Recupero di due vitigni autoctoni per la produzione di vino bianco

Non poteva che chiudersi con un brindisi l’incontro che si è tenuto nella Sala Ricchetti della sede centrale della Banca di Piacenza per la firma della convenzione che l’Istituto di credito di via Mazzini ha stipulato con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza, che – attraverso il suo Centro di ricerca BioDNA – predisporrà le attività finalizzate all’iscrizione dei vitigni autoctoni Molinelli e Lisöra nei registri regionali e nazionali delle varietà di vite coltivabili (condizione necessaria per poter far uscire queste cultivar dal limbo della sperimentazione e trasformarle in materia prima per la produzione di vino per il mercato). Un progetto che si avvale del patrocinio di Consorzio Tutela Vini Doc Colli Piacentini (presente il presidente Marco Profumo) e Camera di Commercio dell’Emilia, con la Banca locale parte attiva nel sostegno finanziario all’attività di ricerca finalizzata all’iscrizione di cui si è detto, grazie alla segnalazione dell’opportunità di valorizzare i vitigni del territorio piacentino fatta dall’Ordine dei periti agrari di Piacenza, rappresentata nell’occasione dal suo presidente Carlo Zazzali, da Salima Corti e da Mauro Saccardi.
La convenzione è stata firmata dal presidente della Banca Giuseppe Nenna («soddisfatti di aiutare questa ricerca che valorizza l’agricoltura e il territorio») e dal direttore della sede piacentina della Cattolica Angelo Manfredini («grazie alla Banca di Piacenza che ci è sempre a fianco»). Segno di riconoscenza all’Istituto di credito «per la sua attenzione a queste iniziative» anche nelle parole della viticoltrice Salima Corti, che ha ricordato «l’importanza di preservare questo materiale genetico che ha dimostrato nelle sperimentazioni di poter fornire un buon risultato enologico».
Marco Profumo ha sottolineato «il piacere del Consorzio di appoggiare questa attività che con la rivalutazione di vitigni antichi aiuta il territorio, consentendo di ricavarne prodotti innovativi», mentre il prof. Tommaso Frioni, del Dipartimento di Scienze delle produzioni vegetali sostenibili della Cattolica, ha parlato di «vitigni bianchi interessanti e di buona qualità».
Del Lisöra se ne segnalava la produzione già nel 1877, nel Bobbiese. È un tipico vitigno di montagna e oggi lo si trova nelle zone di Salsominore e Cortebrugnatella. Si caratterizza per un alta resistenza alle malattie della vite. Il Molinelli, già studiato dal prof. Fregoni nel 1969, è stato coltivato e valorizzato dall’omonimo produttore nella zona di Ziano. Produce un’uva con elevata gradazione zuccherina e bassa acidità, con la quale si elabora un piacevole vino da dessert giallo paglierino carico, alcolico, dolce e profumato.
Per la Banca di Piacenza era presente anche Luca Bertolini, del Coordinamento dipendenze Comparto agrario.




Piacenza lancia la campagna “Attenta-mente!” contro le distrazioni alla guida

Stamani in Municipio in si è tenuta la presentazione della campagna “Attenta-mente!”, mirata alla promozione della sicurezza stradale sia attraverso una serie di interventi tecnici, sia focalizzando l’attenzione sugli aspetti culturali legati alle infrazioni e ai comportamenti che possono essere fonte di pericolo.
A illustrare i dettagli del progetto, nonché l’esito della prima fase di monitoraggio delle criticità in alcune vie cittadine, accanto al sindaco Katia Tarasconi e al vice sindaco Matteo Bongiorni, sono intervenuti il comandante della Polizia Locale Mirko Mussi, accompagnato dall’ispettore Leonardo Trespidi, il direttore di “Noi Sicuri Project” Paolo Goglio e Danilo Tosi, presidente dell’associazione “Sonia Tosi”.
La polizia locale di Piacenza, in collaborazione con il ministero dell’Interno e la prefettura, ha avviato una nuova campagna di prevenzione alla sicurezza stradale intitolata “Attenta-mente!”. Il progetto, focalizzato sul contrasto alle distrazioni alla guida e ai comportamenti errati degli automobilisti, si inserisce all’interno di un’azione più ampia di monitoraggio e riduzione degli incidenti stradali, un fenomeno che ogni anno causa numerosi feriti e vittime sulle strade italiane.
La campagna si basa su uno studio approfondito delle dinamiche di guida e delle principali cause di incidentalità, con particolare attenzione all’eccesso di velocità, uno dei principali fattori di rischio. I dati raccolti nelle prime fasi del progetto hanno rivelato velocità medie eccessive su numerose strade urbane del Comune di Piacenza. In particolare, tra il 28 novembre e il 16 dicembre 2024, i controlli hanno registrato velocità massime di 132 km/h su strade urbane con limite di 50 km/h, ben oltre il limite consentito e pericoloso per la sicurezza di tutti.
Per contrastare questi comportamenti, l’amministrazione comunale ha deciso di adottare una serie di misure preventive, tra cui l’installazione di box arancioni ad alta visibilità con radar per il monitoraggio della velocità. Questi dispositivi, già operativi in alcune aree, sono destinati a coprire nuove zone ad alta criticità in tutta la città, tra cui Via Emilia Pavese, Strada Agazzana, Via Einaudi, e Corso Europa. L’obiettivo è sensibilizzare gli automobilisti, incentivando una guida più responsabile e riducendo gli incidenti causati dalla velocità e dalla distrazione.
Con la seconda fase del progetto, che si concentrerà sull’analisi e l’installazione dei radar in nuove aree critiche, il Comune di Piacenza dimostra il suo impegno nel garantire una maggiore sicurezza stradale, utilizzando un approccio mirato e scientifico per affrontare le problematiche più urgenti legate alla mobilità urbana. La speranza è che queste iniziative contribuiscano a creare una cultura della sicurezza che coinvolga tutti i cittadini.
Con l’adozione di tecnologie moderne e un monitoraggio continuo, “Attenta-mente!” si pone come un esempio di come le città possano utilizzare la tecnologia per migliorare la sicurezza e il benessere collettivo.




Rivergaro assume un agente della polizia locale

Rivergaro assume un agente della polizia locale. A renderlo noto è lo stesso sindaco del comune della Val Trebbia che annuncia la pubblicazione del relativo bando.
“Come avevo già avuto modo di affermare pubblicamente in diverse occasioni -dice il sindaco Andrea Gatti-nel momento in cui il servizio di Polizia Locale sarebbe tornato nella piena competenza dei singoli Comuni, questa Amministrazione avrebbe provveduto ad avviare le procedure per l’assunzione di un agente, tramite regolare concorso. Con soddisfazione informo dunque che è stato pubblicato il bando di concorso per l’assunzione di un agente di Polizia Locale. Si tratta di un passaggio importante, che conferma la volontà dell’Amministrazione di investire sul territorio e sull’efficienza dei servizi locali.
Invitiamo tutti gli interessati a consultare il bando completo, disponibile sul sito istituzionale del Comune di Rivergaro”.




Dall’Ordine Costantiniano doni alimentari alla Caritas

I Cavaliere e Dame dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio – Delegazione di Piacenza, in occasione della Santa Pasqua, si sono ritrovati presso la sede piacentina della Caritas per allestire più di cento borse (con il logo dell’Ordine) contenenti prodotti alimentari di vario genere.
I sacchi con le derrate alimentari verranno consegnati, per il tramite della Caritas, a famiglie in grave difficoltà economica
Il Delegato Vicario Cav. Uff. Pietro Coppelli è intervenuto ricordando come da anni l’Ordine Costantiniano, sia a livello locale sia nazionale, con una sempre maggiore attenzione ad aspetti di elevato impatto sociale, svolge svariate attività, tra le quali quella della raccolta di generi alimentari.
Il Direttore della Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio, Diacono Mario Idda, accompagnato dal dottor Franco Zuccone, consigliere Caritas, ha ringraziato l’Ordine Costantiniano per la bellissima iniziativa di solidarietà messa in campo. Idda ha colto l’occasione per ricordare anche tutte le altre attività che i Cavaliere dell’Ordine hanno svolto a beneficio del contesto sociale piacentino.
Il Priore Vicario Cav. Ecc. reverendo Don Stefano Antonelli ha benedetto le borse ed ha presieduto la Santa Messa nella vicina chiesa Immacolata di Lourdes.
Al termine il Delegato Vicario ha ringraziato i numerosi Confratelli che si sono impegnati nell’allestimento delle borse alimentari ed ha portato i saluti del Delegato dell’Emilia Romagna Cav. di Giustizia Conte Gian Luca Mattioli Belmonte Cima, esprimendo voti augurali di una serena Santa Pasqua




Morto Fabrizio Ramacci, figura chiave della cooperazione emiliana

Sono tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa d
Di Fabrizio Ramacci, vicepresidente Legacoop Emilia Ovest e figura di spicco della cooperazione piacentina ed Emilia ana. Lo ricordiamo partendo dalle parole della figlia che ha voluto salutarmi con un messaggio pubblico: “Oggi, 12-04-2025, alle 13:10 è venuto a mancare Fabrizio Ramacci, mio padre.
Mio padre era un uomo taciturno, grande, serio e sempre sulle sue.
Era il nostro punto di riferimento, perché era indistruttibile, era il mio eroe. Ha salvato me e mamma molte volte, ma questa volta non ha salvato sé stesso.
Mio padre era intangibile, e risolveva ogni genere di problema che si trovava davanti, per questo ci mancherà tantissimo.
Per come era fatto lui, non si svolgeranno funerali e gradiremmo la massima intimità.
Buon viaggio Papà
Elia e Paola

Il cordoglio dell’on. De Micheli
Voglio esprimere il mio cordoglio per la scomparsa di Fabrizio Ramacci e la vicinanza personale alla sua famiglia. L’ho conosciuto come una persona tanto riservata e mite, quanto appassionata alla causa della sua impresa sociale e della cooperazione. Ricordo, ad esempio, che con la cooperativa L’Orto Botanico ha contribuito a portare il lavoro e la sua dignità tra mura del carcere. Da dirigente di Legacoop Piacenza, e poi di Emilia Ovest, è stato sempre attento alle esigenze del nostro territorio e alla crescita del movimento cooperativo; a tutti noi mancherà tanto”.
Con queste parole la parlamentare piacentina del Partito Democratico Paola De Micheli si unisce al lutto del mondo




Sicurezza stradale sulla Carpaneto-Cadeo: otto vittime in trent’anni

Otto vittime in trent’anni, l’ultima delle quali un neonato di appena quattro mesi deceduto nel febbraio 2025. È il tragico bilancio della Strada Provinciale 29, arteria che collega Carpaneto a Cadeo, al centro della relazione tecnica presentata mercoledì scorso all’Amministrazione Provinciale da parte dell’Associazione Sonia Tosi Odv e dell’Associazione Lorenzo Guarnieri. L’analisi, redatta dall’ing. Leonardo Querci e revisionata dall’ing. Stefano Guarnieri e Danilo Tosi, punta a offrire soluzioni concrete per la riduzione della pericolosità di un tratto stradale troppo spesso teatro di incidenti gravi e mortali.

Il documento parte da un assunto netto: proteggere la vita umana è un dovere. E proprio in questa direzione si muove la proposta, articolata in più interventi mirati, presentata a titolo gratuito e consegnata alla Provincia per un eventuale recepimento.

L’urgenza di intervenire
Le principali cause degli incidenti mortali sulla SP29 risultano essere l’eccesso di velocità e la guida in stato di ebbrezza, come nel caso del tragico incidente del 1° agosto 2021 in cui persero la vita Sonia Tosi e Daniele Zanrei. La strada, classificata come extraurbana secondaria fuori dai centri abitati, presenta diversi punti critici: scarsa visibilità, assenza di adeguata segnaletica, carenze nell’illuminazione e canali irrigui non protetti ai bordi della carreggiata.

Le proposte tecniche
Tra gli interventi raccomandati:

  1. Controllo della velocità tramite autovelox mobili e campagne di sanzionamento;
  2. Portali di benvenuto luminosi all’ingresso dei centri abitati per ridurre la velocità e aumentare la percezione del pericolo;
  3. Ripristino della segnaletica verticale e orizzontale, con inserimento di rallentatori ottici e segnali acustici;
  4. Miglioramento dell’illuminazione nei tratti extraurbani, specialmente in prossimità di curve e intersezioni;
  5. Protezione dei canali irrigui laterali con barriere adeguate per evitare che diventino trappole mortali in caso di uscita di strada.

I dati e il contesto
L’indice di lesività della provincia di Piacenza, pur in calo, resta tra i più alti dell’Emilia-Romagna. Secondo i dati regionali 2013-2023, la nostra provincia si colloca al quarto posto per gravità degli incidenti dopo Bologna, Reggio Emilia e Ravenna.

Il documento richiama anche la Legge n. 41 del 2016 sull’omicidio stradale e le responsabilità degli enti gestori delle strade, chiamati a garantire una manutenzione e una progettazione consapevole e aggiornata dell’infrastruttura.

Una sicurezza partecipata
La relazione sottolinea la necessità di una sicurezza condivisa, che coinvolga utenti, enti gestori e forze dell’ordine. “Solo con un impegno collettivo sarà possibile raggiungere l’obiettivo ‘zero vittime’, non più utopia ma strategia concreta promossa anche dal Piano Nazionale Sicurezza Stradale 2030”, si legge nel documento.

L’iniziativa dell’Associazione Sonia Tosi nasce proprio da un dolore profondo, quello della perdita, e si trasforma in impegno per evitare che altre famiglie debbano piangere giovani vite spezzate troppo presto. Ora la palla passa all’Amministrazione Provinciale, che valuterà come utilizzare al meglio questo importante contributo tecnico.




L’Associazione Bottigelli dona voucher alimentari destinati alle famiglie in difficoltà

Sono stati consegnati questa mattina all’Amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore al Welfare Nicoletta Corvi, i voucher – spendibili presso i supermercati Conad – destinati alle famiglie in condizioni di difficoltà economica, con l’obiettivo di garantire un’alimentazione sana, equilibrata e di qualità a bambini e ragazzi. Le tessere prepagate, del valore di 50 euro ciascuna, per un importo complessivo di 6000 euro, sono state donate dall’Associazione William Bottigelli, oggi rappresentata da Mario Chitti e Daniele Cacia, intervenuti accanto ad Elena Soressi per Conad.
Come ha spiegato la responsabile del Servizio Minori del Comune di Piacenza Paola Poggi, a Piacenza esiste un non trascurabile fenomeno di povertà alimentare che coinvolge molti bambini e ragazzi.




Demolita l’ex scuola di Roncaglia

È stata demolita nella mattinata di oggi, giovedì 10 aprile, la ex scuola di Roncaglia, la cui condizione di inagibilità era stata accertata nel maggio 2022 e confermata da successivi sopralluoghi. L’abbattimento – cui seguirà la rimozione e lo smaltimento delle macerie – è stato completato dalla ditta Bassanetti, nel rispetto del cronoprogramma dei lavori iniziati nel febbraio scorso.

L’ intervento è tra le opere aggiuntive a favore della frazione, come previsto dalla convenzione sottoscritta nel 2020 tra l’Amministrazione comunale e la società Akno Business Park, soggetto attuatore della lottizzazione “AP12 Mandelli” a Roncaglia. Vi sarà poi un ulteriore stanziamento di 250 mila euro, sempre a carico del privato, che servirà per la ricostruzione. Un importo che, nel 2021, la Giunta Barbieri aveva già destinato alla riqualificazione della ex scuola, sino alla perizia tecnica che, nella primavera dell’anno seguente, ha certificato come la struttura fosse fortemente vulnerabile dal punto di vista statico e della sicurezza sismica.

“L’obiettivo della rigenerazione di questo spazio pubblico, come punto di riferimento importante innanzitutto per i residenti, in particolare di Roncaglia e Borghetto – spiega il vice sindaco Matteo Bongiorni – non solo non è mai venuto meno, ma abbiamo scelto di rilanciarlo ulteriormente nel dicembre 2024, con la candidatura del progetto – denominato “Riconnettere Roncaglia” – a un bando regionale di cui ancora non è stato reso noto l’esito, chiedendo fondi per ulteriori 500 mila euro, rispetto ai quali i 250 mila già stanziati da Akno coprirebbero il co-finanziamento comunale”.

“L’intento – sottolinea l’assessore – è quello di realizzare un nuovo edificio polifunzionale, improntato alla massima sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, con consumi pressoché azzerati e caratteristiche di completa accessibilità, che restituisca alla collettività e alle associazioni un luogo da condividere. Tutto questo, ovviamente, è legato all’ottenimento o meno del finanziamento regionale, ma il primo passo imprescindibile, al di là del progetto che riusciremo effettivamente a concretizzare, consisteva proprio nell’abbattimento dell’immobile non più fruibile. Da qui si riparte, comunque, per riprogrammare il futuro dell’area, coinvolgendo naturalmente le comunità residenti”.

Nell’ambito delle compensazioni Akno, si è conclusa nelle scorse settimane anche la nuova rotatoria realizzata all’intersezione tra le vie Solenghi, Calpurnia e Strada alla Volpara, opera compiuta soprattutto in un’ottica di miglioramento della sicurezza stradale e della viabilità.




Trespidi: “Degrado e trascuratezza in zona via Manfredi”

“Via Manfredi e le strade vicine stanno vivendo una situazione di forte degrado e trascuratezza, soprattutto nei piccoli dettagli urbani, che però fanno la differenza per chi abita lì ogni giorno. Sono stato contattato da diversi cittadini della zona che mi hanno chiesto di esortare la giunta Tarasconi a intervenire nel più breve tempo possibile, perché così non si può andare avanti.”

Così Massimo Trespidi, consigliere comunale del gruppo civico Barbieri-Liberi, torna a segnalare le condizioni critiche di alcune aree della città.

“Via Manfredi – prosegue Trespidi – avrebbe urgente bisogno di un ulteriore attraversamento pedonale all’altezza di via Gervasi. È un punto molto trafficato, le auto sfrecciano e spesso ci sono anziani che devono attraversare, mettendo a rischio la loro incolumità”.

Ma il problema non si limita alla sicurezza stradale. “A pochi passi da via Nasalli Rocca – continua – il decoro urbano è ai minimi termini. I marciapiedi sono impraticabili, sollevati da grosse radici degli alberi e da rattoppi malfatti che rendono tutto sconnesso e pericoloso. È difficile anche solo camminare, soprattutto per chi ha difficoltà motorie o spinge un passeggino”.

Trespidi segnala anche l’incrocio tra via Durante e via Nasalli Rocca, dove “le strisce pedonali sono completamente sbiadite e praticamente invisibili. Eppure si tratta di un intervento semplice, basterebbe rifare la segnaletica orizzontale. Peccato che il centrosinistra continui a latitare anche sui piccoli dettagli amministrativi, che però incidono sulla qualità della vita delle persone”.

Il consigliere punta l’attenzione anche sull’area dell’ambulatorio per i prelievi del sangue gestito dalla Croce Bianca, sempre in via Nasalli Rocca: “Qui la situazione è davvero triste. I muri sono ricoperti di murales e scritte, si trovano resti di bivacchi, rifiuti ovunque, e da tempo si segnalano fenomeni di spaccio e un generale senso di insicurezza. C’è perfino una vecchia fontana abbandonata che è diventata una discarica a cielo aperto”.

Secondo quanto riferito da alcuni residenti, alcuni tombini verrebbero addirittura utilizzati per nascondere la droga: un fatto gravissimo, che richiede controlli immediati da parte delle forze dell’ordine e un rafforzamento della presenza sul territorio.

Infine, un passaggio sulla zona adiacente alla scuola materna Collodi: “Nel giardino esterno c’è degrado puro. Sporco ovunque e addirittura tombini scoperti con vere e proprie voragini in cui un bambino potrebbe finirci dentro. È impensabile lasciare una situazione del genere in un luogo frequentato da bambini piccoli. Serve più vigilanza contro lo spaccio e la delinquenza: in zona si respira un forte senso di insicurezza e abbandono da parte dell’amministrazione comunale.”

 




Ponte sul Po tra Castelvetro e Cremona. Vertice in prefettura a Cremona

Nuovo vertice sul ponte tra Castelvetro e Cremona. Dopo l’incontro del 26 febbraio scorso a Piacenza, questa mattina si è svolta una nuova riunione in prefettura a Cremona con l’obiettivo di fare il punto sulla situazione del ponte sul Po, interessato da lavori di manutenzione.

Alla riunione, presieduta dal prefetto di Cremona Antonio Giannelli, hanno partecipato i vertici delle forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco di entrambe le province, i rappresentanti di Provincia e Comune di Cremona, i sindaci di Castelvetro Piacentino e Monticelli d’Ongina. Collegati da remoto il prefetto di Piacenza Paolo Ponta, l’amministrazione provinciale piacentina e i tecnici di Anas Emilia-Romagna.

L’intervento, stando alle previsioni fornite dalla Provincia di Piacenza, dovrebbe concludersi entro metà maggio. Nel frattempo, Anas ha confermato che restano in vigore le limitazioni già note: velocità massima di 30 km orari e divieto di transito per i mezzi sopra le 7,5 tonnellate, esclusi autobus di linea e mezzi di soccorso.

Esclusa per ora la possibilità di installare dissuasori fissi, ritenuti tecnicamente non praticabili, si è discusso della necessità di rafforzare i controlli e di sensibilizzare gli utenti al rispetto delle regole, soprattutto in prossimità degli accessi autostradali di Cremona e Castelvetro.

Considerata la natura storica del ponte e la previsione di ulteriori lavori futuri, le istituzioni hanno condiviso la necessità di individuare percorsi alternativi per i mezzi pesanti e di monitorare costantemente la situazione. Tutti i presenti hanno ribadito la disponibilità a intervenire rapidamente in caso emergano nuove esigenze.




Sostenibilità alimentare e tutela della salute

Il Comune di Piacenza ha ospitato, nei giorni scorsi, una delegazione di Slow Food Italia, ASviS e Rete Comuni Sostenibili, per un significativo momento di incontro con l’obiettivo condiviso di confrontarsi sul tema della sostenibilità alimentare e promuoverne l’importanza come elemento chiave per la tutela della salute. Un progetto ambizioso, che richiederà la costituzione di una vera e propria rete di collaborazione, come hanno convenuto la sindaca Katia Tarasconi, gli assessori Simone Fornasari e Francesco Brianzi con tutti i presenti: Raoul Tiraboschi, vice presidente del Consiglio direttivo di Slow Food, Francesca Baldereschi, responsabile Slow Food Travel, Samir de Chadarevian, responsabile Buone Pratiche del Gruppo di Lavoro sul Goal 11 di ASviS e Giovanni Gostoli, direttore della Rete dei Comuni Sostenibili.

Ad aprire i lavori, la visita e il pranzo al Campus Raineri Marcora, che ha messo in campo le proprie competenze in ambito agrario, agroalimentare e turistico, sotto l’egida del dirigente Alberto Mariani. La delegazione è stata accolta dai docenti Elena Salini e Lorenzo Bosoni, che hanno illustrato le potenzialità del campus nel contribuire anche alle iniziative di Slow Food. Nell’occasione, gli amministratori comunali hanno sottolineato l’importanza di un approccio integrato per affrontare le sfide legate alla salute e alla sostenibilità alimentare, mentre Giovanni Gostoli ha evidenziato come la collaborazione tra gli enti locali possa accelerare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Raoul Tiraboschi ha condiviso la visione di Slow Food per un sistema alimentare più giusto e sostenibile, mentre Francesca Baldereschi ha illustrato le iniziative di turismo sostenibile legate al cibo. Infine, Samir de Chadarevian ha presentato le strategie per integrare le buone pratiche di sostenibilità nelle politiche locali.

L’incontro ha rappresentato un passo importante verso la costruzione di una rete virtuosa che possa concretizzare progetti sostenibili e migliorare la salute delle comunità attraverso un approccio collaborativo e integrato.




Un passo verso l’energia condivisa: al via il bando della Fondazione per le Comunità Rinnovabili e Solidali

Ridurre la povertà energetica e creare reti di solidarietà attraverso l’energia pulita: è questo l’obiettivo del Bando CerS, promosso da Fondazione di Piacenza e Vigevano in collaborazione con il Banco dell’energia. L’iniziativa mira a sostenere la nascita o l’evoluzione di Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (CERs) nei territori di Piacenza e Vigevano, offrendo gratuitamente il supporto di professionisti accreditati per affrontare tutte le fasi – spesso complesse – della costituzione.

Il bando si rivolge a enti pubblici, realtà non profit, organizzazioni del Terzo Settore ed enti religiosi, mettendo a disposizione 100mila euro a fondo perduto per coprire le consulenze legali, tecniche, finanziarie, informatiche e amministrative necessarie. Le candidature possono essere presentate fino al 30 settembre 2025.

Una CER è un soggetto giuridico in cui cittadini, enti e aziende collaborano per produrre e condividere energia da fonti rinnovabili. Nella variante “solidale”, parte degli incentivi generati viene destinata a progetti sociali o ambientali, rendendo la CERs non solo uno strumento per l’autonomia energetica, ma anche un motore di inclusione.

«Questo progetto – spiega Roberto Reggi, presidente della Fondazione – si inserisce in un percorso avviato con Energia in comune, che ha permesso di sostenere oltre mille famiglie piacentine in difficoltà. Dopo aver agito sul fronte del sostegno diretto alle bollette e dell’efficienza energetica, oggi puntiamo all’autonomia, promuovendo una rete che unisca competenze, risorse e visioni diverse per un impatto duraturo».

La complessità tecnica e normativa della creazione di una CERs rappresenta ancora un ostacolo per molte realtà. Ed è qui che interviene il bando: coprendo le spese per gli esperti (selezionabili tramite un portale dedicato), rende il percorso accessibile anche ai soggetti meno strutturati.

Silvia Pedrotti, responsabile del Banco dell’energia, sottolinea: «Il bando rappresenta l’evoluzione naturale del nostro impegno a Piacenza. Oggi offriamo a tante realtà la possibilità concreta di trasformarsi in motori di cambiamento per le comunità, partendo proprio dai più fragili».

Come funziona il bando
Il percorso prevede una fase preliminare e tre step progressivi:

Studio di fattibilità e coinvolgimento degli attori: fino a 10mila euro di consulenze;
Costituzione legale della CERs: massimo 5mila euro;
Avvio e consolidamento operativo: fino a 15mila euro.
Per le comunità già costituite che intendano evolversi in CERs, è previsto l’accesso diretto alla terza fase, previa valutazione del progetto.

I progetti selezionati dovranno concludere la parte impiantistica entro dicembre 2026, mentre la rendicontazione finale dovrà essere presentata entro maggio 2027.

Il bando completo è disponibile sul sito www.fondazionepiacenzavigevano.it. Per informazioni, è attivo l’help desk dell’Area Istituzionale della Fondazione: tel. 0523.311111 – mail: info@fondazionepiacenzavigevano.it.