Ercole  Pavesi ospite del Rotary ha raccontato la “sua Africa”

Nuova conviviale rotariana per il Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino, il 21 novembre,  alla presenza di numerosi Soci e  di Ercole Pavesi, gradito ospite, che è stato in grado di catturare l’attenzione dell’intera platea esponendo l’esperienza vissuta in Africa a seguito della sua attività lavorativa.

Presente  alla serata anche  Fulvio Restori,  Membro del Direttivo del Rotary Club di Salsomaggiore  e Presidente Commissione Sociale, il quale ha portato i saluti del proprio Rotary.

Dopo aver conseguito la Laurea in scienze agrarie  all’Università Cattolica di Piacenza,  Ercole è cresciuto lavorativamente fino ad occupare posizioni  direzionali e manageriali all’interno di aziende del settore. Dai primi mesi del 2013 e fino a dicembre del 2020 ricopre diversi ruoli in CARGILL inizialmente come responsabile commerciale per poi essere responsabile CPN SSA (Sub Saharan Africa) alla guida di un team di 80 persone, esperienza che ha richiesto il trasferimento in sud Africa per tre anni e che ha permesso ad Ercole di conoscere diversi Paesi.

Dal giugno del 2021 in VILOFOSS è responsabile  per la regione dell’Europa Sud Orientale e guida un team di 10 persone oltre a gestire direttamente 12 distributori  nell’area. Amministratore Delegato di tre controllate (Italia, Ungheria e Danimarca) e membro del Management Team in Danimarca.

Un curriculum di tutto rispetto ed Ercole ha descritto le sue esperienze come arricchenti e stimolanti. Ha spiegato ai presenti la realtà nei territori  in cui ha vissuto, le zone in cui è stato necessario essere prudenti e circospetti e  le bellezze che quella terra offre; una terra colma di  ricchezze turistiche oltre che di materie prime. Ha inoltre ben dettagliato il prima, il durante e il dopo  il periodo dell’Apartheid – politica di segregazione razziale –  ufficialmente introdotta nel 1948 e rimasta in vigore fino al 1991.

Al suo ritorno in Italia il ricordo è per gli incanti dei territori e per la loro tranquillità; anche la quotidianità è differente: in quelle zone  non ci sono centri di aggregazione e la convivialità è riservata solo ai giorni di festa.

Pavesi ha catturato l’attenzione dei Soci che   si sono mostrati particolarmente interessati ai vari episodi raccontati e durante l’esposizione la proiezione di  diapositive ha reso  ancora più reali i suoi racconti.

Al termine la consegna da parte del Presidente del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino  Mario  Veneziani del Gagliardetto a Ercole  Pavesi  e scambio  dei rispettivi Gagliardetti tra il Rotary Pallavicino e il Rotary di Salsomaggiore.

 

 




Rotary, i programmi di studio, crescita e formazione per i giovani all’estero

Mercoledì 27 novembre alle 17.30  presso il Salone d’onore di Palazzo Rota Pisaroni (via Sant’Eufemia 13)  i rappresentanti della commissione RYE e NGSE del Distretto Rotary 2050 presenteranno i programmi per i giovani (anche non rotariani). L’incontro, organizzato dalla Commissione Distrettuale 2050 Rotary Youth Exchange in collaborazione con Maria Grazia Sabato del RC Piacenza Sant’Antonino, Abele Leva del RC Valtidone e Maddalena Dragoni dell’Interact Club Palcentia, ha lo scopo di far conoscere una attività del Rotary che “mobilita” nel mondo circa 8000 ragazze e ragazzi coinvolgendo famiglie, scuole e comunità.

Anche il territorio piacentino è impegnato nella realizzazione del programma di mobilità ed in questo momento sono coinvolti tre studenti che stanno vivendo il loro quarto anno del ciclo di studio liceali all’estero in Cile, Messico e Canada, e contemporaneamente, le rispettive famiglie stanno ospitando altrettanti studenti provenienti da Svezia, Brasile e USA. L’esperienza ha coinvolto anche nel passato scuole e famiglie del piacentino mandando e importando ragazzi verso e da Australia, Canada, Brasile etc.

Nell ‘incontro informativo del 27 novembre attraverso testimonianze e approfondimenti sarà possibile comprendere meglio i programmi del Rotary a favore delle giovani generazioni (Rotary Youth Exchange, New Generations Service Exchange, Interact, RylaJr, RYLA), come vengono proposti e promossi gli scambi internazionali, con programmi di studio, con l’osservazione del mondo del lavoro e attraverso la conoscenza delle diverse comunità nel mondo.

Lo Scambio Giovani  (RYE) è un’iniziativa del Rotary International che coinvolge tutti i paesi del mondo.

I programmi prevedono, tra l’altro, lo sviluppo di doti di leadership, di conoscenza di nuove culture e di nuove lingue e la realizzazione di nuove amicizie e collaborazioni, stimolanti nella costruziine del futuro dei nostri giovani. È un modo per diventare cittadini del mondo, promuovere la reciproca conoscenza e comprensione e i valori dell’amicizia, della pace e della cooperazione.

Il primo scambio documentato di esperienze rotariane del genere risale al 1929 in Danimarca: oggi ben oltre 82 Paesi e piu’ di 8000 studenti partecipano annualmente al programma.

La gestione del programma da parte dei Rotariani a livello locale avviene a titolo assolutamente volontario, consentendo di mantenere sensibilmente ridotti i costi per gli studenti e per le rispettive famiglie. I volontari mettono al servizio la loro pluriennale esperienza con gli studenti, con le famiglie ospiti e con i colleghi Rotariani coinvolti nel programma e sono a disposizione durante il percorso per consigliare, sostenere e seguire tutte le fasi ed essere di supporto nella gestione e soluzione di eventuali problematiche o imprevisti.

Gli obiettivi primari di RYE e di  NGSE  sono: la formazione delle nuove generazioni attraverso il contatto “dal vivo” e quotidiano con abitudini, costumi, culture diverse da quelle proprie; la promozione, da parte dei giovani coinvolti, della comprensione internazionale e dello spirito di amicizia in tutto il mondo in linea con i valori del vero spirito Rotariano; l’apprendimento, o meglio, il perfezionamento della lingua: questo non è l’elemento essenziale del programma, anche se è molto importante perché aiuta a comunicare nel paese di destinazione.

I programmi sono aperti ad ogni giovane (anche non Rotariano o non appartenente a famiglie di Rotariani) che risponda ai requisiti indicati nella fase informativa e che goda dell’appoggio e del   patrocinio/sponsorizzazione di un Rotary Club.

Mercoledì 27/11 in Fondazione saranno presentati i diversi tipi di proposte:

– lo SCAMBIO ANNUALE LONG TERM (con obbligo di reciprocità): una studentessa o uno studente italiana/o può frequentare il quarto anno di studi all’estero (circa dieci mesi di soggiorno effettivo);

– lo SCAMBIO FAMILY TO FAMILY SHORT TERM (con obbligo di reciprocità): un nostro ragazzo/a (età 15/17 anni) trascorre un periodo di 3/4 settimane all’estero presso una famiglia rotariana o non rotariana; poi la famiglia italiana ospita il giovane della famiglia estera per un periodo della stessa durata. Pertanto, i due giovani e le rispettive famiglie rimangono in contatto per circa 6/8 settimane.

– Si illustreranno anche i CAMP con fascia d’età che viene decisa dagli organizzatori stessi di ogni Camp (nel complesso dai 15 ai 25 anni).

– Sarà presentato infine il programma NEW GENERATIONS SERVICE EXCHANGE (NGSE): un tipo di scambio che coinvolge giovani universitari o giovani lavoratori che vogliono misurarsi con realtà lavorative, culturali e di volontariato anche affini al settore di studi.




I programmi del Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca per il 2025

Un 2024 che va in archivio, il nuovo anno che bussa alle porte: domenica 24 novembre, presso il Park Hotel, il Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca ha idealmente chiuso il fitto calendario dedicato agli appassionati di auto e moto d’epoca tratteggiando i contenuti per un 2025 nel segno della continuità con alcune novità all’orizzonte ancora da delineare.

Claudio Casali, presidente CPAE, ha celebrato il «grande sforzo di tutta la associazione» raccontando di un club «in salute, forte di circa 950 iscritti». Dalle sue parole è emerso il grande impegno dei volontari per le manifestazioni organizzate spiegando come «per non farci mancare nulla anche l’anno prossimo sarà allo stesso livello in termini di eventi».

Il 2025 del club scatterà con l’ormai celebre concorso di pittura dove saranno studentesse e studenti del Liceo Artistico “Cassinari” ad immaginare e disegnare la locandina per la prossima Silver Flag, arrivata alla sua ventinovesima edizione, che celebrerà i “campioni del mondo” con il rimando al 1975 snocciolato nella passata settimana. Dopo il Grande Raduno di Primavera (30 marzo) si proseguirà con il primo evento dedicato alla regolarità, il Trofeo del Grande Fiume (13 aprile). Proprio su questo il club sta lavorando in sordina per unire le quattro ruote alla motonautica considerando anche lo stretto legame di San Nazzaro, paese solcato dai partecipanti, con la velocità su acqua; tra le possibili novità anche un evento dove saranno protagoniste le auto ancienne, prodotte prima del 1945. Proseguiranno infine, come ricordato dal vicepresidente Giovanni Groppi, le serate presso la sede dedicate alla cultura motoristica.

Durante il pranzo, dove sono intervenuti il consigliere comunale Luca Dallanegra e il presidente CVSP (Club Veicoli Storici Piacenza) Giorgio Mazzocchi, il presidente Casali ha sottolineato l’attenzione del CPAE alla beneficenza con circa 7000 € destinati a varie associazioni del territorio. Sono stati inoltre premiati i cinque migliori classificati nel Challenge CPAE dedicato alla regolarità con Mario Forelli a ricevere il riconoscimento per il primo posto assoluto.

A chiudere idealmente l’anno sono poi arrivati i saluti dell’ASI (Automotoclub Storico Italiano) con il consigliere federale Antonio Traversa che ha fregiato il CPAE di una miniatura raffigurante la Lamborghini Miura della Collezione Bertone, acquisita proprio da ASI. «Una delle mission di ASI è quella di sviluppare turismo e sostenibilità, temi sui quali si lavorerà nei prossimi anni. Un ringraziamento va al CPAE: sul panorama nazionale è uno dei club più virtuosi. Non posso che fare i complimenti al presidente e allo staff, con la Vernasca Silver Flag conosciuta in tutta Europa e overseas».

Ad accogliere i soci partecipanti al pranzo non soltanto la squisita ospitalità del Park Hotel e del suo staff: all’ingresso erano infatti presenti la Maserati Mexico del socio Mauro Balboni ed una moto Reading Standard del 1918 appartenente alla collezione del vice presidente Enrico Passeri.




Il professor Matteo Bassetti a Piacenza: “Non scegliete i medici sui social. L’aviaria sarà la prossima pandemia”

Ieri sera, al settimo piano del Grande Albergo Roma di Piacenza, il professor Matteo Bassetti (vedi sotto la video intervista), noto virologo e docente universitario, è stato ospite del Rotary Club Piacenza per una serata interclub che ha visto la partecipazione di oltre 100 rotariani, molti dei quali fra cui numerosi medici ed il presidente dell’Ordine Augusto Pagani L’evento, organizzato in collaborazione con i Rotary Valtidone, Farnese e Sant’Antonino, ha offerto un’importante occasione di confronto su temi di attualità sanitaria, con al centro la presentazione del suo ultimo libro, “Pinocchi in camice. Sulla salute non si scherza”, dedicato al fenomeno delle fake news in medicina. Bassetti è arrivato puntuale, accompagnato dall’architetto piacentino Carlo Ponzini, suo amico personale. Nel pomeriggio a Genova era stato ufficializzato il suo ruolo a capo del Consiglio superiore della sanità ligure, composto da 13 medici.
Accolto dal presidente del Rotary Piacenza, Pierluigi Petrini, Bassetti ha dialogato con il giornalista Carlandrea Triscornia, direttore del QuotidianoPiacenzaOnline. Durante l’intervista, ha approfondito alcuni contenuti del suo libro, ed ha affrontato i pericoli della disinformazione medica che, amplificata dai social media, può avere conseguenze devastanti, come nel tragico caso di Margaret Spada, la 22enne deceduta dopo un intervento di chirurgia estetica in un centro medico non adeguato.

“Il web ha reso più facile l’accesso alle informazioni – ha sottolineato Bassetti – ma ha anche alimentato la diffusione di bugie, spingendo finti professionisti a proporre cure inefficaci o pericolose. È necessario un impegno serio nel contrastare questi Pinocchi in camice, medici e altri sedicenti esperti che sfruttano la credulità delle persone per lucro”.
Bassetti ha riconosciuto che anche la medicina ufficiale deve fare la sua parte, migliorando la qualità della comunicazione sanitaria. “Non possiamo snobbare il web e i social media, che sono ormai parte integrante della società. Dobbiamo usarli per diffondere informazioni scientifiche corrette e contrastare le falsità. La medicina deve alzare l’asticella e impegnarsi in una comunicazione costante e accessibile”.

L’importanza di un’informazione chiara e autorevole è emersa in modo evidente durante la pandemia di Covid-19, quando la disinformazione ha raggiunto livelli preoccupanti.

“Durante il Covid – ha spiegato Bassetti – le informazioni errate erano spesso il risultato di una situazione eccezionale e della mancanza di conoscenze iniziali. Abbiamo commesso errori, ma sempre in buona fede, cercando di affrontare l’emergenza.”
Tra i temi toccati durante la serata non poteva mancare quello dell’influenza stagionale. Bassetti ha espresso preoccupazione per la bassa copertura vaccinale, invitando tutti a proteggersi: “L’influenza di quest’anno sarà particolarmente intensa, eppure sono ancora troppo pochi coloro che si vaccinano. Il vaccino è uno strumento semplice che può evitare complicazioni serie e contribuire alla salute pubblica”.

Guardando al futuro, il virologo ha avvertito che la prossima grande minaccia potrebbe essere l’influenza aviaria. “Non ci sono dubbi: l’influenza aviaria sarà la prossima pandemia, è solo una questione di tempo. Dobbiamo farci trovare più preparati rispetto al Covid. Se non impareremo la lezione, ci ritroveremo nuovamente in difficoltà”.
Bassetti ha poi posto l’accento su un’altra sfida emergente per la sanità: il cambiamento climatico. “Il riscaldamento globale sta portando alla comparsa di malattie infettive in aree dove prima erano assenti. Vedremo sempre più patologie tipiche di regioni tropicali spostarsi verso l’Europa. Dobbiamo prepararci ad affrontare queste nuove realtà”.

Il professor Bassetti ha inoltre toccato il tema dell’antibiotico resistenza e dell’abuso di antibiotici che si fa in Italia.




La poesia strumento fondamentale nel Risorgimento per la formazione di una coscienza nazionale

Il contributo della poesia per il risveglio patriottico degli italiani. Questo il tema affrontato nel corso della conferenza organizzata dall’Associazione Piacenza Città Primogenita in collaborazione con Banca di Piacenza, Famiglia Piasinteina e Archistorica e tenutasi al PalabancaEventi (Sala Panini). Tra i presenti – oltre al presidente della Banca Giuseppe Nenna, al direttore generale Angelo Antoniazzi e al vicedirettore generale Pietro Boselli – l’assessore alla Cultura del Comune di Piacenza Christian Fiazza, intervenuto per un saluto.

Il presidente dell’Associazione Piacenza Città Primogenita, Danilo Anelli – dopo aver ricordato che il sodalizio venne tenuto a battesimo esattamente un anno fa con un incontro dedicato a don Raffaele Sforza Fogliani – ha sottolineato come la poesia nel processo risorgimentale abbia avuto «un ruolo molto importante, contribuendo alla realizzazione di una coscienza nazionale, a differenza della carta stampata, imbavagliata dalla censura. In questo modo – ha concluso Anelli – si favorì la propagazione delle idee di patria, indipendenza e libertà, cardini del Risorgimento italiano».

Andrea Bergonzi (relatore insieme a Roberto Laurenzano) si è concentrato sul contributo dato al Risorgimento, pur nel piccolo della città di Piacenza, dalla letteratura dialettale locale. Dopo aver richiamato i cenni biografici dei tre principali verseggiatori piacentini che sono stati parte attiva nello sviluppo del tema risorgimentale (ossia Vincenzo Capra, Agostino Marchesotti e Valente Faustini), sono state presentate quattro poesie sull’argomento dei rispettivi autori. Tema dominante, l’esaltazione della figura di Giuseppe Garibaldi decantata dalle liriche Garibâld a Piaseinza (di Vincenzo Capra, letta da Milly Morsia), L’arrêst ad Garibâld (ancora di Capra, letta da Fabrizio Solenghi) e La mort ad Garibald (di Agostino Marchesotti, letta da Milly Morsia). Del Faustini è stata invece proposta una lirica (dal titolo “MDCCCLI”, letta da Paola Nicelli) in cui si ricorda – in bilico tra tensione lirica e rigore storico – l’uscita degli austriaci da Piacenza il 10 giugno 1859.

Il dott. Laurenzano si è invece occupato dei vari poeti autori di liriche patriottiche nel corso dell’‘800, correlate all’azione risorgimentale per l’indipendenza, l’Unità d’Italia e per la libertà dal giogo austriaco nel Lombardo-Veneto, e comunque da ogni giogo straniero. Fra i tanti – a prescindere da un Arnaldo Fusinato con “Le ultime ore di Venezia” (ode triste a richiamo di Venezia costretta ad arrendersi, dopo la tentata rivolta contro l’Austria, ai fini della propria libertà, nel 1848: famoso il verso “Sul ponte sventola/bandiera bianca); e di Giovanni Berchet (autore de “Il giuramento di Pontida”, in cui, attraverso il richiamo ad un evento medievale del secolo XII sull’alleanza tra città del Nord, fra cui Piacenza, a formare la “Lega lombarda” contro Federico I° di Svevia, detto il Barbarossa) – sono stati scelti gli autori di quattro “pietre miliari” della poesia patriottica: La spigolatrice di Sapri (di Luigi Mercantini, letta da Paola Nicelli), Il Risorgimento (di Alessandro Poerio, letta da Fabrizio Solenghi), Marzo 1821 (di Alessandro Manzoni, letta da Paola Nicelli), Sant’Ambrogio (di Giuseppe Giusti, letta da Milly Morsia).




10 Ore delle Valli Piacentine: sulle strade dei rally storici anche dall’Olanda

La 10 Ore delle Valli Piacentine incassa ancora una volta un successo: la manifestazione rievocativa per auto d’epoca organizzata da Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca e Piacenza Corse Autostoriche ha richiamato alla partenza dal Tecnopolo una settantina di equipaggi capaci di rievocare un’epoca di motorismo con protagoniste le strade della provincia di Piacenza.

Tra i partecipanti hanno indubbiamente spiccato tre Alfa Romeo Giulia del registro olandese: da più di vent’anni alcuni equipaggi oranje raggiungono le manifestazioni CPAE viaggiando dai Paesi Bassi su strade di uso quotidiano. Davvero irresistibile il fascino di un tracciato che dalla città si è disteso verso la Val Trebbia per poi scollinare in Val Nure (con transiti a Ponte dell’Olio, Biana, Massara, Prato Barbieri, Passo di Santa Franca, Groppallo, Farini, Bettola, Passo del Cerro) e tornare nuovamente in Val Trebbia passando per Perino, Travo fino alla suggestiva passerella cittadina finale in Piazza Cavalli.

Nella classifica Classic la vittoria ha arriso a Guatelli-Scabini (Autobianchi Y10 GT, VCC Carducci) che hanno preceduto sul podio Roberto Rossoni (Autobianchi A112, Club Orobico) e Ceci-Botti (Bertone X 1/9, Amams). Podio per due terzi piacentino nella graduatoria Rally Nostalgia: Alessandro e Alberto Bardelli (Autobianchi A112 Abarth, Piacenza Corse) sono giunti primi superando Piantelli-Cambiè (Lancia Fulvia HF 1600, Piloti sul Serio) e Paolo e Ubaldo Bordi (Alfa Romeo Giulietta Sprint, Piacenza Corse).
Guardando alla graduatoria per i cronometri manuali il primo posto è andato a Bordi-Mazzocchi (Porsche 997 GT2 RS, Piacenza Corse), seconda piazza per Grassini-Klejdysz (Mini Cooper, CPAE) e Piva-Fiorani (Alfa Romeo Giulia Super, RIAR) a chiudere il podio.
Per la classifica dedicata ai soci CPAE vittoria per Forelli-Cleonici (Autobianchi A112 Junior), seguiti da Malvicini-Coppolini (Mini Cooper) e Ansoldi-Mazzolari (FIAT 500 Sporting).

«La manifestazione è riuscita sotto tutti i punti di vista – commenta il presidente CPAE, Claudio Casali – Quasi settanta i partecipanti: segno che la manifestazione ed il percorso hanno un grande appeal sui “nostalgici dei rally di una volta”. Il tempo ci ha aiutati con una bella giornata: anche la vetrina in Piazza Cavalli ha portato un po’ di allegria diversa nel salotto buono di Piacenza. Ora aspettiamo tutti gli appassionati alla grande Fiera di Bologna (Auto e Moto Epoca 2024, dal 24 al 27 ottobre, NdR) dove saremo presenti con il nostro stand».