Piacenza e provincia, una giornata di interventi per i Carabinieri: incidenti, liti e falsi allarmi

Una giornata intensa ma senza particolari emergenze ha visto impegnati i Carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza, attivi nelle ultime 24 ore – tra le 6 di venerdì e le 6 di sabato – con numerosi interventi tra il capoluogo e la provincia. Pattugliamenti, accertamenti, verifiche e assistenza ai cittadini hanno scandito un bilancio ricco di episodi, ma privo di gravi criticità.
Nel territorio urbano, l’intervento più insolito si è registrato in via Galileo Galilei, dove un camion in transito, con la gru rimasta sollevata, ha tranciato un cavo dell’elettricità provocando la caduta di un palo in un campo adiacente. Nessun ferito, ma disagi inevitabili per la zona. Poco dopo, in via Martelli, i militari sono intervenuti in seguito a una segnalazione per musica ad alto volume: al loro arrivo, però, la situazione era già tornata alla normalità. In via Zoni, invece, è stato richiesto l’intervento per una donna seguita da una struttura sanitaria: anche in questo caso, si è trattato di un falso allarme.
La giornata è stata caratterizzata anche da numerose segnalazioni nella prima cintura e in provincia, molte delle quali legate ad allarmi scattati per errore. A Sarmato, Pontenure, Gragnano e Castel San Giovanni le pattuglie hanno verificato diversi dispositivi di sicurezza attivati, rivelatisi poi senza fondamento, spesso a causa di porte dimenticate aperte o guasti tecnici. A Castel San Giovanni è stato inoltre necessario rimuovere in sicurezza un’auto rimasta in panne lungo la strada, e sedare una lite tra un uomo e una donna, fortunatamente senza conseguenze fisiche.
A Fiorenzuola, la giornata è cominciata con un tentato furto in una casa momentaneamente disabitata: la porta è stata danneggiata, ma nulla è stato sottratto. Nel pomeriggio, un incidente ha coinvolto un’ambulanza della Croce Rossa, che fortunatamente non ha provocato feriti. Sempre a Fiorenzuola, il personale di un supermercato ha segnalato un tentativo di furto di alcolici: il responsabile, scoperto, è fuggito senza bottino. In serata, a Cadeo, una ragazza è uscita di strada con il proprio scooter: ferita, è stata trasportata al pronto soccorso di Piacenza.
Anche nei paesi della montagna l’attività dei carabinieri è stata intensa. A Gossolengo, un falso allarme per un presunto malore ha fatto scattare un intervento di emergenza, poi rientrato. A Travo, una lite tra vicini di casa ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per evitare conseguenze peggiori, mentre ad Agazzano un semplice diverbio per la ricarica di una bici elettrica è degenerato in un’aggressione, con un uomo rimasto lievemente ferito.
Due incidenti stradali sono stati registrati anche a Rivergaro e Bobbio: in quest’ultimo caso, una donna è stata trasportata in ospedale, ma le sue condizioni non destano preoccupazione. A Bettola, infine, i militari hanno coordinato il recupero di un animale investito, mentre a Travo è stato segnalato l’allontanamento volontario di un uomo: la situazione è sotto monitoraggio in attesa di sviluppi.




Controlli dei NAS a Piacenza: irregolarità in un bar e in un supermercato

I carabinieri del NAS hanno condotto una serie di controlli nella provincia di Piacenza, con l’obiettivo di verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie e tutelare la salute dei consumatori.
Nel corso di un’ispezione effettuata in un bar del capoluogo, i militari hanno riscontrato diverse irregolarità. Nel deposito alimenti erano presenti confezioni di prodotti accatastate insieme a materiali vari, mentre sulle pareti sono state rilevate crepe e distacchi di intonaco. Problemi analoghi riguardavano anche l’area bar e la cucina, dove i contenitori per i rifiuti risultavano privi di apertura automatica a pedale. Al titolare dell’attività è stata contestata una violazione amministrativa, con una sanzione pecuniaria pari a 1.000 euro.
Controlli mirati sono stati effettuati anche nella zona dei Colli Piacentini, all’interno di un supermercato. Le verifiche hanno fatto emergere diffuse carenze igieniche in tutti i locali, caratterizzate dalla presenza di polvere e dall’accumulo di ragnatele, con aracnidi vivi e morti. Anche in questo caso, al legale responsabile è stata contestata una violazione amministrativa con relativa multa di 1.000 euro.




Fumo dal bus in piazzale Marconi: nessun incendio ma guasto al climatizzatore

In merito all’episodio avvenuto questa mattina in piazzale Marconi, che ha coinvolto un autobus SETA in servizio sulla linea urbana 19, l’azienda chiarisce che non si è trattato di un principio di incendio, bensì di un guasto tecnico all’impianto di climatizzazione.

Il malfunzionamento ha provocato la rottura di un tubo in pressione con conseguente fuoriuscita del liquido contenuto. La perdita si è verificata in prossimità del dispositivo che attiva l’impianto antincendio del mezzo, causando la nebulizzazione dell’estinguente. Il fumo notato dai passanti era quindi la conseguenza del corretto intervento del sistema di sicurezza.

Non vi è stata alcuna fiamma né alcun incendio domato dai Vigili del Fuoco, che sono comunque intervenuti tempestivamente sul posto per gli accertamenti.

Dopo le verifiche delle autorità, l’autobus è stato trainato all’officina aziendale di via Arda, dove sarà sottoposto a un controllo approfondito. Dalla scheda tecnica emerge che il mezzo è sempre stato regolarmente sottoposto alla manutenzione programmata e ha superato senza rilievi le revisioni annuali obbligatorie, l’ultima delle quali risale a febbraio scorso.
(Immagine di repertorio).




Farini, trattore si ribalta nei boschi: grave un uomo di 63 anni

Un uomo di 63 anni, residente in provincia di Piacenza, è rimasto gravemente ferito nel pomeriggio di poggi, martedì 19 agosto, in seguito a un incidente agricolo avvenuto in località Canadelli, nel comune di Farini.
Secondo le prime ricostruzioni, il trattore su cui stava lavorando si è ribaltato in una zona particolarmente impervia, al limite del bosco. La centrale operativa del 118 ha attivato un imponente dispositivo di soccorso che ha visto l’intervento del Soccorso Alpino, della Croce Rossa di Farini con ambulanza, dell’auto infermieristica, dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri e dei Carabinieri Forestali.
L’uomo è stato raggiunto dai soccorritori e liberato dall’abitacolo del mezzo. Dopo essere stato stabilizzato sul posto, è stato trasferito con l’elisoccorso di Milano all’ospedale Maggiore di Parma, dove è arrivato in gravi condizioni, con un trauma toracico e lesioni agli arti inferiori.




Rischia la vita per un chicco di mais: bimbo piacentino di 2 anni salvato all’ospedale Maggiore di Parma

È stato salvato grazie ad un delicato intervento di broncoscopia eseguito all’Ospedale dei Bambini di Parma dall’equipe di Pneumologia ed Endoscopia Toracica, diretta da Maria Majori, un piccolo paziente di 2 anni e 8 mesi arrivato dal Pronto soccorso di Piacenza, dove era stato portato poche ore prima dai genitori per gravi difficoltà respiratorie.
Il bimbo, giunto a Parma intubato e in condizioni particolarmente critiche nel pomeriggio di venerdì 8 agosto, è stato subito ricoverato nel reparto di Terapia intensiva pediatrica, diretto da Clelia Zanaboni, e allertata l’equipe Pneumologica si procedeva ad eseguire tutte le procedure diagnostiche. Con grande sorpresa è stato identificato un corpo estraneo, a superficie liscia e di colore giallo vivo, che chiudeva completamente il bronco principale sinistro procurando il collasso completo del polmone. Era un chicco di mais, mangiato diversi giorni prima del ricovero. E se in un primo momento aveva procurato solo tosse e una leggera difficoltà respiratoria, dando la percezione alla famiglia che l’episodio non fosse nulla di preoccupante, il chicco si era invece posizionato subdolamente nella branca respiratoria sinistra con conseguenze potenzialmente fatali.
“A questo punto, risaliti alla diagnosi ho proceduto subito alla rimozione del chicco di mais – spiega la dottoressa Majori- con un delicato intervento di broncoscopia rigida, in anestesia generale che ha consentito di liberare la via aerea. Il recupero della funzionalità del polmone sinistro – prosegue Majori – è stato particolarmente difficoltoso con necessità di prolungamento della ventilazione meccanica in terapia intensiva pediatrica per altri 4 giorni. Ora il bimbo è completamente fuori pericolo. Proprio ieri il piccolo è stato trasferito in Pediatria e nei prossimi giorni potrà fare ritorno a casa”.
L’operazione oltre all’equipe di Pneumologia ed Endoscopia Toracica ha coinvolto i rianimatori pediatrici dell’equipe della 1°Anestesia e Rianimazione, insieme al personale infermieristico del Comparto Operatorio dell’Ospedale dei Bambini di Parma “Pietro Barilla”.




Podenzano: bruciate 500 rotoballe, stalla e abitazione salvate dai vigili del fuoco

Lunga notte di lavoro per i vigili del fuoco di Piacenza, chiamati a domare un vasto incendio che ha interessato una cascina a Gariga di Podenzano. Le fiamme sono divampate poco dopo le 2.30 della notte tra lunedì 18 e martedì 19 agosto, avvolgendo circa 500 rotoballe accatastate all’aperto, a ridosso di una stalla con animali e nelle vicinanze di un’abitazione privata.
L’allarme è scattato immediatamente e sul posto sono intervenute più squadre dei vigili del fuoco con un’autobotte e successivamente con mezzi di movimento terra per contenere l’avanzata del rogo. L’incendio, alimentato dal materiale agricolo, ha generato un’alta colonna di fumo ed è stato difficile da circoscrivere.
Grazie al pronto intervento dei pompieri, le fiamme non hanno raggiunto né la stalla né l’abitazione adiacente, entrambe messe in sicurezza. Le operazioni di spegnimento e di bonifica dell’area si sono protratte fino al mattino, con un presidio costante per evitare la ripresa del fuoco.
Le cause dell’incendio restano al momento da chiarire.




Torrente Nure, controlli dei carabinieri forestali: sanzioni per prelievi idrici non regolari

I carabinieri forestali della provincia di Piacenza hanno intensificato i controlli lungo le aste fluviali della Val Nure, alla luce della prolungata scarsità di precipitazioni. L’attività ha avuto come obiettivo la verifica del rispetto del Deflusso Minimo Vitale (DMV), parametro introdotto per garantire una portata minima nei corsi d’acqua a valle delle captazioni idriche.
Il DMV rappresenta un elemento essenziale per la tutela degli ecosistemi fluviali: assicura infatti la conservazione delle caratteristiche fisiche e chimico-fisiche delle acque e il mantenimento delle comunità biologiche tipiche degli ambienti naturali locali. Nei periodi di siccità, quando la portata dei fiumi si riduce, scatta automaticamente il divieto di prelievo idrico dai corpi idrici superficiali.
Le zone interessate dalla sospensione vengono individuate nell’ambito del servizio stagionale di monitoraggio idrologico dei fiumi in Emilia-Romagna, attivo fino al 31 ottobre 2025. Sul portale Arpae, settimanalmente aggiornato, è disponibile la mappa delle aree soggette a divieto di captazione.
Nel corso dei sopralluoghi, condotti con il supporto dei tecnici del SIMC-Arpae di Parma, i militari hanno accertato tre opere di presa che derivavano acqua dal torrente Nure nonostante il divieto. Per i responsabili sono scattate sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 8.000 euro fino a un massimo di 50.000 euro.




Controlli dei carabinieri nel piacentino: segnalati otto giovani per droga durante il ponte di Ferragosto

Nel fine settimana di Ferragosto i carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza hanno intensificato i controlli nelle principali aree turistiche del territorio, con particolare attenzione alla Val Trebbia e alla Val Tidone, mete di forte richiamo giovanile in questi giorni di festa. L’attività, svolta dalle stazioni competenti per territorio, aveva come obiettivo la prevenzione e il contrasto all’uso e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Complessivamente sono state segnalate otto persone trovate in possesso di droga per uso personale. Le verifiche hanno portato al sequestro di circa 20 grammi tra hashish, marijuana, cocaina ed eroina.
Gli episodi si sono concentrati tra il 13 e il 16 agosto. A Corte Brugnatella i militari di Marsaglia hanno segnalato due diciannovenni – uno studente e un disoccupato – trovati con oltre 3 grammi di hashish e uno spinello già pronto. A Rivergaro, tre ventenni milanesi (un operaio, un barista e uno studente) sono stati fermati con 6 grammi di hashish, mentre a Gragnano Trebbiense un 48enne piacentino è stato trovato in possesso di quasi 3 grammi di eroina.
Sempre il 15 agosto, ad Agazzano, un operaio ventenne residente in zona è stato sorpreso con 2,6 grammi di hashish. La sera precedente, a Castel San Giovanni, un ventiduenne già sottoposto a obbligo di dimora ha consegnato spontaneamente ai militari 1,6 grammi di hashish. Infine, nella notte del 13 agosto, a Bobbio, lungo la Statale 45, due operai alessandrini di 28 e 35 anni sono stati trovati con una dose di cocaina ciascuno e alcuni grammi di marijuana.
Tutti i soggetti sono stati segnalati alle competenti autorità amministrative. La droga sequestrata è stata posta sotto sequestro in attesa della distruzione.




Alseno, pensionato arrestato per spaccio: in casa cocaina e contanti

È finito nei guai un pensionato 69enne residente ad Alseno, arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fiorenzuola d’Arda con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’uomo è stato sorpreso nel tardo pomeriggio di giovedì 14 agosto subito dopo aver ceduto una dose di cocaina a un 58enne della provincia, fermato poco dopo dai militari. Quest’ultimo aveva con sé un grammo della sostanza, ed ha confermando di averla appena acquistata dal pensionato: la droga è stata sequestrata e l’acquirente segnalato alla prefettura di Piacenza come assuntore.
La successiva perquisizione nell’abitazione del 69enne ha permesso di rinvenire altri 4 grammi di cocaina suddivisi in tre dosi già pronte allo spaccio, insieme a materiale per il confezionamento, strumenti di pesatura e 395 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. Tutto è stato sequestrato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari. Nella giornata di sabato 16 agosto il Giudice del Tribunale di Piacenza ha convalidato l’arresto, disponendo per il 69enne la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.




Piacenza, chiuso centro estetico abusivo: scatta l’ordinanza del Comune dopo i controlli dei Nas

Il Comune di Piacenza ha disposto la cessazione immediata di un’attività di estetista e la sospensione temporanea di un salone di acconciatura, al termine di un’ispezione condotta dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (Nas) di Parma.
Durante i controlli, i militari hanno riscontrato diverse irregolarità: sequestrate 102 confezioni di cosmetici privi delle indicazioni obbligatorie in lingua italiana, rinvenuta sporcizia nei servizi igienici e biancheria pulita esposta ad agenti contaminanti. Inoltre, mancava una postazione dedicata per le tinture con relativo aspiratore: le preparazioni avvenivano infatti in un’area promiscua dove erano presenti frigorifero e stoviglie private.
Gli accertamenti hanno fatto emergere anche l’avvio abusivo di un’attività di onicotecnica, priva di autorizzazione comunale. I Nas hanno sequestrato una fresa per unghie e tre lampade UV, scoprendo inoltre che le prestazioni erano svolte da una coadiuvante familiare senza la qualifica professionale di estetista.
Al termine dell’ispezione, al legale responsabile e alla collaboratrice sono state contestate violazioni amministrative per un totale di 2.304 euro. L’ordinanza del Comune rappresenta – spiegano i Nas – un intervento volto a garantire la salute pubblica e il rispetto delle normative igienico-sanitarie.




Tentato omicidio e rapina al minimarket di via Torricella: arrestato 33enne egiziano

Al termine di una complessa indagine, i carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Piacenza, nella mattinata dell’11 agosto, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – disposta dal GIP su richiesta della Procura – nei confronti di un cittadino egiziano di 33 anni, senza fissa dimora e irregolare in Italia. L’uomo è ritenuto gravemente indiziato di tentato omicidio, rapina aggravata, lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma bianca.
L’episodio risale alla notte del 14 maggio 2025, quando lo straniero, dopo aver forzato una finestra, si introdusse in un minimarket di via Torricella. A sorprendere il ladro furono i proprietari, una coppia di coniugi sessantenni di origine cinese che vive sopra il negozio e che, avvertita dall’allarme, si era precipitata a controllare. Per garantirsi la fuga, l’intruso sferrò diversi colpi di coltello contro i due, fuggendo poi a piedi con circa 100 euro in contanti e alcuni assegni.
Il marito, colpito più volte – anche all’addome – riportò ferite gravissime e venne sottoposto d’urgenza a trasfusioni e a un intervento chirurgico. La moglie riportò una frattura costale a seguito di una coltellata al fianco. Entrambi furono soccorsi e trasportati all’ospedale di Piacenza.
Le indagini, coordinate dalla Procura, si sono rivelate complesse: incrociando i tabulati telefonici con le immagini di decine di telecamere di videosorveglianza, gli investigatori sono riusciti a ricostruire l’intero percorso del rapinatore, dall’avvicinamento al negozio fino alla fuga verso Milano.
L’arresto è stato eseguito nel carcere di San Vittore, dove l’uomo si trovava già detenuto per una rapina aggravata commessa nel capoluogo lombardo pochi giorni dopo i fatti di Piacenza.




Bobbio, truffa da 17mila euro a un’anziana: arrestato 27enne ucraino

Nella serata di mercoledì 13 agosto i Carabinieri della Stazione di Bobbio, con il supporto del personale dell’Aliquota Operativa e Radiomobile della Compagnia, hanno arrestato in flagranza di reato un 27enne ucraino, residente in Spagna e senza fissa dimora in Italia, accusato di truffa aggravata ai danni di una donna, connazionale, di 70 anni.
Il giovane è stato bloccato poco dopo aver ricevuto, dalla vittima – di origine ucraina e residente ad Arese (MI) – una busta con denaro contante, ulteriore consegna nell’ambito di un raggiro che, secondo gli investigatori, andava avanti da mesi. La donna era stata contattata più volte da falsi funzionari di banca, sedicenti agenti della sicurezza e persino da un uomo che si spacciava per poliziotto. Con artifizi, raggiri e minacce di presunte conseguenze patrimoniali, i truffatori l’avevano indotta a effettuare bonifici su conti esteri e a consegnare denaro per un totale di circa 17mila euro.
Gli incontri avvenivano su appuntamento, con una parola in codice per il riconoscimento dei falsi emissari. L’ultimo episodio è avvenuto a Bobbio, presso la dimora estiva della vittima, dove i militari hanno organizzato il blitz. Nella perquisizione personale, il 27enne è stato trovato in possesso di 15 carte bancomat, un cellulare utilizzato per i contatti fraudolenti e documenti legati all’attività illecita.
Al momento dell’arresto, l’uomo ha opposto una decisa resistenza. Dopo le formalità di rito, è stato trasferito alla Casa Circondariale di Piacenza, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Le indagini proseguono per individuare eventuali complici e verificare possibili collegamenti con altre truffe sul territorio.