Controlli dei Nas in Val d’Arda

dNell’ambito delle attività di prevenzione e controllo per la tutela della salute pubblica, i Carabinieri del NAS di Parma hanno recentemente effettuato ispezioni igienico-sanitarie presso alcuni bar nelle province di Parma e Piacenza. Le verifiche hanno portato all’individuazione di criticità igienico-sanitarie e all’emissione di sanzioni amministrative e prescrizioni per i responsabili.
Nella provincia di Piacenza, i N.A.S, con la collaborazione dei militari della locale stazione Carabinieri, hanno effettuato ispezioni presso due bar situati in Val d’Arda. Nel primo esercizio commerciale sono state riscontrate carenze igienico-sanitarie, tra cui la presenza di insetti striscianti (blattoidei morti), scrostature murarie, formazioni di muffe, ragnatele e polvere sulle superfici. Tali irregolarità hanno portato all’emissione di una sanzione amministrativa di 1.000 euro nei confronti del legale responsabile.
Nel secondo bar ispezionato sono state rilevate lievi carenze igienico-sanitarie nel deposito alimenti, caratterizzate dalla presenza di ragnatele sulle superfici murarie. In questo caso, al titolare è stata emessa una diffida, con l’obbligo di risolvere le criticità riscontrate.




Vigili del Fuoco. Quattro giorni di esercitazione sull’Appennino Piacentino

Maxi esercitazione interprovinciale dei vigili del fuoco dell’Emilia Romagna nei boschi tra Bettola e Ponte dell’Olio in provincia di Piacenza. Lo scenario prevedeva la ricerca di due fungaioli dispersi sull’appennino piacentino in un’ area di difficile accesso e priva di copertura telefonica.

Si è svolta dal 25 al 28 novembre sulle colline di Spettine, comune di Bettola (PC), in collaborazione con il Comando di Piacenza

Quattro giorni di stretta collaborazione tra diverse anime del sistema di protezione civile regionale per testare uno scenario piuttosto frequente: persone anziane, giovani escursionisti o frequentatori a vario titolo dei boschi – dai cacciatori ai raccoglitori di funghi – che si smarriscono o hanno incidenti e malori in montagna impegnano in modo sistematico Vigili del fuoco, Volontari di Protezione civile, di Croce Rossa ed ANPAS addestrati a questo scopo.
Ogni giorno circa 100 unità diverse tra Vigili del fuoco, Sanitari CRI e ANPAS e Volontari di Protezione civile hanno svolto un prezioso addestramento congiunto sul campo. Si è potuto testare il funzionamento dell’ICS (Sistema di Comando dell’Incidente) e contestualmente incrementare la mutua conoscenza delle procedure tra tutti i soggetti coinvolti.

 La “Cabina di regia”, allestita sul PCA/UCL dei Vigili del fuoco, ha provveduto, al coordinamento di tutte le risorse impiegate nelle operazioni di ricerca e soccorso, in linea con quanto previsto dal “Protocollo operativo per la ricerca di persone disperse” della Prefettura di Piacenza.

All’addestramento hanno preso parte anche i nuclei regionali dei Vigili del Fuoco SAF (Speleo-Alpino-Fluviale),  TAS (topografia applicata al soccorso), Cinofili e SAPR attrezzati con  il sistema “lifeseeker”, che consente l’individuazione del disperso utilizzando al localizzazione del suo cellulare,anche in zone ove non è presente la copertura  della rete telefonica. Inoltre la giornata conclusiva ha visto la partecipazione di uomini e mezzi del reparto volo di Bologna.

Fondamentali per la buona riuscita della simulazione sono stati i truccatori e i figuranti della Croce Rossa Italiana (CRI) che hanno recitato la parte dei dispersi smarriti nei boschi.
Durante le ricerche si è potuto apprezzare  l’integrazione e la sinergia operativa tra soccorritori suddivisi in squadre miste composte da  Vigili del fuoco, volontari di protezione civile e Croce Rossa Italiana rafforzando la collaborazione tra gli enti e le strutture del sistema coinvolte nelle operazioni di ricerca.

Alla simulazione hanno partecipato, sotto il coordinamento della direzione Regionale Emilia Romagna promotrice dell’evento i Comandi VF di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la protezione civile (sede centrale di Bologna e UT di Piacenza), volontariato di Protezione civile (Coordinamento provinciale di Piacenza),ANPAS, Croce Rossa Italiana (Comitato Regionale Emilia-Romagna).

I partecipanti all’evento sono stati ospitati presso una struttura gestita dall’associazione Carlo Rasperinidi proprietà della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Hannop cosntribuito alla riuscita della 4 giorni anche l’AGESCI nazionale e i volontari del gruppo “ALFA” di Sarmato cheha gestito alla perfezione la logistica giornaliera di quest’evento che ha coinvolto più di 400 unità partecipanti.

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Piacenza: 23enne ferito a colpi di cacciavite dall’ex compagno della madre

Un giovane 23enne è stato ferito con un cacciavite al culmine di una lite con il marito della madre, un uomo di 50 anni, fuggito a bordo di un furgone e identificato poco dopo dai militari del Radiomobile di Piacenza.

L’episodio si è verificato dopo le 23 di mercoledì 27 novembre in Piazzale Libertà, in città.  a Piacenza. La persona identificata dai carabinieri del Radiomobile è un uomo di 50 anni residente in città.

Allertati da più cittadini presenti sul luogo, i militari sono intervenuti sul luogo, hanno raccolto la testimonianza della vittima e sequestrato un cacciavite insanguinato, trovato per terra poco distante dal luogo dell’aggressione. Dalle dichiarazioni rese dal 23enne è emerso che, al culmine dello scontro, il 50enne dalle parole è passato ai fatti: ha ferito al volto il rivale, per fortuna non in modo grave anche per l’intervento di un uomo che si trovava a passare di lì. L’aggressore è poi scappato gettando a terra il cacciavite: è stato denunciato per lesioni personali aggravate e porto di oggetti atti ad offendere. Il giovane, medicato sul posto da personale del 118, è stato trasportato presso l’ospedale di Piacenza per essere sottoposto ad accertamenti più approfonditi. I militari sono riusciti anche a risalire ai motivi dell’aggressione, quasi sicuramente legati alla separazione con la madre del 23enne. Difatti il 50enne lo stesso giorno dell’aggressione era andato a casa della moglie, dove abita anche il ragazzo e da dove mancava da alcuni mesi, per riottenere effetti personali che aveva lasciato nell’appartamento. Ne era nato un acceso diverbio poi degenerato.




Fiorenzuola. Litiga con la madre e poi se la prende anche con i carabinieri: denunciato

Una madre ha chiamato i carabinieri per segnalare che il figlio 35enne, per l’ennesima volta, la stava ingiuriando minacciando, durante una lite per futili motivi. Il fatto è avvenuto a Fiorenzuola d’Arda dove il giovane si trovava, sottoposto a sorveglianza speciale per tre anni.

Madre e figlio, in compagnia della fidanzata di quest’ultimo, si trovavano all’interno della loro abitazione, quando a causa dell’ubriachezza dell’uomo è scoppiata una accesa lite.

Al culmine del diverbio, il figlio ha minacciato di morte la madre. La donna, spaventata, ha chiesto l’intervento dei carabinieri di Fiorenzuola d’Arda che sono arrivati sul posto, con due pattuglie, per verificare la situazione. Alla vista dei militari il giovane si è ulteriormente agitato, opponendo resistenza e minacciando pesantemente sia la madre sia i militari ed ha continuato a scagliarsi contro di loro, poiché si rifiutava di lasciare l’abitazione. Ha anche tentato di impugnare l’arma in dotazione ad uno dei carabinieri senza riuscirci perché prontamente bloccato. E’ quindi corso in cucina intenzionato a prendere un coltello da un cassetto. L’atteggiamento aggressivo del giovane è continuato anche nel tragitto per raggiungere la caserma per gli adempimenti del caso. Durante la discesa delle scale del condominio dove era ubicato l’appartamento si gettava per terra di peso, si è dimenato e ha minacciato i carabinieri. In caserma è stato fatto visitare e medicare da personale del 118 ma ha rifiutato il trasporto in ospedale per più approfonditi accertamenti. Al termine di tutti gli adempimenti il 35enne è stato denunciato per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.




Picchiano ed accoltellano un 44enne a Rottofreno. Arrestato uno dei due aggressori

Su disposizione della procura della Repubblica di Piacenza, i carabinieri della stazione di Castel San Giovanni hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Piacenza, nei confronti di un 25enne gravemente indiziato di tentato omicidio.

Le indagini, coordinate dalla procura ed eseguite dai carabinieri di Castel San Giovanni sono scaturite dall’intervento fatto accaduto la notte del 25 ottobre 2024 presso un locale pubblico di Rottofreno dove era stata segnalata un’aggressione avvenuta con un coltello. Secondo gli elementi raccolti dagli uomini dell’Arma il 25enne sarebbe uno degli autori del tentativo di omicidio, mediante accoltellamento, ai danni di un 44enne.

Tutto è accaduto, in piena notte, per strada, nei pressi di un locale pubblico, dove due uomini con volto mascherato hanno aggredito la vittima dopo averla bloccata e accusata di essersi comportata male con i propri familiari. Hanno iniziato a colpire l’uomo dapprima a mani nude e successivamente gli hanno sferrato una coltellata nella schiena, vicino ai reni, per poi darsi immediatamente alla fuga. Il 25enne dopo essersi scoperto il volto per farsi riconoscere, ha colpito la vittima con pugni al volto e con calci mentre l’ignoto complice lo ha accoltellato. Il 44enne inizialmente pensava che il dolore alla schiena fosse dovuto ad un calcio ma si è poi accorto del copioso sanguinamento. Il personale sanitario del pronto soccorso ha reputato la ferita molto grave alla luce della profondità, in zona lombare.

In base agli elementi indiziari raccolti, il gip del Tribunale di Piacenza, su richiesta del pubblico ministero titolare dell’indagine ha quindi disposto l’arresto in carcere del giovane aggressore. Continuano le indagini per individuare il complice.




Beni confiscati agli spacciatori di fentanyl. 500 dosi rientrate in Italia dagli USA

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Piacenza, insieme  al personale della D.E.A., l’agenzia federale statunitense per la lotta al traffico di sostanze stupefacenti, hanno proceduto, sotto il coordinamento della procura della Repubblica piacentina, al prelevamento in territorio americano e al successivo trasporto in Italia di oltre 500 dosi di droghe sintetiche, imbarcate su un volo partito da Chicago (Illinois) e atterrato a Roma all’aeroporto di Fiumicino.

Giunte in Italia – dopo essere state campionate in un laboratorio di Chicago – le droghe sintetiche verranno analizzate dal Laboratorio di chimica tossicologica del dipartimento di scienze farmaceutiche dell’Università degli Studi di Milano.

Le droghe sintetiche, strappate alle piazze di spaccio statunitensi (dove avrebbero fruttato alla criminalità organizzata oltre 1.000.000 dollari), sono riconducibili all’attività illecita condotta da un 52enne piacentino arrestato dai finanzieri nell’ambito dell’operazione “Painkiller”.

Le indagini, avviate nel marzo 2023 e concluse nel novembre dello stesso anno, condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Piacenza e dal personale della statunitense D.E.A., avevano permesso di ricostruire le “rotte” internazionali di provenienza delle “nuove sostanze psicoattive”, individuare i canali di importazione (oltre un centinaio di spedizioni verso soggetti dediti all’attività di spaccio sparsi sul territorio statunitense), scoprire il “centro di import/export” italiano, situato a Piacenza, nonché i contatti e le transazioni illecite tra l’indagato piacentino e soggetti facenti parte del famigerato “cartello di Sinaloa”, il confezionamento e l’occultamento della sostanza stupefacente all’interno di libri e componenti informatici, infine il pagamento attraverso criptovaluta.

Le indagini hanno permesso di smantellare un’associazione per delinquere composta da soggetti italiani e statunitensi indiziati, a vario titolo, dei reati di importazione dall’estero e traffico internazionale di ingenti quantitativi di stupefacenti – fra cui eroina sintetica (fentanyl), catinoni sintetici, α-PVP  (comunemente conosciuto come flakka o droga del cannibale), isotonitazene (potente oppioide sintetico, 20 volte più letale del fentanyl) – nonché di sostanze ad effetto psicotropo, precedentemente sconosciute sul mercato europeo, appartenenti alla categoria delle nuove sostanze psicoattive, acquistate dall’estero, prevalentemente in Cina e in India, attraverso il darkweb. Si tratta di sostanze ad elevata pericolosità per la salute a causa essendo esponenzialmente più potenti rispetto alle droghe tradizionali.

Oggetto delle spedizioni intercettate erano quindi composti chimici di nuova creazione: è il caso degli oppioidi sintetici (Fentanyl e suoi “analoghi strutturali”) creati in laboratori chimici situati all’estero, spacciati quali eroina per il costo più contenuto ma che, ove assunti in quantitativo uguale alla dose dell’eroina tradizionale, possono provocare intossicazioni acute, in molti casi letali. Sostanze queste, la cui circolazione ha provocato un rapido aumento delle vittime decedute per overdose in Paesi esteri, soprattutto nel Nord America.

L’indagine ha consentito di sequestrare sostanze stupefacenti sintetiche in polveri e cristalli, fentanili (la cui assunzione superiore ad 80 microgrammi può provocare overdose), eroina ad alta concentrazione (destinata alla miscelazione con fentanyl), il tutto pari ad oltre 40 kg., al netto del taglio, corrispondente a circa 1.000.000 di dosi singole.

Di recente, tra l’altro, il Ministero della Salute ha proceduto anche all’aggiornamento delle tabelle allegate al D.P.R. n. 309/1990, prevedendo l’inserimento in “Tab. I” di una pluralità di “analoghi strutturali”, correlati alla categoria dei fentanili, la gran parte di questi già rinvenuti proprio nel corso delle attività investigative condotte a Piacenza.

Inoltre i finanzieri hanno sottoposto a confisca beni mobili e disponibilità riconducibili a due soggetti, ritenuti i capi del sodalizio criminale poiché individuati come responsabili di plurime condotte di riciclaggio dei proventi illecitamente ottenuti dagli associati, opportunamente convertiti in bitcoin e in moneta digitale.




Controlli antidroga nelle vicinanze delle scuole: trovati circa 10 grami di hashish

Controlli antidroga ieri mattina nelle scuole di Piacenza. Li hanno svolti i carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Piacenza, insieme all’equipaggio del Radiomobile, ai colleghi della stazione di Piacenza Levante e al Nucleo cinofili carabinieri di Bologna, presente con “Edo”, pastore belga malinois in servizio presso quel reparto.

L’attività è avvenuta in collaborazione con i vari dirigenti scolastici ed ha interessato lo spazio esterno dinanzi agli edifici, gli spazi comuni interni ed alcune classi. Il fiuto del pastore “Edo” ha passato al setaccio l’edificio dell’istituto “Romagnosi” nel tratto di via X Giugno, il liceo “Gioia”, i giardinetti vicino al “Casali” e la zona di palazzo Cheope. Sedici le persone controllate. Edo ha rinvenuto presso la galleria commerciale del Cheope in una cassetta per la pubblicità circa 10 grammi di hashish. Simili controlli verranno svolti anche nei prossimi giorni negli ambienti scolastici e nei luoghi frequentati dai giovani.

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Tecnologie sofisticate ed intelligenza artificiale nella nuova sala di controllo della polizia locale di Piacenza

L’ultima sala operativa della polizia locale di Piacenza era stata inaugurata due anni fa dall’allora sindaco Patrizia Barbieri e vi confluivano i segnali di 105 telecamere di contesto e altre 21 dedicate alla lettura targhe per gli accessi in Ztl. Mentre quelle per la Ztl sono rimaste uguali sono invece cresciute a 143 le telecamere di contesto. Questo ha  reso necessario l’allestimento di una struttura che va a completare quella già esistente. Costata 80.021,00 (di cui 72.640,00 finanziati dal Fondo sicurezza urbana del ministero degli Interni) è composta da 4 videowall, 4 postazioni operatore dedicate esclusivamente alla videosorveglianza oltre al potenziamento dei sistemi di registrazione e soprattutto all’implementazione di nuovi sistemi di analisi delle immagini che sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale sono in grado di svolgere velocemente compiti che richiederebbero ore di analisi e confronto agli agenti come ad esempio isolare e seguire un determinato veicolo riprnueso da più telecamere posizionate in diverse zone della città. La nuova sala di controllo Control Room – SOC (Security Operations Center) inaugurata oggi dal sindaco Katia Tarasconi si affianca all’esistente L

sala operativa ed è in grado di  dialogare con altre centrali operative delle forze dell’ordine. La tecnologia ed i software di cui è dotata la sala permettono di compiere un salto di qualità nella gestione dei fenomeni di criminalità, di violazione delle norme in materia ambientale (si pensi ad esempio all’abbandono di rifiuti) e una migliore tutela del patrimonio pubblico e privato.

La Control Room, insieme ai prossimi ampliamenti del numero di telecamere con sistemi di ripresa di nuova generazione, assicura i vantaggi dell’innovativa concezione di videosorveglianza, ovvero la capillarità (grande superficie territoriale sottoposta a controllo) e la collaborazione con le altre Forze dell’Ordine. Nel corso degli anni l’impianto di videosorveglianza cittadino ha subito diverse implementazioni che hanno portato all’attuale assetto ed ha permesso di svolgere numerose attività di indagine e verifica per fatti criminosi, incidenti stradali, atti vandalici, ecc., dimostrandosi un valido ausilio per carabinieri, polizia di Stato, guardia di Finanza, che costantemente richiedono lo scarico di filmati per attività di Polizia Giudiziaria.

Nel corso dell’anno 2024 sono stati scaricati n. 192 filmati ad uso interno (rilievi di infortunistica stradale, attività sanzionatorie amministrative e attività di polizia giudiziaria), e sono state  gestite 48 richieste di scarico immagini da parte di soggetti esterni.

Una sala dedicata esclusivamente alla videosorveglianza permette inoltre di monitorare il funzionamento di tutte le strumentazioni che compongono la struttura e la rete di telecamere (compresi sei ponti radio). Attraverso il software di analisi video, installato sul server, è possibile attivare funzionalità quali: riconoscimento degli oggetti, tracciamento del movimento, catalogazione di eventi specifici, ricerca multicamera, superamento di zona, applicazione di filtri di ricerca (origine, intervallo di tempo, colore, dimensioni, velocità, direzione, prossimità, aspetto, etc.)

L’approccio forense alla videosorveglianza permette in pochi minuti di capire quali veicoli abbiano percorso una strada in senso vietato, quali movimenti si siano verificati nelle immediate vicinanze di un mezzo vandalizzato. L’analisi video automatizzata semplifica l’analisi di grandi quantità di registrazioni, riducendo il tempo necessario per identificare situazioni di interesse. Ciò non solo ottimizza le operazioni quotidiane ma facilita anche le indagini post-evento.

Inoltre, la capacità di eseguire ricerche avanzate basate su criteri specifici, come il riconoscimento di veicoli, consente un monitoraggio mirato e la generazione di report dettagliati.

E’ inoltre previsto l’acquisto ed installazione di hardware e software per il potenziamento dell’archiviazione delle immagini.




Motociclisti che sfrecciano in città. Scattano i controlli: uno guidava con patente falsa

Un 26enne è stato denunciato nei giorni scorsi dalla Polizia Locale di Piacenza per il reato di falsità materiale: era infatti alla guida di un motociclo con una patente integralmente contraffatta.

Il giovane, di nazionalità sudamericana, è stato fermato da una pattuglia mentre percorreva a velocità sostenuta viale Dante. Da tempo, il Comando di via Rogerio ha predisposto controlli mirati a risolvere la problematica delle moto che sfrecciano lungo le vie cittadine, provocando anche situazioni di pericolo e di disturbo per la quiete pubblica. Uno di questi esposti, presentati dai residenti alla polizia locale, riguardava proprio viale Dante, così gli agenti hanno effettuato un controllo di polizia stradale intimando l’alt, per le conseguenti verifiche, a un motociclista che circolava con la propria moto a velocità elevata.

Durante i controlli  è emerso che l’uomo era in possesso di una patente emessa dalla Repubblica del Portogallo che ha però subito insospettito gli agenti. Il documento è stato verificato dagli agenti dell’Ufficio Falso Documentale della Polizia Locale di Piacenza. L’analisi ha fatto emergere come la patente fosse contraffatta, nonostante potesse sembrare valida ad una prima occhiata. Per questo motivo, al termine dei dovuti accertamenti presso la questura di Piacenza, il giovane è stato denunciato alla procura della Repubblica per il reato di falsità materiale commessa da privato.

Non solo: lo stesso conducente è stato sanzionato in quanto alla guida di un veicolo senza aver conseguito la relativa patente, come previsto dal Codice della strada, con un verbale che va da € 5.100,00 a € 30.599,00. Il motociclo, invece, è stato sottoposto a fermo amministrativo per tre mesi.




La Guardia di Finanza “recupera” 520 mila euro di tasse evase da un’azienda meccanica piacentina

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Piacenza, al termine di una complessa verifica fiscale condotta nei confronti di un’azienda piacentina operante nella fabbricazione di parti meccaniche, hanno ottenuto il rimborso integrale delle imposte complessivamente evase, nelle diverse annualità fiscali controllate nell’ambito dell’attività ispettiva, pari a oltre 520.000 euro.

Nel corso degli accertamenti condotti dai finanzieri del Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria di Piacenza erano emerse diverse violazioni alla normativa vigente, tra cui alcune in materia di tassazione di dividendi transazionali provenienti da una società di diritto cinese. Complessivamente, quindi, veniva constatata un’indebita deduzione di costi e l’omessa dichiarazione di ricavi, oltre che della correlata I.V.A. e IRAP, per un importo complessivo di oltre 1,7 milioni di euro.

Pertanto, al termine della verifica fiscale e prima di ricevere i conseguenti avvisi di accertamento da parte della Agenzia delle Entrate, l’imprenditore ha deciso di avvalersi del più favorevole istituto del ravvedimento operoso, aderendo integralmente ai rilievi formulati dai finanzieri e versando all’Erario un importo pari alle imposte evase negli anni, comprensivo di interessi e sanzioni, così come previsto dall’art. 13 del Decreto Legislativo n. 472/1997.

L’adesione ottenuta assume ancora più rilevanza anche alla luce del recente intervento normativo operato in materia dal Decreto Legislativo n. 13/2024, il quale, al fine di favorire la compliance spontanea da parte del contribuente ai rilievi formulati dal Corpo e dall’Agenzia delle Entrate, a decorrere dal 1° settembre 2024, ha stabilito l’applicazione di nuove e più favorevoli sanzioni edittali e tassi di interesse più vantaggiosi.




Acquisti auto online. I consigli della polizia per evitare truffe

La Polizia Postale di Piacenza ha segnalato la presenza sul web di siti truffaldini realizzati clonando siti ufficiali di noti rivenditori di auto. Al fine di rendere credibili le offerte i falsi siti propongono annunci di auto realmente in vendita e presentano i corretti riferimenti stradali di concessionarie presenti in questa e in diverse altre città.

Spesso le offerte sono molto interessanti, con prezzi bassi rispetto alla media di mercato, e vengono proposti sconti se si accetta di pagare in anticipo o tramite bonifici istantanei.

Anche venditori privati pubblicano falsi annunci. In questi casi è utile controllare che le foto proposte non siano ritoccate per nascondere eventuali difetti, che l’annuncio presenti informazioni relative al chilometraggio, la data della prima immatricolazione, lo storico dei tagliandi. Nel corso delle trattative, il cliente viene indotto a versare un anticipo per assicurarsi l’acquisto dell’auto, che però non può essere mostrata dal vivo. Riscossa la somma pattuita i presunti venditori si rendono irreperibili.

I consigli della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Piacenza:

● Verifica l’esistenza della concessionaria, anche attraverso le recensioni online e i feedback presenti in rete.

● Richiedi al rivenditore la documentazione dell’auto in vendita, il certificato di proprietà, il libretto di circolazione e lo storico dei tagliandi.

● Per transazioni sicure utilizza sempre forme di pagamento tracciabili, come i bonifici bancari o carte di credito.

Qualora invece capiti di essere vittime di una truffa è importante rivolgersi tempestivamente alle Forze dell’Ordine presenti sul territorio. Per informazioni o segnalazioni è sempre possibile rivolgersi alla Polizia di Stato anche attraverso il sito della Polizia Postale https://www.commissariatodips.it

 

 




La Polizia Locale recupera cinque cuccioli abbandonati in uno scatolone a Borghetto

Alle 16.30 circa di oggi, martedì 19 novembre, su indicazione di un cittadino, la Centrale Operativa della Polizia Locale di Piacenza ha inviato una pattuglia in via Gaspare Lorenzini a Borghetto, dove era stata segnalata la presenza di 5 cuccioli di cane meticci, abbandonati in uno scatolone. Gli agenti sul posto si sono sincerati delle condizioni di salute dei cuccioli e li hanno portati presso il Comando di via Rogerio, dove sono stati mantenuti al caldo in attesa dell’intervento degli operatori dell’associazione Aisa, ai quali sono stati affidati per il trasporto al canile municipale e la conseguente visita veterinaria.

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