Bilancio di previsione della Provincia di Piacenza: discussione vivace sulle risorse per le strade

La complessa serie di questioni connesse a entità e modalità di acquisizione delle risorse per la manutenzione straordinaria delle strade di competenza, specialmente quelle colpite da frane, ha caratterizzato la seduta del Consiglio Provinciale di ieri, tenutosi in forma mista. Il delicato tema si è inserito nel quadro dei numerosi assestamenti approvati dall’assemblea, che ha espresso unanime voto favorevole su Bilancio di previsione 2025-2027 e Dup 2026-2028.

Per quanto riguarda le entrate, l’incremento di quelle tributarie è di 300mila euro per l’esercizio corrente e di 250mila per il prossimo biennio. Iscritte ulteriori risorse statali (699mila euro) per finanziare il caro materiali. Giù le previsioni riferite al trasferimento di fondi dallo Stato per il finanziamento delle spese di progettazione per il sistema viario (meno 345mila euro) e per gli edifici scolastici (meno 350mila euro). Per il potenziamento della digitalizzazione dell’Ente sono stati trasferiti oltre 931mila euro: di fatto un rimborso, perché la Provincia ha già completato con risorse proprie la transizione al cloud per le piattaforme più rilevanti.

Dal lato della spesa la presidente della Provincia Monica Patelli ha rimarcato l’incremento del fondo per il salario accessorio del personale per 290.000 euro (annui) ai sensi del Decreto 25/2025 e del c.d. Decreto P.A.: «Una scelta coraggiosa e consapevole che abbiamo condiviso con la dirigenza dell’Ente e con i Consiglieri, e già oggetto di confronto con i sindacati. Occorre ridurre il gap retributivo presente tra Enti Locali e altri comparti della P.A., e non è solo questione di equità: l’obiettivo è anche rendere il nostro Ente più attrattivo nella ricerca di personale e fidelizzare chi è già presente, riducendo il rischio che le esperienze accumulate e la formazione offerta dalla Provincia stessa si trasferiscano in altre realtà pubbliche a causa dei rilevanti squilibri retributivi. Questa scelta è anche un messaggio di fiducia verso la nostra risorsa più preziosa, i nostri collaboratori». Pieno appoggio alla decisione è stato espresso dal consigliere Bonini: «Fondamentale per il buon andamento dell’economia di mercato è anche il buon funzionamento delle istituzioni: per questo alle pubbliche amministrazioni servono persone capaci e motivate, quindi anche equamente retribuite».

Vivace è stato il dibattito, che ha incluso considerazioni dalle non implicite venature politiche sul ruolo di Governo e Regione, che ha coinvolto il Consiglio in merito alle risorse statali prima tagliate e poi in parte ripristinate per la manutenzione straordinaria delle strade: hanno preso la parola le consigliere Pompini (sua, sul tema, anche la comunicazione iniziale), Galvani, Valla e Calza (delegata alla Viabilità) e i consiglieri Morganti, Albertini, Papamarenghi e Scagnelli, e infine la Presidente.

Condivisa, seppur con sfumature differenti, la preoccupazione per gli importi e soprattutto per i tempi in cui le risorse dovranno essere gestite: la presidente Monica Patelli, prima del richiamo finale al consueto spirito collaborativo del Consiglio, ha spiegato che il taglio ora previsto è di circa il 7%, che per la Provincia di Piacenza equivale a 156mila euro in meno per ciascuna delle annualità 2025 e 2026. L’ente sopperirà per il 2025 con risorse proprie, nell’auspicio – condiviso anche da UPI – che il decreto di cui si attende (entro il 14 agosto) l’emanazione, oltre a integrare le risorse stanziate, renda meno stringenti di quanto paventato i parametri relativi ai tempi per la loro concessione ed erogazione.

Per le manutenzioni – invece – ordinarie della rete stradale di competenza, il budget cresce di 106mila euro impiegando, per buona parte, avanzo vincolato derivante da sanzioni per violazioni al Codice della Strada. Incrementato per oltre 92 mila euro, inoltre, il budget per le manutenzioni degli edifici scolastici.

Dalla parte degli investimenti sono di rilievo, tra l’altro, gli interventi di manutenzione straordinaria alla rete viaria per oltre 1,1 milione di euro (di cui 390mila finanziati da risorse dell’Ente) e il trasferimento di 250mila euro al Comune di Piacenza per la progettazione di opere viabilistiche esterne al futuro nuovo ospedale. Integrati per 329mila euro gli investimenti, finalizzati anche all’efficientamento energetico, per l’edilizia scolastica. Sarà rimodulato il mutuo previsto per la nuova costruzione della palestra presso l’ex Laboratorio Pontieri, prevedendone l’accensione presso l’Istituto del Credito Sportivo con ammortamento in dieci anni.

Con la variazione di assestamento, il Consiglio – su richiesta del Servizio edilizia – ha poi apposto un vincolo di amministrazione all’avanzo disponibile per l’intervento PNRR al liceo “Gioia”: oltre 441mila euro si aggiungono all’accantonamento precedente per lo stesso intervento, per un totale di oltre 808mila euro a disposizione per eventuali varianti necessarie a concludere l’intervento entro i termini fissati dal PNRR.

Ok del Consiglio anche al Documento Unico di Programmazione 2026-2028: il D.U.P. approvato conferma l’impostazione del precedente, aggiornandone l’analisi di contesto.

Approvati, infine, due schemi di convenzione tra la Provincia di Piacenza e la Provincia di Parma. Nel primo caso si tratta della convenzione già in essere tra i due Enti per la progettazione e la realizzazione dell’intervento denominato “Messa in sicurezza S.P. n. 57 km 3+640 Ponte sul Torrente Stirone” per il manufatto recentemente riaperto al traffico: il cofinanziamento a carico della Provincia di Piacenza passa da 260mila a 310mila euro. Nel secondo caso la Provincia di Piacenza assume il 50% del costo dell’intervento eseguito dalla Provincia di Parma, pari a 190mila euro, per la progettazione e realizzazione della “Messa in sicurezza del Ponte sul Torrente Ongina al km 1+250 della S.P. n. 46 di Busseto”.

Il consueto spazio iniziale per le Comunicazioni ha riguardato la viabilità da più punti di vista.
La consigliera Pompini ha chiesto una maggiore attenzione della politica rispetto alle strade di competenza (in primis quelle della Val d’Arda) più duramente colpite dalle frane, sottolineando la gravità dell’impatto del problema anche sulla vita quotidiana della cittadinanza.

La consigliera Calza ha annunciato di aver chiesto al nuovo prefetto Patrizia Palmisani di convocare l’Osservatorio sulla sicurezza stradale al fine di ridurre l’attuale stato di incertezza in merito alla corretta interpretazione delle regole sui dispositivi che accertano la violazione dei limiti di velocità, frequente causa di incidenti stradali.

La consigliera Galvani, anche in qualità di sindaco di Rottofreno, ha espresso grande soddisfazione per la conclusione del non facile percorso di realizzazione della pista ciclopedonale Rottofreno-Centora, importante passo verso una mobilità sostenibile e sicura: nella serata di ieri, presenti anche la presidente Patelli e la consigliera Calza, si è tenuto il festoso evento di accensione ufficiale del nuovo impianto di illuminazione della pista.




Continua il ping pong politico su piazza Cittadella

Continua il ping pong politico su piazza Cittadella che vede contrapposte la maggioranza di centro sinistra e la minoranza di centro destra. Questo pomeriggio i grippi consiliari di Fratelli d’Italia, Lega e Civica Barbieri Sindaco-Trespidi con Liberi hanno tenuto un incontro con la stampa presso la Sala Cattivelli del Comune di Piacenza in Piazza Cavalli. Dopo poche ore ai giornalisti  è arrivata la convocazione per domani da parte della maggioranza consiliare. 

Qui sotto intanto potete ascoltare Patrizia Barbieri e Sara Soresi che fanno un sunto di quanto è stato detto. A seguire la presa di posizione di Alternativa per Piacenza.

Sulla vicenda interviene anche Alternativa per Piacenza che “si dissocia” da questi batti e ribatti in corso fra maggioranza e minoranza di centro destra.

“Alternativa per Piacenza ritiene inutile, in questo momento, inserirsi nello stuccoso dibattito sul rimpallo di responsabilità sul progetto di Piazza Cittadella tra questa Amministrazione, la maggioranza che la sostiene e l’opposizione di destra.
Crediamo che le responsabilità della “politica” nel disastro annunciato di Piazza Cittadella siano chiare e di averlo ben documentato da almeno due anni sia attraverso il nostro programma elettorale della campagna 2022 [libro giallo], sia con le prese di posizione dei nostri due Consiglieri di minoranza in Consiglio Comunale, sia attraverso le dimissioni del nostro Consigliere dalla Presidenza della commissione 5 sulla legalità.
Gli unici che riteniamo abbiano in questo momento diritto di parola sono quelle Associazioni e quei Cittadini che in tutti questi anni si sono battuti per ostacolare democraticamente un progetto che, nato vecchio e obsoleto – e peggio gestito negli anni – non avrebbe potuto far altro che arrivare al disastro odierno.
Associazioni e cittadini che sono arrivati financo ad autotassarsi per proporre ricorso contro l’abbattimento degli alberi in Piazza Cittadella e che hanno saputo mobilitare una grande coscienza critica in città, purtroppo inascoltata.
Oggi quello che più ci interessa è il futuro di questa piazza “violentata” che merita di essere immaginato in modo completamente diverso da come si è ritenuto di gestire l’attuale progetto.
Ci si augura che dalla situazione corrente si sappia prendere coscienza di un metodo di amministrare la cosa pubblica quanto meno distante anni luce dai cittadini e dalla loro voglia/diritto di coinvolgimento.
Sentiamo parlare di un piano “B” sul futuro della Piazza di cui nessuno ne conosce il contenuto tranne che nelle “segrete stanze”. Renderlo pubblico e soprattutto condividerlo con la cittadinanza quanto prima e non a decisione presa crediamo sia un primo passo per dimostrare di aver recepito la lezione.
Un altro forte segnale di discontinuità, nella gestione della cosa pubblica, ci auguriamo di vederlo nella analisi e discussione sulle osservazioni al Piano Urbanistico Generale che nei prossimi mesi vedrà uffici tecnici e Consiglio Comunale impegnati.
Sappiamo che molte Associazioni e Cittadini che si sono battuti per Piazza Cittadella hanno presentato decine di osservazioni puntuali al documento in fase di approvazione. Auspichiamo che questa volta la “politica” sappia interpretare e valorizzare gli sforzi competenti dei tanti cittadini che hanno voluto dare il proprio contributo, non relegando tale sforzo a mero esercizio tecnico.
Un segnale di vera partecipazione che non riparerà il danno inferto a Piazza Cittadella ma che potrebbe simboleggiare un cambio di paradigma indispensabile nella gestione amministrativa laddove l’attenzione possa finalmente spostarsi dalle solite interlocuzioni esclusive con i portatori legittimi di interessi economici ad un reale coinvolgimento di Associazioni e cittadini che tali interessi non rappresentano ma che hanno a cuore il futuro della città”.



Botta e risposta (video) fra Tarasconi e Soresi su piazza Cittadella

Il sindaco Tarasconi, attualmente in vacanza, appare in video per difendere le scelte della sua amministrazione per quanto riguarda piazza Cittadella ed il cantiere per il parcheggio. Immagini che hanno già generato alcuni meme che girano via WhatsApp. Nel giro di qualche ora è arrivato anche un contro-video con cui Sara Soresi capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Piacenza ribatte, punto per punto, le affermazioni del sindaco.
Riportiamo qui di seguito la trascrizione del video ed il link Facebook allo stesso.

Katia Tarasconi (Sindaco di Piacenza)
• Siamo arrivati, abbiamo guardato le carte, abbiamo preso contezza della situazione che c’era in Comune di Piacenza, abbiamo messo in sicurezza l’ente, ci siamo fatti pagare 3 anni di canoni pregressi che non erano stati pagati e abbiamo consegnato il cantiere come si doveva fare.
Sara Soresi (Capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale)
• Ma come si fa a dire che si è messo in sicurezza l’ente quando nemmeno si erano accorti che era stata depositata una fidelusione falsa e soprattutto quando si sono fatti andare bene delle dichiarazioni che non fungevano da garanzie bancarie, tanto che adesso lo stesso Comune che ha detto sempre di avere in mano queste garanzie bancarie va ad avviare la procedura di risoluzione contrattuale proprio perché finalmente dice che queste garanzie bancarie non vanno bene.
• Si vantano di avere incassato 3 anni di canoni pregressi e mai riscossi, ma quei 3 anni di canoni hanno consentito all’amministrazione Barbieri di avviare il cosiddetto tavolo tecnico che era necessario, indispensabile per eh pronunciare la decadenza dell’interesse pubblico e infatti a giugno 2022 l’amministrazione Barbieri aveva avviato il procedimento di risoluzione contrattuale con Piacenza Parcheggi.
• Il sindaco dice che le aree sono state consegnate perché si dovevano consegnare. Beh, anche questo non è assolutamente vero.
• Prima di tutto Piacenza Parcheggi ha e aveva con il Comune dei di Piacenza delle controversie in tribunale e questo impediva la consegna delle aree.
• Secondariamente Proprio da contratto di concessione del 2012 le aree non potevano essere consegnate in caso di mancanza di bancabilità e questa bancabilità non c’era. L’ha detto anche il Comune nei giorni scorsi.
Katia Tarasconi (Sindaco di Piacenza)
• Rimane una sola certezza che alla fine quella piazza che era completamente degradata, bruttissima di fronte a Palazzo Farnese ed è stata così per tantissimi, troppi anni, sarà totalmente riqualificata.
Sara Soresi (Capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale)
• No, rimane una sola certezza: che adesso la piazza è totalmente devastata, gli esercizi commerciali sono allo stremo e anche i residenti.
• Questa è la verità e tutto questo si poteva evitare perché è da oltre un anno che l’opposizione dice che bisognava risolvere il contratto e il contratto si poteva assolutamente risolvere prima.
• È inutile che il sindaco continui a raccontarci che l’odierna ditta è stata truffata e quindi non si poteva risolvere. Non è assolutamente vero perché se la fidelusione falsa è stata depositata, da quel momento il comune doveva avviare la procedura di risoluzione e entro 30 giorni poteva risolvere il contratto.
• Peccato che abbia aspettato oltre un mese. Per questo motivo si poteva risolvere, ma il Comune scientemente ha deciso di proseguire e oggi ci troviamo in questa situazione solo a causa di questa arrogante decisione.
Katia Tarasconi (Sindaco di Piacenza)
• Quando si prendono delle decisioni bisogna sempre avere il piano A, ma anche il piano B. Quindi l’unica certezza è che quel comparto sarà riqualificato.
• Adesso dobbiamo soltanto attendere e vedere Che cosa succederà in questi 30 giorni in cui il concessionario che non ho scelto io ma che ho trovato, che cosa ci risponderà?.
Sara Soresi (Capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale)
• Quando si amministra bisogna prendere delle decisioni, è vero, ma bisogna anche assumersi le responsabilità di queste decisioni e quando si sbaglia bisogna umilmente chiedere scusa.
• Si dice che adesso si aspetterà, insomma, si aspetterà di vedere cosa succederà, ma diciamolo, diciamolo ai residenti e a quegli esercizi commerciali che è già un anno che aspettano. Ma cosa aspettiamo?

Il video del botta e risposta Tarasconi/Soresi

https://www.facebook.com/share/v/1A8mEPFjW2/?mibextid=wwXIfr

Il video originale del sindaco Tarasconi

https://www.facebook.com/share/r/16DSJEToGK/




Piazza Cittadella. Il PD scende in campo in difesa della giunta Tarasconi

Nella scia di polemiche e prese di posizioni che sono derivare dall’annuncio di una possibile risoluzione del contratto con Piacenza Parcheggi si inserisce anche il gruppo consigliare del PD che fa parte della maggioranza a sostegno della giunta Tarasconi.

“Nella lunga e complessa vicenda amministrativa della riqualificazione di piazza Cittadella emerge un fatto, tanto semplice quanto imbarazzante: il centrodestra – che ha governato Piacenza dal 2017 al 2022 – non ha fatto nulla. In tutto quel tempo la linea verso il concessionario incaricato di realizzare le opere è stata quella dell’immobilismo assoluto.
Per questo fa sorridere la lettera tirata fuori dai cassetti in questi giorni e sbandierata dai consiglieri di centrodestra, recante una contestazione di “ipotesi di grave inadempimento”. La missiva è datata 13 giugno del 2022: praticamente un pezzo di carta , solo propaganda elettorale per il voto comunale che si teneva proprio in quei giorni. Basti pensare che la nuova amministrazione si è insediata il 29 giugno (la giunta il 14 luglio).
In realtà, dall’amministrazione di centrodestra nei cinque anni precedenti al giugno del 2022, non sono state prodotte contestazioni serie, e nemmeno si è cercato di rafforzare la posizione del Comune: lasciandolo in una condizione di debolezza contrattuale da cui oggi, finalmente, si sta sollevando. La loro inerzia ha rischiato di creare un grave danno erariale. Quanto sarebbe costato al Comune, alla città e ai piacentini, risolvere il contratto con GPS–Piacenza Parcheggi in quelle condizioni, nei tempi e nei modi suggeriti dall’opposizione? Chiunque non sia prigioniero della propaganda sa rispondere: un conto salatissimo.
La differenza allora è tutta qui: tra chi governa affrontando i problemi e chi li ignora per poi strumentalizzarli. Nel 2022 la Giunta Tarasconi ha scelto, con determinazione e responsabilità, di voltare pagina e rimettere finalmente in sesto una pratica abbandonata ai batti e ribatti inconcludenti di chi l’ha preceduta. Mettendo in campo gli strumenti giuridici e amministrativi per sanare ciò che per troppo tempo era stato lasciato marcire.
La diffida con le contestazioni al concessionario, avanzate al termine del tavolo tecnico dei giorni scorsi, si innesta allora nell’unico percorso praticabile per questa vicenda, quello della legalità amministrativa. Soltanto così si difende l’interesse pubblico senza esporre il Comune a contenziosi potenzialmente perdenti”.




Piazza Cittadella. La giunta Tarasconi replica al centro destra: “Abbiamo sbloccato una situazione in stallo da 13 anni”

La Giunta Tarasconi non ci sta e davanti alle critiche che le sono piovute addosso, copiose, da parte del centro destra per la gestione di piazza Cittadella e del contratto con GPS – Piacenza Parcheggi risponde con un comunicato stampa firmato genericamente come “amministrazione” anche se è ovvio che ogni parola sia stata attentamente soppesata sia dal sindaco sia dal direttore generale Luca Canessa, entrambi in vacanza in questo giorni di fine luglio.

Ecco il testo.
“Chi oggi si scatena al grido di “ve l’avevamo detto”, lo fa da una comoda posizione di opposizione. Peccato che, quando era al governo della città – con lo stesso concessionario e lo stesso contratto in mano – non abbia fatto nulla per sbloccare una situazione che tutti sapevano essere complessa. Nessuna interruzione del contratto, nessuna proposta alternativa, nessuna strategia, nessun passo avanti. Piazza Cittadella, con il suo rudere fatiscente di fronte a Palazzo Farnese, è rimasta per anni in stato di degrado, come se andasse bene così.

L’attuale amministrazione ha preso una direzione chiara: affrontare la vicenda con serietà, mettere ordine e lavorare per restituire decoro e funzioni a un’area strategica. A chi oggi dice che rescindere il contratto fosse semplice, ricordiamo che l’ente comunale era in parte inadempiente per non aver mai consegnato le aree. Se davvero fosse stato così facile, perché non l’hanno fatto coloro che erano al governo della città prima di noi? Lo ribadiamo: non era possibile risolvere il contratto senza esporre l’ente a contenziosi onerosi e rischiosi.

Noi ci siamo messi “sul pulito”: abbiamo incassato tre annualità di canoni non versati, abbiamo regolarizzato la consegna delle aree e abbiamo restituito al Comune la piena capacità di controllo. E lo abbiamo fatto guidando da subito la linea, imponendo all’interlocutore privato di rispettare obblighi precisi. E quando ciò non è avvenuto, abbiamo formalizzato diffide con risoluzione per inadempimento. Tre volte, per ragioni sostanziali. Non ci siamo limitati a rimpallarci responsabilità o a rinviare le scelte rimanendo nel vago, senza una strategia e una direzione, come è stato fatto in passato. Rimpalli, rinvii e vaghezza che non sono certo a costo zero, sia ben chiaro. Anzi, l’esatto contrario: hanno avuto un notevole impatto, anche economico, sull’ente e quindi sulla collettività.

Fin dall’inizio, abbiamo operato con una visione chiara: un piano principale, coerente e vincolante, per portare a termine il progetto con il concessionario che ci siamo trovati come interlocutore, in possesso di un regolare contratto; un progetto che prevedeva, tra l’altro, la realizzazione di un parcheggio di cui l’area ha assoluto bisogno. E un piano B, solido e alternativo, pronto a scattare se il primo dovesse venire meno. Non c’è alcuna improvvisazione. C’è una strategia chiara, costruita passo dopo passo. E se mai dovessimo essere costretti a chiudere questo capitolo, lo faremo senza esitazioni, da una posizione solida, con in mano soluzioni vere, sapendo di aver protetto l’ente.

A quel punto, solo grazie al lavoro fatto in questi ultimi tre anni, saremo nelle condizioni di vedere un nuovo inizio: una piazza riqualificata, un partner affidabile e trasparente, un equilibrio economico sostenibile per la città. Tutto questo, molto semplicemente, non si sarebbe mai potuto realizzare se fossimo rimasti nelle condizioni che abbiamo trovato quando ci siamo insediati. Al contrario, tutto questo è possibile grazie allo sblocco di una situazione che era incancrenita da troppi anni.

Agire con una visione e con una strategia segna la differenza tra chi governa e chi galleggia. Governare significa prendersi la responsabilità dell’agire, avendo ben presente tutti gli scenari. Lo scenario attuale era uno di quelli previsti e ora lo si affronta da una posizione di forza, in serenità, e con la coscienza a posto. Chi si scandalizza oggi per come potrebbero andare le cose tra il Comune e l’attuale concessionario privato, dovrebbe scandalizzarsi per il tempo buttato via negli anni precedenti. E il tempo, si sa, oltre ad essere prezioso per la vita di tutti noi, è anche denaro. Perdere tempo significa pagare in termini economici.

Noi abbiamo agito sulla base delle carte, con rigore. Anche nei momenti più delicati – dalla fideiussione rivelatasi falsa al procedimento per l’interdittiva antimafia – il Comune ha agito sulla base degli atti ufficiali e nel rispetto delle istituzioni. La Procura ha accertato che il concessionario era stato truffato, mentre la Prefettura ha escluso ogni interdizione, chiarendo che il soggetto poteva continuare a operare. E il Comune, a quel punto, ha fatto ciò che un ente pubblico responsabile deve fare: vigilare e verificare. E l’ha fatto.

Oggi, dopo mesi di fermo dei lavori, il Comune ha inviato – il 23 luglio – una diffida formale: 31 giorni di tempo per presentare garanzie bancarie aggiornate e un nuovo cronoprogramma per colmare i 240 giorni di ritardo. In caso contrario, il contratto sarà risolto.

La visione politica non è mai stata “nascosta” o poco chiara: da sempre abbiamo sostenuto l’importanza che tutta quell’area venisse riqualificata e che venisse realizzato un parcheggio indispensabile, come in tutte le città moderne; e abbiamo lavorato per questo aggiungendo anche un nostro progetto per piazza Casali e le ex Scuderie di Maria Luigia per il rilancio dell’intera zona. L’abbiamo fatto con serietà e trasparenza. Naturalmente, prendiamo atto dell’evoluzione dei fatti e, come ente, ci muoviamo di conseguenza. Carte alla mano, come abbiamo sempre fatto.

La verità è molto semplice: questa amministrazione si è assunta la responsabilità che altri non hanno voluto prendersi. Ha operato con rigore, senza strumentalizzazioni, con un solo obiettivo: restituire ai piacentini una piazza degna di questo nome. E lo farà”.




Fratelli d’Italia sul sostegno alle attività di piazza Cittadella: “Non servono elemosine simboliche, ma ristori significativi”

Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia interviene sugli aiuti ai commercianti di piazza Cittadella deliberati ieri dalla Giunta Tarasconi.
“Accogliamo positivamente la pubblicazione, da parte del Comune di Piacenza, del bando volto a sostenere le attività commerciali danneggiate dal cantiere di Piazza Cittadella. Si tratta di un segnale importante, figlio di una mozione presentata dal nostro gruppo, approvata all’unanimità, con la quale chiedevamo misure di sostegno per le attività penalizzate dai pesanti disagi legati al cantiere di Piazza Cittadella.
La nostra mozione nasceva da un’esigenza reale: dare un aiuto vero a chi ha subito danni tangibili, causati non solo dalla perdita di parcheggi, ma anche dalla rimozione delle fermate di bus e corriere, e quindi dalla drastica riduzione del flusso di studenti, lavoratori e clienti che prima frequentavano quella zona.
Tuttavia, abbiamo appreso solo ieri che il bando limita l’accesso solo alle attività con affaccio diretto sull’area del cantiere, escludendo realtà situate a pochissimi metri – anche solo cinque o dieci – che, pur non rientrando nel perimetro “ufficiale”, hanno registrato cali di fatturato pesantissimi, con effetti che rischiano di diventare irreversibili.
Si ricorda, a questo proposito, che qualche mese fa una di queste attività ha chiuso addirittura i battenti.
È evidente che questa impostazione va corretta. Per questo auspichiamo che, già dal prossimo anno, il bando venga ampliato, sia nella platea dei beneficiari, sia nell’entità del contributo, che deve essere adeguato alla reale entità delle perdite.
Non servono elemosine simboliche, ma ristori significativi, che aiutino concretamente queste attività a restare in piedi.
Non si possono chiedere sacrifici solo ai commercianti mentre la politica resta a guardare. Chi è stato danneggiato merita rispetto, attenzione e risposte concrete”.




Il centrodestra contro Tarasconi per le esternazioni del sindaco sull’avvicendamento del prefetto

Ieri il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi aveva manifestato al ministro Piantedosi la propria delusione per la decisione di traferire il prefetto Ponta dalla nostra provincia a quella di Lecco. Oggi invece a esprimere la propria perplessità per queste dichiarazioni sono i capigruppo e i gruppi consiliari del centrodestra.

“Restiamo sinceramente perplessi, e anche sconcertati, – scrivono – dalle dichiarazioni del sindaco di Piacenza in merito alla recente sostituzione del prefetto. In una giornata in cui la nostra città ha avuto l’onore di ospitare il Ministro dell’Interno e il Capo della Polizia, una visita istituzionale di altissimo profilo e sicuramente rara – se non inedita – negli ultimi anni, le parole della prima cittadina ci sono sembrate completamente fuori luogo.

Piacenza ha finalmente potuto constatare la presenza concreta e costante di un governo centrale stabile, che sta dimostrando con i fatti attenzione ai territori. Eppure, anziché soffermarsi sull’importanza delle proposte discusse e sull’alto valore istituzionale della giornata, il sindaco ha scelto ancora una volta la via del vittimismo, lamentando il fatto che quello in corso sia il terzo cambio di prefetto dall’inizio del suo mandato.

È bene chiarire, per onestà istituzionale e per rispetto della verità, che la rotazione dei prefetti è prassi ordinaria, non certo frutto di strategie “contro” qualcuno. Anche con la precedente amministrazione i prefetti sono stati tre, e con riguardo agli ultimi due la sostituzione è avvenuta  addirittura durante la pandemia, ma non sono mai stati interpretati come atti politici o personali.

La gestione dei prefetti, infatti, rientra nelle competenze dirette del Ministero dell’Interno. I prefetti sono funzionari dello Stato e, come tali, vengono destinati a sedi diverse in base a valutazioni interne all’amministrazione, che rispondono a esigenze organizzative, di esperienza, equilibrio territoriale o percorsi di carriera.
Non è inusuale che in pochi anni un prefetto cambi sede anche più volte: è parte della normale mobilità dirigenziale prevista per garantire l’imparzialità e l’efficienza del servizio.

Ci spiace che, anche in un momento di grande rilevanza istituzionale per Piacenza, non si riesca a cogliere l’opportunità di collaborazione tra enti e si preferisca, ancora una volta, alimentare polemiche e retorica autoreferenziale.

Confidiamo che i cittadini sappiano distinguere tra chi lavora per il territorio e chi, anche davanti a segnali di attenzione dello Stato, trova sempre un motivo per lamentarsi”.




Piacenza. Online il bilancio di metà mandato della giunta Tarasconi

E’ online, sul sito www.comune.piacenza.it il Bilancio di metà mandato dell’Amministrazione Tarasconi. Un documento agile, pensato per essere letto facilmente dai dispositivi tecnologici e dallo smartphone, che in poco meno di 50 pagine riassume progetti avviati e in corso, attuazione delle linee programmatiche della Giunta e, con una prospettiva di più lungo termine, iniziative e percorsi di cui si sono poste le basi affinché trovino compimento nel prossimo biennio.
“Il 14 luglio ricorrono tre anni esatti dalla presentazione della squadra di governo della città – spiega il sindaco – Ecco perché, proprio a ridosso del terzo “compleanno” della Giunta, ci tenevamo a dare un segno concreto delle tappe raggiunte insieme sin qui e dei traguardi che ci stiamo impegnando a conseguire. E’ un atto dovuto nel nome della trasparenza e del rispetto nei confronti della nostra comunità, che in questo resoconto sintetico, ma il più possibile esaustivo, può trovare non solo gli elementi per valutare il nostro operato, ma anche uno strumento informativo utile per conoscere meglio il territorio e l’attività del Comune”.
Si mettono in luce, infatti, anche aspetti importanti relativi alla riorganizzazione dell’ente e all’innovazione in atto sia per quanto riguarda i servizi rivolti alla collettività, sia dal punto di vista gestionale, con riferimento ad esempio ai grandi progetti finanziati dal Pnrr, allo sviluppo delle partnership tra pubblico e privato e all’impulso dato ai processi partecipativi: “Elementi chiave – rimarca Katia Tarasconi – di una rigenerazione urbana che va di pari passo con la promozione dell’inclusione sociale, lo sviluppo economico, la sostenibilità ambientale e la tutela della sicurezza. Non a caso, i sei capitoli che compongono il testo non riflettono una suddivisione tra le deleghe degli assessori, ma restituiscono l’intento di lavorare in modo coordinato e condiviso, guardando insieme agli obiettivi per il domani di Piacenza”.
Si parte da “La città e il suo Comune” – panoramica sulla situazione economico-finanziaria, le iniziative di sostegno al tessuto produttivo, ma anche gli interventi in settori di rilievo fondamentale quale i servizi cimiteriali e la rete delle farmacie – per proseguire con “La città che cresce e pianifica il suo futuro”, guardando al territorio che cambia, seguendo i dettami dei Piani urbanistico generale e del Piano urbano del traffico, attraverso il recupero di spazi dismessi (dalla Manifattura Tabacchi alle ex Scuderie di Maria Luigia) e a riqualificazioni di impatto come quella del Polisportivo.
“La città sostenibile” getta lo sguardo sulla tutela degli spazi verdi e le nuove piantumazioni, sul progetto di restituzione alla fruizione pubblica dell’ex Acna, sui parchi gioco e sulla street art, sulle aree pedonali in centro storico e sulla tecnologia smart che ottimizza le risorse energetiche, mentre “La città da vivere insieme” ripercorre i grandi eventi culturali, artistici e sportivi che fanno crescere l’attrattiva di Piacenza e ne restituiscono la vitalità come laboratorio di partecipazione.
Il capitolo “La città che ha cura di persone e spazi” unisce la dimensione sociale del sostegno alle fragilità e dell’inclusione, declinata lungo le direttrici del Peba, delle politiche di genere ma anche attraverso progetti regionali come “On the Road” e “Vega” che integrano l’impegno per la sicurezza affiancandosi al presidio del territorio garantito dalla Polizia Locale e dall’implementazione dei sistemi di videosorveglianza.
Infine, “La città giovane”: dal rapporto sempre più stretto e costruttivo con le Università aventi sede in città, alla rete degli sportelli Piacenza Orienta e Piacenza Talenti, sino alla promozione delle start-up e delle idee under 35.
“Il tutto – conclude il sindaco – nell’ottica della sostenibilità e dei principi cardine dell’Agenda 2030 in cui crediamo fortemente, avendo voluto farne la cifra distintiva del nostro cammino”.




Tagliaferri (FdI): “Per far fronte alla chiusura del ponte sul Nure a Pontenure servono soluzioni immediate e concrete”

“La chiusura del ponte sul torrente Nure a Pontenure, nonostante fosse stata prevista già da fine 2019 quando furono stanziati tre milioni di euro per la sua manutenzione, è giunta ai più come inaspettata, soprattutto per la durata degli interventi che dovrebbe aggirarsi sui sei mesi. Questo intervento di manutenzione comunicato così all’improvviso ha però una ricaduta molto impattante per il territorio e per la viabilità dell’intera zona. È pertanto necessario attivarsi tempestivamente per garantire alternative valide alla popolazione che quotidianamente transita su quell’asse viario cruciale”.

Così il consigliere di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri che sollecita la necessità di una collaborazione concreta tra Trenitalia-Tper, Regione Emilia-Romagna e Provincia di Piacenza per potenziare, fin dalla partenza dei lavori, le fermate ferroviarie nelle stazioni di Cadeo e Pontenure. “E’ oltremodo lampante come la chiusura di questo ponte per un periodo così lungo avrà ripercussioni pesanti sulla mobilità di studenti e lavoratori. È quindi indispensabile un lavoro sinergico per aumentare le fermate dei treni nei due comuni più coinvolti, offrendo così una reale alternativa di trasporto pubblico e alleggerendo la pressione sulle strade locali. Ricordo che un intervento del tutto similare fu attuato a San Nicolò quando fu chiuso il ponte sul Trebbia”.

Anche Annalisa Maggi, consigliere comunale di Cadeo, richiama l’attenzione delle istituzioni sul tema. “Serve un impegno condiviso e coordinato – specifica Maggi – perché con questa chiusura gli studenti avranno difficoltà a raggiungere le scuole e le università, mentre i lavoratori saranno costretti a percorsi alternativi più lunghi, con evidenti ricadute su tempi di percorrenza e costi di viaggio. Inoltre, le strade secondarie rischiano di congestionarsi rapidamente, aggravando il traffico e l’inquinamento. A pagarne le conseguenze saranno anche i commercianti di Pontenure e Cadeo, che vivono anche del passaggio sulla Via Emilia. L’aumento delle fermate ferroviarie a Cadeo e Pontenure è quindi una assoluta priorità, non solo per sostenere la mobilità, ma anche per ridurre l’impatto ambientale, soprattutto in considerazione del fatto che anche lo stesso PNRR prevederebbe il potenziamento delle fermate dei treni al fine di ridurre l’uso di auto ovvero l’inquinamento”.

Sulla stessa linea anche il segretario generale del sindacato CONFSAL di Piacenza Gianluca Fortunati e il consigliere comunale di San Giorgio Matteo Scardino, che precedentemente si erano già espressi a favore di un potenziamento delle fermate ferroviarie locali unitamente a Maggi e Tagliaferri. “La chiusura del ponte – ribadiscono Fortunati e Scardino – rende oggi questa richiesta ancora più cogente e non più rinviabile. Le istituzioni locali e regionali sono chiamate quindi a dare risposte concrete in tempi brevi per evitare che una criticità viabilistica si trasformi in un problema sociale ed economico per l’intero territorio”.

 




Piacenza Oltre su Piazza Cittadella: “Il coraggio di scegliere, la responsabilità di fare”

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa firmata da Caterina Pagani e Sandro Spezia, consiglieri comunali di Piacenza Oltre, sulla vicenda di piazza Cittadella.

«Fare significa assumersi responsabilità, decidere, metterci la faccia. Significa sapere che ogni scelta può non incontrare l’approvazione di tutti, ma è necessaria per portare avanti il bene comune.
Chi invece non fa nulla, e non ha mai fatto, resta nell’immobilismo che lo ha sempre contraddistinto, limitandosi a criticare da bordo campo.

La vicenda di Piazza Cittadella è una delle più complesse e spinose che la nostra città si trovi ad affrontare. Un’eredità pesante, una pratica intricata che si trascina da oltre 13 anni, tra ritardi, vincoli tecnici, contenziosi e scelte rimandate. Noi abbiamo scelto di affrontarla, con coraggio e responsabilità.
Abbiamo rimesso il progetto su binari seri, con l’obiettivo di restituire alla città uno spazio urbano finalmente riqualificato e vivo.
Ricordiamo sempre cos’era Piazza Cittadella fino a pochi anni fa: un’area abbandonata a sé stessa, con un terminal bus non più dignitoso, un contesto urbano degradato, poco frequentato e privo di valore sociale. Era un biglietto da visita poco decoroso proprio davanti a Palazzo Farnese, simbolo storico della città.

Invitiamo i cittadini a non lasciarsi influenzare da slogan facili o post semplicistici sui social, spesso diffusi da chi, durante il proprio mandato, non ha fatto nulla e oggi si improvvisa esperto di soluzioni senza alcun senso di responsabilità. La questione è complessa e richiede la massima attenzione e serietà da parte di chi amministra.

E proprio per questo, continueremo a lavorare con trasparenza, serietà e determinazione per consegnare ai piacentini una piazza e un comparto riqualificati, all’altezza delle aspettative e della nostra storia.

La riqualificazione di Piazza Cittadella non è solo un impegno elettorale, ma una delle ragioni per cui abbiamo scelto di sostenere Katia Tarasconi. Preferiamo rigenerare ciò che è degradato piuttosto che consumare nuovo suolo: vogliamo una città più bella e funzionale, e Piazza Cittadella è centrale in questa visione.

È paradossale vedere chi non ha mosso un dito per anni improvvisarsi ora esperto di soluzioni.
È sufficiente un foglio bianco per raccontare ciò che ha fatto la giunta Barbieri: nulla. Nessun progetto, nessuna proposta, nessuna visione.
E in particolare sulla vicenda di Piazza Cittadella e del tema parcheggi, quel foglio rimarrebbe bianco. Come ha ricordato anche un articolo di Libertà, non c’è mai stata alcuna reale iniziativa di recesso, né una proposta alternativa concreta da parte dell’ex amministrazione, contrariamente a quanto qualche voce ha cercato di far credere.

Chi oggi urla “rescissione!” parlando da una posizione di comodo lo fa senza rischiare nulla. Ma un recesso avventato comporterebbe danni economici rilevanti per l’ente, e quindi per i cittadini. Serve responsabilità, non propaganda.

Noi non sbraitiamo ogni giorno sui social per inseguire qualche like: lavoriamo silenziosamente e con serietà. Come ha chiarito l’assessore Matteo Bongiorni, ogni passaggio è stato seguito con attenzione e rigore: non c’è stata alcuna leggerezza né mancanza di vigilanza.
Un ringraziamento va anche agli uffici tecnici, che da mesi portano avanti un lavoro delicato e complesso, troppo spesso oggetto di attacchi gratuiti e strumentali.
Sono persone competenti, con responsabilità precise, che meritano rispetto.

Il confronto con il concessionario Piacenza Parcheggi – GPS è difficile. I tavoli tecnici sono seri e laboriosi, e richiedono uno sforzo costante da parte dell’amministrazione e degli uffici.
Se le condizioni lo renderanno possibile e sicuro per il Comune, sosterremo anche l’ipotesi di rescindere il contratto. Ma questa decisione sarà assunta con prudenza, non sull’onda di pressioni mediatiche o slogan da opposizione.

Siamo determinati a portare avanti l’obiettivo di una vera riqualificazione di Piazza Cittadella.
Se dovessero emergere ostacoli insormontabili, valuteremo soluzioni alternative con la stessa ambizione e visione, perché la città ha bisogno di uno spazio degno della sua storia e del suo futuro.

I disagi per i residenti e le attività economiche della zona sono evidenti. Abbiamo il dovere di restituire anche a loro una piazza bella, funzionale, accogliente.
Nessuno vuole lasciare una situazione come quella attuale, e siamo pronti a intervenire con decisione.

L’obiettivo è chiaro: restituire a cittadini e attività una piazza rinnovata, funzionale, vivibile.
Insieme al nuovo mercato coperto, al recupero delle Scuderie di Maria Luigia e alla valorizzazione di Piazza Casali, Piazza Cittadella diventerà un vero biglietto da visita per Piacenza, davanti a uno dei suoi simboli più importanti: Palazzo Farnese».




“Piazza Cittadella devastata”. Il centrodestra attacca il sindaco Tarasconi dopo le sue dichiarazioni sul futuro del cantiere

La sorprendente intervista rilasciata dal sindaco di Piacenza Katia Tarasconi a Marcello Pollastri di Libertà, apre, per la prima volta, allo scenario di una risoluzione contrattuale con Piacenza Parcheggi. Un radicale cambio di rotta che arriva dopo che la Giunta aveva deciso di tirare dritto nonostante la falsa polizza fideiussoria, le proteste dei cittadini che chiedevano di salvare le piante e tanti grandi e piccoli intoppo incontrati strada facendo.
Le odierne dichiarazioni infiammano la polemica politica. I capigruppo di Fratelli d’Italia, Civica Barbieri-Liberi e Lega – Sara Soresi, Patrizia Barbieri e Luca Zandonella – reagiscono duramente, accusando l’amministrazione di aver perso occasioni cruciali per salvare Piazza Cittadella da uno “sfacelo urbanistico ed economico”. Di seguito il testo integrale della nota congiunta.
“Apprendiamo con stupore le dichiarazioni del Sindaco che, solo oggi, parla della possibilità di risolvere il contratto con Piacenza Parcheggi, sostenendo la necessità di una “base giuridica solida e a prova di giudizio”.

Dichiarazioni sorprendenti, perché quella base giuridica solida esisteva già. La Giunta Tarasconi ha infatti avuto ben due occasioni concrete per procedere alla risoluzione del contratto, senza costi per l’Amministrazione e con la possibilità di richiedere il risarcimento dei danni: la prima, quando emerse la questione della fideiussione falsa; la seconda, quando il concessionario non depositò le necessarie garanzie di bancabilità. In entrambe le circostanze, l’attuale Giunta avrebbe potuto legittimamente risolvere il contratto a costo zero, tutelando così il Comune e i piacentini, e avviando addirittura un’azione risarcitoria nei confronti del concessionario. Soprattutto, avrebbe potuto farlo prima di ridurre Piazza Cittadella a un desolante cumulo di macerie e cemento, evitando il disastro urbanistico ed economico che oggi è sotto gli occhi di tutti.

E invece si è scelto di non agire, accontentandosi di una generica dichiarazione unilaterale del concessionario, priva di reale valore giuridico. Ad oggi, non abbiamo nemmeno la certezza che il Comune detenga le garanzie bancarie previste dal contratto.

Ma c’è di più: quella “base giuridica” di cui oggi parla il Sindaco era già stata predisposta dall’Amministrazione Barbieri, al termine di un approfondito e complesso lavoro tecnico e politico condotto dal tavolo interassessorile, coordinato per la parte giuridica dall’Avvocato Vezzulli e per quella politica dall’allora Vicesindaco Elena Baio. Frutto di questo lavoro fu la formale notifica, il 13 giugno 2022 – tredici giorni prima dell’insediamento della Giunta Tarasconi – dell’avvio della procedura di risoluzione per inadempimento contrattuale.

L’attuale Sindaco ha deciso di archiviare quel percorso, rimuovendo i tecnici che se ne erano occupati e sostenendo, senza fornire concrete motivazioni giuridiche, che l’interesse pubblico a proseguire con il contratto permanesse. Una scelta giustificata unicamente come “decisione politica”, che ha di fatto trascinato il Comune – e con esso la città intera – in una situazione di crescente difficoltà. A peggiorare ulteriormente la vicenda è arrivato poi il cosiddetto “addendum”, sottoscritto proprio da questa Amministrazione, che ha reso ancora più gravosa l’eventuale risoluzione del contratto per il Comune, non prevedendo nemmeno la possibilità di sollevare penali al Concessionario.

Non possono infine passare sotto silenzio ulteriori incongruenze: per mesi abbiamo ascoltato rassicurazioni sul rispetto del cronoprogramma, mentre il cantiere risultava evidentemente fermo. Oggi apprendiamo improvvisamente che i lavori sono in ritardo di 181 giorni. Allo stesso modo, si parla di “monitoraggio vero”, quando dopo oltre sei mesi non si è stati ancora in grado di applicare le dovute penali nonostante sia stata riscontrata la presenza nel cantiere di una ditta mai autorizzata.

La verità è una sola: il Sindaco ha compreso solo ora il rischio di arrivare alle elezioni del 2027 con una Piazza Cittadella devastata e cerca tardivamente di correre ai ripari, improvvisandosi paladina dei cittadini. Ma è troppo tardi: la piazza è distrutta, le attività commerciali sono allo stremo, i residenti esasperati, il centro storico impoverito.

L’intera responsabilità politica, tecnica e amministrativa di questo disastro è della Giunta Tarasconi e l’unico atto di dignità politica possibile sarebbe quello di rassegnare le dimissioni. Ben sappiamo che ciò non avverrà, perchè occorrerebbe il coraggio di assumersi fino in fondo la responsabilità delle proprie azioni: qualità che, purtroppo, questa Amministrazione ha dimostrato di non possedere sin dal primo giorno”.




Zandonella (Lega): “Via Damiani, dopo anni di cantieri e disagi ma strada in condizioni vergognose”

A seguito di un accesso agli atti, Luca Zandonella, consigliere comunale della Lega, interviene per evidenziare una situazione su cui urge intervenire: “Negli ultimi tre anni e mezzo Via Damiani è stata interessata da una lunga serie di cantieri, addirittura 14, con chiusure totali o parziali per ben 261 giorni, che hanno creato continui disagi alla viabilità e ai residenti della zona. È inaccettabile che, dopo tutto questo tempo e dopo così tanti interventi, la strada si presenti ancora in condizioni vergognose, con tagli, rattoppi malfatti e un asfalto irregolare”.
“Chi vive in questa zona sa bene quanto sia stata – e sia tutt’ora – complicata la circolazione, con continui divieti, deviazioni e difficoltà. E nonostante ciò, il risultato finale è sotto gli occhi di tutti: una strada rattoppata e in pessimo stato.”
“Chiedo quindi all’Amministrazione comunale di intervenire con urgenza per rimettere in condizioni decorose una arteria importante della città e di dotarsi di una migliore programmazione per evitare in futuro che si arrivi a queste situazioni paradossali, controllando le condizioni nelle quali vengono lasciate le strade dopo l’esecuzione dei lavori”.