Sedicenne denunciato per spaccio a scuola

Nella mattinata di venerdì 20 dicembre le Volanti della Questura di Piacenza, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio hanno denunciato un cittadino nordafricano di anni 16, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Nello specifico gliagenti, su segnalazione del personale docente, sono intervenuti all’interno di un Istituto Scolastico cittadino di secondo grado in quanto erano stati notati alcuni ragazzi appartarsi in una zona isolata della scuola in presenza di un giovane che già nei giorni precedenti aveva mantenuto comportamenti sospetti.

Gli agenti sono riusciti ad individuare il ragazzo,che alla vista della polizia ha cercato di allontanarsi velocemente verso una classe.

Subito raggiunto gli veniva chiesto di mostrare cosa avesse nella mano chiusa e lo stesso mostrava una piccola bustina trasparente con all’interno 11 pezzetti di sostanza stupefacente tipo hashish per un peso complessivo di 9,58 gr.. A seguito di  effettuata una perquisizione più approfondita addosso al giovanissimo è stato trovato un bilancino elettronico di piccole dimensioni verosimilmente utilizzato per pesare la sostanza stupefacente da spacciare.

La sostanza stupefacente ed il bilancino sono stati sequestrati ed il giovane, accompagnato in Questura per le formalità di rito, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, quindi è stato affidato ai genitori che nel frattempo avevano raggiunto gli uffici di viale Malta.

 

 

 




Arrestato dalla polizia per tentato omicidio

Nella mattinata di martedì 17 dicembre la polizia di Stato, all’esito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza, ha arrestato un trentaquattrenne di origine tunisina, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentato omicidio.

L’attività investigativa, condotta dalla locale Squadra Mobile, è legata ad una serie di scontri tra fazioni contrapposte di cittadini di origine nordafricana, verosimilmente per ragioni connesse al traffico di sostanze stupefacenti, avvenute la notte tra il 13 ed il 14 luglio 2024, tra Corso Vittorio Emanuele, piazzale Genova, il Pubblico Passeggio e via Colombo.

Nel corso degli scontri, inizialmente in via Colombo, un ragazzo appartenente al gruppo dell’arrestato, veniva colpito con un’arma da taglio all’ascella. Per questo episodio erano stati  identificati e denunciati due ragazzi di origine egiziana mentre la vittima aveva riportato 7 giorni di prognosi.

Gli scontri erano successivamente ripresi  in centro, ed in quella circostanza, per vendicare il ferimento dell’amico, l’arrestato aveva colpito un ragazzo di origine egiziana con un fendente al petto, che solo fortuitamente non aveva leso organi vitali. Il ferito era stato trasportato in ospedale, e ricoverato in prognosi riservata. Operato d’urgenza, era stato giudicato guaribile in 30 giorni.

All’arrivo delle Volanti sul luogo dell’ultima lite, allertate dai passanti, tutti i contendenti, eccetto il ferito, si erano già dati alla fuga, lasciando sul posto una lama e diverse tracce di sangue.

Veniva quindi avviata un’attività investigativa per identificare le fazioni contrapposte, anche attraverso l’immediata analisi dei filmati di videosorveglianza e la visione sei social. Era stato cosa individuato un in cui il gruppo dell’accoltellatore “festeggiava” l’aggressione appena compiuta.

Anche grazie alla descrizione fornita dalla persona offesa, era stato possibile identificare l’autore dell’accoltellamento, noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti. Utile alla fine dell’identificazione anche un attraverso un particolare tatuaggio. Ad inizio di questa settimana sono scattate le manette ai suoi polsi ed è stato portato in carcere.

Il soggetto, regolare in Italia ha svariati precedenti penali e di polizia e ad ottobre era stato anche proposto dal Questore di Piacenza per l’applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, misura di prevenzione irrogata dal Tribunale di Bologna il giorno stesso dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Pertanto al termine del periodo detentivo, all’indagato sarà applicata per 18 mesi la sorveglianza speciale, con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Sono in corso ulteriori indagini al fine di identificare e valutare la responsabilità degli altri soggetti coinvolti.




Le S.I.O. (Squadre Intervento Operativo) dei carabinieri a Castel San Giovanni

Dall’inizio del mese di dicembre 2024 il Comando Provinciale dei Carabinieri di Piacenza, in linea con le direttive condivise con la Prefettura in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha predisposto un piano straordinario che prevede, al fianco dei servizi di pattuglia della Stazione Carabinieri del luogo, un’aliquota di S.I.O. (Squadre d’Intervento Operativo) del 5^ Reggimento “Emilia-Romagna” di Bologna.

La cittadina è stata quindi oggetto di ulteriori e mirati servizi di controllo straordinari, finalizzati sia alla prevenzione ed al contrasto dei reati, sia a rassicurare i cittadini.

In particolare, è stata implementata la presenza dei servizi esterni specialmente nelle zone più a rischio ed in orari serali e notturni. Una pattuglia della locale Stazione insieme a due aliquote della Squadre di Intervento Operativo (S.I.O.), nella settimana appena trascorsa, è stata stati impegnata sulle strade con soste fisse e posti di controllo rafforzati sulla via Emilia Pavese e sulle due strade principali che conducono in provincia di Pavia. Nel corso di questo primo periodo del dispositivo sono state controllate a Castel San Giovanni 74 persone e 43 veicoli.

Il dispositivo, sarà replicato nelle prime settimane del 2025, ed eventualmente adeguato e calibrato anche in base alle segnalazioni di particolari situazioni ed episodi che dovessero arrivare da parte dei cittadini.

 




Incidente stradale fra Niviano e Roveleto Landi

Incidente stradale nella tarda mattinata di oggi a Niviano di Rivergaro lungo la strada che conduce a Roveleto Landi. Per cause in corso di accertamento un’auto ed un furgone si sono scontrate. A causa del violento i due mezzi sono finiti fuori strada ed il mezzo commerciale è finito sopra alla vettura. Fortunatamente nessuna fra le persone a bordo ha riportato gravi traumi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Piacenza oltre ai sanitari inviati dal 118.




Quindicenne ferito con un’arma bianca in zona via IV Novembre al culmine di una lite

Episodio ancora da chiarire quello accaduto nel primissimo pomeriggio di oggi nella zona di via IV Novembre, nei pressi del Cheope nell’orario in cui i ragazzi escono dalle vicine scuole. Un quindicenne è rimasto vittima di un accoltellamento che sarebbe scaturito da una rissa avvenuta in una strada retrostante. Due giovani hanno cominciato a picchiarsi violentemente, prendendosi a pugni, davanti a vari compagni, alcuni dei quali hanno filmato la scena.

Ad un certo punto uno dei due giovanissimi avrebbe estratto un’arma bianca ed avrebbe inferto al coetaneo almeno due fendenti, provocandogli altrettante ferite.

Il quindicenne si è poi spostato ed ha tentato di tamponare le ferite con alcuni fazzoletti. E’ poi stato medicato nei pressi del Cheope dove sono intervenuti i sanitari della Croce Rossa, l’automedica del 118, la polizia locale, i carabinieri del radiomobile e la polizia. Il ragazzo è stato portato in ospedale per accertamenti ma le sue condizioni non sarebbero critiche.

(Immagine creata con AI)




Motociclista si infortuna su un sentiero. Interviene l’elisoccorso

Poco prima delle ore 14 di oggi, 7 dicembre, la stazione monte Alfeo è stata attivata per un motociclista che si è infortunato lungo la via del Sale (sentiero 101) in località Schiavi nel comune di Bobbio (PC). I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna hanno raggiunto il luogo dell’incidente, a piedi e con il mezzo fuoristrada, mentre è stato attivato EliPavullo per l’evacuazione del paziente che nella caduta aveva riportato un trauma ad una spalla.

Una volta giunto sul posto l’elisoccorso ha sbarcato tramite verricello il Tecnico di elisoccorso del CNSAS che ha poi recuperato a bordo l’infortunato per trasportarlo al Passo della Crocietta (sopra l’abitato di Cicogni) dove è stato consegnato all’ambulanza che lo ha preso in carico. Sul posto erano presenti anche i sanitari dell’auto infermieristica di Bobbio e la Pubblica di Travo.

 




Sgominata la banda che rubava costosi apparecchi satellitari dai trattori

Undici giovani di nazionalità romena, di età compresa tra i 19 e i 28 anni, ed un 39enne albanese, sono stati denunciati dai carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola d’Arda per furti consumati e tentati in concorso e ricettazione in concorso.

Il bottino della banda che i carabinieri piacentini in parte hanno sequestrato ed in parte hanno subito restituito ai legittimi proprietari è stato di 4 quintali circa di semilavorati in rame e ferro rinvenuti in due grandi cassoni ed un ingente quantitativo di fitofarmaci rubati al Consorzio Agrario di Caldiero (Verona). Durante un’ perquisizione effettuata dai carabinieri di Fiorenzuola d’Arda, coadiuvati dai colleghi cremonesi, in un immobile in provincia di Cremona, dove soggiornavano saltuariamente tre dei giovani  sono stati rinvenuti arnesi da scasso, da lavoro e da cantiere compresa una macchina “sguainatrice” per cavi in rame e acciaio. E’ stata anche trovata sommaria documentazione contabile di compravendita di rame e componentistica elettronica per trattori agricoli.

Con una indagine durata circa tre mesi, coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza, i carabinieri di Fiorenzuola d’Arda sono riusciti individuare queste dodici persone ritenute componenti di una banda specializzata nei furti di rame, materiale ferroso, attrezzatura da cantiere ma soprattutto in furti di componentistica elettronica per trattori. Le indagini condotte dai militari dell’Aliquota Operativa, hanno avuto inizio nei primissimi giorni di ottobre 2024 quando presso alcune aziende agricole di Monticelli d’Ongina, Caorso e San Pietro in Cerro in tre giorni diversi sono stati denunciati i furti di 6 impianti di guida satellitare asportati da altrettanti trattori agricoli. In pratica si trattava di guide satellitari, ossia guide parallele, che vengono utilizzate durante le lavorazioni dei campi. Dispositivi molto costosi che guidano in autonomia il trattore nel perimetro dell’area lavoro.

L’attenta analisi delle riprese dei sistemi di videosorveglianza e di lettura targhe, nonché i numerosi servizi di osservazione e controllo del territorio svolti, hanno permesso ai militari di individuare i 12 indagati che si muovevano indisturbati con i mezzi a loro in uso, nei pressi dei luoghi dei furti avvenuti nel piacentino ma anche in località compatibili con tredici ulteriori furti o tentati furti avvenuti negli ultimi tre mesi nelle province limitrofe di Cremona, Parma, Mantova, Reggio Emilia e Lodi.

Operazione dei carabinieri, il plauso di Coldiretti Piacenza

Coldiretti Piacenza plaude la brillante operazione dei carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola che, in collaborazione con i colleghi di Cremona, hanno denunciato dodici persone per furti consumati e tentati in concorso e ricettazione in concorso.

“Ringraziamo le forze dell’ordine – commenta il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli – che durante quest’anno hanno risposto ai nostri appelli circa le continue razzie ai danni delle aziende agricole, rafforzando ulteriormente le attività di controllo nelle campagne piacentine, temi sui quali il livello di attenzione resta molto alto. Teniamo a ribadire la massima collaborazione dell’associazione con la Questura e con l’Arma dei Carabinieri e a ringraziare per il massimo impegno che dedicano nel presidio del territorio”.

“Rinnoviamo – afferma il direttore – l’invito di polizia e carabinieri rivolto ad agricoltori e cittadini, a segnalare sempre con tempestività eventuali passaggi e movimenti sospetti attivando anche tutti gli strumenti tecnologici già a disposizione  (tra cui allarmi e impianti GPS/satellitari) – per disincentivare e rintracciare i malviventi facilitando il prezioso lavoro delle forze dell’ordine. Infine invitiamo i nostri soci che negli ultimi mesi hanno subito furti con bottini simili e che quindi potrebbero essere riconducibili alla banda, a contattare i carabinieri di Fiorenzuola per collaborare alle attività di indagine”.

Il grazie di Confagricoltura Piacenza ai Carabinieri

Confagricoltura Piacenza plaude all’azione dei Carabinieri che ha portato a sgominare una banda di ladri che aveva preso di mira le aziende agricole. “Siamo intervenuti più volte denunciando i furti in azienda – commentano congiuntamente Filippo Gasparini presidente uscente di Confagricoltura Piacenza e il nuovo presidente Umberto Gorra – più aziende sono state oggetto di queste predazioni con danni anche di centinaia di migliaia di euro essendo state indebitamente private di strumenti per la guida satellitare e di trattrici agricole di ultima generazione, senza considerare i furti di rame, attrezzature e gasolio derubricati a danni comuni. Quando ad essere rubati sono mezzi e attrezzature legati all’agricoltura di precisione – spiegano – il danno è esponenzialmente maggiore, perché vengono meno le informazioni che permettono all’azienda di procedere con la programmazione, a ciò vanno aggiunte complicanze e rischi del venir meno di un bene spesso incentivato con misure pubbliche e quindi soggetto a pratiche e monitoraggi specifici. Con questa operazione è stata colta una sensibilità nei confronti della nostra categoria e in particolare della nostra Associazione che ha più volte denunciato il problema – concludono i due dirigenti di Confagricoltura Piacenza – sia nell’ascolto dei nostri appelli, nella cura e nella determinazione durante le indagini e anche nel pattugliamento. Ringraziamo ancora l’Arma per l’efficacia dell’operazione complimentandoci per la perizia e la capacità”.

 

 




Controlli dei Nas in Val d’Arda

dNell’ambito delle attività di prevenzione e controllo per la tutela della salute pubblica, i Carabinieri del NAS di Parma hanno recentemente effettuato ispezioni igienico-sanitarie presso alcuni bar nelle province di Parma e Piacenza. Le verifiche hanno portato all’individuazione di criticità igienico-sanitarie e all’emissione di sanzioni amministrative e prescrizioni per i responsabili.
Nella provincia di Piacenza, i N.A.S, con la collaborazione dei militari della locale stazione Carabinieri, hanno effettuato ispezioni presso due bar situati in Val d’Arda. Nel primo esercizio commerciale sono state riscontrate carenze igienico-sanitarie, tra cui la presenza di insetti striscianti (blattoidei morti), scrostature murarie, formazioni di muffe, ragnatele e polvere sulle superfici. Tali irregolarità hanno portato all’emissione di una sanzione amministrativa di 1.000 euro nei confronti del legale responsabile.
Nel secondo bar ispezionato sono state rilevate lievi carenze igienico-sanitarie nel deposito alimenti, caratterizzate dalla presenza di ragnatele sulle superfici murarie. In questo caso, al titolare è stata emessa una diffida, con l’obbligo di risolvere le criticità riscontrate.




Vigili del Fuoco. Quattro giorni di esercitazione sull’Appennino Piacentino

Maxi esercitazione interprovinciale dei vigili del fuoco dell’Emilia Romagna nei boschi tra Bettola e Ponte dell’Olio in provincia di Piacenza. Lo scenario prevedeva la ricerca di due fungaioli dispersi sull’appennino piacentino in un’ area di difficile accesso e priva di copertura telefonica.

Si è svolta dal 25 al 28 novembre sulle colline di Spettine, comune di Bettola (PC), in collaborazione con il Comando di Piacenza

Quattro giorni di stretta collaborazione tra diverse anime del sistema di protezione civile regionale per testare uno scenario piuttosto frequente: persone anziane, giovani escursionisti o frequentatori a vario titolo dei boschi – dai cacciatori ai raccoglitori di funghi – che si smarriscono o hanno incidenti e malori in montagna impegnano in modo sistematico Vigili del fuoco, Volontari di Protezione civile, di Croce Rossa ed ANPAS addestrati a questo scopo.
Ogni giorno circa 100 unità diverse tra Vigili del fuoco, Sanitari CRI e ANPAS e Volontari di Protezione civile hanno svolto un prezioso addestramento congiunto sul campo. Si è potuto testare il funzionamento dell’ICS (Sistema di Comando dell’Incidente) e contestualmente incrementare la mutua conoscenza delle procedure tra tutti i soggetti coinvolti.

 La “Cabina di regia”, allestita sul PCA/UCL dei Vigili del fuoco, ha provveduto, al coordinamento di tutte le risorse impiegate nelle operazioni di ricerca e soccorso, in linea con quanto previsto dal “Protocollo operativo per la ricerca di persone disperse” della Prefettura di Piacenza.

All’addestramento hanno preso parte anche i nuclei regionali dei Vigili del Fuoco SAF (Speleo-Alpino-Fluviale),  TAS (topografia applicata al soccorso), Cinofili e SAPR attrezzati con  il sistema “lifeseeker”, che consente l’individuazione del disperso utilizzando al localizzazione del suo cellulare,anche in zone ove non è presente la copertura  della rete telefonica. Inoltre la giornata conclusiva ha visto la partecipazione di uomini e mezzi del reparto volo di Bologna.

Fondamentali per la buona riuscita della simulazione sono stati i truccatori e i figuranti della Croce Rossa Italiana (CRI) che hanno recitato la parte dei dispersi smarriti nei boschi.
Durante le ricerche si è potuto apprezzare  l’integrazione e la sinergia operativa tra soccorritori suddivisi in squadre miste composte da  Vigili del fuoco, volontari di protezione civile e Croce Rossa Italiana rafforzando la collaborazione tra gli enti e le strutture del sistema coinvolte nelle operazioni di ricerca.

Alla simulazione hanno partecipato, sotto il coordinamento della direzione Regionale Emilia Romagna promotrice dell’evento i Comandi VF di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la protezione civile (sede centrale di Bologna e UT di Piacenza), volontariato di Protezione civile (Coordinamento provinciale di Piacenza),ANPAS, Croce Rossa Italiana (Comitato Regionale Emilia-Romagna).

I partecipanti all’evento sono stati ospitati presso una struttura gestita dall’associazione Carlo Rasperinidi proprietà della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Hannop cosntribuito alla riuscita della 4 giorni anche l’AGESCI nazionale e i volontari del gruppo “ALFA” di Sarmato cheha gestito alla perfezione la logistica giornaliera di quest’evento che ha coinvolto più di 400 unità partecipanti.

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Piacenza: 23enne ferito a colpi di cacciavite dall’ex compagno della madre

Un giovane 23enne è stato ferito con un cacciavite al culmine di una lite con il marito della madre, un uomo di 50 anni, fuggito a bordo di un furgone e identificato poco dopo dai militari del Radiomobile di Piacenza.

L’episodio si è verificato dopo le 23 di mercoledì 27 novembre in Piazzale Libertà, in città.  a Piacenza. La persona identificata dai carabinieri del Radiomobile è un uomo di 50 anni residente in città.

Allertati da più cittadini presenti sul luogo, i militari sono intervenuti sul luogo, hanno raccolto la testimonianza della vittima e sequestrato un cacciavite insanguinato, trovato per terra poco distante dal luogo dell’aggressione. Dalle dichiarazioni rese dal 23enne è emerso che, al culmine dello scontro, il 50enne dalle parole è passato ai fatti: ha ferito al volto il rivale, per fortuna non in modo grave anche per l’intervento di un uomo che si trovava a passare di lì. L’aggressore è poi scappato gettando a terra il cacciavite: è stato denunciato per lesioni personali aggravate e porto di oggetti atti ad offendere. Il giovane, medicato sul posto da personale del 118, è stato trasportato presso l’ospedale di Piacenza per essere sottoposto ad accertamenti più approfonditi. I militari sono riusciti anche a risalire ai motivi dell’aggressione, quasi sicuramente legati alla separazione con la madre del 23enne. Difatti il 50enne lo stesso giorno dell’aggressione era andato a casa della moglie, dove abita anche il ragazzo e da dove mancava da alcuni mesi, per riottenere effetti personali che aveva lasciato nell’appartamento. Ne era nato un acceso diverbio poi degenerato.




Fiorenzuola. Litiga con la madre e poi se la prende anche con i carabinieri: denunciato

Una madre ha chiamato i carabinieri per segnalare che il figlio 35enne, per l’ennesima volta, la stava ingiuriando minacciando, durante una lite per futili motivi. Il fatto è avvenuto a Fiorenzuola d’Arda dove il giovane si trovava, sottoposto a sorveglianza speciale per tre anni.

Madre e figlio, in compagnia della fidanzata di quest’ultimo, si trovavano all’interno della loro abitazione, quando a causa dell’ubriachezza dell’uomo è scoppiata una accesa lite.

Al culmine del diverbio, il figlio ha minacciato di morte la madre. La donna, spaventata, ha chiesto l’intervento dei carabinieri di Fiorenzuola d’Arda che sono arrivati sul posto, con due pattuglie, per verificare la situazione. Alla vista dei militari il giovane si è ulteriormente agitato, opponendo resistenza e minacciando pesantemente sia la madre sia i militari ed ha continuato a scagliarsi contro di loro, poiché si rifiutava di lasciare l’abitazione. Ha anche tentato di impugnare l’arma in dotazione ad uno dei carabinieri senza riuscirci perché prontamente bloccato. E’ quindi corso in cucina intenzionato a prendere un coltello da un cassetto. L’atteggiamento aggressivo del giovane è continuato anche nel tragitto per raggiungere la caserma per gli adempimenti del caso. Durante la discesa delle scale del condominio dove era ubicato l’appartamento si gettava per terra di peso, si è dimenato e ha minacciato i carabinieri. In caserma è stato fatto visitare e medicare da personale del 118 ma ha rifiutato il trasporto in ospedale per più approfonditi accertamenti. Al termine di tutti gli adempimenti il 35enne è stato denunciato per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.




Picchiano ed accoltellano un 44enne a Rottofreno. Arrestato uno dei due aggressori

Su disposizione della procura della Repubblica di Piacenza, i carabinieri della stazione di Castel San Giovanni hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Piacenza, nei confronti di un 25enne gravemente indiziato di tentato omicidio.

Le indagini, coordinate dalla procura ed eseguite dai carabinieri di Castel San Giovanni sono scaturite dall’intervento fatto accaduto la notte del 25 ottobre 2024 presso un locale pubblico di Rottofreno dove era stata segnalata un’aggressione avvenuta con un coltello. Secondo gli elementi raccolti dagli uomini dell’Arma il 25enne sarebbe uno degli autori del tentativo di omicidio, mediante accoltellamento, ai danni di un 44enne.

Tutto è accaduto, in piena notte, per strada, nei pressi di un locale pubblico, dove due uomini con volto mascherato hanno aggredito la vittima dopo averla bloccata e accusata di essersi comportata male con i propri familiari. Hanno iniziato a colpire l’uomo dapprima a mani nude e successivamente gli hanno sferrato una coltellata nella schiena, vicino ai reni, per poi darsi immediatamente alla fuga. Il 25enne dopo essersi scoperto il volto per farsi riconoscere, ha colpito la vittima con pugni al volto e con calci mentre l’ignoto complice lo ha accoltellato. Il 44enne inizialmente pensava che il dolore alla schiena fosse dovuto ad un calcio ma si è poi accorto del copioso sanguinamento. Il personale sanitario del pronto soccorso ha reputato la ferita molto grave alla luce della profondità, in zona lombare.

In base agli elementi indiziari raccolti, il gip del Tribunale di Piacenza, su richiesta del pubblico ministero titolare dell’indagine ha quindi disposto l’arresto in carcere del giovane aggressore. Continuano le indagini per individuare il complice.