Polizia: due arresti in città

Nella mattinata di ieri, 27 dicembre, la Squadra Mobile di Piacenza ha rintracciato un cittadino italiano di 57 anni, a cui carico vi era un ordine di carcerazione, dovendo espiare la pena di 9 mesi di reclusione per reati contro il patrimonio riguardanti l’emissione di assegni bancari senza copertura. L’uomo risultava irreperibile da diverse settimane, ma le indagini della Sezione Reati contro il Patrimonio hanno permesso di rintracciare il ricercato in un paese della Provincia dove aveva trovato dimora. E’ stato portato in carcere.

Nella notte di ieri la Squadra Volante nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, ha proceduto all’identificazione di due giovani di 20 anni che apparivano in evidente stato di alterazione psicofisica. Nel corso del controllo uno dei due è risultato particolarmente ostile verso gli agenti che, dopo gli accertamenti del caso, lo hanno multato per ubriachezza (art. 688 c.p.).

Durante i servizi predisposti per le festività, personale della Squadra Volante nel pomeriggio del 22 dicembre ha effettuato alcuni controlli nella zona di via Colombo dove, nei pressi di una barberia, è stato rintracciato un cittadino di etnia balcanica di 43 anni  segnalato dalla Centrale Operativa della Questura come soggetto munito di braccialetto elettronico perché gravato della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex moglie.

I poliziotti dopo averlo identificato lo hanno arrestato poiché destinatario della misura restrittiva della custodia cautelare in carcere per il reato di atti persecutori posti in essere nei confronti della donna. E’ stato portato presso la locale Casa Circondariale.




A Piacenza, nel 2024, i carabinieri hanno effettuato 45 interventi al giorno

Si è tenuto questa mattina, presso il comando provinciale di via Beverora, il tradizionale incontro di fine anno con la stampa che è stato anche l’occasione per tracciare il bilancio dell’attività dell’Arma a Piacenza negli ultimi dodici mesi.

Nel 2024 le pattuglie dei carabinieri della provincia di Piacenza hanno complessivamente percorso 1.893.756 chilometri in servizi di controllo del territorio e preventivi, ed hanno effettuato 14.587 interventi (quasi 45 al giorno).

Servizi svolti ogni giorno nell’arco delle 24 ore, sia in città che in provincia, con l’impiego dei comandi stazione e degli equipaggi del Radiomobile. Nel corso dei 19.018 servizi esterni, sono state controllate 66.555 persone e 46.182 veicoli.

Un’attività di prevenzione che ha riguardato anche il settore della sicurezza stradale. 2186 sono stati gli interventi effettuati per sinistri stradali, mentre 2155 sono state le contravvenzioni al Codice della Strada, di cui 132 per guida in stato di ebbrezza alcolica o per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Numeri non fini a sé stessi, che consentono di dare una dimensione e consistenza all’attività preventiva e di controllo ogni giorno messa in campo dai carabinieri di Piacenza.

Sempre sul piano della prevenzione, è stata posta particolare attenzione all’attività di sensibilizzazione e formazione dei giovani sul tema della legalità, con particolare riferimento al bullismo ed ai rischi legati al cyber-bullismo, nonché all’uso consapevole dei social media (sono già stati svolti 23 degli 88 incontri programmati per l’intero anno scolastico).

Inoltre presso le municipalità, nelle parrocchie, nei centri per anziani e presso altre associazioni e luoghi di aggregazione, sono stati organizzati incontri per informare la popolazione sui rischi e sui reati più diffusi quali le truffe e i furti in abitazione. Un modo per dare al cittadino consigli semplici ed efficaci, ma anche per ricordare loro che, in caso di dubbio, chiamare il 112 è la soluzione migliore e più rapida per ricevere aiuto. La telefonata al 112 è tanto più efficace quanto più è tempestiva. Meglio chiamare immediatamente, anche con elementi frammentari da integrare o rettificare con telefonate successive, piuttosto che aspettare di avere un quadro completo di situazione.

Una maggior consapevolezza dei rischi e dei servizi da attivare in caso di bisogno, consente al cittadino di proteggersi con maggior efficacia, ma anche all’Arma di offrire una risposta più aderente e tempestiva.

In ambito di prevenzione, è poi risultato strumento fondamentale anche quello della collaborazione e delle sinergie con le componenti specialistiche dell’Arma, ed in particolare N.A.S. e Nucleo Ispettorato del Lavoro. I controlli svolti nei vari settori hanno infatti permesso, in molti casi, di evidenziare carenze o inadempienze che, se trascurate, avrebbero potuto avere conseguenze anche gravi. Nel corso dell’anno i carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro hanno eseguito 165 ispezioni in città e provincia a ditte, cantieri edili e attività, sia a tutela dei lavoratori occupati, che dell’utenza.

Attività di supporto alla popolazione e di repressione dei reati

Nel 2024 il cittadino ha contattato il numero di emergenza 112 per ben 118.430 volte. In 1.352 casi si è trattato di richieste di soccorso. Grazie alle 29 Stazioni Carabinieri sparse su tutto il territorio della provincia sono state ricevute 19.264 persone. Ad ognuna di esse è stata garantita accoglienza ed attenzione, anche quando si è trattato di un semplice sfogo o per richiedere un consiglio.

Nel 2024 l’indicatore complessivo della delittuosità in provincia ha avuto una leggera, positiva flessione (9.349 reati al 23 dicembre 2024 contro 9.865 in tutto il 2023), mentre per quanto riguarda l’azione di contrasto: 2.061 delitti hanno presunti autori noti (quasi uno su quattro).

L’Arma, anche in virtù della sua capillare presenza su tutto il territorio, ha la responsabilità di procedere per l’83% dei reati che accadono in provincia.

Delitti non di rado gravi, che richiedono prontezza e competenza. Nell’anno in corso i Carabinieri di Piacenza hanno dovuto procedere per due efferati omicidi, verificatisi uno in città ed un altro in provincia, riuscendo in breve tempo e sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria, ad individuarne i presunti responsabili, poi tratti in arresto.

Altro impegno, anch’esso non trascurabile, è quello che deriva da fatti del quotidiano, come ad esempio gli interventi richiesti per liti e dissidi che, nell’anno in corso, sono stati ben 3.215. Un’attenzione particolare è stata indirizzata alle fasce deboli, sempre più spesso vittime di violenze di genere. Sempre costante e viva, infatti, l’attenzione e l’impegno che l’Arma piacentina pone nell’attività di prevenzione e contrasto a questo spregevole fenomeno, attraverso il ricorso a tutti gli strumenti disponibili per evitare che comportamenti violenti degenerino in condotte più gravi. 168 sono stati il totale dei reati “codice rosso”, 96 il totale dei provvedimenti eseguiti (67 divieto di avvicinamento e 29 persone arrestate).

Potenziamento della Struttura

Molta attenzione e risorse sono state dedicate all’aggiornamento professionale dei carabinieri in servizio in questa provincia, sia mediante corsi di aggiornamento professionale sia con periodi di istruzione svolti nell’ambito dei reparti di appartenenza. Con riguardo ai corsi formativi, particolare valenza hanno avuto quelli svolti presso gli istituti di formazione dell’Arma, la cui struttura e durata consente di ottenere una elevata specializzazione anche in settori innovativi e complessi. Ben 148 Carabinieri di ogni grado, hanno preso parte a 23 corsi su temi che spaziano dalle nuove tecnologie investigative alla criminalità informatica, dalla guida in condizioni di emergenza alla tutela delle fasce deboli, dal contrasto alla corruzione alle tecniche di aggressione dei patrimoni illeciti, dalla sicurezza sui luoghi di lavoro all’utilizzo del taser.

Nei prossimi mesi, grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale di Podenzano, verranno completati i lavori del nuovo presidio dell’Arma in quella importante area del territorio provinciale, portando così a 30 il numero delle Stazioni.

Infine, nell’anno in corso, 3 Carabinieri di questa provincia hanno partecipato a missioni internazionali. Un impegno, quello svolto all’estero in missioni di mantenimento della pace o di stabilizzazione, che consente al personale di accrescere in maniera significativa le proprie competenze e di acquisire sensibilità che troveranno utile applicazione anche una volta rientrati in Patria.

Attività preventiva e repressiva, ma non solo

Il Comando Provinciale Carabinieri di Piacenza, anche nel 2024, ha dedicato particolare attenzione e cura alla propria storia e alla memoria dei Carabinieri che, in questa provincia, hanno sacrificato la loro vita per il bene comune e per la salvaguardia dei principi Costituzionali.

Il 30 settembre 2024, presso la Chiesa di San Mario e San Giovanni Battista di Vigolzone è stata celebrata la santa messa in suffragio del Vice Brigadiere M.O.V.C. alla memoria Luca Di Pietra, deceduto tragicamente in servizio 10 anni fa a Castel San Giovanni. A lui, sarà inoltre intitolata proprio la Stazione Carabinieri di Podenzano.

La Provincia di Piacenza ha un legame forte con l’Arma dei Carabinieri, testimoniato anche dalla straordinaria figura di un Carabiniere piacentino M.O.V.M. alla memoria, ovvero il Brigadiere Alberto Araldi, già comandante partigiano noto con il nome di battaglia di “Paolo”. Nato a Ziano Piacentino (PC) il 18 gennaio 1912, si arruolò nell’Arma nel 1930 per poi, all’indomani dell’8 settembre del ’43, entrare a far parte del movimento clandestino di resistenza. Già dal dicembre dello stesso anno entrerà a far parte della I^ Divisione Piacenza, assumendo dapprima la qualifica gerarchica partigiana di “Capo Distaccamento” e poi di “Comandante di Brigata”. In quella veste, memorabili furono le sue imprese. Un eroe, ma anche un personaggio cinematografico. Specialista nel sottrarre armi ai nazifascisti, compiva le sue azioni tramite camuffamenti che gli consentivano di entrare nelle polveriere nemiche, depredandole di armi e munizioni. Azioni spregiudicate, ai limiti dell’immaginazione, che gli valsero l’ammirazione sia dei colleghi che di gran parte della popolazione. In occasione degli 80 anni dalla sua tragica morte (avvenuta per fucilazione il 6 febbraio 1945), il Comando Provinciale con il supporto delle scuole e di altre istituzioni locali, sta preparando un ricco calendario di iniziative per ricordarne la figura, anche con l’obbiettivo di indicare, soprattutto ai giovani, un eroe a loro vicino. Un eroe di questa terra cresciuto con i loro stessi orizzonti negli occhi, in grado di muoverne i sentimenti verso ideali di giustizia e di impegno civile.




Infortunio per una cinquantunenne di Rivergaro sul monte Osero

Incidente su monte Osero per una cinquantunenne residente a Rivergaro: i tecnici della stazione monte Alfeo sono arrivati sul posto per soccorrere l’infortunata.

Poco dopo mezzogiorno e mezza il Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna è stato attivato per una donna che, a seguito di una rovinosa caduta, ha riportato un trauma ad una caviglia che le ha impedito di proseguire in autonomia e in sicurezza. L’incidente è accaduto lungo uno dei sentieri che dall’abitato di Montosero porta sull’omonimo monte (sito tra la val Perino e la val Nure, sul confine tra i comuni di Bettola e Farini, in provincia di Piacenza). Una squadra della monte Alfeo è giunta sul posto per prestare le prime cure all’infortunata mentre è stato attivato EliPavullo per la sua evacuazione. Sono intervenuti anche gli operatori della Croce Rossa di Farini con un’ambulanza. La paziente è stata verricellata a bordo di EliPavullo e trasportata all’abitato di Montosero dove è stata presa in carico dall’ambulanza della Croce Rossa con gli operatori di Farini. La donna è stata portata all’ospedale di Piacenza.

 

 

 




Controlli dei Nas. Blatte in una pasticceria della bassa Val d’Arda

Nell’ambito di una campagna di controlli disposta su tutto il territorio nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, i Carabinieri del N.A.S. di Parma hanno recentemente intensificato le attività di vigilanza igienico-sanitaria presso pasticcerie e panifici delle province di Parma, Modena, Reggio Emilia e Piacenza.
L’operazione, finalizzata a garantire la sicurezza alimentare e il rispetto delle normative in materia di etichettatura e igiene, ha riguardato in particolare i prodotti tipici delle festività natalizie, come panettoni, pandori e dolci artigianali.
Gli esiti delle ispezioni hanno evidenziato numerose irregolarità, portando all’emissione di sanzioni, sequestri amministrativi e diffide per sanare le non conformità.
In provincia di Piacenza sono del le criticità emerse.
Bassa Val d’Arda:
In una pasticceria, sono state rilevate gravi carenze igieniche, tra cui la presenza di insetti blattoidei, ragnatele e superfici vetuste. Le celle frigo erano prive di manutenzione e taglieri usurati. L’attività è stata immediatamente sospesa dalla locale Azienda USL. I Carabinieri del N.A.S. hanno inflitto una sanzione di 1.000 euro ed emesso una diffida per l’etichettatura incompleta.
Val Luretta:
In una panetteria, i pandori e panettoni artigianali erano privi dell’indicazione del “Q.U.I.D.” (Quantitative Ingredient Declaration – Dichiarazione Quantitativa degli Ingredienti) e dell’elenco degli allergeni. La sanzione comminata ammonta a 666 euro, accompagnata da una diffida. (Foto di repertorio)




Chiuso dalla polizia per una settimana un locale in zona viale Dante

Continua l’attività di prevenzione della Polizia di Stato, e nello specifico della Divisione Polizia Amministrativa, che ha provveduto ad emettere e notificare nella giornata di oggi 23 dicembre 2024 2024 un provvedimento di chiusura temporanea ai sensi dell’articolo 100 T.U.L.P.S. per giorni 0
7 a firma del Questore, a carico del gestore di un locale della zona di Via Dante.
La sospensione dell’attività si è resa necessaria dopo un intervento del 9 dicembre dell’UPGSP in seguito ad un’aggressione ai danni di una ragazza all’interno del locale per una lite per futili motivi occorsa con un’altra donna. Analogamente in data 27 luglio la squadra volante era intervenuta per una lite violenta fra 5/6 persone che venivano tutte identificate e denunciate per il reato di rissa oltre che sottoposti, da parte del Questore della provincia di Piacenza, alla misura di prevenzione personale “DACUR”.
Per questo motivo, per impedire il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale e di turbativa dell’ordine pubblico e prevenire ulteriori situazioni che potrebbero ancora nell’immediato rappresentare una minaccia per l’ordine e la sicurezza pubblica, è stato adottato il provvedimento di chiusura.




Sedicenne denunciato per spaccio a scuola

Nella mattinata di venerdì 20 dicembre le Volanti della Questura di Piacenza, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio hanno denunciato un cittadino nordafricano di anni 16, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Nello specifico gliagenti, su segnalazione del personale docente, sono intervenuti all’interno di un Istituto Scolastico cittadino di secondo grado in quanto erano stati notati alcuni ragazzi appartarsi in una zona isolata della scuola in presenza di un giovane che già nei giorni precedenti aveva mantenuto comportamenti sospetti.

Gli agenti sono riusciti ad individuare il ragazzo,che alla vista della polizia ha cercato di allontanarsi velocemente verso una classe.

Subito raggiunto gli veniva chiesto di mostrare cosa avesse nella mano chiusa e lo stesso mostrava una piccola bustina trasparente con all’interno 11 pezzetti di sostanza stupefacente tipo hashish per un peso complessivo di 9,58 gr.. A seguito di  effettuata una perquisizione più approfondita addosso al giovanissimo è stato trovato un bilancino elettronico di piccole dimensioni verosimilmente utilizzato per pesare la sostanza stupefacente da spacciare.

La sostanza stupefacente ed il bilancino sono stati sequestrati ed il giovane, accompagnato in Questura per le formalità di rito, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, quindi è stato affidato ai genitori che nel frattempo avevano raggiunto gli uffici di viale Malta.

 

 

 




Arrestato dalla polizia per tentato omicidio

Nella mattinata di martedì 17 dicembre la polizia di Stato, all’esito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza, ha arrestato un trentaquattrenne di origine tunisina, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentato omicidio.

L’attività investigativa, condotta dalla locale Squadra Mobile, è legata ad una serie di scontri tra fazioni contrapposte di cittadini di origine nordafricana, verosimilmente per ragioni connesse al traffico di sostanze stupefacenti, avvenute la notte tra il 13 ed il 14 luglio 2024, tra Corso Vittorio Emanuele, piazzale Genova, il Pubblico Passeggio e via Colombo.

Nel corso degli scontri, inizialmente in via Colombo, un ragazzo appartenente al gruppo dell’arrestato, veniva colpito con un’arma da taglio all’ascella. Per questo episodio erano stati  identificati e denunciati due ragazzi di origine egiziana mentre la vittima aveva riportato 7 giorni di prognosi.

Gli scontri erano successivamente ripresi  in centro, ed in quella circostanza, per vendicare il ferimento dell’amico, l’arrestato aveva colpito un ragazzo di origine egiziana con un fendente al petto, che solo fortuitamente non aveva leso organi vitali. Il ferito era stato trasportato in ospedale, e ricoverato in prognosi riservata. Operato d’urgenza, era stato giudicato guaribile in 30 giorni.

All’arrivo delle Volanti sul luogo dell’ultima lite, allertate dai passanti, tutti i contendenti, eccetto il ferito, si erano già dati alla fuga, lasciando sul posto una lama e diverse tracce di sangue.

Veniva quindi avviata un’attività investigativa per identificare le fazioni contrapposte, anche attraverso l’immediata analisi dei filmati di videosorveglianza e la visione sei social. Era stato cosa individuato un in cui il gruppo dell’accoltellatore “festeggiava” l’aggressione appena compiuta.

Anche grazie alla descrizione fornita dalla persona offesa, era stato possibile identificare l’autore dell’accoltellamento, noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti. Utile alla fine dell’identificazione anche un attraverso un particolare tatuaggio. Ad inizio di questa settimana sono scattate le manette ai suoi polsi ed è stato portato in carcere.

Il soggetto, regolare in Italia ha svariati precedenti penali e di polizia e ad ottobre era stato anche proposto dal Questore di Piacenza per l’applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, misura di prevenzione irrogata dal Tribunale di Bologna il giorno stesso dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Pertanto al termine del periodo detentivo, all’indagato sarà applicata per 18 mesi la sorveglianza speciale, con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Sono in corso ulteriori indagini al fine di identificare e valutare la responsabilità degli altri soggetti coinvolti.




Le S.I.O. (Squadre Intervento Operativo) dei carabinieri a Castel San Giovanni

Dall’inizio del mese di dicembre 2024 il Comando Provinciale dei Carabinieri di Piacenza, in linea con le direttive condivise con la Prefettura in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha predisposto un piano straordinario che prevede, al fianco dei servizi di pattuglia della Stazione Carabinieri del luogo, un’aliquota di S.I.O. (Squadre d’Intervento Operativo) del 5^ Reggimento “Emilia-Romagna” di Bologna.

La cittadina è stata quindi oggetto di ulteriori e mirati servizi di controllo straordinari, finalizzati sia alla prevenzione ed al contrasto dei reati, sia a rassicurare i cittadini.

In particolare, è stata implementata la presenza dei servizi esterni specialmente nelle zone più a rischio ed in orari serali e notturni. Una pattuglia della locale Stazione insieme a due aliquote della Squadre di Intervento Operativo (S.I.O.), nella settimana appena trascorsa, è stata stati impegnata sulle strade con soste fisse e posti di controllo rafforzati sulla via Emilia Pavese e sulle due strade principali che conducono in provincia di Pavia. Nel corso di questo primo periodo del dispositivo sono state controllate a Castel San Giovanni 74 persone e 43 veicoli.

Il dispositivo, sarà replicato nelle prime settimane del 2025, ed eventualmente adeguato e calibrato anche in base alle segnalazioni di particolari situazioni ed episodi che dovessero arrivare da parte dei cittadini.

 




Incidente stradale fra Niviano e Roveleto Landi

Incidente stradale nella tarda mattinata di oggi a Niviano di Rivergaro lungo la strada che conduce a Roveleto Landi. Per cause in corso di accertamento un’auto ed un furgone si sono scontrate. A causa del violento i due mezzi sono finiti fuori strada ed il mezzo commerciale è finito sopra alla vettura. Fortunatamente nessuna fra le persone a bordo ha riportato gravi traumi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Piacenza oltre ai sanitari inviati dal 118.




Quindicenne ferito con un’arma bianca in zona via IV Novembre al culmine di una lite

Episodio ancora da chiarire quello accaduto nel primissimo pomeriggio di oggi nella zona di via IV Novembre, nei pressi del Cheope nell’orario in cui i ragazzi escono dalle vicine scuole. Un quindicenne è rimasto vittima di un accoltellamento che sarebbe scaturito da una rissa avvenuta in una strada retrostante. Due giovani hanno cominciato a picchiarsi violentemente, prendendosi a pugni, davanti a vari compagni, alcuni dei quali hanno filmato la scena.

Ad un certo punto uno dei due giovanissimi avrebbe estratto un’arma bianca ed avrebbe inferto al coetaneo almeno due fendenti, provocandogli altrettante ferite.

Il quindicenne si è poi spostato ed ha tentato di tamponare le ferite con alcuni fazzoletti. E’ poi stato medicato nei pressi del Cheope dove sono intervenuti i sanitari della Croce Rossa, l’automedica del 118, la polizia locale, i carabinieri del radiomobile e la polizia. Il ragazzo è stato portato in ospedale per accertamenti ma le sue condizioni non sarebbero critiche.

(Immagine creata con AI)




Motociclista si infortuna su un sentiero. Interviene l’elisoccorso

Poco prima delle ore 14 di oggi, 7 dicembre, la stazione monte Alfeo è stata attivata per un motociclista che si è infortunato lungo la via del Sale (sentiero 101) in località Schiavi nel comune di Bobbio (PC). I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna hanno raggiunto il luogo dell’incidente, a piedi e con il mezzo fuoristrada, mentre è stato attivato EliPavullo per l’evacuazione del paziente che nella caduta aveva riportato un trauma ad una spalla.

Una volta giunto sul posto l’elisoccorso ha sbarcato tramite verricello il Tecnico di elisoccorso del CNSAS che ha poi recuperato a bordo l’infortunato per trasportarlo al Passo della Crocietta (sopra l’abitato di Cicogni) dove è stato consegnato all’ambulanza che lo ha preso in carico. Sul posto erano presenti anche i sanitari dell’auto infermieristica di Bobbio e la Pubblica di Travo.

 




Sgominata la banda che rubava costosi apparecchi satellitari dai trattori

Undici giovani di nazionalità romena, di età compresa tra i 19 e i 28 anni, ed un 39enne albanese, sono stati denunciati dai carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola d’Arda per furti consumati e tentati in concorso e ricettazione in concorso.

Il bottino della banda che i carabinieri piacentini in parte hanno sequestrato ed in parte hanno subito restituito ai legittimi proprietari è stato di 4 quintali circa di semilavorati in rame e ferro rinvenuti in due grandi cassoni ed un ingente quantitativo di fitofarmaci rubati al Consorzio Agrario di Caldiero (Verona). Durante un’ perquisizione effettuata dai carabinieri di Fiorenzuola d’Arda, coadiuvati dai colleghi cremonesi, in un immobile in provincia di Cremona, dove soggiornavano saltuariamente tre dei giovani  sono stati rinvenuti arnesi da scasso, da lavoro e da cantiere compresa una macchina “sguainatrice” per cavi in rame e acciaio. E’ stata anche trovata sommaria documentazione contabile di compravendita di rame e componentistica elettronica per trattori agricoli.

Con una indagine durata circa tre mesi, coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza, i carabinieri di Fiorenzuola d’Arda sono riusciti individuare queste dodici persone ritenute componenti di una banda specializzata nei furti di rame, materiale ferroso, attrezzatura da cantiere ma soprattutto in furti di componentistica elettronica per trattori. Le indagini condotte dai militari dell’Aliquota Operativa, hanno avuto inizio nei primissimi giorni di ottobre 2024 quando presso alcune aziende agricole di Monticelli d’Ongina, Caorso e San Pietro in Cerro in tre giorni diversi sono stati denunciati i furti di 6 impianti di guida satellitare asportati da altrettanti trattori agricoli. In pratica si trattava di guide satellitari, ossia guide parallele, che vengono utilizzate durante le lavorazioni dei campi. Dispositivi molto costosi che guidano in autonomia il trattore nel perimetro dell’area lavoro.

L’attenta analisi delle riprese dei sistemi di videosorveglianza e di lettura targhe, nonché i numerosi servizi di osservazione e controllo del territorio svolti, hanno permesso ai militari di individuare i 12 indagati che si muovevano indisturbati con i mezzi a loro in uso, nei pressi dei luoghi dei furti avvenuti nel piacentino ma anche in località compatibili con tredici ulteriori furti o tentati furti avvenuti negli ultimi tre mesi nelle province limitrofe di Cremona, Parma, Mantova, Reggio Emilia e Lodi.

Operazione dei carabinieri, il plauso di Coldiretti Piacenza

Coldiretti Piacenza plaude la brillante operazione dei carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola che, in collaborazione con i colleghi di Cremona, hanno denunciato dodici persone per furti consumati e tentati in concorso e ricettazione in concorso.

“Ringraziamo le forze dell’ordine – commenta il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli – che durante quest’anno hanno risposto ai nostri appelli circa le continue razzie ai danni delle aziende agricole, rafforzando ulteriormente le attività di controllo nelle campagne piacentine, temi sui quali il livello di attenzione resta molto alto. Teniamo a ribadire la massima collaborazione dell’associazione con la Questura e con l’Arma dei Carabinieri e a ringraziare per il massimo impegno che dedicano nel presidio del territorio”.

“Rinnoviamo – afferma il direttore – l’invito di polizia e carabinieri rivolto ad agricoltori e cittadini, a segnalare sempre con tempestività eventuali passaggi e movimenti sospetti attivando anche tutti gli strumenti tecnologici già a disposizione  (tra cui allarmi e impianti GPS/satellitari) – per disincentivare e rintracciare i malviventi facilitando il prezioso lavoro delle forze dell’ordine. Infine invitiamo i nostri soci che negli ultimi mesi hanno subito furti con bottini simili e che quindi potrebbero essere riconducibili alla banda, a contattare i carabinieri di Fiorenzuola per collaborare alle attività di indagine”.

Il grazie di Confagricoltura Piacenza ai Carabinieri

Confagricoltura Piacenza plaude all’azione dei Carabinieri che ha portato a sgominare una banda di ladri che aveva preso di mira le aziende agricole. “Siamo intervenuti più volte denunciando i furti in azienda – commentano congiuntamente Filippo Gasparini presidente uscente di Confagricoltura Piacenza e il nuovo presidente Umberto Gorra – più aziende sono state oggetto di queste predazioni con danni anche di centinaia di migliaia di euro essendo state indebitamente private di strumenti per la guida satellitare e di trattrici agricole di ultima generazione, senza considerare i furti di rame, attrezzature e gasolio derubricati a danni comuni. Quando ad essere rubati sono mezzi e attrezzature legati all’agricoltura di precisione – spiegano – il danno è esponenzialmente maggiore, perché vengono meno le informazioni che permettono all’azienda di procedere con la programmazione, a ciò vanno aggiunte complicanze e rischi del venir meno di un bene spesso incentivato con misure pubbliche e quindi soggetto a pratiche e monitoraggi specifici. Con questa operazione è stata colta una sensibilità nei confronti della nostra categoria e in particolare della nostra Associazione che ha più volte denunciato il problema – concludono i due dirigenti di Confagricoltura Piacenza – sia nell’ascolto dei nostri appelli, nella cura e nella determinazione durante le indagini e anche nel pattugliamento. Ringraziamo ancora l’Arma per l’efficacia dell’operazione complimentandoci per la perizia e la capacità”.