Il Comune risponde sul Centro islamico di via Mascaretti

Riceviamo e pubblichiamo la risposta del comune a quanto segnalato ieri dal consigliere comunale della Lega Luca Zandolella.

“Con riferimento agli articoli di stampa che raccolgono la segnalazione del consigliere Luca Zandonella in merito alla situazione dell’immobile di via Mascaretti 7 che ospita un Centro culturale islamico e nel quale, stando alla segnalazione stessa, si svolgerebbero attività di preghiera, si precisa che sono pendenti al Tar e al Consiglio di Stato due distinti ricorsi promossi dal Centro islamico contro altrettante ordinanze del Comune (Suap).

Per quanto riguarda il Consiglio di Stato, al momento si è in attesa che venga fissata l’udienza; mentre di fronte al Tar è già calendarizzata l’udienza di discussione per il prossimo 20 novembre.

Si precisa che lo scorso giugno la Polizia locale di Piacenza ha effettuato un servizio di controllo presso l’immobile di via Mascaretti 7 al fine di verificare lo stato dei luoghi e la frequentazione degli stessi. All’esito del controllo, gli operatori – pur non avendo avuto un riscontro diretto dell’attività di preghiera – raccoglievano testimonianze secondo le quali l’attività in questione si svolgerebbe con regolarità”.




Enrico Letta a Piacenza per sostenere Lello Albasi

Puntuale e sorridente il deputato Enrico Letta,  ex Presidente del Consiglio dei Ministri, ha fatto tappa quest’oggi presso il Salone Eventi di Geocart in via degli Spinoni a Piacenza per sostenere la candidatura di Lello Albasi alle regionali dell’Emilia Romagna. “Lello ha sempre dato il massimo e ogni volta che c’è stato bisogno. Oggi c’è bisogno di concretezza per la Regione Emilia Romagna e per proseguire nel lavoro di Bonaccini con De Pascale. Fare meglio si può e sono sicuro che con Lello ALbasi questo sarà possibile”.

E’ stata l’occasione per presentare il suo “Rapporto sul futuro del Mercato interno” che mira a identificare le sfide che l’UE dovrà affrontare nei prossimi anni e a fornire raccomandazioni e soluzioni. Il presidente dell’Istituto Jacques Delors, Enrico Letta, ha sottolineato il valore della democrazia, della libertà di poter abitare l’Europa, il valore della moneta unica. La storia politica italiana insegna a spezzare il pane insieme per conoscere valori, obiettivi e paure. I viaggi negli Stati membri compiuti per presentare il suo documento hanno permesso a Letta di scoprire che gli Europei sono tutti legati da una matrice comune: come in Italia, anche nel resto d’Europa, sono le province la vera forza. “E’ qui che si tocca con mano il valore della partecipazione, della democrazia. Ha aggiunto Letta – La politica oggi vive di dinamiche polarizzanti e di nemici da abbattere, ma dovrebbe essere fatta, invece, di riconoscimento delle diverse parti. La democrazia è un bene di tutti, che va tutelato e protetto. Governare significa riflettere su questo e riflettere anche sulle responsabilità.”

E’ un vero e proprio appello, quello di Letta, ad esprimere il valore della democrazia andando a votare, perché non è vero che “tanto non cambia nulla”, la forza dei numeri è la forza del cambiamento. È un nostro dovere contribuire a dare solidità anche all’Europa perché abbiamo bisogno di maggiore competitività e libertà di agire al meglio.

A introdurre l’incontro lavoro e professioni nella nostra Regione. Ad introdurre e moderare il dibattito l’On. Paola De Micheli che ha ringraziato Letta e ha lanciato l’appello al voto: “Abbiamo bisogno di concretezza e di fare arrivare la nostra voce a Bologna insieme a De Pascale, accorciare le distanze in Regione per promuovere il nostro territorio. Insieme a De Pascale Presidente e Lello Albasi consigliere.”

Lello Albasi: “Sono grato a Enrico Letta per essere venuto qui oggi. Enrico è un amico e un modello di riferimento. In questi mesi ho incontrato tante persone e ho ascoltato le esigenze dei territori piacentini e della nostra gente. Piacenza merita di essere riconosciuta per il grande valore che ha e sono certo che insieme sapremo fare meglio. L’Emilia Romagna, locomotiva per un’Europa più competitiva non è un sogno, va costruita”.




Zandonella (Lega): “Gravi irregolarità nell’utilizzo del centro islamico di via Mascaretti”

A seguito delle segnalazioni pervenute da diversi residenti della zona di via Mascaretti, il consigliere comunale della Lega Luca Zandonella interviene per denunciare pubblicamente la situazione: “Nelle ultime settimane mi sono giunte segnalazioni con prove fotografiche da parte di cittadini che denunciano l’utilizzo del capannone di via Mascaretti 7 a Piacenza in modo difforme dalla sua destinazione urbanistica. Nonostante le specifiche destinazioni d’uso previste, l’immobile viene regolarmente impiegato come luogo di preghiera da parte di un’associazione islamica, con aumento dei disagi soprattutto nel mese del Ramadam e durante ogni venerdì”.

“La situazione – continua Zandonella – ha raggiunto un punto di criticità inaccettabile, come dimostrato da quanto avvenuto venerdì 31 ottobre, quando numerose persone si sono riversate addirittura in strada e sul marciapiede adiacente per pregare. Questo ha comportato problemi di circolazione per i mezzi, ha impedito l’utilizzo alle persone comuni del marciapiede e ha messo a rischio l’incolumità delle stesse persone che pregavano. Il tutto testimonia un aumento esponenziale dell’utilizzo della struttura che non può più essere ignorato anche di chi ha da sempre un atteggiamento lassista: denuncio con forza l’inerzia dell’amministrazione Tarasconi, che da troppo tempo si dimostra passiva di fronte a una situazione ormai degenerata. È inaccettabile che negli ultimi due anni non sia stato effettuato alcun controllo, come confermato dalla risposta ad una mia precedente interrogazione. Ci troviamo di fronte a una violazione palese delle regole che richiede un intervento immediato per ripristinare la legalità e garantire la sicurezza della comunità. Chiedo con fermezza – conclude il capogruppo della Lega – che l’amministrazione proceda senza ulteriori ritardi con i controlli necessari per verificare il rispetto delle destinazioni d’uso dell’immobile di via Mascaretti, garantendo la sicurezza di tutti i cittadini che frequentano la zona”

 




Salvini a Piacenza per le regionali

Un vero e proprio bagno di folla questa mattina in centro a Piacenza per il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, nella nostra città nell’ambito della campagna elettorale in vista delle elezioni regionali ed a sostegno di Matteo Rancan, capogruppo uscente della Lega.

In via XX Settembre Salvini, Rancan, Zandonella e gli altri esponenti leghisti hanno faticato a percorrere la strada senza essere continuamente fermati da passanti con plurime richieste di selfie, accettate di buon grado dal leader della Lega che ha anche risposto ad alcune nostre domande.

Salvini in Liguria, ce l’avete fatta. Come vede queste regionali in Emilia Romagna?

«C’è tanta voglia di cambiamento. Siamo qua da mezz’ora e non riusciamo a fare mezzo metro a piedi perché la gente che ci ferma, ci chiede un volantino, ci dice “non mollate”, “andate avanti”, “c’è bisogno di cambiare”. Ecco, diciamo che dopo settant’anni la voglia di cambiamento è tanta e quindi noi fino a lunedì 18 spieghiamo qual è l’idea di Emilia, che abbiamo, di sanità migliore, di futuro. È fondamentale che la gente voti, perché al di là di voi e di pochi altri, le televisioni nazionali e i siti nazionali hanno cancellato Piacenza e l’Emilia dalla cartina geografica della politica. Quindi è fondamentale che in tanti domenica 17 votino e scelgano. Io poi dico votino Lega, ma votino in generale, perché la regione altrimenti non cambia più».

Qui in via XX Settembre ci sono tante persone che le hanno chiesto un selfie e fra loro anche numerosi immigrati.

«Mi hanno detto non mollate perché noi siamo qui da 10, 20, 30 anni, coi documenti in regola,  paghiamo le tasse, non vogliamo essere mischiati con quelli che invece vengono a Piacenza, in Italia a far casino. Quindi diciamo che vado a processo a testa alta perché difendo anche il futuro di questi ragazzi».

Sulla vicenda del centro migranti in Albania le cose non stanno andando benissimo, con lo stop di svariati giudici.

«Qua ogni giorno c’è un giudice che si alza dicendo “non possiamo espellere in Egitto, Bangladesh, Tunisia” che non li possiamo portare in Albania. Tutto il mondo, a partire dagli Stati Uniti, sceglie di difendere le frontiere. Saremo anche più forti e più preparati di questi giudici e faremo nuove norme perché dobbiamo poter controllare chi entra e chi esce nel nostro paese».

Cosa ne pensa dell’elezione di Trump in America?

«E’ una buonissima notizia, perché penso che sia l’unico che possa fermare la guerra. E anche per i ragazzi emiliani, per gli imprenditori, per gli agricoltori se si fermano i missili fra Russia e Ucraina si riaprono i mercati, i commerci, la cultura, lo studio. E quindi penso che Trump potrà farlo».




Il programma di di Michele de Pascale, candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna

Si è concluso l’ampio percorso di partecipazione per la stesura del programma di candidatura alla presidenza della Regione Emilia-Romagna di Michele de Pascale coordinato da Vincenzo Colla.

Il progetto ha attraversato un iter di condivisione, a cui hanno preso parte tutte le cinque liste che sostengono de Pascale (Partito democratico – Alleanza Verdi Sinistra – Movimento 5 Stelle – Riformisti Emilia-Romagna Futura – Civici, con de Pascale Presidente) e nel quale sono confluite anche le tante proposte e suggestioni emerse dai territori durante i molti eventi e incontri svoltisi nei mesi scorsi.

“Sono sinceramente molto soddisfatto del risultato – commenta de Pascale –. È un programma articolato perché tanti sono stati i protagonisti e le tappe che hanno portato alla sua stesura, valorizzando e dando voce a un’ampia pluralità di anime che intendo ringraziare una a una per l’impegno: naturalmente tutte le liste che mi sostengono e che hanno condiviso questo percorso; poi l’associazionismo, le rappresentanze della società e gli esperti che hanno offerto la loro idea di futuro per questa regione. I professionisti della sanità che sono intervenuti tanto numerosi agli incontri organizzati durante l’estate per discutere le nostre dieci proposte per la sanità pubblica, arricchendole e migliorandole. E infine le cittadine e i cittadini che hanno partecipato ai tanti eventi sul territorio fino a quello del 6 ottobre a Bologna, “La Fabbrica del programma”, che con oltre 600 partecipanti ha permesso di sperimentare una vera e propria redazione collettiva.

Non era affatto scontato che si giungesse a una sintesi tanto condivisa e armoniosa e questo lo considero un successo unanime importantissimo, perché questo programma non rappresenta solo i contenuti su cui verterà la prossima legislatura, se sarò eletto, ma anche la modalità con cui intendiamo lavorare, nella massima condivisione, collaborazione, ascolto e rispetto di tutte le forze che mi sostengono e sempre in squadra con gli emiliano-romagnoli”.

“Con la stesura del programma elettorale di Michele de Pascale – afferma Vincenzo Colla coordinatore del programma – abbiamo portato a termine un’operazione di grande qualità valoriale e di merito. Con grande responsabilità tutti gli interlocutori hanno dato un contributo fondamentale per individuare e sviluppare i punti programmatici, condividendo la visione di un’Emilia-Romagna che vuole sì consolidare, ma agendo sempre per un cambiamento progettuale e implementando tutti i gangli innovativi e tecnologici. Vogliamo consolidare i buoni risultati raggiunti, consci che è necessario investire sull’innovazione, agendo sulle competenze e le conoscenze, per essere all’altezza delle sfide che ci attendono. Il percorso che ci ha impegnati in queste settimane ha dimostrato l’efficacia del modello partecipativo dal basso: un laboratorio aperto che ci ha consentito di guardare tutti insieme al futuro della nostra regione. Per un’Emilia-Romagna laboriosa, solidale e aperta, in grado di stare nel mondo con tutti i suoi territori, grazie a solidi legami costituzionali, istituzionali e valoriali. Tutti ingredienti indispensabili per una nuova ricucitura sociale”.

Il programma, consultabile sul sito www.micheledepascale.it, porta il nome dello slogan della campagna Emilia-Romagna libera di sognare e capace di fare, si suddivide in otto capitoli principali all’interno dei quali si sviluppano i paragrafi tematici.

1.    Emilia-Romagna per innovare

–        Patto per il lavoro e per il clima 3.0

–        Partecipazione

–        Semplificazione

–        Trasformazione digitale

–        Governance

–        Lavoro pubblico

2.    Emilia-Romagna per star bene insieme

–        Diritto alla salute e sanità pubblica

–        Welfare e innovazione sociale

–        Diritto alla casa e politiche abitative

–        Legalità e sicurezza

3.    Emilia-Romagna per essere attrattivi

–        Demografia e natalità

–        Giovani

–        Pari opportunità

–        Migranti

–        Diritti civili

4.    Emilia-Romagna per crescere

–        Scuola

–        Formazione professionale e tecnica

–        Università e ricerca

–        Lavoro

–        Agricoltura e agroalimentare

–        Industria e artigianato

–        Commercio e servizi

–        Cooperazione

–        Blue economy

5.    Emilia-Romagna per essere futuro

–        Una ferita da sanare: le alluvioni del 2023 e del 2024

–        Sicurezza del territorio e adattamento alla crisi climatica

–        Gestione della risorsa idrica

–        Consumo del suolo e rigenerazione urbana

–        Energie rinnovabili

–        Rifiuti ed economia circolare

–        Qualità dell’aria

–        Tutela della biodiversità

–        ER frontiera avanzata per una transizione giusta

6.    Emilia-Romagna per vivere bene

–        Montagna e aree interne

–        Turismo

–        Grandi eventi

–        Cultura

–        Sport

7.    Emilia-Romagna per muoversi

–        Trasporto pubblico locale

–        Mobilità sostenibile

–        Infrastrutture per la mobilità

–        Logistica

–        Reti digitali

–        Infrastrutture strategiche

8.    Emilia-Romagna per stare nel mondo

–        Pace e cooperazione internazionale

–        Europa

–        Relazioni internazionali




Papamarenghi interroga l’Amministrazione: “Conflitto d’interessi per l’Assessore Fantini?”

“Ho chiesto formalmente se l’Assessore alla pianificazione per lo sviluppo urbano Adriana Fantini abbia tenuto una condotta amministrativa tale da configurare un grave conflitto d’interessi”: dà così notizia dell’Interrogazione consiliare depositata oggi stesso il Consigliere di Piacenza Jonathan Papamarenghi.

“In più occasioni – spiega – abbiamo rilevato come fosse quantomeno inopportuno l’intervento di Fantini nelle pratiche che riguardano il Politecnico di Milano Polo Territoriale di Piacenza, e questo perché la stessa è stata, e pare essere ancora, docente a contratto incaricata dall’Università”.

“Come dissi anche in commissione, io consigliere come anche ogni cittadino piacentino, devo e dobbiamo aver la certezza che chi siede ai tavoli per rappresentare la Città di Piacenza lo faccia nell’interesse esclusivo dell’Ente, ed è proprio a garanzia di ciò che guarda la norma.

Dopo le ripetute segnalazioni in Consiglio e Commissione rimaste prive di un puntuale riscontro – continua Papamarenghi – ho raccolto alcuni atti nel merito che hanno fatto emergere una situazione di leggerezza nella gestione dell’Ente a livelli non immaginabili.

In particolare ho rilevato che in almeno 6 delibere di Giunta inerenti il Politecnico, l’Assessore-docente a contratto non solo non ha lasciato la riunione, ma ha anche partecipato al voto delle stesse. In ben due casi, poi, la stessa era addirittura Relatore, cioè colei che illustra e motiva la delibera alla Giunta per giungere al voto. Delibere che tra l’altro hanno approvato rilevanti incarichi di progettazione e impegni economici per oltre 232mila euro. A tacere poi del recente, pesante, ruolo dell’Assessore nella decisione di chiudere e delocalizzare il Museo civico di Storia Naturale per cederne i locali proprio al Politecnico”.

“Nessun dubbio sull’importanza straordinaria dell’avere il Politecnico nella nostra Città e sostenerlo in ogni modo – chiarisce il Consigliere del Gruppo civico di centrodestra per anticipare qualsivoglia strumentalizzazione della sua istanza -, ma i chiarimenti su un eventuale conflitto d’interessi sono a tutela dell’Ente e di tutta la Comunità alla quale va garantita l’imparzialità dell’azione amministrativa in capo ai membri di qualunque organo collegiale, i quali siano portatori di interessi personali diretti o indiretti, sancita dal Testo Unico degli Enti Locali, e da un’ampia normativa fino alla Carta costituzionale”.

“Proprio a garanzia del miglior operato nell’interesse del nostro Comune – Conclude Papamarenghi – promuoverò analoga istanza, corredata dalla risposta che riceverò dall’Amministrazione comunale, rivolgendomi anche all’ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione”.




Sala gremita per il confronto all’americana fra Lello Albasi e Sara Soresi

Tre minuti a testa per ogni intervento su sanità, sicurezza, case popolari, trasporti, ambiente, immigrazione. Il primo confronto all’americana a Piacenza tra candidati alle regionali: Lello Albasi, candidato PD alle regionali dell’Emilia Romagna per De Pascale Presidente e Sara Soresi,  candidata FDI per Ugolini Presidente venerdì 18 ottobre presso Meeting Room Cafè Mirabilia in via Dante, 34 a Piacenza. A moderare l’incontro Carlandrea Triscornia, direttore di QuotidianoPiacenzaOnline.

La ricetta di Albasi sulla sanità parla di concretezza: una “sanità porta a porta”, che non accentri tutte le risposte di salute negli Ospedali, ma che garantisca visite specialistiche anche nelle Case delle Comunità e negli altri presidi presenti sul territorio. In questo senso, è strategico sviluppare in primis la telemedicina che offre un migliore accesso alle cure, una riduzione dei costi sanitari e una maggiore comodità: le piattaforme di telemedicina consentono ai pazienti tutti e in particolare in località montane, di accedere a cure specialistiche senza dover viaggiare. Ciò può includere consultazioni virtuali con specialisti come cardiologi, neurologi e oncologi, che possono fornire consigli e raccomandazioni terapeutiche di esperti, ma anche monitoraggio a distanza. Per Albasi la sanità deve essere vicina alla gente, rimanere pubblica ed è necessario potenziare i CAU: altro aspetto riguarda i medici di base che vanno valutati nel loro ruolo, non più burocrati ma professionisti disponibili anche di sabato e domenica per accorciare le liste d’attesa. A Fiorenzuola già in essere  Come dice la costituzione, sostiene Albasi, la salute deve essere al centro di tutti noi. Un bene alla portata di tutti. Soresi conferma, insieme ad Albasi, la volontà di costruire il nuovo ospedale in città. Servono interventi di qualità e strutture di prossimità.

Un botta e risposta serrato tra Soresi e Albasi rispetto a temi che spaziano da sanità, territorio e immigrazione. Albasi punta sulla concretezza e propone  progettualità concrete per dare futuro a questa città e alla provincia perché i  soldi sono pochi e si fa fatica.

Sulla logistica e in tema di trasporti i candidati sono d’accordo: servono investimenti oculati e precisi per rispondere allo sfruttamento delle aree e per il recupero di quelle dismesse, al consumo di suolo e alla necessità di ridurre l’impatto della logistica sul territorio. Trasporti più efficienti e politiche che comprendano sgravi fiscali in grado di agevolare studenti e pendolari.

Lo scambio si è acceso sul tema dell’immigrazione: posizioni differenti con Soresi a difendere il territorio rispetto al flusso migratorio di richiedenti asilo e minori non accompagnati.  Soresi propone di rivedere la ripartizione degli immigrati: l’Emilia Romagna è tra le 3 regioni che accolgono più immigrati.  Soresi ha calcato la mano parlando di immigrati minori che vengono pagati per dormire tutto il giorno, non andare a scuola e fare risse notturne. Albasi riporta il dialogo sulla gestione dei flussi nazionali e ricorda che in provincia sono stati accolti 960 migranti su una popolazione di 140 mila persone. La candidata Cucchetti, presente in sala, è intervenuta confermando i dati espressi da Albasi che ha aggiunto che il 90% non vuole rimanere in Italia e vuole andare nei paesi del nord Europa.

Il primo confronto tra le parti mette palla al centro per i candidati che si sono resi disponibili durante l’ incontro a dialogare con il pubblico in un confronto serrato ma sempre rispettoso delle visioni.




Centrodestra: “Allarmanti le parole dal segretario PD che inducono a non aver fiducia nella magistratura”

“Delle sentenze si prende atto, non si disquisisce, eppure dal segretario del Partito Democratico, Carlo Berra si sono sentite parole allarmanti, oltre che prive di pudore”. Esordiscono così i Gruppi consiliari in Comune di Piacenza Civici di Centrodestra, Fratelli d’Italia, Lega, e Liberali Piacentini stigmatizzando l’intervento “preoccupante” di Berra. “Non è solo inopportuno: le sue parole sono gravi e puntano il dito su chi, di fronte a situazioni quantomeno controverse, nell’esercizio dei suoi doveri da pubblico amministratore oltre che di buon cittadino non si è girato dall’altra parte ma si è rivolto alla Magistratura affinché facesse chiarezza, secondo un principio cardine della giustizia”.

“Pare un monito – continuano i consiglieri del centrodestra – rivolto a tutti i piacentini affinché si guardino bene dal rivolgersi alle autorità competenti per fare la dovuta chiarezza nel caso si avvertissero fatti considerati anomali; un messaggio vergognoso che mina i principi basilari del diritto e che suona ancor più stonato ora che in città diversi temi rilevanti per tutta la comunità hanno sollevato non poche perplessità, come quanto avvenuto con la fidejussione falsa, e non solo, su Piazza Cittadella e il tortuoso iter del maxi appalto calore, luce e energia. D’altra parte solo pochi mesi fa in Consiglio un Onorevole consigliere dello stesso partito del segretario sosteneva che, sulla fidejussione, prima di rivolgersi alla procura i consiglieri che hanno fatto la segnalazione avrebbero dovuto parlarne al sindaco…”

“Quello di Berra insomma – dicono i consiglieri – è un tentativo goffo di entrata a gamba tesa proprio nel momento in cui l’amministrazione comunale promuove pratiche sulle quali servono la massima attenzione e riflettori accesi su ogni aspetto, proprio come la legge prevede a tutela di tutti: cittadini, Ente e suoi funzionari… altroché invocare la sordina e una fiducia in bianco a dir poco pericolose!

Parole insomma che minano il rapporto di fiducia tra cittadini e giustizia, inqualificabili ancor più se strumentalizzano, come avviene, le sentenze di quella stessa giustizia.

“Per quanto ci riguarda – concludono i consiglieri – la fiducia nelle Istituzioni e nella magistratura è fiducia nella democrazia e nello Stato di diritto, e solo chi pretende di comandare indisturbato può accusare coloro i quali ad esse si rivolgono motivatamente”.