Il sindaco Tarasconi e l’assessore Dadati alla scuola Alberoni per salutare gli studenti stranieri neoarrivati

Questa mattina il sindaco Katia Tarasconi e l’assessore alle Politiche educative Mario Dadati hanno fatto visita alla scuola primaria Alberoni, dove in queste settimane si sono svolti i corsi di alfabetizzazione alla lingua italiana per gli studenti di origine straniera recentemente arrivati in città.

Il sindaco ha rivolto un saluto ai bambini e ai ragazzi, dando loro il benvenuto a Piacenza e sottolineando l’importanza dello studio e dell’impegno per costruire il proprio futuro.

Grazie alla disponibilità del 2° Circolo didattico, le lezioni si sono svolte nelle aule della primaria Alberoni, coinvolgendo 84 alunni di età compresa tra i 6 e i 14 anni – 27 iscritti alla primaria e 57 alla secondaria di primo grado – nell’ambito del progetto promosso dal Comune di Piacenza con l’associazione Mondo Aperto Aps.

Il percorso, interamente finanziato dall’Amministrazione comunale attraverso fondi regionali del Piano di zona, è stato realizzato con il contributo di docenti specializzati, volontari, mediatori culturali e studenti delle scuole superiori.

Quest’anno particolarmente numerosa la presenza di bambini e ragazzi originari del Sud Est asiatico, in particolare da Pakistan, Sri Lanka e Bangladesh.




dAS Festival 2025 porta le arti dal vivo nei palazzi storici di Piacenza

Dal 17 al 21 settembre 2025 Piacenza ospita la III edizione di dAS Festival – Nuovo Mondo, rassegna multidisciplinare che intreccia danza, musica, arti performative, laboratori e incontri. Il festival, ideato e diretto dal coreografo piacentino Riccardo Buscarini, trasforma per cinque giorni la città in un grande palcoscenico, aprendo al pubblico i suoi spazi più preziosi: palazzi signorili, dimore storiche, giardini nobiliari e luoghi della cultura contemporanea.

Il titolo di questa edizione, Nuovo Mondo, richiama la volontà di guardare oltre i confini, esplorando nuovi linguaggi e nuove prospettive attraverso la contaminazione di arti, generazioni e sensibilità. Non un semplice festival di danza, ma un laboratorio vivo, aperto e condiviso, dove la ricerca artistica incontra la storia e l’architettura della città, generando inediti punti di contatto tra pubblico e performer.

Come nelle edizioni precedenti, il Festival è un omaggio a Domenichino da Piacenza, il maestro di buone maniere attivo nel Quattrocento presso le famiglie nobiliari e considerato il primo coreografo della storia per il suo trattato De Arte Saltandi (dAS). La sua eredità ideale vive oggi nel progetto di Buscarini, che vuole restituire alla danza e alle arti dal vivo un ruolo centrale nella vita culturale e sociale della città.

Il programma 2025 propone un ricco calendario di appuntamenti con artisti nazionali e internazionali: dalle performance di Fabrizio Favale, Fabio Liberti, Chiara Ameglio e Alessandra Cristiani ai laboratori per famiglie e comunità, dalle proiezioni dedicate alla dance for the screen ai concerti di Michele Marco Rossi e del M° Gian Francesco Amoroso con lo stesso Buscarini. Un percorso che dal mito antico conduce al contemporaneo, intrecciando riflessione, sperimentazione e bellezza, in un dialogo costante tra arti e spazi, artisti e spettatori.

PROGRAMMA

MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE – ANTEPRIMA FESTIVAL

Evento a sorpresa


GIOVEDÌ 18 SETTEMBRE

Ore 11:00 – Liceo Gioia (riservato agli studenti)
Marcello Malchiodi | Icarus + Prometheus
Performance di danza (anteprima)

Ore 18:00 – Auditorium Santa Margherita
Michele Marco Rossi | Orient-Occident
Concerto inaugurale in collaborazione con la Società dei Concerti di Piacenza
Durata 50’ | Ingresso libero
Il violoncellista (Premio Abbiati del Disco 2022) apre il Festival con un viaggio dalle sonorità di J.S. Bach ai compositori contemporanei I. Xenakis e G. Aperghis.

Ore 19:00 – Palazzo Rota Pisaroni, cortile d’onore
Brindisi inaugurale
Offerto da Azienda Vinicola La Torretta e La dolce dispensa | Ingresso libero
Durante la serata sarà possibile acquistare gli abbonamenti al Festival e il merchandising ufficiale.


VENERDÌ 19 SETTEMBRE

Ore 11:00 – Liceo Gioia (riservato agli studenti)
Marcello Malchiodi | Icarus + Prometheus
Performance di danza

Ore 12:00 – 16:00 – XNL Piacenza
Gabriela Tropia (Central Saint Martins) | Collaborare con l’IA
Workshop per artist* professionist* in collaborazione con XNL Musica / Conservatorio Nicolini
Partecipazione gratuita con prenotazione (fino a esaurimento posti).
Un laboratorio dedicato all’uso di corpo, immagine e intelligenza artificiale nelle arti performative.

Ore 16:00 – Liceo Gioia, atrio
Maria Cristina Bolla e Andrea Pancini | Mondi lontanissimi
Conferenza – durata 40’ | Ingresso libero
Un viaggio tra mito, danza e culture antiche (Grecia e Giappone).

Ore 17:00 – Liceo Gioia, atrio e scalone
Marcello Malchiodi | Icarus + Prometheus
Performance di danza – durata 30’ | Ingresso libero

Ore 18:30 – Palazzo Ghizzoni Nasalli, giardino
Alessandra Cristiani | Langelo
Performance di danza Butō – durata 30’ | Ingresso 10 €
Un momento di intensa poesia tra eresia e redenzione. In caso di maltempo, la performance si terrà nella serra.

Ore 19:30 – Palazzo Ghizzoni Nasalli, giardino
Cena picnic a cura di La dolce dispensa

Ore 21:00 – Palazzo Ghizzoni Nasalli, serra
Altrove plurale | Dance for the Screen
Proiezione e premiazione cortometraggi – durata 60’ | Ingresso 5 €
Concorso internazionale dedicato ai film di danza. Giuria presieduta da Gabriela Tropia.


SABATO 20 SETTEMBRE

Ore 10:00 – 11:00 – Spazio Manicomics (riservato a utenti ASP)
Martina Francone / Associazione FIKA | Liberi tutti
Laboratorio di movimento per persone con disabilità.

Ore 11:00 – Galleria Biffi Arte
Alessandro Pontremoli (Università di Torino) | Da Domenico da Piacenza a Cesare Negri
Conferenza danzata – durata 60’ | Ingresso libero

Ore 15:00 – 16:00 – Spazio Manicomics
Martina Francone | DanceFloor Kids
Laboratorio per famiglie (3-10 anni) | Partecipazione gratuita su prenotazione.

Ore 16:00 – Libreria Pagine
Alessandro Pontremoli e Raffaella Lezoli | Danza e letteratura dal Nuovo Mondo
Talk – durata 30’ | Ingresso libero

Ore 17:30 – Galleria Volumnia (ex Chiesa di Sant’Agostino)
Fabrizio Favale | Danze Americane
Performance di danza – durata 30’ | Ingresso libero
Sette sequenze ispirate alla modern dance e postmodern americana.

Ore 19:00 – Palazzo Ghizzoni Nasalli, giardino
Cena picnic a cura di La dolce dispensa

Ore 21:00 – Teatro Gioia
Fabio Liberti | We are present
Performance di danza – durata 90’ | Ingresso 15 €
Performance partecipativa in cui il pubblico influenza la creazione in tempo reale.

Ore 23:00 – Palazzo Ghizzoni Nasalli, serra
Sev Ka in concerto
Durata 60’ | Ingresso 5 € (inclusa consumazione di birra di Luppoleria)
Cantautrice polistrumentista polacca, propone un viaggio ipnotico tra voce, loop e synth.


DOMENICA 21 SETTEMBRE

Ore 10:00 – 11:00 – Spazio Manicomics (riservato a utenti ASP)
Martina Francone | Liberi tutti

Ore 11:00 – Auditorium Santa Margherita
A colazione con Satie
Talk con degustazione | durata 60’ | Ingresso libero
Con i maestri Gian Francesco Amoroso e Benedetto Boccuzzi. Degustazione di mini pasticceria francese a cura de La dolce dispensa.

Ore 15:00 – 16:00 – Spazio Manicomics
Martina Francone | DanceFloor Kids
Laboratorio per famiglie | partecipazione gratuita su prenotazione.

Ore 16:30 – Palazzo Somaglia
Visita guidata a cura della prof.ssa Valeria Poli (Liceo Cassinari) | durata 20’ | Ingresso libero

Ore 16:30 – Palazzo Somaglia, scalone d’onore
Chiara Ameglio / Fattoria Vittadini | Lingua
Performance di danza – durata 30’ | Ingresso 10 € (max 40 posti)
Un rituale che trasforma il corpo della performer in tela, linguaggio e territorio di scrittura condivisa con il pubblico.

Ore 19:00 – Palazzo Anguissola di Cimafava Rocca
Satie qui rêve
M° Gian Francesco Amoroso (pianoforte), Riccardo Buscarini (danza), Alessandro Gelmini (luci)
Concerto-tributo a Erik Satie | durata 50’ | Ingresso 15 €
Evento conclusivo del Festival, nel centenario della morte del compositore.
Al termine verranno annunciate alcune anticipazioni sull’edizione 2026.




Piacenza: pugno di ferro del Comune contro il dissenso?

Forse si tratta di una mera coincidenza ma la sequenza temporale che lega la multa comminata ai manifestanti di piazza Casali e l’annuncio dell’insediamento di una commissione “anti affissioni offensive o discriminatorie” potrebbe fare pensare ad una nuova strategia dell’amministrazione Tarasconi stanca di dover fronteggiare continuamente manifestazioni di dissenso in particolare con riferimento all’infinita vicenda del parcheggio sotterraneo di fronte al Farnese.
Lo scorso 10 agosto, in piazza Casali, un gruppo di cittadini contrari all’abbattimento degli alberi delle ex Scuderie ha promosso una protesta pubblica ed ha allestito un gazebo mobile. Secondo la Polizia Municipale, però mancava l’autorizzazione del Comune per l’occupazione di suolo pubblico (c’era solo il via libera della Digos) ed è stata così comminata loro una sanzione prevista (da 173 a 694 euro) oltre ad un’ulteriore multa da 50 euro per un presunto danneggiamento alla siepe di bosso lungo Palazzo Farnese. Gli organizzatori hanno respinto le accuse: “Non abbiamo danneggiato nulla, in quel punto la siepe era già compromessa. La nostra è una protesta civica, per la quale non dovremmo pagare alcun plateatico. Abbiamo ottenuto l’autorizzazione più importante, quella della Questura, e rivendichiamo il diritto di manifestare contro quello che riteniamo uno scempio urbanistico”. I cittadini hanno ricordato che altri gazebo di protesta, in passato, erano rimasti in piazza per mesi senza alcuna autorizzazione formale.
Se le multe potevano essere lette come una rigorosa applicazione delle norme ora l’aggiunta di questo nuovo passo (vedi sotto) fa sorgere spontanea la domanda se ci si trovi dinnanzi ad una stretta verso chi contesta le scelte dell’amministrazione o se fosse invece doveroso dare attuazione ad un regolamento rimasto per anni inapplicato e non ritenuto una priorità.
Come ci si comporterà ad esempio davanti ad eventuali manifesti espressione del pensiero di una differente area politica? Il riferimento è al recente caso di Roma e dei cartelloni della Lega di Salvini rimossi dal Comune di centro sinistra poiché ritenuti contenere “stereotipi sull’appartenenza etnica”. Potrebbe ora succedere qualcosa di analogo anche a Piacenza?

Questo il comunicato del Comune
Affissioni negli spazi pubblici, no a contenuti diffamatori e offensivi.
Costituita l’apposita Commissione prevista dal Regolamento comunale

La Giunta ha approvato, nei giorni scorsi, le nuove linee di indirizzo relative ai contenuti delle affissioni pubbliche negli spazi di proprietà comunale, rimarcando il principio della “normale continenza espressiva” come elemento cardine di una dialettica democratica corretta e rispettosa.
L’obiettivo è garantire che manifesti, slogan e messaggi esposti sul territorio urbano non contengano elementi diffamatori, offensivi o discriminatori, né risultino lesivi della dignità e dei diritti delle persone. Saranno valutati con particolare attenzione i contenuti che, per le tematiche trattate o le modalità espressive, possano arrecare pregiudizio a una parte della popolazione o urtare la sensibilità generale: a questo proposito, è stata formalmente costituita l’apposita Commissione – composta da tre dirigenti comunali o loro delegati – che sarà chiamata a valutare eventuali casi controversi, dando così attuazione effettiva, per la prima volta, all’articolo 9 del Regolamento sul canone patrimoniale per le concessioni pubblicitarie, approvato l’8 febbraio 2021 e successivamente modificato dal Consiglio comunale il 6 novembre 2023.
“Nel ribadire questi concetti in un atto di indirizzo, che non ha alcun effetto di tipo economico o finanziario per l’ente – sottolinea la sindaca Katia Tarasconi – dotiamo semplicemente il Comune di uno strumento ulteriore a tutela della comunità: non abbiamo alcuna intenzione di limitare la libertà di pensiero e di espressione, ma come ente pubblico crediamo ci siano valori e aspetti umani da difendere sempre, al di là delle procedure amministrative o delle risorse economiche legate alle tariffe per l’affissione in spazi che, non dimentichiamolo, sono condivisi e frequentati da tutti i cittadini: come tali vanno preservati, nel rispetto delle sensibilità e dei diritti di tutti”.
Oltre ai contenuti del Regolamento per l’applicazione del canone patrimoniale relativo alle concessioni pubblicitarie e del canone mercatale, la delibera di Giunta – priva di effetti economici o finanziari per l’ente – riprende come presupposti normativi l’articolo 21 della Costituzione italiana, nonché l’articolo 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, richiamando il concetto dei “doveri e responsabilità” che queste comportano. La delibera recepisce inoltre l’orientamento giurisprudenziale della sentenza n. 362/2024 del Consiglio di Stato che sottolinea la necessità, per la pubblica amministrazione, di agire con prudenza e responsabilità, garantendo la verità dei fatti esposti e il rispetto reciproco.




“Gianni Schicchi: l’uomo, Bobbio e il cinema di Marco Bellocchio”

A tre anni dalla scomparsa, la Città di Bobbio ricorda Gianni Schicchi, l’attore feticcio di Marco Bellocchio, con un libro scritto da Mauro Molinaroli. Dalle immagini in bianco e nero de “I pugni in tasca” alla luce di “Buongiorno, Notte”, da “Vacanze in Valtrebbia” a ”L’ora di religione”; per raccontare questo personaggio vulcanico quanto sorprendente con quella faccia da cinema che riconoscevi tra mille. Schicchi che di cognome faceva Gabrieli e di nome Giovanni, ha saputo essere sensibile e amabile e Molinaroli, nel suo lavoro intende tirare fuori un affresco dolce e tenero, autentico e vero. La presentazione avrà luogo al Chiostro di San Colombano domenica 10 agosto alle 17 e vi prenderanno parte oltre all’autore, il regista Marco Bellocchio e il sindaco Roberto Pasquali. Modererà l’incontro la giornalista Barbara Belzini. Alle 16,45, sempre al Chiostro sarà scoperta una targa in memoria di Gianni.

“Gianni Schicchi, l’uomo, Bobbio e il cinema” è questo il titolo del libro, tira fuori un personaggio che ha saputo essere coinvolgente, travolgente e avvolgente. E il racconto sarà uno specchio dell’anima di questo attore che ha sempre amato ciò che ha fatto. Nel libro più di cento immagini raccontano Schicchi e la sua vita; un lungo testo che ne ricorda alcuni tratti, uno su tutti, la grande disponibilità e il suo farsi in quattro quando era il caso, ma suggestioneranno anche le immagini e i ricordi di una Valtrebbia incontaminata, un giovane Bellocchio sorridente e lo sguardo attento e vispo di quest’uomo che sembrava volerti dire che non sapeva ancora cosa avrebbe fatto da grande.

Dice il sindaco Roberto Pasquali: “Questo volume fissa le tappe della vita e dell’arte di Gianni, delle sue presenze cinematografiche, di una storia che a tratti ha qualcosa di surreale. Dunque, l’Amministrazione Comunale è lieta di aver contribuito alla realizzazione di questo libro, un album che racchiude non solo Gianni ma tutti noi, che a Bobbio siamo legati profondamente e che a Gianni abbiamo voluto un bene sincero, ma è altrettanto lieta di posrare alla memoria di Gianni una targa ricordo in uno spazio del chiostro di San Colombano, perché Gianni è stato sì l’attore feticcio del grande marco Bellocchio, ma anche un bobbiese autentico che ha avuto a cuore l’orgoglio della sua comunità”.




Dal Rotary Club Fiorenzuola una borsa di studio triennale

Per il secondo anno consecutivo il Rotary Club Fiorenzuola d’Arda ha promosso il bando “+opportunità: finestra sul tuo futuro” per una borsa di studio triennale destinata per uno dei migliori studenti dell’Istituto Mattei di Fiorenzuola per supportarlo nel suo futuro percorso universitario. Quest’anno il Premio è stato sostenuto dall’impegno economico di Gas Sales, con il supporto tecnico di Emilbanca. Ha vinto la borsa di studio di 7500 Euro Mirko Ticchi, diciannovenne di Lugagnano che ha appena concluso con 97/100 il percorso di studi superiori, conseguendo il diploma all’Istituto Tecnico Tecnologico del Mattei Indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia, e che si iscriverà al corso di Ingegneria Meccanica dell’Università di Parma. Appassionato di motori, ha già progettato una monoposto in miniatura, Mirko Ticchi sogna un futuro in Dallara o Ferrari.

La cerimonia di consegna del riconoscimento è avvenuta qualche giorno fa all’Istituto Mattei alla presenza della dirigente scolastica Rita Montesissa, del Presidente del Rotary Club Fiorenzuola d’Arda Rinaldo Onesti, di Isabella Cocciolo di Gas Sales Energia e di Davide Solari di Emilbanca.

“Si rinnova l’impegno del club e del territorio a sostegno degli studenti dell’Istituto Mattei” ha affermato il Presidente del Rotary Club Fiorenzuola d’Arda Rinaldo Onesti. “Un impegno che si concretizza in vari progetti, tra cui questo della borsa studio di sostegno agli studi universitari di uno studente del Mattei scelto tra i migliori diplomati dell’anno. Inoltre, continuiamo a costruire una rete forte con tutti gli attori del territorio, oltre alla scuola anche le aziende, quest’anno Gas Sales e lo scorso anno Elfo, ed Emilbanca che ci sta sostenendo fortemente nelle iniziative del club. Il supporto è triennale perché il Rotary preferisce sostenere progetti di lungo periodo che siano di concreto aiuto duraturo per le persone coinvolte.”

“E’ stata una scelta complessa perché abbiamo dovuto individuare la figura meritevole con un progetto di studi concreto e coerente con il proprio percorso di studi e tutti i candidati erano di valore” gli ha fatto eco Antonio Giustiniani, rotariano e componente della Commissione di valutazione con Davide Solari di Emilbanca e Gianni Montani dell’istituto scolastico insieme a Susanna Curti di Gas Sales. “La mia azienda ha accolto con entusiasmo l’invito del Rotary Club Fiorenzuola e dell’Istituto Mattei a sostenere l’iniziativa – ha ribadito la Curti che è anche socia del club – per confermare l’impegno dell’azienda sia verso il territorio, che verso i giovani e la loro formazione per promuovere il bene dell’intera comunità”.

Molto orgoglioso del risultato Mirko Ticchi che è pronta alla nuova avventura formativa con il desiderio di realizzare un percorso appagante sul piano personale ma anche di contribuire con il suo lavoro alla crescita della Motor Valley emiliana dove spera di poter lavorare nel futuro…… Sulla borsa di studio Mirko Ticchi ci ha detto “E stata una bellissima sorpresa, perché non credevo fosse possibile arrivare a questo traguardo molto importante per me. Grazie a questa borsa di studio potrò andare ad affrontare un percorso universitario presso l’Ateneo di Parma nella facoltà di Ingegneria Meccanica, permettendomi di poter approfondire diverse tematiche trattate durante i cinque anni presso il Polo Mattei di Fiorenzuola D’Arda. Ritengo che questo percorso possa fornirmi le basi per entrare successivamente nel modo del lavoro con un’ottima preparazione.”

Mirko Ticchi, i partecipanti al bando +Opportunità e gli studenti del Mattei sono la dimostrazione più concreta della importanza di riporre nei giovani la massima fiducia per il futuro, grazie a loro potremo avere davvero un mondo migliore ed il Rotary Fiorenzuola d’Arda vuole contribuire al sostegno a questi giovani.




Casa della Comunità di Carpaneto, incontro tra Regione, Ausl e Comune

L’ampliamento e il potenziamento della Casa della Comunità di Carpaneto sono sempre più vicini. Nei giorni scorsi si è svolto un incontro istituzionale tra il direttore generale dell’Ausl di Piacenza, Paola Bardasi, l’assessore regionale alle Politiche per la salute Massimo Fabi, il direttore del Distretto di Levante Evelina Cattadori, e il sindaco Andrea Arfani. Presenti anche il vicesindaco Mario Pezza, l’assessore Francesca Bertoli Merelli, il consigliere Maria Luisa Rossi per la maggioranza e Patrizia De Micheli per la minoranza.
Oggetto dell’incontro: fare il punto sull’avanzamento dell’iter per la richiesta di finanziamento destinato a potenziare la struttura esistente. Il progetto, fortemente sostenuto dall’Amministrazione comunale e condiviso da tutto il Consiglio, prevede un ampliamento di 186 m², con la realizzazione di quattro nuovi ambulatori e nove locali tecnici, distribuiti parallelamente all’attuale passaggio pedonale. Particolare attenzione è stata posta alla tutela dell’area verde, in particolare della quercia secolare, che sarà integralmente preservata.
“Le Case della comunità  – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi  – sono un punto di riferimento sul territorio per la cura e l’assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale. Il modello delle Case della comunità sta evolvendo per rispondere sempre più ai bisogni dei cittadini. In Emilia-Romagna sono già 146 quelle attive e il nostro obiettivo è arrivare a 185 entro la fine del 2026. Un impegno che possiamo realizzare grazie anche al prezioso lavoro di sinergia istituzionale con gli enti del territorio, come quello che stiamo facendo a Carpaneto”.

Il direttore generale Paola Bardasi ha confermato che il finanziamento stimato in circa 700mila euro sarà inserito tra le richieste dell’ottavo stralcio ex articolo 20, che la Regione Emilia-Romagna presenterà al Ministero della Salute. “Contiamo di ottenere i fondi necessari così da poter avviare i lavori e offrire risposte concrete alla popolazione. Come sempre il nostro obiettivo primario è il cittadino per questo tutte le nostre azioni sono impostate nell’ottica di garantire equità di servizi su tutta la provincia dotando anche i territori non centrali come Carpaneto dei servizi di prossimità”, ha dichiarato.

Soddisfazione anche da parte del sindaco Andrea Arfani. “È stato un incontro atteso e partecipato, che conferma la qualità del lavoro svolto fino ad oggi. La Casa della Comunità di Carpaneto serve un bacino di oltre 11mila persone ed è già oggi un punto di riferimento grazie alla presenza dei medici di famiglia e alla riorganizzazione degli orari. Sappiamo però che la cittadinanza ha bisogno di ulteriori servizi. Il percorso condiviso con la minoranza e le rappresentanze sindacali ha trovato nella direzione generale dell’Ausl e nella Regione interlocutori attenti e disponibili. Continueremo su questa strada”.




Centrodestra: “Confronto negato con i lavoratori della polizia locale. Grave mancanza di trasparenza”

Comunicato a firma dei gruppi consiliari di Lega, Fratelli d’Italia e Lista Civica di centrodestra

I consiglieri comunali del centrodestra piacentino (Lega, Fratelli d’Italia e Lista Barbieri) intervengono a seguito della recente commissione consiliare convocata per affrontare i problemi all’interno del Corpo di Polizia Locale di Piacenza, durante la quale sono stati ascoltati il sindaco Tarasconi, il direttore generale Vanessa e il comandante Mussi.

«È bene ricordare che avevamo chiesto che venissero convocati i rappresentanti RSU dei lavoratori, per confrontarci direttamente con chi quotidianamente vive la situazione sul campo e può contribuire a costruire soluzioni concrete – sottolineano i consiglieri di lista civica di centrodestra, FDI e Lega –. Tuttavia, nonostante l’amministrazione avesse scritto nero su bianco che tale incontro si sarebbe potuto tenere in un secondo momento, alla nostra richiesta formale di una seconda seduta è stata opposta una chiusura netta, con la maggioranza che ha votato contro la presenza delle RSU.
L’amministrazione Tarasconi si dimostra, come già accaduto in altre occasioni, “democratica a modo suo”: impone il confronto solo con chi ritiene utile, escludendo invece voci che potrebbero mettere in discussione la narrazione da sostenere. Ci chiediamo cosa si voglia evitare o nascondere impedendo un confronto diretto con i rappresentanti del personale.
Un atteggiamento che va contro ogni principio di trasparenza e partecipazione democratica, ma che ormai non ci stupisce più. Il nostro intento era – ed è tuttora – quello di dare una mano al Corpo di Polizia Locale, ma spiace constatare che per questa amministrazione tutto ciò che riguarda la sicurezza è considerato un fastidio, da gestire solo per obbligo e per di più in modo autoreferenziale.
Inoltre, sono rimaste senza risposta le richieste di chiarimento in merito all’episodio che ha coinvolto il Comandante della Polizia Locale nel Comando di via Rogerio. I capigruppo del centrosinistra – ricordano i consiglieri di centrodestra – lo scorso marzo avevano dichiarato pubblicamente di essere pienamente disponibili a informare la cittadinanza “in modo chiaro e trasparente non appena saranno disponibili elementi certi sulle verifiche in corso, nell’interesse di tutti”. Peccato che, alle reiterate richieste in commissione di essere informati in merito, nessuno abbia voluto aprire bocca. Siamo arrivati a fine luglio: dove sono la chiarezza e la trasparenza tanto sbandierate?
ll centrodestra continuerà comunque a chiedere chiarezza, rispetto e confronto con chi opera per la sicurezza della nostra città.».




Riaperto a doppio senso di marcia il ponte sullo Stirone a Scipione

Il ponte sullo Stirone a Scipione di Salsomaggiore Terme è maggiormente sicuro e, da questa mattina, è nuovamente aperto al traffico in entrambe le corsie di marcia a seguito del classico taglio del nastro da parte delle autorità e della benedizione da parte di don Bogdan Wilczewski.

L’infrastruttura – che si trova al km 3+640 sulla provinciale 57 Salsediana nel comune di Salsomaggiore Terme, al confine con Alseno (Pc) – è stata oggetto di un consistente intervento di messa in sicurezza coordinato dal Servizio Viabilità della Provincia di Parma ed eseguito dalla ditta D’Addetta Spa di Berceto (Parma) per un importo complessivo di 620mila euro: 260mila dal ministero delle Infrastrutture; 100mila dalla Provincia di Parma e 260mila dalla Provincia di Piacenza nell’ambito di un intervento che rientra nel Programma di messa in sicurezza dei ponti della Provincia di Parma come previsto dalla Legge 126 del 2020 Piano Ponti finanziata dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

L’intervento, nel dettaglio, ha riguardato il consolidamento dell’impalcato e l’adeguamento delle barriere di sicurezza a bordo ponte. Mentre negli ultimi giorni, dopo le prove di carico, si è provveduto alla pavimentazione e alla realizzazione della segnaletica orizzontale.

“Ripristiniamo, con maggiore sicurezza – commenta Daniele Friggeri, vicepresidente della Provincia di Parma con delega alla Viabilità – un importante via di collegamento tra le province di Parma e Piacenza. Il cantiere del ponte di Scipione è stato avviato a metà marzo ed i lavori si sono conclusi entro la metà di luglio, garantendo quasi sempre la percorribilità della strada a senso unico alternato durante i lavori. Una dimostrazione di efficienza d’azione da parte del Servizio Viabilità della Provincia e della ditta incaricata. Sottolineo, con soddisfazione, il lavoro interistituzionale in coordinamento con la Provincia di Piacenza ed il Ministero e la capacità di dare concretezza ai progetti da parte delle Province, come in questo caso, nel momento in cui sono destinatarie di risorse”.

“L’attuazione di questo intervento per il ponte sullo Stirone lungo la Strada Provinciale Salsediana, tra i territori comunali di Alseno e Salsomaggiore Terme, costituisce – osserva Franco Albertini, vicepresidente della Provincia di Piacenza – un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale. Per la gestione dei ponti che attraversano il confine amministrativo di più territori è in corso, da qualche anno, un importante lavoro di collaborazione tra la Provincia di Piacenza e le Province limitrofe (la prima è stata proprio la Provincia di Parma): considerare tali opere un oggetto unico indipendentemente dalle competenze amministrative consente di effettuarne una gestione unitaria, e ciò comporta sensibili benefici sia per gli stessi manufatti sia per l’utenza stradale, a vantaggio della sicurezza di tutti”.

“Si tratta di un importante investimento – sottolinea Luca Musile Tanzi, sindaco di Salsomaggiore – che ha visto il coinvolgimento di Stato e province su un’arteria strategica di collegamento con il territorio piacentino, fondamentale per Salsomaggiore e utilizzata ogni giorno da centinaia di cittadini. Oggi possiamo contare su un ponte più sicuro, sia dal punto di vista strutturale che per quanto riguarda la sicurezza stradale”.

“La sicurezza viene prima di tutto – evidenzia Davide Zucchi, sindaco di Alseno -. C’è stato un po’ di disagio nelle ultime settimane per chi, quotidianamente, utilizza questa strada. Tuttavia la sicurezza va privilegiata. Nel Piacentino abbiamo visto due ponti cadere e, quindi, siamo consapevoli di quanto sia importante intervenire per manutenere le nostre infrastrutture”.




Grave incidente sulla tangenziale di Piacenza

Grave incidente stradale la scorsa notte sulla tangenziale sud di Piacenza a pochi metri dallo svincolo per lo stadio. Per cause in corso di accertamento due auto si sono violentemente scontrate fra loro ed una delle due si è ribaltata andando a finire contro il muro laterale di contenimento. Dei tre occupanti che viaggiavano sulle auto due hanno riportato ferite serie. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e le forze dell’ordine per i rilievi.




47° edizione del Premio di poesia e narrativa Valente Faustini

Istituito anche quest’anno dal Consiglio direttivo della Famiglia Piasinteina il Premio Valente Faustini, giunto alla 47a edizione, organizzato dalla stessa Famiglia Piasinteina con il sostegno della Banca di Piacenza, presente fin dalla prima edizione, e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Il Premio di poesia dialettale è nato a Piacenza negli anni Settanta del secolo scorso per iniziativa del poeta Enrico Sperzagni (1909 -2001) e dedicato a Valente Faustini (Piacenza 1858-1922), poeta profondamente legato alla realtà territoriale piacentina, ma nello stesso tempo aperto ad orizzonti culturali di ampio respiro. Dotato di una solida cultura umanistica, Faustini ha saputo portare nella sua vasta produzione poetica i sentimenti del popolo, ma nel suo verso la realtà piacentina, pur non perdendo la propria identità, viene analizzata in sintonia con la cultura italiana tra Otto-Novecento.
Come nelle ultime edizioni il premio è composto da due sezioni: Poesia in lingua dialettale e Racconto in lingua dialettale. Al concorso possono partecipare maggiorenni e minorenni ed il tema è libero per entrambe le sezioni.
Il termine per la partecipazione è il 14.10.2025 e la cerimonia di premiazione si svolgerà a PalabancaEventi della Banca di Piacenza, via Mazzini 14 Piacenza, sabato 8 novembre 2025 alle ore 16.00.
Come nelle edizioni precedenti il premio ha lo scopo di favorire la composizione di poesie o di racconti in dialetto. L’invito, quindi, è rivolto a tutti: poeti o scrittori che già compongono da tempo, oppure anche a coloro che desiderano partecipare per la prima volta e per questo Cesare Ometti, docente della Scuola di Dialetto, attore e regista, e disponibile per una corretta traduzione dall’italiano, stesura dei testi o per ogni altra occorrenza.
Anche per questa edizione le opere, poesie e racconti, saranno pubblicate in un volume. Il bando e la scheda di partecipazione sono disponibili www.famigliapiasinteina.net. Per informazioni si può inviare una email all’indirizzo premiovalentefaustini@gmail.com oppure chiamare il 328 2184586




Coldiretti Piacenza dice no al Fondo Unico UE: “La PAC resti a sostegno dei veri agricoltori”

“La Politica Agricola Comune deve rimanere uno strumento specificamente agricolo, pensato per tutelare il reddito degli agricoltori, sostenere la competitività e promuovere l’innovazione. No a un Fondo Unico che diluisce le risorse e appesantisce la burocrazia”. È questa la posizione chiara e decisa di Coldiretti Piacenza, ribadita dal direttore Roberto Gallizioli durante l’Assemblea regionale di Coldiretti Emilia-Romagna, tenutasi ieri nel Salone della Guardia della Prefettura di Bologna.

I lavori sono stati coordinati dal presidente regionale Luca Cotti e dal direttore di Coldiretti Emilia-Romagna, Marco Allaria Olivieri – anche delegato confederale di Coldiretti Piacenza – insieme all’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi.

Al centro dell’incontro, che ha visto la partecipazione di una delegazione piacentina guidata da Gallizioli e composta anche dai rappresentanti dei movimenti Giovani, Donne e Senior, il futuro dell’agricoltura italiana ed europea in un contesto sempre più sfidante. Tra i temi affrontati: la semplificazione normativa, il sostegno al reddito delle imprese agricole, il contrasto alle pratiche sleali e la necessità di garantire reciprocità negli scambi commerciali con l’estero.

“Fondere i fondi PAC con quelli di Coesione – ha spiegato Gallizioli – significherebbe compromettere la trasparenza e creare ulteriore incertezza per le imprese agricole. La PAC perderebbe la sua natura originaria. Le risorse devono essere dirette a chi fa agricoltura davvero, non disperse in meccanismi generici e burocratici”.

Sul fronte dell’innovazione, Allaria Olivieri ha posto l’accento sul ruolo strategico del nuovo Polo dell’Innovazione e sul primo censimento nazionale della digitalizzazione agricola: “Un progetto unico in Europa, che coinvolgerà oltre 10mila aziende e guiderà il settore verso un’agricoltura sempre più moderna e competitiva”.

Nel corso dell’assemblea è stato tracciato anche un bilancio delle principali sfide affrontate nell’ultimo anno: dagli eventi climatici estremi alla gestione del post alluvione, dal rilancio dell’ortofrutta al piano invasi in collaborazione con Anbi, fino alla battaglia contro i cibi sintetici e per l’obbligo di etichettatura di origine su tutti gli alimenti venduti nell’UE.

Non sono mancati riferimenti alle problematiche più urgenti del territorio, come i danni causati dalla fauna selvatica e l’emergenza legata alla Peste Suina Africana, che continua a colpire duramente il Piacentino. Ampio spazio anche al tema delle aree interne e montane, penalizzate dalla carenza di servizi ma essenziali per la tutela del territorio e la prevenzione del dissesto idrogeologico, grazie al presidio agricolo e zootecnico. Centrale, infine, la questione dell’uso di molecole fondamentali per sostenere la produttività e mantenere la competitività delle imprese agricole italiane sui mercati globali.

“In questa fase cruciale – ha concluso Cotti – serve una politica agricola forte, autonoma e determinata. Coldiretti è pronta a difendere le sue imprese su tutti i fronti, a livello nazionale ed europeo”.




La comunità islamica di Piacenza sui fatti di via IV Novembre: “No alla strumentalizzazione dei gravi fatti di cronaca”

La comunità islamica di Piacenza interviene con una Nota stampa sulla vicenda di via IV Novembre e invita ad evitare strumentazioni.
Intanto oggi è circolato un messaggio Facebook in cui il segretario nazionale delle comunità islamiche italiane UCOII, Yassine Baradai,esternava il suo forte disappunto nei confronti del sindaco Katia Tarasconi per la dichiarazione diffusa ieri dal primo cittadino di Piacenza sui fatti del Cheope. In particolare a Baradai. Non è piaciuta la frase Non si combatte il degrado con il degrado perché a suo giudizio affermarlo “senza spiegarlo è esattamente riconoscere che i nordafricani sono un degrado”.

Questo invece il testo della comunità islamica piacentina.

“Dopo i recenti fatti di cronaca avvenuti nella serata di mercoledì scorso, che hanno visto il coinvolgimento di giovani in via IV Novembre, sui quali sono in corso i dovuti accertamenti degli investigatori e benché i fatti siano di una gravità inaccettabile per la nostra Città, costatiamo una volontà da parte di piccoli gruppi e singoli di alimentare la divisione e intaccare la coesione sociale cittadina della quale, fino ad ora, Piacenza si è connotata.

Per ciò, in momenti come questi, è necessario l’impegno di tutti per emarginare ogni tipo di pensiero divisivo e di contrapposizione, nonché di partigianeria.
La comunità islamica di Piacenza è da anni impegnata con un lavoro continuo e costante, sopratutto con i giovani, per rafforzare un senso di appartenenza alla comunità cittadina e per contrastare il disagio giovanile. Questo, assieme all’impegno della Chiesa, delle istituzioni, della società civile e di tante donne e uomini volenterosi, è un patrimonio che non può essere deturpato da un evento circoscritto.

L’invito della comunità rivolto indistintamente a tutti, ribadito oggi anche dall’imam durante la Jumuaa (sermone), quindi è quello di non lasciarsi trascinare in commenti, lamenti e azioni che possano acuire l’odio e i sentimenti di rivalsa verso altri, ma sentirsi uniti nel condannare fermamente ogni tipo di pensiero, emozione e azione negativa senza cadere nella strumentalizzazione da parte di chi vuole accrescere un proprio interesse.

Crediamo che per concorrere a disinnescare dinamiche di violenza, sarà necessario da parte delle varie anime cittadine, contribuire a favorire momenti di dialogo e di sano confronto sui reali problemi che esacerbano i cittadini.
Il bene comune e la coesione sociale devono essere sempre al centro della nostra attenzione e la nostra priorità assoluta in tempi sempre più incerti e connotati da crescenti tensioni”.