Coltivava marijuana in casa. Arrestato 50enne

Nel corso della giornata di giovedì 29 maggio, la Squadra Mobile della Polizia di Stato ha eseguito una perquisizione domiciliare nei confronti di un uomo di 50 anni, cittadino italiano residente nella nostra provincia, nell’ambito di un’indagine finalizzata al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti.

All’interno dell’abitazione, gli agenti hanno scoperto un vero e proprio laboratorio casalingo per la coltivazione della marijuana. Nello specifico, sono state trovate tre serre artigianali contenenti quattro piante già sviluppate e altre piantine in fase di crescita. Oltre alle coltivazioni, sono stati rinvenuti diversi sacchetti con circa 240 grammi di marijuana già essiccata e pronta per essere immessa sul mercato.

La sostanza e tutto il materiale rinvenuto sono stati sequestrati. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di produzione e detenzione di droga a fini di spaccio.




Un diciottenne denunciato per spaccio. Tre segnalati come consumatori di droga (fra cui un minorenne)

Serata di intenso lavoro per i carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza, impegnati il 30 maggio in una serie di controlli straordinari del territorio finalizzati al contrasto del consumo e dello spaccio di stupefacenti. Nel corso della giornata, sono stati quattro gli interventi che hanno portato al sequestro di cocaina, hashish e marijuana, con altrettanti soggetti segnalati alle autorità, tra cui un minorenne.

Il primo episodio si è verificato a Piacenza, dove una pattuglia del Radiomobile è intervenuta per una lite familiare in un’abitazione privata. Durante l’intervento, un 59enne originario di Salerno ma residente in città ha consegnato spontaneamente alcuni grammi di hashish. La sostanza è stata sequestrata e l’uomo è stato segnalato alla Prefettura come assuntore.

Poche ore più tardi, a Pontenure, nella zona industriale, i carabinieri della locale Stazione hanno fermato un giovane appena 18enne durante un controllo. Addosso aveva sette dosi di hashish e 445 euro in contanti, ritenuti compatibili con un’attività di spaccio. Per il ragazzo è scattata la denuncia a piede libero alla Procura, mentre droga e denaro sono stati sequestrati.

A Castel San Giovanni, invece, i militari della Stazione di Borgonovo Val Tidone hanno effettuato un controllo a piedi all’interno di un parco pubblico in via Fratelli Bandiera. Qui hanno fermato un minorenne, classe 2006, trovato con una modica quantità di marijuana. Anche in questo caso la sostanza è stata sequestrata e il ragazzo segnalato all’autorità amministrativa per uso personale di droga.

Infine, nel pomeriggio, a Berlasco, frazione di Borgonovo Val Tidone, i carabinieri della stazione di San Nicolò a Trebbia hanno fermato un’auto durante un normale controllo stradale. Il conducente, un 51enne residente a Calendasco, è stato trovato in possesso di alcuni grammi di cocaina. La droga è stata sequestrata, la patente ritirata e l’uomo segnalato alla Prefettura.




Giovane investito e abbandonato sulla SP10: denunciato un 79enne per omissione di soccorso

È stato identificato e denunciato l’automobilista che, nella tarda serata di venerdì 24 maggio, ha investito un giovane pedone sulla Strada Provinciale 10, in località Celleri, per poi fuggire senza prestare soccorso.

La vittima è un 19enne residente a Sariano di Gropparello, che intorno alle 23:20 stava camminando a piedi in direzione Carpaneto Piacentino, quando un’auto proveniente alle sue spalle lo ha travolto all’altezza del civico 108, per poi dileguarsi nel buio della notte.

Il giovane fortunatamente non è in pericolo di vita. E’ stato soccorso da un’ambulanza del 118 e trasportato al pronto soccorso di Piacenza con lesioni giudicate guaribili in 45 giorni.

Le indagini, avviate immediatamente dai carabinieri del Radiomobile di Fiorenzuola d’Arda, hanno permesso in pochi giorni di risalire al responsabile. Decisive le testimonianze raccolte, i rilievi effettuati sul luogo dell’impatto e l’analisi di frammenti di carrozzeria lasciati sull’asfalto, che hanno condotto i militari a un’utilitaria con danni compatibili con l’incidente.

Il veicolo è risultato intestato a un 79enne residente a Piacenza ma originario della zona. Di fronte agli elementi raccolti dagli inquirenti, l’uomo è stato identificato come il conducente al momento del sinistro.

Nella mattinata del 29 maggio, il 79enne è stato denunciato in stato di libertà con l’accusa di lesioni personali stradali gravi, fuga dopo incidente con feriti e omissione di soccorso, reati disciplinati dal Codice della Strada e dal Codice Penale. Il veicolo è stato posto sotto sequestro e affidato in custodia giudiziale a una ditta autorizzata, mentre la patente di guida è stata ritirata.




Via Calciati. Scambia i poliziotti per clienti: denunciato ed espulso spacciatore

Aveva appena raggiunto via Calciati, convinto di incontrare due clienti con cui aveva preso accordi telefonici per la cessione di cocaina. In realtà, di fronte a lui c’erano due agenti in borghese della Squadra Mobile della Polizia di Stato, impegnati in un’attività di controllo antidroga sul territorio.

È finita con una denuncia e un provvedimento di espulsione l’inaspettata “consegna” di uno spacciatore 34enne di nazionalità marocchina, senza fissa dimora e irregolare sul territorio italiano, intercettato nel pomeriggio di ieri dagli investigatori.

L’episodio si è verificato nel corso di un’operazione disposta per approfondire alcune segnalazioni di cittadini e associazioni su presunti movimenti sospetti nella zona. Mentre gli agenti, appostati in borghese, stavano verificando l’identità di una persona rivelatasi estranea ad attività illecite, si sono visti avvicinare dal trentenne, che ha chiesto loro se fossero i clienti con cui aveva preso appuntamento. Una mossa che lo ha subito tradito, rivelando involontariamente la sua attività di spaccio.

La perquisizione immediata ha confermato i sospetti: l’uomo era in possesso di due dosi di cocaina e 300 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio, ritenuti provento dell’attività illecita.

Il soggetto, incensurato, è stato denunciato a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti e successivamente affidato all’ufficio immigrazione della questura. A suo carico è stato emesso un provvedimento di espulsione, con l’ordine di lasciare il territorio nazionale entro sette giorni.




Tentata truffa a nome del Comune di Piacenza

Tentata truffa, a nome del Comune di Piacenza, ai danni di una scuola paritaria dell’infanzia. La segnalazione è arrivata stamani all’assessore Nicoletta Corvi da parte di don Paolo Cignatta, parroco di San Corrado e Preziosissimo Sangue, che ha ricevuto la telefonata di un sedicente “vice dirigente” comunale: con lessico appropriato e tono sicuro, l’uomo ha millantato un presunto errore commesso da un dipendente dei Servizi Educativi, che avrebbe emesso a favore della scuola paritaria un bonifico più consistente rispetto al contributo atteso dal Comune.

Di qui la richiesta, con tanto di Iban su cui versare la somma, di restituire un importo pari a circa 4000 euro, aggiungendo che copia del bonifico di rimborso eseguito a favore dell’Amministrazione avrebbe dovuto essere mandata via PEC al Comune. A insospettire il sacerdote è stata anche l’insistenza arrogante e accusatoria del presunto “vice dirigente”, arrivato ad affermare che se la scuola paritaria non avesse provveduto, il dipendente comunale che aveva sbagliato sarebbe stato licenziato, mandando la propria famiglia e i propri figli sul lastrico.

Immediata la richiesta di chiarimenti e l’informazione trasmessa all’assessora, con cui il parroco ha condiviso la preoccupazione che altri potessero cadere vittima dell’inganno. “Ringrazio don Paolo per avermi subito allertata”, ribadisce Nicoletta Corvi, aggiungendo: “In nessun caso il Comune di Piacenza effettua richieste telefoniche di soldi, tanto meno con una sorta di ricatto morale come quello prospettato dal truffatore. Anche nell’eventualità di un errore amministrativo, le modalità di contatto tramite i Servizi Educativi sono le consuete che scuole e associazioni ben conoscono: in caso di dubbio, gli uffici comunali sono sempre a disposizione per una verifica, che invitiamo tutti a fare se venissero contattati in modo insolito o tale da destare sospetti”.




Sorvolo del territorio piacentino con il nuovo elicottero della Guardia di finanza

Nella giornata odierna il prefetto di Piacenza, Paolo Ponta, ha partecipato a un sorvolo del territorio provinciale a bordo del nuovo elicottero AW169, recentemente assegnato alla Sezione Aerea della Guardia di finanza di Rimini. Ad affiancarlo c’era il comandante provinciale, colonnello Massimo Amadori.

Il volo ha interessato l’intera provincia, dal capoluogo fino alle aree montane della val Trebbia e val d’Arda, permettendo di illustrare sul campo le potenzialità del moderno mezzo aereo. L’elicottero, altamente tecnologico, è in grado di raggiungere rapidamente anche le zone più difficili dell’Appennino e operare in condizioni estreme. È pensato per missioni di soccorso, ricerca e salvataggio, in stretto raccordo con il Soccorso Alpino della Guardia di finanza.

Come ha spiegato il tenente colonnello Antonio Maggio, comandante della sezione aerea riminese, tra le dotazioni dell’elicottero, spicca il sistema IMSI Catcher per la localizzazione rapida dei dispersi tramite segnale telefonico. Il velivolo può operare in ogni contesto, giorno e notte, ed è dotato di sistemi di videoripresa ad altissima definizione, utili anche per le attività investigative contro reati economici, ambientali e traffici illeciti.

Il prefetto ha elogiato le capacità del servizio aereo e ha ribadito il valore della collaborazione tra istituzioni per rafforzare le risorse al servizio della sicurezza e della protezione civile.




Sei interventi dei carabinieri per incidenti stradali nella giornata del 25 maggio

Giornata intensa per i carabinieri della provincia di Piacenza, impegnati domenica 25 maggio in diversi interventi legati alla sicurezza stradale. Sono stati sei, infatti, gli episodi che hanno richiesto il loro intervento in seguito a incidenti avvenuti sulle strade del territorio.

Il primo, poco prima di mezzogiorno, si è verificato sulla statale 45, in località Ancarano di Rivergaro: uno scontro tra un’auto e una moto ha reso necessario l’intervento della pattuglia del Radiomobile di Bobbio. Il motociclista è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Piacenza. I militari hanno eseguito i rilievi e gestito la viabilità fino alla rimozione dei mezzi incidentati.

Nel primo pomeriggio, i carabinieri di Castell’Arquato sono intervenuti in località Ca’ Orezzi, lungo la SP10bis, nel comune di Gropparello, per un incidente con feriti lievi. Il conducente dell’auto ha riportato una ferita al braccio ed è stato accompagnato al pronto soccorso.

Alle 13:20, in località Grondone Sotto di Ferriere, una lite tra automobilisti a seguito di un incidente senza conseguenze fisiche ha richiesto l’intervento della pattuglia di Bettola. La situazione è stata rapidamente riportata alla calma.

Circa mezz’ora più tardi, alle 14:00, i carabinieri di Agazzano sono stati chiamati in località Casoni di Piozzano per un lieve contatto tra veicoli su una strada stretta. I conducenti hanno gestito autonomamente la rimozione dei mezzi e non è stato necessario ricorrere a cure mediche.

Più tardi, poco dopo le 21:00, un tamponamento a catena ha coinvolto tre veicoli sulla strada provinciale Padana Inferiore, a Castelvetro Piacentino. Sei le persone coinvolte. Sul posto sono intervenute le pattuglie di Monticelli e del Radiomobile di Fiorenzuola d’Arda, che hanno effettuato accertamenti con etilometro. Uno dei conducenti, durante una manovra di sorpasso, ha urtato un veicolo che procedeva in senso opposto, coinvolgendo anche una terza auto. Risultato positivo all’alcoltest, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza.

Infine, alle 21:50, la pattuglia di San Nicolò a Trebbia è intervenuta nei pressi di Borgonovo Val Tidone, sulla provinciale della Val Tidone, in seguito alla segnalazione di un investimento di fauna selvatica. Un automobilista aveva infatti travolto un cinghiale, trovato senza vita a bordo strada. L’animale è stato rimosso dal personale incaricato, non rappresentando un pericolo per la circolazione.




Motociclista perde la vita sulla Statale 10

Un’altra tragedia ha colpito le strade della provincia di Piacenza. Nel pomeriggio di oggi, lunedì 26 maggio 2025, un incidente stradale che ha coinvolto una moto e un’automobile ha causato la morte di un motociclista a San Nazzaro di Monticelli d’Ongina. La vittima è un uomo di 56 anni, originario di Forlì, ma residente da anni a Monticelli. Lo schianto fatale è avvenuto lungo la Statale 10 “Padana Inferiore”, nel tratto denominato Circonvallazione Nuova, all’altezza dell’intersezione con via Cattadori, approssimativamente al chilometro 206.200. L’incidente ha visto coinvolti la moto condotta dalla vittima e un’automobile. Le dinamiche dello schianto sono al vaglio dei carabinieri di Monticelli: sembra che la moto viaggiasse da Piacenza in direzione di Castelvetro quando si sarebbe scontrata con l’automobile che, proveniente da via Cattadori, si sarebbe immessa sulla Statale 10, svoltando in direzione di Castelvetro. L’impatto è stato violentissimo. Il 56enne è stato sbalzato dalla moto finendo in un campo a lato della strada e urtando anche contro un palo. Le gravissime lesioni riportate non gli hanno lasciato scampo: i sanitari intervenuti sul posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sul luogo dell’incidente sono giunte l’ambulanza della Pubblica Assistenza di Cortemaggiore, l’auto infermieristica del 118 e l’elisoccorso di Parma ed i Vigili del Fuoco da Piacenza. Sotto shock il conducente dell’auto.

Forti ripercussioni alla circolazione sulla Statale 10. Per permettere le operazioni di soccorso, i rilievi e gestire la viabilità, Anas ha istituito temporaneamente il senso unico alternato sulla SS 10 al km 206.200.

Purtroppo, questa tragedia si aggiunge a una serie impressionante di incidenti mortali nel piacentino che hanno coinvolto motociclisti: è la quarta vittima in meno di due settimane.




Nuovamente vandalizzata la panchina arcobaleno di Calendasco. Frasi ingiuriose contro il sindaco

La panchina arcobaleno di Calendasco è stata nuovamente vandalizzata, con un blitz avvenuto nella notte, prendendo questa volta di mira anche il sindaco Filippo Zangrandi che proprio ieri, insieme a svariati altri esponenti politici aveva preso parte al Piacenza Pride, sfilando per le vie di Piacenza.

Quella che doveva essere la prima panchina arcobaleno della provincia di Piacenza, simbolo di inclusione, rispetto, unione, accoglienza e lotta alle discriminazioni, è stata invece oggetto di ripetuti atti di deturpazione.
La panchina, situata nel parco giochi di Calendasco, era stata inaugurata lo scorso 17 maggio in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia.
L’arcobaleno di colori era durato solo quarantotto ore prima di essere ridipinta di un freddo grigio da vandali. Questo primo gesto era stato definito “vile e intollerabile” dalla Cgil di Piacenza, mentre l’Arcigay aveva invitato le forze politiche a prendere le distanze. Il sindaco Zangrandi aveva commentato sui social la necessità di una norma contro l’odio e aveva sporto denuncia alle forze dell’ordine per istigazione all’odio contro ignoti. In seguito al primo atto, un gruppo di volontari, circa un centinaio di persone, aveva risposto all’appello del sindaco, rimboccandosi le maniche e ridipingendo la panchina con i colori dell’arcobaleno.
Tuttavia, la scorsa notte uuno o più vandali sono ritornati in azione. La panchina è stata nuovamente “cancellata” e coperta per la seconda volta da una mano di vernice grigia. Questa volta, l’attacco si è esteso: sul selciato vicino allo scivolo, sono comparse scritte ingiuriose contro iln sindaco Filippo Zangrandi. Sono state dipinte con una bomboletta spray nera. Il sindaco Zangrandi ha confermato l’accaduto, ipotizzando che il blitz sia avvenuto dopo l’una di notte, in quanto poco prima non erano state notate anomalie
Le telecamere di videosorveglianza della zona saranno visionate e potrebbero fornire elementi utili ai carabinieri di San Nicolò che indagano su questi episodi.
La notizia del secondo atto vandalico si è sparsa rapidamente, suscitando indignazione e solidarietà. Molti i messaggi di supporto, con persone che si sono dette pronte a ridipingere la panchina.
Anche le associazioni hanno espresso la loro solidarietà fra cui Arcigay Piacenza Lambda. Alternativa per Piacenza ha diffuso un comunicato stampa in merito all’accaduto. Di seguito il testo del loro comunicato:
“Apprendiamo con sconcerto che la panchina arcobaleno di Calendasco appena ridipinta, dopo il primo atto vandalico, è stata nuovamente violata e rivandalizzata nella notte presumibilmente dagli stessi seminatori di odio, perchè di questo si tratta, che da vigliacchi, quali sono, si sono ripalesati con l’aiuto delle ore notturne. Seminatori di odio che questa volta hanno anche voluto prendere di mira direttamente con frasi ingiuriose il Sindaco di Calendasco Filippo Zangrandi al quale come Alternativa per Piacenza confermiamo la nostra totale solidarietà e vicinanza. Bene il Sindaco ha fatto nello sporgere denuncia alle forze dell’ordine contro ignoti per istigazione all’odio già in occasione del primo atto vandalico, e che, a maggior ragione, ora vedrà le forze dell’ordine impegnate nell’individuazione dei responsabili. Atto vandalico che, ricordiamo, ha ottenuto una risposta corale dei cittadini di Calendasco durante l’evento di ritintteggiatura della panchina la scorsa settimana. Cittadini che a maggior ragione saranno a fianco del proprio Sindaco di fronte a questo ennesimo atto offensivo e violento. Ben sappiamo che nei prossimi giorni i “leoni da tastiera” e i seminatori di odio seriale si scateneranno sui social per ricordarci che ben altri sono i problemi e che in fondo nulla di grave è successo. Sappiano lor signori che Alternativa per Piacenza, così come in occasione del riuscito Pride 2025, sarà sempre a fianco di coloro che si battono nella rivendicazione dei propri giusti diritti di cittadini, così come previsto dalla Costituzione e contro tutti coloro che dalla nostra Carta Costituzionale evidentemente si chiamano fuori. Seminatori di odio che non hanno neanche rispetto del Presidente della Repubblica che su quella panchina a Calendasco trova incisa una sua frase di inclusione e rispetto della dignità degli esseri umani. Alternativa per Piacenza invita tutte le Amministrazioni Comunali della Provincia, a cominciare dal capoluogo, a manifestare la propria solidarietà al Sindaco Zangrandi dando rapidamente corso all’installazione di panchine arcobaleno in tutti i nostri Comuni. La risposta più giusta a chi con il loro atto vigliacco vuole colpire un simbolo di inclusione, rispetto, ascolto e lotta contro ogni discriminazione e contro il quale l’intera comunità si deve schierare in maniera ferma e decisa”.




Tentato furto al centro Amazon di Castel San Giovanni: denunciata un’operaia

Nel pomeriggio di ieri, 23 maggio 2025, i carabinieri della Stazione di Borgonovo Val Tidone (PC) sono intervenuti presso il centro logistico Amazon di Castel San Giovanni, in via Dogana Po, in seguito alla segnalazione di un tentato furto da parte del personale di sicurezza.

Protagonista dell’episodio una donna di 30 anni, residente nella provincia di Lodi e impiegata come operaia all’interno della struttura. Secondo quanto emerso, la donna sarebbe stata sorpresa mentre tentava di sottrarre alcuni articoli – tra cui cinque paia di occhiali da sole di marche diverse, un orologio e una canottiera firmata – per un valore complessivo di alcune centinaia di euro, tutti nascosti sotto i vestiti. Avvertiti dalla vigilanza, i carabinieri sono giunti rapidamente sul posto e hanno denunciato la donna in stato di libertà per il reato di tentato furto aggravato. La merce è stata interamente recuperata e riconsegnata ai responsabili del magazzino.




Gragnano Trebbiense: movimenti anomali segnalati dai cittadini e due furti in abitazioni

Una serie di episodi sospetti e due furti in abitazione hanno movimentato la mattinata di mercoledì 21 maggio, mettendo in allerta i residenti e impegnando per diverse ore i carabinieri della stazione di San Nicolò a Trebbia. Nel giro di poco più di un’ora, in zone tra loro ravvicinate del comune di Gragnano, si sono registrati movimenti anomali, segnalazioni di presunti malintenzionati e intrusioni domestiche, alimentando il timore di una banda in azione.

Il primo episodio si è verificato intorno alle 9:50 in via Madre Teresa di Calcutta, dove un anziano residente ha allertato il 112 dopo aver ricevuto la visita di un uomo che si è presentato come tecnico dell’acquedotto. L’uomo, dopo aver chiesto alcune informazioni generiche, si è allontanato a piedi. L’insolito comportamento e l’assenza di comunicazioni ufficiali da parte del gestore del servizio idrico hanno insospettito il cittadino, che ha ritenuto opportuno contattare i militari. Una pattuglia è giunta sul posto in pochi minuti, ma non ha individuato persone sospette nelle vicinanze.

A distanza di venti minuti, alle 10:10, una nuova chiamata è arrivata dalla frazione Casaliggio. Un residente ha riferito di aver notato tre individui, descritti come giovani con carnagione olivastra, scavalcare il muro di cinta della villetta di un vicino e poi allontanarsi frettolosamente a bordo di un’Audi grigia. Anche in questo caso, i carabinieri si sono recati rapidamente sul posto per un sopralluogo. L’abitazione è risultata chiusa e priva dei proprietari, ma non sono stati riscontrati segni di effrazione.

La situazione si è aggravata nel corso della mattinata con la segnalazione di due episodi criminosi. Il primo è stato denunciato attorno alle 10:40 in via Trento: una cittadina ha riferito che i genitori, rientrando dopo una breve assenza, hanno trovato l’abitazione completamente a soqquadro. I ladri sono riusciti a entrare approfittando di una porta lasciata socchiusa e hanno rubato un salvadanaio contenente monete. Non risultano altri oggetti sottratti. L’abitazione, secondo quanto riferito, non era dotata di alcun sistema di allarme.

Il secondo episodio si è verificato verso le 11:10, ancora a Casaliggio, dove la proprietaria di una casa ha trovato il vetro di una finestra posteriore in frantumi. Fortunatamente, all’interno non risultavano mancanze e nulla è stato rubato. Anche in questo caso, l’immobile era sprovvisto di impianti antifurto.

La successione ravvicinata dei quattro episodi, per tempi e luoghi, fa ipotizzare un possibile collegamento tra le persone avvistate e i successivi furti. In particolare, l’avvistamento dell’Audi grigia potrebbe rappresentare un elemento utile per lo sviluppo delle indagini. Non si esclude che i presunti responsabili abbiano effettuato sopralluoghi spacciandosi per tecnici, un metodo già rilevato in analoghi contesti.

I carabinieri della stazione di San Nicolò stanno raccogliendo testimonianze e visionando le registrazioni delle videocamere di sorveglianza, sia pubbliche che private, presenti nella zona. Secondo quanto emerso, la tempestività degli interventi e la presenza costante sul territorio delle pattuglie potrebbe aver contribuito a dissuadere i malintenzionati dal portare a termine ulteriori colpi.

Le indagini proseguono, mentre i militari invitano i cittadini a mantenere alta l’attenzione e a segnalare tempestivamente qualunque movimento sospetto, in un’ottica di collaborazione attiva per la sicurezza comune.




Panchina arcobaleno di Calendasco imbrattata. Il sindaco: “Chi ha paura dei colori?”

È stato lo stesso sindaco di Calendasco,Filippo Zangrandi, attraverso un post su Facebook a dare notizia di un atto di vandalismo che ha interessato la panchina Arcobaleno del parco giochi.
“Dopo la posa della panchina arcobaleno – ha scritto – un signore mi ha scritto:
“W l’arcobaleno, dove ognuno trova il suo colore preferito senza separarsi dagli altri!”
Una frase molto bella, che mi ha colpito perché esprime a fondo il valore della comunità: tutti diversi, ma insieme
A qualcuno però non piace. Qualcuno che non ha nemmeno il coraggio delle proprie idee, al punto da incappucciarsi per entrare di notte nel parco giochi, cancellare i colori della panchina e riportare scritte ingiuriose sulla pavimentazione (che qui non intendo pubblicare)
Un atto vile, che dimostra quanto ci sia bisogno nel nostro Paese di una norma contro l’odio.
Un atto che sarà denunciato alle forze dell’ordine, a cui consegneremo le riprese delle telecamere. Comunque, come sempre, ci siamo rimboccati le maniche. L’assessore Simone Bergonzi di prima mattina ha cancellato le scritte. Un ringraziamento anche ad Alessandro Merli che subito si è reso disponibile, allo stesso fine. Poi domani, mercoledì 21 maggio, appuntamento al parco giochi alle ore 18,30 per:colorarla.
Tutti insieme, simbolicamente, restituiremo alla panchina i suoi colori.
Sarà un modo per ribadire i valori di inclusione alla base della decisione di posizionarla, ma anche l’importanza che le Istituzioni si mobilitino per promuovere la crescita culturale delle comunità, sia nelle città che nei luoghi più periferici.
Il cambiamento passa davvero da ciascuno di noi, nessuno escluso.
Svariate le reazioni che si registrano davanti all’episodio.
Comune di Piacenza “sostegno ancora più convinto al Pride contro ogni forma di discriminazione, omo e transfobia”
“Non è accaduto in città, ma non si può né si deve restare indifferenti alla “cancellazione” della panchina arcobaleno di Calendasco. Un gesto vile nell’anonimato del vandalismo, gravissimo perché emblematico di un atteggiamento aggressivo e intollerante, nel quale la nostra comunità non può riconoscersi ma è chiamata a prenderne nettamente le distanze”. Sono le parole dell’assessore alle Pari Opportunità Serena Groppelli, che aggiunge: “Di fronte a episodi come questo, il Comune di Piacenza non può che ribadire ancor più convintamente il proprio sostegno al Pride che sabato 24 maggio animerà il centro storico, come occasione per riaffermare il contrasto a qualsiasi forma, inaccettabile, di discriminazione, omo o transfobia”.
“I colori dell’arcobaleno – conclude Groppelli – esprimono l’armonia che nasce dall’incontro tra sfumature diverse: non c’è vernice che possa coprire o annullare questo concetto. Anche a nome del sindaco Tarasconi e dei colleghi di Giunta, esprimo la mia solidarietà ad Arcigay Piacenza Lambda e a tutte le associazioni che si impegnano, ogni giorno, perché nessuno debba sentirsi oggetto di esclusione sociale, marginalità o pregiudizio a causa della sua identità”.
La condanna di Alternativa per Piacenza
Alternativa per Piacenza condanna con forza il gesto vandalico e omotransfobico che a pochi giorni dalla sua inaugurazione ha avuto come obiettivo la “panchina arcobaleno” situata a Calendasco e offre la propria vicinanza e solidarietà al Sindaco Zangrandi, ai cittadini di Calendasco e alla Associazione Arcigay Piacenza Lambda.
Disgusta che un semplice simbolo della libertà di amare e di essere pienamente sé stessi e di riconoscimento della piena dignità di tutte le persone, possa essere stata oggetto di un atto vigliacco e di violenza quale la cancellazione dei colori dell’arcobaleno e la scritta vergognosa apparsa al suo posto.
Un atto di violenza proprio perché rivolto, a pochi giorni dall’inaugurazione della stessa e al Pride di sabato, contro tutti coloro che si battono e credono che una società civile si misuri anche dalla capacità di garantire piena dignità e diritti a tutti, indipendentemente dal proprio orientamento di genere.
Si è voluto scientemente colpire un messaggio di inclusione, rispetto, ascolto e lotta contro ogni discriminazione.
Alternativa per Piacenza a questa deriva omotranfobica della società non intende sottomettersi ed anche per questo aderisce ancor più convintamente al Pride di sabato 24 maggio ed invita tutta la cittadinanza a fare altrettanto per rimarcare sempre più il proprio rifiuto di qualsiasi forma di discriminazione.

Panchina arcobaleno “cancellata” a Calendasco. Cgil: “Un gesto vile e intollerabile. Serve una risposta collettiva”. Arcigay: “Il Piacenza Pride sia ancora più grande”
“Se qualcuno anche a Piacenza pensa che intimidire con il favore del buio e cancellare la diversità sia un’opzione percorribile sul nostro territorio, sappia che troverà anche lavoratrici e lavoratori ai loro posti per difendere l’autodeterminazione delle persone. Siamo di fronte a un gesto vile a cui occorre rispondere in modo collettivo. Ci auguriamo che il Piacenza Pride sia ancora più grande”.
La Cgil di Piacenza condanna con fermezza la “cancellazione” della panchina arcobaleno da parte di ignoti. Un simbolo di inclusione, rispetto e diritti civili collocato nei giardini di via Anguissola a Calendasco solo pochi giorni fa da Arcigay in collaborazione con l’amministrazione comunale. “Un gesto grave, che non può essere derubricato a una bravata: così si cancella un messaggio di pace, convivenza e uguaglianza. In un tempo in cui le discriminazioni verso le persone LGBTQIA+ sono tutt’altro che superate – dice Bussacchini – e anzi, in molti contesti alimentate da un clima di odio e regressione culturale – è inaccettabile che a qualcuno venga in mente di togliere l’arcobaleno simbolo di accoglienza e rispetto nella diversità”.
Davide Bastoni, presidente Arcigay Piacenza Lambda, ricorda che “la panchina è stata messa solo pochi giorni fa con iscritta una frase, anch’essa cancellata, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella contro l’omobitransfobia”. Anche Vladimir Luxuria, madrina del Pride in programma il 24 maggio, commenta: “Non resteremo in panchina spettatori dell’omofobia, è necessaria una mobilitazione”. Da Arcigay arriva l’appello a tutti i partiti piacentini di prendere le distanze da questi gravi attacchi.
La CGIL di Piacenza è, e continuerà ad essere, al fianco di chi ogni giorno lotta per il diritto ad essere sé stesso, contro ogni forma di discriminazione. E sulla linea delle altre associazioni promotrici rilancia: “Il Piacenza Pride del 24 maggio dovrà essere ancora più partecipato, visibile, rumoroso. Dopo questo atto vile, la risposta deve essere collettiva, pubblica e determinata. Invitiamo tutte e tutti a scendere in piazza per affermare, insieme, che nessuno può cancellare i colori dell’inclusione e della dignità. E anche con la partecipazione si combattono queste forme oscurantiste, per questo pensiamo che votare ai referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza sia importante anche per valorizzare le diversità”