Orti urbani, pubblicato l’avviso per l’assegnazione ai cittadini

E’ online, sul sito www.comune.piacenza.it, l’avviso pubblico per l’assegnazione e la gestione degli orti urbani, in linea con il Regolamento approvato dal Consiglio comunale nel dicembre 2021 e con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per il miglioramento della qualità ambientale e del paesaggio, anche favorendo il graduale incremento delle aree coltivabili sul territorio urbano. “Gli orti – sottolineano gli assessori Matteo Bongiorni e Serena Groppelli – rappresentano un elemento chiave non solo sotto il profilo della tutela ambientale, della biodiversità e del mantenimento in buone condizioni di aree verdi che appartengono alla collettività, ma costituiscono un esempio concreto di cura dei beni comuni, che promuove il coinvolgimento delle persone nell’ottica della sostenibilità, del senso civico e di un approccio responsabile all’autoproduzione, contrastando gli sprechi e rispettando la stagionalità della natura”.

Tre le tipologie di appezzamenti che l’Amministrazione intende mettere a disposizione, con il requisito fondamentale della residenza o della sede sul territorio comunale: per i cittadini maggiorenni; destinati agli over 65 o, se di età inferiore, già pensionati; per le scuole di ogni ordine e grado situate a Piacenza, che avranno facoltà di utilizzare le aree di propria pertinenza, facendosi carico delle spese idriche. “C’è una potenzialità educativa molto importante in questo progetto – rimarcano gli assessori – e i tecnici comunali saranno a disposizione delle scuole per sostenerne appieno la realizzazione. Al tempo stesso, gli orti hanno una valenza sociale preziosa in particolare per la terza età, ma c’è un crescente interesse e una consapevolezza da valorizzare anche tra i più giovani”. Per ciascuna categoria, il modulo di richiesta da compilare è scaricabile dal sito web comunale o reperibile presso gli Sportelli Polifunzionali Quic; il termine ultimo di presentazione della domanda è, per tutti, entro le ore 12 del 4 marzo, consegnandola a mano sempre presso il Quic di viale Beverora 57 o inviandola tramite PEC (anche da una casella non certificata), con gli allegati in formato Pdf, all’indirizzo di posta elettronica protocollo.generale@cert.comune.piacenza.it .

I terreni destinati alla cittadinanza (inclusa la fascia della terza età), coprono complessivamente circa 4.700 metri quadri, per un totale di 89 appezzamenti così suddivisi: 21 nella zona di Sant’Antonio, tra via Einaudi e via Padre Da Mareto, per un’area di 800 metri quadri; 26 tra via Degani e via Borghetto, dove la superficie riservata agli orti è di 2000 metri quadri; altri 16 appezzamenti sono ricavati, su un’estensione di 994 metri quadri, nel parco di Montecucco alla Besurica; 910 metri quadri, infine, sono destinati ad orto in via Boselli, ripartiti in 26 lotti.

La concessione ha durata quinquennale, è personale e non cedibile ad altri a nessun titolo, ma può essere annullata anticipatamente, con valide motivazioni, dall’Amministrazione comunale (ad esempio per incuria o mancato rispetto delle regole), decadendo automaticamente qualora il titolare trasferisse la propria residenza fuori Piacenza. Al termine del periodo di assegnazione, gli appezzamenti saranno riconsegnati al Comune per la successiva messa a bando, con possibilità, per i cittadini interessati, di partecipare nuovamente, a meno che non siano stati destinatari di provvedimenti di revoca. Questo è, infatti, uno dei parametri necessari per l’ammissione, oltre al fatto di non essere imprenditori agricoli, di non avere la proprietà di altri terreni coltivabili nel territorio comunale, di essere in grado di provvedere autonomamente alla gestione dell’orto e di accettare una condizione essenziale: l’attività non deve essere svolta a scopo di lucro.

Il testo completo dell’avviso pubblico è consultabile sull’Albo Pretorio del sito web comunale e con evidenza anche in home page. Per la consegna degli appezzamenti verrà stilata una graduatoria che terrà conto non solo della data di ricezione della domanda, ma anche, come previsto dall’articolo 5 del Regolamento, dei criteri preferenziali quali la residenza nel quartiere o l’eventuale presenza in famiglia di persone con invalidità; per le aree destinate alla terza età, inoltre, si tiene conto dell’aspetto della storicità, per cui il richiedente potrà attestare, tramite autocertificazione da allegare alla richiesta, la precedente assegnazione dell’orto comunale.

Per ulteriori informazioni e chiarimenti, è possibile contattare lo 0523-492045 o scrivere a partecipazione@comune.piacenza.it




Rinnovo passi carrai a Piacenza. Soresi (FdI): “Procedura complicata”

“Molti piacentini stanno ricevendo in questi giorni una comunicazione dal Comune con cui vengono informati della necessità di rinnovare l’autorizzazione per il passo carraio rilasciata nel 1996. La procedura imposta è però tutt’altro che semplice e rischia di trasformarsi in un nuovo ostacolo burocratico ed economico per i cittadini” – dichiara Sara Soresi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, che ha depositato un’interrogazione per chiedere chiarimenti all’Amministrazione.

“La richiesta di rinnovo può essere presentata esclusivamente in modalità telematica, escludendo di fatto una parte della popolazione, come gli anziani o coloro che non hanno familiarità con gli strumenti digitali. Inoltre, ai cittadini viene richiesto di eseguire varie misurazioni tecniche, operazione che non tutti possono svolgere autonomamente e che potrebbe costringerli – come già sta accadendo – a rivolgersi ad un tecnico qualificato, sostenendo ulteriori costi” – prosegue Soresi.

“La cosa più assurda è che nel 1996 queste misurazioni erano state eseguite direttamente dal Comune. Ora, invece, si chiede ai cittadini di farsene carico. È evidente che si tratti di un’ingiustizia” – sottolinea la capogruppo.

Nella sua interrogazione, Soresi chiede all’Amministrazione se intenda prevedere la possibilità di presentare la domanda anche in forma cartacea e se si possa consentire il rinnovo senza nuove misurazioni nel caso in cui non siano intervenute modifiche strutturali. Inoltre, interroga il Comune sulla possibilità che sia l’Ente stesso a occuparsi delle misurazioni, come avveniva in passato, e se siano previsti aumenti della tariffa di concessione, domandando altresì quali saranno le conseguenze per i cittadini in caso di errori nella misurazione.

Conclude la capogruppo: “Ancora una volta, questa Amministrazione dimostra di voler complicare la vita ai cittadini invece di semplificarla. Mi auguro che il Comune faccia un passo indietro e permetta una procedura più equa, senza scaricare sui piacentini costi e responsabilità che dovrebbero spettare all’ente pubblico”.

 




Il Bar Italia, dei “piacentini” Polledri, apre ad Outernet, l’attrazione più visitata del Regno Unito

Lo storico Bar Italia di proprietà della famiglia Polledri originaria di Morfasso ha aperto le porte della sua nuova sede all’interno di Outernet London: è un distretto di intrattenimento, arte e cultura situato nel cuore di Londra, precisamente all’incrocio tra Tottenham Court Road e Charing Cross. È caratterizzato da enormi schermi LED e offre esperienze di intrattenimento e arte digitale. Considerato l’attrazione culturale più visitata del Regno Unito, include anche spazi per eventi live e locali per musica
La famiglia Polledri si è detta entusiasta di questa apertura e di  “collaborare con uno spazio così leggendario, portando il nostro ricco patrimonio e la nostra passione per la qualità in questo luogo vibrante e dinamico. Questo segna il perfetto connubio tra l’originale caffetteria del 1949 e l’edificio tecnologico più moderno e avanzato del mondo – una miscela di tradizione senza tempo e innovazione all’avanguardia”.

Giovanni Piazza, già membro  della Consulta degli Emiliano Romagnoli nel Mondo  ed ex Presidente dei Piacentini all’estero ha cosa commentato questa nuova avventura con un pizzico di piacentinità “Che dire… è davvero un orgoglio per me che mi ritengo un amico della famiglia Polledri poter festeggiare questo ulteriore “avventura “ che rappresenta un importante riconoscimento per Nino Polledri e la sua splendida famiglia  che negli anni ha saputo affermarsi a Londra e diventare un punto di riferimento non solo per gli italiani  ma anche per i tanti londinesi che hanno fatto del Bar Italia e di Little Italy (altro locale della famiglia Polledri) i luoghi di riferimento per la mondanità londinese”.
Questa nuova apertura  ricorda Piazza, avviene in occasione del 75° anno di attività del Bar Italia a dimostrazione dell’impegno, sacrificio e passione che le generazioni Polledri hanno sempre profuso nel loro lavoro e nella loro attività. Approdare all’Outernet rappresenta un grande traguardo e un’opportunità.
“Proporrò – conclude Piazza – alla Giunta  Regionale dell’Emilia Romagna per tramite della Consulta degli Emiliano Romagnoli nel Mondo che venga riconosciuta attraverso un’apposita benemerenza la storia e il valore che la Famiglia Polledri hanno profuso in questi anni dando lustro con la loro attività alla nostra Regione ed all’Italia intera”.




Soresi (FdI): “Via dei Pisoni a Piacenza è diventata la strada del degrado”

“Sotto passaggio sporco, angusto, utilizzato spesso come latrina. Cartelli abbattuti ed adagiati sul marciapiede. Autoveicoli completamente distrutti, uno dei quali utilizzato, in alcuni casi, per consumare rapporti sessuali (tanto che spesso, appena al suo esterno, si rinvengono preservativi usati, fazzoletti ecc.). Rifiuti di vario genere (indumenti, lenzuola, ombrelli, addirittura un carrello) abbandonati al fianco del marciapiede e non rimossi da mesi”.

“Questo, afferma Sara Soresi – capo gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale – è il triste “spettacolo” in cui mi sono imbattuta incontrando alcuni abitanti della zona che, giustamente, lamentano il degrado dell’area ed il senso di totale abbandono dell’intera zona”.

La capogruppo ha depositato interrogazione orale per chiedere all’Amministrazione di provvedere alla pulizia del sotto passaggio, alla raccolta dei tanti rifiuti presenti, alla re-installazione dei cartelli abbattuti ed alla rimozione degli autoveicoli in evidente stato di abbandono.

“Capisco – osserva Soresi – che la zona sarà oggetto di riqualificazione, ma non si può certo pensare di tollerare una simile situazione di degrado fino a quella data (che, attualmente, nemmeno si conosce). Auspico, pertanto, un pronto intervento”.

 

 

 




Morto, a 102 anni, il giornalista piacentino Giacomo Scaramuzza

Si è spento a 102 anni Giacomo Scaramuzza, decano dei giornalisti piacentini ed emiliano romagnoli.

Anche il sindaco Katia Tarasconi ha voluto ricordarlo. “Piacenza oggi dice addio a un impareggiabile testimone della nostra storia. Giacomo Scaramuzza, 102 anni di vita straordinaria, è stato un grande uomo, un grande partigiano e un giornalista eccezionale, tra i rifondantori di Libertà con i fratelli Prati nel Dopoguerra.
Mente acuta, occhi profondi e cuore buono, ha trascorso gli ultimi anni al centro “Abi” sul Facsal senza mai smettere di dare il suo contributo alla vita pubblica. “Abi” sta per Anziani e bambini insieme: un progetto di Unicoop che Giacomo ha vissuto con l’entusiasmo contagioso di chi ha ancora tanto da trasmettere. E così ha fatto per oltre dieci anni. E’ lì che l’ho incontrato l’ultima volta: era il suo centesimo compleanno. Ci mancherà molto”.




Il turismo in Emilia Romagna “tira” ma non a Piacenza. Si salva solo la collina

Il turismo in Emilia Romagna continua a macinare risultati positivi, trainato in particolare dalle località balneari romagnole (+8,3% e +7,8%) ma non solo: funzionano bene anche località collinari e appenniniche (+12,7% e +2,2% gli arrivi; +12,8% e +10% le presenze), le città d’arte (+8,6% gli arrivi, +13,3% le presenze) e le località termali (+8,7% e +11,1%). Purtroppo però i dati ci confermano la crisi di Piacenza ed alcune difficoltà (seppure in maniera minore e differente) di Parma e Reggio Emilia, tre province che sono tra l’altro consorziate attraverso l’ente di promozione turistica Destinazione Emilia, guidata dall’assessore piacentino Simone Fornasari, che ne è presidente.

La provincia di Piacenza

La provincia di Piacenza ha registrato un calo del 3,5% nel numero totale di turisti rispetto al 2023. Si è verificata una diminuzione del 5,2% nei pernottamenti totali rispetto al 2023.  I turisti stranieri a Piacenza sono diminuiti del 4,8% rispetto al 2023. Allo stesso modo l’area dell’Appennino Piacentino ha subito un calo significativo, con una diminuzione del 8,4% nei turisti e del 17,0% nei pernottamenti rispetto al 2023.

Ad andare bene invece sono stati i comuni collinari con 20.577 turisti e 42.113 pernottamenti, pari ad un aumento dei turisti del 19,3% e dei pernottamenti del 10,9% rispetto al 2023.

La città di Piacenza ha registrato un calo del 5,2% nei turisti e del 6,6% nei pernottamenti rispetto al 2023. Questo dato conferma una debolezza anche nel capoluogo. Si evidenzia un calo significativo nei pernottamenti negli esercizi alberghieri, sintomo di come le strutture ricettive tradizionali abbiano sofferto particolarmente.

Le città d’arte dell’Emilia-Romagna hanno visto un incremento dell’8,6% negli arrivi e del 13,3% nelle presenze di turisti stranieri ma Piacenza non sembra aver beneficiato di questo flusso.

Mentre nella Riviera romagnola le località balneari attirano un elevato numero di turisti e pernottamenti durante la stagione estiva, Piacenza deve puntare su altre forme di attrattività per competere, come il turismo enogastronomico, culturale, e naturalistico (a questo proposito leggi le proposte di Confcommercio Piacenza). I dati mostrano che nel mese di luglio i turisti a Piacenza sono 13.182.

La nostra provincia pur non essendo una destinazione marittima, presenta un quadro variegato con alcune criticità e aree di crescita. C’è necessità di strategie mirate per rilanciare il settore, puntando su la destagionalizzazione del turismo, la promozione di itinerari enogastronomici, culturali, religiosi che valorizzino le potenzialità di Piacenza. Bisogna porre in atto collaborazioni più incisive tra enti pubblici e privati, fondamentali per sviluppare un’offerta turistica competitiva e attrattiva.

 




Rischio “hikikomori” tra gli adolescenti italiani: individuati i fattori determinanti

Da un’analisi del gruppo di ricerca MUSA del Cnr-Irpps è in netta crescita il numero di adolescenti che non incontrano più i loro amici nel mondo extrascolastico: le cifre sono quasi raddoppiate dopo la pandemia da Covid-19. Lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, dimostra che l’aumento dell’isolamento sociale in Italia costituisce un problema grave,  già cronicizzato e correlato all’interazione di fattori relazionali e psicologici

Uno studio condotto dal gruppo multidisciplinare di ricerca “Mutamenti sociali, valutazione e metodi” (MUSA) dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Cnr-Irpps) ha indagato, attraverso un approccio di ricerca di tipo socio-psicologico, l’eziologia del ritiro sociale identificando i fattori scatenanti tale comportamento tra gli adolescenti.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Scientific Reports del gruppo Nature, si è basata sui dati di due indagini trasversali condotte dal gruppo nel 2019 e nel 2022 su studenti di scuole pubbliche secondarie di secondo grado attraverso la tecnica CAPI (Computer Assisted Personal Interview) e su campioni rappresentativi a livello nazionale composti rispettivamente da 3.273 e 4.288 adolescenti con un’età compresa tra 14 e 19 anni. Attraverso tecniche avanzate di modellizzazione statistica sono stati identificati tre profili di adolescenti: le “farfalle sociali”, “gli amico-centrici” e i “lupi solitari”: proprio all’interno di quest’ultimo profilo, è stato individuato un sottogruppo composto da adolescenti che non incontrano più i loro amici nel mondo extrascolastico, il cui numero è quasi raddoppiato dopo la pandemia, passando dal 5,6% del 2019 al 9,7% del 2022. Si tratta dei ritirati sociali.

“Precedenti studi del nostro gruppo di ricerca avevano già chiarito le cause di alcuni effetti negativi del mutamento delle interazioni sociali accelerato della pandemia da COVID-19, che ha esacerbato la trasposizione delle relazioni umane verso la sfera virtuale”, spiega Antonio Tintori, tra gli autori del lavoro assieme a Loredana Cerbara e Giulia Ciancimino del gruppo di ricerca MUSA del Cnr-Irpps. “Si è visto in particolare che l’iperconnessione, ossia la sovraesposizione ai social media, ha un ruolo primario in questo processo corrosivo dell’interazione e dell’identità adolescenziale e successivamente del benessere psicologico individuale. L’iperconnessione è principale responsabile tanto dell’autoisolamento quanto dell’esplosione delle ideazioni suicidarie giovanili. Lo studio mostra che non solo dal 2019 al 2022 sono drasticamente aumentati i giovani che si limitano alla sola frequentazione della scuola nella loro vita, ma anche nel mondo adolescenziale è significativamente diminuita l’abitudine a trascorrere il tempo libero faccia a faccia con gli amici: i “lupi solitari” sono addirittura triplicati in 3 anni, passando dal 15 al 39,4%”.

Sebbene leggermente più diffuso tra le ragazze, il fenomeno riguarda entrambi i sessi e non presenta sostanziali differenze regionali, relative alla tipologia scolastica frequentata o al background socio-culturale ed economico familiare, come invece si è supposto in passato. Questo indica con chiarezza che il problema sta diventando globale ed endemico.

Cosa accomuna questi giovani? Scarsa qualità delle relazioni sociali (con i genitori, in particolare con la madre), bassa fiducia relazionale (verso familiari e insegnanti), vittimizzazione da cyberbullismo e bullismo, iperconnessione da social media, scarsa partecipazione alla pratica sportiva extrascolastica e insoddisfazione per il proprio corpo. “Questi fattori, inoltre alimentati dall’influenza pervasiva delle pressioni sociali a conformarsi a standard anche estetici irraggiungibili, erodono l’autostima favorendo un senso di inadeguatezza nelle interazioni sociali con i coetanei”, aggiunge Tintori. “Abbiamo, inoltre, constatato che coloro che già versano in uno stato di ritiro sociale presentano un uso più moderato dei social media: ciò apre all’ipotesi che, all’aumentare del tempo di isolamento fisico ci si disconnetta gradualmente anche dalle interazioni virtuali, ossia ci si diriga verso la rinuncia totale alla socialità”.

Il fenomeno, assimilabile a quello degli hikikomori del Giappone, potrebbe generare una vera e propria emergenza sociale: “Il nostro studio, oltre a fornire risultati utili alla comprensione della natura del problema, evidenzia l’urgenza di interventi educativi e formativi da rivolgere a genitori e docenti scolastici, nonché di sostegno per i giovani, ovvero un supporto specifico verso gli adolescenti che versano nelle condizioni più critiche”, conclude il ricercatore.

Il gruppo di ricerca MUSA del Cnr-Irpps, tra i primi a indagare il fenomeno del ritiro sociale, prosegue ora le proprie attività avviando una vasta indagine di tipo longitudinale volta a rispondere agli interrogativi ancora aperti, e a chiarire maggiormente i fattori del processo che conduce all’auto-isolamento. L’ indagine, denominata “Mutamenti Interazionali e Benessere”, coinvolgerà per cinque anni migliaia di adolescenti tra studenti e studentesse delle scuole, permettendo di analizzare in dettaglio lo sviluppo comportamentale dei giovani nelle modalità di interazione e altri importanti aspetti relativi al benessere socio-psicologico.

Lo studio si è avvalso della collaborazione di Gianni Corsetti dell’Istat.




Problemi sulla linea ferroviaria fra Fiorenzuola e Fidenza: forti ritardi

I passeggeri del treno regionale 3915, diretto ad Ancona, nel tratto fra Fiorenzuola e Fidenza hanno sentito un fortissimo rumore, come se le carrozze avessero urtato contro delle pietre o dei manufatti in cemento. Il convoglio ha rallentato ed ha proseguito a velocità ridotta fino a giungere nella stazione di Fidenza dove è stato fermato per controlli tecnici. Dopo una ventina di minuti i passeggeri sono stati avvisati del fatto che il regionale era stato soppresso. Nel frattempo tutti i treni provenienti da Piacenza hanno accumulato forti ritardi per permettere la verifica ed il ripristino della linea: 15 minuti il treno 2459 per Bologna, 25 minuti l’Intercity 607.




Giornata della Memoria, il dramma dell’olocausto visto dai bambini delle scuole

Questa mattina, nell’ambito della Giornata della Memoria, gli alunni di sette classi di scuole primarie piacentine (Vittorino da Feltre, Pezzani e Giordani), insieme a una delegazione di ragazzi della scuola secondaria di primo grado Anna Frank, hanno presentato una serie di iniziative legate alla ricorrenza del 27 gennaio, e l’hanno fatto di fronte al prefetto Paolo Ponta, al sindaco Katia Tarasconi, al presidente della Provincia Monica Patelli e all’assessore comunale alle Politiche scolastiche Mario Dadati. L’incontro, o meglio, l’esibizione si è svolta nel salone di XNL, in via Santa Franca, concesso dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.

“Le studentesse e gli studenti – ha spiegato Giorgia Babini dell’Ufficio scolastico provinciale nel presentare le iniziative – sono stati accompagnati dagli insegnanti in un percorso di cittadinanza attiva durante il quale hanno riflettuto con attività diverse sulla realtà di cui oggi celebriamo la memoria”. “Spiegare l’olocausto ai bambini e ai ragazzi – ha aggiunto – è tra i compiti più ardui per un insegnante: va utilizzata ogni premura per l’età e il dovere della verità”.

Di seguito le parole che il sindaco Tarasconi ha rivolto ai presenti.

“Ai ragazzi di oggi vorrei dare questo consiglio: non tacete, quando vedete un’ingiustizia. E poi cercatevi degli amici che pure non vogliano tacere”. Oggi vorrei salutarvi così, con le parole di un signore tedesco, Franz Josef Muller, che è scomparso nel 2015 all’età di 90 anni e da giovane fece parte di un movimento molto importante nella storia della Resistenza al nazismo in Germania. L’associazione si chiamava la “Rosa Bianca” e riuniva un gruppo di studenti dell’Università di Monaco di Baviera, che in pochi mesi, tra il 1942 e il 1943, diffuse clandestinamente alcuni volantini per spingere i propri connazionali alla rivolta contro la dittatura.

Cinque di loro, tra cui i fratelli Hans e Sophie Scholl, pagarono con la condanna a morte le proprie idee e il coraggio con cui, senza altre armi che l’intelligenza, la libertà di pensiero, lo spirito critico e la coerenza ai propri valori, osarono sfidare il regime nazista, che fondava invece il suo potere sulla totale sottomissione del popolo all’ideologia di Hitler e alla violenza delle SS, sino alle estreme, disumane conseguenze dei ghetti costruiti come prigioni nelle città, dei rastrellamenti e delle deportazioni nei campi di sterminio.

Ecco, credo che il significato più importante di questa mattinata stia proprio nella conoscenza e nelle riflessioni che condividerete, perché la Storia – per quanto possa essere triste e doloroso ripercorrerla nei suoi capitoli più bui – ci aiuta sempre a comprendere il presente, a far sì che non si debbano più ripetere le sofferenze e le brutalità del passato. Probabilmente penserete che la lezione non sia stata imparata molto bene dagli adulti che oggi governano un mondo segnato da tante guerre e situazioni difficili, di cui bambini e ragazzi come voi sono le prime vittime; ecco perché è fondamentale non arrendersi e continuare a far sentire la voce di Hans, di Sophie, di tutti i giovani che hanno dato la vita nel nome della libertà, della democrazia e della pace.

Con la guida preziosa dei vostri insegnanti, che desidero ringraziare, potete onorare il Giorno della Memoria studiando e approfondendo le testimonianze di chi ha vissuto l’orrore dei lager, ma anche applicando nella vostra vita, ogni giorno, la tolleranza e l’ascolto, l’apertura all’altro e il dialogo con chi la pensa diversamente da voi, il rispetto per chi ha radici lontane dalle vostre, nella consapevolezza che incontrandosi ci si arricchisce sempre. E che si è colpevoli non solo quando si discrimina o si offende chi non appare omologato alla massa, ma anche quando si lascia che questo accada. Vi auguro che la scuola e la cultura possano sempre essere, per voi, l’antidoto più efficace contro l’indifferenza, aiutandovi a non dimenticare mai l’universalità e il valore dei diritti umani”.




Zandonella (Lega): “Per piazza Duomo servono sicurezza, pulizia e valorizzazione”

“La situazione di Piazza Duomo a Piacenza non può più essere ignorata: residenti e commercianti lamentano da tempo problemi di sicurezza, scarsa pulizia e un’assenza di valorizzazione adeguata di una delle piazze più rappresentative della nostra città.” A dichiararlo è Luca Zandonella, consigliere comunale della Lega, che ha depositato un’interrogazione a risposta orale per chiedere interventi concreti e tempestivi da parte dell’amministrazione comunale.

“Da tempo – spiega Zandonella – Piazza Duomo è al centro delle preoccupazioni di chi ci vive e ci lavora, soprattutto per l’insicurezza nelle ore serali, aggravata da una pubblica illuminazione insufficiente. Spiace constatare che in consiglio comunale il Sindaco Tarasconi, nonostante l’aumento delle tasse, abbia risposto negativamente alla mia richiesta di installare telecamere di contesto. Inoltre, la pulizia della piazza lascia molto a desiderare, mentre le sue potenzialità restano in gran parte inespresse. Si potrebbe fare molto di più, ad esempio organizzando eventi che la rendano viva e attrattiva per cittadini e turisti.”

Zandonella punta il dito anche contro l’atteggiamento dell’amministrazione comunale: “L’assessore al commercio Fornasari ha recentemente dichiarato di attendere proposte dai commercianti, ma questo approccio è sbagliato. Non si può restare con le mani in mano: il Comune deve essere il primo a muoversi, magari istituendo un tavolo di confronto permanente con commercianti e residenti, così da raccogliere idee e collaborare concretamente per il rilancio della zona.”

Nella sua interrogazione, Zandonella chiede al Sindaco e alla Giunta di intervenire in molteplici direzioni principali: “Innanzitutto – sottolinea – occorre potenziare l’illuminazione pubblica per aumentare la sicurezza; poi, bisogna incrementare i controlli della Polizia Locale, con pattuglie appiedate, per garantire una presenza costante. Infine, è necessario sollecitare il gestore del servizio di pulizia urbana a dedicare maggiore attenzione alla piazza, che è una vera e propria vetrina della nostra città.”

“La Lega – conclude Zandonella – continuerà a vigilare e a incalzare l’amministrazione affinché Piazza Duomo torni ad essere un luogo sicuro, pulito e valorizzato come merita.”




Morta Donatella Ronconi, presidente di Libertà

E’ morta, all’Hospice di Piacenza dove si trovava ricoverata, Donatella Ronconi presidente del gruppo editoriale Libertà. Nata a Cremona, aveva 83 anni. Nel 1967 aveva sposato Marcello Prati, uno dei due fratelli della storica famiglia di editori piacentini. Dalla loro unione nacque Enrica, prematuramente scomparsa nel 2015 a soli 46 anni. Mentre Ernesto seguiva la parte editoriale come direttore del quotidiano piacentino, Marcello si occupava invece dell’amministrazione dell’azienda. Dopo la morte del marito, avvenuta nel 1981, Donatella Ronconi incominciò ad assumere un ruolo operativo nel gruppo editoriale. Con la morte del cognato Ernesto inizierà una vera e propria guerra fra i due rami della famiglia, con svariati colpi di scena, conquista e perdita del controllo del giornale e della televisione.

In un primo periodo venne nominato direttore (dalla Ronconi) Luigi Bacialli a cui seguì la nomina interna di Paolo Baldini (voluto dalla famiglia Prati). Una telenovela che si concluse nel 2000 con un’asta giudiziaria e con l’aggiudicazione del gruppo (dopo numerosi e costosi rilancio) da parte di Donatella Ronconi e della figlia Enrica, con la conseguente uscita di scena dei nipoti Filiberto, Leonardo e Francesca Prati e della cognata.

Nella compagine (con il 35%) entrò, come azionista di minoranza, il gruppo editoriale l’Espresso, che allora controllava svariati quotidiani locali e che fu un indispensabile tassello finanziario per l’aggiudicazione.

Direttore generale del gruppo fu per svariati anni Marco Zazzali, mentre Sandro Miglioli ha sempre giocato il ruolo di fidato consigliere. Alla direzione di Libertà la Ronconi chiamò Gaetano Rizzuto a cui successe Pietro Visconti mentre alla direzione di Telelibertá andò Nicoletta Bracchi. Questo fino allo scorso ottobre 2024 con la nomina del genovese Gian Luca Rocco a direttore di tutti i mezzi editoriali, quotidiano web e Tv.

La morte della figlia Enrica (che si occupava dell’innovazione del gruppo) causò un cambio di prospettive anche nel disegno del futuro di Libertà. Nel dicembre 2019 nacque la Fondazione Ronconi-Prati, ente del terzo settore senza scopo di lucro a cui andò in dote tutto il patrimonio dal gruppo immobiliare agli immobili ad una consistente dote finanziaria.

Le condoglianze del ministro Tommaso Foti

“Le più sentite condoglianze ai familiari di Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà e della Fondazione “Ronconi-Prati”, donna che ha saputo ben inserirsi e operare nel mondo dell’informazione. Estendo il mio cordoglio ai dipendenti e collaboratori di Libertà che, in ruoli diversi, ne hanno potuto apprezzare la dinamicità e la capacità manageriale.” Così Tommaso Foti, Ministro degli Affari europei, la coesione e il Pnrr commenta la dipartita di Donatella Ronconi.

Il cordoglio del presidente de Pascale e della Giunta per la scomparsa di Donatella Ronconi: “Imprenditrice innovativa e radicata nel territorio che ha saputo cogliere le sfide dell’informazione”

 “Il mondo dell’editoria perde una figura importante e un punto di riferimento”.

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ricorda Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà e della Fondazione Ronconi-Prati, scomparsa oggi a 83 anni.

“Donatella Ronconi- aggiunge de Pascale- è stata un’imprenditrice carismatica e innovativa che ha guidato con tenacia il gruppo editoriale piacentino. Radicata nel territorio, ha saputo cogliere le sfide dell’informazione con sensibilità e coraggio. Anche a nome della Giunta regionale e di tutta la comunità emiliano-romagnola esprimiamo la nostra vicinanza alla sua famiglia, al gruppo editoriale Libertà e alla Fondazione Ronconi-Prati, a cui vanno le più sentite condoglianze”.

Il cordoglio del sindaco Tarasconi e dell’Amministrazione comunale per la scomparsa di Donatella Ronconi

 “Donatella Ronconi ha rappresentato, per la città di Piacenza, un modello e un punto di riferimento come imprenditrice tenace, coraggiosa e lungimirante, garante della professionalità e dei valori di un giornalismo strettamente orientato al territorio e alla comunità. Promotrice di innumerevoli iniziative culturali e di solidarietà, specchio di una profonda sensibilità, ha saputo guidare con solidità la storica azienda di via Benedettine attraverso le trasformazioni epocali che hanno segnato nel corso degli anni il settore dei media, difendendone sempre l’identità e il radicamento locale pur nell’aprirne gli orizzonti a nuove prospettive”.

Così il sindaco Katia Tarasconi rende omaggio alla presidente del Gruppo Editoriale Libertà ed esprime il cordoglio dell’Amministrazione comunale per la sua scomparsa, rimarcando inoltre “il carattere innovativo e il significato della Fondazione Ronconi Prati, da lei fortemente voluta anche nel nome dell’amata figlia Enrica, come emblema del senso di appartenenza e del legame inscindibile con Piacenza e il suo tessuto sociale. Sono certa che, nel ricordo, il suo impegno continuerà ad essere onorato”.

Scomparsa di Donatella Ronconi, il cordoglio della presidente Patelli e del Consiglio Provinciale

“Esprimo – insieme all’intero Consiglio Provinciale – profondo cordoglio per la scomparsa di Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà e della Fondazione Ronconi-Prati”. Questo il commosso ricordo di Monica Patelli, presidente della Provincia: “Donna di spiccata personalità e brillante imprenditrice, Donatella Ronconi è stata un carismatico punto di riferimento per il territorio sia per la costante attenzione dedicata dai media del Gruppo Libertà alle nostre comunità, sia per le competenze e le innovazioni editoriali alle quali si sono accompagnati risultati importanti e riconoscimenti prestigiosi. Passione e lungimiranza hanno sempre accompagnato le scelte di Donatella Ronconi anche nelle numerose iniziative a favore di arte e cultura e nella sensibilità dimostrata verso talenti e fermenti delle nuove generazioni, segno della sua capacità di guardare al futuro”.

Il cordoglio della Diocesi di Piacenza-Bobbio per la scomparsa di Donatella Ronconi presidente di Editoriale Libertà e della Fondazione Ronconi-Prati

La Diocesi di Piacenza-Bobbio esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà e della Fondazione Ronconi-Prati. 

Una donna con singolari doti umane e professionali, che ha saputo con determinazione e lungimiranza far crescere il gruppo Libertà, per garantire al nostro territorio e alle nostre comunità una comunicazione libera e indipendente, capace di valorizzare e dare voce al pensiero di tutti.

Per la Fondazione ha voluto un’attenzione filantropica e fin da subito l’Ente, partecipato dalle principali istituzioni del territorio, si è distinto attraverso il fattivo sostegno a varie iniziative in ambito sociale, culturale, solidale e formativo.

Donna di grande gentilezza e eleganza, ha incarnato una visione di imprenditoria femminile capace di uno sguardo sempre attento alla realtà presente del nostro territorio e aperto alle sfide del futuro.

A queste doti ha saputo aggiungere la forza e il coraggio per affrontare le circostanze famigliari e professionali attraversando il grande dolore per la scomparsa dell’amata figlia Enrica e continuando a donare alle persone intorno a sé – con particolare attenzione alla grande famiglia di Libertà – un sorriso amorevole. Quanto da lei seminato rimarrà sicuramente come eredità e servizio prezioso alla nostra comunità piacentina.

Scomparsa Donatella Ronconi, Il Cordoglio Di Paola De Micheli
“Voglio esprimere il mio cordoglio a tutti i lavoratori e giornalisti del gruppo Libertà per la scomparsa di Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà e della Fondazione “Ronconi-Prati”. Nel settore dell’editoria, cruciale per la nostra democrazia e la tenuta sociale del territorio, Donatella Ronconi e il gruppo che ha guidato hanno rappresentato un modello di riferimento. Capace di coniugare tradizione e innovazione, radici saldamente piantate nelle comunità e una visione sempre aperta al cambiamento. E’ stata l’editrice che ha traghettato una delle testate locali con maggiore storia del panorama nazionale attraverso le trasformazioni radicali degli ultimi due decenni, lo ha fatto con autorevolezza e lungimiranza, senza perdere una caratteristica fondamentale: l’attaccamento alla sua terra e ai lettori piacentini. A Donatella mi legava anche un’amicizia personale, iniziata grazie alla splendida figlia Enrica Prati che ci ha lasciato prematuramente: l’umanità e una profonda cultura hanno sempre ispirato in me una grande ammirazione. La sua eredità è un valore per tutto il nostro territorio e sono certa che sarà preservata negli anni a venire”. Sono le parole di Paola De Micheli, parlamentare piacentina del Partito Democratico

La senatrice Murelli (Lega): «Imprenditrice attenta alle innovazioni e alla cultura»

«Condoglianze ai familiari e una preghiera per una grande donna e imprenditrice che ha saputo affermarsi in un settore cruciale come quello dell’informazione». Lo dichiara la senatrice della Lega, Elena Murelli, ricordando le tante esperienze che hanno portato Donatella Ronconi a gestire il principale gruppo editoriale piacentino.

«Donna energica nel lavoro – continua Murelli – ma sempre attenta alle esigenze del territorio e di chi lo abita, seppe innovare il giornale Libertà prima, e in seguito la televisione e il quotidiano on line portandoli ad affrontare le sfide tecnologiche e sociali che avanzavano, con un occhio di riguardo per la cultura. Un’importante figura femminile nel mondo dell’impresa, un modello, che continuerà a vivere attraverso l’impegno della Fondazione Donatella Ronconi Enrica Prati».

Il Cordoglio di Confagricoltura Piacenza per la scomparsa di Donatella Ronconi

Confagricoltura Piacenza esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà e della Fondazione Ronconi-Prati.

È un giorno triste per tutta la comunità piacentina – sottolinea l’associazione degli imprenditori agricoli -. Siamo riconoscenti alla Presidente per la sua instancabile opera nel campo della comunicazione, per il forte messaggio di indipendenza di cui si è sempre fatta portatrice come editrice, imprenditrice e come donna. Mancherà tanto.

“Ha saputo guidare con grande lungimiranza e sapienza il gruppo Libertà – sottolinea il presidente Umberto Gorra – Sempre proiettata verso l’innovazione, ha parimenti lavorato affinché il suo gruppo editoriale potesse essere, oltre che punto di riferimento dell’informazione, anche l’ambito privilegiato del dibattito e del dialogo sullo sviluppo del territorio, dando voce alle diverse anime di questo stesso territorio che lei adorava per la sua ricchezza e per la sua poliedricità. Esprimiamo la nostra vicinanza alla sua famiglia, al gruppo editoriale Libertà e alla Fondazione Ronconi-Prati, a cui vanno le più sentite condoglianze”.

Scomparsa Donatella Ronconi, anche Cgil Piacenza si unisce al cordoglio. “Editrice lungimirante e generosa”

Anche la Camera del Lavoro – Cgil di Piacenza si unisce al lutto che colpisce la comunità piacentina tutta con la scomparsa di Donatella Ronconi, editrice e manager che ha dimostrato con atti concreti come la responsabilità sociale dell’agire imprenditoriale possa essere al centro delle azioni di impresa. La scelta di creare la Fondazione Ronconi-Prati permettendo alla comunità piacentina di godere dell’indipendenza di un bene immateriale, ma fondamentale come l’informazione libera e indipendente è una scelta coraggiosa, lungimirante e i cui frutti si vedranno anche nei decenni che verranno. Condoglianze alla famiglia e a Editoriale Libertà – a cui auguriamo di portare avanti l’esempio della Signora Ronconi nel migliore dei modi, contando sul confronto franco e leale di chi, come la Cgil, cerca di rappresentare chi lavora e ha lavorato per vivere.

Il cordoglio di Cna Piacenza per la scomparsa di Donatella Ronconi

“A nome di tutti i nostri associati, di tutta la nostra struttura dirigenziale e operativa – evidenziano il Presidente territoriale di CNA, Giovanni Rivaroli, e il Direttore Enrica Gambazza – esprimiamo profondo cordoglio per la scomparsa di Donatella Ronconi, esemplare imprenditrice che con competenza, intraprendenza e passione ha lungamente e brillantemente operato nel mondo dell’informazione e della comunicazione, come Presidente dell’Editoriale Libertà. Un ruolo non semplice svolto nel segno dell’equilibrio e dell’imparzialità, con la riconosciuta e apprezzata capacità di interpretare e riportare sugli organi d’informazione del Gruppo Libertà i bisogni e le istanze della nostra provincia, contribuendo in tal modo alla crescita e allo sviluppo del territorio. Esprimiamo la nostra vicinanza alla sua famiglia, al Gruppo Editoriale Libertà e alla Fondazione Ronconi-Prati, a cui vanno le nostre più sentite condoglianze”.

Il cordoglio del Piacenza Calcio

Il Piacenza Calcio, profondamente addolorato, piange la scomparsa di Donatella Ronconi, presidente del Gruppo Libertà e figura di rilievo del panorama culturale piacentino. La Società biancorossa si stringe in un forte abbraccio attorno alla sua famiglia e a tutto il Gruppo Libertà.

Si trasmette di seguito nota di cordoglio del Vicepresidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna Giancarlo Tagliaferri per la scomparsa della Presidente Donatella Ronconi

Il cordoglio di Giancarlo Tagliaferri vicepresidente dell’Assemblea legislativa ER

“Con animo particolarmente triste porgo le più sentite condoglianze alla famiglia per la scomparsa di Donatella Ronconi, Presidente editoriale di Libertà, nonché Presidente della Fondazione ‘Ronconi-Prati’.

Esprimendo anche il mio personale cordoglio a tutti i dipendenti del gruppo che quotidianamente ha raccontato e racconta Piacenza al mondo, voglio ricordare una volta di più le grandi qualità che hanno permesso a questa donna di affermare il gruppo editoriale che guidava nel difficilissimo mondo dell’informazione dei tempi contemporanei”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente dell’Assemblea legislativa Giancarlo Tagliaferri che si unisce al cordoglio generale per la scomparsa di Donatella Ronconi.




In pensione “storici” medici di famiglia di Piacenza: Michele Argenti, Francesco Cavanna, Filiberto Putzu e Paolo Vecchia

Alcuni fra loro avevano chiesto di poter prolungare l’attività di altri due anni ma questa volta l’Ausl di Piacenza non ha ritenuto di accogliere la domanda presentata dai medici di famiglia e dunque, con molto dispiacere dei professionisti e soprattutto dei loro pazienti, si chiudono ultra decennali rapporti di fiducia.

La normativa nazionale prevede infatti che i medici, raggiunti i 70 anni di età, possano proseguire l’attività fino i 70. L’azienda sanitaria ha però deciso di imboccare una strada diversa ed ha fatto inserire Piacenza nelle cosiddette zone carenti. Sono quindi stati emanati i relativi bandi regionali ed alcuni giovani medici hanno accettato gli incarichi.

Dunque dal 1 febbraio 2025, come ha ufficializzato l’Azienda Usl di Piacenza,  saranno in pensione i medici di famiglia Michele Argenti, Francesco Cavanna, Filiberto Putzu e Paolo Vecchia di Piacenza e Anna Buonaditta di Carpaneto.

La comunicazione normalmente inviata agli assistiti via SMS, con le istruzioni e l’invito a scegliere un nuovo professionista, non ha raggiunto i cittadini per problemi tecnici della piattaforma informatica dedicata. L’avviso è stato invece regolarmente pubblicato sul Fascicolo sanitario elettronico delle persone interessate.

L’Azienda ricorda che è già possibile richiedere un nuovo medico attraverso:

– il portale dedicato Cambio medico (https://gp.ausl.pc.it/pratica-selmd) che permette di fare la scelta comodamente da casa, dal pc o dal cellulare, senza spostarsi né fare code agli sportelli. La pratica può essere gestita anche per un familiare, per favorire il più possibile le persone che non hanno specifiche competenze digitali. Qui https://www.ausl.pc.it/it/evidenza/cambio-medico sono indicate le modalità di accesso e di compilazione della richiesta on line. La pratica viene presa in carico nella giornata stessa di inoltro.

Tutte le informazioni utili sono consultabili qui: https://www.ausl.pc.it/it/come-fare-per/scelta-cambio-medico-o-pediatra.

I Servizi per l’accesso e relazioni con l’utenza hanno intanto potenziato il personale in servizio negli sportelli di Piacenza e dei comuni limitrofi al capoluogo e quelli della Casa della Comunità di Carpaneto.

Non appena il problema tecnico sarà risolto, gli assistiti dei medici Argenti, Francesco Cavanna, Putzu, Vecchia e Buonaditta riceveranno anche l’SMS sul numero di cellulare rilasciato all’Azienda.

Si ricorda che i cittadini possono scegliere un medico di famiglia nel proprio comune di residenza o in uno dei comuni confinanti; solo in quest’ultimo caso, previa accettazione scritta del professionista da caricare sul portale insieme al resto della documentazione. In questa pagina dedicata (https://www.ausl.pc.it/it/strutture-e-territorio/medici-famiglia/medici-di-famiglia-per-comune) è possibile trovare l’elenco dei medici di famiglia suddivisi per comune.

Il pensionamento comporta la fine della convenzione con l’azienda Usl di Piacenza come medici di famiglia ma non necessariamente la cessazione dell’attività. Per fare un esempio il dottor Francesco Cavanna, che è specializzato in urologia ed andrologia ed ha uno studio dotato di svariate apparecchiature (Moc, Eco color doppler carotideo TSA etc.), continuerà ad esercitare come libero professionista nel suo ambulatorio.

Il dottor Filiberto Putzu a sua volta proseguirà la libera professione (in medicina e chirurgia estetica) e continuerà a prestare la sua attività presso il CAU al Polichirurgico.