Concerto di Pasqua della Banca di Piacenza già “sold out”
Si rinnova anche quest’anno la tradizione del Concerto di Pasqua della Banca di Piacenza, giunto alla 39ª edizione. L’appuntamento è per lunedì 14 aprile, alle 21, nella Basilica di San Savino.
Sotto la direzione artistica del Gruppo strumentale Ciampi si esibiranno le voci bianche e giovanili (dirette da Paola Gandolfi) e miste (dirette da Alessandro Molinari) del Coro Polifonico Farnesiano e l’Orchestra Filarmonica Italiana, diretta dal maestro Camillo Mozzoni. Voci soliste: Erika Dilger, Alessia Minnone (soprani); Jihye Kim (contralto); Aronne Rivoli (tenore); Matteo Belmonte (basso). All’organo, Federico Perotti. Il concerto si concluderà con l’esecuzione del canto Alleluja, da “Il Messia” di G. F. Haendel.
I biglietti d’invito – che erano richiedibili da soci e clienti della Banca all’Ufficio Relazioni esterne – sono andati esauriti.
“Le vite delle donne contano”
Anche a Piacenza, presso la sala della Casa delle Associazioni di via Musso, verrà organizzata la presentazione del libro “Le vite delle donne contano” in presenza dell’autrice Francesca Totolo e del consigliere comunale, nonché avvocato, Sara Soresi. Appuntamento per il 26 aprile alle 17.30.
“Con soddisfazione – spiega una nota degli organizzatori – siamo riusciti a pianificare questo importante evento che mette in luce la correlazione tra immigrazione e gli omicidi di donne. A partire dal noto caso di Pamela Mastropietro, la cui madre Alessandra Verni ha voluto contribuire al libro con un proprio messaggio, andremo ad analizzare come dietro i dati sconfortanti di donne violentate e assassinate, ci sia il fenomeno migratorio.”
“Dall’Italia all’Europa – continua la nota – sono tanti i casi emblematici di come la sicurezza dei cittadini europei, soprattutto quella delle donne, sia messa in pericolo: dalle piazze di spaccio in Italia alle grooming gang del Regno Unito, passando per i quartieri a maggioranza islamica di paesi come Francia e Germania.”
Gli organizzatori infine sottolineano come “questo libro stia venendo presentato in tutta Italia, andando difatti ad abbattere quel muro di omertà che è stato creato da istituzioni, politica e magistratura”. L’accesso alla conferenza sarà possibile solo su prenotazione mandando una mail a eventinonconformi.pc@gmail.com
Il Genio Pontieri disinnesca bomba di profondità ritrovata nel porto di Piombino
Quest’oggi, giovedì 10 aprile gli artificieri del 2° Reggimento Genio Pontieri di stanza a Piacenza hanno completato le operazioni di neutralizzazione di un ordigno bellico rinvenuto nel porto di Piombino.
L’ordigno, una bomba di profondità risalente al periodo tra i due conflitti mondiali, è stato ritrovato durante i lavori di sistemazione del molo n. 2.
L’intervento, coordinato dalla Prefettura di Livorno sulla base delle indicazioni fornite dal Comando Forze Operative Nord dell’Esercito, ha visto all’opera congiuntamente personale specializzato dell’Esercito e della Marina Militare.
Le operazioni si sono svolte in due giornate durante le quali il personale del 2° Reggimento Genio Pontieri ha caricato la bomba su un automezzo militare, dopo averla imbracata, trasportandola successivamente in prossimità della banchina del porto da dove è stata calata in mare e affidata al personale della Marina Militare. Qui è stata rimorchiata al largo e fatta brillare dai Palombari del GOS (Gruppo Operativo Subacquei) del COMSUBIN (Comando Subacquei e Incursori), distaccati presso il nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di La Spezia.
Durante tutte le fasi dell’intervento le Forze dell’Ordine hanno garantito una cornice di sicurezza comprensiva di interdizione del traffico terrestre, mentre la Capitaneria di porto di Piombino ha provveduto all’interdizione del traffico marittimo.
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Sanità in Emilia-Romagna. Tagliaferri (FdI): “Criticitá, ticket, Cau e grave mancanza di trasparenza”
Il Gruppo di Fratelli d’Italia in Regione Emilia-Romagna esprime forti critiche per l’approvazione del bilancio di previsione 2025-2027, avvenuta con il voto contrario di tutta l’opposizione di centrodestra. “Ancora una volta, la Giunta ha scelto di addossare ai cittadini il peso di una gestione inefficiente, introducendo nuovi ticket sanitari e farmaceutici che non miglioreranno i servizi, ma serviranno solo a coprire un deficit di 200 milioni di euro. Nessuno nella maggioranza si assume la responsabilità di questa situazione, preferendo aumentare le tasse piuttosto che razionalizzare la spesa e ridurre gli sprechi: come dimostrano i 7 milioni di euro di ticket sanitari non riscossi.
La gestione sanitaria regionale presenta criticità evidenti. Le aziende sanitarie hanno registrato un peggioramento del bilancio nel 2023 rispetto all’anno precedente, con ritardi nell’approvazione che compromettono la trasparenza. I Centri di Assistenza Urgenza (CAU), nati per decongestionare i Pronto Soccorso, si sono rivelati inefficaci e fonte di tensioni tra i medici per le disparità retributive. Inoltre, la Giunta ha introdotto i nuovi ticket sanitari senza alcun confronto con l’opposizione, limitandosi a un annuncio in Commissione il 19 marzo e formalizzando la misura il 24 marzo. Il provvedimento, che entrerà in vigore il 2 maggio, prevede la compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini senza fornire dettagli chiari su modalità di applicazione e fasce di reddito coinvolte. La Regione stima un introito di 50 milioni nel 2025 e 70 milioni negli anni successivi, ma questi numeri restano incerti.
L’introduzione dei ticket avrà conseguenze concrete: in alcuni casi, il costo del ticket supererà quello del farmaco, disincentivando i cittadini a curarsi. I medici di base saranno gravati da un maggiore carico burocratico, mentre i farmacisti, costretti a riscuotere il ticket senza alcun riconoscimento economico, assumeranno di fatto il ruolo di “esattori”. Inoltre, la disparità di trattamento tra farmacie e ospedali, dove i farmaci continueranno a essere distribuiti gratuitamente, creerà una concorrenza sleale.
A tutto questo si aggiunge la lentezza con cui vengono fornite risposte ai consiglieri, ostacolando il loro lavoro di verifica. Un esempio emblematico è l’accesso agli atti richiesto a gennaio per conoscere i costi dei CAU: invece di ottenere una risposta entro i consueti 3-5 giorni, la scadenza è stata prorogata al 28 marzo. Questo venerdì ci è stato risposto “che i numeri non saranno disponibili fino ai bilanci di esercizio 2024 delle Ausl quindi 30 Aprile 2025”. Una risposta per noi di una gravità inaudita, perché se c’è in corso ancora una fase istruttoria, ciò significa che l’Assessorato dell’Emilia-Romagna non ha la minima idea dei costi dei Cau.
Fratelli d’Italia porterà il tema all’attenzione del Ministero della Sanità e delle Finanze e continuerà a vigilare affinché la sanità pubblica rimanga un diritto accessibile a tutti, attraverso una gestione più trasparente ed efficiente. Il Gruppo di Fdi chiede alla Giunta di fornire report puntuali sullo stato dei servizi sanitari, anche con cadenza trimestrale, e di avviare un confronto serio per trovare soluzioni che non penalizzino ulteriormente i cittadini”.
Giovanni Fattori: la modernità dei macchiaioli in mostra a Piacenza
Si è tenuta questa mattina presso palazzo XNL di Piacenza la presentazione in anteprima alla stampa della mostra Giovanni Fattori 1825-1908. Il ‘genio’ dei Macchiaioli”.
La mostra, allestita per celebrare il bicentenario della nascita dell’artista sarà inaugurata questo pomeriggio alla presenza delle autorità.
La soddisfazione della Fondazione e gli Obiettivi della Mostra ha espresso la grande soddisfazione e l’orgoglio di presentare alla città una mostra così significativa in occasione del bicentenario della nascita di Giovanni Fattori. Ha sottolineato come questa iniziativa sia nata all’interno di Rete Cultura Piacenza (di cui fanno parte Banca di Piacenza, Diocesi di Piacenza e Bobbio e Camera di Commercio dell’Emilia) e come XNL si configuri come un centro aperto al dialogo tra stili ed epoche.
(vedi video interviste qui sotto)
«Infatti – ha detto – qui abbiamo non solo un grande artista dell’Ottocento, ma anche alcune fotografie di un contemporaneo che reinterpreta la lezione di Giovanni Fattori. La mostra è pensata per soddisfare un pubblico ampio e diversificato, con l’auspicio che possa apprezzare questo “squarcio di bellezza” offerto alla città». Magnelli ha inoltre evidenziato come grandi mostre possano rappresentare uno straordinario volano non solo per la conoscenza di una città, ma anche per lo sviluppo economico, generando valori culturali, spirituali e concreti. «Noi ci auguriamo che le persone che verranno a vedere Fattori possano anche vedere Piacenza e quello che rappresenta».
Elisabetta Matteucci, curatrice della mostra insieme a Fernando Mazzocca e Giorgio Marini ha illustrato l’ambizione del team curatoriale: «restituire la personalità di Fattori, dunque una delle figure più autentiche e coerenti del panorama figurativo europeo ottocentesco, restituendone la dimensione umana oltre che artistica. Questo è stato possibile grazie alla ricostruzione di un ritratto psicologico e a una lettura degli eventi della sua vita inseparabili dalla sua arte. Il contesto storico è quello della società italiana postunitaria, in cui l’impegno dei pittori macchiaioli, e in primo luogo di Fattori, nell’elaborazione di un linguaggio nazionale era evidente».
La mostra presenta un numero considerevole di opere: «i dipinti ad olio raggiungono il numero di 100, mentre tra disegni ed incisione, dunque opera grafica, all’incirca 70».
La curatrice spera che i visitatori possano «avvicinare questa personalità straordinaria che conquista da subito per la sua umanità e la sua capacità superiore rispetto agli altri componenti del gruppo macchiaiolo di riuscire a dominare ogni genere pittorico».
Elisabetta Matteucci ha sottolineato come, nella percezione comune, il nome di Fattori sia spesso associato al genere militare, nonostante lui non sia mai stato un soldato né abbia partecipato a guerre d’indipendenza. «In realtà lui è stato un pittore che ha saputo descrivere in maniera lirica la natura con opere straordinarie ed è stato un grandissimo pittore di figura, un grande ritrattista».
L’esposizione presenterà un importante numero di opere, ben 170, di cui 100 dipinti e 70 tra disegni e incisioni. Oltre ai dipinti più celebri, conosciuti per i ritratti, i paesaggi en plein air, i soggetti di vita rurale, le scene della Maremma e i soggetti militari, la mostra dedicherà particolare attenzione alla sua produzione grafica (disegni, acqueforti, incisioni), evidenziando la sua capacità di rinnovamento del linguaggio e l’impatto sulla grafica italiana del Novecento.
Ponte tra Passato e Contemporaneità: La sezione conclusiva del percorso espositivo, curata dalla direttrice di XNL Arte Paola Nicolin, creerà un collegamento tra l’opera di Fattori e la contemporaneità attraverso le opere del fotografo Elger Esser (Stoccarda, 1967), interprete della relazione tra pittura e fotografia
Questa sezione vuole mostrare come un artista dell’Ottocento possa ancora dialogare con le espressioni artistiche attuali
Mostra Collegata: In collaborazione con la mostra di XNL Piacenza, la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi presenta “Da Ghiglia a Morandi. Ripensare Fattori nel Novecento”, a cura di Barbara Cinelli
Questa mostra, visitabile con lo stesso biglietto dell’esposizione a XNL, presenta oltre 30 opere di grandi artisti del Novecento come Giorgio Morandi, Carlo Carrà, Ardengo Soffici e Oscar Ghiglia, che esplorano il dialogo a distanza con Giovanni Fattori
La mostra “Giovanni Fattori 1825-1908. Il ‘genio’ dei Macchiaioli”, sarà visitabile a XNL Piacenza dal 29 marzo al 29 giugno.
Orari di Apertura: La mostra sarà visitabile dal 29 marzo al 29 giugno. Gli orari di apertura sono dal martedì al venerdì, dalle ore 10 alle 19, e il sabato, domenica e tutti i festivi dalle 10 alle 20.
Contatti per Informazioni e Prenotazioni: Per ulteriori informazioni e prenotazioni è attivo un Contact center al numero +39 329 5617174 e all’indirizzo e-mail infomostre@xnlpiacenza.it
Informazioni e acquisto biglietti sono disponibili anche sul sito xnlpiacenza.it e su Vivaticket.
Cgil sul comandante della polizia locale: “Strumentale polverone e pettegolezzi”
La vicenda del comandante della polizia locale Mirko Mussi (che avrebbe rotto la porta dell’ufficio di un commissario per prelevare un documento e che potrebbe ricevere una sanzione disciplinare) ha portato ad un incontro fra o sindacati (Sulpl, Cisl, Uil, Csa), il sindaco Tarasconi ed il direttore generale del Comune Luca Canessa. A quest’incontro non era invece presente la Cgil che ora con un comunicato prende una posizione netta e parla di polverone sollevato dai giornali.
“Poca sostanza e molte ragioni di convenienza nelle posizioni sindacali emerse nell’incontro tra alcune sigle sindacali, la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi, Il direttore generale del Comune Luca Canessa sui fatti riguardanti il comandante Mirko Mussi e la porta danneggiata.
Come Fp Cgil di Piacenza avevamo chiesto all’Amministrazione e alle altre sigle un rinvio perché non potevamo esserci, e non ci è stato concesso. Ad oggi non ci stupisce, visti gli esiti, che non ci sia stata disponibilità perché l’incontro è stato un pretesto per attaccare il Comandante al di là del merito dei fatti.
Chiediamo ovviamente che sia fatta piena luce – da parte degli organismi deputati su quanto accaduto lo scorso 4 marzo e lo chiediamo nell’interesse del Comando di Polizia Locale di Piacenza e di tutte le persone coinvolte. Di certo, ora si apre un percorso in cui gli organismi disciplinari consentiranno la comprensione dei fatti ed il loro corretto inquadramento, e da qui le eventuali conseguenze disciplinari sul personale interessato.
Detto questo, ci tocca anche deplorare uno strumentale “polverone” agitato sulla stampa attraverso ricostruzioni truculente e in buona parte fantasiose con l’unico mal celato obiettivo di delegittimare il comandante della polizia locale. Le conseguenza di questo polverone e dei pettegolezzi – ancor prima che qualsivoglia pronuncia oggettiva e di merito – è quella di danneggiare l’immagine del Corpo di Polizia Locale e quella del Comandante.
Riteniamo che il comportamento dei dirigenti debba essere sempre monitorato anche dal punto di vista disciplinare, tant’è che come Fp Cgil, e senza linciaggi a mezzo stampa, avevamo in passato segnalato situazioni ancora più rilevanti che riguardavano il rapporto e la relazione tra i dirigenti stessi e i dipendenti”.
Denunciate due giovanissime trovate con arnesi da scasso
Due ragazze di 19 e 17 anni sono state denunciate dopo essere state sorprese con arnesi da scasso e un anello precedentemente rubato.
Domenica, 9 marzo nel primo pomeriggio, due “gazzelle” del Radiomobile di Piacenza sono accorse in una traversa dello Stradone Farnese, dove un cittadino aveva notato e riconosciuto due ragazze che corrispondevano a quelle viste dalla madre il 19 febbraio 2025 la madre nell’androne condominio ove, poco prima di accorgersi che ignoti si erano introdotti nel suo appartamento rubando alcuni monili d’oro. Il furto era stato denunciando presso la questura di Piacenza. I militari del Radiomobile, sentite le testimonianze dell’uomo e della madre hanno condotto in caserma le giovani, sprovviste di documenti di riconoscimento.
Dopo l’identificazione e le perquisizione sono state trovate in possesso di due grossi cacciaviti, una chiave a rullino ed altre tre piccoli cacciaviti di piccole dimensioni nascosti nei calzini e nei giubbotti che indossavano. La più giovane delle due indossava nella sua mano sinistra un vistoso anello d’oro con una pietra blu contornata da altre piccole pietre preziose risultato oggetto di furto in un appartamento di via IV Novembre. L’anello è stato sequestrato in attesa della restituzione alla legittima proprietaria. La giovane veniva denunciata per ricettazione e insieme alla sua complice per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli.
Arrestati in via Roma a Piacenza due spacciatori ventenni
Continua l’attività di contrasto alla criminalità diffusa ed allo spaccio di stupefacenti da parte della Polizia di Stato.l
Nel corso dell’ultima settima, l’attenzione degli investigatori della Squadra Mobile di Piacenza si è rivolta in particolare al centro storico, nella delicata zona di via Roma.
Nel corso dei servizi di osservazione, ad inizio settimana sono stati individuati in via Roma due soggetti sospetti, presumibilmente dell’est Europa, che si muovevano con fare sospetto tra i bar della zona e gli automobilisti in transito.
Dopo alcuni giorni di pedinamenti, gli investigatori della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Piacenza, nel primo pomeriggio di ieri hanno assistito in diretta ad una cessione di cocaina da parte dei due sospetti ad un automobilista in transito. Tutti e tre sono stati fermati.
L’acquirenteė stato trovato in possesso di una dose di cocaina appena ricevuta e sanzionato quale assuntore di stupefacenti; essendo risultato privo di patente di guida e di assicurazione, è stato colpito anche dalle pesanti sanzioni previste dal Codice della Strada ed il suo veicolo sottoposto a sequestro finalizzato alla confisca del bene.
I due pusher avevano con sé denaro e altre nove dosi di cocaina pronte alla vendita al dettaglio.
La base di stoccaggio della sostanza era collocata proprio in un appartamento di via Roma che è stato perquisito con il rinvenimento di altre 22 dosi di cocaina, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente.
I due spacciatori sono quindi stati arrestati dalla Polizia ed al termine degli atti, condotti in carcere. Si tratta di due ventenni albanesi, incensurati in Italia e giunti da poco nel nostro Paese. Uno dei due è risultato irregolare sul territorio nazionale.
Complessivamente sono stati sequestrati 32 involucri di cellophane contenenti polvere bianca, per un peso lordo totale di 30,11 grammi, positivi all’analisi orientativa alla cocaina e la somma di euro 1700 in banconote di piccolo taglio, ritenuta provento dell’attività illecita.
Proseguono le indagini per ricostruire la rete di clienti dei due arrestati, ed i canali di approvvigionamento degli stupefacenti.
Presentazione del libro “La nebbia e il crisantemo” di Maria Grazia Passioni (Officine Gutenberg, 2024)
Una giornalista e un fiore nella nebbia, tra storie di violenza e un finale da riscrivere
In La nebbia e il crisantemo, l’autrice racconta la storia di Yoko Ferrari, giovane giornalista che scrive di violenza sulle donne. Siamo a Piacenza, nella provincia emiliana, e la nebbia, simbolo di un paesaggio interiore, diventa la cornice di una narrazione che intreccia temi di giustizia e autodeterminazione. Yoko, con un passato segnato da cicatrici profonde, affronta il dolore e la sofferenza con una forza unica e personale.
Il romanzo si confronta con temi di grande attualità, come l’emancipazione femminile, la lotta contro la violenza di genere e la difficile ricerca di un equilibrio tra passato doloroso e futuro possibile. L’autrice evita le trame convenzionali, costruendo una storia che si allontana dalla retorica, per indagare la complessità dell’animo umano e il difficile cammino della protagonista.
Yoko, con le sue radici giapponesi e italiane, disabile e resiliente, è una figura fuori dagli schemi, un’outsider che rifiuta la realtà. Il romanzo, che si inserisce nel genere noir, è l’atto esplorativo di chi vuole conoscere da vicino la paura di farsi giustizia da sé, per esorcizzarla. Racconta un percorso senza redenzione facile, ma con uno spiraglio di speranza nel finale. Un finale che invita a riscrivere la propria storia, mostrando come, anche dalle ferite più profonde, possano nascere bellezza e nuova forza.
Con un respiro universale, La nebbia e il crisantemo è un viaggio che parla di inclusione, memoria e rinascita, un libro che offre l’opportunità di crescere attraverso la trasformazione del dolore. Il titolo ci svelerà significati diversi: oltre alla nebbia che avvolge la storia, il crisantemo, fiore dei morti, ci ricorda le vittime, ma in Giappone è anche simbolo di rinascita. Il riferimento al saggio dell’antropologa Ruth Benedict, Il crisantemo e la spada, commissionato dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor, ci introduce a una riflessione sulle due anime di questo popolo: sensibilità e sacrificio.
L’evento del 7 marzo, che si aprirà con l’incontro con l’autrice e si chiuderà con un aperitivo offerto dalla Libreria Fahrenheit diventa anche l’occasione per celebrare la Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo offrendo uno spazio di riflessione sulle storie di donne che affrontano il dolore e la violenza con coraggio. La presentazione si propone come un momento per valorizzare la forza femminile e il diritto di ogni donna a scrivere il proprio destino.
Maria Grazia Passioni è nata a Piacenza, ma lavora da sempre altrove, muovendosi tra partenze e nostalgie di ritorno. Parla varie lingue tra cui il giapponese, ama il tè, il vino, il greige della nebbia e i pois di Yayoi Kusama. Si occupa di comunicazione, ma è stato alla Scuola Holden che ha scoperto la scrittura. La nebbia e il crisantemo è il suo primo romanzo.
L’otto marzo di Piacenza
In occasione della Giornata internazionale della donna, il Tavolo Politiche di Genere propone, con la partecipazione della Regione Emilia Romagna e di Art-ER, un evento incentrato su diritti e stereotipi di genere nell’ambito del digitale, della scienza, della tecnologia, dell’arte e delle discipline matematiche. “Women in STEAM – Oltre il divario di genere”, si terrà venerdì 7 marzo a Palazzo Farnese e si articolerà in due momenti distinti della giornata:
– dalle 10 alle 13, l’incontro rivolto agli studenti di ISII Marconi, Liceo Cassinari, Centro di Formazione Professionale Don Orione, Liceo Colombini e Liceo Respighi. Parteciperanno le assessore Serena Groppelli e Nicoletta Corvi, Michela De Biasio per l’Agenda Digitale della Regione Emilia Romagna, Daniel Caratti e Paola Tavanelli di Art-er, la studentessa di Medicina Alice Lombardelli. Seguirà un dibattito e la possibilità, per ragazze e ragazzi, di cimentarsi con le attività dei point esperienziali di Hammer Team dedicato alla Formula 1, Conservatorio Nicolini, Digitale Facile e il focus sul linguaggio dei Centri Antiviolenza;
– dalle 16.30 alle 18.30, l’evento aperto alla cittadinanza: in dialogo con le assessore Serena Groppelli e Nicoletta Corvi interverranno Elisa Tatano, general manager dell’azienda Tatano Energie Rinnovabili e presidente del comparto Piccola Industria di Confindustria Piacenza, Michela De Biasio per l’Agenda Digitale della Regione Emilia Romagna, Daniel Caratti e Paola Tavanelli di Art-er. Saranno presenti anche i point esperienziali già a disposizione degli studenti durante la fascia mattutina e, in conclusione, un piccolo aperitivo offerto grazie al sostegno di Coop Alleanza 3.0.
Tutti gli eventi in calendario nel mese
7 marzo, ore 10 – Aula consiliare della Provincia in via Garibaldi 50
La Consigliera di parità promuove l’incontro “DONNE LAVORO DIGNITA’: se l’8 per me l’8 per tutte. Promuovere parità e qualità del lavoro”.
8 marzo, ore 9 – Largo Battisti
La Questura di Piacenza sarà presente con un proprio stand dedicato alla campagna di sensibilizzazione “Questo non è amore”.
8 marzo, ore 16 – Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, via San Siro 13
Presentazione del dipinto “Allieva dalle calze rosse” di Vanda Seccia
13 marzo, ore 15 – Aula Magna dell’Istituto Romagnosi
Il Centro Italiano Femminile di Piacenza presenta, con l’intervento dell’autrice, il libro “Il sottosopra dell’amore” di Silvia Tizzoni, scrittrice, psicologa e psicoterapeuta.
15 marzo, ore 10.45 – Galleria Biffi Arte – Via Chiapponi, 39
Nuovi Viaggiatori Aps presenta: “Maria Callas. La diva umana”.
Incontro con Annarita Briganti, scrittrice, giornalista, opinionista di Mediaset, che, in dialogo con Adele Boncordo e Anna Leonida, presenterà il suo libro dedicato alla Divina.
19 marzo, ore 14 – Sala consiliare della Provincia, via Garibaldi 50.
La Consigliera di Parità propone l’incontro: “Salute e sicurezza sul lavoro, il benessere lavorativo come paradigma per creare valore”.
27 marzo, ore 18 – Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano
Il Soroptimist International d’Italia, Club di Piacenza, presenta “Menopausa: un nuovo capitolo tra salute e lavoro”, incontro con la ginecologa Graziella Leopolo e Manuela Peretti, autrice del blog “Manupausa”.
29 marzo, ore 17 – Laboratorio Aperto, ex chiesa del Carmine
Il Soroptimist International d’Italia, Club di Piacenza presenta “L’energia della natura”, mostra di pittura/scultura delle artiste Marisa Montesissa e Alessandra Gregori.
Bilancio in crescita per Emilbanca
La crescita di Emil Banca continua anche nel 2024. La Banca di credito cooperativo del Gruppo Iccrea presente con 96 filiali in tutte e 5 le provincie lungo la via Emilia (Bologna, Modena, Reggio, Parma e Piacenza) oltre che a Ferrara e nel mantovano, conferma il trend degli ultimi anni e chiude un altro bilancio più che positivo dopo i numeri record segnati nel 2023.
Cresce la raccolta totale, che si attesa sopra i 7,5 miliardi di euro (+ 5,4% sul 2023), trascinata da un’impennata della raccolta diretta che al 31.12.24 era sopra i 4,8 miliardi di euro (+6,5%)
Crescono anche gli impieghi che, a fronte di un mercato che sconta ancora la situazione di incertezza internazionale segnata dal perdurare delle guerre, dall’aumento dei costi energetici e dalla paura dell’introduzione di forti dazi doganali che potrebbero mettere in difficoltà l’export della regione, segnano un + 0,7% e sfiorano i 4 miliardi di euro.
I mezzi amministrati superano così gli 11,5 miliardi euro, crescendo rispetto allo scorso anno del 3,7%
Resta forte l’impegno per il Terzo settore che nel corso del 2024 ha visto l’entrata di 300 nuovi clienti per un aumento degli impieghi verso le realtà dell’economia sociale regionale di circa 20 milioni di euro.
Rispetto al 2023 sono migliorati anche gli indici di rischio e la sostenibilità del reddito, oggi meno legato alla variazione dei tassi, con una maggiore incidenza delle commissioni sull’utile finale che dimostra come la clientela si affidi sempre di più alla Banca per la gestione delle proprie esigenze finanziarie.
Il Rapporto NPL/Impieghi resta stabile sotto al 3% mentre il rapporto Sofferenze Lorde/Impieghi è diminuito fino allo 0,6% (nel 2023 era 0,76%). Contemporaneamente è migliorato il tasso di copertura delle inadempienze probabili, che passa dal 52% al 55%.
Cresce quindi anche la solidità con il Cet 1 che passa dal 15,2 di fine 2021 al 18,7% del dicembre 2024, oltre 9 punti percentuali sopra il requisito minimo da rispettare su base consolidata per il Gruppo BCC Iccrea.
Ancora molto elevato l’Utile di esercizio che supera i 60,5 milioni di euro
“Rispetto al 2023, il nostro Prodotto Bancario Lordo è aumentato di 410 milioni di euro, più o meno il valore complessivo di una piccola Bcc. Un così forte aumento dei ricavi evidenzia la capacità dei nostri colleghi di collocare prodotti e servizi che intercettano i bisogni della clientela – ha commentato il direttore generale Matteo Passini – L’utile complessivo resta su una quota di grande soddisfazione e ampiamente sopra i livelli dell’era pre-pandemia. Ma l’importante per noi non è quanto utile si produce ma come questo viene prodotto e poi utilizzato. I risultati del 2024 sono stati ottenuti con una forte attenzione alla sostenibilità, interna e dei nostri clienti, abbiamo messo in campo importanti cambiamenti organizzativi e sono partiti diversi progetti per il benessere delle persone. Il 17% delle nostre filiali si trova in aree interne, piccoli paesi lontani dai grandi centri e con pochi servizi e opportunità. Queste filiali generano il 10% dei volumi bancari. Tuttavia, invece di chiuderle come stanno facendo le banche non cooperative con gli sportelli non remunerativi, stiamo lavorando per aumentarne l’impatto sulle comunità locali”.
“Negli ultimi tre esercizi la nostra Banca è riuscita a produrre più di 180 milioni euro di Utile complessivo che, tolta una piccolissima quota andata al fondo di sviluppo della cooperazione, è rimasto interamente nel territorio che lo ha prodotto. Nemmeno un centesimo è andato a fondi speculativi o all’estero – ha commentato il presidente della Bcc, Gian Luca Galletti – Una parte importante è stato destinato ai nostri 56 mila soci che in questo periodo hanno visto il valore delle quote aumentare di oltre l’ 11% e ricevere oltre 9 milioni euro in dividendi. Il resto è andato ad aumentare il nostro patrimonio indivisibile, fondamentale per la capacità della Banca di sostenere la competitività delle nostre aziende e di dare credito alle famiglie. Grazie a questi risultati – ha concluso – anche quest’anno, come avviene da diversi esercizi, il Cda ha stabilito di premiare l’impegno dei nostri 700 collaboratori con un premio di 2500 euro, uguale per tutti, senza distinzione di ruolo o livello”.
Trespidi e Soresi smentiscono l’assessore Bongiorni sulla sospensione del cantiere di piazza Cittadella
Non passa giorno senza che si aggiunga un tassello al già perturbato puzzle di piazza Cittadella. Ieri l’assessore e vicesindaco di Piacenza Matteo Bongiorni, attraverso un comunicato stampa aveva affermato che il cantiere non era formalmente sospeso, ma solo temporaneamente fermo e che il cronoprogramma sarà comunque rispettato. Due affermazioni che oggi sono state smentite da altrettanti esponenti dell’opposizione, il consigliere comunale di Liberi Massimo Trespidi e la capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi.
Il primo ha reso noto di essersi incontrato con il prefetto di Piacenza, Paolo Ponta, per esprimere la propria “preoccupazione per la vicenda di Piazza Cittadella”.
«Ho voluto portare all’attenzione del prefetto la situazione di assoluta incertezza che circonda il cantiere di Piazza Cittadella, un’opera ferma da mesi senza spiegazioni chiare e con troppe ombre sulle responsabilità – spiega Trespidi. – Il prefetto mi ha assicurato che l’attenzione sulla vicenda è massima, un segnale importante che spero possa portare a verifiche approfondite su quanto sta accadendo».
Trespidi poi conferma quanto avevamo in anticipato con il nostro articolo di ieri ossia che Ireti ha dato il via libera allo spostamento dei tubi fognari quasi un mese fa, ma che nulla nel frattempo è accaduto. Per questo il consigliere comunale replica in maniera secca all’assessore ai lavori pubblici e vicesindaco Matteo Bongiorni, che ha attribuito il rallentamento del cantiere alla questione dei sottoservizi: «Non è così. In base alle documentazioni depositate dal Responsabile Unico del Procedimento (RUP), esistono tutti gli elementi tecnici per procedere con gli scavi: la questione della fognatura perciò non giustifica questo immobilismo. Questa relazione, risalente a 21 giorni fa, dimostra che nulla ostacola i lavori, eppure il cantiere è ancora fermo».
Trespidi in conclusione solleva nuovamente la questione della bancabilità: «Inoltre, il RUP ha richiesto un riscontro dettagliato sullo stato di avanzamento della pratica di bancabilità di Piacenza Parcheggi».
Sara Soresi ha invece affidato la sua smentita ad un video pubblicato su Facebook. La capogruppo di Fratelli d’Italia in esso fa riferimento al comunicato diffuso dal Comune in cui il vicesindaco Bongiorni spiegava la posizione dell’Amministrazione.
«In questo comunicato – riferisce Soresi – il Comune ci dice sostanzialmente tre cose. La prima è l’Ente più di così non può e che deve attenersi al mero controllo, ad essere un supervisore perché l’opera è realizzata da un soggetto privato».
«È vero – rimarca la capogruppo di FdI – che è realizzata da un soggetto privato, è vero anche che si tratta di un’opera pubblica, anzi la più grande opera pubblica che sta portando avanti l’amministrazione Tarasconi ad oggi. Essendo il concedente pubblico, credo che un controllo più approfondito sarebbe auspicabile».
«La seconda cosa che il Comune tiene a dirci – prosegue la consigliera – è che dalle interlocuzioni con Piacenza Parcheggi i tempi del cantiere non saranno allungati. Qui mi permetto di dire non è così perché come risulta da un mio accesso agli atti emerge una comunicazione di Piacenza Parcheggi con la quale la stessa dice al Comune di Piacenza, che i tempi si cioè si allungheranno ed anche che i costi aumenteranno».
«La terza cosa che il Comune di Piacenza tiene a precisare, ripetendolo più volte, – conclude Soresi – è che non c’è stata nessuna sospensione formale. Ecco, questo non corrisponde al vero, nel senso che da un accesso agli atti ho ricevuto una comunicazione inviata dal Comune di Piacenza a Piacenza Parcheggi, dove addirittura nel titolo compare “Riscontro verbale, sospensione, acquisito al protocollo in data ….”. Nella comunicazione il RUP, (quello che dopo pochi giorni, tra l’altro, è stato sostituito) ci tiene a precisare che in primo luogo si ritiene opportuno evidenziare la peculiarità della situazione in quanto la sospensione dei lavori disposta al 27 novembre 2024 è stata segnalata l’ente concedente con un ritardo di 51 giorni. Quindi mette nero su bianco che c’è stata una sospensione formale».
La capogruppo di Fratelli d’Italia conclude il suo video con una considerazione tranchant: «Quindi i casi sono due: o l’Amministrazione mente, sapendo di mentire, o l’Amministrazione non sa quello che avviene negli uffici. Credo che entrambi i casi siano comunque gravi».
Un’immagine tratta dal video pubblicato da Sara Soresi su Facebook