A Piacenza l’apertura del Festival del Pensare Contemporaneo 2025

Il Festival del Pensare Contemporaneo 2025 ha preso il via a Piacenza con l’iniziativa “Vite Svelate. Esporsi / Scoprirsi”, dedicata alle scuole, nel cortile di Palazzo Farnese, attorno a una pedana-lago che rifletteva cielo e volti. Gli studenti hanno potuto assistere a performance dei laboratori didattico-innovativi e alle installazioni artistiche, per poi spostarsi a piedi verso Piazza Cavalli.

L’apertura ufficiale della terza edizione è stata caratterizzata da una serata in cui musica e filosofia si sono intrecciate sul palco di Piazza Cavalli. Concerti filosofici condotti da Andrea Colamedici e Maura Gancitano hanno visto alternarsi Anna Castiglia, Emma Nolde, Giulia Mei, N.A.I.P., NAYT e Francesco Bianconi (dei Baustelle) in dialogo con Fabrizio Gargarone, raccontando il presente attraverso parole e suoni intensi.

Il primo sentimento espresso dal sindaco Katia Tarasconiè stata la gratitudine nei confronti di tutte le persone e le realtà che hanno reso possibile il Festival: il Comitato promotore, la curatela (Alessandro Fusacchia, Maura Gancitano e Andrea Colamedici), le componenti di Rete Cultura Piacenza, Comune, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Fondazione Teatri e gli sponsor.

Ha ricordato l’importanza della città delle Università e dello staff operativo, dei volontari e degli ospiti che hanno donato le loro parole durante i quattro giorni. Pur normalmente i ringraziamenti si fanno alla fine, il sindaco ha scelto di iniziare da qui, sottolineando quanto fosse fondamentale per lei mostrare riconoscenza.

Ha evidenziato il valore di un Festival che ha permesso a Piacenza di respirare un’atmosfera unica, di riflettere sulle sfide della società contemporanea e di confrontarsi con la propria identità, fragile e autentica, di fronte a un mondo complesso e disorientante. Ha ricordato come, nei giorni precedenti, fosse percepibile l’attesa e il desiderio di prendersi lo spazio dell’ascolto, che rappresenta un regalo per ciascun partecipante.

Il sindaco ha sottolineato l’orgoglio di Piacenza, non solo come vetrina culturale, ma come esempio di coraggio e tenacia: un “giardino” coltivato con cura dalla città stessa. In un periodo difficile a livello mondiale, iniziative come il Festival sono state viste come un’occasione per non perdere la speranza, mostrando come arte, cultura e dialogo possano diventare ponti tra le persone. Infine, Tarasconi ha condiviso il desiderio di dedicare un murales a Giorgio Armani, omaggio alla creatività e all’eleganza di un grande concittadino.

La serata è proseguita, in piazza Cavalli, con M. Il figlio del secolo – Dialogo tra Andrea Colamedici e Antonio Scurati. L’incontro ha esplorato l’opera monumentale di Antonio Scurati, che racconta l’ascesa di Benito Mussolini e la nascita del fascismo non come parentesi, ma come dinamica storica, politica e psicologica che ha segnato Italia ed Europa. Il dialogo ha permesso di riflettere sul rapporto tra letteratura e memoria storica, sul fascismo come trauma non ancora risolto e sulle responsabilità intellettuali di chi narra oggi le origini della contemporaneità.




Chiusura del ponte sul Nure per i lavori Anas, le limitazioni lungo le Strade Provinciali

Il servizio Viabilità della Provincia di Piacenza comunica le limitazioni di propria competenza connesse all’ordinanza Anas relativa all’imminente avvio dei lavori di manutenzione straordinaria del ponte sul fiume Nure tra il km 253+950 circa ed il km 254+150 circa della Strada Statale n. 9 “via Emilia”, che comporteranno la chiusura della viabilità in corrispondenza del manufatto per circa 6 mesi, e al piano integrato dei provvedimenti e delle azioni da intraprendere da parte dei singoli enti gestori in esito ai diversi tavoli istituzionali svoltisi presso la Prefettura di Piacenza.

È stato disposto il divieto di transito per i veicoli aventi massa complessiva a pieno carico superiore a 26 tonnellate lungo la Strada Provinciale n. 587R di Cortemaggiore, tra l’intersezione con la Strada Statale n. 10 “Padana Inferiore” (al km 194+220 circa della Statale) e l’intersezione con la Strada Provinciale n. 462R di Cortemaggiore nel centro abitato di Cortemaggiore, nei territori dei comuni di Piacenza, Pontenure, Cadeo, Caorso e Cortemaggiore, dalle ore 12:00 del 15/09/2025 alle ore 18:00 del 13/03/2026.

La limitazione di cui sopra non opera nei confronti dei mezzi:

• di soccorso e/o di tipo emergenziale;

• dei residenti ovvero che accedono alla Strada Provinciale n. 587R di Cortemaggiore da viabilità secondaria nei tratti oggetto alla citata limitazione;

• di quelli che effettuano le attività carico e scarico esclusivamente lungo o attraverso la predetta viabilità nei comuni di Piacenza, Pontenure, Cadeo, Caorso e Cortemaggiore, nella fascia oraria 9:30-12:30, 13:30-16:00, 18:30- 07:00.

È stato altresì disposto il divieto di transito per i veicoli aventi massa complessiva a pieno carico superiore a 26 tonnellate lungo la Strada Provinciale n. 462R di Val d’Arda tra l’intersezione con la Strada Statale n. 10 “Padana Inferiore” (al km 0+000 della Provinciale) e l’intersezione per il casello dell’Autostrada A1 a Fiorenzuola d’Arda (al km 17+000 della Provinciale) nei territori dei comuni di Castelvetro Piacentino, Monticelli d’Ongina, San Pietro in Cerro e Cortemaggiore dalle ore 12:00 del 15/09/2025 alle ore 18:00 del 13/03/2026.

La limitazione di cui sopra non opera nei confronti dei mezzi:

• di soccorso e/o di tipo emergenziale;

• dei residenti ovvero che accedono alla Strada Provinciale n. 462R di Val d’Arda da viabilità secondaria nei tratti oggetto alla citata limitazione;

• di quelli che effettuano le attività carico e scarico esclusivamente lungo o attraverso la predetta viabilità nei comuni di Castelvetro Piacentino, Monticelli d’Ongina, San Pietro in Cerro e Cortemaggiore, nella fascia oraria 9:30-12:30, 13:30-16:00, 18:30- 07:00.




Piazza Cittadella. Centrodestra all’attacco: “Comune scorretto e poco trasparente”

I gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Civica Barbieri-Liberi e Lega intervengono congiuntamente sulla vicenda di Piazza Cittadella dopo le recenti motivazioni del provvedimento giurisdizionale.

“Non intendiamo accanirci su un’Amministrazione che appare già in evidente difficoltà ma, a beneficio dei piacentini, riteniamo doveroso fare chiarezza dopo il comunicato diffuso nella giornata di ieri dall’Amministrazione comunale. Un comunicato nebuloso e poco comprensibile, forse volutamente.

Per questo, riportiamo i passaggi più significativi del provvedimento, lasciando a ciascun lettore la libertà di farsi la propria opinione.

Dalla lettura del provvedimento emergono quattro elementi chiave:

– l’aspetto della bancabilità NON rimane affatto valido.

Scrive il Giudice: “Ogni altra considerazione e questione dedotta in merito al contratto tra le parti, alle garanzie bancarie, alle ragioni della sua risoluzione, alle plurime e distinte motivazioni dell’atto amministrativo, è irrilevante in questa fase e rimessa all’apprezzamento del giudice del merito”.

Occorre precisare – così come ribadito nel decreto – che il Dott. Fazio non si è espresso sulle garanzie bancarie in quanto il Concessionario non ha impugnato quella parte del provvedimento.

Questo significa che l’Amministrazione Tarasconi, se vorrà proseguire nella procedura di risoluzione, dovrà adire il giudice di merito (tradotto: ulteriore tempo ed ulteriori costi per l’Ente);

– Errore metodologico.

Nel provvedimento si legge che: “La scelta del Comune di intimare immediatamente il pagamento della penale per ritardo non appare del tutto in linea con i canoni di correttezza e buona fede dell’azione amministrativa”; “In primis perché ritiene irrilevante il provvedimento di sospensione dei lavori adottato dal Direttore dei Lavori in data 27.11.2024 nonché il verbale – congiunto – del 14.03.2025” e poiché: “Nelle 72 pagine della propria difesa il Comune non spende una sillaba su tali provvedimenti – che di per sé escludono in radice la configurabilità di un ritardo nell’adempimento. In definitiva, contestare 241 giorni di ritardo ritenendo irrilevante la sospensione sancita in quei verbali (redatti alla presenza di esponenti del Comune e mai contestati formalmente) è condotta

non conforme a lealtà, buona fede e correttezza e rende di per sé illegittima l’ingiunzione”.

Da ciò non può non evincersi come sarebbe stato opportuno – e lo è tuttora – che il Comune si affidasse all’Avvocatura o a professionisti legali esperti, e non ai soli dirigenti comunali, per impostare correttamente le strategie di tutela dell’Ente.

– Sottovalutazione di un provvedimento giurisdizionale.

Ancora il Giudice Fazio afferma: “Dove le posizioni delle parti collimano è nel confessare l’irrilevanza attribuita alla funzione giurisdizionale: Piacenza Parcheggi afferma di aver avuto istruzioni dal Comune di andare avanti nonostante tutto. Le parti in data 25 settembre 2024 avevano sottoscritto un “Verbale di consegna Lavori” con cui si accettava la consegna lavori senza riserva o eccezione alcuna e che pur in pendenza della vicenda giudiziaria relativa al taglio alberi si confermavano i tempi contrattuali per l’ultimazione lavori come da cronoprogramma. La sottoscrizione di quel verbale il giorno dopo la nota ordinanza 24.09.2024, con conferma del cronoprogramma originario ed assenza di riserve o modifiche al progetto originario, dimostra la irrilevanza assegnata al provvedimento e l’assoluta certezza di entrambe le parti che non cambiava nulla e che si poteva procedere indisturbati”.

Lo stesso Giudice rileva come il Comune abbia di fatto considerato irrilevante l’ordinanza relativa all’abbattimento degli alberi, scegliendo di andare avanti come se nulla fosse. Questo atteggiamento, al di là degli aspetti tecnici, evidenzia un modo di governare improntato più alla testardaggine che al confronto e alla prudenza, con il rischio di esporre la città ad ulteriori problemi.

– Richiamo formale per scorrettezza e mancanza di leale cooperazione.

In più parti del decreto, viene evidenziato un comportamento scorretto e poco incline alla buona fede: “Dall’analisi dei documenti allegati emerge chiaramente che il Comune di Piacenza non ha svolto indagini specifiche sul sottosuolo prima dell’affidamento della concessione, essendosi limitato a convocare una Conferenza di Servizi conclusasi con Determinazione Dirigenziale n. 1060 del 25.08.2016, attraverso la quale ha acquisito i pareri resi dalle imprese interessate ai sotto-servizi. Per determinarsi a consegnare l’area l’Ente era evidentemente pienamente a conoscenza – per l’accuratezza e l’approfondimento dell’istruttoria procedimentale svolta e rivendicata – del reale stato dei luoghi. D’altra parte, appare seriamente sostenibile l’ipotesi contraria, e cioè di una consegna dell’area da scavare senza sapere cosa vi fosse nel sottosuolo, che postulerebbe una diligenza ampiamente sotto la soglia minima dell’uomo medio, e dunque un’azione amministrativa altrettanto peculiare”. E ancora: “Appare che la condotta dell’amministrazione comunale non sia in linea con i canoni di buona fede, correttezza e leale cooperazione”.

“Non aggiungiamo altro – concludono i gruppi di centro-destra – lasciamo ai piacentini ogni giudizio su quanto accaduto. È però chiaro che questa vicenda impone una seria riflessione sul metodo di governo della città e sulla necessità di maggiore trasparenza, rispetto delle regole e capacità di ascolto.




Su piazza Cittadella, in tribunale, il Comune ha perso il primo round

Come è andato effettivamente il primo round giudiziario fra Piacenza Parcheggi e l’Amministrazione Tarasconi? Al di là della nota diffusa ieri da Palazzo Mercanti, analizzando (carte alla mano) il decreto del tribunale di Piacenza emerge chiaramente come il giudice abbia dato ragione, almeno in questa fase, a Piacenza Parcheggi, confermando la sospensione dell’ingiunzione di pagamento da 812.961 euro imposta dal Comune per i ritardi accumulati nel cantiere del parcheggio di piazza Cittadella.

Il giudice Antonino Fazio ha chiarito che la sospensione riguarda solo la parte relativa all’ingiunzione di pagamento della penale, mentre le altre contestazioni sollevate dall’amministrazione rimangono fuori da questa decisione e saranno oggetto del giudizio di merito. Non è cioè entrato nel merito delle garanzie bancarie, che al momento appaiono forse come elemento di maggior debolezza per Piacenza Parcheggi, ma ha pesantemente messo in discussione le tesi della Giunta. Vediamo perché.

Secondo il Tribunale, la nota del Comune non poteva avere immediata efficacia esecutiva e il calcolo dei giorni di ritardo appare viziato, poiché include periodi di sospensione lavori e rallentamenti dovuti a vicende giudiziarie e al rinvenimento di sottoservizi imprevisti. Inoltre, il comportamento dell’amministrazione non è stato ritenuto pienamente conforme ai principi di correttezza e buona fede.

Il provvedimento ha quindi confermato la misura cautelare adottata il 7 agosto scorso, ribadendo che il pagamento immediato della penale avrebbe potuto causare un danno grave e irreparabile alla società concessionaria, senza che alle casse comunali derivasse un pregiudizio altrettanto rilevante. Le spese del procedimento sono state compensate tra le parti.

Perché secondo il giudice Fazio il Comune non ha agito secondo il principio di correttezza e buona fede

Il giudice ha ritenuto che il Comune di Piacenza non abbia agito secondo i principi di correttezza, buona fede e leale cooperazione, per alcune ragioni precise:

1. Sospensione dei lavori ignorata

Esistevano verbali ufficiali (27 novembre 2024 e 14 marzo 2025) che attestavano la sospensione dei lavori.

Nonostante ciò, il Comune ha contestato un ritardo di 241 giorni, come se quella sospensione non fosse mai avvenuta.

Per il giudice, ignorare atti redatti alla presenza di propri rappresentanti equivale a una condotta sleale.

2. Ingiunzione immediata e contraddittoria

L’amministrazione ha intimato subito il pagamento della penale, senza attendere la naturale conclusione della diffida, cioè il termine concesso alla società per rimediare alle contestazioni.

Questo ha reso di fatto inutile quel termine, generando un affidamento tradito nella controparte.

3. Informazioni incomplete sui sottoservizi

Durante gli scavi sono emersi sottoservizi e manufatti non segnalati prima.

Il Comune, pur essendo proprietario dell’area e istituzionalmente tenuto a conoscere e comunicare lo stato del sottosuolo, non aveva fornito informazioni complete.

Questo è stato interpretato come omissione contraria agli obblighi di chiarezza e collaborazione.

4. Rigidità nell’imputare il ritardo

Il Comune ha trattato il ritardo come inadempimento “automatico” del concessionario, senza distinguere tra ritardi imputabili e ritardi dovuti a forza maggiore o a circostanze indipendenti dal privato.

Tale approccio, secondo il giudice, configura un’applicazione “cieca” della penale, in contrasto con l’equilibrio contrattuale e con la buona fede contrattuale.

Il giudice Fazio, in conclusione, ha visto nell’atteggiamento del Comune un modo di procedere formalmente legittimo (l’ente può contestare ritardi e applicare penali), ma sostanzialmente scorretto, perché non ha rispettato i principi di lealtà e collaborazione che devono guidare i rapporti tra pubblica amministrazione e privati.




Parcheggio di piazza Cittadella, il Tribunale sospende solo la penale: resta valida la diffida del Comune

Il Comune di Piacenza interviene con una nota a seguito del decreto emesso dal Tribunale in merito alla diffida inviata a Piacenza Parcheggi per il cantiere di piazza Cittadella. L’amministrazione precisa che la sospensiva concessa riguarda esclusivamente la parte relativa alla contestazione della penale per i ritardi nei lavori, mentre rimane pienamente valida la diffida sulle dichiarazioni bancarie. Di seguito il testo integrale del comunicato.

“Il Tribunale, pur confermando il provvedimento di sospensione della diffida comunale a Piacenza Parcheggi, precisa che riguarda solo ed esclusivamente “la parte relativa all’ingiunzione di pagamento” della penale per i ritardi accumulati nello svolgimento dei lavori; peraltro definendo “ingiunzione”, come fosse un titolo di credito immediatamente esigibile, ciò che in realtà è un avvio di procedimento con contestazione di ritardi. Il resto, ovvero la contestazione relativa alle dichiarazioni bancarie, “non è oggetto di domanda”, come si legge testualmente nel decreto firmato ieri dal giudice Antonino Fazio.

Rimane pienamente valida, dunque, la diffida del Comune a Piacenza Parcheggi con riferimento alla mancata ricezione delle dichiarazioni bancarie aggiornate a garanzia del finanziamento del parcheggio interrato di piazza Cittadella.

Sospensiva sulla penale, dunque, ovvero su una sola delle contestazioni avanzate dal Comune nella diffida recapitata a Piacenza Parcheggi il 23 luglio scorso. Si tratta di una contestazione per 812.961,95 euro motivata dai ritardi accumulati nello svolgimento dei lavori dopo la consegna delle aree di cantiere avvenuta nel luglio 2024. In altre parole, un avvio di procedimento in ordine all’applicazione di penali per ritardi rispetto al cronoprogramma. A tale contestazione, si affianca – come detto – quella ben più rilevante che riguarda la mancata ricezione delle dichiarazioni bancarie aggiornate rispetto a quelle fornite dal concessionario nel luglio dello scorso anno.

Il decreto emesso ieri dal Tribunale sarà comunque oggetto di reclamo da parte del Comune di Piacenza che ritiene valide le ragioni delle sue contestazioni in merito ai ritardi accumulati da parte del concessionario nello svolgimento dei lavori indipendentemente dalla valutazione sull’importo delle penali.

L’ente dunque ribadisce e sottoscrive le ragioni per le quali ha inviato al concessionario la diffida contestando gravi inadempimenti contrattuali ed è al lavoro per valutare la miglior strategia nell’interesse della comunità e a tutela dell’ente, visto che il contenuto sostanziale del procedimento avviato con la diffida rimane vigente. Un interesse, quello per la comunità e la tutela del Comune, che ha guidato ogni scelta dell’attuale amministrazione, anche nella gestione della vicenda in oggetto che richiedeva di essere sbloccata dopo anni di stallo. Uscire dallo stallo, come ha spiegato più volte la sindaca Katia Tarasconi, portava di fronte a un bivio, l’unico possibile in presenza di un contratto valido: realizzare il parcheggio di piazza Cittadella (di cui la città ha assoluto bisogno) con l’attuale concessionario, oppure risolvere il contratto di concessione nel caso in cui vi fossero i presupposti per farlo”. 




A Rivalta (PC) l’ultimo saluto a Giorgio Armani

Anche per la sua uscita di scena Giorgio Armani ha scelto un modo semplice, controtendenza ed elegante per salutare chi gli stava a cuore. Nessuna diretta, nessun funerale show, pochissime persone ammesse all’interno della chiesa di San Martino nel borgo di Rivalta. Un luogo che Re Giorgio amava e che ha spesso frequentato, concedendosi una sosta ristoratrice presso la Locanda del Falco per un piatto di tortelli con la coda. Qui, a poc distanza c’è la cappella di famiglia dove riposano la madre, il padre ed il fratello e dove Armani ha deciso di essere sepolto. Un piccolissimo cimitero di provincia per il più grande stilista ed imprenditore della moda che il nostro paese abbia mai avuto.

Al suo arrivo il feretro è stato salutato da un lungo applauso e dallo spontaneo lancio di petali di fiori e poi il carro funebre ha imboccato il vialetto di ingresso al borgo, “blindato” dalle forze dell’ordine. Davanti alla chiesa di San Martino le corone rigorosamente di rose bianche. L’ultimo omaggio al “signor Armani” da parte dei suoi dipendenti, con il suo fore preferito. In strada poche persone comuni a vederlo sfilare. Questa del resto è quella Piacenza, laboriosa ma al contempo sobria e riservata che aveva profondamente permeato il carattere di Re Giorgio.

In questa terra, a poca distanza dal castello di Rivalta e dalla cappella dove Armani riposerà, scorre la Trebbia, il fiume che con la sua sabbia, i suoi sassi ed i suoi riflessi di luce aveva ispirato il greige, il colore simbolo delle sue collezioni, una tinta “di sfondo. Qualcosa che rimane e sopra il quale puoi immaginare abbinamenti di volta in volta diversi”.  Sobrio, unico, elegante come lo è stato lui.

(Foto per gentile cortesia di Mirella Molinari Piacenza Diario)




Domani pomeriggio i negozi del centro, alle 16, abbasseranno le luci delle vetrine per onorare Giorgio Armani

E’ nata spontaneamente, per iniziativa di alcuni commercianti del centro storico di Piacenza, l’idea di onorare la memoria di Giorgio Armani domani, giorno in cui si svolgeranno i suoi funerali. Secondo indiscrezioni la cerimonia, a cui saranno ammesse circa venti persone, dovrebbe tenersi nel primo pomeriggio a Rivalta di Gazzola (PC) e la salma del grande stilista dovrebbe poi essere tumulata nella cappella di famiglia, a fianco dei genitori e del fratello.

Piacenza, così come Milano, ha indetto il lutto cittadino.

Alle 16 esatte i commercianti abbasseranno simbolicamente le luci delle loro vetrine “un piccolo gesto per onorare una luce ben più grande: quella di Giorgio Armani, che con stile e genialità ha illuminato il mondo della moda e della bellezza.
Per un momento lasciamo spazio al ricordo e al rispetto, spegnendo i riflessi delle nostre vetrine per rendere omaggio alla sua luce senza tempo” come recita un volantino che sarà esposto domani dai negozianti che vorranno partecipare a questa manifestazione d’affetto nei confronti di Re Giorgio, che nella nostra città era nato.

 




La visita piacentina della catholic travel blogger Sara Alessandrini

È arrivata a Piacenza la catholic travel blogger Sara Alessandrini. Romana, da anni si occupa di raccontare il turismo religioso in giro per l’Italia. Sul suo blog e sui canali social dà risalto agli itinerari religiosi che “sono la sua passione”. E’ inoltre inviata della trasmissione Di Buon Mattino in onda, tutte le mattine, dalle ore 7:30, su TV2000 e collabora con enti del turismo, diocesi e santuari.
Quest’oggi, a Piacenza, ha visitato tra gli altri il Duomo e palazzo Gotico. In piazza Cavalli, ad attenderla c’erano l’arch. Giuseppina Maestri, presidente del Consorzio Promo Piacenza Emilia, il presidente di Confcommercio Piacenza Raffaele Chiappa, Attilio Taverniti Caf Uncom Piacenza, l’assessore al Turismo Christian Fiazza e Manuel Ferrari, direttore dell’Ufficio Beni Culturale della Diocesi.

Nell’occasione ha anche spiegato come si svolge il suo impegno di promozione turistico/religioso.

Giro l’Italia alla scoperta di itinerari religiosi quindi di santuari, di chiese ma soprattutto di cammini religiosi Solitamente si parla di percorsi, di itinerari per famiglie, per coppie. Sul turismo religioso c’è poca offerta e per questo ho scelto di dedicarmici.  Peraltro sono una persona che ha una grande fede e quindi per me è come unire un po’ il mio lavoro alla mia passione”.
La blogger ha poi fornito dettagli sulla sua visita a Piacenza.
“Seguirò principalmente le tracce del cammino di San Colombano e poi andrò alla scoperta di questa bellissima città, Piacenza, che io non avevo mai visto prima e devo dire che è stata veramente una scoperta per me, perché è un piccolo gioiello. Sono rimasta veramente colpita da tutto il patrimonio culturale, artistico e religioso che avete”.
Ad invitare la blogger a Piacenza ė stato il consorzio Promo Piacenza Emilia, con un preciso intento come ha sottolineato la presidente arch. Giuseppina Maestri:

Ci sono diversi cammini religiosi nella nostra nella nostra zona, che partono e che attraversano Piacenza e quindi ci sembrava giusto poterli incentivare, anche in preparazione degli Stati Generali dei Cammini religiosi che si terranno proprio a Piacenza a metà ottobre”.
Dopo la visita a Piacenza città, Sara Alessandrini si recherà al guado di Sigerico che attraverserà con il traghetto fluviale di Danilo Parisi, proseguirà per Agazzano e percorrerà il cammino da Agazzano a Pieve di Verdeto. Proseguirà per Bobbiano e raggiungerà la Pietra Perduca. L’ultimo giorno di visita sarà dedicato alla scoperta di Bobbio, con particolare attenzione alla basilica di San Colombano e al museo dell’abbazia.




Lutto cittadino per Giorgio Armani a Piacenza. Firmato oggi il provvedimento

Il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi ha firmato oggi il provvedimento che formalizza, come già annunciato ieri, il lutto cittadino proclamato per l’intera giornata di lunedì 8 settembre, data in cui saranno celebrate le esequie di Giorgio Armani, disponendo l’esposizione a mezz’asta della bandiera civica in tutte le sedi comunali.

L’ordinanza riafferma la viva commozione suscitata, nella cittadinanza, dalla scomparsa del grande stilista, nato a Piacenza l’11 luglio 1934, sottolineando “l’altissimo valore umano, morale e professionale di Giorgio Armani” e il forte legame mantenuto nel corso del tempo con il territorio d’origine, sino al conferimento della laurea honoris causa in Global Business Management, da parte dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nel 2023, nella cornice del Teatro Municipale.




Concorso pubblico per la direzione dell’Avvocatura comunale

E’ online, sul sito www.comune.piacenza.it e sul portale www.inpa.gov.it, il bando di concorso pubblico indetto dall’Amministrazione per l’assunzione, a tempo pieno e indeterminato, di un dirigente avvocato da destinare alla direzione dell’Avvocatura dell’ente.
Termine ultimo per inviare la candidatura, le 23.59 del 2 ottobre prossimo, tramite il portale www.inpa.gov.it dove è possibile consultare – così come nella sezione dedicata del sito web comunale – il testo completo dell’avviso, in cui sono specificati i requisiti di ammissione.
Per ulteriori informazioni a riguardo, i candidati possono scrivere all’indirizzo di posta elettronica u.concorsi@comune.piacenza.it o contattare uno dei seguenti numeri: 0523-492054/492219.




Addio a Re Giorgio: Armani, partito da Piacenza, è diventato un’icona della moda e un grande imprenditore

Giorgio Armani ci ha lasciato. È scomparso oggi a 91 anni un mito del Made in Italy: l’indiscusso Re della Moda. Icona di stile, eleganza e grande imprenditore.

Piacenza, che gli ha dato i natali, l’aveva celebrato a maggio di due anni fa, quando l’Università Cattolica del Sacro Cuore gli aveva conferito la Laurea honoris causa in Global Business Management. Una cerimonia indimenticabile al Teatro Municipale, che aveva visto un Armani emozionato a confronto con le sue radici, accolto da stima e affetto.

Per quell’occasione, un gruppo di media piacentini – la nostra testata, l’agenzia Blacklemon, Radio Sound, Piacenza 24, Piacenza Online e Piacenza Diario – aveva realizzato e portato in edicola un istant magazine di 60 pagine dedicato all’evento.
Oggi lo ripubblichiamo integralmente online, in onore di Re Giorgio, un mito per sempre, partito da Piacenza.

Sfoglia il magazine




E’ morto Giorgio Armani. Aveva 91 anni

E’ morto oggi a milano lo stilista Giorgio Armani. Nato a Piacenza aveva 91 anni. A confermarlo un comunicato ufficiale del gruppo da lui fondato: «Con infinito cordoglio, il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore. Il signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dai suoi cari. Infaticabile, ha lavorato fino agli ultimi giorni dedicandosi all’azienda, alle collezioni, ai diversi e sempre nuovi progetti in essere e in divenire. Negli anni, Giorgio Armani ha creato una visione che dalla moda si è estesa a ogni aspetto del vivere, anticipando i tempi con straordinaria lucidità e concretezza. Lo ha guidato un’inesauribile curiosità, l’attenzione per il presente e le persone. In questo percorso ha creato un dialogo aperto con il pubblico, diventando una figura amata e rispettata per la capacità di comunicare con tutti. Sempre attento alle esigenze della comunità, si è impegnato su molti fronti, soprattutto verso la sua amata Milano». La Giorgio Armani è una azienda con cinquant’anni di storia, cresciuta con emozione e con pazienza. Giorgio Armani ha sempre fatto dell’indipendenza, di pensiero e azione, il proprio segno distintivo. L’azienda è il riflesso, oggi e sempre, di questo sentire. La famiglia e i dipendenti porteranno avanti il Gruppo nel rispetto e nella continuità di questi valori. In questa azienda ci siamo sempre sentiti parte di una famiglia. Oggi, con profonda commozione, sentiamo il vuoto che lascia chi questa famiglia l’ha fondata e fatta crescere con visione, passione e dedizione. Ma è proprio nel suo spirito che insieme, noi dipendenti e i familiari che sempre hanno lavorato al fianco del signor Armani, ci impegniamo a proteggere ciò che ha costruito e a portare avanti la sua azienda nella sua memoria, con rispetto, responsabilità e amore. 

La camera ardente sarà aperta da sabato 6 a domenica 7 settembre, dalle ore 9 alle 18, a Milano, in via Bergognone 59, presso l’Armani/Teatro. In ottemperanza alla volontà del signor Armani, le esequie si terranno in forma strettamente privata.

“Re Giorgio” era tornato a Piacenza, sua città natale, l’11 maggio 2023 per  ricevere la laurea  honoris causa conferitagli dall’Università Cattolica.

Vi riproponiamo qui di seguito gli articoli pubblicati nell’occasione ed alcune nostre fotografie.

Giorgio Armani è tornato nella sua Piacenza per ricevere la laurea honoris causa

Le motivazioni ed i discorsi ufficiali per la laurea honoris causa a Giorgio Armani

Una quindicina di giorni dopo la cerimonia della laurea realizzammo con IlmioGiornale.net, Piacenza Diario, Radio Sound e Blacklemon un numero monografico, ricco di foto ed articoli, per raccontare quella magnifica giornata.

Giorgio Armani e la sua Piacenza

Qui puoi leggere online il magazine che venne stampato per celebrare la sua ultima, grande, giornata piacentina: