Alla 29esima Silver Flag brillano le stelle di Fiat e Lancia in un’edizione sempre più internazionale

Sole ed asfalto bollenti, equipaggi sempre più internazionali ed entusiasmo che si rinnova sul tracciato che da Castell’Arquato conduce a Vernasca passando per Lugagnano. La Val d’Arda brilla con la ventinovesima Silver Flag, concorso dinamico di restauro e conservazione per vetture storiche da competizione, dove non si accendono soltanto motori. Un contesto celebrato dai partecipanti come unico nel suo genere con una formula che resta fedele a sé stessa pur nascondendo aspetti inediti ad ogni edizione.
L’edizione del 2025 che celebrava i “Campioni del Mondo” del 1975 – e quindi la Ferrari 312 T di Lauda campione in Formula 1, l’Alfa Romeo 33TT12 vittoriosa al Mondiale Marche e la Lancia Stratos capace di primeggiare nella classifica costruttori – vede nei “Best of Show” due auto di fascino irresistibile.
Per le vetture anteguerra il premio è andato alla Fiat 130HP che fin dal suo arrivo nel pomeriggio di venerdì ha saputo richiamare attenzioni e curiosità dalle complesse operazioni di accensione ai racconti dei rappresentanti del Museo dell’Automobile di Torino: centodiciotto anni di età, sedicimila centimetri cubici per una velocità massima superiore ai 160 km/h. La seconda palma, per le auto dopoguerra, è invece stata assegnata alla Lancia Stratos di Alessandro Carrara: una celebrazione di un modello che a mezzo secolo di distanza fa ancora rima con rally.
Alla cerimonia di premiazione, ospitata nella cornice della Pieve di Vernasca, presenti anche la senatrice Elena Murelli – che ha anche condotto l’Autobianchi Runabout nella salita della domenica – ed il presidente di ASI Italia Alberto Scuro che ha coadiuvato lo speaker Daniele Turrisi per alcune partenze.
Tra i premiati non potevano mancare storiche figure del motorismo come Arturo Merzario, autentico mattatore della zona di partenza tra autografi e fotografie, Miki Biasion, Jurgen Barth, Thierry Boutsen e Willy Kauhsen

UN VENERDÌ CON L’ABBRACCIO DELLE DRIADI – Il venerdì è come da tradizione il giorno che accompagna equipaggi, staff e persone al seguito alla prima salita del sabato mattina. Un momento dove i motori sono ancora spenti ma l’entusiasmo inizia ad accendersi nel paddock con le prime auto sbarcate e tra le vie di Castell’Arquato. Quest’anno il CPAE ha voluto rendere omaggio proprio al borgo organizzando un aperitivo sulle note del “Gianni Azzali Jazz Quartet” al Parco delle Driadi. Un momento di grande convivialità con al tavolo piloti del calibro di Miki Biasion e Arturo Merzario.

SABATO: START YOUR ENGINES! – Nonostante il clima di gran caldo e sole battente il pubblico non ha voluto far mancare il suo apporto fin dalle prime ore della mattinata con centinaia di appassionati a passeggiare tra le auto in sosta nel paddock e pronti ad applaudire il passaggio delle auto alla partenza e nelle zone consentite sulla strada per Lugagnano e Vernasca. Grande attenzione ha calamitato la nutrita schiera di Lancia di estrazione rallystica oltre ad alcuni modelli di grande eleganza ed altrettanto prestigio come l’Alfa Romeo 6C Grand Sport.

A “GREEN RUNABOUT” CON ASI – La Silver Flag ha fatto letteralmente da apripista e banco di prova per il progetto “ASI Net-zero Classic”. Sono stati distribuiti più di cinquecento litri di biobenzina con un successivo calcolo delle emissioni di CO₂ per ciascun partecipante, sulla base dei chilometri percorsi. Le emissioni delle vetture iscritte al concorso saranno inoltre compensate tramite il finanziamento di progetti internazionali certificati per la riduzione delle emissioni a livello globale. Dalla Collezione Bertone è sbarcata alla Silver Flag l’Autobianchi Runabout, prototipo del 1969 che ispirerà le linee della Fiat X1/9. Un’auto che ha colpito per le linee eccentriche e che per la tre giorni è stata alimentata esclusivamente a biobenzina.

BENEFICIENZA ALL’OMBRA DELLA ROCCA: PIÙ DI 4000€ RACCOLTI – Sabato sera con la consueta cena di gala per tutti i partecipanti che nella piazza monumentale di Castell’Arquato hanno potuto gustare un nuovo momento conviviale dopo l’aperitivo del venerdì senza però dimenticarsi della solidarietà nel contesto dell’asta di memorabilia.
Il banditore Daniele Turrisi ha stuzzicato i partecipanti battendo all’asta cimeli come lo stendardo “Alfa Romeo Campione del Mondo Sport” stampato in occasione della vittoria della casa di Arese nel campionato del mondo vetture Sport cinquant’anni fa od un disegno estemporaneo del celebre designer nipponico Shiro Nakamura, “chief creative officer” di Nissan. I proventi raccolti saranno destinati ad un’associazione benefica o culturale: l’anno scorso fu il turno del reparto di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale di Piacenza.

SOL LEVANTE: UNA NUTRITA PARTECIPAZIONE – Il designer Shiro Nakamura è forse uno dei più noti piloti tra gli equipaggi nipponici presenti alla Vernasca Silver Flag, equipaggi nipponici che hanno confermato l’entusiasmo per l’evento confluendo in gran numero in Val d’Arda.
Tra loro ha fatto parecchio rumore – decisamente in tutti i sensi – la Ford GT40 Mk II di Takeshi Moroi: l’anno scorso il collezionista giapponese si era ritrovato ad acquistare in corsa un’altra auto per problemi alla spedizione internazionale della Ford promettendo di tornare alla partenza proprio con la GT40. Una promessa mantenuta, e fortemente applaudita.

LA CISITALIA D48 DI CORRADO LOPRESTO – Un’esemplare unico nel suo genere, condotto da Tazio Nuvolari nel Gran Premio di Monaco del 1948, la Cisitalia D48 è stata condotta alla Silver Flag dall’importante e celebre collezionista Corrado Lopresto, brand ambassador di Eberhard & Co.
La maison di orologi, che ha rinnovato per il terzo anno consecutivo il legame con l’evento, ha premiato i vincitori delle categorie Best of Show con due segnatempo della collezione Champion suggellando un rapporto che guarda alla storia dell’automobilismo e dei personaggi più celebri e ancora raccontati.

ALESSANDRO SEGGIO COPILOTA DI THIERRY BOUTSEN – Da diversi anni la locandina della Vernasca Silver Flag prende forma e colore dal Liceo Artistico “Bruno Cassinari” di Piacenza con gli studenti ad incrociare pennelli, reali e virtuali, nella Galleria della Borsa per il concorso di pittura.
Vincitore dell’edizione 2025 è stato Alessandro Seggio con l’illustrazione di una Ferrari, di un’Alfa Romeo e di una Lancia a tracciare un tricolore sul mondo: lo studente, che ha concluso la III Architettura, ha partecipato alla salita della domenica a bordo con Thierry Boutsen, storico pilota belga che ha calamitato l’attenzione di tanti tifosi della Formula 1 degli anni Ottanta e Novanta.

TUTTI I PREMI DELLA 29ESIMA VERNASCA SILVER FLAG

Trofeo ASI – vettura con miglior grado di conservazione: ALFA ROMEO GIULIETTA SPRINT VELOCE (Ikuo Maeda)

Trofeo ASI – vettura con miglior restauro: CISITALIA 202 SC (Giuliano Bensi)

Best of Show vetture anteguerra: FIAT 130HP (Mauto – Museo Nazionale dell’Automobile)

Best of Show vetture dopoguerra: LANCIA STRATO’S GRUPPO 4 (Alessandro Carrara)

Premio FIVA: ALFA ROMEO 1900 CSS (Paolo Saporetti)

Trofeo vetture Turismo: ALFA ROMEO 1900 TI SUPER (Guido Delli Ponti)

Trofeo vetture Granturismo: DE TOMASO PANTERA GRUPPO 3 (Fabrizio Ferrari)

Trofeo rallyssima, auto da rally più evocativa: LANCIA 037 (Gabriele Andolfi)

Trofeo vetture sport: OSCA 100 (Giancarlo Ferri)

Trofeo vetture sport-prototipo: CHAPARALL MK1 (Jose M. Fernandez)

Trofeo vetture monoposto motore anteriore: SCARAB F1 (Eddie Mcguire)

Trofeo vetture monoposto motore posteriore: CHEVRON B28 (Roberto De Angelis)

Trofeo vetture anteguerra: ALFA 1750 SPIDER ZAGATO (Claudio Montagni)

Trofeo Paolo Silva – vettura più rappresentativa della storia della Castell’Arquato-Vernasca: LANCIA FULVIA ZAGATO (Roberta Miniggio)

Trofeo Giuseppe Figoni per la miglior carrozzeria: ALFA ROMEO 1900 TOURING SUPERLEGGERA (Giorgio Tamagni)

Trofeo “Circuito di Piacenza” per la migliore Ferrari: FERRARI 212 INTER TOURING (Micheal Boertien)

Trofeo “Giuseppe Merosi” per la migliore Alfa Romeo: ALFA ROMEO ALFETTA GT (Renato Ambrosi)

Trofeo per la vettura Abarth più importante: ABARTH 1000 BIALBERO (Herbert Wintoch)

Trofeo Paolo Lanati per la soluzione tecnica più raffinata: LANCIA DELTA S4 STRADALE (Fulvio Ferri)

Trofeo Fratelli Maserati: MASERATI GHIBLI 4.7 (Marcello Candini)

Premio Silvano Maggi per la Ferrari più vittoriosa: FERRARI F40 (Giuseppe Bodega)

Trofeo per la vettura Porsche più importante: PORSCHE 911S (Massimo Macaluso)

Trofeo Suixtil: OSCA-MASERATI 1000 (Giancarlo Ferri)

Trofeo Alter Ego: DE TOMASO PANTERA (Silva-Boutsen)

Abarth per i giovani: RITMO ABARTH GRUPPO 2 (Alfredo Sfulcini)

Premi speciali CPAE: AUTOBIANCHI RUNABOUT (Collezione Bertone), LANCIA STRATOS GRUPPO 4 (Antonio Pasquale), LANCIA FULVIA COUPÈ (Paolo e Andreina Mazzotto), SEHCAR C-830 (Peter Leuthardt)




Bruno Giglio ospite del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino

Gradito ospite dell’ultima conviviale del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino l’imprenditore piacentino originario di Gragnano Trebbiense Bruno Giglio.

Serata particolarmente interessante durante la quale Bruno ha raccontato e si è raccontato. Nasce in una famiglia tradizionale con il padre benzinaio che lo avvia ad iniziare la sua attività lavorativa di distribuzione di bombole di gas metano, motivo per il quale abbandona il suo sogno di diventare calciatore. Bruno, lavoratore instancabile, raggiunge presto importanti traguardi professionali ma nonostante l’esempio vincente di quanto creato, ha dimostrato e dimostra di essere una persona dotata di estrema umanità nei confronti sia dei propri collaboratori nella convinzione che l’azienda cresca se alla base esiste un rapporto di estrema fiducia con i vertici e sia di chi si trova in difficoltà.

La platea ha seguito con molta attenzione quanto raccontato dall’imprenditore che è sempre riuscito a stare al passo con i tempi fino ad arrivare ad un progetto leader a livello mondiale con l’ideazione di un applicazione che permette di lavorare le confezioni originali dei farmaci ricavandone dosi unitarie da somministrare in maniera personalizzata ai pazienti in ospedale unitamente a un “armadietto robotizzato” che assiste virtualmente ogni degente assicurando che segua la cura di cui ha bisogno. L’ospedale pubblico di Leicester, nord di Londra, è stato il primo nosocomio estero a dotarsi di questa tecnologia prodotta da una azienda totalmente italiana quale il Gruppo Giglio.

Bruno grazie a tanta dedizione e determinazione lavorativa è stato nominato anche Cavaliere del Lavoro nel 2009, con investitura ufficiale al Quirinale davanti al presidente della Repubblica.

Nel corso della serata ha omaggiato i presenti del suo libro autobiografico “Niente è per caso – C’è un sogno per tutti” scritto a quattro mani insieme a Paolo Gentilotti. Bruno invita i lettori a non far morire i propri sogni, a non aver paura di mettersi e rimettersi in gioco: si può andare lontano anche partendo da un portico o da un cortile. La lettura di alcuni stralci del libro permette di capire a fondo chi sia Bruno Giglio: una persona rimasta umile, che non si fa condizionare da soldi e potere; un uomo che frequenta grandi imprenditori e politici ma si sente bene anche quando gioca a briscola con gli amici o raduna i familiari e i dipendenti per una festa sull’ aia. Un Uomo che ha tanto da insegnare!

A margine della serata la consueta consegna del gagliardetto del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino a Bruno con i complimenti del Presidente e di tutta la platea.

 




Il Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino in visita alla sede AVIO di Colleferro

Nei giorni scorsi, grazie a Tiziana Benzi che l’anno passato aveva organizzato per i soci del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino una visita al Quirinale, una nutrita delegazione si è recata in visita alla sede AVIO di Colleferro.

Il gruppo rotariano è stato accolto nella sede operativa da Claudio Caglià, Responsabile della Sicurezza e dei Servizi Generali della Divisione Spazio, che ha illustrato con competenza le attività più attuali del gruppo AVIO.

La parte più suggestiva dell’esperienza è stata la visita ad AVIO Vecchia, l’antica cittadella industriale un tempo sede del polverificio BPD, dove per decenni sono stati prodotti esplosivi per usi militari e civili. Una città-fabbrica nata nel 1912 in mezzo al nulla per sostenere gli sforzi bellici italiani e che negli anni portò alla fondazione della stessa Colleferro per ospitare le tante persone che arrivavano dalle campagne in cerca di lavoro. La fabbrica è oggi oggetto di un importante progetto di recupero e valorizzazione. Durante la Seconda Guerra Mondiale qui furono impiegate decine di migliaia di persone e dopo gli esplosivi, la fabbrica si ampliò alla meccanica, al tessile e alla chimica.

A guidare il gruppo durante il percorso la dott.ssa Francesca Lillo, di Se.Co.Svim in AVIO S.p.A., Responsabile HSE, Infrastrutture e Servizi Industriali, che con grande passione lo ha condotto tra i reparti storici, oggi deserti ma ancora carichi di memoria e significato.

In occasione della visita, è stato donato ai soci rotariani il volume “Un territorio per la fabbrica e una fabbrica per il territorio”, scritto dalla stessa Lillo e pubblicato da Giunti nel 2025. Il libro ricostruisce la storia del polverificio BPD dalla fondazione al secondo dopoguerra intrecciando evoluzione industriale, vicende belliche e memoria collettiva del territorio. Arricchito da fotografie storiche e tavole tecniche, il volume restituisce un ritratto autentico e profondo di un sito che ha segnato la vita di intere generazioni.

Una testimonianza preziosa che ha permesso di comprendere come la fabbrica non sia stata soltanto un luogo produttivo, ma un vero e proprio motore identitario per la comunità di Colleferro.




Cultura e Motori accende l’Orgoglio Italiano alla sede piacentina del Politecnico

“Cultura e Motori” è l’appuntamento di primavera per un dialogo diretto con i protagonisti che punta a riscoprire vicende tecniche e umane, storiche e sportive legate all’automobilismo.

Sede degli incontri – venerdì 16 e sabato 17 maggio – è la Scuola di Ingegneria Industriale e dell’Informazione del Politecnico di Milano, sede di Piacenza (Via Scalabrini 76), un segno eloquente di come una trama robusta leghi passato e futuro in campo tecnico.

Allo stesso tempo la rassegna sottolinea come studio e conoscenza siano presìdi fondamentali nella tutela di un patrimonio storico e culturale.

Al centro del dibattito: “Orgoglio Italiano”, ovvero gli uomini e le innovazioni che hanno reso grande il motorismo italiano. Per raccontarli il CPAE ha coinvolto tecnici e piloti di particolare valore e successo.

Venerdì pomeriggio interverranno: Giorgio Stirano, formatosi in Osella ma con esperienze in Alfa Romeo, Opel, Forti Corse e in molti progetti innovativi, grande esperto di Dinamica del Veicolo; Gianni Tonti, mitico responsabile della Squadra Corse Lancia che ha raccolto titoli mondiali Rally a ripetizione, poi impegnato nel Campionato Mondiale Sport-Prototipi e infine in Formula 1 con le ultime stagioni dell’Alfa Romeo; Tommaso Lucchini, docente del Politecnico di Milano, che presenterà gli sviluppi presenti e futuri del motore termico..

Sabato, invece, un confronto-dibattito su passato presente e futuro delle eccellenze tecniche italiane. Con Giorgio Stirano, Pietro Silva, Francesco di Lauro, Stefano Rosina e Stefano Agazzi.

Il tema, dunque, ripercorre un lungo periodo di storia della motorizzazione in Italia e dimostra quanto variegato sia stato il mondo dell’automobile anche al di fuori delle grandi Marche.

L’esposizione nel cortile interno di auto da competizione italiane particolarmente rare – per tutta la durata di Cultura e Motori – affiancate da altri modelli che celebrano anniversari in questo 2025.

Accomuna questi percorsi progettuali e stilistici una concezione del veicolo sempre innovativa e l’ineguagliata abilità realizzativa, cardini di un’eccellenza che è caratteristica eloquente del Made in Italy.

“Cultura e Motori” è promosso dal Politecnico di Milano e dal CPAE Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca, in collaborazione con ASI Automotoclub Storico Italiano, Comune e Provincia di Piacenza, con il supporto di Camera di Commercio Piacenza, Cariparma, Fondazione Piacenza Vigevano, Programma Auto.

IL PROGRAMMA DI CULTURA E MOTORI

Venerdì 16 maggio

dalle 9.00: Esposizione di vetture storiche italiane

Ore 15.00: Gli uomini e le innovazioni che hanno reso grande il motorismo italiano.

– ing. Giorgio Stirano, Albatech – Le innovazioni nel Motorsport e il trasferimento tecnologico.

– Gianni Tonti, Squadra Corse Lancia: Dai Rally ai prototipi e alla Formula 1. Una vita per il Motorsport

– prof. Tommaso Lucchini, Politecnico di Milano: Nuovi combustibili e nuovi motori per la mobilità del futuro

– Team Formula Student, Politecnico di Milano: Dal progetto al confronto internazionale

Sabato 17 maggio

dalle 9 alle 17: Esposizione di vetture storiche italiane

Ore 10,30: – Orgoglio Italiano, tra passato, presente e futuro

Interverranno:

Pietro Silva, gentleman driver
Giorgio Stirano, ingegnere progettista
Francesco di Lauro, presidente Commissione ASI Green
Stefano Rosina, driver e collezionista
Stefano Agazzi, Stellantis Heritage
Team Formula Student, Politecnico di Milano




Il Corpo Bandistico Pontolliese lancia una campagna video per il 5×1000

Con un appello diretto e sentito diffuso attraverso un video sul proprio canale YouTube, il Corpo Bandistico Pontolliese si rivolge alla comunità e ai sostenitori, chiedendo di destinare il proprio 5×1000 all’associazione. Questa iniziativa nasce dalla volontà di assicurare la continuità e lo sviluppo delle fondamentali attività musicali e formative che la banda offre al territorio. La banda infatti oltre alle esibizioni in giro per la provincia e per l’Italia in occasione di eventi, è una fucina di giovani talenti che vengono formati attraverso una vera e propria scuola musicale.
Nel video, un susseguirsi di volti e voci dalla banda illustra le molteplici ragioni per cui donare il 5×1000 proprio a questa realtà. Viene sottolineato come la banda sia innanzitutto un gruppo molto unito e rappresenti una grande famiglia, capace di raccogliere i giovani e offrire a tanti l’opportunità di avvicinarsi alla musica. L’associazione viene definita “la numero uno”, un vero e proprio motore che crea cultura nel paese.
Oltre al suo valore formativo e culturale, la banda è vista come un elemento vitale per la comunità grazie alla sua capacità di portare allegria ed essere “figa”, creando un grande folklore per l’intero paese.
La musica praticata in banda è intrinsecamente legata ai concetti di condivisione e amicizia. Sostenere la banda con il 5×1000 significa concretamente sostenere la loro scuola di musica e contribuire a “tenerla in vita”, riconoscendola come una grande forza per tutto il paese e un “bel gruppo”.
L’appello pone l’accento su un aspetto cruciale: destinare il 5×1000 alla banda “a te non costa niente”. È una scelta che non comporta un esborso economico aggiuntivo per il contribuente, ma che per l’associazione rappresenta una “grande risorsa”.
I fondi raccolti grazie a queste donazioni sono vitali per far fronte alle necessità operative quotidiane e future del Corpo Bandistico.
Servono infatti per riparare gli strumenti che già possiedono, per acquistarne di nuovi, per provvedere alle nuove divise necessarie e per lavorare su nuove parti musicali, garantendo così la qualità e la vivacità delle loro performance.
Il video si chiude con un caloroso e ripetuto “Grazie”, un segno della profonda gratitudine che il Corpo Bandistico Pontolliese rivolge a chiunque scelga di supportare il loro impegno e la loro passione. L’iniziativa dimostra l’importanza che l’associazione attribuisce alla partecipazione della comunità per continuare a essere un punto di riferimento culturale e sociale fondamentale.




Nasce il Rotary Piacenza Primogenita

A pochi mesi dal prestigioso traguardo del centenario che il Rotary Club Piacenza si appresta a celebrare nel 2026, nasce oggi il Rotary Club Satellite Piacenza Primogenita, espressione concreta di uno slancio rinnovato verso il futuro.
“È un grande onore essere il primo Presidente questo nuovo Rotary Club – afferma Edoardo Zaffignani – l’idea è nata dal desiderio ambizioso di dare una nuova opportunità di crescita sociale e culturale alla nostra città. Il Rotary è una rete mondiale di persone che vogliono fare la differenza: crediamo di poter realizzare progetti concreti, aiutare chi ha bisogno e ispirare le nuove generazioni. Vogliamo collaborare con scuole, imprese, associazioni professionali ed enti pubblici, seguendo sempre il principio rotariano del «Servire al di sopra di ogni interesse personale». Invito pertanto tutta la cittadinanza a volerci conoscere: siamo aperti, dinamici e desiderosi di ascoltare nuove idee. Il Rotary è una casa per chi vuole impegnarsi e crescere…INSIEME.”
“Il nuovo Club – afferma il Past President del RC Piacenza, Luigi Swich – è nato da un’intuizione del Governatore del Distretto Rotary 2050, Massimiliano Pini, che ha da subito saputo intercettare l’entusiasmo di un gruppo di giovani Piacentini, desiderosi di mettere a frutto la loro esperienza vissuta nel Rotaract (il Rotary dei giovani) e di orientarla verso una visione più ampia e strutturata al servizio del territorio, avvalendosi anche del supporto dei soci del proprio Club Padrino. Testimonianza della vitalità rinnovata del Rotary più antico della Provincia, il RC Satellite Piacenza Primogenita arricchisce pertanto di idee, innovazione ed entusiasmo propri delle giovani generazioni l’associazionismo di servizio della nostra Provincia.”
Entusiasmo anche da parte di Tiziana Meneghelli, Assistente del Governatore Massimiliano Pini per il Gruppo Rotary Piacentino.
“Credo che il RC Satellite Piacenza Primogenita – sottolinea Meneghelli – incarni perfettamente il nuovo modo di fare Rotary promosso dall’attuale Presidente Internazionale. Si tratta di un gruppo compatto che ha già tanti anni di esperienza Rotaractiana alle spalle e questo si tradurrà sicuramente in uno spirito di servizio concreto ed efficace. Un grande in bocca al lupo a tutta la neo-squadra con l’augurio di respirare subito il clima Rotariano del Gruppo perché «da soli si va più veloci ma insieme si va più lontano».”
Il RC Satellite Piacenza Primogenita, i cui soci fondatori sono Edoardo Zaffignani (Presidente), Lorenzo Pancini (Presidente Eletto per l’A.R 2026-2027), Sara Sfulcini (Vice-Presidente), Nicolò Scaravaggi (Segretario), Riccardo Amerio (Tesoriere), Sofia Sfulcini (Prefetto), Leonardo Calori (Consigliere), Piersergio Pinotti e Brando Biasucci, si pone quindi l’obbiettivo di diventare un nuovo punto di riferimento sul territorio, capace di promuovere valori come il Servizio, l’Amicizia, l’Integrità e la Leadership.




Il Rotary Fiorenzuola dona un sollevatore per carrozzelle al Centro diurno La Gemma

Una rete di solidarietà concreta, nata dalla volontà di rispondere a un bisogno urgente: è questo lo spirito che ha guidato il Rotary Club Fiorenzuola d’Arda nella realizzazione del service “Regaliamo una vita migliore a chi non può camminare”. Il progetto, nato da una richiesta d’aiuto del Centro diurno socio-riabilitativo La Gemma di Piacenza, si è concretizzato nella donazione di un nuovo sollevatore per carrozzelle con cui è stato attrezzato un furgone per il trasporto quotidiano degli ospiti con disabilità.

Grazie a una campagna di crowdfunding lanciata sulla piattaforma Ideaginger e al contributo del Distretto Rotary 2050, l’iniziativa ha superato ampiamente l’obiettivo economico iniziale. Determinante è stato il coinvolgimento attivo di tutti i soci del club fiorenzuolano, che si sono mobilitati personalmente per coinvolgere amici, parenti, colleghi e cittadini, dando vita a una vera e propria catena di generosità.

Il sollevatore donato sarà ora a disposizione del Centro La Gemma, che dal 2001 svolge un prezioso lavoro educativo e assistenziale con 22 persone affette da disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, offrendo anche un servizio di prolungamento pomeridiano fino alle 18. La nuova attrezzatura permetterà ai volontari di accompagnare in sicurezza e con maggiore dignità gli utenti dalla propria abitazione alla sede del centro e viceversa, superando le difficoltà legate alla mancanza di questo importante dispositivo.

La cerimonia ufficiale di consegna si è svolta il 29 aprile alla presenza del presidente del Rotary Fiorenzuola, Claudio Mazzari, dei soci Antonio Giustiniani ed Edvige Francesconi, e del presidente della Cooperativa La Gemma, Maurizio Capelli, accompagnato da altri membri del Consiglio di Amministrazione. Un momento semplice ma carico di significato, che ha rappresentato non solo il compimento di un obiettivo, ma anche un segno tangibile dell’impegno del Rotary nel sostenere chi vive in condizioni di fragilità.

“Questo service – ha dichiarato il presidente Mazzari – è la dimostrazione concreta di come, unendo le forze e credendo in un progetto comune, sia possibile generare cambiamenti reali nella vita delle persone. La mobilità è un diritto che troppo spesso diamo per scontato: oggi, con questo gesto, restituiamo libertà e dignità a chi, ogni giorno, affronta la disabilità con coraggio.”

Il Rotary Club Fiorenzuola, attivo dal 1979, è il secondo club più storico della provincia di Piacenza. Opera seguendo le linee guida del Rotary International, con particolare attenzione – nell’anno in corso – ai temi dei giovani, della pace e dell’ambiente. Il progetto per La Gemma si inserisce appieno nella missione rotariana di “servire al di sopra del proprio interesse personale”, dimostrando ancora una volta che quando il servizio incontra l’umanità, il risultato è sempre un dono che arricchisce tutti.
Per approfondire il progetto:
https://www.ideaginger.it/progetti/regaliamo-una-vita-migliore-a-chi-non-puo-camminare.html




Doppio gesto di solidarietà dal Moto club Lampeggianti blu Piacenza

Un momento di affetto e vicinanza ai più piccoli: si è svolta oggi, venerdì 18 aprile, al primo piano del Polichirurgico dell’ospedale di Piacenza, la consegna della doppia donazione promossa dal Moto club Lampeggianti blu Piacenza a favore del reparto di Pediatria e neonatologia.
L’iniziativa, organizzata in occasione del terzo anniversario dalla fondazione del club, ha visto protagonisti il presidente Michele Mauro, il vicepresidente Simone Baucia e il socio Andrea Mazzocchi.
I tre volontari hanno consegnato le tradizionali uova di Pasqua – acquistate da Assofa – e un assegno benefico del valore di 3.000 euro, destinato a sostenere attività dedicate ai piccoli pazienti.
“Questa donazione è il frutto di un sentito impegno che ci accompagna da tre anni – ha sottolineato Michele Mauro – Ho dedicato gli ultimi undici anni della mia carriera alla tutela dei minori vittime vulnerabili, nell’ambito della Polizia Anticrimine della nostra Questura, e porto con me una sensibilità profonda verso il mondo dei più giovani. Donare sorrisi e supporto in un momento difficile come la degenza ospedaliera è per noi motivo di orgoglio”.
Un ringraziamento speciale è arrivato dal professor Giacomo Biasucci, direttore della Pediatria e neonatologia dell’Ausl di Piacenza: “Siamo davvero grati al Moto club Lampeggianti blu Piacenza per questo gesto generoso e attento. Iniziative come questa rappresentano un segno tangibile della vicinanza della comunità al nostro reparto e contribuiscono concretamente a garantire un’assistenza di qualità ai nostri piccoli pazienti”.
“Il supporto del territorio e delle associazioni – ha aggiunto Carlotta Granata, coordinatrice infermieristica del reparto – è essenziale per far sentire meno soli i bambini e le loro famiglie durante la degenza. Un sentito grazie al Moto club per la sensibilità e l’attenzione che hanno dimostrato con questo gesto”.




Dal Moto Club Polizia di Stato uova di Pasqua ai bambini

Come consuetudine la Delegazione del Moto Club Polizia di Stato – Sezione di Piacenza “Livio Scotti” – insieme al referente Francesco Marullo, ha avuto il privilegio di incontrare i bimbi ospiti dell’Associazione Luna Stellata di Piacenza e della Casa del Fanciullo di Ivaccari.
“E’ sempre un momento emozionante – affermano i soci del club – leggere nei loro occhi la felicità di ricevere un piccolo presente quale può essere l’uovo pasquale e ciò che esprimono con sorrisi felici è impagabile.
Semplici doni che restituiscono tanto e che ci spronano a continuare sulla nostra strada, a bordo delle nostre due ruote, per le finalità benefiche in cui crediamo.
Auguri di Buona Pasqua da tutti i motociclisti del Moto Club Polizia di Stato – Sezione di Piacenza Livio Scotti”.




Challenge CPAE: il XVI Trofeo del Grande Fiume incorona la Lambda di Fontanella e Covelli

Il maltempo non rallenta i cronometri della sedicesima edizione del Trofeo del Grande Fiume, prima prova del Challenge CPAE dedicato alla regolarità ed appuntamento che ha celebrato la tradizione motoristica piacentina e cremonese con un forte richiamo al marchio Gitan e alla motonautica.
Cinquantasei le automobili al via, fissato dal Pubblico Passeggio di Piacenza, cinquantasei equipaggi che hanno affrontato un centinaio di chilometri solcando le strade delle province di Piacenza e Cremona. Non solo attenzione al cronometro ma anche prove di abilità che si sono susseguite tra Piacenza Expo e la Piazza della Rocca di Caorso, teatro ideale per le motociclette Gitan che si sono presentate ad un pubblico interessato alle gesta della casa motoristica che era nata proprio in un’officina del paese.
A vincere il Grande Fiume la Lancia Lambda spider Casaro di Gianmario Fontanella e Anna Covelli (CPAE) che hanno preceduto sul podio Angelo Seneci e Luisa Ciatti (MWCC) su Innocenti Mini Cooper e la Porsche 356 Super 90 di Massimo Bisi (Castellotti).
Al “Trofeo Piacenza Expo” (prove nel piazzale antistante l’ente fiera cittadino) vittoria di Nausica Zumelli e Francesco Corti (Club Orobico BG) su MG B Roadster mentre nel match race ad eliminazione diretta del pomeriggio, “Trofeo Città di Caorso”, a trionfare Andrea Malucelli (Castellotti) su Lancia Beta Montecarlo con la vittoria in finale sulla Lancia Lambda di Gianmario Fontanella.
Nella graduatoria dedicata ai cronometri manuali infine primo posto per Piergiuseppe Lovatti e Paolo Severgnini (CAVEC) su Innocenti 950 spider, seconda piazza per Luca Grassini ed Edwige Jadwiga (CPAE) a bordo Jaguar MK2 con Andrea Burgazzi e Giovanni Zeni (CPAE) a chiudere il podio con la Mercedes 190 SL.

Al seguente link disponibile la classifica generale completa:
https://cronotiming.netsons.org/Gare/15%C2%B0_Trofeo_del_Grande_Fiume/index.php




Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino. Serata dedicata alle risorse idriche

Nuova conviviale organizzata dal Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino il 20 marzo scorso con la gradita presenza di Antonio Bodini.
Professore associato presso il Dipartimento di Chimica, Scienze della vita e Sostenibilità ambientale, laureato in Scienze biologiche e dottorato di ricerca in Scienze ambientali presso l’Università di Parma lavorando sulla modellizzazione qualitativa di sistemi ecologici complessi.
Ha lavorato sullo stesso argomento con una borsa di studio post-dottorato (tra il 1988 e il 1990) presso il Dipartimento di Scienze della popolazione, Università di Harvard a Boston. Da settembre 2017 a febbraio 2018 ha svolto attività di ricerca presso la Facoltà di Scienze dell’Università del Rosario (Bogotà, Colombia) applicando la modellizzazione qualitativa per definire strategie per combinare conservazione degli ecosistemi e sviluppo economico in Colombia. I suoi interessi di ricerca si concentrano sugli ecosistemi come sistemi complessi utilizzando la modellizzazione qualitativa (analisi di loop) e l’analisi di rete.
Tema della serata l’acqua intesa come risorsa da proteggere e da non sprecare oltre che come diritto della collettività. Diminuiscono continuamente le risorse idriche e in Italia nel 2023 la disponibilità annua è calata del 18,4% rispetto alla media degli anni precedenti. Il professor Bodini ha spiegato che affinché l’acqua permanga più a lungo sul territorio è necessaria una grande opera di riqualificazione.
E’ fondamentale gestire le risorse idriche affinché non vadano disperse e ciò è possibile con diversi modi. Si possono realizzare invasi destinati all’accumulo e alla conservazione dell’acqua garantendo una riserva preziosa durante periodi di siccità o nei momenti di maggiore richiesta; gli invasi contribuiscono significativamente alla gestione sostenibile delle risorse idriche: l’acqua stoccata in grandi quantità garantisce forniture costanti ai canali irrigui, fondamentali per l’agricoltura e contribuisce alla conservazione degli ecosistemi locali. Un ulteriore vantaggio rileva dal fatto che le acque degli invasi sono acque di superficie, non richiedono quindi processi di prelievo che vadano in profondità nel terreno, evitando così potenziali impatti negativi sull’ecosistema sotterraneo.
Esiste anche un progetto sperimentale di “accumulo in falda” con canalizzazione dell’acqua in falda che la trattiene e la eroga con lento rilascio nel momento del bisogno sfruttando quanto già avviene in natura. Tale modalità comporta la realizzazione di vasche nel sottosuolo con conseguente impatto ambientale. Ad oggi solo in Toscana, nelle Marche e in Romagna l’acqua, tramite bocchette, dal Fiume viene trasportata in falda.

Ideale il sistema misto di invasi e di accumulo in falda e in ogni caso è necessaria la pulizia dei corsi d’acqua dalla troppa vegetazione che ne impedisce il buon scorrimento.

La serata si è rivelata molto interessante per la tematica trattata con diversi interventi da parte della platea e, al temine, come di consueto, la consegna del gagliardetto del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino da parte del Presidente Mario Veneziani all’ospite intervenuto.




Più di sessanta auto d’epoca salutano la primavera

Si riaccendono colori e motori con la primavera, stagione che il Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca ha celebrato con il suo Grande Raduno andato in scena per le strade di Val Nure e Val Trebbia nell’ultima domenica di marzo con grande protagonista il Castello di Rivalta.
Un successo di partecipazione che ha condotto più di sessanta auto ed alcune motociclette d’epoca a solcare le strade della provincia con centoquaranta presenti al pranzo ospitato dall’Agriturismo A.M.A. di Vigolzone.
La partenza da Piazza Marconi a San Giorgio è stata celebrata anche dalla prima cittadina, Donatella Alberoni che nel garage di famiglia può vantare un Maggiolino ed una Vespa: la piazza centrale del paese si è rapidamente popolata di auto di tutte le età con alcune straordinarie chicche, quali la Fiat Balilla già presente al raduno dell’anno scorso che aveva ripercorso l’epopea del petrolio piacentino.
Prima tappa del “Grande Raduno di Primavera” il Castello di Rivalta per una visita che ha proposto a tutti i partecipanti un diverso punto di vista sulla Val Trebbia e, soprattutto, la scoperta di diversi reperti unici nel loro genere conservati all’interno della rocca dalla Fondazione Zanardi-Landi. Tra gli altri tre vessilli issati sulle navi della famiglia Scotti durante la Battaglia di Lepanto del 1571 in stato di incredibile conservazione hanno catturato l’attenzione dei presenti calamitati anche dalla splendida visuale sul fiume Trebbia dal torrione.

PROSSIMI APPUNTAMENTI
La giornata è proseguita con un pranzo tipicamente piacentino, occasione per rilanciare la riffa e promuovere i prossimi appuntamenti del Club. Il CPAE venerdì alle 21 ospiterà presso la sua sede l’ingegner Sergio Limone, uno dei tecnici più vincenti nella storia del motorsport. Limone ha infatti progettato e sviluppato le auto che hanno sbaragliato i Rally Mondiali degli anni ‘80 e ‘90: Lancia 037, S4 e Delta. Ha poi riportato le Alfa Romeo a competere in pista con le Alfa 155 e 156 vincendo i campionati europei Turismo, Superturismo e DTM. Per non farsi mancare nulla è stato poi consulente della FIA per la realizzazione dei Regolamenti Tecnici in vari settori del Motorsport.
Per la prima prova di regolarità del Challenge basterà invece aspettare soltanto due settimane con il Trofeo del Grande Fiume in programma domenica 13 aprile.