Autobus in fiamme a Rustigazzo. Illesi autista e due passeggeri

Un altro autobus in fiamme. Questa volta è capitato ad una corriera Seta che, nel primo pomeriggio di oggi, 6 marzo, è stata rapidamente divorata dal fuoco lungo la provinciale 14 vicino a Rustigazzo, nel comune di Lugagnano. I vigili del fuoco intervenuti sul posto hanno provveduto a spegnere le fiamme. Fortunatamente sia l’autista sia i due passeggeri presenti sul mezzo pubblico, fra cui un ottantenne, sono riusciti ad uscire indenni.

Bisognerà ora capire le cause del rogo, quasi certamente originato da un guasto tecnico.

Questo il comunicato stampa diffuso da Seta

SETA comunica che questo pomeriggio, alle ore 14:00 circa, un autobus in servizio sulla linea E42 della rete extraurbana di Piacenza ha improvvisamente preso fuoco mentre percorreva la S.P.14 all’altezza di Rustigazzo. Il mezzo era partito da San Michele alle ore 13:40 ed era diretto a Piacenza (via Carpaneto-Cadeo-Pontenure), con arrivo previsto alle ore 14:42. Nonostante l’attivazione dell’impianto automatico antincendio di cui il bus era dotato, le fiamme si sono propagate dal vano motore all’intero veicolo, che è andato completamente distrutto.

L’incendio è avvenuto pochi minuti dopo la partenza da San Michele. A bordo erano presenti solo due passeggeri, nessuno dei quali ha riportato conseguenze. L’autista, accortosi dello sprigionarsi delle fiamme, ha prontamente arrestato la marcia ed ha fatto scendere i passeggeri dal mezzo, assicurandosi che si trovassero in condizioni di sicurezza. Il conducente ha quindi contattato la sala operativa di SETA, che a sua volta ha immediatamente richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, intervenuti da Fiorenzuola con due autopompe.

Il bus incendiatosi oggi apparteneva ad un lotto di mezzi extraurbani prodotti da Iveco nel 2017 ed acquistati da SETA per il servizio extraurbano nei bacini provinciali serviti dall’azienda. Nella scheda tecnica che riporta lo storico degli interventi effettuati risulta essere stato sempre regolarmente sottoposto alle operazioni di manutenzione programmate, ed aver sempre superato positivamente le prescritte revisioni annuali obbligatorie, l’ultima delle quali è stata effettuata lo scorso mese di gennaio.

Il mezzo sarà sottoposto ad un’indagine interna presso l’officina SETA di Piacenza al fine di determinare le cause dell’incendio. SETA ringrazia i Vigili del Fuoco di Fiorenzuola, intervenuti prontamente. Un sentito ringraziamento va anche all’autista, che ha agito con senso di responsabilità ed accuratezza adeguate alle circostanze.

A causa dell’interruzione temporanea al transito disposta in quel tratto della S.P.14, fino al termine della giornata il servizio della linea E42 viene limitato a Badagnano, quindi le corse da/per Piacenza non raggiungono Rustigazzo e San Michele. La corsa delle ore 16:10 da Piacenza per San Michele limita la corsa a Badagnano; la conseguente corsa delle 17:20 da San Michele per Piacenza partirà da Badagnano.

 

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Soccorso Alpino e Speleologico Emilia-Romagna, rinnovate le cariche regionali

Lo scorso dicembre il Soccorso Alpino e Speleologico Emilia-Romagna (SAER) ha rinnovato le cariche dirigenziali che guideranno il servizio regionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico per il triennio 2025-2027. Confermato alla presidenza Sergio Ferrari – giunto al terzo mandato – supportato dai due vice-presidenti uscenti, Claudia Galeazzi, che coordina anche le attività delle unità cinofile, e il dottor Giacomo Mennilli, che supervisiona le attività sanitarie. Totale rinnovamento invece per la 25° Delegazione alpina, la struttura che coordina le attività di soccorso, tecniche ed addestrative in ambiente montano. Il nuovo delegato è Matteo Erbacci, infermiere del 118, da quindici anni operativo sulla base di elisoccorso di Pavullo nel Frignano e istruttore regionale sanitario. A lui si affiancano i due nuovi vice, il tecnico di soccorso alpino Roberto Piancastelli, che vanta una trentennale esperienza operativa all’interno del SAER, e il dottor Francesco Marconi, medico, anch’egli attivo nel SAER da diversi anni. Per quanto riguarda la 12° Delegazione speleologica regionale, confermato alla guida Giovanni Rossi, supportato da Davide Garavini e Matteo Ruocco.

LE ATTIVITA’ DEL 2024

Il 2024 ha visto i tecnici del SAER impegnati in 511 missioni, tra attività di soccorso sanitario, ricerca dispersi ed operazioni di protezione civile/supporto ad altri enti; le persone soccorse sono state, in totale, 483. Numeri sostanzialmente invariati rispetto all’anno precedente, quando gli interventi registrati sono stati di poco superiori (520). Nello specifico, le chiamate di soccorso che hanno coinvolto le donne e gli uomini del Saer in ambiente impervio sono stati 500, mentre 11 sono stati i contesti di protezione civile e supporto ad altri entri, in particolare durante gli eventi alluvionali che hanno coinvolto la parte orientale della Regione.

L’attività maggiormente coinvolta si conferma l’escursionismo che, con un 46,4% di interventi sul totale registra un aumento di quasi dieci punti percentuali in 10 anni (nel 2014 era infatti 37,2%, mentre del 2023 il 46%), la raccolta di funghi con il 15,1% (nel 2023 il 6,5%) e la mountain bike con l’8,1% (dato leggermente diminuito rispetto all’8,9% del 2023). Da notare come le discipline prettamente alpinistiche come alpinismo, arrampicata sportiva, scialpinismo e ferrate abbiano coinvolto in totale il 2% delle chiamate, percentuale di poco inferiore agli incidenti di lavoro in ambiente montano od impervio, che nel 2024 sono stati 12 (il 2,5% del totale). Ovviamente il dato delle attività in ambiente invernale risente delle scarse e tardive precipitazioni nevose dell’anno appena concluso.  Oltre agli interventi in territorio montano, si registrano anche due interventi in ambito speleologico, uno dei quali per il salvataggio di una speleologa ferita nella grotta di Bueno Fonteno (Bg), attività che ha impegnato per diversi giorni, oltre agli operatori del SAER, tecnici speleologi provenienti da tutta Italia. La maggior parte delle chiamate di soccorso è stata provocata da eventi traumatici: cadute (30,8%), scivolamento (6%), precipitazione (1,2%) seguite dalla perdita di orientamento (26,3%) e incapacità a proseguire o tornare sui propri passi (5,8%); i malori (9,3% sul totale) sono tuttavia la prima causa di decesso o di ricovero in gravi condizioni. Gli interventi di soccorso hanno riguardato in maggioranza cittadini di sesso maschile (il 67,6%) e persone nella fascia di età compresa tra i 50 e 70 anni (31,8%): il 98,5% delle persone soccorse non era iscritta al Cai.

I soccorritori intervenuti sono stati 3.874 (cifra comprensiva di tecnici territoriali e tecnici di elisoccorso), con un conteggio di ore-uomo di 13.449. Dei 500 interventi totali in ambiente impervio, 168 hanno visto un diretto coinvolgimento di un elicottero. In 95 missioni è stato attivato EliPavullo e in altre 33 EliRavenna (a bordo di questi velivoli è sempre presente un tecnico di elisoccorso CNSAS e – in caso di necessità – un’unità cinofila da valanga, oltre all’equipe sanitaria), in 9 EliParma e in 6 EliBologna.

Per quanto riguarda le articolazioni territoriali delle stazioni alpine, Corno alle Scale e Rocca di Badolo, le Stazioni bolognesi di soccorso, hanno effettuato rispettivamente 30 e 35 interventi, la Stazione Monte Alfeo (Piacenza) 37, la Monte Cimone (Modena) 92, la Monte Cusna (Reggio Emilia) 99, la Monte Falco (Romagna) 97 e la Monte Orsaro (Parma) 83; sono tuttavia consistenti gli interventi in zone di confine, sia provinciale che regionale, che hanno richiesto agli operatori territoriali del Saer un supporto ai colleghi delle stazioni limitrofe.

“Il 2024 è stato un anno di intenso lavoro e conferma il trend degli ultimi anni, che vede cioè una crescente frequentazione della montagna emiliano-romagnola e di conseguenza – ha commentato il presidente del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Emilia-Romagna Sergio Ferrari – un impegno maggiore nelle attività di soccorso. Ringrazio tutti i nostri tecnici, sanitari e logistici, che con grandissima professionalità e preparazione hanno garantito soccorso e aiuto a tutti coloro che si sono trovati in una situazione di difficoltà in montagna, in ambiente ipogeo o su terreno impervio. Desidero ringraziare anche tutte le realtà che ci hanno fornito supporto e hanno consentito un potenziamento del nostro parco mezzi, delle attrezzature e della sicurezza dei nostri operatori” ha concluso Ferrari.




In tre arrestati dai carabinieri

Tre uomini di 35, 41 e 48 anni sono stati arrestati dai carabinieri: in due casi l’autorità giudiziaria ha reso definitive le condanne, nel rerzo dopo aver sospeso una misura più volte violata i giudici hanno emesso un decreto di carcerazione.
I carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza, nell’ultima settimana, li hanno rintracciati presso le loro abitazioni, arrestati e trasferiti in carcere alle “Novate”.
Mercoledì, 26 febbraio, in mattinata i militari della stazione di Cortemaggiore hanno suonato a casa di un milanese di 48 anni, da poco domiciliato nel paese magiostrino e hanno eseguito un provvedimento di carcerazione emesso dal Tribunale di Lodi. L’uomo condannato per percosse, lesioni personali ed estorsione, reati commessi in Melegnano dal marzo 2013 al febbraio 2016, è stato portato in carcere dove sconterà 4 anni e 4 mesi di reclusione.
Alle 15:00 di giovedì 27 febbraio i carabinieri del Reparto Operativo di Piacenza, a Gragnano Trebbiense hanno rintracciato ed arrestato un giovane disoccupato 35enne, poiché colpito da un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dal Tribunale di Piacenza. Il giovane deve scontare la pena di anni 3 mesi 8 di reclusione per furto aggravato e maltrattamenti contro i familiari commessi nella provincia di Piacenza fra il 2012 e il 2020. Dopo essere stato fermato il giovane , espletate le formalità di rito è stato portato al carcere di Piacenza a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Infine, sono stati i carabinieri di San Nicolò a Trebbia, che prima di cena, martedì 25 febbraio a Borgonovo Val Tidone (PC), hanno suonato a casa di un 41enne per eseguire un ordine di carcerazione. L’uomo era sottoposto all’affidamento in prova fino al marzo 2026 in quanto era stato condannato dal Tribunale di Milano per guida in stato di ebbrezza. Considerato che più volte è stato pizzicato nell’inosservanza alle prescrizioni cui era sottoposto, risultando assente dal domicilio in orario notturno, e che era solito frequentare pregiudicati o tossicodipendenti, l’autorità giudiziaria nel sospendere la misura provvisoria dell’affidamento al servizio sociale ha emesso l’ordine di carcerazione. Così i militari di San Nicolò a Trebbia, dopo le formalità di rito lo hanno portato in carcere.




Adescavano uomini su una chat di incontri e poi li rapinavano: tre giovani arrestati

Adescavano le vittime su una App di incontri e le attiravano in luoghi appartati. Qui una banda di giovani sovrastava numericamente il malcapitato e minacciandolo anche con coltelli lo rapinava. Era questo il modus operandi di tre giovani italiani di età compresa fra i 19 ed i 31 anni, a cui sono stati contestati due episodi specifici e che sono stati arrestati la mattina di sabato 22 febbraio dai carabinieri della compagnia di Fiorenzuola d’Arda, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Piacenza su richiesta della procura.

I cyber-adescatori, secondo la ricostruzione degli inquirenti, hanno agito nel primo pomeriggio del 1° febbraio e nella tarda serata del 9 febbraio 2025 dopo aver contattato le loro due vittime tramite una nota chat di incontri che garantisce l’anonimato degli iscritti.

Si sono dati un cosiddetto appuntamento “al buio” in una località appartata del Comune di Villanova sull’Arda. Un uomo, originario della provincia di Parma, si è trovato di fronte oltre all’individuo conosciuto in rete ma anche altre due persone, una delle quali armata di coltello. Il terzetto, tramite minacce, ha preteso soldi in contanti.  Lo sfortunato ha però avuto la prontezza di risalire a bordo della propria autovettura e fuggire, senza riportare conseguenze. Anche la seconda vittima era un uomo della provincia di Parma. Davanti all’aggressione ha reagito ingaggiando una colluttazione. Ha però rischiato di rimanere soffocato quando è caduto in un canale ed uno degli aggressori gli tenuto la testa bloccata nell’acqua. Nonostante tutto anche lui alla fine è riuscito a scappare ed a rifugiarsi in auto, chiudendo le portiere e chiamando il 112. Nel frattempo il trio si era dato alle gambe,  portando con sé le chiavi dell’auto della vittima. I carabinieri di Villanova hanno passato al setaccio le telecamere delle zone circostanti ed hanno alla fine rintracciato i tre aggressori ma anche altre due persone che avevano svolto la funzione di palo, almeno nel primo episodio: una di queste era una donna. Viste le prove raccolte e la pericolosità dei soggetti la procura della Repubblica di Piacenza ha richiesto le misure cautelari dell’arresto in carcere eseguite sabato, anche con il supporto dei carabinieri del comando provinciale di Cremona. I tre sono stati portati alle Novate mentre i due complici sono stati denunciati. Le accuse, a vario titolo, nei confronti dei cinque, sono di tentata rapina in concorso, rapina in concorso, porto abusivo di arma e lesioni personali aggravate.

Durante le perquisizioni effettuate sia in provincia di Piacenza sia in quella di Cremona, sono stati rinvenuti oggetti ritenuti di particolare interesse investigativo, tra cui tre coltelli e una pistola giocattolo priva di tappo rosso.

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Si rompe una caviglia nel bosco: interviene il Soccorso Alpino

Nel primo pomeriggio: un 66enne residente a Pianello Val Tidone si trovava lungo il sentiero 223 (nei pressi di Case Rettanni, PC) con i suoi due cani quando è caduto a terra procurandosi un brutto trauma alla caviglia che gli ha impedito di proseguire. L’uomo ha attivato i soccorsi ricorrendo all’app GeoResQ che ha avvisato la centrale operativa del SAER
Sono subito partite due squadre della stazione monte Alfeo che hanno raggiunto l’uomo, valutato la situazione e richiesto l’intervento dell’ambulanza che è giunta alla strada carrabile più vicina a case Rettanni (PC). I tecnici del Soccorso Alpino hanno immobilizzato l’arto dell’uomo e lo hanno posizionato su barella portantina per trasportarlo al loro mezzo fuoristrada con cui erano riusciti ad avvicinarsi al luogo dell’incidente. Infine l’uomo è stato consegnato all’ambulanza Val Tidone che l’ha preso in carico mentre i cani sono stati consegnati alla moglie accorsa sul posto.




Ruba l’auto ad un concessionario ma viene fermato. Altri quattro denunciati

Polizia di Stato – attività di prevenzione per i reati predatori e contro il patrimonio: quattro persone denunciate ed emessi tre fogli di via con divieto di ritorno nel comune di Piacenza.

Nei giorni scorsi le Volanti della questura di Piacenza hanno denunciato quattro soggetti in flagranza di reati contro il patrimonio (furto aggravato e ricettazione).
Ieri,durante una normale attività di controllo del territorio, gli agenti, insospettiti dall’andatura di un’auto decidevano di sottoporla a controllo.
A bordo si trovavano tre soggetti, due uomini sud sud-americani ed una ragazza italiana, tutti con diversi precedenti di polizia. Il veicolo è risultato intestato ad una società di noleggio. Al suo interno sono state trovate diverse buste di colore nero contenenti varie monete (oltre un centinaio) di piccolo taglio da 1, 2 e 5 centesimi di euro e alcune banconote di diverso valore, anche appartenenti a valuta straniera.
I fermati hanno fornito versioni discordanti e fumose sulla provenienza dei soldi, negando di esserne proprietari.
Secondo la polizia i quattro probabilmente avrebbero utilizzato il materiale rinvenuto per la “tecnica della monetine” con la quale la vittima, che spesso è appena entrata in auto, viene distratta con lancio di monetine per terra, consentendo ad un complice di rubare eventuali borse o altri oggetti di valore contenuti nell’autovettura.
Pur in assenza di beni potenzialmente riconducibili a furti commessi in precedenza, i tre soggetti sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di ricettazione in quanto trovati in possesso di alcune banconote di valuta straniera di cui non sapevano fornire spiegazione che, sequestrate al pari dei sacchetti di monetine.
Inoltre, alla luce dei precedenti a loro carico per reati contro il patrimonio e dell’ultima denuncia per ricettazione, vista anche la mancanza di legami affettivi, lavorativi e di residenza con il territorio piacentino, nei loro confronti è stata emessa la misura di prevenzione personale del foglio di via obbligatorio dal Comune di Piacenza con divieto di ritorno per la durata di tre anni.
Analogamente, mercoledì 19 febbraio la Volante è intervenuta su segnalazione di un’auto che circolava per le strade del centro cittadino sprovvista di targa di immatricolazione.
Gli spostamenti del veicolo sono stato seguiti dal cittadino, in continuo contatto con personale della sala operativa. Rintracciata l’auto sospetta, gli operatori hanno controllato il sospetto, un cittadino ecuadoregno di 28 anni.
È risultato che l’auto, poche ore prima, era stata rubata ad una concessionaria. Pertanto, dopo aver acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza del punto vendita, i poliziotti hanno accettato la presenza del soggetto fermato dalle Volanti e la dinamica del furto da lui commesso.
L’uomo è stato denunciato in stato di libertà per furto aggravato. L’auto è stata restituita al legittimo proprietario.




Incidente sulla A21. Un ferito grave

Incidente stradale questo pomeriggio, verso le 17, sull’autostrada A21 all’altezza di Castelvetro in direzione Brescia. Per cause in corso di accertamento una Skoda si è scontrata con un camion.
Nell’impatto sono rimaste ferite le due persone che viaggiano a bordo dell’auto. Un uomo è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale Maggiore di Parma con l’elisoccorso mentre il secondo occupante è stato portato in ospedale a Piacenza. Sul posto oltre ai sanitari sono intervenuti i vigili del fuoco, con l’ausilio di una autogrù e la polizia stradale per i rilievi. Pesanti le ripercussioni al traffico.




All’esame per la patente con gli auricolari: scoperto e denunciato

Un 48enne straniero, si è presentato alla Motorizzazione di Piacenza per sostenere l’esame teorico “armato” di un sofisticato kit composto da una micro telecamera con tanto di altoparlante, posizionata all’altezza di un foro appositamente realizzato sul giubbotto che indossava, e collegata a un dispositivo, dotato di sim, incollato sul petto. In questo modo, probabilmente, riprendeva le domande per poi farsi suggerire le risposte da remoto da parte di qualche complice disposto ad aiutarlo, al fine di riuscire a superare, in maniera fraudolenta, i quiz per la patente. Il comportamento del 48enne ha però destato qualche sospetto nell’esaminatrice, che insieme ad una guardia giurata, hanno segnalato la cosa ai carabinieri. Un equipaggio del Radiomobile di Piacenza verso le 9 del 18 febbraio, è intervenuto presso la Motorizzazione. Nel corso della perquisizione è stato trovato il kit tecnologico artigianale nascosto in parte nella manica sinistra del giubbotto. Condotto in caserma e accertato che lo stesso è stato sorpreso dopo che si era accomodato in una postazione dell’aula sede dell’esame e dopo che l’esaminatrice aveva già effettuato l’appello, è stato denunciato all’autorità giudiziaria.




Guida senza patente, assicurazione e revisione e non si ferma all’alt dei carabinieri: denunciato

Un giovane di 27 anni nel pomeriggio di domenica 16 febbraio, intorno alle 15,30 a Fiorenzuola d’Arda, mentre era alla guida della sua auto non si è fermato all’alt di una pattuglia del Radiomobile che stava facendo un normale controllo alla circolazione stradale in località Barabasca. Ne è nato un inseguimento con la gazzella del Radiomobile a tallonare il fuggitivo. Si sono vissuti anche momenti di paura per le pericolose manovre effettuate nel centro della cittadina della Val d’Arda.
Il giovane automobilista in un primo momento è riuscito ad eludere gli uomini dell’Arma e a fra perdere le proprie tracce. Dopo gli immediati accertamenti, i militari si son presentati a casa del 27enne che nel frattempo aveva tentato di “nascondere” la sua auto lontano dalla propria abitazione, e lo hanno portato in caserma. Alla fine di tutti gli accertamenti è emerso che il giovane si era messo alla guida con patente sospesa, senza assicurazione e revisione dell’auto. Per questo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e sanzionato per guida con patente sospesa per omessa presentazione a visita medica, per mancato arresto all’alt, per velocità pericolosa, per circolazione con assicurazione scaduta e revisione scaduta. (in totale circa 1.600 euro di sanzioni). L’auto è stata sequestrata.




Occupano una casa e si allacciano alla corrente elettrica: denunciati

Si erano stabiliti abusivamente all’interno di una casa ed avevano effettuato anche un rudimentale, quanto pericoloso, allaccio alla rete elettrica: attraverso un ponte elettrico a monte del contatore erano riusciti ad alimentare l’impianto della casa.
I carabinieri di Fiorenzuola d’Arda, sabato 16 febbraio, hanno scoperto due giovani, uno straniero di 26 anni, irregolare sul territorio nazionale ed un giovane di 17 anni, che avevano occupato abusivamente l’abitazione disabitata in Fiorenzuola d’Arda. L’immobile è di proprietà di un imprenditore che aveva segnalato l’abusiva occupazione dell’immobile nonché l’irregolare allacciamento abusivo alla fornitura di energia elettrica, come anche attestato da un tecnico fatto appositamente intervenire sul posto. Dopo le formalità di rito, i due giovani sono stati denunciati per invasione di edifici e furto in concorso. Il 26enne, irregolare sul territorio nazionale, è stato anche invitato a presentarsi presso la questura di Piacenza per regolarizzare la propria posizione, mentre il 17enne è stato affidato ai servizi sociali del Comune, perché i genitori non ne avevano denunciato l’allontanamento e si sono mostrati disinteressati a riassumere la custodia.




Tamponamento fra camion sulla A1

Tamponamento fra due autoarticolati nella serata di oggi, poco dopo le 20, sull’autostrada A1 al km. 83 tra Fiorenzuola e Fidenza.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Fiorenzuola e soccorritori del 118. Due persone sono state portate all’ospedale Vaio di Fidenza in condizioni serie, ma non in pericolo di vita. A causa dell’incidente si sono formate code in direzione sud.




Guerra alle bande giovanili. Altri due arrestati per tentato omicidio

Questa mattina la polizia di Stato di Piacenza, dopo una complessa indagine coordinata dalla procura della Repubblica, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di due ventenni di origine straniera, indagati per il reato in concorso di tentato omicidio ai danni di un coetaneo.
L’indagine della Squadra Mobile cittadina, ha riguardato l’identificazione degli autori di una grave aggressione avvenuta la sera del 27 ottobre 2024 di fronte ad un noto locale del centro storico cittadino. A seguito di un diverbio per futili motivi tra due gruppi di giovani, di cui uno più numeroso e composto da circa 15 ragazzi principalmente di origine nordafricana, era nato un violentissimo scontro. Glia arrestati si sono passati un coltello, con cui uno dei due ha cercato di colpire al petto un rivale. Fortunatamente grazie all’intervento di una amico la coltellata anziché zone vitali ha raggiunto un braccio causando comunque una profonda ferita giudicata guaribile in 28 giorni.
Le Volanti intervenute sul posto hanno identificato la vittima, in stato di ubriachezza, ed anche alcuni testimoni. Grazie alle scarne descrizioni, i poliziotti sono riusciti riuscivano ad individuare uno degli aggressori, un pluripregiudicato, noto per numerosissimi episodi criminali legati allo spaccio di stupefacenti e ad aggressioni con armi da taglio ai danni di rivali, nell’ambito della faida in essere tra gruppi di nordafricani, per il dominio dello spaccio cittadino.
Il giovane era stato quindi colpito da un’ordinanza di custodia in carcere, eseguita a novembre dalla Squadra Mobile. Il quadro delle indagini rischiava però di essere “inquinato: l’arrestato, infatti, riusciva a convincere un altro membro del gruppo, quasi incensurato, a presentarsi in questura ed autoaccusarsi dell’accoltellamento, supportato da alcuni altri soggetti del gruppo criminale. Secondo la ricostruzione alternativa fornita agli inquirenti, l’arrestato non si sarebbe neppure trovato sul luogo dei fatti al momento della lite.
Le indagini della Squadra Mobile, supportate da una serie di perquisizioni e sequestri, dall’analisi dei tabulati telefonici, dall’ascolto di persone ed da un incidente probatorio di testimoni, hanno permesso di smentire la ricostruzione alternativa, ed anzi hanno portato ad accertare le responsabilità di un altro soggetto del gruppo, individuato come il vero e proprio accoltellatore.
Il pluripregiudicato invece è stato individuato come colui che aveva passato il coltello all’amico. Sono così stati ridefiniti i ruoli nell’accoltellamento commesso dai due e modificati i capi d’imputazione.
Il ragazzo che si era auto-accusato è invece indagato per auto-calunnia e favoreggiamento personale e nel frattempo ha lasciato spontaneamente il territorio nazionale (nel mese di gennaio) .
Alla luce di questo quadro accusatorio il G.I.P. di Piacenza, ha emesso una nuova ordinanza di custodia in carcere a carico di entrambi gli indagati, disponendo la conferma del provvedimento di novembre per quanto riguarda la posizione del primo e l’applicazione della custodia in carcere anche nei confronti del secondo.
Sono in corso di definizione le posizioni degli altri soggetti che hanno partecipato al violento scontro di fronte al locale, che peraltro aveva subito una sospensione dell’attività con provvedimento del questore di Piacenza ex art. 100 TULPS in seguito ai gravi fatti in questione.