che ha colpito la Strada Provinciale n. 47 di Antognano nel territorio comunale di Lugagnano Val d’Arda, chiusa alla circolazione già ieri.
La Provincia sta anche monitorando l’ulteriore dissesto che riguarda la Strada Provinciale n. 15 di Prato Barbieri – che a partire dal pomeriggio di oggi sarà chiusa per ragioni di sicurezza al km 3+500 circa, nei pressi di Bramaiano di Bettola – e il parziale ingombro (causato da uno smottamento) del tratto tra loc. Bardughina e loc. Nosia lungo la Strada Provinciale n. 65 di Caldarola.
Lungo la Strada Provinciale n. 10 di Gropparello è attualmente allagata la carreggiata nei pressi del cimitero di Cimafava.
Sono invece via di risoluzione gli allagamenti della carreggiata – verificatisi nelle prime ore del mattino – lungo la Strada Provinciale n. 28 di Gossolengo (tra Roveleto Landi e Pieve Dugliara e presso il cimitero di Rivergaro) e lungo la Strada Provinciale n. 36 di Godi, nella zona artigianale prossima al centro abitato di Ponte dell’Olio.
Sono in corso ulteriori interventi lungo la restante rete viaria provinciale: alla cittadinanza si suggerisce la massima prudenza anche nelle prossime ore, quando lo sviluppo degli eventi meteorologici interesserà la pianura con le prevedibili piene.




Inaugurato il nuovo chiosco ai giardini di Caminata in Alta Val Tidone

Il piano di riqualificazione delle aree di ritrovo e svago del comune di Alta Val Tidone si arricchisce, dopo Trevozzo e Nibbiano con quella di Pecorara attualmente in corso, di un nuovo tassello con l’inaugurazione del rinnovato chiosco presso i giardini pubblici di Caminata. Nei giorni scorsi, il Sindaco Franco Albertini accompagnato dagli amministratori del Comune, dai rappresentanti delle ditte che hanno realizzato i lavori e dai gestori della struttura, ha tagliato il nastro di quella che definisce “un’opera strategica per rendere ancora più attraente e attrattivo il nostro territorio sia in ottica turistica sia per i nostri concittadini”.
“Il chiosco che inauguriamo ha in realtà una storia lunga, perché esisteva una struttura utilizzata dalla Pro Loco e realizzata probabilmente dagli stessi volontari nei tempi passati. Dopo la riqualificazione dell’area e del parco giochi che abbiamo concluso negli anni scorsi – sottolinea Franco Albertini, con un ricordo commosso a Walter Negromanti, indimenticato uomo di sport e colonna della comunità locale a cui l’area è stata intitolata – si avvertiva la necessità di avere anche un punto di ristoro e ritrovo. Siamo quindi intervenuti riqualificando sia la struttura, messa a norma sotto tutti i punti di vista, sia la parte esterna che potrà accogliere gli abitanti della zona, villeggianti e turisti di passaggio”.
I lavori di riqualificazione sono stati realizzati da Ezio Varesi con la ditta Varedil, la Simpel SRL per gli impianti elettrici, Nicola Galbiati del Boscasso per l’area esterna e il verde, Fabio Bollati della Valtidone Scavi, con la progettazione del geometra Lorenzo Gobbi. “Ringrazio ognuno di loro per la professionalità e l’impegno nell’esecuzione di un lavoro bellissimo” ha aggiunto il Sindaco Albertini, introducendo così i gestori della struttura, Marco Cassi e Nicola Bollati che si sono aggiudicati il bando comunale, anche con un progetto di implementazione e manutenzione straordinaria dell’area. “Sono due ragazzi da sempre molto attivi nelle associazioni locali e nella vita della comunità – ha ricordato Albertini – che sono certo che sapranno fare bene per il nostro territorio”.