Il CdA di Piacenza Expo scrive a De Pascale e ai neo consiglieri regionali

A conclusione delle operazioni di scrutinio relative alla tornata elettorale del 17 e 18 novembre, per l’elezione del Presidente e dei componenti del nuovo Consiglio regionale dell’Emilia Romagna, il Consiglio di Amministrazione di Piacenza Expo – il Presidente Giuseppe Cavalli, la Vicepresidente Elisabetta Montesissa e il Consigliere Davide Villa – desidera rivolgere un augurio di buon lavoro al nuovo Presidente dell’Assemblea legislativa, Michele De Pascale, e ai consiglieri piacentini Ludovico Albasi, Luca Quintavalla e Giancarlo Tagliaferri.

“L’augurio di un proficuo e costruttivo lavoro a beneficio di tutto il territorio emiliano-romagnolo, e in particolare di quello piacentino, ma anche un accorato invito a partecipare alle fiere e agli eventi organizzati da Piacenza Expo, in un’ottica collaborativa che possa contribuire all’ulteriore crescita della società fieristica piacentina. Sei anni fa la Regione Emilia Romagna pareva intenzionata a dismettere le proprie quote per uscire definitivamente dalla compagine sociale di Piacenza Expo. I risultati raggiunti e i piani strategici approvati negli anni successivi dal’Assemblea dei Soci, hanno invece convinto la Regione non solo a mantenere le proprie quote, ma a investire ulteriormente nella nostra società fieristica passando da una quota di capitale dell’1% all’attuale 5,615%. Piacenza Expo – così come le altre fiere medio-piccole che hanno saputo conservare e consolidare la propria autonomia, evitando incorporazioni e fusioni – svolge un ruolo strategico fondamentale non solo per la valorizzazione e la crescita del tessuto economico-produttivo piacentino, ma anche per la promozione del territorio provinciale, delle sue bellezze paesaggistiche, dei suoi tesori storici, artistici e architettonici, dell’enogastronomia e di tutte le sue eccellenze. Ogni anno Piacenza Expo porta sul nostro territorio – tra visitatori, allestitori, tecnici ed espositori – circa 180.000 persone, creando un indotto a favore del territorio stesso di circa 8 milioni di euro. In attesa di poter ospitare – auspichiamo già dal prossimo evento fieristico, Dairy Expo Tech, in programma dal 5 al 6 dicembre – i neo consiglieri regionali piacentini, ma anche il Presidente De Pascale, li esortiamo a tenere in considerazione nel loro operato l’importanza del sistema fieristico locale, salvaguardandone e incentivandone le attività che, come già evidenziato, si configurano come importante valore aggiunto dei territori”.




Confedilizia e Fiaip Piacenza a confronto sul decreto “Salva Casa”

 Nell’ottica della collaborazione storica tra Confedilizia e Fiaip, presso la sede di Confedilizia Piacenza di Piazza della Prefettura si è tenuto nei giorni scorsi un incontro sul decreto “Salva Casa” (decreto-legge n. 69 del 29/5/2024), organizzato al fine di informare gli iscritti alla Federazione degli agenti immobiliari sulla normativa di recente introduzione.

I lavori sono stati introdotti dal Direttore di Confedilizia dott. Maurizio Mazzoni e da Marco Gazzola, Presidente Fiaip Piacenza, il quale ha appunto sottolineato la sinergia esistente tra Fiaip e Confedilizia, sia a livello locale che nazionale, e l’importanza della formazione degli operatori del mondo immobiliare.

Relatori sono stati l’avv. Antonino Coppolino, Presidente di Confedilizia Piacenza e Vice Presidente nazionale di Confedilizia, e il geom. Gian Mario Scaravella.

L’avv. Coppolino ha illustrato il decreto in linea generale ed ha spiegato che la nuova normativa ha introdotto diverse semplificazioni in materia di edilizia e di urbanistica, elencando le più importanti per la proprietà immobiliare e per il settore in generale ed auspicando che il decreto raggiunga presto gli sperati effetti di stimolo al mercato delle compravendite, ma anche di ausilio agli interventi di riqualificazione degli edifici.

Il geom. Scaravella ha intrattenuto il folto pubblico presente illustrando in modo specifico ed analitico le novità introdotte dal decreto e l’interazione delle nuove norme con la legge regionale vigente.

Ha parlato in particolare di ampliamento delle attività di edilizia libera, semplificazione nel riconoscimento dello stato legittimo degli immobili, agevolazioni nei cambi di destinazione d’uso, deroghe ad altezza minima e superficie minima dei locali, tolleranze costruttive, accertamento di conformità, incentivazione del recupero dei sottotetti, opere eseguite in difformità dal titolo, somme dovute a titolo di oblazione, ecc…

Al termine dell’incontro i relatori hanno risposto ai quesiti dei numerosi presenti.

Per informazioni sulle nuove norme gli interessati possono rivolgersi presso la sede dell’Associazione Proprietari Casa-Confedilizia di Piacenza, ove è attivo un apposito sportello “Salva Casa” (Via Del Tempio n. 27-29 – Piazza della Prefettura -, tel. 0523.327273 – fax 0523.309214. Uffici aperti tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00, lunedì, mercoledì e venerdì anche dalle 16.00 alle 18.00; e-mail: info@confediliziapiacenza.it; sito Internet: www.confediliziapiacenza.it).




Mercato del lavoro in calo a Piacenza: trimestre in flessione per i nuovi contratti

Calo per il mercato del lavoro in provincia di Piacenza. Sono 2.490, infatti, i nuovi contratti previsti per il mese di novembre e 6.590 quelli per il trimestre novembre-gennaio; sia su base mensile che trimestrale, i valori appaiono in flessione rispetto  a quelli dello scorso anno (rispettivamente -6,0% e -7,4%).

I dati rilasciati dal Sistema informativo Excelsior, analizzati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia, evidenziano che le attivazioni previste per novembre 2023 si concentreranno per il 75,1% nel settore dei servizi, con 1.870 nuovi contratti e un -7,9% rispetto al novembre 2023 e, per il 55 %, saranno in capo ad aziende con 50  o più dipendenti.

Nell’ambito del comparto, il più elevato numero di nuovi contratti è previsto per il commercio con  870 nuovi contratti (dato quasi triplicato  rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), i servizi alle imprese con 550 nuovi contratti (-56,0% sul novembre 2023), i servizi di alloggio e ristorazione con 250 nuovi contratti  (+8,7%) ed i servizi alle persone con 200 nuovi contratti (-13,0%).

Stabile, invece, il numero di nuovi contratti previsti nell’industria, con 620  attivazioni che risultano il frutto di una crescita dell’industria in senso stretto (490 nuovi contratti, +2,1%) e di un calo delle costruzioni (130 nuovi contratti in meno, con un -7,1% ).

Nel 20% dei casi – rileva la Camera di Commercio – i nuovi contratti previsti saranno stabili, cioè a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nell’80% dei casi saranno a termine (a tempo determinato o altre forme con durata predefinita).

I nuovi contratti interesseranno per una quota del 38% giovani con meno di trent’anni; nel 55% dei nuovi contratti  è comunque richiesto il possesso di esperienza professionale specifica o nello stesso settore.

Anche a novembre le aziende incontreranno difficoltà nel reperimento di alcune figure professionali, complessivamente in 50 casi su 100.

Nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, tra le figure di più difficile reperimento vi sono gli specialisti in discipline artistico-espressive ( nell’86,1% dei casi), i tecnici della salute (nell’84,6% dei casi) ed i tecnici dei rapporti con i mercati ( nel 64,2% dei casi, di difficile reperimento).

Riguardo l’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, sono di più difficile reperimento i professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali (nel 92,3% dei casi), gli operatori della cura estetica (nel 57,1% dei casi) e gli esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (52,0% dei casi).

Nel segmento degli operai specializzati le difficoltà si scontano soprattutto nella ricerca di  fonditori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (89,0% dei casi), di operai specializzati nell’installazione e manutenzione attrezzature elettriche ed elettroniche (85,0% dei casi) e di operai per macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (83,3%).




Piacenza, Cassa Integrazione in aumento del 10,6% nei primi nove mesi del 2024

Seppure in misura largamente inferiore a quanto accaduto in altre province emiliane, anche a Piacenza è risultato in aumento l’andamento della Cassa integrazione nei primi nove mesi del 2024.

Le analisi dell’ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia su dati Inps evidenziano, infatti, un numero complessivo di ore autorizzate, da gennaio a fine settembre, pari a 811.167, mentre nello stesso periodo del 2023 erano 733.582; l’incremento, dunque, è pari al 10,6%.

Il dato complessivo è il risultato di un incremento sia della cassa integrazione ordinaria, passata dalle 588.520 ore autorizzate fino a settembre 2023 alle 616.072 ore di quest’anno, che di quella straordinaria (che ha segnato particolarmente i mesi di maggio e luglio), con il numero di ore autorizzate passato da 145.062 a  195.095.

La maggior parte delle ore di cassa integrazione ha interessato il settore manifatturiero, che ha assorbito 446.824 ore della Cig ordinaria e 194.798 della straordinaria.

“L’andamento della Cig – sottolinea il vicepresidente vicario della Camera di Commercio dell’Emilia, l’imprenditore piacentino Filippo Cella – riflette, nella sostanza, il periodo complesso che sta vivendo l’industria piacentina, per la quale, a fine 2024, è previsto un calo del Pil dello 0,8%, mentre il dato complessivo dell’economia locale è previsto in aumento dello 0,9%”.

“I dati – prosegue Cella – indicano che si sono messi in atto più consistenti processi di riconversione e ristrutturazione, ma il ricorso temporaneo alla Cig straordinaria non deve  generare situazione di allarme, anche perché, per completezza di analisi, le ore di Cassa integrazione autorizzate a Piacenza nel mese di settembre 2024 segnano un calo rispetto a quanto rilevato nel periodo precedente di maggio/luglio 2024, registrando, addirittura, un dato inferiore e in controtendenza rispetto alle 137.982 ore di Cassa integrazione autorizzate nel mese di settembre 2022 e all’incirca replicate a settembre 2023”.

“La propensione agli investimenti da parte del tessuto imprenditoriale, e segnatamente dal settore dell’industria – osserva Cella – non è dunque stata intaccata, e la conferma viene anche dal volume delle domande che sono giunte sui bandi della Camera di Commercio destinati a sostenere lo sviluppo imprenditoriale, con richieste che complessivamente hanno superato i 9 milioni di euro, con i valori più alti per i processi di innovazione digitale e l’internazionalizzazione”.

“Proprio per questo – conclude il vicepresidente della Camera di Commercio dell’Emilia –  nel luglio scorso abbiamo raddoppiato le risorse messe a disposizione delle imprese, anche per Bandi a sostegno delle PMI e delle Certificazioni di sistema ESG, con un intervento straordinario che accompagni il tessuto imprenditoriale in una fase di incertezza che, pur coinvolgendo tutti i settori, caratterizza soprattutto l’industria ma con prospettive di ripresa che, per il 2025, la danno in crescita dell’1,1%, in linea con l’andamento atteso per l’intero sistema economico territoriale”.




Imprese stabili a Piacenza

Si è chiuso all’insegna della stabilità il terzo trimestre 2024 per le imprese piacentine. Il dato di 25.692 imprese attive, infatti, è allineato a quello di fine settembre 2023, come emerge dalle analisi dell’Ufficio Studi della Camera di commercio dell’Emilia, in base alle quali si evidenzia una crescita per le costruzioni, la manifattura e i servizi alle imprese e alla persona. Per gli altri settori, invece, si registrano cali, seppur contenuti.

In dettaglio, il settore del commercio, con 5.501 imprese che rappresentano il 21,4% del totale, è risultato in calo dell’1,5% (-84 unità); flessioni si sono poi registrate per l’agricoltura che, con 4.374 imprese che rappresentano il 17% del totale delle imprese piacentine, ha segnato un calo dell’1,4% (-61 unità). Di fatto invariate le attività di alloggio e ristorazione (1.871 imprese, -0,1%), mentre per le costruzioni si è registrato un aumento dell’1,1%, con le imprese salite a 4.648 (+49 unità) e che rappresentano il 18,1% del totale.

Lieve crescita anche per la manifattura (+0,1%) che, con le sue 2.404 aziende, rappresenta il 9,4% del totale.

Il comparto dei servizi alle imprese si è attestato a quota 4.885 aziende attive (il 19% del totale piacentino), in crescita dell’1,2% e con tutti i segmenti in aumento, ad esclusione di trasporti e magazzinaggio (-4,1%) e noleggio e agenzie viaggio (-0,8%). Informazione e comunicazione crescono dell’1,6%, le attività finanziarie del 3,5%, servizi immobiliari dell’1,8% e i servizi professionali e tecnici del 5,4%.

In crescita dell’1,7% anche i servizi alla persona, con un saldo di 1.877 imprese (+32 unità) che rappresentano il 7,3% del totale, con le attività artistiche, sportive e di intrattenimento che crescono del 5,2%, le sanitarie e sociali a +1,9% e le altre attività +1,2%, mentre calano del 2,8% i servizi di istruzione.

L’indagine in base alla natura giuridica delle imprese evidenzia che le società di capitale attive a Piacenza, che rappresentano il 22,8% del totale, sono risultate 5.861 con un dato in crescita del 2,1% (+119 unità) rispetto allo stesso periodo del 2023. Le società di persone, che rappresentano il 15,6% del totale delle imprese piacentine, sono scese a 4.007 unità, evidenziando un calo del 2,7% (-110 unità). Infine, le imprese individuali, che rappresentano il 59,8% del totale, sono risultate 15.366, in crescita dello 0,2% (+26 unità).

 




Economia. A Piacenza cresce il PIL ma l’industria è in calo

Sarà positivo, seppure con previsioni di lieve rallentamento, il bilancio dell’economia piacentina a fine 2024.

Le ultime analisi della Camera di Commercio dell’Emilia su dati degli Scenari di previsione dell’Osservatorio Prometeia, infatti, prevedono, a fine 2024, un Pil in crescita dello 0,9%, in lieve calo rispetto al +1,2% previsto a luglio scorso. Per il 2025, poi, è previsto un ulteriore incremento dello 0,5%.

Lo sviluppo più significativo dell’economia piacentina per il 2024 è previsto nell’ambito delle costruzioni, con previsioni che parlano di una crescita del 6,5% e ipotesi, però, di un calo del 7,7% nel 2025.

In crescita del 4,4% anche l’agricoltura, che è data comunque anch’essa in contrazione (-3,4%) nel 2025.

Note più positive, anche in prospettiva, riguardano il comparto dei servizi, dato in crescita dello 0,7% quest’anno e con un’ulteriore spinta dell’1,3% nel 2025.

A segnare il dato di lieve rallentamento della crescita è invece l’industria, per la quale è previsto un calo dello 0,8% quest’anno; la crescita, dunque, è rimandata al 2025, quando si ipotizza un + 1,1%.

Le esportazioni – la cui dinamica è comunque influenzata dal peso della logistica – sono previste in crescita brillante dell’11,0%, con stima di un ulteriore aumento del 4,4% per il 2025. Le importazioni, al contrario, sono date in ribasso del 5,3% nel 2024, con un ritorno lievemente positivo (+0,2%) nel 2025.

Il reddito disponibile per le famiglie è previsto in aumento del 3,4% nel 2024 e del 2,0% nel 2025.

Sul mercato del lavoro, infine, le previsioni parlano per gli occupati di un aumento dello 0,9% nel 2024 e di una sostanziale stabilità nel 2025, con un tasso di disoccupazione previsto al 4,7% quest’anno e al 5,0% nel 2025.




Giovani “ingegneri” del Politecnico si sono sfidati nella prima Design Challenge Motridal

Sabato 12 Ottobre si è tenuta la prima edizione della “Design Challenge” presso Motridal, azienda piacentina leader nella progettazione e costruzione di sistemi per il trasporto di materiali sfusi e spirali metalliche. L’iniziativa ha coinvolto gruppi di studenti di Ingegneria meccanica del Politecnico di Milano e della sede di Piacenza dell’ateneo.

Gli studenti si sono cimentati nella realizzazione di un macchinario in miniatura per trasportare riso tra un punto di carico e un punto di scarico. Nel punteggio finale venivano considerati tre fattori: la quantità di riso trasportato, la distanza e l’elevazione raggiunta.

Svelata la sfida, ai ragazzi è stato mostrato il materiale con cui mettere in pratica le loro idee: legno, cartone e viti. Parte della sfida è stata l’economicità del macchinario. Infatti i partecipanti hanno potuto acquistare ulteriore materiale tramite una valuta virtuale, ma al costo di sacrificare punti preziosi nella valutazione finale.

Un compito non da poco: per dar vita ai macchinari in un tempo così breve, i giovani hanno dovuto far leva su intuito, creatività e applicare le conoscenze maturate nel percorso di studi.

La competizione, inizialmente timida, si è subito accesa e i ragazzi hanno lavorato a un ritmo via via più serrato per arrivare al risultato. In quello che sembrava un attimo si è arrivati al momento della valutazione finale.

Durante la prova finale, i prototipi sono stati provati per trasportare realmente del riso sotto l’attenta valutazione della giuria, composta da tecnici Motridal, che ha stilato infine la classifica.  Alle squadre migliori sono stati assegnati premi utili al proseguimento della loro carriera universitaria e professionale.

Nonostante la natura competitiva dell’evento, i ragazzi sono stati aperti e cooperativi anche tra i diversi gruppi, scambiandosi materiale, consigli e incoraggiamenti, in un’atmosfera sportiva ma conviviale.

«Motridal Design Challenge nasce dalla volontà di coinvolgere gli studenti universitari offrendo loro un’esperienza formativa di una giornata in cui possono mettere in pratica le loro conoscenze e la loro creatività», spiega l’AD di Motridal. «L’evento di sabato è stato l’occasione per gli studenti di uscire dalla routine universitaria e conoscere il settore metalmeccanico piacentino, di cui Motridal fa parte».

Motridal è stata piacevolmente sorpresa dal grande numero di adesioni all’evento, un segno che iniziative pratiche legate al settore sono ancora in grado di catturare l’entusiasmo dei giovani. Dato il successo dell’edizione pilota, Motridal punta ad organizzare una seconda edizione della “Design Challenge” il prossimo anno.