Due imprenditori piacentini denunciati per bancarotta fraudolenta. Sequestrati beni per 400 mila euro

Le Fiamme Gialle del comando Provinciale di Piacenza, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo di beni, per un importo di oltre quattrocento mila euro, successivamente convalidato dal gip del Tribunale di Piacenza, nei confronti di un’azienda piacentina, amministrata di fatto da due imprenditori indagati per bancarotta fraudolenta e altri svariati reati di natura fallimentare.
La complessa attività d’indagine, dei finanzieri nei confronti di una azienda piacentina operante nel settore dell’installazione di impianti idraulici, ha consentito di accertare che i soggetti indagati, dopo aver distratto vari beni dal patrimonio delle due società fallite, proseguivano l’attività imprenditoriale, attraverso la costituzione di un’ulteriore azienda, formalmente intestata alle mogli, operante non solo nel medesimo settore economico, ma anche nello stesso territorio e con gli stessi clienti delle società fallite.
Le Fiamme Gialle piacentine, pertanto, hanno effettuato il sequestro preventivo disposto dall’Autorità Giudiziaria sui molteplici conti correnti nonché sulle disponibilità patrimoniali riconducibili alla nuova società. E’ stato individuato e sottoposto a sequestro l’intero patrimonio aziendale (tra cui crediti, beni strumentali e rimanenze di magazzino), partecipazioni societarie e ingenti disponibilità finanziarie, che hanno di fatto consentito il pieno e integrale recupero del profitto del reato, per un importo complessivo di oltre 400 mila euro.
I due imprenditori sono stati denunciati in concorso, per il reato di bancarotta fraudolenta.




Lascia il cane solo, in un recinto, sotto la pioggia. Denunciato

Fradicio a causa dei forti temporali dei giorni scorsi un cane, lasciato da solo in un recinto adiacente una casa, ha iniziato ad abbaiare disperatamente, attirando l’attenzione dei vicini che hanno avvertito le forze dell’ordine. So è così scoperto che il cane era di proprietà di un autotrasportatore 50enne che vive in un’altra abitazione fuori provincia.
L’uomo è stato denunciato dai carabinieri di Castel San Giovanni per maltrattamenti su animale “per aver lasciato il cane nel recinto in condizioni incompatibili con la sua natura e produttive di gravi sofferenze”.
Il tutto è avvenuto in località Pievetta di Castel San Giovanni. I carabinieri della locale stazione, accertato lo stato di abbandono del cane, hanno chiesto lintervento del Nucleo Guardie Zoofile di Agazzano. I militari hanno trovato il cane, un meticcio femmina, di circa un anno, di colore bianco-nero, pelo lungo, fradicio e sofferente. Lanimale era tenuto in uno spazio recintato adiacente alla casa completamente privo di riparo e cuccia adeguata per difendersi dalle intemperie. Il fondo del recinto era completamente bagnato, privo di qualsiasi spazio asciutto, non era presente alcuna ciotola per il cibo e l’acqua era disponibile in un secchio che raccoglieva acqua piovana.
Il cane è stato recuperato da una guardia zoofila del nucleo di Agazzano e portato in un canile.




Rubano un’auto e non si fermano all’alt dei carabinieri. Inseguimento per le vie di Fiorenzuola

Le strade di Fiorenzuola d’Arda si sono trasformate in un’improbabile pista da corsa quando una Volkswagen T-Roc, con tre persone a bordo, giunta alle porte della cittadina ha ignorato l’alt dei carabinieri e si è lanciata in una spericolata fuga. Una gazzella del Radiomobile della locale compagnia, ha intercettato la vettura, di proprietà di un 56enne, che era stata rubata poco prima nel parcheggio di un supermercato di Fidenza.

I militari hanno rapidamente invertito la marcia e si sono messi alle spalle dell’auto, attivando sirena e lampeggianti. L’uomo alla guida però, anziché accostare e fermarsi  ha accelerato iniziando una folle corsa lungo le vie del centro cittadino, tallonato dall’Alfa Romeo Giulia dell’Arma che, a sirene spiegate e suonando il clacson, tentava di avvisare pedoni ed automobilisti del pericolo costituito dalla vettura in fuga che ha anche imboccato rotonde in contromano. Dopo circa 5 minuti di inseguimento i carabinieri hanno indotto il ladro ad imboccare una via senza uscita e la T-Roc è rimasta bloccata senza più vie di fuga. Gli uomini dell’Arma hanno fermato l’autista ed uno dei passeggeri mentre il terzo uomo è riuscito a scappare. Nell’auto e addosso ai malviventi è stata trovata parte della refurtiva sottratta poco prima in Fidenza. Un italiano di 46 anni e un 33enne ecuadoriano sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Piacenza per furto aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione in concorso e indebito utilizzo di carte di credito: avevano infatti prelevato 200 euro con la carta bancomat contenuta nel portafoglio della vittima.




Via Bixio ancora chiusa. Non si sono registrate particolari criticità

Intensa nottata di lavoro per la polizia locale, di Piacenza impegnata nel monitoraggio serale degli argini nel territorio comunale (Trebbia e Fiume Po), da Borgotrebbia sino a Roncaglia e dei sottopassi cittadini. Non si sono registrate criticità. Alle 23.45 il livello idrometrico del Fiume Po segnava soglia 6 m, con l’acqua che raggiungeva la strada ed in particolare il tratto di via Nino Bixio – chiuso con le transenne – sottostante il ponte ferroviario.
Nella notte hanno monitorato la situazione i tecnici reperibili della Protezione Civile del Comune, provvedendo alla chiusura dei sottopassi di via Mussi e via Ferdinando di Borbone.
In mattinata è ripreso il monitoraggio di argini e sottopassi da parte delle pattuglie della Polizia Locale. Il tratto di via Nino Bixio sottostante al ponte ferroviario, resta ancora chiuso al traffico.




In un ristorante della Val d’Arda i Nas e i Forestali trovano carne scaduta e non tracciabile

Nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto alla diffusione della Peste Suina Africana, i Carabinieri del N.A.S. di Parma, in collaborazione con i Carabinieri Forestali locali, hanno condotto un’ispezione igienico-sanitaria presso un ristorante situato nella zona della Val d’Arda.

A seguito dell’ispezione, sono stati sequestrati amministrativamente 7,5 kg di carne fresca e congelata (di origine bovina e selvatica, non suina), del valore commerciale di circa 200 euro. Parte della carne sequestrata risultava scaduta e parte priva delle indicazioni obbligatorie per la rintracciabilità, in violazione delle procedure di autocontrollo aziendali che regolano la gestione delle scadenze e la tracciabilità delle materie prime. Nei confronti del legale responsabile dell’attività è stata comminata una sanzione amministrativa di 2.000 euro.




I carabinieri seguendo le “briciole informatiche” lasciate da due spacciatori li rintracciano in Tunisia

Marito e moglie, lei 28 anni italiana, lui 31 tunisino, avevano avviato una fiorente attività di spaccio a Piacenza, piazza dove avevano esercitato fra il gennaio 2016 ed il gennaio 2017 finchè erano stati scoperti ed arrestati dai carabinieri che avevano documentato una dozzina di episodi a carico di lui e sei a carico di lei. Per questi reati avevano rimediato pesanti condanne, 8 anni 4 mesi e 24 giorni l’uomo e 5 anni 9 mesi e 8 giorni la donna. La corte di appello di Bologna aveva emesso nei loro confronti due ordini di carcerazione e da quel momento i militari piacentini con tenacia si erano messi sulle loro tracce. Il Nucleo Investigativo Carabinieri di Piacenza in un primo tempo aveva trovato tracce della loro presenza a Liegi, dove i due probabilmente intendevano riprendere il loro business illecito. Coinvolti attraverso il meccanismo di cooperazione fra polizie Europol, i colleghi belgi non erano però riusciti a catturarli essendosi i due dati ulteriormente alla fuga.

Mantenendo fede alla nomea che “dai carabinieri di Piacenza non si sfugge nemmeno nascondendosi in un’isola deserta …” gli investigatori di via Beverora hanno svolto anche attività di “web patrolling” ovvero il controllo e l’analisi della rete Internet, fiduciosi che prima o poi qualche traccia sarebbe emersa, perché la vanità gioca brutti scherzi anche a criminali incalliti. Scandagliando i profili social, anche di conoscenti, amici e familiari infatti alla fine sono riusciti a localizzare i due ricercati nella capitale tunisina. I due pensavano fosse bastato cambiare le proprie generalità e muoversi in un ambiente che il marito ben conosceva, essendo originario della zona. La donna aveva anche trovato lavoro quale consulente di una società che si occupa di organizzare “soggiorni clinici” per chirurgia estetica in Tunisia. Come ha spiegato il tenente colonnello Michele Laghi, comandante del Reparto Operativo, con estrema efficienza i poliziotti di Tunisi, allertati dai carabinieri di Piacenza attraverso l’Interpol, in poche ore li hanno individuati ed arrestati. I due ora si trovano in un carcere tunisino. Per la donna, italiana, verranno avviate le procedure per l’estradizione, mentre per marito, tunisino, verranno attivate le procedure finalizzate ad un eventuale riconoscimento della sentenza di condanna, in quel paese dove potrebbe scontare la lunga pena detentiva.




Aggredisce una conoscente per gelosia e le sottrae il telefono. Arrestato

Nella giornata di sabato 12 ottobre, le Volanti della Questura di Piacenza hanno arrestato un cittadino italiano di 34 anni colto in flagranza di reato per rapina commessa in città ai danni di una donna di 47 anni e consumata presso l’abitazione di quest’ultima.
In seguito ad una segnalazione arrivata al 113, gli agenti si sono recati sul posto dell’evento. Qui hanno scoperto che la vittima, dopo una discussione con un conoscente, per motivi di gelosia, era stata minacciata dallo stesso con un coltello da cucina, rinvenuto dalla polizia piantato nell’armadio della camera da letto. L’uomo inoltre le aveva sottratto il telefono e le chiavi di casa, per poi allontanarsi con la propria autovettura pochi istanti prima l’arrivo delle Volanti che hanno avviato un’attività di ricerca sul territorio, riuscendo in pochi minuti ad intercettare l’auto con a bordo l’uomo, apparso da subito irrequieto ed in evidente stato di alterazione dovuta all’abuso di sostanze alcoliche. E’ stato controllato  e i poliziotti gli hanno trovato addosso gli oggetti rapinati in precedenza alla ragazza.
E’ stato quindi arrestato in flagranza di reato con l’accompagnamento in Questura. Dopo le formalità di rito è stato portato in carcere a Piacenza, in attesa di giudizio.
La donna, invece, in forte stato di agitazione e con una leggera ferita all’altezza del collo, è dovuta ricorrere a cure mediche ed è stata accompagnata al pronto soccorso dov è stata poi dimessa con qualche giorno di prognosi. Le sono stati restituiti gli oggetti rapinati.
Oltre all’arresto per i reati di rapina e lesioni personali, nei confronti dell’uomo è stato avviato il procedimento per l’applicazione della Misura di Prevenzione emessa dal Questore del Foglio di Via Obbligatorio dalla provincia di Piacenza per 3 anni, misura che verrà applicata all’atto della scarcerazione, divieto la cui violazione prevede la reclusione da 6 a 18 mesi e la multa fino a 10.000 euro. Inoltre è stata applicata la Misura dell’Ammonimento del Questore per violenza domestica.




Il generale Massimo Zuccher in visita a Piacenza prima di lasciare il comando della Legione Carabinieri Emilia Romagna

Il Generale di Divisione Massimo Zuccher, comandante della Legione Carabinieri “Emilia Romagna”, saluta i carabinieri della provincia di Piacenza prima del suo trasferimento, quale Capo di Stato Maggiore, al Comando Carabinieri Tutela Forestale, Ambientale e Agroforestale.

Il generale Zuccher ha fatto visita alla caserma di Via Beverora, sede del Comando Provinciale Carabinieri di Piacenza, dove è stato accolto dal Comandante Provinciale, colonnello Pierantonio Breda, e dove ha incontrato tutti gli ufficiali, una rappresentanza dei Reparti dell’Arma della Provincia, i comandanti dei Reparti Speciali provinciali e il personale in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Nell’occasione ha salutato i presenti, ringraziandoli per l’impegno e la dedizione che hanno profuso nel quotidiano assolvimento del servizio ed ha espresso il proprio apprezzamento per i risultati conseguiti. Ha quindi rimarcato i valori militari, dell’onestà e della generosità, che devono costituire la cifra morale di ogni carabiniere, soffermandosi poi sull’importanza della vicinanza verso la popolazione, la dedizione e l’umanità a cui deve ispirarsi ciascun militare nell’adempimento del proprio dovere. Una attenzione al cittadino che deve essere costante, specie nelle località più remote del territorio provinciale dove, non di rado, l’Arma è l’unico presidio di Legalità.

Successivamente, il generale Zuccher, accompagnato dal Comandante Provinciale, ha  incontrato il Prefetto di Piacenza Paolo Ponta, la Procuratrice Grazia Pradella e il sindaco Katia Tarasconi, ai quali ha espresso la propria gratitudine per il loro costante supporto e la vicinanza istituzionale.




Polizia: controlli antidroga davanti ad alcune scuole di Piacenza

Ieri le Volanti della Questura di Piacenza, insieme ad agenti del Reparto Prevenzione Crimine dell’Emilia Romagna e all’unità cinofila antidroga della guardia di Finanza, hanno attuato un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato in particolare al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle zone adiacenti gli istituti scolastici cittadini, soprattutto negli orari di ingresso e uscita degli studenti.

I controlli si sono concentrati in via IV Novembre, in quanto interessata dalla presenza in zona di diversi comprensori scolastici, in piazza Cittadella/palazzo Farnese e nei pressi del Gioia e del Romagnosi e, in tarda mattinata, nei pressi del campus del Raineri Marcora, in strada Agazzana. L’attività ha consentito di rinvenire a terra nei pressi del palazzo Cheope, alcuni grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, sequestrata a carico di ignoti, inoltre il cane antidroga della Finanza “Elly”, ha segnalato alcuni soggetti che potevano detenere o aver detenuto della sostanza stupefacente; gli stessi sono stati identificati e controllati, con esito negativo.

In seguito gli stessi agenti supportato il personale della Squadra Mobile nella ricerca di un cittadino nordafricano di anni 43, attualmente senza fissa dimora, destinatario della misura cautelare della custodia in carcere per il reato di maltrattamenti commessi in danno della compagna fino al mese di luglio 2024.

L’uomo in più occasioni si era reso irreperibile e a nulla erano valse le ricerche effettuate nei posti da lui abitualmente frequentati. Tuttavia l’attività coordinata dei vari operatori presenti sul territorio, ha permesso di rintracciarlo. Una pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine, con il supporto delle Volanti, lo ha individuato e catturato. Il cittadino straniero è stato quindi accompagnato presso la questura di Piacenza per essere identificato e, dopo le formalità di rito, è stato portato presso la locale Casa Circondariale.




Confiscati 500 mila euro ad imprenditore piacentino che aveva evaso l’Iva

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Piacenza, su delega della Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un provvedimento di confisca di beni, per un importo di oltre mezzo milione di euro, nei confronti di un imprenditore piacentino, condannato per evasione fiscale (omesso versamento di IVA).

L’indagine era partita da un’attività di verifica avviata dai finanzieri nei confronti di una azienda piacentina operante nel settore del commercio delle macchine industriali. Era così emersa un’imposta evasa superiore ai 2,5 milioni di euro. Il rappresentante legale sella società era stato denunciato avendo ripetutamente omesso di versare l’Iva dovuta.

La società, davanti alle contestazioni delle Fiamme Gialle si era avvalsa  del ravvedimento operoso, riducendo l’esposizione originaria da 2,5 milioni di euro a circa 500.000 Euro. I finanzieri sulla base di complessi accertamenti operati sui molteplici conti correnti in uso all’imputato hanno individuato e sottoposto a vincolo ingenti disponibilità finanziarie, che hanno di fatto consentito il pieno e integrale recupero di quanto evaso.




Trovato senza vita il fungaiolo di 93 anni disperso nei boschi di Corte Brugnatella

È stato ritrovato, purtroppo senza vita, questa mattina verso le ore 10:45 in una zona impervia il fungaiolo 93enne di cui si erano perse le tracce da ieri pomeriggio quando non si è presentato all’appuntamento con l’amico con cui era uscito per l’escursione.

Le ricerche erano riprese alle ore 8 di questa mattina ed hann coinvolto, oltre ai tecnici della stazione monte Alfeo del Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna, anche alcuni TER della stazione monte Orsaro, un’unità Cinofia del SAER, i tecnici della Tigullio di Santo Stefano d’Aveto e dell’Oltrepò Pavese, i carabinieri di Bobbio, i vigili del Fuoco (intervenuti anche con i droni) ed un gruppo di cacciatori amici del disperso, conoscitori della zona.

Proprio un componente di quest’ultimo gruppo ha fatto la scoperta del corpo dell’anziano che si trovava distante pochi metri da dove si stava svolgendo la battuta di ricerca dei tecnici del Soccorso Alpino. Per lui non c’era purtroppo più nulla da fare. È stato attivato EliPavullo per la rimozione della salm, previa autorizzazione da parte del Magistrato. L’elicottero, giunto sul posto, ha sbarcato l’equipe tecnico-sanitaria che ha verricellato la salma a bordo del velivolo per trasportarla alla piazzola dell’elicottero di Marsaglia (PC). L’uomo era originario di Corte Brugnatella ma residente a Piacenza.




Due giovani denunciati dai carabinieri: in tasca droga e coltelli

Nei giorni scorsi due pattuglie dei carabinieri, in differenti momenti, hanno controllato due giovani, risutati sospetti agli occhi dei militari. Nel primo caso, un giovane è stato fermato dall’equipaggio del Radiomobile a Fiorenzuola d’Arda (PC) seduto su una panchina di un piccolo parco cittadino. L’atteggiamento del ragazzo, che appariva sempre più agitato, ha convinto i militari ad approfondire il controllo anche perché essendo residente a Piacenza non sapeva giustificare la sua presenza sul posto. Perquisito è stato trovato in possesso di un coltello da cucina con una lama lunga 22 cm. e con quasi 4 grammi di hashish.

Nel secondo caso un 19enne residente a Piacenza, è stato notato dalla pattuglia dei carabinieri di Castel San Giovanni aggirarsi in tardissima serata, a piedi, nei pressi della stazione ferroviaria. In tasca aveva un coltello a serramanico di 21 cm e un involucro di cellophane che conteneva oltre 2 grammi di hashish, subito sequestrati.

Entrambi i giovani sono stati segnalati quali assuntori di droga alla prefettura e denunciati per porto di armi od oggetti atti ad offendere alla procura della Repubblica di Piacenza.