Con Gnasso pisarei e fasò solidali per salvare il frutteto di Santa Maria di Campagna

Un piatto simbolo della cucina piacentina, preparato con cura da un volto storico della ristorazione locale, per difendere un luogo rinato grazie alla cittadinanza attiva. È lo spirito della serata che ha visto Carlo Giacobbi – per tutti “Gnasso” – titolare del ristorante La Pireina, e il figlio Davide ai fornelli per offrire pisarei e fasò a soci e sostenitori dell’associazione Cosmonauti, custode dal 2017 del frutteto di Santa Maria di Campagna.
Una quarantina i partecipanti al convivio, nato da un’idea di Giacobbi come segno di vicinanza all’associazione e per ribadire l’importanza di rinnovare la concessione comunale – in scadenza il 14 settembre – che ha consentito di recuperare e far vivere un’area verde affacciata su via Tramello, a due passi dal centro storico. Negli anni il frutteto è diventato sede di laboratori gratuiti e inclusivi, dedicati in particolare alle fasce più fragili.
«È una realtà preziosa e, visto che non sanno ancora quale sarà il futuro, ho detto loro che magari serviva un influencer, come mio papà» scherza Davide Giacobbi. «Per noi c’è anche un legame di vicinanza, essendo nel nostro stesso quartiere. In questo spazio hanno messo radici attività, piantumazioni, interventi di professionisti, un forno… sarebbe un vero peccato se Piacenza lo perdesse. È un esempio concreto di cosa significa fare qualcosa per gli altri».
«Questa cena per noi è stata un regalo inaspettato e bellissimo, un gesto di vicinanza che ci commuove» commenta Giulio Merli, socio fondatore di Cosmonauti. «Non abbiamo ancora avuto risposte sul futuro del frutteto e rilanciamo l’appello al Comune e ai proprietari dell’area affinché tutto il lavoro di volontariato non vada disperso. Chiediamo di preservare questo polmone urbano e di consentirci di continuare a mantenerlo un luogo pubblico vivo, riconosciuto e amato dalla comunità».




Intensa giornata piacentina per i soci del Rotary Club Milano

Il Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino ha organizzato, grazie anche al prezioso contributo di Tiziana Benzi, una giornata culturale a Piacenza con la presenza di una delegazione del Rotary Club Milano per consolidare i legami di amicizia e cooperazione oltre le comunità locali. In passato una delegazione del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino si era recata nella sede del Rotary Club Milano per visitare, a Palazzo Morando, la mostra “un secolo di storia e società attraverso la presenza del Rotary” nella ricorrenza dei 100 anni della sua fondazione.
Nel corso della mattinata, alla presenza di diversi Soci rotariani, è stata effettuata la visita alla mostra dedicata a Giovanni Fattori – uno dei protagonisti del grande naturalismo europeo – in occasione del bicentenario della sua nascita (1825 -1908) presso il centro per le arti contemporanee XNL Piacenza. Grazie alla guida che ha accompagnato il gruppo è stato possibile comprendere la tecnica dell’artista: dalle prime esperienze sulla macchia (fu uno dei massimi esponenti del movimento dei Macchiaioli della seconda metà dell’ ottocento) fino ai ritratti, ai paesaggi, ai soggetti di vita rurale e alle rappresentazioni storiche legate al periodo rinascimentale.
La mattinata è proseguita con la visita alla Galleria d’arte moderna Ricci Oddi e il gruppo ha potuto ammirare Il Ritratto di Signora di Gustav Klimt (Vienna, 1862 – 1918) che è sicuramente l’opera più famosa esposta; il Dipinto, eseguito tra il 1916 e il 1917, appartiene all’ultima fase di attività dell’artista ed è stato particolarmente apprezzato anche dagli amici del Rotary di Milano.
Durante il momento conviviale i saluti ufficiali da parte di entrambe i Rotary: il Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino rappresentato dal futuro Presidente Fabio Callori e il Rotary Club Milano rappresentato dalla Presidente Andreina Degli Esposti. Callori ha sottolineato l’Amicizia e la collaborazione tra i Rotary e ha rivolto un sentito ringraziamento alla Socia Tiziana Benzi sempre impegnata nell’organizzazione di importanti momenti. La Presidente del Rotary Milano ha ringraziato per l’amicizia di questi anni e ha invitato i Soci del Club Pallavicino a Milano per un prossimo evento.
Il pomeriggio è proseguito con la visita alla Galleria Alberoni: nella Sala degli Arazzi la meravigliosa collezione di diciotto capolavori certamente tra le più importanti d’Italia. Tiziana Benzi ha ben spiegato le tecniche di restauro utilizzate per questi Arazzi antichi e preziosi, le tecniche di tessitura e i segreti delle tinture oltre alle modalità di restauro e di conservazione dei capolavori dell’arte tessile. La visita è proseguita alla Chiesa del Collegio, alla Biblioteca storica e alla parte museale. A conclusione l’ Ecce Homo di Antonello da Messina, una vera e propria perla della collezione artistica custodita nella pinacoteca.
La preziosissima tavola fa parte del lascito del cardinale Giulio Alberoni (1664-1752) al Collegio.
Giornata intensa e ricca di sapere molto apprezzata da tutti i Soci presenti; nel tardo pomeriggio i saluti con la promessa di un arrivederci a presto per condividere nuovamente momenti culturali che entrambe i territori possono offrire.




Un raduno speciale per celebrare i cinquant’anni dal debutto piacentino della 131 Abarth

Il Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca (CPAE) è sempre attento a riportare alla luce gli eventi sportivi e motoristici che hanno avuto luogo in provincia di Piacenza: basti pensare alla rievocazione della Castell’Arquato-Vernasca diventata Vernasca Silver Flag e ormai conosciuta anche fuori dai confini italiani. Da alcuni anni il Club ha in calendario anche la rievocazione del Rally delle Valli Piacentine: un rally che, fino ai primi anni ’80, era una delle prove del Campionato Italiano Rally Internazionali e che ancora adesso vanta il record di partecipazioni in un rally italiano con 314 vetture al via nella edizione del 1978.
Nella edizione 1975 del rally, svoltasi nel freddissimo fine settimana del 6 e 7 dicembre, alla partenza era presente anche quella che diventerà per alcuni anni la “arma assoluta” per i Rally del Gruppo Fiat, la Fiat 131 Abarth Rally.
La vettura aveva già esordito qualche settimana prima ma la partecipazione al Rally delle Valli Piacentine prevedeva al via due vetture: una per Bacchelli-Scabini e una per Verini-Rossetti; le auto erano iscritte come “prototipi” non avendo ancora ricevuto la omologazione nel Gruppo 4 che sarebbe arrivata soltanto nell’anno successivo.
L’esordio fu estremamente positivo con la vettura pilotata da Bacchelli-Scabini a prevalere su tutti gli avversari, avversari del calibro di Tony con la Stratos ufficiale Alitalia, Ballestrieri con l’Alfetta 3.000 (detta “mostro da rally”) e tutti i migliori specialisti italiani dei rally. Da quel lontano 7 dicembre sono ormai passati cinquant’anni, con la Fiat 131 Abarth che è diventata una leggendaria icona della storia della specialità ed un valore vicino ormai alle centinaia di migliaia di euro per le vetture con storia sportiva.
Quale miglior modo per celebrare questo importante anniversario se non riportare sulle stesse strade che videro la prima vittoria della iconica vettura le Fiat 131 Abarth in un raduno dedicato?
Sabato e domenica 27 e 28 settembre, nell’ambito della “10 Ore delle Valli Piacentine sulle strade del Grande Rally”, rievocazione turistica con prove di abilità del famoso Rally delle Valli Piacentine, verrà organizzato un raduno riservato alle 131 Abarth.
Il percorso delle due manifestazioni, di circa 150 chilometri, proporrà alcune delle prove speciali che si svolsero proprio nella edizione ’75 con passaggi a Prato Ottesola, al Preventorio per finire con il famoso Passo del Cerro in quegli anni soprannominato “l’università del rally” tanto alta era la difficoltà e la tecnica necessaria per staccare un buon tempo. Suggestiva la passerella finale nella centrale Piazza dei Cavalli a Piacenza.
Nella serata di sabato è in programma una cena conviviale. Domenica, in concomitanza con la Giornata ASI del veicolo storico si terrà a Roveleto di Cadeo l’esposizione delle vetture e un convegno dedicato alla storia della Fiat 131 Abarth con la partecipazione di piloti, meccanici e progettisti.
Le iscrizioni del raduno si apriranno il prossimo 1 agosto e resteranno aperte fino al 20 settembre. Per informazioni è possibile contattare la sede del Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca al numero 0523/248930 o alla mail info@cpae.it.




“L’anestesia nel nuovo millennio” al centro della conviviale del Rotary di Fiorenzuola

Il Rotary Club Fiorenzuola d’Arda ha aperto ufficialmente l’anno rotariano 2025/2026 con una serata di grande spessore culturale e scientifico. L’incontro, tenutosi giovedì 10 luglio all’Agriturismo La Sarmassa di Bacedasco Basso, ha visto la partecipazione di 41 persone tra soci, ospiti, membri del Rotaract e autorità rotariane.
A dare il via all’annata, il nuovo Presidente Rinaldo Onesti, al suo primo appuntamento ufficiale, ha salutato i presenti con il tradizionale suono della campana e l’esecuzione degli inni. Tra gli ospiti, l’Assistente del Governatore Tiziana Meneghelli e il Presidente del Rotary Club Valli Nure e Trebbia Cristian Sartori.
Al centro della serata l’intervento del dott. Ruggero Massimo Corso, Direttore della Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione dell’AUSL di Piacenza, che ha tenuto una conferenza dal titolo “L’anestesia nel nuovo millennio: tra luci e ombre”. Medico di lunga esperienza, autore di oltre 200 pubblicazioni e docente presso l’Università di Ferrara, il dott. Corso ha offerto una panoramica sull’evoluzione dell’anestesia, dai primi esperimenti dell’Ottocento fino alle moderne tecnologie per la sicurezza del paziente.
Particolarmente apprezzata l’analisi sui rischi e sulle responsabilità dell’anestesista oggi: sebbene il tasso di mortalità sia molto basso, ogni errore può dipendere da fattori umani e organizzativi. Da qui l’importanza della formazione, delle checklist e della cultura della sicurezza mutuata dall’aviazione.
Non sono mancati spunti su temi di attualità come la carenza di anestesisti in Italia, l’efficienza dei team sanitari e il ruolo crescente delle tecnologie digitali.
La serata si è conclusa con un partecipato dibattito, seguito dalla consegna di un omaggio al relatore da parte del Presidente Onesti: il gagliardetto del Club, tre bottiglie di vino locale e un volume sulla storia di Fiorenzuola d’Arda.
Un inizio d’annata all’insegna del sapere e dell’impegno verso il territorio, che segna la direzione del Rotary Club Fiorenzuola per i mesi a venire.




Too Piacenza: partito il tavolo di progettazione

Più di quaranta adesioni tra associazioni e singoli professionisti al primo tavolo condiviso di progettazione, che si è tenuto venerdì 11 luglio alle ore 18.00 nei nuovi locali di via XXIV Maggio a Piacenza.

Tre ore di incontro durante il quale ciascun partecipante ha messo sul tavolo la propria idea. Chi con un progetto già ben chiaro in testa, chi ancora con una suggestione, tutti con la stessa intenzione: coinvolgere i giovani della nostra città, renderli protagonisti.

“Buona la prima. La forte partecipazione è un chiaro segnale della voglia che c’è di costruire qualcosa di importante e bello” è il commento della rete dei gestori.

“L’obiettivo era proprio questo: incontrarsi, guardarsi in faccia, scambiarsi i numeri di telefono e ci tenevamo a farlo il prima possibile” continua il commento.

“Approfitteremo delle settimane estive per accogliere e mettere in ordine le diverse proposte, che dovranno collocarsi nella cornice di iniziative di nostro interesse: proposte attrattive, inclusive e formative per i giovani, capaci di sviluppare le loro competenze e di avvicinarli al mondo del lavoro, della formazione o della scuola.”

Per chi non fosse riuscito a partecipare all’incontro, niente paura. Si potrà mandare la propria proposta o manifestare il proprio interesse scrivendo una mail all’indirizzo info@toopiacenza.it. Sino al 31 luglio TOO sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 20.

(Foto Gero Guagliardo)




Prima conviviale del nuovo anno rotariano per il Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino

Prima conviviale del nuovo anno rotariano per il Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino iniziata con un aperitivo di benvenuto: tra gli invitati, oltre ai Soci dello stesso Rotary, l’assistente del Governatore Tiziana Meneghelli, i rappresentanti dei Rotary della provincia e numerosi ospiti. Serata durante la quale è avvenuto anche il passaggio di consegne tra il Presidente uscente Mario Veneziani e il nuovo Presidente Fabio Callori.

Nel corso della serata anche la spillatura di 3 nuovi soci: Danilo Tosi, imprenditore con esperienza nel campo del marketing operativo e pubblicitario e fondatore dell’associazione Sonia Tosi Odv a ricordo della figlia deceduta in un incidente stradale; associazione che si occupa di promuovere la sicurezza stradale mediante campagne di sensibilizzazione e progetti rivolti agli studenti e alla cittadinanza; Daniele Frontoni imprenditore nel campo agricolo nella società di famiglia che costruisce macchine agricole per la decespugliazione. Daniele ha anche un passato nel mondo dello sport con all’attivo medaglie d’argento e ottimi piazzamenti in campionati italiani europei e mondiali conseguiti nella motonautica da circuito; Ilaria Bianchi manager con ampia esperienza nella gestione di progetti complessi e trasversali e specializzata in Digital Marketing e Marketing Tradizionale.

Nel corso della serata consegna della Paul Harris a Elisa Tatano – scelta da una commissione costituita ad hoc – per il lavoro svolto nell’anno rotariano 2024/2025.

Importante il momento di passaggio di consegne: Mario Veneziani, Presidente uscente, ha ringraziato il Direttivo e tutti i Soci per l’impegno dimostrato durante quest’anno rotariano; ha elencato le iniziative e i progetti sostenuti ed anche quanto intrapreso ma non ancora terminato. Ha poi consegnato il Collare al neo Presidente Callori – già Sindaco di Caorso e già Consigliere Regionale – il quale ha espresso riconoscenza, oltre al Presidente uscente, anche a tutti i Presidenti che si sono succeduti nel corso degli anni dalla fondazione del Club. Ringraziamento particolarmente sentito in quanto è grazie a Loro, alla Loro determinazione e dedizione se il Rotary è riuscito a superare le inevitabili difficoltà iniziali e a crescere continuamente.

Il nuovo Presidente ha presentato il Consiglio Direttivo che lo accompagnerà in quest’ anno rotariano con conferme e nuovi membri ed ha specificato che ci sarà spazio per tutti per contribuire insieme ad una buona crescita. Ha dettagliato le linee di mandato che prevedono sia continuità che rinnovamento: si lavorerà in sinergia per progetti importanti.

Callori, tra i Soci fondatori del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino, ha poi ricordato una frase che ha fatto sua allora e che conferma oggi: “ Il Rotary non fa beneficenza ma progetti e iniziative per migliorare la vita delle persone in difficoltà” ed è con queste parole che ha augurato buon lavoro a tutti.

La serata si è conclusa con il taglio della torta sia per festeggiare i 10 anni dalla fondazione del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino sia per l’inizio del nuovo anno rotariano 2025/2026.

 

 




Simona Cogni alla guida del Rotary Club Piacenza Sant’Antonino

Si è recentemente tenuta la conviviale conclusiva dell’anno rotariano 2024/25 del Rotary Club Piacenza Sant’Antonino, quella del passaggio di presidenza da Elisabetta Tinelli a Simona Cogni.

La serata ha avuto luogo presso l’Agriturismo La Tosa a Vigolzone, luogo caro al Club che aveva già svolto presso la stessa struttura una conviviale lo scorso autunno, per visitare le cantine e apprendere la storia di questa importante realtà del territorio, con anche una visita guidata presso il Museo della Vite e del Vino. Nella calda serata estiva gli ospiti sono stati accolti nella suggestiva zona esterna dei portici adiacenti al frutteto.

Oltre ai soci del Club con i loro ospiti, numerose sono state le presenze rotariane di altri club della zona, a significare la forte sintonia e collaborazione nel territorio. Erano presenti Tiziana Meneghelli in qualità di Assistente del Governatore del Distretto 2050 per il Gruppo piacentino (in rappresentanza del Governatore uscente Massimiliano Pini di quello entrante Annalisa Balestrieri), Fausto Merli e Pilade Cortellazzi (rispettivamente presidenti uscente e entrante del RC Farnese), Claudio Mazzari e Rinaldo Onesti (presidenti uscente e entrante del RC Fiorenzuola), Giovanni Torselli (presidente entrante del RC Valtidone), Pierluigi Petrini (presidente uscente del RC Piacenza), Leonardo Calori (presidente entrante del Rotaract Piacenza), Clara Alfano e Alexander Rispo (in rappresentanza del Rotaract Fiorenzuola, club di cui il RC Sant’Antonino è padrino), Angela Rebecchi e Sofia Vittoria Brancati (appena entrate nell’Interact Placentia rispettivamente come Presidente e Socia) e Anna Carini Sprocato in rappresentanza del Club Soroptimist di Piacenza.

La serata si è svolta in un clima amichevole e di condivisione degli ideali e degli obiettivi rotariani, durante una piacevole cena che è stata occasione tra tutti di rivedersi anche per confrontarsi e valutare l’anno appena trascorso e abbozzare proposte di futuri obiettivi e programmi per rinsaldare i principi rotariani e di amicizia che uniscono e permettono di realizzare azioni a beneficio della collettività.

La presidente uscente Elisabetta Tinelli ha ripercorso le varie tappe dell’anno trascorso, i vari relatori ospitati e i principali service realizzati, quali ad esempio quelli storici come la borsa di studio Leap per la sostenibilità ambientale, la partecipazione al progetto “Bambini all’opera”, l’adesione allo storico programma di impegno del Rotary International per debellare definitivamente dal mondo la Polio, o quelli nuovi come l’adesione a Amico Campus in favore di bambini e ragazzi disabili, sostenendo la partecipazione di un bambino indicato dall’Associazione Oltre l’Autismo, il contributo a un service organizzato dal RC Valli Nure e Trebbia che ha realizzato l’installazione presso il Duomo di Piacenza di un totem multimediale fruibile anche da diversamente abili, il sostegno fornito insieme al RC Valli Nure e Trebbia alla compagnia teatrale Chez Actors che rappresenta i propri spettacoli presso il Teatro di Grazzano Visconti. La Tinelli ha fatto una menzione speciale all’adesione del Club per la prima volta al RYE, un programma di scambio internazionale per i giovani promosso dal Rotary International, e che per quest’anno il Club ha deciso di aprire ai soli figli di soci, salutando Sofia Vittoria Brancati, figlia della socia Maria Grazia Sabato, in procinto di partire in USA. Ha poi ringraziato tre soci del Club: Corrado Celli, Maria Grazia Sabato e Luca Grassini, grazie ai quali si sono svolte e si svolgono ormai come consuetudine ogni anno le conviviali universalmente definite le più “belle”, perché avvolte nell’accoglienza e nel calore delle rispettive dimore, in un clima familiare e caloroso. Ha proseguito salutando alcuni Soci che dall’imminente nuovo anno rotariano hanno deciso di uscire dal Club per motivi e esigenze personali, ribadendo a nome di tutto il Club che saranno sempre i benvenuti e anzi il Club sarà pronto a riaccoglierli quando lo desidereranno. Ha concluso ringraziando il Consiglio con cui ha guidato il Club, tutti i Presidenti degli altri Club, l’Assistente del Governatore e, naturalmente tutti i Soci, augurando in grande in bocca al lupo a Simona Cogni che prenderà il suo posto e a tutto il nuovo Consiglio Direttivo.

Tiziana Meneghelli ha dunque consegnato per il Club alla Tinelli l’attestato di eccellenza nell’azione giovani, da parte del Governatore Massimiliano Pini e immediatamente dopo si è proceduti al passaggio di consegne con lo scambio di rito del collare dalla Tinelli alla Cogni.

Simona Cogni ha ringraziato per la fiducia riposta in lei per il suo nuovo incarico, ha salutato tutti i presenti annunciando grande impegno nel nuovo anno a favorire la coesione tra i Soci, ascoltando le loro esigenze, consigli, suggerimenti e proposte, e cercando di cementare l’amicizia tra i Soci, ingrediente fondamentale per la realizzazione e il successo di qualunque progetto. Ha presentato la sua squadra, il Consiglio Direttivo composto da: Elisabetta Tinelli (past presidente), Maria Grazia Sabato (segretario), Corrado Celli (tesoriere), Alessandro Romano (prefetto e presidente eletto per il successivo anno rotariano 2026/27), Monica Patroni (segretario esecutivo) e gli altri consiglieri Matteo Faroldi, Matteo Galante e Massimiliano Bergamaschi.

Il nuovo anno rotariano ha come motto “Uniti per fare del Bene”, frase che sarà ispirazione e guida per tutte le azioni e i service che si svolgeranno nel territorio a sostegno di disagi e bisogni, per operare concretamente cambiamenti significativi e tangibili. Proprio in linea con questi propositi durante la serata Maria Grazia Sabato ha fatto un appello, al Club e a tutte le persone presenti anche di altri Club e Associazioni, per sensibilizzarli su un caso particolare di un bambino e della sua famiglia che hanno impellente necessità di attenzione, sostegno e supporto per affrontare una delicatissima situazione che stanno attraversando, per valutare se e come intervenire in tempi rapidi per contribuire per risolvere concretamente questo difficile momento e consentire loro aiuto e sollievo.




Rotary Fiorenzuola: cerimonia di passaggio delle consegne

Nella suggestiva cornice del Castello di San Pietro in Cerro, il 27 giugno scorso si è svolta la tradizionale cerimonia di passaggio delle consegne per i club Rotary, Rotaract e Interact di Fiorenzuola d’Arda.

Ad aprire l’evento, un brindisi di benvenuto per ringraziare Franco Spaggiari, socio che ha ospitato l’iniziativa nella storica dimora. A fare gli onori di casa è stato Claudio Mazzari, presidente uscente del Rotary Club, che ha accolto autorità civili e rotariane, insieme a numerosi ospiti e rappresentanti di altri club piacentini, tra cui Stefano Pavesi (Prefetto Distrettuale), Guido Bosi (Rappresentante Distrettuale Rotaract), Christian Sartori (RC Valli Nure e Trebbia), Pilade Cortellazzi (RC Piacenza Farnese) e Simona Cogni (RC Piacenza S. Antonino). Presente anche Donatella Amici, vicesindaco di Cadeo, oltre a Davide Solari (Emilbanca Fiorenzuola) e Mariangela Spezia (Confindustria Piacenza e Associazione Il Pellicano).

Mazzari ha ripercorso i momenti salienti del suo mandato, evidenziando numeri significativi: venti incontri conviviali, una visita culturale, celebrazione del 40° gemellaggio con Marignane Marsiglia, venti progetti di servizio, 260 ore di volontariato e più di 22.000 euro raccolti per cause benefiche. Un impegno sottolineato anche dall’assistente del governatore Tiziana Meneghelli, che ha insignito Mazzari della medaglia Paul Harris, riconoscimento riservato a chi si distingue per leadership e dedizione.

Diversi soci sono stati premiati per il contributo offerto durante l’anno, tra cui Rinaldo Onesti (segretario) e Monica Tellini (prefetta), entrambi destinatari del PHF+2, oltre a targhe e medaglie consegnate ad altri membri meritevoli.

Spazio poi ai giovani: Cecilia Montanari, presidente uscente del Rotaract, ha illustrato i principali progetti realizzati, tra cui l’organizzazione del SIRDE e le raccolte fondi per iniziative solidali come “Ponti Digitali” e “Drive Smart”. Il nuovo presidente Alexander Rispo ha dichiarato la volontà di far crescere il club, rafforzando i legami con Rotary e Interact.

Cambio di testimone anche per l’Interact: il presidente uscente Lapi ha salutato i soci ricordando le attività svolte in favore dell’Emporio solidale e dell’associazione AGAPE, mentre Gianluigi Piano – impossibilitato a partecipare – ha affidato a un videomessaggio i suoi propositi per l’anno, tra cui nuove collaborazioni con scout, Afadi e il canile locale.

Il momento più atteso è stato il passaggio del collare da Mazzari a Rinaldo Onesti, già presidente nel 2017/18. Nel suo intervento, Onesti ha richiamato l’importanza della formazione per i dirigenti, citando i valori fondanti del Rotary e ribadendo come il motto “Uniti per fare del bene” guiderà l’annata 2025/26. Tra le iniziative confermate, il RYE, il RYLA, Amico Campus e la collaborazione con Africa Mission per progetti in Uganda, oltre a un incontro con il Rotary Roma in occasione del Giubileo 2025 e le attività con l’Istituto Mattei, ormai partner stabile.

Il neo presidente ha poi presentato la squadra che lo affiancherà: Edvige Francesconi (Segretaria), Laura Dieci (Tesoriere), Stefano Pavesi (Vicepresidente), Claudio Mazzari (Past President) e i consiglieri Silvia Romanini, Antonio Giustiniani, Franco Spaggiari e Paolo Cavezzali. I presidenti di commissione saranno Marco Casagrande (Progetti), Corrado Pati (Fondazione Rotary), Stefano Sfulcini (Effettivo), Fabio Tavazzani (Nuove Generazioni), Francesco Timpano (Comunicazione) e Fiorenzo Salvini (Amministrazione).

A suggellare la serata, il tradizionale suono della campana ha segnato l’avvio di un nuovo anno all’insegna dell’amicizia, del servizio e della continuità.




Conviviale dell’Interact Placentia

Giovedì 12 giugno si è svolta una importante conviviale dell’Interact Placentia presso l’abitazione di Christian Sartori, presidente uscente del Rotary Club Valli Nure e Trebbia e riconfermato per il nuovo anno rotariano.

L’Interact è un’associazione giovanile promossa dal Rotary, aperta a ragazze e ragazzi dai 12 ai 18 anni. È presente in tutto il mondo e nasce con l’obiettivo di far crescere i giovani attraverso il servizio, la collaborazione e il desiderio di migliorare ciò che li circonda. Far parte dell’Interact significa mettersi in gioco, imparare a lavorare in gruppo, sviluppare responsabilità, capacità di leadership, empatia e attenzione verso gli altri. Ma significa anche creare legami, conoscere realtà nuove divertendosi e sentirsi parte di qualcosa di più grande. Nel territorio piacentino oltre all’Interact Placentia c’è anche l’Interact Fiorenzuola d’Arda, che ha come Club padrino il Rotary Club Fiorenzuola.

Giovedì sera, alla presenza di Tiziana Meneghelli, Assistente del Governatore uscente Massimiliano Pini e di quello entrante Annalisa Balestrieri del Distretto Rotary 2050, si sono riuniti quasi una ventina di ragazze e ragazzi, alcuni già soci dell’Interact Placentia già esistente da circa 3 anni, e altri che si sono aggiunti, per rifondare il Club e organizzarsi insieme per dare vita, durante il nuovo anno rotariano che comincerà il prossimo 1 luglio, ad attività e progetti vari, raccolte fondi, iniziative solidali, eventi culturali, giornate di volontariato, campagne di sensibilizzazione e tante collaborazioni con i Rotary Club e con il territorio. Ogni idea nascerà dal gruppo, e tutti avranno la possibilità di contribuire in base alle proprie capacità e passioni.

L’Interact Placentia ha attualmente come Club padrini il Rotary Club Valtidone e il Rotary Club Valli Nure e Trebbia e durante la conviviale di giovedì 12 giugno sono stati “spillati” dalla presidente uscente Maddalena Dragoni numerosi nuovi ingressi, pronti a mettersi in gioco: Angela e Carolina Rebecchi, Sofia Vittoria Brancati, Camilla Cattadori, Sabrina Cozzi, Greta Iori, Micol Tosca, Marcello Prati, che si sono aggiunti a Maria Sole Torselli, Marco Dragoni, Sofia Bersani e Giulia Aruzzoli, soci già presenti nel Club.

Tutti insieme si sono dati un’organizzazione eleggendo come nuovo presidente Angela Rebecchi e stabilendo tutti gli altri ruoli. “Al di là dei ruoli, ciò che conta davvero – ha dichiarato come prima cosa la neoeletta presidente – è lo spirito di squadra: nessuno è escluso, ognuno è parte attiva. L’Interact non è solo un’associazione: è un’occasione – ha concluso la Rebecchi – per crescere, per mettersi alla prova e per lasciare un segno, anche piccolo, nel mondo.”

Sono già previste nelle prossime conviviali ulteriori nuovi ingressi e spillature, per accogliere nel Club Giulia Bodini, Ginevra Sartori e Anna Cioce.

Sono giovani ragazze e ragazzi studentesse e studenti di quasi tutti i vari Licei e Istituti scolastici superiori di Piacenza come ad esempio il Liceo Gioia, il Liceo Respighi, il Liceo Cassinari, l’Istituto Romagnosi, l’Istututo Marconi, e l’Istituto Volta di Castel San Giovanni, a cui a man mano si aggiungeranno nuove adesioni che i soci e i neo-soci stessi raccoglieranno tra le loro cerchie di amicizie e conoscenze, per rafforzare e completare un gruppo che sia protagonista di azioni concrete e significative a beneficio della Città e del territorio.

Molto soddisfatta della nuova squadra di Piacenza Maddalena Dragoni, che esce dall’Interact per raggiunti limiti di età, per entrare in un Rotaract Club, e che al tempo stesso ricoprirà il ruolo di presidente del ROTEX 2050. “Grazie anche alla mia esperienza nell’Interact e nel programma di scambio studio internazionale RYE – dice Maddalena Dragoni – mi impegnerò a coinvolgere gli studenti in entrata e in uscita per migliorare nel complesso la loro esperienza di scambio.”

Christian Sartori è stato molto felice di aver ospitato questa conviviale importante e decisiva per un nuovo corso dell’Interact Placentia, e concorda insieme a Maria Grazia Sabato, del Rotary Club Piacenza Sant’Antonino, la necessità che si promuova nel territorio e, prima di tutto, all’interno di tutti i Rotary del Gruppo Piacentino, la conoscenza dell’esistenza di questo tipo di Club di giovani vite che cominciano a cimentarsi in piccole grandi sfide per occuparsi del mondo che li circonda, perché sia innanzi tutto di stimolo a loro stessi per produrre service utili, ma anche ad altri coetanei man mano di aggregarsi. “La riunione l’hanno organizzata e svolta in autonomia i ragazzi – ha detto Christian Sartori -, io ho solo avuto il piacere di ospitarli a casa mia, ma non sono intervenuto in alcun modo, ho messo loro a disposizione una sala in cui si sono riuniti intorno a un grande tavolo e hanno ragionato e deciso tutto quello che è scaturito da un confronto esclusivamente tra loro, svolto in un clima piacevole, stimolante e pieno di propositi e di entusiasmo.”

“Penso che sia molto importante che la comunità in cui viviamo conosca le tante possibilità di aggregazione e crescita offerte ai nostri giovani (risorse preziose che si stanno formando per essere preparati a tante sfide del presente e del domani) sotto il cappello della grande famiglia Rotary, anzi abbiamo prima di tutto il dovere di diffonderle all’interno di ogni singolo Club Rotary del nostro Gruppo Piacentino, in modo che ogni socio si senta coinvolto e si faccia portavoce e promotore all’esterno dei tanti progetti e programmi rotariani costruiti dai giovani per tutti i giovani – non solo rotariani o figli di rotariani! – e appositamente a loro dedicati” – afferma Maria Grazia Sabato, da sempre convinta sostenitrice e promotrice dell’apertura e del coinvolgimento delle nuove generazioni a collaborazioni ai vari service e attività culturali, di solidarietà e di sensibilizzazione su tante tematiche attuali. – “In generale tutto il mondo dell’associazionismo – prosegue Maria Grazia Sabato – sta attraversando una complessa crisi che va affrontata per ritrovare stimoli e rinnovare interessi e disponibilità ad offrirsi con impegno e spirito di servizio disinteressato, in una missione che è indispensabile per affiancare e sostenere Enti e Istituzioni laddove si intravedono necessità, disagi, zone d’ombra o per approfondire e sviluppare cultura e arte integrando e completando la formazione scolastica, e sono certa che incoraggiare questo tipo di associazioni partendo fin dalle più giovani età, attraverso gli Interact Club nel Rotary, sia la strada giusta per coltivare giovani risorse che man mano sapranno in autonomia affinare le giuste sensibilità, abilità e autonomie per affrontare e risolvere problematiche anche complesse. Mi auguro vivamente che presto anche il mio Club sia pronto ad accogliere questa entusiasmante sfida e si unisca anch’esso come Club padrino dell’Interact Placentia. Proporrò delle attività sul territorio, con il coinvolgimento di tutti i Rotary e Rotaract Club, degli Istituti scolastici da cui attingere risorse e nuove entrate, ma anche di Enti e Istituzioni che hanno, tra i loro obiettivi e mission, la formazione, l’educazione e gli approfondimenti culturali, unitamente al welfare. Alcuni di questi ragazzi che sono appena entrati a fare parte dell’Interact Placentia, come Angela e mia figlia Sofia Vittoria – conclude la Sabato – stanno anche per affrontare nuove sfide personali di arricchimento e di crescita partecipando durante l’estate al programma RYE (Rotary Youth Exchange), a cui anche Maddalena durante il Liceo ha partecipato frequentando un intero anno scolastico in USA, il programma di scambio giovani che rappresenta uno dei mezzi più efficaci per promuovere la pace e la comprensione tra i popoli, perché finalizzato a favorire il contatto diretto tra le giovani generazioni di diverse culture.”

Attraverso questo programma i giovani possono guadagnare borse di studio, possono fare viaggi sulla base di scambi culturali, o possono aiutare una comunità tramite un progetto di servizio. Per partecipare al programma non è necessario essere rotariani o essere figli di rotariani: è una possibilità e un’opportunità aperta a tutti (info@rye2050.org, www.rye2050.org).




Alla 29esima Silver Flag brillano le stelle di Fiat e Lancia in un’edizione sempre più internazionale

Sole ed asfalto bollenti, equipaggi sempre più internazionali ed entusiasmo che si rinnova sul tracciato che da Castell’Arquato conduce a Vernasca passando per Lugagnano. La Val d’Arda brilla con la ventinovesima Silver Flag, concorso dinamico di restauro e conservazione per vetture storiche da competizione, dove non si accendono soltanto motori. Un contesto celebrato dai partecipanti come unico nel suo genere con una formula che resta fedele a sé stessa pur nascondendo aspetti inediti ad ogni edizione.
L’edizione del 2025 che celebrava i “Campioni del Mondo” del 1975 – e quindi la Ferrari 312 T di Lauda campione in Formula 1, l’Alfa Romeo 33TT12 vittoriosa al Mondiale Marche e la Lancia Stratos capace di primeggiare nella classifica costruttori – vede nei “Best of Show” due auto di fascino irresistibile.
Per le vetture anteguerra il premio è andato alla Fiat 130HP che fin dal suo arrivo nel pomeriggio di venerdì ha saputo richiamare attenzioni e curiosità dalle complesse operazioni di accensione ai racconti dei rappresentanti del Museo dell’Automobile di Torino: centodiciotto anni di età, sedicimila centimetri cubici per una velocità massima superiore ai 160 km/h. La seconda palma, per le auto dopoguerra, è invece stata assegnata alla Lancia Stratos di Alessandro Carrara: una celebrazione di un modello che a mezzo secolo di distanza fa ancora rima con rally.
Alla cerimonia di premiazione, ospitata nella cornice della Pieve di Vernasca, presenti anche la senatrice Elena Murelli – che ha anche condotto l’Autobianchi Runabout nella salita della domenica – ed il presidente di ASI Italia Alberto Scuro che ha coadiuvato lo speaker Daniele Turrisi per alcune partenze.
Tra i premiati non potevano mancare storiche figure del motorismo come Arturo Merzario, autentico mattatore della zona di partenza tra autografi e fotografie, Miki Biasion, Jurgen Barth, Thierry Boutsen e Willy Kauhsen

UN VENERDÌ CON L’ABBRACCIO DELLE DRIADI – Il venerdì è come da tradizione il giorno che accompagna equipaggi, staff e persone al seguito alla prima salita del sabato mattina. Un momento dove i motori sono ancora spenti ma l’entusiasmo inizia ad accendersi nel paddock con le prime auto sbarcate e tra le vie di Castell’Arquato. Quest’anno il CPAE ha voluto rendere omaggio proprio al borgo organizzando un aperitivo sulle note del “Gianni Azzali Jazz Quartet” al Parco delle Driadi. Un momento di grande convivialità con al tavolo piloti del calibro di Miki Biasion e Arturo Merzario.

SABATO: START YOUR ENGINES! – Nonostante il clima di gran caldo e sole battente il pubblico non ha voluto far mancare il suo apporto fin dalle prime ore della mattinata con centinaia di appassionati a passeggiare tra le auto in sosta nel paddock e pronti ad applaudire il passaggio delle auto alla partenza e nelle zone consentite sulla strada per Lugagnano e Vernasca. Grande attenzione ha calamitato la nutrita schiera di Lancia di estrazione rallystica oltre ad alcuni modelli di grande eleganza ed altrettanto prestigio come l’Alfa Romeo 6C Grand Sport.

A “GREEN RUNABOUT” CON ASI – La Silver Flag ha fatto letteralmente da apripista e banco di prova per il progetto “ASI Net-zero Classic”. Sono stati distribuiti più di cinquecento litri di biobenzina con un successivo calcolo delle emissioni di CO₂ per ciascun partecipante, sulla base dei chilometri percorsi. Le emissioni delle vetture iscritte al concorso saranno inoltre compensate tramite il finanziamento di progetti internazionali certificati per la riduzione delle emissioni a livello globale. Dalla Collezione Bertone è sbarcata alla Silver Flag l’Autobianchi Runabout, prototipo del 1969 che ispirerà le linee della Fiat X1/9. Un’auto che ha colpito per le linee eccentriche e che per la tre giorni è stata alimentata esclusivamente a biobenzina.

BENEFICIENZA ALL’OMBRA DELLA ROCCA: PIÙ DI 4000€ RACCOLTI – Sabato sera con la consueta cena di gala per tutti i partecipanti che nella piazza monumentale di Castell’Arquato hanno potuto gustare un nuovo momento conviviale dopo l’aperitivo del venerdì senza però dimenticarsi della solidarietà nel contesto dell’asta di memorabilia.
Il banditore Daniele Turrisi ha stuzzicato i partecipanti battendo all’asta cimeli come lo stendardo “Alfa Romeo Campione del Mondo Sport” stampato in occasione della vittoria della casa di Arese nel campionato del mondo vetture Sport cinquant’anni fa od un disegno estemporaneo del celebre designer nipponico Shiro Nakamura, “chief creative officer” di Nissan. I proventi raccolti saranno destinati ad un’associazione benefica o culturale: l’anno scorso fu il turno del reparto di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale di Piacenza.

SOL LEVANTE: UNA NUTRITA PARTECIPAZIONE – Il designer Shiro Nakamura è forse uno dei più noti piloti tra gli equipaggi nipponici presenti alla Vernasca Silver Flag, equipaggi nipponici che hanno confermato l’entusiasmo per l’evento confluendo in gran numero in Val d’Arda.
Tra loro ha fatto parecchio rumore – decisamente in tutti i sensi – la Ford GT40 Mk II di Takeshi Moroi: l’anno scorso il collezionista giapponese si era ritrovato ad acquistare in corsa un’altra auto per problemi alla spedizione internazionale della Ford promettendo di tornare alla partenza proprio con la GT40. Una promessa mantenuta, e fortemente applaudita.

LA CISITALIA D48 DI CORRADO LOPRESTO – Un’esemplare unico nel suo genere, condotto da Tazio Nuvolari nel Gran Premio di Monaco del 1948, la Cisitalia D48 è stata condotta alla Silver Flag dall’importante e celebre collezionista Corrado Lopresto, brand ambassador di Eberhard & Co.
La maison di orologi, che ha rinnovato per il terzo anno consecutivo il legame con l’evento, ha premiato i vincitori delle categorie Best of Show con due segnatempo della collezione Champion suggellando un rapporto che guarda alla storia dell’automobilismo e dei personaggi più celebri e ancora raccontati.

ALESSANDRO SEGGIO COPILOTA DI THIERRY BOUTSEN – Da diversi anni la locandina della Vernasca Silver Flag prende forma e colore dal Liceo Artistico “Bruno Cassinari” di Piacenza con gli studenti ad incrociare pennelli, reali e virtuali, nella Galleria della Borsa per il concorso di pittura.
Vincitore dell’edizione 2025 è stato Alessandro Seggio con l’illustrazione di una Ferrari, di un’Alfa Romeo e di una Lancia a tracciare un tricolore sul mondo: lo studente, che ha concluso la III Architettura, ha partecipato alla salita della domenica a bordo con Thierry Boutsen, storico pilota belga che ha calamitato l’attenzione di tanti tifosi della Formula 1 degli anni Ottanta e Novanta.

TUTTI I PREMI DELLA 29ESIMA VERNASCA SILVER FLAG

Trofeo ASI – vettura con miglior grado di conservazione: ALFA ROMEO GIULIETTA SPRINT VELOCE (Ikuo Maeda)

Trofeo ASI – vettura con miglior restauro: CISITALIA 202 SC (Giuliano Bensi)

Best of Show vetture anteguerra: FIAT 130HP (Mauto – Museo Nazionale dell’Automobile)

Best of Show vetture dopoguerra: LANCIA STRATO’S GRUPPO 4 (Alessandro Carrara)

Premio FIVA: ALFA ROMEO 1900 CSS (Paolo Saporetti)

Trofeo vetture Turismo: ALFA ROMEO 1900 TI SUPER (Guido Delli Ponti)

Trofeo vetture Granturismo: DE TOMASO PANTERA GRUPPO 3 (Fabrizio Ferrari)

Trofeo rallyssima, auto da rally più evocativa: LANCIA 037 (Gabriele Andolfi)

Trofeo vetture sport: OSCA 100 (Giancarlo Ferri)

Trofeo vetture sport-prototipo: CHAPARALL MK1 (Jose M. Fernandez)

Trofeo vetture monoposto motore anteriore: SCARAB F1 (Eddie Mcguire)

Trofeo vetture monoposto motore posteriore: CHEVRON B28 (Roberto De Angelis)

Trofeo vetture anteguerra: ALFA 1750 SPIDER ZAGATO (Claudio Montagni)

Trofeo Paolo Silva – vettura più rappresentativa della storia della Castell’Arquato-Vernasca: LANCIA FULVIA ZAGATO (Roberta Miniggio)

Trofeo Giuseppe Figoni per la miglior carrozzeria: ALFA ROMEO 1900 TOURING SUPERLEGGERA (Giorgio Tamagni)

Trofeo “Circuito di Piacenza” per la migliore Ferrari: FERRARI 212 INTER TOURING (Micheal Boertien)

Trofeo “Giuseppe Merosi” per la migliore Alfa Romeo: ALFA ROMEO ALFETTA GT (Renato Ambrosi)

Trofeo per la vettura Abarth più importante: ABARTH 1000 BIALBERO (Herbert Wintoch)

Trofeo Paolo Lanati per la soluzione tecnica più raffinata: LANCIA DELTA S4 STRADALE (Fulvio Ferri)

Trofeo Fratelli Maserati: MASERATI GHIBLI 4.7 (Marcello Candini)

Premio Silvano Maggi per la Ferrari più vittoriosa: FERRARI F40 (Giuseppe Bodega)

Trofeo per la vettura Porsche più importante: PORSCHE 911S (Massimo Macaluso)

Trofeo Suixtil: OSCA-MASERATI 1000 (Giancarlo Ferri)

Trofeo Alter Ego: DE TOMASO PANTERA (Silva-Boutsen)

Abarth per i giovani: RITMO ABARTH GRUPPO 2 (Alfredo Sfulcini)

Premi speciali CPAE: AUTOBIANCHI RUNABOUT (Collezione Bertone), LANCIA STRATOS GRUPPO 4 (Antonio Pasquale), LANCIA FULVIA COUPÈ (Paolo e Andreina Mazzotto), SEHCAR C-830 (Peter Leuthardt)




Bruno Giglio ospite del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino

Gradito ospite dell’ultima conviviale del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino l’imprenditore piacentino originario di Gragnano Trebbiense Bruno Giglio.

Serata particolarmente interessante durante la quale Bruno ha raccontato e si è raccontato. Nasce in una famiglia tradizionale con il padre benzinaio che lo avvia ad iniziare la sua attività lavorativa di distribuzione di bombole di gas metano, motivo per il quale abbandona il suo sogno di diventare calciatore. Bruno, lavoratore instancabile, raggiunge presto importanti traguardi professionali ma nonostante l’esempio vincente di quanto creato, ha dimostrato e dimostra di essere una persona dotata di estrema umanità nei confronti sia dei propri collaboratori nella convinzione che l’azienda cresca se alla base esiste un rapporto di estrema fiducia con i vertici e sia di chi si trova in difficoltà.

La platea ha seguito con molta attenzione quanto raccontato dall’imprenditore che è sempre riuscito a stare al passo con i tempi fino ad arrivare ad un progetto leader a livello mondiale con l’ideazione di un applicazione che permette di lavorare le confezioni originali dei farmaci ricavandone dosi unitarie da somministrare in maniera personalizzata ai pazienti in ospedale unitamente a un “armadietto robotizzato” che assiste virtualmente ogni degente assicurando che segua la cura di cui ha bisogno. L’ospedale pubblico di Leicester, nord di Londra, è stato il primo nosocomio estero a dotarsi di questa tecnologia prodotta da una azienda totalmente italiana quale il Gruppo Giglio.

Bruno grazie a tanta dedizione e determinazione lavorativa è stato nominato anche Cavaliere del Lavoro nel 2009, con investitura ufficiale al Quirinale davanti al presidente della Repubblica.

Nel corso della serata ha omaggiato i presenti del suo libro autobiografico “Niente è per caso – C’è un sogno per tutti” scritto a quattro mani insieme a Paolo Gentilotti. Bruno invita i lettori a non far morire i propri sogni, a non aver paura di mettersi e rimettersi in gioco: si può andare lontano anche partendo da un portico o da un cortile. La lettura di alcuni stralci del libro permette di capire a fondo chi sia Bruno Giglio: una persona rimasta umile, che non si fa condizionare da soldi e potere; un uomo che frequenta grandi imprenditori e politici ma si sente bene anche quando gioca a briscola con gli amici o raduna i familiari e i dipendenti per una festa sull’ aia. Un Uomo che ha tanto da insegnare!

A margine della serata la consueta consegna del gagliardetto del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino a Bruno con i complimenti del Presidente e di tutta la platea.

 




Il Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino in visita alla sede AVIO di Colleferro

Nei giorni scorsi, grazie a Tiziana Benzi che l’anno passato aveva organizzato per i soci del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino una visita al Quirinale, una nutrita delegazione si è recata in visita alla sede AVIO di Colleferro.

Il gruppo rotariano è stato accolto nella sede operativa da Claudio Caglià, Responsabile della Sicurezza e dei Servizi Generali della Divisione Spazio, che ha illustrato con competenza le attività più attuali del gruppo AVIO.

La parte più suggestiva dell’esperienza è stata la visita ad AVIO Vecchia, l’antica cittadella industriale un tempo sede del polverificio BPD, dove per decenni sono stati prodotti esplosivi per usi militari e civili. Una città-fabbrica nata nel 1912 in mezzo al nulla per sostenere gli sforzi bellici italiani e che negli anni portò alla fondazione della stessa Colleferro per ospitare le tante persone che arrivavano dalle campagne in cerca di lavoro. La fabbrica è oggi oggetto di un importante progetto di recupero e valorizzazione. Durante la Seconda Guerra Mondiale qui furono impiegate decine di migliaia di persone e dopo gli esplosivi, la fabbrica si ampliò alla meccanica, al tessile e alla chimica.

A guidare il gruppo durante il percorso la dott.ssa Francesca Lillo, di Se.Co.Svim in AVIO S.p.A., Responsabile HSE, Infrastrutture e Servizi Industriali, che con grande passione lo ha condotto tra i reparti storici, oggi deserti ma ancora carichi di memoria e significato.

In occasione della visita, è stato donato ai soci rotariani il volume “Un territorio per la fabbrica e una fabbrica per il territorio”, scritto dalla stessa Lillo e pubblicato da Giunti nel 2025. Il libro ricostruisce la storia del polverificio BPD dalla fondazione al secondo dopoguerra intrecciando evoluzione industriale, vicende belliche e memoria collettiva del territorio. Arricchito da fotografie storiche e tavole tecniche, il volume restituisce un ritratto autentico e profondo di un sito che ha segnato la vita di intere generazioni.

Una testimonianza preziosa che ha permesso di comprendere come la fabbrica non sia stata soltanto un luogo produttivo, ma un vero e proprio motore identitario per la comunità di Colleferro.