Grave incidente sulla tangenziale di Piacenza

Grave incidente stradale la scorsa notte sulla tangenziale sud di Piacenza a pochi metri dallo svincolo per lo stadio. Per cause in corso di accertamento due auto si sono violentemente scontrate fra loro ed una delle due si è ribaltata andando a finire contro il muro laterale di contenimento. Dei tre occupanti che viaggiavano sulle auto due hanno riportato ferite serie. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e le forze dell’ordine per i rilievi.




47° edizione del Premio di poesia e narrativa Valente Faustini

Istituito anche quest’anno dal Consiglio direttivo della Famiglia Piasinteina il Premio Valente Faustini, giunto alla 47a edizione, organizzato dalla stessa Famiglia Piasinteina con il sostegno della Banca di Piacenza, presente fin dalla prima edizione, e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Il Premio di poesia dialettale è nato a Piacenza negli anni Settanta del secolo scorso per iniziativa del poeta Enrico Sperzagni (1909 -2001) e dedicato a Valente Faustini (Piacenza 1858-1922), poeta profondamente legato alla realtà territoriale piacentina, ma nello stesso tempo aperto ad orizzonti culturali di ampio respiro. Dotato di una solida cultura umanistica, Faustini ha saputo portare nella sua vasta produzione poetica i sentimenti del popolo, ma nel suo verso la realtà piacentina, pur non perdendo la propria identità, viene analizzata in sintonia con la cultura italiana tra Otto-Novecento.
Come nelle ultime edizioni il premio è composto da due sezioni: Poesia in lingua dialettale e Racconto in lingua dialettale. Al concorso possono partecipare maggiorenni e minorenni ed il tema è libero per entrambe le sezioni.
Il termine per la partecipazione è il 14.10.2025 e la cerimonia di premiazione si svolgerà a PalabancaEventi della Banca di Piacenza, via Mazzini 14 Piacenza, sabato 8 novembre 2025 alle ore 16.00.
Come nelle edizioni precedenti il premio ha lo scopo di favorire la composizione di poesie o di racconti in dialetto. L’invito, quindi, è rivolto a tutti: poeti o scrittori che già compongono da tempo, oppure anche a coloro che desiderano partecipare per la prima volta e per questo Cesare Ometti, docente della Scuola di Dialetto, attore e regista, e disponibile per una corretta traduzione dall’italiano, stesura dei testi o per ogni altra occorrenza.
Anche per questa edizione le opere, poesie e racconti, saranno pubblicate in un volume. Il bando e la scheda di partecipazione sono disponibili www.famigliapiasinteina.net. Per informazioni si può inviare una email all’indirizzo premiovalentefaustini@gmail.com oppure chiamare il 328 2184586




Coldiretti Piacenza dice no al Fondo Unico UE: “La PAC resti a sostegno dei veri agricoltori”

“La Politica Agricola Comune deve rimanere uno strumento specificamente agricolo, pensato per tutelare il reddito degli agricoltori, sostenere la competitività e promuovere l’innovazione. No a un Fondo Unico che diluisce le risorse e appesantisce la burocrazia”. È questa la posizione chiara e decisa di Coldiretti Piacenza, ribadita dal direttore Roberto Gallizioli durante l’Assemblea regionale di Coldiretti Emilia-Romagna, tenutasi ieri nel Salone della Guardia della Prefettura di Bologna.

I lavori sono stati coordinati dal presidente regionale Luca Cotti e dal direttore di Coldiretti Emilia-Romagna, Marco Allaria Olivieri – anche delegato confederale di Coldiretti Piacenza – insieme all’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi.

Al centro dell’incontro, che ha visto la partecipazione di una delegazione piacentina guidata da Gallizioli e composta anche dai rappresentanti dei movimenti Giovani, Donne e Senior, il futuro dell’agricoltura italiana ed europea in un contesto sempre più sfidante. Tra i temi affrontati: la semplificazione normativa, il sostegno al reddito delle imprese agricole, il contrasto alle pratiche sleali e la necessità di garantire reciprocità negli scambi commerciali con l’estero.

“Fondere i fondi PAC con quelli di Coesione – ha spiegato Gallizioli – significherebbe compromettere la trasparenza e creare ulteriore incertezza per le imprese agricole. La PAC perderebbe la sua natura originaria. Le risorse devono essere dirette a chi fa agricoltura davvero, non disperse in meccanismi generici e burocratici”.

Sul fronte dell’innovazione, Allaria Olivieri ha posto l’accento sul ruolo strategico del nuovo Polo dell’Innovazione e sul primo censimento nazionale della digitalizzazione agricola: “Un progetto unico in Europa, che coinvolgerà oltre 10mila aziende e guiderà il settore verso un’agricoltura sempre più moderna e competitiva”.

Nel corso dell’assemblea è stato tracciato anche un bilancio delle principali sfide affrontate nell’ultimo anno: dagli eventi climatici estremi alla gestione del post alluvione, dal rilancio dell’ortofrutta al piano invasi in collaborazione con Anbi, fino alla battaglia contro i cibi sintetici e per l’obbligo di etichettatura di origine su tutti gli alimenti venduti nell’UE.

Non sono mancati riferimenti alle problematiche più urgenti del territorio, come i danni causati dalla fauna selvatica e l’emergenza legata alla Peste Suina Africana, che continua a colpire duramente il Piacentino. Ampio spazio anche al tema delle aree interne e montane, penalizzate dalla carenza di servizi ma essenziali per la tutela del territorio e la prevenzione del dissesto idrogeologico, grazie al presidio agricolo e zootecnico. Centrale, infine, la questione dell’uso di molecole fondamentali per sostenere la produttività e mantenere la competitività delle imprese agricole italiane sui mercati globali.

“In questa fase cruciale – ha concluso Cotti – serve una politica agricola forte, autonoma e determinata. Coldiretti è pronta a difendere le sue imprese su tutti i fronti, a livello nazionale ed europeo”.




La comunità islamica di Piacenza sui fatti di via IV Novembre: “No alla strumentalizzazione dei gravi fatti di cronaca”

La comunità islamica di Piacenza interviene con una Nota stampa sulla vicenda di via IV Novembre e invita ad evitare strumentazioni.
Intanto oggi è circolato un messaggio Facebook in cui il segretario nazionale delle comunità islamiche italiane UCOII, Yassine Baradai,esternava il suo forte disappunto nei confronti del sindaco Katia Tarasconi per la dichiarazione diffusa ieri dal primo cittadino di Piacenza sui fatti del Cheope. In particolare a Baradai. Non è piaciuta la frase Non si combatte il degrado con il degrado perché a suo giudizio affermarlo “senza spiegarlo è esattamente riconoscere che i nordafricani sono un degrado”.

Questo invece il testo della comunità islamica piacentina.

“Dopo i recenti fatti di cronaca avvenuti nella serata di mercoledì scorso, che hanno visto il coinvolgimento di giovani in via IV Novembre, sui quali sono in corso i dovuti accertamenti degli investigatori e benché i fatti siano di una gravità inaccettabile per la nostra Città, costatiamo una volontà da parte di piccoli gruppi e singoli di alimentare la divisione e intaccare la coesione sociale cittadina della quale, fino ad ora, Piacenza si è connotata.

Per ciò, in momenti come questi, è necessario l’impegno di tutti per emarginare ogni tipo di pensiero divisivo e di contrapposizione, nonché di partigianeria.
La comunità islamica di Piacenza è da anni impegnata con un lavoro continuo e costante, sopratutto con i giovani, per rafforzare un senso di appartenenza alla comunità cittadina e per contrastare il disagio giovanile. Questo, assieme all’impegno della Chiesa, delle istituzioni, della società civile e di tante donne e uomini volenterosi, è un patrimonio che non può essere deturpato da un evento circoscritto.

L’invito della comunità rivolto indistintamente a tutti, ribadito oggi anche dall’imam durante la Jumuaa (sermone), quindi è quello di non lasciarsi trascinare in commenti, lamenti e azioni che possano acuire l’odio e i sentimenti di rivalsa verso altri, ma sentirsi uniti nel condannare fermamente ogni tipo di pensiero, emozione e azione negativa senza cadere nella strumentalizzazione da parte di chi vuole accrescere un proprio interesse.

Crediamo che per concorrere a disinnescare dinamiche di violenza, sarà necessario da parte delle varie anime cittadine, contribuire a favorire momenti di dialogo e di sano confronto sui reali problemi che esacerbano i cittadini.
Il bene comune e la coesione sociale devono essere sempre al centro della nostra attenzione e la nostra priorità assoluta in tempi sempre più incerti e connotati da crescenti tensioni”.




Scherma. Il Circolo “Pettorelli” saluta la memorabile stagione del Settantesimo

Un centinaio di persone tra autorità, tecnici, atleti, familiari e amici hanno animato la tradizionale cena di fine stagione del Circolo della scherma “Pettorelli”, andata in scena ieri (lunedì) sera a Quarto. L’appuntamento conviviale ha salutato una stagione memorabile per il sodalizio biancorosso del presidente Alessandro Bossalini, con il settantesimo compleanno della società salutato dall’organizzazione (per il quarto anno consecutivo) dei Campionati italiani a squadre a partire dall’A2 e portando – grazie alla Federscherma – per la prima volta nella storia a Piacenza i Campionati italiani Assoluti. Tra le autorità presenti, il delegato provinciale CONI Robert Gionelli e l’assessore cittadino Serena Groppelli, anche tesserata del Circolo.
Ricco il menu dei riconoscimenti, con diplomi consegnati a giovani promesse, ai tecnici e anche alle tre squadre protagoniste a marzo di importanti risultati nei Tricolori di casa: la formazione di sciabola maschile ha mantenuto la B1, quella di spada femminile ha riconquistato la stessa categoria “rosa”, mentre il team di spada maschile ha riportato il Pettorelli in A2 a distanza di 10 anni. Sei i premi speciali andati a Tommaso Bonelli (vincitore della gara di Circuito europeo B Under 23 a Sofia), a Vera Perini (campionessa europea Under 23 a squadre), a Giuseppe Rossano (delegato provinciale Federscherma e membro sempre attivo del Circolo), alla sezione ANA (Associazione nazionale alpini) di Piacenza per la collaborazione nei Tricolori, a Valentino Monaco (protagonista in Italia e all’estero) e Andrea Bossalini (oro ai Giochi del Mediterraneo). Questi ultimi due figli d’arte saranno rispettivamente numero 1 e numero 2 del ranking italiano Cadetti, altro record di questa stagione del Pettorelli.
“E’ stata – le parole del presidente Alessandro Bossalini, che nell’occasione ha festeggiato anche il suo compleanno –  una stagione memorabile. A tutti gli atleti e le atlete invito a credere in se stessi e a provare ad andare oltre a quelli che pensano siano i loro limiti”.

 




«Il cavalier Malosso, collante artistico tra le città di Piacenza e Cremona»

Sala Panini gremita al PalabancaEventi (presenti anche i familiari del professor Ferdinando) per l’ormai tradizionale Giornata Arisi, celebrata dalla Banca di Piacenza in memoria del maggior storico dell’arte che la nostra città abbia avuto. Il professore è stato “lo” storico dell’arte di Piacenza che ha dato un grandissimo contributo alla valorizzazione degli artisti locali. La Banca ad Arisi deve tanto: fu l’anima delle manifestazioni culturali dell’Istituto e l’ispiratore delle mostre allestite nel già Palazzo Galli, dove in ogni stanza si respira l’aria del prof. Ferdinando. Fu infatti lui a decidere a chi intitolare le varie sale. La Banca gli sarà sempre riconoscente e proprio all’interno del PalabancaEventi gli ha dedicato un museo, lo Spazio Arisi.

Il professore era un grande conoscitore, tra gli altri, di Giovan Battista Trotti detto il Malosso (Cremona 1555, Parma 1619), a cui è dedicata una mostra in corso a Palazzo Farnese (Cavalier Malosso. Un artista cremonese alla corte dei Farnese) che si concluderà il prossimo 13 luglio ed incentrata sulla recente ricomposizione di un trittico, la cui pala centrale (Adorazione dei pastori) è parte della collezione d’arte della Banca di Piacenza.

E proprio “Il cavalier Malosso tra Cremona, Piacenza e Parma” è stato il tema scelto per questa edizione della Giornata Arisi, argomento brillantemente affrontato da Antonio Iommelli, direttore dei Musei Civici di Palazzo Farnese.

Riferendosi al citato trittico (dipinto nel 1595 per la cappella della chiesa dei Cappuccini a Regona di Pizzighettone, su commissione del gran cancelliere del governo spagnolo don Diego Salazar, «uomo ricchissimo», ed entrato poi a far parte del patrimonio della famiglia Turina di Casalbuttano), il dott. Iommelli ha ricordato che fu lo stesso prof. Arisi, nel 1957, a descrivere le tre opere del Malosso di proprietà del conte Anguissola d’Altoè e caratterizzate dalla medesima cornice con stemmi della famiglia (un passaggio di proprietà che si ipotizza avvenuto per eredità in seguito al matrimonio, nel 1831, tra Fortunato Turina e la contessa Camilla Anguissola d’Altoè) e che sempre l’indimenticato critico d’arte attestò la vendita della pala centrale a Giuseppe Chiapponi, pala entrata a far parte della collezione d’arte della Banca di Piacenza nel 1992. Delle ante laterali si era invece persa traccia, ritrovata dal presidente degli Amici dell’Arte Stefano Antonio Marchesi che ha individuato gli attuali proprietari privati (olandesi).

Il direttore dei Musei Civici (che ha ringraziato la Banca «non solo per il prestito dell’opera principale ma soprattutto per il sostegno economico alla mostra») ha sottolineato l’importante ruolo del Malosso come «collante artistico tra le città di Piacenza e Cremona» descrivendolo come un artista molto attento al mercato e alla carriera, «abile nell’autopromuoversi in modo intelligente».

Allievo di Bernardino Campi («maestro che fece molti ritratti per personaggi piacentini e dal quale ereditò bottega e contatti»), il Trotti – ha spiegato il dott. Iommelli – arrivò a Piacenza attraverso Monticelli d’Ongina (dove dipinse per Girolamo Favalli, un prevosto legato a Cremona, una tela raffigurante Santa Lucia per la Collegiata di San Lorenzo e dove lavorò per Alessandro Pallavicino di Zibello, marito di Lavinia Farnese). A Piacenza al Malosso la famiglia Burla nel 1591 affidò la decorazione del loro sacello nella chiesa di Sant’Agostino, dove realizzò la pala d’altare raffigurante l’Immacolata Concezione («era interprete rigoroso dei dettami della Controriforma e questo lo rendeva un pittore particolarmente ambito sulla scena artistica locale»). Otto anni dopo furono i francescani ad incaricare il Nostro di realizzare in San Francesco un’opera avente lo stesso tema “ma più bella”. Questa committenza portò molti problemi all’artista, accusato di ritardi, di essersi preso libertà interpretative e di aver utilizzato suoi allievi per parti del dipinto. Il Malosso finì addirittura a processo e questo lo allontanò da Piacenza in favore di Parma, dove divenne artista di corte per Ranuccio Farnese. Qui cambiò la sua produzione («dimostrandosi artista a 360 gradi che gli valse nel 1609 il titolo di cavaliere») e dipinse tele su temi non religiosi, cimentandosi anche nelle vesti di progettista e designer.

A tutti gli intervenuti è stato riservato il volume “L’Oratorio di San Giorgio in Sopramuro a Piacenza”.




Indagine appalti Ausl. Albasi e Quintavalla (Pd): “La salute dei cittadini resta la nostra priorità, necessario mantenere clima di responsabilità istituzionale”

“Prendiamo atto con rispetto delle indagini in corso sull’Ausl di Piacenza, con l’auspicio che possano contribuire a rafforzare il percorso di miglioramento già avviato. La salute dei cittadini è e resta la nostra priorità: per questo ogni occasione di verifica può e deve trasformarsi in un’opportunità per rendere il sistema sanitario ancora più solido ed efficiente”. Così, in una nota, i consiglieri regionali Lodovico Albasi e Luca Quintavalla (Pd).

“Ribadiamo la nostra fiducia nel lavoro della magistratura, della Guardia di Finanza e della Regione Emilia-Romagna – proseguono i consiglieri – certi che, qualora emergessero irregolarità, si agirà con la necessaria fermezza e trasparenza. In un momento così delicato, è essenziale mantenere un clima di responsabilità istituzionale. Non è il tempo della ricerca di visibilità personale, soprattutto se rischia di compromettere la reputazione di un’intera comunità di professionisti che ogni giorno, con serietà e dedizione, si prende cura delle persone”.

“Il potenziamento della sanità piacentina – dagli investimenti infrastrutturali ai servizi di prossimità – deve proseguire senza rallentamenti. Continueremo a lavorare con determinazione perché quanto programmato venga realizzato nei tempi previsti, a beneficio dell’intera comunità”, concludono Albasi e Quintavalla.




L’inchiesta sull’Ausl di Piacenza “divide” i sindacati

L’inchiesta sull’Ausl di Piacenza non divide solo la politica con la destra che chiede l’immediato commissariamento dell’azienda sanitaria e la sinistra che assume una posizione più attendista e posticipa eventuali decisioni alle (lontane) risultanze processuali. Anche i sindacati assumono posizioni fra loro molto distanti con la CGIL che ricalca più o meno la linea del sindaco Tarasconi e dell’assessore Fabi ed esprime “fiducia nella magistratura” e “stima e fiducia nei confronti del personale sanitario” (più sotto il comunicato).

Di tenore ben diverso il comunicato diffuso dalla Cisl in cui si evidenzia “la necessita di interventi urgenti, profondi e capillari per ripristinare un modello di governance in grado di leggere tempestivamente i segnali e di adottare tutte le misure preventive, organizzative e di controllo del caso”.

INDAGINE SU APPALTI AUSL: “TANTO TUONÒ CHE PIOVVE” – NON DA OGGI LA CISL LANCIA ALLARMI RIPETUTI

La notizia dell’ultima indagine della Procura che coinvolge 20 persone tra vertici AUSL, dipendenti e manager di società private per presunte irregolarità nell’aggiudicazione di gare d’appalto per un valore di 7 milioni di euro, oltre alla gestione di fondi PNRR per 17 milioni, non rappresenta per la CISL di  Parma e Piacenza un fulmine a ciel sereno, né può essere considerata un episodio a se stante, slegato da quelli precedenti, ma è purtroppo l’ennesima conferma che un ambiente di lavoro e una cultura lavorativa disfunzionali, soprattutto se radicati, costituiscono circostanze e fattori che possono aumentare il rischio di abusi di varia natura.

Al di là di quelle che saranno le (eventuali) responsabilità accertate dalla Magistratura e fatta sempre salva la presunzione di innocenza dei soggetti indagati fino a quando non ne venga accertata definitivamente la colpevolezza, come CISL e CISL Funzione Pubblica di Parma e Piacenza, crediamo che si debba avere comunque  il coraggio di affermare che i molti – troppi episodi – avvenuti ed emersi all’interno dell’Azienda USL di Piacenza testimonino il fatto che ci si trovi davanti a un fenomeno complesso e radicato e ad una situazione fuori controllo – come affermano Michele Vaghini ed Elisabetta Oppici della Segreteria Confederale CISL Parma e Piacenza – che necessita di interventi urgenti, profondi e capillari per ripristinare un modello di governance in grado di leggere tempestivamente i segnali e di adottare tutte le misure preventive, organizzative e di controllo del caso: a pagare le conseguenze di questo clima di instabilità e incertezza in continua crescita non devono essere le tantissime lavoratrici e lavoratori che, pur in un contesto non semplice, con profondo senso del dovere, spirito di abnegazione e integrità etica, continuano a garantire la tenuta dei servizi – sottolinea Giovanni Oliva, Segretario Generale della CISL Funzione Pubblica di Parma-Piacenza, né le migliaia di cittadini – soprattutto i più fragili ed anziani – che quotidianamente accedono ad essi per i propri bisogni di cure.

Come CISL Confederale e come categoria della Funzione Pubblica, pur avendo sempre manifestato piena fiducia nella Magistratura e tenuto sempre doverosamente conto del fatto che vige il principio della presunzione di innocenza sancito dalla legge, avevamo già manifestato le nostre preoccupazioni e sollevato criticità nella gestione dell’Azienda Sanitaria piacentina, chiamando a responsabilità tutti gli attori istituzionali, attraverso le nostre recenti prese di posizione, in particolare in ordine a:

Lo scandalo delle molestie sul lavoro che aveva visto come vittime, le lavoratrici dell’Azienda USL di Piacenza, che proprio ieri hanno chiesto a gran voce tramite una raccolta firme, una presa di posizione forte e l’adozione di interventi a tutela della dignità e dell’integrità delle donne che operano all’interno dell’AUSL;
Le criticità organizzative dei Centri di Assistenza Urgenza (CAU) con le conseguenti ripercussioni sull’efficienza della medicina territoriale, come segnalato dalla FNP CISL;

Quest’ultima indagine coordinata dalla Procura della Repubblica e svolta dalle Fiamme Gialle, che ha il merito di aver fatto emergere procedure con profili di criticità relative alla gestione di risorse pubbliche  da parte dell’AUSL di Piacenza anche con riferimento alla realizzazione e ammodernamento di strutture sanitarie territoriali, conferma purtroppo i nostri timori e le nostre denunce: la CISL aveva percepito un clima di opacità che oggi trova riscontro nelle contestazioni mosse dalla Procura: ribadito il fatto che in alcun modo il sindacato vuole assurgere al ruolo di “tribunale” e che come CISL non intendiamo in alcun modo emettere sentenze politiche sommarie, riteniamo invece che quello che occorre fin da subito è un atto di grande responsabilità e coraggio, in primis da parte dell’Azienda, che deve avere la capacità di mettersi in discussione ora,(se non ora, quando?)  senza attendere gli esiti dei procedimenti giudiziari perché un conto sono le singole responsabilità che dovessero essere eventualmente accertate a seguito di sentenza, un conto è la responsabilità politica che è in capo a chi realizza la governance di un’azienda pubblica e quindi alla capacità di gestire la cosa pubblica garantendo efficacia, efficienza, trasparenza, nel pieno rispetto dei diritti di lavoratrici e lavoratori, in primis quello ad operare in un ambiente in grado di preservarne la dignità e il benessere.

Crediamo anche che quanto avvenuto non debba essere conservato nella memoria collettiva solo per una manciata di giorni o fino alla prossima tempesta mediatica: siamo invece convinti che rappresenti un fenomeno complesso  che deve essere preso in carico globalmente e che chiama tutti a responsabilità: ecco perché come CISL e come CISL Funzione Pubblica abbiamo deciso di non spegnere i riflettori sulla situazione delle lavoratrici dell’AUSL di Piacenza e alla loro accorata richiesta di azioni concrete in difesa della loro dignità ed integrità. La CISL Funzione Pubblica sta valutando tutte le iniziative utili a sostegno delle loro legittime rivendicazioni perché i temi della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro impongono a tutti, anche al sindacato, di interrogarsi e di operare affinché vengano adottati  strumenti in grado di prevenirli e contrastarli perché violenze e molestie pregiudicano non solo la sfera individuale della vittima  ma anche la vita relazionale, producendo un pericoloso “effetto domino” che coinvolge l’intera collettività.

La notizia dell’ultima indagine della Procura che coinvolge 20 persone tra vertici AUSL, dipendenti e manager di società private per presunte irregolarità nell’aggiudicazione di gare d’appalto per un valore di 7 milioni di euro, oltre alla gestione di fondi PNRR per 17 milioni, non rappresenta per la CISL di  Parma e Piacenza un fulmine a ciel sereno, né può essere considerata un episodio a se stante, slegato da quelli precedenti, ma è purtroppo l’ennesima conferma che un ambiente di lavoro e una cultura lavorativa disfunzionali, soprattutto se radicati, costituiscono circostanze e fattori che possono aumentare il rischio di abusi di varia natura.

Al di là di quelle che saranno le (eventuali) responsabilità accertate dalla Magistratura e fatta sempre salva la presunzione di innocenza dei soggetti indagati fino a quando non ne venga accertata definitivamente la colpevolezza, come CISL e CISL Funzione Pubblica di Parma e Piacenza, crediamo che si debba avere comunque  il coraggio di affermare che i molti – troppi episodi – avvenuti ed emersi all’interno dell’Azienda USL di Piacenza testimonino il fatto che ci si trovi davanti a un fenomeno complesso e radicato e ad una situazione fuori controllo – come affermano Michele Vaghini ed Elisabetta Oppici della Segreteria Confederale CISL Parma e Piacenza – che necessita di interventi urgenti, profondi e capillari per ripristinare un modello di governance in grado di leggere tempestivamente i segnali e di adottare tutte le misure preventive, organizzative e di controllo del caso: a pagare le conseguenze di questo clima di instabilità e incertezza in continua crescita non devono essere le tantissime lavoratrici e lavoratori che, pur in un contesto non semplice, con profondo senso del dovere, spirito di abnegazione e integrità etica, continuano a garantire la tenuta dei servizi – sottolinea Giovanni Oliva, Segretario Generale della CISL Funzione Pubblica di Parma-Piacenza, né le migliaia di cittadini – soprattutto i più fragili ed anziani – che quotidianamente accedono ad essi per i propri bisogni di cure.

Come CISL Confederale e come categoria della Funzione Pubblica, pur avendo sempre manifestato piena fiducia nella Magistratura e tenuto sempre doverosamente conto del fatto che vige il principio della presunzione di innocenza sancito dalla legge, avevamo già manifestato le nostre preoccupazioni e sollevato criticità nella gestione dell’Azienda Sanitaria piacentina, chiamando a responsabilità tutti gli attori istituzionali, attraverso le nostre recenti prese di posizione, in particolare in ordine a:

Lo scandalo delle molestie sul lavoro che aveva visto come vittime, le lavoratrici dell’Azienda USL di Piacenza, che proprio ieri hanno chiesto a gran voce tramite una raccolta firme, una presa di posizione forte e l’adozione di interventi a tutela della dignità e dell’integrità delle donne che operano all’interno dell’AUSL;
Le criticità organizzative dei Centri di Assistenza Urgenza (CAU) con le conseguenti ripercussioni sull’efficienza della medicina territoriale, come segnalato dalla FNP CISL;

Quest’ultima indagine coordinata dalla Procura della Repubblica e svolta dalle Fiamme Gialle, che ha il merito di aver fatto emergere procedure con profili di criticità relative alla gestione di risorse pubbliche  da parte dell’AUSL di Piacenza anche con riferimento alla realizzazione e ammodernamento di strutture sanitarie territoriali, conferma purtroppo i nostri timori e le nostre denunce: la CISL aveva percepito un clima di opacità che oggi trova riscontro nelle contestazioni mosse dalla Procura: ribadito il fatto che in alcun modo il sindacato vuole assurgere al ruolo di “tribunale” e che come CISL non intendiamo in alcun modo emettere sentenze politiche sommarie, riteniamo invece che quello che occorre fin da subito è un atto di grande responsabilità e coraggio, in primis da parte dell’Azienda, che deve avere la capacità di mettersi in discussione ora,(se non ora, quando?)  senza attendere gli esiti dei procedimenti giudiziari perché un conto sono le singole responsabilità che dovessero essere eventualmente accertate a seguito di sentenza, un conto è la responsabilità politica che è in capo a chi realizza la governance di un’azienda pubblica e quindi alla capacità di gestire la cosa pubblica garantendo efficacia, efficienza, trasparenza, nel pieno rispetto dei diritti di lavoratrici e lavoratori, in primis quello ad operare in un ambiente in grado di preservarne la dignità e il benessere.

Crediamo anche che quanto avvenuto non debba essere conservato nella memoria collettiva solo per una manciata di giorni o fino alla prossima tempesta mediatica: siamo invece convinti che rappresenti un fenomeno complesso  che deve essere preso in carico globalmente e che chiama tutti a responsabilità: ecco perché come CISL e come CISL Funzione Pubblica abbiamo deciso di non spegnere i riflettori sulla situazione delle lavoratrici dell’AUSL di Piacenza e alla loro accorata richiesta di azioni concrete in difesa della loro dignità ed integrità. La CISL Funzione Pubblica sta valutando tutte le iniziative utili a sostegno delle loro legittime rivendicazioni perché i temi della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro impongono a tutti, anche al sindacato, di interrogarsi e di operare affinché vengano adottati  strumenti in grado di prevenirli e contrastarli perché violenze e molestie pregiudicano non solo la sfera individuale della vittima  ma anche la vita relazionale, producendo un pericoloso “effetto domino” che coinvolge l’intera collettività.

Sanità piacentina CGIL e FP CGIL: fiducia nella magistratura, tutela per chi lavora, difesa del bene pubblico

La sanità piacentina, negli ultimi mesi, è stata travolta da scandali e inchieste. Notizia di queste ore è l’avvio di un’indagine che coinvolge decine di persone. In questo contesto, CGIL e FP CGIL di Piacenza esprimono piena fiducia nell’operato della magistratura, auspicando che venga fatta piena luce su ogni responsabilità.

Allo stesso tempo, ribadiamo la necessità di garantire la massima tutela a tutte le lavoratrici e i lavoratori, perché preservare la sanità pubblica, bene collettivo e diritto costituzionale, deve essere l’obiettivo di tutti: un bene che non va indebolito da logiche distorte o pratiche opache ma va protetto e rafforzato.

Vogliamo inoltre rinnovare la nostra stima e fiducia nei confronti del personale sanitario e non, che ogni giorno e ogni notte, con dedizione e professionalità, manda avanti la sanità piacentina. In questi mesi – segnati da vicende che nulla hanno a che vedere con la vera missione dell’Azienda sanitaria locale – sono proprio queste lavoratrici e questi lavoratori a garantire cura, salute e prevenzione secondo principi solidaristici e universali.

A loro va il nostro ringraziamento più sincero: sono la dorsale dei servizi sanitari pubblici, e a loro confermiamo la nostra disponibilità, il nostro ascolto e il nostro impegno – oggi più che mai, in un momento tanto delicato quanto complesso.




Piacenza, arrestato con la cocaina: scappa durante un controllo ma viene bloccato

Nel pomeriggio di ieri, a Piacenza, un cittadino di origini marocchine è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’uomo, fermato in via Campo Sportivo Vecchio da una pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine Emilia-Romagna, alla vista degli agenti ha cercato di fuggire.

Durante il controllo, il sospetto ha mostrato un atteggiamento nervoso e ha provato a sottrarsi all’identificazione dandosi alla fuga tra le vie limitrofe. Ne è nato un inseguimento a piedi, conclusosi poco dopo con il suo blocco da parte della polizia.

Addosso gli è stato trovato un pacchetto di sigarette contenente diverse dosi di cocaina, poi confermate dall’esame narcotest. Accompagnato in Questura, è stato arrestato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Dopo il rito direttissimo, il giudice ha disposto nei suoi confronti il divieto di dimora nella provincia di Piacenza.




De Micheli su Ausl: “Magistratura farà piena luce, ma vanno respinte le becere strumentalizzazioni del centrodestra”

L’inchiesta della magistratura e della Guardia di finanza su presunti appalti truccati all’interno dell’Ausl di Piacenza divide nettamente la politica con la destra che chiede a gran voce il commissariamento dell’azienda sanitaria piacentina dopo la sfilza di indagini giudiziarie che l’hanno toccata nell’ultimo anno e mezzo e la sinistra (che governa la Regione da cui la sanità dipende) che sembra far quadrato attorno al direttore generale Paola Bardasi. Dopo l’assessore regionale Fabi e il sindaco di piacenza Tarasconi a scendere in campo è la parlamentare Pd, Paola De Micheli, attraverso una nota stampa.

“Sono certa che il lavoro della magistratura farà piena luce sulle presunte condotte illecite all’interno dell’azienda sanitaria di Piacenza, al centro delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza relative ad alcuni appalti e all’utilizzo di fondi del Pnrr. E credo che le persone indagate avranno tutte le possibilità di dimostrare di avere operato in maniera irreprensibile.
Allo stesso tempo intendo respingere con fermezza le becere strumentalizzazioni contro la dirigenza dell’Ausl di Piacenza portate avanti da diversi esponenti del centrodestra piacentino, che non perdono occasione per utilizzare indagini giudiziarie a fini meramente politici, dimenticando non solo le più elementari regole del diritto, ma anche i valori del garantismo, validi ovviamente solo per gli esponenti indagati o condannati del centrodestra nazionale.
Anche per questo voglio ribadire la mia vicinanza e il mio sostegno al personale sanitario e alla dirigenza dell’azienda piacentina, che ogni giorno lavorano per il bene della nostra collettività, tra mille difficoltà e problemi, ma sempre con specchiata professionalità”.




Domani al PalabancaEventi l’ottantesima assemblea di Confcommercio

Piacenza si prepara ad accogliere un importante appuntamento per il mondo del commercio e del turismo locale. Domani, 5 giugno 2025, si terrà l’ottantesima assemblea di Confcommercio Piacenza. Preceduto da un momento assembleare privato, l’evento pubblico sarà incentrato sul tema del turismo quale leva economica per lo sviluppo del territorio provinciale.

L’assemblea, riassunta dallo slogan “Confcommercio Piacenza: 80 anni di idee, progetti ed impegno” si terrà al PalabancaEventi di via Mazzini a Piacenza e sarà aperta dai saluti delle autorità presenti. Seguiranno gli interventi di Raffaele Chiappa, presidente di Confcommercio Piacenza, di Roberta Frisoni, assessore al Turismo, Commercio e Sport della Regione Emilia Romagna, dell’on. Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione e di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio – Imprese per l’Italia.

Seguirà una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di diversi esperti e rappresentanti del territorio che discuteranno di turismo e delle possibili strategie per sviluppare il settore in provincia di Piacenza. Intervistati dal giornalista Carlandrea Triscornia interverranno Ludovica Cella, presidente di Federalberghi Piacenza, Manuel Ferrari, direttore dell’ufficio dei Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi, Christian Fiazza, Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Piacenza, Simone Fornasari, presidente di Destinazione Turistica Emilia, Anna Gianfreda, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. La giornata si concluderà con una cena organizzata a Palazzo Farnese.




Il 2 giugno consegna delle Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana

Il prossimo 2 giugno, in Piazza Cavalli, alle ore 10,00 alla presenza delle Autorità civili e militari si celebrerà il 79° Anniversario della Repubblica Italiana, con rassegna ai reparti, alzabandiera, lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e saluto del Prefetto Paolo Ponta.

Alla manifestazione è prevista la speciale partecipazione del Coro delle Voci Bianche di Padre Gherardo composto dagli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria paritaria “Casa del Fanciullo” di Piacenza.

A seguire, in Prefettura, il Prefetto procederà alla consegna delle Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Di seguito gli insigniti delle Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana:

Ufficiale

Ten. Col. Dr.ssa Paola Gori

Il Tenente Colonnello Dottoressa Paola Gori arruolatasi nel 2001 attualmente è in servizio alla NATO, in Belgio presso il “Supreme Headquarters Allied Powers Europe” (SHAPE), Comando Supremo delle Potenze Alleate in Europa, con l’incarico di Military Assistant. Durante la carriera professionale l’Ufficiale ha prestato servizio presso la Sezione Stampa Tv e Radio dello Stato Maggiore dell’Esercito di Roma, l’Ispettorato delle Scuole e delle Armi di Roma, il NATO Rapid Deployable Corps Italy di Solbiate Olona (VA), il Raggruppamento Tattico “Lombardia” 1° Reggimento Trasmissioni di Milano, il Centro Rifornimenti di Commissariato di Verona. Il T. Col. Gori ha inoltre partecipato a diverse esercitazioni NATO nonché alle missioni ISAF VIII in Afghanistan e EUTM-S nel Corno d’Africa a Mogadiscio.

Diversi gli elogi, encomi e medaglie ricevuti per il proprio operato e per la partecipazione alle missioni internazionali. Nominata Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana nel 2021, nel 2022 le è stato conferito anche il nastrino di merito per il personale delle Forze Armate, impiegato nelle emergenze sanitarie causate dal COVID-19 mentre nel 2023 le è stata concessa la Medaglia di bronzo “DOSB Deutsche Sportabzeichen” per essersi distinta nelle prove atletiche e sportive. Al di fuori della carriera militare dal 2018 è impegnata con la comunità dei Frati Francescani per la raccolta di generi alimentari e vestiario, a Monza al Santuario Santa Maria delle Grazie e a Verona per il Convento di San Bernardino.

Signor Ermanno Pagani

Il Signor Ermanno Pagani è titolare della Pagani Geotechnical Equipment S.r.L. fondata nel 1978 a Calendasco e leader nel mercato per la produzione di accessori per geotecnica, geofisica e ricerca ambientale e degli iconici penetrometri Pagani oggi presenti in oltre 100 paesi.

Le costanti relazioni e cooperazioni con Università, Istituti di Ricerca e Società di Ingegneria hanno consentito all’Azienda, che si sviluppa su un’area di produzione di 5000 mq, di soddisfare i requisiti sempre più complessi e garantire una continua innovazione. Oltre all’importante sostegno fornito alla ricerca scientifica il Signor Pagani non ha fatto venir meno lo stretto legame con il territorio: il 41% dei fornitori scelti da Ermanno Pagani sono della provincia di Piacenza, il 92% degli assunti è residente nella provincia di Piacenza. Inoltre, la Pagani Geotechnical Equipment è sponsor della squadra di pallavolo piacentina Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza (squadra di volley che milita in superlega A1 maschile), sostenitrice di Progetto Vita. Ancora grazie all’alta sensibilità per le eccellenze artistiche piacentine sono stati forniti contributi per il sostegno dell’Ostensione dell’Ecce Homo di Antonello da Messina e in occasione dell’anniversario dei 500 anni di Santa Maria di Campagna di Piacenza. Nel 2014 il Sig. Ermanno Pagani ha ricevuto il riconoscimento della Camera di Commercio di Piacenza “Fedeltà al lavoro ed al progresso economico”.

Cavaliere

Vice Brigadiere Dott. Roberto Colla

Il Vicebrigadiere della Guardia di Finanza Dott. Roberto Colla arruolatosi nel Corpo nel 1996 è in forza presso la Sezione Personale Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri del Comando Regionale Lombardia di Milano. Per il servizio svolto è stato insignito della Croce d’Argento e d’Oro per anzianità di servizio, di 5 encomi semplici e di 6 elogi, del distintivo di merito per il personale che presta o abbia prestato, per almeno die anni servizio di Stato Maggiore presso il Comando Generale e/o Comandi/Reparti di I e II livello, del distintivo ricordo per il personale del Corpo che ha partecipato alle attività di servizio di ordine pubblico connesse con l’evento Expo Milano 2015. Al di fuori dell’attività professionale il Dott. Colla già consigliere comunale del Comune di Piacenza dal 2007 al 2022 da anni si adopera in favore dell’Associazione Oltre l’Autismo Odv di Piacenza dando vita ad iniziative volte alla raccolta di fondi indispensabili per promuovere e realizzare attività dei ragazzi affetti da sindrome autistica e procurare sollievo alle loro famiglie.

Signor Carlo Giacobbi

Il Signor Giacobbi da oltre 50 anni si dedica alla conduzione della storica trattoria di famiglia “La Pireina” di Piacenza. L’attività che da decenni viene gestita unitamente alla moglie e al figlio che da alcuni anni è entrato a fare parte dello staff è basata sulle vere origini del territorio e sulle tipicità della tradizione piacentina contribuendo così con orgoglio e soddisfazione a dare lustro ed immagine a Piacenza. Nel 2024 la trattoria “La Pireina” è stata iscritta nell’Albo comunale delle Botteghe Storiche di Piacenza del quale fanno parte le attività che hanno mantenuto insegne e arredi originari o che sono comunque significative per la tradizione e la cultura piacentina. Al di fuori dell’attività di ristorazione il Signor Giacobbi dal 2012 è divenuto membro di Presidenza della Associazione Confesercenti Piacenza. Inoltre, quale donatore di sangue, è insignito della medaglia d’oro.

Signor Nicolò Maserati

Il Signor Maserati dal 1982 gestisce in Comune di Castel San Giovanni la Libreria Puma, di cui tutt’oggi ne è il socio amministratore. Con la collaborazione di quella amministrazione comunale sono state negli anni organizzate numerosissime presentazioni di libri, sia di autori di livello nazionale sia, in particolare, di autori locali che grazie alla rassegna “Libri da Vivere” hanno avuto la possibilità di far conoscere i propri libri alla comunità locale. Rappresentante del sindacato SIL della Provincia di Piacenza dal 1996 fa parte di Confesercenti Piacenza nel cui ambito dal 2017 ricopre la carica di Presidente. Il Signor Maserati inoltre nel 1999 è stato eletto Consigliere Comunale del comune di Arena Po e fino al 2004 ha operato nell’ambito di quella Amministrazione. Nel 1997 ha fondato il comitato “Vita in Centro Storico di Castel San Giovanni”, di cui è stato dapprima vice Presidente e successivamente Presidente.

Tenente Colonnello in Riserva Raffaele Oliviero 

Il Tenente Colonnello in Riserva Raffaele Oliviero si è arruolato nel corpo della Guardia di Finanza nel 1999. Dopo aver ricoperto diversi incarichi di comando, dal 2021 al 2024 ha Comandato il Nucleo Polizia Economico Finanziaria presso il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Piacenza. Nell’ambito della carriera professionale ha sviluppato molteplici attività di investigazione nel settore della criminalità organizzata e della spesa pubblica nonché ha espletato attività di rilievo nei servizi di gestione dell’assistenza e dell’accoglienza dei migranti in arrivo via mare presso il porto di Catania. Insignito della croce d’argento per anzianità di servizio e della medaglia d’argento al merito di lungo comando da gennaio 2025 si è congedato dal Corpo e svolge l’attività di consulente d’azienda e consulente del credito.

Sig. Giuseppe Rossetti

Il Signor Rossetti Giuseppe è amministratore Unico di ROSSETTI MARKET S.r.l. e della Aymler Motors entrambe con sede in Alseno. Le due aziende costituiscono un gruppo con oltre 100 dipendenti che si sviluppa su un’area coperta di oltre 20 mila metri quadrati. Il Megastore Rossetti Market è in grado di offrire più di 100mila prodotti compresi fra i più svariati settori mentre Aymler Motors è ormai punto di riferimento a livello nazionale della ricambistica per tutti gli amanti del fuori strada, ampliando un’offerta che comprende i più importanti marchi del settore. Al di fuori dell’attività professionale il Signor Rossetti, che dal 2012 al 2021 è stato Presidente della Associazione Sportiva Dilettantistica USD Vigor Carpaneto divenuta poi Carpaneto Chero 1922, sostiene diverse società sportive del territorio, sia a livello professionistico che amatoriale. Inoltre attraverso l’azienda Rossetti Market ha sostenuto svariate iniziative culturali, socio – caritative, musicali e sportive del territorio, offrendo anche grandi spettacoli prodotti nel piazzale del centro commerciale che nel corso degli anni hanno visto anche ospiti nota fama.

Dott. Filippo Agostino Sordi Arcelli Fontana di Monteventano

Il Vice Questore Dott. Filippo Agostino Sordi Arcelli Fontana di Monteventano, immesso in servizio nel 2008, dal 2021 è in forza all’Area I dell’Ufficio I Analisi Coordinamento e Documentazione della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. Nel corso della carriera professionale negli anni dal 2011 al 2013 e dal 2016 al 2021 ha prestato servizio presso la Questura di Piacenza ricoprendo gli incarichi di Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, Vice Capo di Gabinetto, Dirigente della Squadra Mobile, Dirigente dell’Ufficio del Personale e Capo di Gabinetto del Questore nonché fra gli altri di Responsabile GOS, portavoce del Questore di Piacenza, Responsabile dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura di Piacenza, in più occasioni docente presso la Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Piacenza. Dal 2021 al 2022 è stato anche rappresentante del Ministero dell’Interno per il Security Scrutiny Group del programma “Horizon Europe” e nel 2023 è stato nominato responsabile del Gruppo di Lavoro per la revisione del Sistema Gestione Informatizzata degli Appunti istituito con Decreto del Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. Per l’attività svolta il Dirigente nel corso della sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti premiali tra i quali Encomi e Lodi per le numerose attività di polizia giudiziaria poste in essere tra le quali una importante indagine volta al contrasto dello sfruttamento della prostituzione e l’individuazione dei responsabili di un omicidio.