Piacenza, prende il via il nuovo anno dell’Università Popolare “Malvermi”

Presentato il nuovo anno accademico dell’Università Popolare “Malvermi” di Piacenza, che tra conferme e novità propone circa venti corsi nel primo quadrimestre: dal jazz alla musica classica, dal latino alle lingue straniere e al dialetto, con approfondimenti su letteratura, filosofia, arte, economia, natura e salute.

Il bilancio dell’anno accademico 2024-2025 si era chiuso con 50 corsi frequentati da 300 iscritti, per un totale di oltre 500 presenze alle lezioni, con una fascia d’utenza che spaziava dagli under 60 agli over 80 anni. La qualità dell’offerta formativa era stata riconosciuta con il prestigioso “Bollino Blu”, sigillo nazionale assegnato dall’Auser a Roma. Forte dei risultati ottenuti, l’Università Popolare “Giuseppe Malvermi” dell’Auser di Piacenza conferma il suo ruolo culturale e sociale sul territorio cittadino e provinciale, invitando tutti a seguire il motto “siate curiosi”.

Per il nuovo anno accademico sono previsti circa venti cicli di lezioni, gestiti da un corpo docente composto da professori, professionisti ed esperti di grande esperienza. Durante l’anno saranno inoltre organizzate visite culturali per tutti gli iscritti. La brochure 2025-2026 si apre con citazioni di Elio Vittorini e Albert Einstein, a sottolineare che la cultura non è “professione per pochi”, ma una risorsa aperta a tutti che completa l’esistenza dell’uomo, con l’idea che chi ama la cultura non può che essere pacifista.

La presentazione della nuova offerta formativa si è svolta nella Serra di Palazzo Nasalli Ghizzoni in via Gregorio X, gremita per l’occasione. L’incontro ha offerto agli interessati la possibilità di conoscere volontari e docenti e ottenere tutte le informazioni necessarie. Coordinati dal giornalista Pietro Corvi, sono intervenuti Silvana Trioli, responsabile delle attività, e Giovanna Palladini per la Fondazione di Piacenza e Vigevano, che sostiene il progetto. Linda Pampari, a nome del team di volontari, ha illustrato nel dettaglio la proposta formativa, mentre diversi docenti hanno raccontato non solo i temi trattati, ma anche le modalità didattiche innovative e coinvolgenti.

Tra le novità di quest’anno c’è lo sdoppiamento delle sedi: la principale resta in via San Siro 74, dove si trova la segreteria e si svolgono la maggior parte dei corsi, mentre quattro corsi si terranno per la prima volta nella sede Auser di via Musso 5, presso la Casa delle Associazioni, con l’obiettivo di rafforzare l’identità complessiva dell’Aps piacentina, guidata dal neopresidente Alberto Borghi. Confermate anche le conferenze e i laboratori “extra curricolari” nella Serra di Palazzo Nasalli Ghizzoni, dedicati a salute, medicina, ambiente, sostenibilità, sicurezza e alimentazione, e il mini abbonamento di quattro spettacoli al Piccolo Teatro di Milano con trasporto in pullman, ormai una tradizione apprezzata dagli iscritti.

I corsi sono riservati ai soci “Auser Volontariato” o “Auser Insieme”; per associarsi è necessario rivolgersi alla segreteria e tesserarsi (quota annuale: 15 euro). Ai frequentanti che raggiungono almeno 30 ore complessive, anche in materie diverse, viene rilasciato su richiesta un attestato. Per i corsisti di via San Siro, il parcheggio della Cavallerizza offre uno sconto del 50% tramite appositi biglietti da ritirare in segreteria. La segreteria è aperta in via San Siro 74 dal lunedì al giovedì dalle 9.30 alle 12.30; telefono 0523 1725250; email auser.piacenza@gmail.com




Grande successo a Genova per i Rolli Days. Abbiamo vistitato Villa Pallavicino delle Peschiere

Lo scorso weekend Genova ha aperto le porte dei suoi straordinari Palazzi dei Rolli, patrimonio dell’umanità UNESCO, in occasione dei Rolli Days. Questi antichi palazzi, un tempo dimore delle famiglie nobiliari genovesi, erano inseriti in apposite “liste di ospitalità” e destinati ad accogliere i visitatori illustri della Repubblica di Genova, non essendovi, come nel caso delle monarchie un palazzo del Re, deputato a questo scopo.
Tra le meraviglie visitabili nello scorso fine settimana vi erano anche Palazzo Doria Spinola, sede della Prefettura e della città Metropolitana e per la prima volta palazzo Raggio, acquisito nel patrimonio dello stato lo scorso gennaio. Dopo una quindicina di anni di sostanziale abbandono è stato ora messo in sicurezza e dopo futuri e lavori di restauro è destinato a diventare un museo. Decisamente suggestiva per struttura e per posizione – sulle alture sovrastanti la stazione di Brignole e – Villa Pallavicino delle Peschiere. Prende il nome proprio dalle gigantesche vasche per pesci che qui si trovavano una volta per “impressionare” i visitatori dando conto dell’importanza della ricchissima famiglia. La villa ricorda molto villa Farnesina a Roma ed anche questo era un modo per la famiglia Pallavicino di “gridare al mondo” la propria posizione e “paragonarsi” alla potente dinastia dei Farnese. Qui ha soggiornato con la famiglia anche Charles Dickens, nel 1844, definendola la sua dimora preferita in Italia. Dickens si trasferì nella villa da un’altra casa, Villa Bagnarello, perché quest’ultima era troppo fredda per l’inverno. Ancora oggi l’edificio è  privato e visitabile tramite la Palazzo Foundation.




Piacenza ha celebrato Giovanni De Benedetti: al Nicolini un omaggio tra musica e design

Dopo il concerto dal titolo “Ferdinand Rebay Trascrittore” — realizzato in collaborazione con il festival “Le anime della chitarra” — Home Gallery ha presentato un incontro speciale dal titolo: “L’organo del Nicolini: un progetto dell’architetto Giovanni De Benedetti”.
L’appuntamento tenutosi questa mattina, domenica 19 ottobre, presso il Salone dei Concerti del Conservatorio “Giuseppe Nicolini” di Piacenza, ha visto l’intervento dell’architetto Enrico De Benedetti dedicato al progetto dell’organo del Conservatorio realizzato dal padre, l’architetto Giovanni De Benedetti, figura di rilievo nell’architettura piacentina.
L’incontro si è inserito come evento collaterale della mostra “1+1+1 – Attraverso il design”, curata da Home Gallery e presentata dall’architetto De Benedetti.
Durante l’incoontro sono stati illustrati i dettagli del progetto dell’organo del Conservatorio, ripercorrendo anche la carriera di Giovanni De Benedetti: noto per la progettazione della Chiesa del Preziosissimo Sangue a Piacenza (iniziata nel 1972), della ormai demolita Casa di Cura di Via Gadolini, e per essere stato il primo presidente dell’Ordine degli Architetti di Piacenza. Non sono mancati riferimenti alla collaborazione con l’architetto Ponzini presso la Banca Popolare di Lodi – agenzia del Cheope, dove quest’ultimo iniziò la sua attività professionale.
Al termine dell’incontro, Home Gallery e Banca di Piacenza hanno offerto un aperitivo, dando ai partecipanti l’opportunità di approfondire le conversazioni in un ambiente informale, unendo musica e design all’ombra dell’innovazione in mostra.
A seguito dell’ampio interesse di pubblico, la mostra “Attraverso il Design” è stata prorogata fino al 5 novembre 2025.
L’esposizione, ideata dall’architetto Carlo Ponzini e promossa da Home Gallery, continua così ad animare gli spazi del Conservatorio Nicolini, offrendo ai visitatori ulteriori settimane per esplorare il dialogo tra architettura, impresa e creatività.
La proroga testimonia il successo dell’iniziativa e la volontà di rendere Piacenza un punto di riferimento nel panorama del design contemporaneo.




Pecorara celebra il suo “oro nero”: torna la Rassegna del Tartufo e dei prodotti del sottobosco

Un fine settimana interamente dedicato al profumo e al sapore del tartufo. Sabato 18 e domenica 19 ottobre Pecorara accoglie la 34ª Rassegna del Tartufo e dei prodotti del sottobosco, un appuntamento ormai irrinunciabile per l’Alta Val Tidone, terra d’origine del celebre “Nero di Pecorara”, riconosciuto dal 2004 come prodotto a denominazione comunale dal Ministero dello Sviluppo Economico.
La manifestazione è stata presentata in conferenza stampa alla presenza dell’Amministrazione comunale, della Pro Loco di Pecorara — organizzatrice storica dell’evento —, delle associazioni dei tartufai, degli Alpini e delle tante realtà locali che ogni anno contribuiscono alla riuscita della festa. Un impegno condiviso, volto a promuovere uno dei prodotti simbolo del territorio e a rafforzarne l’identità gastronomica.
«Il Nero di Pecorara è una delle eccellenze agroalimentari dell’Alta Val Tidone – sottolinea il sindaco Franco Albertini – e rappresenta una leva economica importante per la nostra comunità. Grazie al progetto di promocommercializzazione avviato negli ultimi anni, stiamo superando i limiti della stagionalità e costruendo un vero brand di prodotto e turistico».
Il riferimento è alle molte iniziative nate attorno al tartufo: dal Summer Truffle Party alla realizzazione del primo centro comunale di raccolta del tartufo a Nibbiano, fino alle collaborazioni con aziende come Salumi Grossetti e Ranca Tartufi per la vendita di prodotti freschi e semilavorati — dall’olio al burro, dal macinato al carpaccio fino alle salse. «Tutta la comunità – aggiunge Albertini – sta partecipando con entusiasmo a questo percorso di valorizzazione, che con la Rassegna trova ogni anno il suo momento più alto di festa e convivialità».
Il programma
La giornata clou è domenica 19 ottobre, quando le vie del paese ospiteranno oltre 50 espositori, più della metà dei quali dedicati a tartufi, funghi e specialità locali.
Si parte alle 8.15 con la ricerca del tartufo nel bosco (su prenotazione ai numeri 0523 993706-08) e colazione con cestini preparati dagli organizzatori.
Alle 10.30 l’inaugurazione ufficiale, seguita alle 12.00 dal pranzo a base di tartufi e funghi, disponibile sia nei ristoranti del paese sia negli stand della Pro Loco.
Nel pomeriggio, alle 14.30, il talk show “Sussurro nel bosco”, con giornalisti del settore food moderati da Riccardo Lagorio, offrirà uno spazio di approfondimento e racconto.
Le premiazioni sono in programma alle 16.00, mentre alle 17.30 la giornata si concluderà con la tradizionale polentata con prodotti tipici della rassegna.
L’anteprima “Nero a Tavola”
Come da tradizione, la rassegna si apre sabato 18 ottobre con la cena-degustazione “Nero a Tavola” al Mulino del Lentino (ore 20, su prenotazione).
Lo chef Michele Mauro e il sommelier Giovanni Derba, con la moderazione di Riccardo Lagorio, guideranno gli ospiti in un percorso gastronomico di otto portate interamente dedicate al tartufo nero e ai sapori del territorio.
La Rassegna del Tartufo e dei prodotti del sottobosco è promossa dal Comune di Alta Val Tidone, membro dell’Associazione Città del Tartufo, e organizzata dalla Pro Loco di Pecorara con il supporto delle associazioni dei tartufai. L’evento gode del patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Piacenza e UNPLI Emilia-Romagna, che valuterà l’inserimento della manifestazione tra le rassegne di qualità.
«Sarebbe un ulteriore riconoscimento – conclude Albertini – per il lavoro e la passione che ogni anno animano questa iniziativa e per il valore del prodotto che vogliamo continuare a promuovere in ogni modo».




Il jazz conquista il pubblico del PalabancaEventi

Energia, eleganza e passione, il tutto condito con la freschezza di tre giovani musicisti che hanno servito ai “commensali” del PalabancaEventi (Sala Corrado Sforza Fogliani) il prelibato “piatto” Astri in jazz, concerto organizzato dalla Banca di Piacenza (a portare i saluti di Amministrazione e Direzione, il vicedirettore generale Pietro Boselli) e dagli Amici della Lirica che ha visto protagonista l’Asteria Jazz Trio, formato da giovani musicisti cresciuti con una solida formazione classica al Conservatorio Nicolini di Piacenza e al Conservatorio “A. Boito” di Parma.

Andrea Serena alla tastiera (che ha raccontato alcuni aneddoti riferiti ai prestigiosi autori scelti), Filippo Orlandi alla batteria e Giorgio Meloni al sax contralto e soprano hanno proposto un programma caratterizzato da alcuni dei brani più iconici del repertorio jazz internazionale, spaziando da grandi maestri come Charlie Parker, Count Basie, Dizzy Gillespie e Charles Mingus, fino a pagine indimenticabili di standard che hanno fatto la storia, come Fly Me To The Moon o Autumn Leaves. Non sono mancate incursioni nella musica da film, con omaggi a Bernard Herrmann, Randy Newman e Justin Hurwitz, e sorprendenti riletture di celebri composizioni.

Questo il programma completo dei brani eseguiti: Charlie Parker, Chi-Chi, Fats Waller, Honeysuckle Rose, Bart Howard, Fly Me To The Moon, Fabian Andre, Dream a Little Dream of Me, Count Basie, Flight of the Foo Birds, Harry Warren, There Will Never Be Another You, Willy Berkling, Immer Wieder Rhythmus, Bernard Herrmann, Taxi Driver, Randy Newman, Monsters Inc, Justin Hurwitz, Another Day, Dizzy Gillespie, A Night In Tunisia, Charles Mingus, Goodbye Pork Pie Hat, Joseph Kosma, Autumn Leaves, Chick Corea, Armando’s Rhumba.

La frequenza e l’intensità degli applausi (e un bis) hanno decretato il pieno successo dello spettacolo proposto dagli Amici della Lirica. La presidente del sodalizio Giuliana Biagiotti ha ringraziato la Banca di Piacenza («pur nella tradizione, è attenta ai giovani e all’innovazione, e questo concerto ne è la prova») e lodato la performance dei giovanissimi musicisti.

IL GRUPPO – Asteria Jazz Trio è nato nel 2022. È formato da Andrea Serena, Filippo Orlandi e Giorgio Meloni (tutti del 2005). La band suona principalmente musica jazz in tutte le sue declinazioni, dal bebop (come Ornithology di Charlie Parker e Take the A Train di Duke Ellington) allo smooth jazz (come Just the Two of Us di Grover Washington Jr.), oltre che colonne sonore di film (come Monster Inc., tratto da Monster & Co, e I Still Can’t Sleep, da Taxi Driver), di cui creano gli arrangiamenti. Si esibisce regolarmente in occasione di diversi eventi e nell’agosto 2024 è stata invitata a suonare al Festival Rossini di Pesaro. Ha anche eseguito diversi concerti in locali pubblici in provincia di Parma e Torino. Ha inoltre suonato presso il Teatro Duse di Cortemaggiore in occasione della lettura drammatizzata del libro “Novecento” di Alessandro Baricco, spettacolo ripetuto anche presso il Convento di Santa Maria degli Angeli a Busseto e la Casa Circondariale di Cremona. Il 28 ottobre 2024 ha tenuto un concerto presso il Teatro Giuseppe Verdi di Busseto e il 21 novembre a Villa Levi Terrachini, in occasione di una serata di gala organizzata dal CORE di Reggio Emilia. A gennaio 2025 ha ottenuto il Primo Premio nel Primo Concorso Musicale Internazionale “Concerto di Natale” organizzato dall’Associazione Culturale “Arte del Suonare” di Roma. Il 16 giugno 2025 ha partecipato a un evento presso l’Ospedale di Piacenza organizzato dall’associazione Amici della Lirica.




Il ministro Foti in visita alla mostra “Attraverso il Design”: «Portiamola a Roma per valorizzare le eccellenze piacentine»

Il ministro Tommaso Foti ha visitato oggi la mostra “Attraverso il Design”, allestita da Home Gallery negli spazi del Conservatorio Nicolini. Foti ha proposto di portare la rassegna a Roma, all’interno del suo dicastero, per far conoscere nella capitale le eccellenze del design piacentino, «un simbolo concreto dell’intelligenza e della creatività italiana». Un invito che potrebbe concretizzarsi la prossima primavera.

La visita del ministro ha confermato il successo crescente della mostra, inaugurata sabato scorso e che  ha attirato un ampio pubblico e numerosi rappresentanti del mondo produttivo. L’esposizione, ideata e curata da Carlo Ponzini, è un viaggio nella filiera del design piacentino, tra industria, arte e musica.

«Abbiamo iniziato un percorso aperto, un viaggio attraverso il design con tappe non prestabilite», ha spiegato Ponzini. «L’obiettivo è raccontare le aziende e le persone che rendono vivo questo settore, facendo emergere punti di forza ma anche criticità del territorio».

L’architetto Franz Bergonzi è intervenuto per ribadire l’importanza del valore design per le imprese piacentine come motore per l’innovazione, lo sviluppo e la sostenibilità e per creare un sistema virtuoso a vantaggio di tutto il territorio.

All’incontro ha preso parte anche Nicola Parenti, presidente di Confindustria Piacenza, che ha definito la mostra «un esempio virtuoso di collaborazione tra cultura e impresa, capace di offrire un modello replicabile a livello nazionale».

Tra i progetti collegati all’iniziativa figura anche un bando per la valorizzazione della sede storica della Canottieri Nino Bixio, promosso dal presidente Paolo Molinaroli, con l’obiettivo di restituire alla città un luogo di valore architettonico e simbolico legato al Po.

La mostra, che resterà aperta fino al 21 ottobre, presenta una selezione di aziende che incarnano l’eccellenza del design locale: Absolute Yachts, Davide Groppi, EGGER, Fornaroli Polimeri, Giulio Manfredi, INTERNI, Jobs, Laminati Cavanna, MAE, Paver, Ponzinigroup e Unical, tra le altre.

Un omaggio speciale è dedicato a Giorgio Armani, piacentino illustre che ha portato il design italiano ai vertici mondiali.

Sono anche previsti alcuni eventi collaterali. Il prossimo appuntamento è fissato per domenica 12 ottobre, con un concerto al Conservatorio seguito da aperitivo e visita guidata alla mostra. Il 19 ottobre invece si terrà un secondo concerto ed a seguire un momento in memoria del compianto arch. Gianni Debenedetti, a cui si deve la costruzione dell’organo presente nella sala concerti del Conservatorio Nicolini.




Aeronautica Militare Balloon Cup: la seconda edizione chiude con oltre 52.000 spettatori

Con più di 52.000 presenze complessive si è conclusa la seconda edizione di “Aeronautica Militare Balloon Cup – dalla mongolfiera alla stratosfera”, ospitata dal 26 al 28 settembre presso l’Aeroporto Militare di San Damiano a Piacenza.
La manifestazione, nata per celebrare storia e valori dell’Aeronautica Militare attraverso il simbolo della mongolfiera – considerata il primo antenato dei moderni velivoli – è un’iniziativa del Ministero della Difesa, organizzata da Difesa Servizi con la collaborazione dell’Aeronautica Militare.

Nonostante il meteo incerto, il pubblico proveniente da tutto il Nord Italia ha potuto ammirare da vicino le spettacolari mongolfiere, vivere l’esperienza del volo vincolato e assistere a tre emozionanti esibizioni delle Frecce Tricolori, che hanno entusiasmato adulti e bambini.

I numeri raccontano il successo con 30 mongolfiere in gara e quasi 2.000 voli vincolati, circa 3.000 lavori creativi realizzati dai più piccoli nei laboratori a loro dedicati, oltre 200 operatori media accreditati, 8,4 milioni di visualizzazioni sui canali social, più di 50 ore di spettacoli, 19 ettari di allestimento, di cui 17 riservati al pubblico e 2 alle competizioni.
Il podio della competizione ad aria calda è andato a Pascal Kreins (Germania, team #15), seguito da Nicolas Philippe (Francia, team #12) e Sven Goehler (Germania, team #11). La gara delle mongolfiere a gas non si è potuta disputare a causa delle condizioni meteorologiche.

L’evento, certificato FAI categoria 2 e unico in Europa per questo genere di competizione, ha ospitato anche la squadra di ginnastica ritmica dell’Aeronautica Militare, spettacoli dal vivo e numerose attività gratuite: laboratori, rievocazioni storiche, realtà virtuale, Bubble Football, show per bambini con “Billy Bolla”, fino alla favola musicale “Il Campione delle Mongolfiere” interpretata da Veronica Maya con il gruppo “Millenium Ensemble”.

Tra le autorità presenti, il ministro per gli Affari europei Tommaso Foti, il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, il vicepresidente dell’consiglio regionale dell’Emilia RomagnaGiancarlo Tagliaferri, il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, il sindaco di San Giorgio Piacentino Donatella Alberoni e il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale Antonio Conserva, che hanno sottolineato il valore della manifestazione come momento di incontro tra istituzioni, cittadini e territorio, oltre che come volano di sviluppo culturale ed economico.

La tre giorni si è chiusa con un suggestivo volo libero al tramonto che ha colorato il cielo piacentino, salutando il pubblico e dando appuntamento alla prossima edizione.




L’artista piacentino Davide Volpi tra i protagonisti di “Broken Flowers” a Milano

Davide Volpi, artista piacentino, è tra i cinque protagonisti della mostra “Broken Flowers”, inaugurata ieri presso la sede milanese della Galleria Giovanni Bonelli. Insieme a lui espongono Manuel Esposito, Cristiano Pizzi, Flaminia Veronesi e Andreas Zampella. L’esposizione, curata da Gherardo Quadrio Curzio, rimarrà aperta fino al 19 ottobre negli spazi di via L.P. Lambertenghi 6.

Il percorso della rassegna traccia un orizzonte comune nel raccontare il quotidiano e la realtà di ogni giorno con toni sospesi tra delicatezza e nostalgia. Punto di partenza è un passaggio da L’Aleph (1949) di Jorge Luis Borges: “Accettiamo facilmente la realtà, forse perché intuiamo che niente è reale”.

L’impatto con il reale, infatti, appare forte e al tempo stesso rarefatto: attraversato da un’ironia disillusa, capace di muoversi liberamente tra elementi del quotidiano e accenti fantastici. Perché la realtà, per poter essere accolta, deve talvolta essere tradita, resa iperbolica o quasi irreale: solo così diventa percepibile nella sua autenticità. Bellezza e amarezza, ironia e immaginazione convivono nel tentativo di modellare e addolcire l’esperienza ordinaria. Fuori dalla realtà, paradossalmente, la realtà si fa più reale.

I cinque artisti intrecciano linguaggi diversi e complementari: le opere di Flaminia Veronesi e Manuel Esposito si muovono in un immaginario colorato e decadente, a metà fra gioco e inquietudine, leggerezza e grottesco. Andreas Zampella rielabora oggetti quotidiani, segnati e lacerati ma al tempo stesso vibranti, leggiadri, quasi antropomorfi. Cristiano Pizzi lavora con delicate stratificazioni, in contrasto con il tratto minuzioso di Davide Volpi e con il peso scenico delle sue cornici spesse. I due si ritrovano però in sintonia nel restituire un senso ovattato e sbiadito delle immagini, evocando quell’amara esperienza del reale che attraversa e accomuna l’intera mostra.

Opera “Salvation is a last-minute business”, 2025; grafite, matite colorate, pigmento in polvere e acrilico su carta applicata su cartone, cornice in ferro, vetro sabbiato, bulloni in acciaio, dadi ciechi in acciaio, rondelle in plastica; 29,4 x 20,8 x 7,4 cm.




Piacenza: design, industria e musica disegnano una “Nuova Sinfonia Urbana”

Piacenza si prepara a ridefinire la propria identità, candidandosi a diventare un vero e proprio “laboratorio urbano” in cui design, industria e musica si intrecciano per generare innovazione, sostenibilità e identità culturale.
È questo il cuore del messaggio emerso oggi dalla conferenza stampa tenutasi presso la sede di Confedilizia Piacenza per presentare ufficialmente il convegno-mostra “Attraverso il Design. Un viaggio tra design, industria e musica”, che si terrà sabato 27 settembre 2025 al Conservatorio “Giuseppe Nicolini”.
L’evento, ideato da Home Gallery, mira a offrire a Piacenza una nuova immagine culturale, connettendo in modo sinergico impresa, creatività e identità urbana.
L’architetto e designer Franz Bergonzi ha illustrato come Piacenza rappresenti oggi un modello in cui, “come in una partitura musicale, ogni elemento della città – dalle imprese agli studi di design – contribuisce a creare armonia e coesione”. L’obiettivo del convegno, come sottolineato, è valorizzare le buone pratiche locali e mostrare come Piacenza possa farsi esempio a livello internazionale. L’iniziativa ha ricevuto immediato sostegno dal mondo produttivo. Anna Paola Cavanna, Vicepresidente di CONFAPI Industria Piacenza e imprenditrice di Laminati Cavanna, si è detta “orgogliosa di sostenere questo evento, che dimostra la qualità del territorio e la forza delle sue imprese”. Anche Confedilizia Piacenza, attraverso il presidente Antonino Coppolino, ha rimarcato l’importanza del convegno come iniziativa “che rappresenta il futuro e che restituisce fiducia ai cittadini”.
Stefano Riva, rappresentante di Confindustria Piacenza, ha richiamato il valore storico del design nel tessuto industriale locale, evidenziando come l’investimento in design sia non un costo, ma un fattore strategico di competitività e innovazione.
Sono stati citati casi emblematici di questa visione pionieristica: l’esperienza della Mandelli Meccanotronica che negli anni ’80 affidò a Ettore Sottsass il design delle proprie macchine utensili e la campagna pubblicitaria, la JOBS SpA, che, con l’aiuto dell’architetto Ponzini, trasformò un capannone industriale insignificante in una struttura capace di generare valore commerciale, la MAE S.p.A. dei Rovellini, oggi impegnata in un centro di ricerca con Leonardo e CNR.
La rilevanza del progetto è stata confermata dal patrocinio ufficiale accordato dalla Scuola di Design del Politecnico di Milano. Il Preside, Prof. Francesco Zurlo, ha riconosciuto il valore scientifico e culturale dell’appuntamento, inserendolo tra gli eventi di riferimento a livello nazionale.

Come ha sottolineato Cecilia Ponzini, coordinatrice di Home Gallery, questo patrocinio rappresenta la “conferma che i riflettori sono puntati su Piacenza”. Con oltre 160 adesioni già raccolte, la città sta dimostrando “di avere voglia di vivere il bello, il design e una nuova identità urbana”.

“Rifugio sull’acqua”: un Concorso per la Nino Bixio
Un momento centrale della conferenza è stato l’annuncio del concorso di architettura “Rifugio sull’acqua: un nuovo volto per la Società Canottieri Nino Bixio”, curato da Home Gallery.
La Nino Bixio, fondata nel 1883, è un patrimonio storico-culturale la cui sede sul Po rappresenta un unicum architettonico da salvaguardare. Gli obiettivi del concorso sono ambiziosi ed in particolare mirano a valorizzare la creatività di studenti, designer e giovani architetti under 40 chiamati a riprogettare aree della Nino mettendo al sicuro dalle piene del Grande Fiume servizi tecnici vitali per la società, spostando lo spogliatoio femminile e la palestra, insomma progettare soluzioni sicure e resilienti per convivere con il fiume.
Il Presidente della Nino Bixio, Paolo Molinaroli, ha definito l’iniziativa un “gesto di generosità e di amore per la città e per il Po”, ringraziando l’architetto Carlo Ponzini per aver voluto riportare la società “al centro come luogo di identità e di memoria collettiva”.

In chiusura, Carlo Ponzini ha ribadito il ruolo civico e indipendente di Home Gallery, una realtà che opera senza alcun contributo pubblico per affrontare temi cari ai piacentini.
«Mettere una lente sul territorio è un dovere. Non vogliamo limitarci a lanciare sassi nello stagno, ma contribuire ad affrontare temi cari ai piacentini. Home Gallery non si presenta con il cappello in mano: siamo indipendenti, chi crede ni nostri progetti ci segua ma anche questa manifestazione è stata realizzata senza alcun contributo pubblico. Il Distretto del Design piacentino esiste ed è forte: dal mobile alla nautica, dall’illuminazione alla meccatronica. Molte realtà non sono ancora rappresentate, ma questo è solo l’inizio di un percorso che ci porterà a camminare a testa alta, non all’ombra di Milano, ma con una nostra precisa identità».

Informazioni Pratiche sull’Evento:

Sabato 27 settembre 2025 – ore 9.00 presso il Conservatorio “Giuseppe Nicolini” di Piacenza. Accesso gratuito con registrazione consigliata. Crediti: Riconosciuti CFP per architetti e geometri.




Tutto esaurito alla Grande Cena di Boorea, a favore di ISREC

La Cooperativa Popolare Infrangibile ha ospitato l’evento, promosso da Boorea e Legacoop Emilia Ovest. Nel corso della serata è stato ricordato il cooperatore Fabrizio Ramacci. Il ricavato di 1500 euro sarà devoluto all’Istituto di storia contemporanea di Piacenza.

La cooperativa Infrangibile ha ospitato nei giorni scorsi la Grande Cena, promossa da Boorea e Legacoop Emilia Ovest, e patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Piacenza.

Giunto quest’anno alla sesta edizione piacentina, l’evento ha chiuso il tour 2025 che ha coinvolto, come ormai da tradizione, anche Reggio Emilia e Parma in una rete territoriale all’insegna della cooperazione e della solidarietà. Oltre 1.000 i partecipanti alle quattro Grandi Cene del 2025.

A Piacenza, nello storico locale cooperativo, si sono riunite oltre 50 persone, per passare una serata di convivialità e solidarietà a favore dell’ISREC, l’Istituto di storia contemporanea di Piacenza, fondato nel 1975 per iniziativa di ex partigiani, studiosi e amministratori. 1.500 euro il ricavato che sarà devoluto a Isrec.

La Grande Cena si tiene ininterrottamente a Reggio Emilia dal dicembre 2000 e a Piacenza e a Parma dal 2021, raccogliendo complessivamente nelle 25 edizioni oltre 600mila euro, interamente donati a progetti di solidarietà, soprattutto grazie alla partecipazione attiva dei volontari e al sostegno delle cooperative associate.

Sono intervenuti alla Coop Infrangibile, tra gli altri, la sindaca Katia Tarasconi ed Edwin Ferrari, presidente Legacoop e Boorea, l’assessore Mario Dadati, Paola Gazzolo, presidente del Consiglio Comunale, Stefano Campani, Direttore di Boorea, Alberto Araldi, Direttore di sede di Legacoop, Giulio Armanetti e Michela De Nittis, presidente e vicepresidente della storica coop Popolare Infrangibile, Augusto Bottioni e Carla Antonini, vicepresidente e direttore di Isrec.

Durante la serata è stato ricordato con affetto e riconoscenza il cooperatore e vicepresidente Legacoop Fabrizio Ramacci, recentemente scomparso, molto conosciuto e stimato per il suo impegno e serietà nella vita e nel lavoro. Particolarmente toccante il ricordo officiato da Tatiana Morelli, cuoca volontaria e attivista di lunga data di Coop Infrangibile, che con Fabrizio Ramacci aveva condiviso molte attività a favore dei soggetti più fragili del nostro territorio.

Hanno sostenuto l’iniziativa IREN, Coop Alleanza 3.0, Cantine Riunite&CIV e GranTerre.

Molto apprezzato il menu della cena, a cura di Cooperativa Infrangibile, con aperitivo, salumi misti, crostini toscani, tortini, ribollita, lasagne al pesto di pistacchio, crostata di amarene, acqua, Gutturnio e Ortrugo, caffè. L’appuntamento si rinnoverà l’anno prossimo sia a Piacenza, che a Parma e Reggio Emilia a conferma del valore condiviso di questa iniziativa per la comunità.

 




Festa Granda: per tre giorni Ponte dell’Olio ha abbracciato gli alpini

Tre giorni di canti, ricordi e tradizione hanno trasformato Ponte dell’Olio nel cuore pulsante della comunità alpina piacentina. Si è chiusa oggi, domenica 14 settembre, la 72ª edizione della Festa Granda, il raduno provinciale delle penne nere che ogni anno riunisce gruppi e simpatizzanti in un borgo diverso della provincia.

Il programma ha preso il via venerdì sera con un momento di raccoglimento e di musica nella chiesa di San Giacomo, dove si sono esibiti i cori Ana Val Nure, Ana Val Tidone e Montenero. Un prologo che ha subito richiamato un pubblico numeroso, dando il tono al clima di festa che ha accompagnato l’intero fine settimana.

La giornata di sabato è stata dedicata alle inaugurazioni e ai simboli. È stata aperta ufficialmente la nuova sede del Gruppo Alpini di Ponte dell’Olio, punto di riferimento per i circa settanta iscritti locali. Poco dopo, in piazza degli Alpini, è stato presentato il murale restaurato da Lorenzo Capra, un omaggio alla memoria collettiva e al legame tra la comunità e le penne nere. La serata è poi proseguita con le esibizioni dei bambini e il concerto del Corpo Bandistico Pontolliese, segno di una festa che coinvolge tutte le generazioni.

Il momento più atteso è arrivato domenica mattina, quando centinaia di alpini hanno sfilato lungo le vie del paese. A scandire il passo, la Fanfara sezionale; ad applaudire, cittadini e visitatori che hanno gremito il centro. In corteo erano presenti anche i giovani dei Campi scuola, che per il terzo anno consecutivo hanno voluto marciare accanto alle penne nere, portando freschezza e continuità a una tradizione che si rinnova.

Un’assenza però ha reso l’edizione di quest’anno diversa dalle precedenti: per la prima volta non hanno partecipato i reduci di guerra. L’ultimo, Antonio Barbieri, è scomparso nei mesi scorsi. In loro memoria sono stati portati i cappelli, oggetto simbolico che ha suscitato commozione e rispetto.

Alla giornata conclusiva hanno preso parte numerosi amministratori locali e il ministro Tommaso Foti, che ha seguito le celebrazioni.

Dopo l’alzabandiera e la Santa Messa, la festa si è chiusa con il passaggio della stecca: sarà Carpaneto ad accogliere la prossima edizione della Festa Granda nel 2026. Un arrivederci che conferma lo spirito itinerante della manifestazione e il suo ruolo di collante per l’intera sezione provinciale Ana di Piacenza.

A Ponte dell’Olio resta il ricordo di un fine settimana intenso, che ha saputo unire la memoria storica con la voglia di comunità. La Festa Granda ha dimostrato ancora una volta di non essere soltanto un raduno, ma un’occasione di incontro capace di coinvolgere generazioni diverse e di rafforzare quel legame di solidarietà che da sempre accompagna le penne nere.




Un luogo ritrovato: grande partecipazione al concerto presso l’ex chiesa delle Benedettine

Grande per il concerto-evento Prima d’esservi infedele – ossia Eco e Narciso, con cui l’ensemble Vanvitelli e il soprano Valeria La Grotta hanno celebrato Alessandro e Domenico Scarlatti nell’ambito del Festival I Parchi della Musica.

L’appuntamento, a ingresso gratuito, ha richiamato un pubblico numeroso ed emozionato, non solo per la qualità artistica della proposta ma anche per la possibilità di accedere a uno spazio straordinario come l’ex chiesa delle Benedettine, riaperta eccezionalmente per l’occasione.

Edificata tra il 1677 e il 1681 per volontà del duca Ranuccio II Farnese, con progetto dell’architetto Domenico Valmagini, la chiesa è un gioiello architettonico che colpisce per l’imponente facciata cinquecentesca e la maestosa cupola – tra le più alte in Europa – che sovrasta la pianta centrale a croce greca. Nei secoli l’edificio ha avuto diverse destinazioni d’uso, dal convento al deposito bellico, fino a officina e falegnameria, e oggi torna a vivere come luogo di cultura.

La serata è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra Comune di Piacenza, Agenzia del Demanio e Politecnico di Milano, nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana che punta a restituire alla città questo patrimonio di grande valore storico e simbolico.

Un evento che ha saputo unire musica, arte e memoria, offrendo al pubblico non solo un concerto di alto profilo, ma anche l’esperienza di riscoprire un bene comune prezioso che si prepara a una nuova vita.