Lite in famiglia fa scoprire ricercato: arrestato ventenne senegalese a Piacenza

Nel pomeriggio di ieri la polizia ha arrestato un ventenne senegalese, ricercato perché destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’autorità giudiziaria di Parma.

Gli agenti delle volanti sono intervenuti in città per sedare una lite familiare che coinvolgeva il giovane, il padre e l’ex fidanzata. Dopo aver riportato la calma, i poliziotti hanno accompagnato il ragazzo in questura per procedere alla sua identificazione, poiché aveva colpito il genitore durante l’alterco.

Dagli accertamenti è emerso che il ventenne, formalmente residente a Piacenza ma senza fissa dimora e con diversi precedenti, era destinatario di un provvedimento restrittivo emesso la scorsa settimana ma non ancora eseguito.

Il giovane aveva più volte violato il divieto di dimora a Parma, città dove viveva di espedienti, compiendo rapine ai danni di passanti e rendendosi responsabile anche di aggressioni contro le forze dell’ordine.

Al termine delle procedure, il ragazzo è stato arrestato e condotto in carcere dalle volanti.




Lancio di fumogeni a Fiorenzuola, sei tifosi del Prato denunciati e colpiti da Daspo

Sei ultras del Prato sono stati denunciati e sottoposti a provvedimenti di D.A.S.P.O. dopo gli episodi di violenza verificatisi lo scorso 4 maggio allo stadio comunale Attilio Pavesi durante la partita di Serie D, girone D, tra Fiorenzuola 1922 e Prato.

Nel corso dell’incontro, i sostenitori pratesi, posizionati nel settore a loro riservato, avevano acceso e lanciato verso il terreno di gioco petardi, fumogeni e altri oggetti, mettendo a rischio la sicurezza degli spettatori e creando una situazione di concreto pericolo.

L’attività investigativa condotta dalla Digos di Piacenza, supportata dalle immagini del sistema di videosorveglianza e dalle riprese effettuate dalla Polizia Scientifica, ha permesso di identificare i responsabili. Il 11 agosto, sei tifosi sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Piacenza per il reato previsto dall’articolo 6-bis della legge 401/89.

Contestualmente, la Divisione Anticrimine della Questura ha emesso nei loro confronti altrettanti provvedimenti di D.A.S.P.O., firmati dal Questore, ritenendo concreto il rischio di reiterazione di comportamenti pericolosi per l’ordine pubblico in occasione di eventi sportivi. I divieti, della durata di due anni, vietano ai tifosi coinvolti l’accesso a tutti gli impianti sportivi sul territorio nazionale e negli altri Paesi dell’Unione Europea.




Interventi per ubriachezza: due persone soccorse in via Calciati

Nella notte tra venerdì 29 e sabato 30 agosto, le pattuglie della polizia locale, impegnate in un servizio prolungato volto a rafforzare la presenza nelle aree più sensibili della città, sono intervenute in via Calciati su richiesta degli “street tutor” attivi nei fine settimana su iniziativa dell’Amministrazione comunale. Gli agenti hanno identificato due soggetti in evidente stato di ubriachezza: uno è stato trasportato in ospedale per coma etilico, mentre l’altro, portato in pronto soccorso, ha manifestato comportamenti molesti verso operatori sanitari e pazienti, tentando anche di allontanarsi dalla struttura. L’uomo, 32 anni, è stato accompagnato presso il comando di via Rogerio, identificato e denunciato all’autorità giudiziaria per interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale; sono in corso gli accertamenti di rito relativi al procedimento, che proseguiranno nelle consuete fasi di indagine.
Nelle sere precedenti, la polizia locale è intervenuta nei pressi di via Veneto in seguito alla caduta di un ciclista, su segnalazione degli operatori del 118. Il 38enne è stato trasportato in ospedale e sottoposto agli esami previsti per legge: i risultati hanno evidenziato un tasso alcolemico quattro volte superiore al limite consentito (0,5 g/l) e la positività all’assunzione di sostanze stupefacenti. Anche in questo caso l’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria.
Durante un turno serale dei giorni scorsi, la centrale operativa della polizia locale ha gestito le ricerche per un cittadino novantenne segnalato come scomparso; grazie alle verifiche nelle aree indicate, l’uomo è stato rintracciato in buone condizioni di salute e successivamente accompagnato in Questura per il ricongiungimento con i familiari preoccupati.
Infine, nella zona Veggioletta, una chiamata ha segnalato la presenza di un trasportino per animali abbandonato contenente una nidiata di piccioni appena nati in stato di incuria. Gli agenti, intervenuti per verificare le condizioni dei volatili, hanno coinvolto il servizio veterinario dell’Ausl e alcune associazioni locali per il recupero e l’affido degli animali a una volontaria attiva tra Parma e Reggio Emilia, dove sono stati portati per le cure necessarie.




Controlli straordinari nelle comunità giovanili: sequestrati hashish e un cutter

Nella mattinata di venerdì 30 agosto la Questura di Piacenza ha disposto un servizio straordinario di controllo del territorio, mirato al contrasto della devianza e della criminalità giovanile. L’operazione ha interessato tre comunità del territorio e ha visto l’impiego congiunto di personale della Squadra Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, dell’unità cinofila della Guardia di Finanza, della Polizia locale e con la collaborazione dei servizi sociali.

Durante le verifiche, in una delle comunità sottoposte a controllo, gli agenti hanno rinvenuto 3,86 grammi di hashish, sostanza stupefacente che è stata immediatamente sequestrata a carico di ignoti, con la relativa comunicazione trasmessa dalla Polizia locale all’autorità giudiziaria. Inoltre, è stata individuata e sottratta alla disponibilità di un minore una lama di cutter, nascosta all’interno di un pacchetto di sigarette.

Le attività di monitoraggio – fanno sapere dalla Questura – proseguiranno anche nelle prossime settimane, sempre con il concorso delle diverse forze di polizia impegnate sul territorio, con l’obiettivo di prevenire e contrastare situazioni di disagio ed episodi di devianza giovanile.




Cane rubato davanti al supermercato: i carabinieri lo recuperano in pochi minuti, arrestato il responsabile

Attimi di apprensiond ieri pomeriggio, 29 agosto, davanti a un supermercato di via Calciati a Piacenza, dove un uomo ha rubato “Tyskie”, un Border Australian lasciato momentaneamente legato all’esterno dalla proprietaria.
Grazie al tempestivo intervento dei carabinieri della Sezione Radiomobile, il cane è stato ritrovato dopo pochi minuti e restituito alla donna, mentre l’autore del gesto è stato arrestato.
La vittima, una 61enne polacca in visita alla figlia residente in città, aveva lasciato l’animale all’ingresso del punto vendita per fare la spesa. Pochi istanti dopo, un 38enne di origine tunisina, domiciliato a Piacenza e già noto alle forze dell’ordine, ha slegato il cane e si è allontanato nonostante le proteste del vigilante.
Immediata la chiamata al 112 da parte del personale di sicurezza, che ha fornito una descrizione dettagliata del soggetto e della direzione di fuga. Due pattuglie della Radiomobile sono intervenute: i motociclisti hanno setacciato la zona, rintracciando l’uomo a poche centinaia di metri con l’animale ancora al guinzaglio e in buone condizioni, mentre un’altra squadra assisteva la proprietaria.
Il 38enne, già sottoposto all’obbligo di firma per un precedente furto in abitazione e con diversi precedenti penali, è stato fermato e condotto in caserma. Dopo le formalità di rito, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo, con la nomina di un difensore d’ufficio.
La proprietaria, visibilmente scossa, ha ringraziato i militari: «Ho avuto paura di non rivedere mai più il mio cane. Non sapevo cosa fare, ma sono intervenuti subito e li ringrazio di cuore».




Alseno: denunciati tre sudamericani specializzati in furti con la tecnica delle monetine

Nella mattinata di giovedì 28 agosto, i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Fiorenzuola d’Arda hanno effettuato controlli lungo la via Emilia, ad Alseno, fermando un’auto a noleggio già segnalata come mezzo usato per furti con la “tecnica delle monetine”.
A bordo sono stati identificati tre cittadini sudamericani, due venticinquenni e un trentatreenne già noti alle forze dell’ordine per precedenti legati a reati predatori.
Le verifiche immediate hanno rivelato che l’autovettura era oggetto di appropriazione indebita. I tre sono stati denunciati in stato di libertà per ricettazione in concorso e per violazioni alla normativa sull’immigrazione. Il conducente, un 25enne cubano senza fissa dimora, è stato anche denunciato per guida senza patente (mai conseguita).
Al termine delle operazioni, il veicolo è stato restituito all’avente diritto e i fermati sono stati affidati all’Ufficio Immigrazione della Questura di Piacenza, ove è stato notificato il provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.
Il 33enne peruviano è stato trasferito al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Gradisca d’Isonzo per l’esecuzione della misura.
I carabinieri evidenziano il frequente utilizzo della “tecnica delle monetine”, usata per distrarre le vittime – spesso clienti di supermercati – così da sottrarre borse e portafogli.




Piacenza, arrestato 50enne, rapinatore di banche. Deve scontare due anni di pena residua

Nella mattinata di ieri la Squadra Mobile di Piacenza ha arrestato un 50enne italiano, residente in città, in esecuzione di una condanna definitiva per reati contro il patrimonio.

L’uomo, nel corso degli anni, si era reso responsabile di numerose rapine a mano armata ai danni di istituti di credito, compiute insieme ad altri complici sia nel piacentino sia nelle province limitrofe. Dopo aver scontato buona parte della pena, era stato ammesso al regime di affidamento in prova ai servizi sociali.

A seguito delle violazioni riscontrate rispetto alle prescrizioni imposte, l’autorità giudiziaria ha disposto che il residuo di pena – pari a due anni – venisse eseguito in carcere. Rintracciato dagli investigatori, l’uomo è stato quindi arrestato e tradotto presso la casa circondariale.




Tentata rapina a Rivergaro: due arresti, indagini in corso

Due uomini di origine romena, rispettivamente di 30 e 20 anni, sono stati arrestati dai carabinieri della Stazione di Rivergaro con l’accusa di tentata rapina. I fatti risalgono alla serata di domenica 24 agosto, quando i due sarebbero stati sorpresi mentre cercavano di introdursi in un’abitazione privata in una zona residenziale della Val Trebbia.
Secondo quanto ricostruito dai militari, i due sospetti si erano avvicinati all’abitazione a bordo di una station wagon verde con targa tedesca. Una volta giunti nel vialetto, avrebbero indossato dei cappucci neri, verosimilmente per nascondere il volto, ma sono stati notati dalla proprietaria di casa. La donna, intuendo le intenzioni dei due, ha iniziato a gridare annunciando l’arrivo dei carabinieri. In risposta, uno dei due si sarebbe diretto minacciosamente verso il cancello dell’abitazione, tentando di zittirla. Tuttavia, vistisi scoperti, i due si sono dati alla fuga in direzione di Piacenza, lungo la Strada Statale 45.
Determinante, in quei concitati momenti, è stato l’intervento di un vicino di casa che, allertato dalle grida, è riuscito ad annotare il numero di targa dell’auto. L’informazione ha consentito ai carabinieri di avviare immediatamente le ricerche, intensificando i controlli su tutto il territorio.
Il giorno successivo, nel pomeriggio del 25 agosto, una pattuglia ha intercettato l’auto segnalata lungo la SS45, all’altezza di Quarto di Gossolengo. Dopo aver fermato il veicolo, i militari hanno identificato i due occupanti: si trattava di due cittadini romeni senza fissa dimora, già noti alle forze dell’ordine per un tentato furto commesso pochi giorni prima a Milano.
Durante la perquisizione, i carabinieri hanno sequestrato due giubbotti neri con cappuccio, tre paia di guanti da lavoro, attrezzi da scasso come cacciaviti e una pinza, oltre a una pistola a salve priva del tappo rosso, completa di munizioni, nascosta all’interno di un kit di pronto soccorso.
Portati in caserma, i due sono stati sottoposti a fermo per tentata rapina. Il provvedimento è stato convalidato dall’autorità giudiziaria il 27 agosto, che ha disposto per entrambi la custodia cautelare in carcere.
Le indagini proseguono: i carabinieri stanno verificando l’autenticità dei documenti d’identità esibiti dai fermati e stanno ricostruendo i loro spostamenti nei giorni precedenti, al fine di accertare eventuali collegamenti con altri episodi simili, sia nel territorio piacentino che in altre zone della regione.




Controlli dei carabinieri: scoperti tre lavoratori in nero. Sanzioni per quasi 40mila euro

Stretta dei carabinieri contro il lavoro nero e le violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Piacenza, con il supporto delle stazioni locali dell’Arma, ha portato a termine una serie di controlli mirati che hanno condotto a tre denunce, due sospensioni di attività imprenditoriali e sanzioni per un totale di oltre 40mila euro.
Numerose le irregolarità emerse durante le ispezioni.
A Castelvetro Piacentino, il titolare di un negozio di ortofrutta è stato denunciato per non aver formato i dipendenti, per l’assenza del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e per l’installazione di telecamere senza autorizzazione. Inoltre, i militari hanno trovato due lavoratori in nero su due presenti in azienda, motivo per cui è scattata l’immediata sospensione dell’attività.
A Piacenza, il titolare di un autolavaggio è stato sottoposto ad accertamenti per gravi carenze in materia di sicurezza: mancata nomina del medico competente, assenza di sorveglianza sanitaria e del responsabile della prevenzione. È stato inoltre individuato un lavoratore straniero privo di permesso di soggiorno e sono emerse irregolarità nei pagamenti, parte dei quali avvenivano “in nero”. Anche in questo caso l’attività è stata sospesa.
Sempre a Piacenza, il titolare di un ristorante kebab è stato denunciato per l’assenza di sorveglianza sanitaria e per l’installazione non autorizzata di un impianto di videosorveglianza.
Il bilancio complessivo delle operazioni è di ammende per oltre 16mila euro e sanzioni amministrative per quasi 25mila euro. Tutti gli atti sono stati trasmessi alle autorità giudiziarie competenti.




Furto sventato sul regionale Bologna Milano: l’intervento dei carabinieri di Fiorenzuola

Nella serata di martedì 26 agosto 2025 i carabinieri del Radiomobile di Fiorenzuola d’Arda hanno sventato un furto a bordo di un treno regionale, restituendo la refurtiva al proprietario e identificando i responsabili.

L’episodio è avvenuto intorno alle 20.30 sul convoglio Bologna–Milano, fermo in stazione a Fiorenzuola. Due giovani, un 28enne cittadino francese e un 25enne cittadino belga, entrambi nati in Libia e domiciliati a Milano, hanno sottratto con destrezza la borsa a un passeggero peruviano di 27 anni residente nel capoluogo lombardo. La vittima, accortasi subito del furto, li ha inseguiti mentre scendevano dal treno e ha allertato il 112.

Grazie alla tempestiva segnalazione e alle indicazioni fornite, una pattuglia del Radiomobile ha rintracciato i due nei pressi di un bar vicino alla stazione. Convinti che la vittima fosse ripartita, i giovani stavano cercando di allontanarsi indisturbati. Durante il controllo i militari hanno recuperato la borsa, restituita immediatamente al proprietario, e trovato anche un coltello di piccole dimensioni, sequestrato perché detenuto senza motivo.

I due sono stati denunciati in stato di libertà per furto aggravato e porto abusivo di oggetti atti a offendere.




Castel San Giovanni. Doppio furto al supermercato e doppia denuncia

A Castel San Giovanni i carabinieri sono dovuti intervenire per ben due volte nello stesso supermercato, nel corso della giornata di sabato 23 agosto, a causa di due distinti episodi di furto.
Il primo caso si è verificato in mattinata, quando il direttore del punto vendita ha sorpreso un 27enne residente a Ziano Piacentino mentre cercava di uscire dal supermercato con cinque paia di boxer e un regolabarba nascosti nello zaino, per un valore complessivo di circa 70 euro. All’arrivo dei carabinieri, il giovane è stato trovato anche in possesso di un coltello con lama da 8,5 cm, successivamente sequestrato. È stato denunciato a piede libero per furto e porto ingiustificato di armi. La merce è stata restituita al negozio.
Il secondo episodio è avvenuto nel pomeriggio dello stesso giorno. In questo caso, i carabinieri della Stazione di Borgonovo Val Tidone hanno identificato e denunciato un 50enne, residente a Borgonovo ma di fatto senza fissa dimora, accusato di aver rubato generi alimentari per circa 170 euro. Durante la fuga, l’uomo avrebbe spintonato un addetto alla sicurezza per garantirsi la via di uscita, riuscendo temporaneamente a far perdere le proprie tracce. Tuttavia, ha abbandonato lo zaino all’interno del supermercato, contenente sia altra merce rubata che effetti personali e documenti che ne hanno permesso l’identificazione. Anche per lui è scattata la denuncia, con l’accusa di furto aggravato e rapina impropria.
In entrambi i casi, la refurtiva è stata interamente recuperata e riconsegnata al punto vendita.




Controlli dei NAS in un campeggio dell’Appennino piacentino: multe per oltre 3.000 euro

I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Parma hanno effettuato un’ispezione igienico-sanitaria in un campeggio situato nell’Appennino piacentino, nell’ambito dell’operazione nazionale “Estate Tranquilla 2025”, promossa dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute. L’iniziativa mira a verificare il rispetto delle normative igienico-sanitarie nelle strutture turistiche, in particolare in villaggi e campeggi.
Durante i controlli, i militari hanno rilevato numerose irregolarità: condizioni igieniche precarie all’interno della cucina, con polvere, incrostazioni e unto su superfici, pavimenti e attrezzature. Alcuni prodotti alimentari erano addirittura posizionati direttamente sul pavimento, mentre in vari punti sono state riscontrate ragnatele e aracnidi vivi.
Tra le violazioni accertate anche la mancanza del manuale di autocontrollo secondo i principi HACCP, fondamentale per garantire la sicurezza alimentare, e la mancata sorveglianza sul rispetto del divieto di fumo, nonostante la presenza di apposita segnaletica. I militari hanno infatti trovato cenere e mozziconi di sigaretta nei posacenere, segno evidente del mancato controllo.
Inoltre, la struttura non aveva provveduto a richiedere il Codice Identificativo Nazionale (C.I.N.) al Ministero del Turismo, obbligatorio per le strutture ricettive.
Al termine dell’ispezione, al titolare del campeggio sono state contestate violazioni amministrative per un totale di 3.440 euro di sanzioni.
(Foto di repertorio)