Valige pronte per il double degree

Maria partirà per Lancaster a settembre «Un’esperienza che voglio vivere al massimo; andrò là per imparare, ma soprattutto per integrarmi, conoscere un altro modo di vivere e di vedere le cose: due anni da cui mi aspetto molto». Paure? «Forse di non essere abbastanza, ma me la vivrò al massimo».
Nel suggestivo scenario del Fienile della Residenza Gasparini, Maria Gifupalli, studentessa del secondo anno della facoltà di Economia e Giurisprudenza della Cattolica di Piacenza, insieme agli altri studenti iscritti al programma di Doppia Laurea in International Management e in partenza a settembre per trascorrere due anni all’estero, si sono messi in gioco per sviluppare la loro resilienza.
«Lasciare casa, famiglia e amici per due anni rappresenta una grande opportunità, ma anche una sfida emotiva e pratica» a parlare è il direttore del programma double Degree professoressa Laura Zoni, insieme alla professoressa Roberta Virtuani, che ha organizzato l’appuntamento. «Per questo motivo -proseguono le docenti-, negli ultimi anni abbiamo sviluppato, in collaborazione con la società di leadership development AWAIR, un programma specifico di allenamento per affrontare al meglio l’esperienza di studio all’estero».
L’iniziativa ha coinvolto quest’anno 40 studenti outgoing, pronti a partire per una delle sei destinazioni previste dal programma, e 25 studenti incoming, già arrivati a Piacenza dai sei atenei partner internazionali: «In sostanza, c’è chi va e chi viene, ma tutti condividono lo stesso spirito» prosegue Zoni, ovvero: «il desiderio di uscire dalla propria safe area , scoprire nuove realtà e arricchire il proprio percorso formativo con un’esperienza tanto stimolante quanto impegnativa».
Le attività proposte includono la gestione dello stress e delle emozioni: tecniche per affrontare le difficoltà emotive e i momenti di incertezza; simulazioni e role-playing: esercizi pratici per confrontarsi con situazioni tipiche dell’interazione interculturale: problem-solving e autonomia: strategie per affrontare imprevisti e sfide quotidiane in un contesto internazionale e costruzione di una rete di supporto: creazione di connessioni tra studenti outgoing e incoming per favorire il senso di appartenenza e il sostegno reciproco.




L’Erasmus al liceo Gioia di Piacenza è di casa

Il liceo Gioia di Piacenza apre sempre di più le sue porte all’Europa, anzi, le spalanca. Il liceo, infatti, fa parte di una rete di scuole di vari Paesi Europei, con le quali si è creata una stabile collaborazione nell’ambito del programma Erasmus.

Ancora prima dell’inizio di quest’anno scolastico, sono partiti vari studenti della scuola piacentina che hanno seguito le lezioni in scuole di varie località dell’UE. Molti di loro hanno scelto un Paese germanofono e hanno fatto utili esperienze in città di tutto rilievo dal punto di vista storico e culturale: Berlino, Lipsia, Vienna.

Questa loro scelta avrà sicuramente un impatto positivo sui loro curricoli, in quanto questi studenti, lontani dalle loro famiglie, hanno imparato a gestirsi da soli, facendo passi da gigante per quanto riguarda l’accrescimento dell’autonomia personale, ma soprattutto hanno avuto la possibilità di praticare la lingua tedesca sul posto e, di conseguenza, di migliorare le capacità espressive scritte e orali.

Nonostante la situazione economica della Germania non sia più trainante come un tempo e attualmente sia in corso una lieve recessione, rimane ancora il Paese europeo che offre la maggior parte di posti di lavoro a personale qualificato proveniente dagli altri Paesi della UE. La conoscenza della lingua è considerata sicuramente una priorità per ottenere un lavoro qualificato.

Avrila K.., una delle studentesse del liceo Gioia che ha avuto la possibilità di partecipare al programma Erasmus, ha trascorso tutto il mese di settembre nella Johanna-Moosdorf-Schule di Lipsia. Addirittura, non voleva più tornare a Piacenza, tanto ha gradito l’esperienza, che le è stata enormemente proficua. Avrila è stata accolta da una scuola di nuova costruzione con ampi spazi dedicati agli studenti: una luminosa biblioteca, una mensa con cibi caldi, una palestra funzionale e un gigantesco cortile piantumato, dove gli studenti possono sfogarsi nelle varie pause della giornata scolastica.

La studentessa piacentina è stata accolta con calore dagli insegnanti e dagli studenti della classe in cui è stata inserita. Le sono piaciute soprattutto le lezioni molto interattive e ritiene di aver imparato moltissimo durante il suo soggiorno in Germania. Oltre il tempo passato a scuola, ha avuto la possibilità di visitare edifici storici e musei, ha assistito a piacevoli concerti nella città in cui hanno vissuto compositori come Johann Sebastian Bach, Mendelssohn e Wagner.   Inoltre, dulcis in fundo, con alcune ragazze tedesche conosciute a scuola, ha fatto una capatina persino a Berlino e a Dresda, dove è rimasta a bocca aperta vedendo le meraviglie delle due città.

Il liceo Gioia ha poi inviato in “missione speciale” la prof. Garrè per riportare a casa la studentessa. Anche la docente di tedesco della scuola piacentina ha approfittato dell’occasione per svolgere una settimana un’attività di Job Shadowing nella stessa scuola in cui è stata Avrila, sempre grazie al programma Erasmus. Anche per la prof. Garrè è arrivata una ventata di input dagli scambi didattici avuti con i colleghi tedeschi. Ha avuto inoltre la possibilità di rinfrescare le sue conoscenze e di approfondire la storia del periodo della dittatura relativo nello specifico alla città di Lipsia, dove dal 1982 i dissidenti politici si riunivano nella Nikolaikirche per confrontarsi, esprimere le loro opinioni e, infine, per organizzare le manifestazioni di protesta che hanno contribuito alla caduta del muro verso l’Occidente.

Ultimissimo contatto con un Paese germanofono, infine, è stato lo scambio di studenti con la scuola BRG 14 di Vienna. Diciotto studenti di diverse classi del liceo linguistico Gioia hanno trascorso una settimana nella capitale austriaca con le prof. Caterina Garrè e Paola Mori, hanno lavorato a un progetto sulla sostenibilità nella vita quotidiana insieme ai loro corrispondenti austriaci e hanno visitato alcuni musei della città. Questi studenti hanno vissuto nelle famiglie degli studenti austriaci e hanno avuto la possibilità di osservare e confrontare modi di vivere forse anche un po’ diversi da quelli consueti, oltre a mettere in pratica le conoscenze della lingua tedesca che stanno imparando a scuola.

La parte finale dello scambio si svolgerà a Piacenza durante la prima settimana di aprile.