Blitz antidroga dei carabinieri nel Piacentino: sei arresti e dieci indagati per spaccio
Un’importante operazione antidroga è stata condotta dai carabinieri della Compagnia di Bobbio, che il 4 giugno 2025 hanno eseguito sei arresti al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza. Cinque persone sono finite in carcere, mentre una è stata posta agli arresti domiciliari. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Piacenza.
In totale sono dieci gli indagati, tutti di età compresa tra i 23 e i 32 anni: si tratta di nove uomini di origine marocchina e di una donna italiana. Secondo quanto emerso dalle indagini, il gruppo avrebbe costituito una rete criminale ben radicata nel territorio piacentino, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, eroina e hashish.
Le attività illecite si svolgevano soprattutto in aree rurali e isolate dei comuni di Castel San Giovanni, Borgonovo Val Tidone, Gragnano Trebbiense, Sarmato, Agazzano e nella frazione “Pievetta” di Castel San Giovanni, oltre che in alcuni centri della vicina provincia di Lodi. Lo smercio avveniva prevalentemente di notte, in zone schermate dalla vegetazione e scarsamente illuminate, dove gli spacciatori si muovevano con cautela, nascondendo la droga in canali di irrigazione e fossati. Gli incontri con i clienti venivano fissati telefonicamente, utilizzando numeri dedicati esclusivamente all’attività di spaccio.
Le indagini, durate diversi mesi, sono state condotte attraverso intercettazioni telefoniche, appostamenti e pedinamenti. I carabinieri sono riusciti a documentare numerosi episodi di cessione di stupefacenti e a identificare molti acquirenti.
Restano tuttora irreperibili altri quattro indagati, tutti senza fissa dimora: tre di loro sono destinatari di una misura cautelare in carcere, mentre per uno è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Piacenza. Le ricerche sono ancora in corso.
Festa dei carabinieri a Palazzo Farnese: apertura alla cittadinanza e bilancio tra prevenzione, legalità e sicurezza
Si svolgerà mercoledì 5 giugno, alle ore 10, nella suggestiva cornice di Palazzo Farnese, la cerimonia per il 211° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Per l’occasione, il Comando Provinciale di Piacenza ha scelto un’impostazione aperta alla cittadinanza, segnale di vicinanza concreta alla comunità e invito alla partecipazione libera e numerosa.
L’anniversario rappresenta da sempre un momento di riflessione per l’Arma, occasione per ribadire l’impegno verso la sicurezza e la legalità, ma quest’anno assume anche un significato simbolico particolare: si conclude infatti il ciclo di iniziative in memoria del Brigadiere Medaglia d’Oro al Valor Militare Alberto Araldi, figura chiave della Resistenza piacentina, nel giorno in cui ricorrono 80 anni dalla sua uccisione per mano nazifascista
Durante la conferenza stampa, il colonnello Pierantonio Breda ha illustrato un bilancio dettagliato delle attività svolte nell’ultimo anno (1° maggio 2024 – 30 aprile 2025), che evidenzia uno scenario complesso ma presidiato con impegno, sia in termini di prevenzione che di repressione.
Oltre 8.870 i reati denunciati, in lieve calo rispetto ai 9.005 dello stesso periodo precedente. I furti restano il reato più diffuso, seguiti da truffe e frodi informatiche, che salgono a 1.087 casi, e da 833 danneggiamenti.
Particolare attenzione è stata dedicata al contrasto alla microcriminalità e ai reati predatori, con 107 rapine (57 scoperte) e 86 reati legati allo spaccio di droga.
In crescita i reati legati al “codice rosso”: 311 i delitti denunciati, tra cui 184 maltrattamenti in famiglia, 86 atti persecutori (+36,5%) e 38 violenze sessuali. In crescita anche le misure cautelari: 69 divieti di avvicinamento e 25 dotati di braccialetto elettronico.
Tra i reati più gravi, sono stati registrati due omicidi, uno dei quali già risolto con l’individuazione dell’autore (l’omicidio della giovanissima Aurora Tila).
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato il colonnello – è garantire una presenza costante sul territorio e risposte rapide ai cittadini. I numeri dimostrano che Piacenza è una provincia sicura, ma dobbiamo continuare a vigilare”.
Significativo il fatto che vi siano stati 52 arresti in flagranza, segno proprio della capillare presenza dell’Arma sul territorio e della tempestività dell’azione.
Sotto osservazione i reati commessi da minori: 6 denunciati per rapina, 11 per lesioni. Si tratta di ragazzi in parte provenienti da altre province. Un dato che segnala un disagio crescente tra i più giovani.
L’Arma ha messo in campo oltre 18.600 servizi preventivi, percorrendo più di 2 milioni di chilometri in provincia e conducendo 112.150 controlli tra persone e veicoli. Il bilancio operativo si traduce in 2.053 persone denunciate e 171 arresti, tra cui spiccano 52 arresti in flagranza di reato, che confermano l’efficacia e la tempestività dell’intervento dei Carabinieri nei momenti più critici.
Non meno rilevante l’azione dei Reparti Speciali: il Nucleo Ispettorato del Lavoro ha sanzionato 51 lavoratori in nero e sospeso 18 attività imprenditoriali, mentre i Carabinieri del NAS di Parma hanno sequestrato 60mila litri di vino contraffatto, smascherato una truffa sanitaria e denunciato 64 persone nella sola provincia di Piacenza. Da segnalare anche il sequestro di 1.900 kg di alimenti e 300 giocattoli non sicuri.
Sul fronte ambientale, i Carabinieri Forestali hanno condotto oltre 9.400 controlli, sanzionando 300 persone e accertando numerosi casi di attingimento abusivo d’acqua, a tutela del fragile equilibrio ecologico del territorio.
Infine, grande attenzione anche alla prevenzione e alla formazione: 26 incontri con 1.145 anziani su come difendersi dalle truffe, 82 appuntamenti nelle scuole con oltre 4.200 studenti per promuovere cultura della legalità, uso consapevole del web e rispetto delle regole.
Un lavoro quotidiano, capillare e discreto, che – come ha sottolineato il colonnello Breda – rende visibile anche il “non accaduto”, ovvero ciò che è stato evitato grazie alla presenza costante dei Carabinieri sul territorio.
Coltivava marijuana in casa. Arrestato 50enne
Nel corso della giornata di giovedì 29 maggio, la Squadra Mobile della Polizia di Stato ha eseguito una perquisizione domiciliare nei confronti di un uomo di 50 anni, cittadino italiano residente nella nostra provincia, nell’ambito di un’indagine finalizzata al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti.
All’interno dell’abitazione, gli agenti hanno scoperto un vero e proprio laboratorio casalingo per la coltivazione della marijuana. Nello specifico, sono state trovate tre serre artigianali contenenti quattro piante già sviluppate e altre piantine in fase di crescita. Oltre alle coltivazioni, sono stati rinvenuti diversi sacchetti con circa 240 grammi di marijuana già essiccata e pronta per essere immessa sul mercato.
La sostanza e tutto il materiale rinvenuto sono stati sequestrati. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di produzione e detenzione di droga a fini di spaccio.
Un diciottenne denunciato per spaccio. Tre segnalati come consumatori di droga (fra cui un minorenne)
Serata di intenso lavoro per i carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza, impegnati il 30 maggio in una serie di controlli straordinari del territorio finalizzati al contrasto del consumo e dello spaccio di stupefacenti. Nel corso della giornata, sono stati quattro gli interventi che hanno portato al sequestro di cocaina, hashish e marijuana, con altrettanti soggetti segnalati alle autorità, tra cui un minorenne.
Il primo episodio si è verificato a Piacenza, dove una pattuglia del Radiomobile è intervenuta per una lite familiare in un’abitazione privata. Durante l’intervento, un 59enne originario di Salerno ma residente in città ha consegnato spontaneamente alcuni grammi di hashish. La sostanza è stata sequestrata e l’uomo è stato segnalato alla Prefettura come assuntore.
Poche ore più tardi, a Pontenure, nella zona industriale, i carabinieri della locale Stazione hanno fermato un giovane appena 18enne durante un controllo. Addosso aveva sette dosi di hashish e 445 euro in contanti, ritenuti compatibili con un’attività di spaccio. Per il ragazzo è scattata la denuncia a piede libero alla Procura, mentre droga e denaro sono stati sequestrati.
A Castel San Giovanni, invece, i militari della Stazione di Borgonovo Val Tidone hanno effettuato un controllo a piedi all’interno di un parco pubblico in via Fratelli Bandiera. Qui hanno fermato un minorenne, classe 2006, trovato con una modica quantità di marijuana. Anche in questo caso la sostanza è stata sequestrata e il ragazzo segnalato all’autorità amministrativa per uso personale di droga.
Infine, nel pomeriggio, a Berlasco, frazione di Borgonovo Val Tidone, i carabinieri della stazione di San Nicolò a Trebbia hanno fermato un’auto durante un normale controllo stradale. Il conducente, un 51enne residente a Calendasco, è stato trovato in possesso di alcuni grammi di cocaina. La droga è stata sequestrata, la patente ritirata e l’uomo segnalato alla Prefettura.
Giovane investito e abbandonato sulla SP10: denunciato un 79enne per omissione di soccorso
È stato identificato e denunciato l’automobilista che, nella tarda serata di venerdì 24 maggio, ha investito un giovane pedone sulla Strada Provinciale 10, in località Celleri, per poi fuggire senza prestare soccorso.
La vittima è un 19enne residente a Sariano di Gropparello, che intorno alle 23:20 stava camminando a piedi in direzione Carpaneto Piacentino, quando un’auto proveniente alle sue spalle lo ha travolto all’altezza del civico 108, per poi dileguarsi nel buio della notte.
Il giovane fortunatamente non è in pericolo di vita. E’ stato soccorso da un’ambulanza del 118 e trasportato al pronto soccorso di Piacenza con lesioni giudicate guaribili in 45 giorni.
Le indagini, avviate immediatamente dai carabinieri del Radiomobile di Fiorenzuola d’Arda, hanno permesso in pochi giorni di risalire al responsabile. Decisive le testimonianze raccolte, i rilievi effettuati sul luogo dell’impatto e l’analisi di frammenti di carrozzeria lasciati sull’asfalto, che hanno condotto i militari a un’utilitaria con danni compatibili con l’incidente.
Il veicolo è risultato intestato a un 79enne residente a Piacenza ma originario della zona. Di fronte agli elementi raccolti dagli inquirenti, l’uomo è stato identificato come il conducente al momento del sinistro.
Nella mattinata del 29 maggio, il 79enne è stato denunciato in stato di libertà con l’accusa di lesioni personali stradali gravi, fuga dopo incidente con feriti e omissione di soccorso, reati disciplinati dal Codice della Strada e dal Codice Penale. Il veicolo è stato posto sotto sequestro e affidato in custodia giudiziale a una ditta autorizzata, mentre la patente di guida è stata ritirata.
Via Calciati. Scambia i poliziotti per clienti: denunciato ed espulso spacciatore
Aveva appena raggiunto via Calciati, convinto di incontrare due clienti con cui aveva preso accordi telefonici per la cessione di cocaina. In realtà, di fronte a lui c’erano due agenti in borghese della Squadra Mobile della Polizia di Stato, impegnati in un’attività di controllo antidroga sul territorio.
È finita con una denuncia e un provvedimento di espulsione l’inaspettata “consegna” di uno spacciatore 34enne di nazionalità marocchina, senza fissa dimora e irregolare sul territorio italiano, intercettato nel pomeriggio di ieri dagli investigatori.
L’episodio si è verificato nel corso di un’operazione disposta per approfondire alcune segnalazioni di cittadini e associazioni su presunti movimenti sospetti nella zona. Mentre gli agenti, appostati in borghese, stavano verificando l’identità di una persona rivelatasi estranea ad attività illecite, si sono visti avvicinare dal trentenne, che ha chiesto loro se fossero i clienti con cui aveva preso appuntamento. Una mossa che lo ha subito tradito, rivelando involontariamente la sua attività di spaccio.
La perquisizione immediata ha confermato i sospetti: l’uomo era in possesso di due dosi di cocaina e 300 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio, ritenuti provento dell’attività illecita.
Il soggetto, incensurato, è stato denunciato a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti e successivamente affidato all’ufficio immigrazione della questura. A suo carico è stato emesso un provvedimento di espulsione, con l’ordine di lasciare il territorio nazionale entro sette giorni.
Tentata truffa a nome del Comune di Piacenza
Tentata truffa, a nome del Comune di Piacenza, ai danni di una scuola paritaria dell’infanzia. La segnalazione è arrivata stamani all’assessore Nicoletta Corvi da parte di don Paolo Cignatta, parroco di San Corrado e Preziosissimo Sangue, che ha ricevuto la telefonata di un sedicente “vice dirigente” comunale: con lessico appropriato e tono sicuro, l’uomo ha millantato un presunto errore commesso da un dipendente dei Servizi Educativi, che avrebbe emesso a favore della scuola paritaria un bonifico più consistente rispetto al contributo atteso dal Comune.
Di qui la richiesta, con tanto di Iban su cui versare la somma, di restituire un importo pari a circa 4000 euro, aggiungendo che copia del bonifico di rimborso eseguito a favore dell’Amministrazione avrebbe dovuto essere mandata via PEC al Comune. A insospettire il sacerdote è stata anche l’insistenza arrogante e accusatoria del presunto “vice dirigente”, arrivato ad affermare che se la scuola paritaria non avesse provveduto, il dipendente comunale che aveva sbagliato sarebbe stato licenziato, mandando la propria famiglia e i propri figli sul lastrico.
Immediata la richiesta di chiarimenti e l’informazione trasmessa all’assessora, con cui il parroco ha condiviso la preoccupazione che altri potessero cadere vittima dell’inganno. “Ringrazio don Paolo per avermi subito allertata”, ribadisce Nicoletta Corvi, aggiungendo: “In nessun caso il Comune di Piacenza effettua richieste telefoniche di soldi, tanto meno con una sorta di ricatto morale come quello prospettato dal truffatore. Anche nell’eventualità di un errore amministrativo, le modalità di contatto tramite i Servizi Educativi sono le consuete che scuole e associazioni ben conoscono: in caso di dubbio, gli uffici comunali sono sempre a disposizione per una verifica, che invitiamo tutti a fare se venissero contattati in modo insolito o tale da destare sospetti”.
Sorvolo del territorio piacentino con il nuovo elicottero della Guardia di finanza
Nella giornata odierna il prefetto di Piacenza, Paolo Ponta, ha partecipato a un sorvolo del territorio provinciale a bordo del nuovo elicottero AW169, recentemente assegnato alla Sezione Aerea della Guardia di finanza di Rimini. Ad affiancarlo c’era il comandante provinciale, colonnello Massimo Amadori.
Il volo ha interessato l’intera provincia, dal capoluogo fino alle aree montane della val Trebbia e val d’Arda, permettendo di illustrare sul campo le potenzialità del moderno mezzo aereo. L’elicottero, altamente tecnologico, è in grado di raggiungere rapidamente anche le zone più difficili dell’Appennino e operare in condizioni estreme. È pensato per missioni di soccorso, ricerca e salvataggio, in stretto raccordo con il Soccorso Alpino della Guardia di finanza.
Come ha spiegato il tenente colonnello Antonio Maggio, comandante della sezione aerea riminese, tra le dotazioni dell’elicottero, spicca il sistema IMSI Catcher per la localizzazione rapida dei dispersi tramite segnale telefonico. Il velivolo può operare in ogni contesto, giorno e notte, ed è dotato di sistemi di videoripresa ad altissima definizione, utili anche per le attività investigative contro reati economici, ambientali e traffici illeciti.
Il prefetto ha elogiato le capacità del servizio aereo e ha ribadito il valore della collaborazione tra istituzioni per rafforzare le risorse al servizio della sicurezza e della protezione civile.
Sei interventi dei carabinieri per incidenti stradali nella giornata del 25 maggio
Giornata intensa per i carabinieri della provincia di Piacenza, impegnati domenica 25 maggio in diversi interventi legati alla sicurezza stradale. Sono stati sei, infatti, gli episodi che hanno richiesto il loro intervento in seguito a incidenti avvenuti sulle strade del territorio.
Il primo, poco prima di mezzogiorno, si è verificato sulla statale 45, in località Ancarano di Rivergaro: uno scontro tra un’auto e una moto ha reso necessario l’intervento della pattuglia del Radiomobile di Bobbio. Il motociclista è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Piacenza. I militari hanno eseguito i rilievi e gestito la viabilità fino alla rimozione dei mezzi incidentati.
Nel primo pomeriggio, i carabinieri di Castell’Arquato sono intervenuti in località Ca’ Orezzi, lungo la SP10bis, nel comune di Gropparello, per un incidente con feriti lievi. Il conducente dell’auto ha riportato una ferita al braccio ed è stato accompagnato al pronto soccorso.
Alle 13:20, in località Grondone Sotto di Ferriere, una lite tra automobilisti a seguito di un incidente senza conseguenze fisiche ha richiesto l’intervento della pattuglia di Bettola. La situazione è stata rapidamente riportata alla calma.
Circa mezz’ora più tardi, alle 14:00, i carabinieri di Agazzano sono stati chiamati in località Casoni di Piozzano per un lieve contatto tra veicoli su una strada stretta. I conducenti hanno gestito autonomamente la rimozione dei mezzi e non è stato necessario ricorrere a cure mediche.
Più tardi, poco dopo le 21:00, un tamponamento a catena ha coinvolto tre veicoli sulla strada provinciale Padana Inferiore, a Castelvetro Piacentino. Sei le persone coinvolte. Sul posto sono intervenute le pattuglie di Monticelli e del Radiomobile di Fiorenzuola d’Arda, che hanno effettuato accertamenti con etilometro. Uno dei conducenti, durante una manovra di sorpasso, ha urtato un veicolo che procedeva in senso opposto, coinvolgendo anche una terza auto. Risultato positivo all’alcoltest, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza.
Infine, alle 21:50, la pattuglia di San Nicolò a Trebbia è intervenuta nei pressi di Borgonovo Val Tidone, sulla provinciale della Val Tidone, in seguito alla segnalazione di un investimento di fauna selvatica. Un automobilista aveva infatti travolto un cinghiale, trovato senza vita a bordo strada. L’animale è stato rimosso dal personale incaricato, non rappresentando un pericolo per la circolazione.
Motociclista perde la vita sulla Statale 10
Un’altra tragedia ha colpito le strade della provincia di Piacenza. Nel pomeriggio di oggi, lunedì 26 maggio 2025, un incidente stradale che ha coinvolto una moto e un’automobile ha causato la morte di un motociclista a San Nazzaro di Monticelli d’Ongina. La vittima è un uomo di 56 anni, originario di Forlì, ma residente da anni a Monticelli. Lo schianto fatale è avvenuto lungo la Statale 10 “Padana Inferiore”, nel tratto denominato Circonvallazione Nuova, all’altezza dell’intersezione con via Cattadori, approssimativamente al chilometro 206.200. L’incidente ha visto coinvolti la moto condotta dalla vittima e un’automobile. Le dinamiche dello schianto sono al vaglio dei carabinieri di Monticelli: sembra che la moto viaggiasse da Piacenza in direzione di Castelvetro quando si sarebbe scontrata con l’automobile che, proveniente da via Cattadori, si sarebbe immessa sulla Statale 10, svoltando in direzione di Castelvetro. L’impatto è stato violentissimo. Il 56enne è stato sbalzato dalla moto finendo in un campo a lato della strada e urtando anche contro un palo. Le gravissime lesioni riportate non gli hanno lasciato scampo: i sanitari intervenuti sul posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sul luogo dell’incidente sono giunte l’ambulanza della Pubblica Assistenza di Cortemaggiore, l’auto infermieristica del 118 e l’elisoccorso di Parma ed i Vigili del Fuoco da Piacenza. Sotto shock il conducente dell’auto.
Forti ripercussioni alla circolazione sulla Statale 10. Per permettere le operazioni di soccorso, i rilievi e gestire la viabilità, Anas ha istituito temporaneamente il senso unico alternato sulla SS 10 al km 206.200.
Purtroppo, questa tragedia si aggiunge a una serie impressionante di incidenti mortali nel piacentino che hanno coinvolto motociclisti: è la quarta vittima in meno di due settimane.
Nuovamente vandalizzata la panchina arcobaleno di Calendasco. Frasi ingiuriose contro il sindaco
La panchina arcobaleno di Calendasco è stata nuovamente vandalizzata, con un blitz avvenuto nella notte, prendendo questa volta di mira anche il sindaco Filippo Zangrandi che proprio ieri, insieme a svariati altri esponenti politici aveva preso parte al Piacenza Pride, sfilando per le vie di Piacenza.
Quella che doveva essere la prima panchina arcobaleno della provincia di Piacenza, simbolo di inclusione, rispetto, unione, accoglienza e lotta alle discriminazioni, è stata invece oggetto di ripetuti atti di deturpazione.
La panchina, situata nel parco giochi di Calendasco, era stata inaugurata lo scorso 17 maggio in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia.
L’arcobaleno di colori era durato solo quarantotto ore prima di essere ridipinta di un freddo grigio da vandali. Questo primo gesto era stato definito “vile e intollerabile” dalla Cgil di Piacenza, mentre l’Arcigay aveva invitato le forze politiche a prendere le distanze. Il sindaco Zangrandi aveva commentato sui social la necessità di una norma contro l’odio e aveva sporto denuncia alle forze dell’ordine per istigazione all’odio contro ignoti. In seguito al primo atto, un gruppo di volontari, circa un centinaio di persone, aveva risposto all’appello del sindaco, rimboccandosi le maniche e ridipingendo la panchina con i colori dell’arcobaleno.
Tuttavia, la scorsa notte uuno o più vandali sono ritornati in azione. La panchina è stata nuovamente “cancellata” e coperta per la seconda volta da una mano di vernice grigia. Questa volta, l’attacco si è esteso: sul selciato vicino allo scivolo, sono comparse scritte ingiuriose contro iln sindaco Filippo Zangrandi. Sono state dipinte con una bomboletta spray nera. Il sindaco Zangrandi ha confermato l’accaduto, ipotizzando che il blitz sia avvenuto dopo l’una di notte, in quanto poco prima non erano state notate anomalie
Le telecamere di videosorveglianza della zona saranno visionate e potrebbero fornire elementi utili ai carabinieri di San Nicolò che indagano su questi episodi.
La notizia del secondo atto vandalico si è sparsa rapidamente, suscitando indignazione e solidarietà. Molti i messaggi di supporto, con persone che si sono dette pronte a ridipingere la panchina.
Anche le associazioni hanno espresso la loro solidarietà fra cui Arcigay Piacenza Lambda. Alternativa per Piacenza ha diffuso un comunicato stampa in merito all’accaduto. Di seguito il testo del loro comunicato: “Apprendiamo con sconcerto che la panchina arcobaleno di Calendasco appena ridipinta, dopo il primo atto vandalico, è stata nuovamente violata e rivandalizzata nella notte presumibilmente dagli stessi seminatori di odio, perchè di questo si tratta, che da vigliacchi, quali sono, si sono ripalesati con l’aiuto delle ore notturne. Seminatori di odio che questa volta hanno anche voluto prendere di mira direttamente con frasi ingiuriose il Sindaco di Calendasco Filippo Zangrandi al quale come Alternativa per Piacenza confermiamo la nostra totale solidarietà e vicinanza. Bene il Sindaco ha fatto nello sporgere denuncia alle forze dell’ordine contro ignoti per istigazione all’odio già in occasione del primo atto vandalico, e che, a maggior ragione, ora vedrà le forze dell’ordine impegnate nell’individuazione dei responsabili. Atto vandalico che, ricordiamo, ha ottenuto una risposta corale dei cittadini di Calendasco durante l’evento di ritintteggiatura della panchina la scorsa settimana. Cittadini che a maggior ragione saranno a fianco del proprio Sindaco di fronte a questo ennesimo atto offensivo e violento. Ben sappiamo che nei prossimi giorni i “leoni da tastiera” e i seminatori di odio seriale si scateneranno sui social per ricordarci che ben altri sono i problemi e che in fondo nulla di grave è successo. Sappiano lor signori che Alternativa per Piacenza, così come in occasione del riuscito Pride 2025, sarà sempre a fianco di coloro che si battono nella rivendicazione dei propri giusti diritti di cittadini, così come previsto dalla Costituzione e contro tutti coloro che dalla nostra Carta Costituzionale evidentemente si chiamano fuori. Seminatori di odio che non hanno neanche rispetto del Presidente della Repubblica che su quella panchina a Calendasco trova incisa una sua frase di inclusione e rispetto della dignità degli esseri umani. Alternativa per Piacenza invita tutte le Amministrazioni Comunali della Provincia, a cominciare dal capoluogo, a manifestare la propria solidarietà al Sindaco Zangrandi dando rapidamente corso all’installazione di panchine arcobaleno in tutti i nostri Comuni. La risposta più giusta a chi con il loro atto vigliacco vuole colpire un simbolo di inclusione, rispetto, ascolto e lotta contro ogni discriminazione e contro il quale l’intera comunità si deve schierare in maniera ferma e decisa”.
Tentato furto al centro Amazon di Castel San Giovanni: denunciata un’operaia
Nel pomeriggio di ieri, 23 maggio 2025, i carabinieri della Stazione di Borgonovo Val Tidone (PC) sono intervenuti presso il centro logistico Amazon di Castel San Giovanni, in via Dogana Po, in seguito alla segnalazione di un tentato furto da parte del personale di sicurezza.
Protagonista dell’episodio una donna di 30 anni, residente nella provincia di Lodi e impiegata come operaia all’interno della struttura. Secondo quanto emerso, la donna sarebbe stata sorpresa mentre tentava di sottrarre alcuni articoli – tra cui cinque paia di occhiali da sole di marche diverse, un orologio e una canottiera firmata – per un valore complessivo di alcune centinaia di euro, tutti nascosti sotto i vestiti. Avvertiti dalla vigilanza, i carabinieri sono giunti rapidamente sul posto e hanno denunciato la donna in stato di libertà per il reato di tentato furto aggravato. La merce è stata interamente recuperata e riconsegnata ai responsabili del magazzino.