Piacenza. Controlli della polizia stradale: contestate 92 infrazioni e ritirate 48 patenti per uso del cellulare

In questo periodo estivo la polizia ha intensificato i controlli sulle strade di Piacenza e provincia per garantire la sicurezza degli automobilisti. Dal 18 al 23 luglio, le pattuglie della polizia stradale hanno svolto una serie di accertamenti mirati che hanno portato a numeri significativi sul fronte della prevenzione e della repressione delle condotte pericolose alla guida.

Tra venerdì 18 e mercoledì 23 luglio le pattuglie della Polizia Stradale di Piacenza hanno controllato oltre 70 persone. Purtroppo è emerso, ancora una volta, quanto sia diffuso e pericoloso l’uso dello smartphone al volante. Sono ben 48 le patenti ritirate ad automobilisti sorpresi mentre utilizzavano il cellulare durante la guida, sottovalutando i rischi legati alla distrazione, anche per pochi secondi.

Nel complesso sono state contestate 92 infrazioni, 6 delle quali per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza. Ammontano invece a 370 i punti decurtati dalle patenti nei giorni dell’operazione.

L’attività della polizia stradale, coordinata dalla questura, conferma l’impegno nel presidio del territorio anche durante i mesi estivi, con l’obiettivo di prevenire incidenti e salvaguardare l’incolumità degli utenti della strada.




Tre giovani automobilisti denunciati per guida in stato di ebbrezza

I carabinieri della compagnia di Piacenza hanno eseguito una serie di controlli mirati contro la guida in stato di ebbrezza sulle strade della nostra provincia. Fra gli automobilisti fermati tre sono risultati positivi all’alcoltest e denunciati all’autorità giudiziaria. Per ciascuno è scattato anche il ritiro immediato della patente.

La prima a finire nei guai è stata una giovane di 25 anni, residente a Castel San Giovanni. Mentre si trovava alla guida di un’auto, non di sua proprietà, in località Ziano piacentino, ha perso il controllo del veicolo ed è finita fuori strada. L’incidente non ha provocato feriti, ma l’intervento dei carabinieri di Borgonovo ha portato alla scoperta di un tasso alcolemico pari a 1,21 grammi per litro, oltre il doppio del limite consentito.

Poco dopo, in pieno centro a Borgonovo, un altro automobilista è stato fermato per un controllo di routine. Si tratta di un operaio trentenne, residente a Gragnano Trebbiense. anche lui era alla guida di un’auto non intestata a suo nome: ha fatto registrare un tasso alcolemico di 1,30 grammi per litro. Inevitabili anche in questo caso la denuncia e la sospensione della patente. Il terzo episodio risale alla notte del 26 luglio, ma le verifiche si sono concluse solo nei giorni scorsi. Lungo la provinciale 28, a Gossolengo, uno studente piacentino di 20 anni ha perso il controllo della sua utilitaria ed è finito fuori strada. Trasportato al pronto soccorso con lievi ferite, è stato sottoposto ad accertamenti medici che hanno confermato la positività all’alcol. Anche per lui è scattata la denuncia e il ritiro del documento di guida.




Bimbo di due anni si chiude a chiave in una stanza: salvato grazie al pronto intervento dei soccorritori

Attimi di apprensione nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 30 luglio, in città. Un bambino di appena due anni è rimasto accidentalmente chiuso all’interno di una stanza di un bed and breakfast utilizzato come alloggio di emergenza dai servizi sociali del Comune di Piacenza.

L’allarme è scattato intorno alle 16:30, quando una inquilina 43enne dello stabile, di origini nigeriane, in preda al panico ha chiesto aiuto dopo che il piccolo, figlio della sua coinquilina di 32 anni, si era chiuso a chiave nella stanza girando da solo il nottolino della serratura. Le urla sono state sentite dall’inquilina residente al piano di sotto, che resasi conto che c’era qualcosa che non andava, ha prontamente allertato i soccorsi.

Nel giro di pochi minuti sono giunti sul posto un equipe del 118 con automedica, i vigili del Fuoco per forzare la porta e una “gazzella” del Radiomobile dei Carabinieri di Piacenza.

Grazie al pronto intervento dei soccorritori, il bambino è stato liberato sano e salvo. I sanitari hanno verificato che non fosse necessario il trasporto in ospedale: il piccolo, spaventato ma in buone condizioni, è stato riaffidato poco dopo alla madre, avvisata e rientrata a casa poco tempo dopo.

La struttura in cui si è verificato l’incidente è affittata temporaneamente dal Comune per offrire un tetto sicuro a donne e famiglie in situazioni di emergenza sociale, per questo è stata informata in tempo reale la referente comunale.

La madre, assente per alcune commissioni, aveva lasciato temporaneamente il figlio alla coinquilina, madre di quattro figli, senza sapere che il bambino sarebbe riuscito ad azionare la serratura dall’interno.




Castel San Giovanni: i carabinieri sequestrano quasi 5 chili di cocaina dopo un inseguimento

Nella serata di mercoledì 30 luglio 2025, i carabinieri della stazione di Castel San Giovanni hanno eseguito un importante sequestro di sostanza stupefacente, al termine di un inseguimento iniziato durante un normale controllo alla circolazione stradale lungo la Strada Provinciale 412R, in prossimità di una rotatoria nei pressi di via Dogana Po.

Intorno alle 19:40, i militari hanno notato un’autovettura di grossa cilindrata di colore nero, il cui conducente, con il volto parzialmente coperto da un cappellino. Alla vista della pattuglia, l’uomo ha accellerato bruscamente, ignorando l’alt e dando inizio a una breve fuga in direzione del centro abitato di Castel San Giovanni.

Dopo alcune manovre pericolose, il fuggitivo ha svoltato in via del Commercio, una strada senza uscita situata nell’area del Polo Logistico. Qui ha abbandonato il veicolo e si è dato alla fuga, a piedi. nei campi agricoli circostanti, riuscendo a far perdere le proprie tracce.

I carabinieri hanno controllato l’auto trovando nell’abitacolo, nascosto sotto una giacca, un sacco in plastica, contenente quattro involucri sottovuoto per un totale di 50 panetti di hashish, pari a circa 5 chilogrammi (4.903 grammi).

L’autovettura, risultata regolarmente noleggiata e non oggetto di furto, è stata posta sotto sequestro e affidata in custodia giudiziaria a un’officina del posto. Anche la sostanza stupefacente è stata sequestrata ed è ora custodita presso il comando dell’Arma, in attesa delle formalità giudiziarie. Sono in corso le indagini per l’identificazione del conducente datosi alla fuga. Il materiale sequestrato sarà sottoposto ad accertamenti tecnico-scientifici per ulteriori sviluppi investigativi.

 




29enne pluripregiudicato, rimpatriato per motivi di sicurezza pubblica

È stato rimpatriato martedì 29 luglio un cittadino straniero di 29 anni, senza fissa dimora e irregolare sul territorio italiano, ritenuto socialmente pericoloso e responsabile di numerosi reati commessi negli ultimi dieci anni. L’uomo è stato accompagnato nel suo Paese d’origine dalla polizia di Piacenza, con la collaborazione della questura di Rimini, in esecuzione di un provvedimento firmato dal ministro dell’Interno per motivi di ordine e sicurezza pubblica.

Il 29enne, pur con legami familiari con cittadini italiani – è coniuge e padre di italiani – non risultava convivente con loro e, secondo gli accertamenti dell’ufficio immigrazione della questura di Piacenza, viveva in maniera stabile con i proventi di attività illecite. Dal 2014 al 2024 ha accumulato una lunga serie di precedenti penali per reati contro la persona, contro il patrimonio, contro la pubblica amministrazione, oltre a violazioni in materia di droga e immigrazione. Più volte arrestato, è stato anche destinatario di misure cautelari e ha trascorso diversi periodi in carcere.

Negli ultimi anni si è distinto per condotte violente, soprattutto nei confronti di donne, spesso aggravate dallo stato di ubriachezza o dall’uso di stupefacenti. Proprio per la sua indole aggressiva, nel tempo è stato denunciato più volte e sottoposto a divieti di avvicinamento e altre misure preventive, come il “Daspo Willy” che gli vietava l’accesso a specifiche aree urbane. Anche queste restrizioni, però, non avevano portato a un cambiamento.

Lo scorso ottobre era stato denunciato per una rapina impropria in concorso, mentre il 15 luglio scorso, a Cesenatico, la moglie lo ha accusato di percosse, facendo scattare una nuova denuncia. Secondo la ricostruzione della questura, il 29enne avrebbe avuto nel tempo relazioni con diverse donne italiane, alcune delle quali coinvolte nelle sue stesse attività illecite.

Nel corso degli anni sono stati emessi nei suoi confronti diversi ordini di espulsione da parte del prefetto e del giudice di pace di Piacenza, ma l’uomo è sempre risultato inottemperante. A maggio 2025 il tribunale di Bologna, su proposta del questore di Piacenza, lo aveva anche sottoposto alla misura di sorveglianza speciale con divieto di soggiorno a Piacenza per tre anni.

Nella fase finale dell’operazione, è stato rintracciato in un albergo di Rimini, dove si era recato per incontrare nuovamente la compagna. Grazie al coordinamento tra la polizia di Piacenza e quella di Rimini, è stato accompagnato in questura e trattenuto in attesa della convalida del provvedimento da parte del tribunale di Bologna. L’udienza si è tenuta lunedì 28 luglio e ha confermato la legittimità dell’allontanamento.

Il giorno successivo, martedì 29 luglio, è scattato il rimpatrio con scorta internazionale. Il 29enne non potrà fare ritorno in Italia per i prossimi cinque anni. In caso di rientro illegale, rischia fino a un anno di reclusione, seguito da una nuova espulsione con divieto di ingresso per un periodo compreso tra i cinque e i dieci anni.




Piacenza. Supermercato multato dai NAS: magazzino sporco e presenza di ragni

Proseguono i controlli dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS) di Parma sul territorio, con l’obiettivo di garantire la sicurezza alimentare e tutelare i consumatori.

Durante un’ispezione a Piacenza, i militari hanno riscontrato carenze igienico-sanitarie all’interno del magazzino di un supermercato cittadino. In particolare, sono stati trovati polvere e sporco vetusto, oltre alla presenza di ragnatele con aracnidi vivi.

Al termine del controllo, al titolare dell’esercizio commerciale è stata contestata una violazione amministrativa, con l’applicazione di una sanzione pecuniaria pari a 1.000 euro.

I Carabinieri del NAS invitano i cittadini a segnalare eventuali situazioni di rischio e richiamano gli operatori del settore alimentare al rispetto delle normative igienico-sanitarie, a tutela della salute pubblica.

(immagine di repertorio)




Polizia locale di Piacenza e dell’Unione Valnure Valchero: controlli congiunti sulle strade

Nel periodo estivo, la circolazione lungo le principali arterie provinciali si intensifica, così come il rischio di incidenti. Per questo, i comandi di polizia locale di Piacenza e dell’Unione dei Comuni della Val Nure e Val Chero hanno avviato servizi mirati di controllo stradale, in particolare sull’uso consapevole dei veicoli a due ruote.

“Un’attenzione particolare – viene spiegato dal comando di via Rogerio – è rivolta ai comportamenti scorretti sulla strada da parte dei motociclisti, con riguardo anche ai dispositivi di protezione, come casco omologato, abbigliamento tecnico e protezioni individuali. L’obiettivo è accrescere la consapevolezza del rischio e contribuire concretamente alla riduzione degli incidenti che coinvolgono i mezzi a due ruote, troppo spesso coinvolti in sinistri gravi o mortali”.

Dall’inizio dell’anno a oggi, nel territorio comunale, 47 sono stati gli incidenti con motocicli o ciclomotori mentre 106 quelli in cui sono rimaste coinvolte biciclette e 13 quelli con biciclette elettriche. Nelle scorse settimane, gli agenti dei due Comandi hanno già messo in atto due posti di controllo congiunto, anche in forza del progetto “Polizia Locale per la sicurezza e per l’ambiente”, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e volto al miglioramento della sicurezza stradale, sottoscritto dalle due Amministrazioni.

“Un’intesa – conferma il Comando di Piacenza – che inaugura una fase sperimentale di cooperazione tra i Corpi di Polizia Locale e finalizzata al raggiungimento di una maggiore efficienza e specializzazione nell’attività di istituto, al miglioramento della qualità dei servizi resi ai cittadini nonché alla omogeneità delle modalità operative, oltre a un migliore utilizzo delle risorse umane e strumentali”.

I primi due controlli hanno fatto registrare dati importanti: oltre 3mila sono stati i transiti di veicoli nei tratti presidiati dalle pattuglie, con oltre 60 veicoli controllati. Con riferimento al Comando di Piacenza sono state contestate 25 violazioni del Codice della Strada (tra cui mancato uso delle cinture, sorpassi irregolari, mancato rispetto delle norme riguardanti i monopattini e mancanza di assicurazione e revisione periodica), oltre a quattro veicoli posti sotto sequestro amministrativo ai fini della confisca e due patenti ritirate. Elemento distintivo del progetto è l’impiego delle nuove moto elettriche in dotazione alla Polizia Locale di Piacenza, acquistate grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna nell’ambito di un programma per la mobilità sostenibile e l’innovazione nei servizi di polizia. I mezzi, a zero emissioni e dotati di elevata maneggevolezza, sono equipaggiati con telecamere di bordo, etilometro portatile e defibrillatore semiautomatico, strumenti condivisi con i colleghi del Comando Unione Valnure Valchero nei giorni del progetto. Le pattuglie sono state impegnate anche in servizi coordinati in materia di sicurezza e controllo del territorio. A tal proposito i Comandi hanno potuto beneficiare di personale e strumentazione dell’ufficio Fotosegnalamento e Falsi documentali attivato presso il Comando di Polizia Locale di Piacenza.




Incendio alla palestra dell’istituto Mattei di Fiorenzuola

Un vasto incendio è divampato alle prime luci dell’alba di questa mattina, giovedì 31 luglio, all’interno della palestra dell’istituto Mattei di Fiorenzuola d’Arda. L’allarme è scattato intorno alle 7 del mattino, quando è stata vista alzarsi una densa colonna di fumo dal tetto della struttura. Subito sul posto sono intervenute numerose squadre dei vigili del fuoco provenienti da Fiorenzuola e da Piacenza, con un massiccio dispiegamento di mezzi: autoscala, autobotte, piattaforma aerea e idranti.

Secondo la Provincia di Piacenza (proprietaria dell’immobile)  la prima ipotesi è che l’incendio sia stato innescato da un cortocircuito all’interno dello spogliatoio situato al piano terra della palestra ma l’accertamento per capire le cause esatte del rogo sono ancora in corso.

L’incendio si è rapidamente propagato all’interno dello spogliatoio e, attraverso le pareti, ha raggiunto il primo piano, interessando in particolare la zona della copertura delle tribune. Le fiamme hanno coinvolto l’isolamento del tetto: la complessità dell’intervento di spegnimento è dovuta proprio al fatto che il fuoco si è insinuato tra la copertura esterna e quella interna, rendendo difficile l’accesso diretto al fronte delle fiamme. Oltre ad una ventina di vigili del fuoco sul posto sono intervenuti anche i tecnici della Provincia di e i carabinieri. Non si sono fortunatamente registrati né feriti né intossicati.

I Vigili del Fuoco sono tuttora impegnati nello smontaggio di parte dell’impianto fotovoltaico e nelle operazioni di apertura di un varco nel tetto, al fine di isolare il fronte delle fiamme ed evitarne la propagazione.

Secondo una prima valutazione dell’Ente di via Garibaldi i danni sarebbero ingenti. “La Provincia di Piacenza segue con attenzione l’evolversi della situazione e ringrazia i Vigili del Fuoco per il tempestivo e coraggioso intervento. Si precisa che la settimana scorsa era stata regolarmente effettuata la verifica periodica dell’impianto elettrico e del sistema di messa a terra, con esito positivo”.

 




Controlli straordinari in zona stazione e in via Colombo

Nella mattinata odierna, la questura di Piacenza, in collaborazione con il comando provinciale della guardia di finanza, ha effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nel capoluogo, con particolare attenzione alla sicurezza urbana. Le attività si sono concentrate nella zona della stazione ferroviaria e lungo via Colombo, ambiti ritenuti sensibili per la presenza di esercizi commerciali e situazioni a rischio di degrado.

Nel corso dell’operazione sono stati controllati una decina di esercizi tra bar, negozi di alimentari, barberie e ristoranti. I controlli interforze hanno permesso di mettere in campo competenze diversificate: al servizio hanno preso parte una ventina di operatori appartenenti alle volanti, alla divisione polizia amministrativa, alla squadra mobile, al reparto prevenzione crimine della polizia di stato, oltre a personale della polizia locale e della guardia di finanza, con il supporto di un’unità cinofila antidroga.

Le verifiche hanno portato all’accertamento di numerose violazioni della normativa vigente. In particolare, sono state elevate otto sanzioni amministrative per mancata esposizione dei prezzi, assenza del direttore tecnico, irregolarità fiscali e accensione anticipata delle macchinette videopoker rispetto all’orario consentito. Le sanzioni ammontano complessivamente a diverse migliaia di euro.

Sono inoltre state identificate 51 persone, circa la metà delle quali risultate con precedenti penali. (Foto repertorio)




Due ragazze creano scompiglio sul Facsal: fermate dai carabinieri

Serata movimentata quella di ieri, lunedì 28 luglio, presso il chiosco di viale Pubblico Passeggio, dove due ragazze, in evidente stato di alterazione psicofisica hanno creato scompiglio tra i clienti del locale.

Tutto è iniziato intorno alle 22:50 circa con la richiesta d’aiuto da parte di un dipendente del locale, che segnalava la presenza di clienti molto agitati. Poco dopo, numerose chiamate giunte al 112 hanno riferito di una lite in corso tra due persone. Sono prontamente intervenute due “gazzelle” del Radiomobile di Piacenza.

All’arrivo dei militari, le due ragazze, di 18 e 19 anni, residenti in città, stavano spintonando i dipendenti del chiosco e minacciando i presenti con atteggiamento aggressivo. Invitate più volte a calmarsi e a fornire le proprie generalità, hanno opposto un netto rifiuto. Nonostante i ripetuti tentativi di dialogo, le due giovani hanno continuato a mostrare comportamenti violenti. A fatica i militari son riusciti a riportare la calma, e le ragazze sono state quindi bloccate e condotte in caserma per l’identificazione e gli accertamenti. Durante il tragitto, una delle due ha danneggiato il finestrino dell’auto di servizio. In seguito, sono state affidate al personale sanitario del 118 e trasportate all’ospedale di Piacenza, ma hanno rifiutato di farsi visitare e si sono allontanate poco dopo. Al termine dell’intervento e dopo le numerose testimonianze raccolte sul posto dai militari per chiarire quanto accaduto, le due giovani sono state denunciate a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e rifiuto di fornire le proprie generalità. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.




Undici lavoratori in nero in due locali notturni a Sarmato e Fiorenzuola

Lavoro nero, mancate tutele per i dipendenti e gravi violazioni in materia di sicurezza. Sono questi gli esiti dei controlli effettuati nella serata del 25 luglio dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Piacenza, con il supporto delle stazioni territorialmente competenti, in due locali notturni situati nei comuni di Sarmato e Fiorenzuola d’Arda. Un’operazione mirata a contrastare il lavoro sommerso e a garantire il rispetto della normativa nei settori più a rischio.
I militari hanno rilevato complessivamente 11 lavoratori impiegati “in nero” e hanno emesso sanzioni per un totale di 56.732 euro, oltre ad aver disposto la sospensione di un’attività imprenditoriale.
A Sarmato, in un locale gestito da una cittadina straniera di 28 anni residente a Piacenza, sono stati trovati due dipendenti – uno italiano e uno marocchino – completamente privi di regolare assunzione, pari al 100% del personale in servizio al momento del controllo. È emerso inoltre che le retribuzioni venivano corrisposte in contanti, in violazione delle disposizioni sulla tracciabilità dei pagamenti.

Ben più ampio il numero di lavoratrici identificate all’interno di un night club a Fiorenzuola d’Arda, riconducibile a un 57enne residente nella provincia di Reggio Emilia. Qui, su 19 dipendenti presenti, 9 sono risultate irregolari: si tratta di tre italiane, tre rumene, due cubane e una nigeriana. Anche in questo caso, la percentuale di lavoratrici non in regola ha fatto scattare il provvedimento di sospensione dell’attività.




Feto abbandonato nei bagni dell’ospedale: individuata la presunta madre

Sarebbe una straniera di 38 anni la donna che lo scorso 19 giugno avrebbe abbandonato in un cestino del bagno del pronto soccorso il feto di circa trenta settimane poi ritrovato morto da una addetta alle pulizie, insospettita da alcune tracce di sangue. Il fatto era avvenuto il a pochi metri dal triage, proprio di fianco agli ambulatori di urologia e otorino del pronto soccorso.

Un episodio da cui sono emerse alcune indubbie criticità sotto il profilo della sicurezza e della copertura video dello stesso pronto soccorso, raggiungibile anche attraverso percorsi alternativi, senza dover necessariamente transitare davanti alla guardia di sicurezza e agli infermieri collocati all’accoglienza.

Il meticoloso lavoro dei carabinieri, coordinati dalla procura, ha però però permesso di risalire alla donna, indagata per infanticidio e che sarà ora ascoltata, nella giornata di mercoledì, dal sostituto procuratore Daniela Di Girolamo, titolare dell’inchiesta. Ad assistere la trentottenne il legale d’ufficio Matteo Mami.

Tanti gli elementi e gli aspetti ancora da capire, in particolare se la donna abbia goduto di un qualche appoggio all’interno del nosocomio o se il parto sia avvenuto in totale autonomia.