Trespidi (Liberi) su piazza Cittadella: “Scempio e vergogna. Silenzio inaccettabile del Comune”

“Ho presentato una richiesta di accesso agli atti per conoscere la corrispondenza intercorsa tra il Comune di Piacenza e la società Piacenza Parcheggi a partire dalla consegna del cantiere fino a oggi. Il termine di risposta era di una settimana, ma a dieci giorni dalla richiesta non è pervenuto alcun riscontro. Un silenzio inaccettabile, che alimenta ulteriori dubbi su una vicenda già avvolta da troppe ombre”.
Così il consigliere comunale Massimo Trespidi (Liberi) interviene sul futuro parcheggio interrato di piazza Cittadella, tema che ha suscitato un acceso dibattito negli ultimi mesi.
“Da metà novembre il cantiere di piazza Cittadella risulta ancora fermo, nonostante i lavori sarebbero dovuti partire all’inizio di settembre. L’aggiornamento contrattuale sottoscritto nei mesi scorsi tra il Comune e il concessionario privato, forse non a caso, non prevede alcuna penale in caso di ritardo. Nelle scorse ore, alcuni operai della ditta incaricata si sono presentati sul posto per trasportare un mezzo tecnico, ma nulla di più. Sono trascorsi circa 100 giorni di immobilismo assoluto, con un’area lasciata in condizioni di abbandono. Nel frattempo, la società Gps – Piacenza Parcheggi, che dovrebbe costruire l’opera, continua a incassare gli introiti derivanti dalla gestione delle strisce blu in città, grazie a un accordo con l’ente pubblico che prevede la realizzazione contestuale della maxi infrastruttura” prosegue Trespidi.
“La situazione è vergognosa: le radici degli alberi abbattuti tra mille polemiche a inizio novembre non sono state nemmeno smaltite, mentre la strada che costeggia il cantiere è dissestata e piena di buche. Oltre ai danni economici subiti dai commercianti della zona e alla viabilità compromessa, ora si aggiunge anche l’assenza totale di manutenzione viaria, aggravando ulteriormente il disastro urbanistico in corso”.
Perciò l’esponente di minoranza chiede “risposte chiare e immediate dall’amministrazione comunale: “perché il cantiere è fermo? Quali azioni si intendono adottare per garantire la ripresa dei lavori e la tutela dei cittadini e dei commercianti? La trasparenza e il rispetto degli impegni presi con la città non possono più attendere”.

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Guerra alle bande giovanili. Altri due arrestati per tentato omicidio

Questa mattina la polizia di Stato di Piacenza, dopo una complessa indagine coordinata dalla procura della Repubblica, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di due ventenni di origine straniera, indagati per il reato in concorso di tentato omicidio ai danni di un coetaneo.
L’indagine della Squadra Mobile cittadina, ha riguardato l’identificazione degli autori di una grave aggressione avvenuta la sera del 27 ottobre 2024 di fronte ad un noto locale del centro storico cittadino. A seguito di un diverbio per futili motivi tra due gruppi di giovani, di cui uno più numeroso e composto da circa 15 ragazzi principalmente di origine nordafricana, era nato un violentissimo scontro. Glia arrestati si sono passati un coltello, con cui uno dei due ha cercato di colpire al petto un rivale. Fortunatamente grazie all’intervento di una amico la coltellata anziché zone vitali ha raggiunto un braccio causando comunque una profonda ferita giudicata guaribile in 28 giorni.
Le Volanti intervenute sul posto hanno identificato la vittima, in stato di ubriachezza, ed anche alcuni testimoni. Grazie alle scarne descrizioni, i poliziotti sono riusciti riuscivano ad individuare uno degli aggressori, un pluripregiudicato, noto per numerosissimi episodi criminali legati allo spaccio di stupefacenti e ad aggressioni con armi da taglio ai danni di rivali, nell’ambito della faida in essere tra gruppi di nordafricani, per il dominio dello spaccio cittadino.
Il giovane era stato quindi colpito da un’ordinanza di custodia in carcere, eseguita a novembre dalla Squadra Mobile. Il quadro delle indagini rischiava però di essere “inquinato: l’arrestato, infatti, riusciva a convincere un altro membro del gruppo, quasi incensurato, a presentarsi in questura ed autoaccusarsi dell’accoltellamento, supportato da alcuni altri soggetti del gruppo criminale. Secondo la ricostruzione alternativa fornita agli inquirenti, l’arrestato non si sarebbe neppure trovato sul luogo dei fatti al momento della lite.
Le indagini della Squadra Mobile, supportate da una serie di perquisizioni e sequestri, dall’analisi dei tabulati telefonici, dall’ascolto di persone ed da un incidente probatorio di testimoni, hanno permesso di smentire la ricostruzione alternativa, ed anzi hanno portato ad accertare le responsabilità di un altro soggetto del gruppo, individuato come il vero e proprio accoltellatore.
Il pluripregiudicato invece è stato individuato come colui che aveva passato il coltello all’amico. Sono così stati ridefiniti i ruoli nell’accoltellamento commesso dai due e modificati i capi d’imputazione.
Il ragazzo che si era auto-accusato è invece indagato per auto-calunnia e favoreggiamento personale e nel frattempo ha lasciato spontaneamente il territorio nazionale (nel mese di gennaio) .
Alla luce di questo quadro accusatorio il G.I.P. di Piacenza, ha emesso una nuova ordinanza di custodia in carcere a carico di entrambi gli indagati, disponendo la conferma del provvedimento di novembre per quanto riguarda la posizione del primo e l’applicazione della custodia in carcere anche nei confronti del secondo.
Sono in corso di definizione le posizioni degli altri soggetti che hanno partecipato al violento scontro di fronte al locale, che peraltro aveva subito una sospensione dell’attività con provvedimento del questore di Piacenza ex art. 100 TULPS in seguito ai gravi fatti in questione.




Scontro frontale a Castel San Giovanni. Ferite lievi per i conducenti

Scontro frontale tra un’auto ed un furgone nel primo pomeriggio di oggi a Castel San Giovanni lungo la SS10 Padana Inferiore.
A bordo del suv viaggiava una giovane mamma con due bambini piccoli (che non hanno subito traumi). Ferite lievi per la conducente e per il ventenne che era alla guida del furgone. Sul posto sono intervenute due ambulanze inviate dal 118,i vigili del fuoco ed agenti della polizia locale che hanno effettuato i rilievi di legge. La strada è rimasta bloccata per permettere i soccorsi e si sono formate lunghe code in entrambe le direzioni.
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Spray al peperoncino in una classe all’Isii Marconi. Intossicati 12 studenti e una bidella

Potrebbe esserci una “bravata” dietro quanto accaduto stamane in una seconda dell’istituto Isii Marconi di Piacenza. Una dozzina di ragazzi ed una bidella hanno accusato lievi difficoltà respiratorie, irritazione alla gola, vomito e mal di testa in seguito all’utilizzo nell’aula di uno spray al peperoncino. Sul posto sono arrivati vari mezzi di soccorso inviati dalla centrale del 118, vigili del fuoco e due volanti della polizia. Gli studenti ed la collaboratrice scolastica sono stati portati in ospedale per accertamenti ma nessuno ha fortunatamente avuto gravi conseguenze.
Durissima la presa di posizione del sindacato degli insegnanti Gildache si riserva di costituirsi parte civile.

“In merito al grave episodio avvenuto questa mattina all’Istituto “Marconi” di Piacenza, dove 12 studenti e un’operatrice scolastica, sono stati colti da malore a seguito della delinquenziale azione di qualcuno che ha spruzzato spray al peperoncino, tanto da richiedere l’intervento in forze di personale del 118, di volanti della Polizia e Vigili del Fuoco.

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza di fronte all’ennesimo episodio delinquenziale avvenuto nelle nostre scuole, invita tutti tutti gli attori istituzionali a mettere fine al buonismo:
a 14 anni si è perseguibili penalmente, a 16 anni non si è nemmeno più nell’obbligo scolastico, chi ha raggiunto tale età e non ha voglia di studiare deve essere “indirizzato” al duro lavoro dei campi o delle fonderie”
.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti: “Non sarà il caso del Marconi, ma anche a Piacenza ci sono ci sono dei dirigenti scolastici pseudo buonisti che fanno indebite pressioni sui docenti che cercano di operare con rigore e severità – continua – noi non ci stiamo e se qualche nostro collega, per i fatti di oggi, dovesse risultare parte offesa in un processo noi siamo disposti a costituirci parte civile”.




Passi carrai a Piacenza. Il Comune “cambia idea”: nessun tecnico necessario

La questione dei passi carrai sembra finalmente “rientrare in carreggiata” dopo che, per oltre un mese, i proprietari di casa ed i condomini si erano trovati ad affrontare una situazione tutt’altro che chiara. Oggi con un comunicato stampa l’Amministrazione rende noto che non é necessario farsi assistere da alcun tecnico per predisporre la domanda e non si deve allegare una planimetria.

Un netto cambio di rotta dunque rispetto ad alcune risposte fornite in precedenza proprio dagli uffici tecnici comunali. Come si può vedere qui sotto – in una mail inviata dall’ufficio passi carrai ad un cittadino – si scriveva “… occorrerà pertanto rivolgersi ad un tecnico per far redigere la planimetria…”.


Ecco perché la capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi, una volta presa visione della nota diffusa dall’ufficio stampa, ha subito voluto sottolineare il nuovo e diverso approccio di Palazzo Mercanti.

«Ho appreso dalla stampa, come ormai sempre avviene, la risposta del Comune alle mie interrogazioni sui passi carrai. Un modus operandi che certamente denota una scarsa attenzione al confronto istituzionale.
Ma ciò che svilisce sia il mio operato come consigliere comunale, sia e soprattutto tutti i cittadini che hanno segnalato anomalie sulla tematica, è il goffo tentativo di far passare la sottoscritta, i cittadini, i tecnici, i vari amministratori di condominio come visionari, che di fatto non avrebbero compreso le intenzioni del Comune. Tuttavia, la verità è un’altra: il Comune ha modificato proprio in questi giorni il modello di richiesta di rinnovo dei passi carrai, e lo ha fatto solo dopo le mie interrogazioni e le numerose lamentele dei piacentini.
Invece di adottare questa linea, l’amministrazione avrebbe potuto semplicemente ammettere l’errore, riconoscere le criticità sollevate e sottolineare di essere intervenuto per migliorare la situazione. Questo atteggiamento sarebbe stato certamente più corretto e, soprattutto, maggiormente apprezzato dai cittadini
».

Al di là della polemica politica, come si è soliti dire “tutto é bene quel che finisce bene”. Benvenga dunque la semplificazione per i cittadini. Vediamo nel dettaglio la procedura spiegata dal Comune.
Passi carrai in scadenza, per il rinnovo c’è tempo fino al 31 dicembre. Nessun nuovo obbligo e non serve incaricare tecnici: basta compilare il modulo. Servizi comunali semplificati on-line, anche con assistenza, e di persona su appuntamento.
Quest’anno sono in scadenza le concessioni comunali dei passi carrai emesse nel 1996. Concessioni che hanno durata di 29 anni e devono essere rinnovate entro la fine dell’ultimo anno utile. Per quelle emesse nel 1996, dunque, il termine per il rinnovo è il 31 dicembre del 2025.
I proprietari di immobili con passi carrai, siano essi persone fisiche, società, imprese e condomìni, hanno circa 10 mesi di tempo per effettuare la pratica.
Si tenga conto che i passi carrai oggetto di richiesta di rinnovo possono mantenere la loro attuale configurazione, senza alcuna modifica e senza alcun obbligo ulteriore.
Con specifico riferimento alla richiesta di rinnovo dell’autorizzazione per un passo carraio esistente, dunque, non è necessario incaricare alcun tecnico abilitato ma basta la compilazione in autonomia dello specifico modulo messo a disposizione dall’ente nelle modalità sotto descritte, e non è necessario allegare alcuna planimetria del passo carraio firmata digitalmente da tecnici abilitati. E, sempre per quanto riguarda i passi carrai con autorizzazione da rinnovare, non c’è alcun obbligo di installare cancelli o portoni automatizzati o di arretrare gli accessi rispetto alla sede stradale. Tale obbligo è in vigore solo per i proprietari di immobili che avviano una pratica con richiesta di autorizzazione per l’apertura di un nuovo passo carraio.
Il Comune di Piacenza ha dunque predisposto la procedura da seguire in modo da semplificare al massimo i vari passaggi, integrando i servizi offerti dall’ente nel modo più efficace e più agile possibile per i cittadini.
Sono sostanzialmente due le strade che i piacentini interessati possono seguire per procedere al rinnovo della concessione in scadenza: la prima è utilizzando gli strumenti digitali, quindi online; la seconda è di persona, presentando direttamente agli uffici su appuntamento, la documentazione cartacea.
Per quanto riguarda questa seconda strada, ovvero quella dedicata a coloro che hanno meno dimestichezza con la tecnologia, sarà possibile presentarsi di persona presso gli uffici comunali di via Beverora 57 solo ed esclusivamente previo appuntamento da fissare telefonicamente ai numeri 334-9928623 oppure 366-6625830 nelle giornate di lunedì dalle 14:30 alle 16:30 oppure dal martedì al venerdì dalle 10 alle 12. In questi giorni e in queste fasce orarie, gli stessi numeri telefonici sono a disposizione dei cittadini che avessero bisogno di informazioni sulle pratiche relative ai passi carrai. Sempre per informazioni, è attivo anche un indirizzo e-mail dedicato: passicarrai@comune.piacenza.it
Per quanto riguarda invece la presentazione on-line della pratica, è attiva una specifica sezione del sito istituzionale del Comune (www.comune.piacenza.it/passicarrai) con tutte le informazioni, la modulistica, gli approfondimenti, la normativa di riferimento e un pulsante per l’accesso diretto al servizio tramite spid. Per coloro che intendessero procedere in questo modo ma ritenessero di aver bisogno di assistenza, il Comune ricorda che è possibile farsi aiutare – anche in questo caso su appuntamento – dagli esperti “facilitatori” presso i cinque Punti Digitale Facile nelle varie sedi comunali. Per informazioni e appuntamenti relativi a questo servizio, ecco il link: www.comune.piacenza.it/df
Entrando più nel dettaglio, per chiedere il rinnovo di passo carraio (concessione scaduta) occorre compilare il modulo online (disponibile anche per il download in pdf in questa pagina oppure in cartaceo al Quic di via Beverora 57) indicando in esso anche il numero di concessione scaduta, la larghezza del passo carraio (la misura lineare misurata al lordo degli smussi dei marciapiedi, ove presenti).
Occorre inoltre allegare sempre la documentazione fotografica dell’accesso carraio, assolvimento delle imposte di bollo (due marche da bollo da 16 euro), delega all’eventuale intermediario per tutto quanto concerne l’iter di presentazione della richiesta di rinnovo e documento d’identità del delegante oppure, in caso di condomini, atto di nomina dell’amministratore; e, solo per modulo cartaceo, il documento d’identità del richiedente.
In caso di solo rinnovo occorre aggiungere l’estratto di documento attestante la proprietà/comproprietà dell’immobile (es. rogito, titolo edilizio…) mentre in caso di rinnovo e contestuale voltura occorre in aggiunta la documentazione attestante il passaggio di proprietà (es. estratto di rogito o di pratica di successione…). Infine, solo in caso di voltura da privato a condominio, occorre il documento che attesti la costituzione del condominio (attribuzione del codice fiscale da parte di Agenzia delle Entrate) e verbale dell’ultima assemblea.




Soresi sui passi carrai: “Il Comune impone l’automazione”

“Il rinnovo dell’autorizzazione dei passi carrai sta sollevando una serie di problemi. Successivamente alla mia interrogazione di qualche settimana fa, sono stata contattata da geometri, amministratori di condominio e cittadini che evidenziano altre due problematiche: non esiste una modalità chiara ed univoca per la misurazione ed il Comune, di fatto, impone l’automatizzazione dei cancelli/portoni”, così Sara Soresi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, che torna sul tema passi carrai per chiedere ulteriori precisazioni all’Amministrazione.
“Come emerso qualche settimana fa – afferma la capogruppo – per il rinnovo dell’autorizzazione sono richiesti una serie di documenti e misurazioni di vario tipo, che non tutti sono in grado di svolgere autonomamente e, per questo motivo, molti cittadini si stanno rivolgendo a tecnici qualificati, sopportando una spesa di circa 300/400 Euro. Il punto è che gli stessi tecnici lamentano come non vi sia un Regolamento che disciplini, in modo univoco e chiaro, le modalità di identificazione dell’accesso/passo carrabile e di misurazione della larghezza: non è infatti chiaro se la misura da fornire al Comune di Piacenza sia quella corrispondente all’accesso carrabile o quella comprensiva degli scivoli di abbassamento marciapiede”.
“Nella città di Piacenza – osserva Soresi – ci sono casi in cui è richiesto un pagamento corrispondente alla larghezza dell’accesso in area privata ed altri in cui invece è richiesto il pagamento corrispondente alla larghezza dell’area comprensiva anche degli scivoli laterali. Questo avviene perché Piacenza è sguarnita di apposita regolamentazione che, invece, è esistente in altri Comuni italiani (es. Comune di Rimini) dove, appunto, risulta chiara la modalità di misurazione”.
“Vi è poi un ulteriore problema, sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia: nella lettera pervenuta ai cittadini si fa espresso riferimento al fatto che <>. Ebbene, considerando che a Piacenza sono pochissime le abitazioni dove i cancelli/portoni sono arretrati di mt 5 dal limite della proprietà pubblica, questo significa che – in assenza di automatismo – non sarà possibile presentare la domanda di autorizzazione per il passo carraio, con le relative conseguenze (impossibilità di impedire la sosta). Il risultato è allora quello di imporre a tantissimi piacentini di automatizzare i propri cancelli/portoni, per una spesa che si aggira intorno ai 2.000,00 Euro circa, senza contare l’obbligo di manutenzione annuale (per circa 150,00 Euro all’anno) e la corposa documentazione richiesta ai fini dell’automatizzazione”.
“Insomma – prosegue la capogruppo – di fatto, si sta ponendo tantissimi cittadini di fronte alla seguente alternativa: affrontare una spesa di circa 2.500,00 euro (oltre spese annuali) o rinunciare alla richiesta di passo carraio, con la conseguenza che, non potendo più impedire la sosta di fronte al proprio accesso, molti piacentini posteggeranno lungo la carreggiata, accrescendo ulteriormente il problema parcheggi che già attanaglia la nostra città”.
Soresi ha dunque presentato un’interrogazione per chiedere all’Amministrazione di provvedere alla redazione di un Regolamento che disciplini, in modo univoco e chiaro, le modalità di identificazione dell’accesso/passo carrabile e di misurazione della larghezza e per domandare alla stessa di modificare il modulo di richiesta apertura/rinnovo passo carraio eliminando il riferimento all’obbligo di automatismo per i cancelli/portoni che non risultino arretrati di mt 5 dal limite della proprietà pubblica.




Ponte sul Po. Incidente all’alba. Viabilità bloccata

Potrebbe essere stato il ghiaccio la causa dell’incidente avvenuto all’alba di oggi sul ponte sul Po fra San Rocco e Piacenza.
A causa di un incidente, la statale 9 “Via Emilia” è temporaneamente chiusa al traffico in entrambe le direzioni in prossimità del confine regionale, tra San Rocco al Porto (LO) e Piacenza.

Nel sinistro, le cui cause sono in corso di accertamento, sono rimasti coinvolti quattro veicoli. La viabilità è provvisoriamente indirizzata sulla rete limitrofa con indicazioni in loco.
Una persona è rimasta incastrata nell’abitacolo del proprio furgone ed è stata liberata dai vigili del fuoco. Sul posto sono intervenute le squadre Anas e le Forze dell’Ordine per la gestione dell’emergenza e per il ripristino della normale circolazione nel più breve tempo possibile.
A causa di un incidente, la statale 9 “Via Emilia” infatti è rimasta chiusa al traffico in entrambe le direzioni fino a metà mattinata.
Nel sinistro, le cui cause sono in corso di accertamento, sono rimasti coinvolti quattro veicoli.
Il ferito che ha riportato ferite di una certa gravità è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Piacenza.




Polisportivo, riparte l’iter. Via libera della giunta. Critico il centrodestra

Riparte a pieno ritmo l’iter per la riqualificazione del Polisportivo Franzanti di Piacenza dopo lo stop dello scorso dicembre dovuto alla rilevata impossibilità, per motivi tecnici, di ristrutturare l’edificio che oggi ospita la piscina coperta e che, nel progetto originario della società veronese Glaukos, avrebbe dovuto ospitare spazi dedicati alla ginnastica artistica.

La Giunta guidata dalla sindaca Katia Tarasconi, con voto unanime, ha approvato la variante progettuale proposta dalla stessa Glaukos considerata “pienamente aderente all’interesse pubblico” deliberato dal Consiglio comunale lo scorso 16 settembre; una variante che consentirà un risparmio economico di oltre 2 milioni e 286mila euro sul totale dell’operazione complessiva a carico dell’ente. Tutto ciò, garantendo la stessa offerta di attività sportive. “In particolare – si legge nella delibera di Giunta – preserva la fruibilità degli spazi destinati alla pratica della ginnastica artistica che continueranno ad essere svolti nell’edificio attuale”.

Niente più trasloco nello stabile che oggi ospita la piscina coperta, che verrà demolito, ma riqualificazione degli spazi attuali.

«Saranno spazi rinnovati – commenta la sindaca – nei quali chi pratica la ginnastica artistica potrà allenarsi come ha fatto finora, potendo però contare su ambienti risanati, più belli e inseriti in un contesto che sarà all’avanguardia e di grande pregio, come Piacenza merita».

Di certo l’idea iniziale di lavorare sullo stabile della piscina coperta avrebbe garantito un aumento dello spazio a disposizione della ginnastica, ed è per questo motivo che era stata considerata positivamente. Di fronte all’impossibilità strutturale di metter mano a quell’edificio, tuttavia, Glaukos ha avanzato al Comune due proposte: la “variante 1 bis” e la “variante 2 bis”. La seconda prevede la demolizione e successiva ricostruzione dell’edificio “E”, ovvero l’attuale piscina coperta, ma con un aggravio di costi che l’amministrazione comunale ha ritenuto insostenibile: oltre tre milioni complessivi in più sul totale. Ipotesi dunque scartata.

La Giunta ha ritenuto inoltre di considerare non adeguata la nuova proposta arrivata dalla società Consorzio Leonardo Servizi e Lavori che comprende, tra i vari aspetti, il finanziamento dell’opera tramite un’operazione di locazione finanziaria il cui piano di ammortamento prevede un contributo complessivo di oltre 39 milioni e 744mila euro a carico dell’ente di Palazzo Mercanti da corrispondere nell’arco di vent’anni. Un incremento del contributo finanziario a carico del Comune considerato eccessivo e a fronte del quale, si legge in delibera, «non si rilevano elementi migliorativi rispetto alla procedura già in corso, sia rispetto allo strumento giuridico della locazione finanziaria, sia rispetto agli aspetti economico finanziari, sia rispetto agli aspetti tecnici in relazione al rapporto qualità/prezzo tali da interrompere o sospendere il procedimento in corso sul quale il Consiglio comunale ha già disposto il pubblico interesse con deliberazione n. 33 del 16/09/2024 valutando anche in quella sede lo strumento della locazione finanziaria».

Scartata dunque la nuova proposta del Consorzio Leonardo, scartata anche la variante 2 bis di Glaukos, c’è luce verde alla “variante 1 bis” della stessa società veronese. A questo punto può ripartire l’iter istruttorio: gli uffici dovranno acquisire da parte di Glaukos il Progetto di fattibilità tecnico-economica aggiornato e il relativo Piano economico-finanziario asseverato, dopodiché si passerà in sede di Conferenza dei servizi decisoria.

Riqualificazione Polisportivo; centrodestra chiede una Commissione: “Progetto modificato senza comunicarlo preventivamente. Dalla Giunta mancanza di rispetto e trasparenza”

Prospettiva opposta quella dei consiglieri dei capigruppo di centrodestra Patrizia Barbieri, Sara Soresi e Luca Zandonella che ritengono politicamente “irrituale ed irritante” il comportamento della giunta Tarasconi.

“Dopo che a settembre il consiglio comunale è stato chiamato ad esprimersi sull’interesse pubblico del progetto di riqualificazione del Polisportivo, oggi apprendiamo dalla stampa – e non dall’Amministrazione – che tale progetto viene modificato in corso d’opera all’oscuro dei consiglieri comunali, quanto meno di quelli del centrodestra. Ritenendo questo comportamento una mancanza di rispetto nei confronti del ruolo di consigliere e dell’intera città, abbiamo immediatamente richiesto la convocazione delle commissioni consiliari 1 e 2 in seduta congiunta perché si venga informati, nei canali ufficiali, dell’operazione in corso”. L’annunciano i capigruppo di centrodestra dopo aver appreso dalla stampa la notizia dell’approvazione da parte della Giunta della variante al progetto proposta della società Glaukos che ha in capo la realizzazione dei lavori”.

“E’ questa l’ennesima dimostrazione di come l’Amministrazione di sinistra intende la gestione della cosa pubblica – concludono i capigruppo – dimenticando che si stanno spendendo i soldi dei piacentini”.




La finanziaria della Regione non convince le opposizioni ma neppure Confcommercio ed i sindacati

La manovra finanziaria della Regione Emilia Romagna non ha convinto le opposizioni ma anche dalla Confcommercio Emilia regionale arrivano critiche.
“Prendiamo ufficialmente atto delle difficoltà in capo alla Regione per far quadrare il proprio bilancio” –  ha commentato a caldo il Presidente Confcommercio Emilia Romagna, Enrico Postacchini davanti alle dichiarazioni formulate ieri dal Presidente De Pascale durante la presentazione della manovra di bilancio 2025/2027 dal valore di 400 milioni – “e rimaniamo stupiti di come una manovra di simile rilevante entità non sia stata sottoposta in modo adeguato all’attenzione delle parti sociali, raccogliendone istanze e suggerimenti. Manifestiamo grande preoccupazione per l’impatto che le misure proposte potranno avere soprattutto su una classe “media” già pesantemente provata da inflazione, caro bollette ed in molti territori dagli eventi alluvionali, con conseguente rilevante calo dei consumi interni”.
“In particolare il commercio, che viene da anni problematici e che sta subendo pesantemente il difficile momento congiunturale, sarebbe particolarmente penalizzato, direttamente ed indirettamente, dai ventilati aumenti della fiscalità regionale, che si andrebbero poi a sommare ad altri interventi di finanza locale che propongono sconsiderati aumenti di tariffe ed imposte (vedi Bologna)”.
“Confidiamo di essere al più presto convocati – conclude Postacchini – per poter suggerire i necessari correttivi e contrappesi alla manovra così come è stata presentata”.

Dura anche la presa di posizione dei sindacati sindacati confederali che definiscono: “irrispettoso e sbagliato il mancato confronto con le parti sociali”

“Siamo sorpresi dalla conferenza stampa della Regione sulla manovra 2025, una uscita che giudichiamo sbagliata e irrispettosa di un confronto con le parti
sociali, mai iniziato, che si profilava molto delicato, soprattutto nel momento in cui per finalità anche condivisibili si finisce per mettere le mani nelle tasche dei cittadini.
Le cinque priorità indicate dalla Regione (sanità, non autosufficienza, messa in sicurezza del territorio, Tpl e casa) sono condivisibili nei titoli e conformi a nostre rivendicazioni di lunga data, ma vanno analizzate e contestualizzate.
Tuttavia sul piano delle entrate e della leva fiscale avremmo avuto bisogno di approfondimenti tecnici e politici, premessa della costruzione di affidamenti condivisi, collegando l’aumento di tassazione al valore della salvaguardia del nostro sistema sanitario e sociosanitario. Per noi è fondamentale preservare i principi di equità e progressività del sistema, avendo cura che i costi e gli investimenti non gravino sulle tasche di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati che già sostengono oltre l’80% della fiscalità generale e faticano ad arrivare a fine mese. I soldi vanno presi prima di tutto dalle tasche di chi ne ha di più. Dobbiamo manifestare rammarico e delusione per una falsa partenza del confronto, sbagliata nel metodo e, nel merito, incompleta nei contenuti della proposta”.

Murelli (Lega): «La Regione aumenta le tasse, ma non spende i fondi stanziati per la sanità». La senatrice: «Per la non autosufficienza non utilizzati, per il 2022, 35 milioni di euro. De Pascale controlli meglio le spese delle Asl»
«E’ facile mettere nuove imposte e chiamarle “tasse di scopo” in nome della sanità garantita per tutti. E tutto questo dicendo ai cittadini che la colpa è di un governo cattivo che non dà soldi alle Regioni. Come al solito, la sinistra anziché vedere come vengono spesi le risorse e come funzionano le Asl, preferisce tassare nel nome di un demagogico “noi stiamo dalla parte dei più deboli”. Ricordo solo che la legge di Bilancio 2025 prevede che il finanziamento del Servizio sanitario nazionale passerà dai 136,5 miliardi del 2025 ai 141,3 miliardi del 2027. Cifra mai stanziata prima».

Lo afferma la senatrice Elena Murelli, capogruppo della Lega in commissione Lavoro e sanità, dopo la presentazione del bilancio preventivo della Regione Emilia-Romagna da parte del presidente Michele De Pascale. «Una presentazione che ha sorpreso anche i sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil. Sindacati che lamentano di non essere stati consultati su un tema delicato come il fisco. La Regione ha messo da parte partecipazione e condivisione?».

Secondo la senatrice «è positivo che la nostra sia la Regione che destina la cifra più alta d’Italia alle persone non autosufficienti, ma ci sono alcuni punti mai chiariti. Ad esempio, nel febbraio 2024 la Lega, con l’ex consigliere Daniele Marchetti, aveva sottolineato in Assemblea che “dall’ultima rendicontazione sull’utilizzo del Fondo regionale per la non autosufficienza per il 2022 emerge che non sono stati utilizzati circa 35 milioni di euro, una questione non risolta nemmeno a seguito dell’integrazione di 18 milioni di euro stabilita nella variazione di bilancio regionale”». Marchetti, a fine legislatura, chiese dati più aggiornati «ma non ho mai avuto risposta». La senatrice, poi, ricorda anche che la Regione ha aumentato, «di circa 1.500 euro l’anno», le rette per le Case residenza anziani e per i Centro socio-riabilitativi per persone con disabilità.

Murelli, infine, rimette nel mirino anche la spesa delle singole Asl chiedendo a De Pascale «come intenda controllare i costi essendo oggetto di delibere regionali precedenti, ma nulla è poi stato attuato, sempre considerando che la legge di Bilancio 2025 prevede un potenziamento del monitoraggio della spesa».

Bilancio regionale. Tagliaferri (FdI): “Dal Pd di ieri e di oggi solo balle e mistificazioni accompagnate da grande cinismo e incredibile spregiudicatezza”

“E alla fine tanto tuonò che piovve. Così si potrebbe riassumere la situazione a cui ci stanno costringendo le bugie, l’arroganza e la prosopopea del Pd di ieri e di oggi”.

Particolarmente critico il giudizio del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri dopo gli annunci sulle manovre di bilancio regionale fatti dal Presidente De Pascale.

“E’ chiaro che in tutta questa vicenda l’attuale Presidente della Giunta regionale ha poche responsabilità personali, ma d’altra parte va anche ricordato che nessun medico gli ha imposto tutte le balle raccontate e le promesse tanto pomposamente fatte in campagna elettorale al solo scopo di tenere in piedi una coalizione unita solo dall’amore delle poltrone come è l’attuale centrosinistra. Bonaccini ha spremuto alla sua parte politica ogni goccia di consenso per approdare nel buen ritiro di Bruxelles, ma i cocci (e che cocci) li ha passati agli amici che gli sono succeduti in Viale Aldo Moro”.

Oltre ad un drastico giudizio sull’operato delle precedenti Giunte di centrosinistra, Tagliaferri, Vicepresidente dell’Assemblea legislativa, entra nel dettaglio di un fallimento ampiamente annunciato.

“E’ inutile dire che da cittadino emiliano-romagnolo sono molto arrabbiato per questo epilogo ampiamente annunciato e la mia rabbia sale alquanto se ricordo le critiche sprezzanti indirizzate a Fratelli d’Italia quando, per primi, avanzammo più di una perplessità sui conti che venivano sciorinati da Bonaccini e dai suoi Assessori. Ora possiamo capire molto bene che i CAU e tutte le manovre restrittive sulla sanità erano messe in atto per coprire il buco di bilancio con cui ci troviamo a fare i conti. Ulteriore artifizio usato dalle ‘volpi’ del Pd è stato poi l’esercizio di bilancio provvisorio, utilizzato per nascondere e negare il più possibile le tante magagne che si presentano ora ai nostri occhi”.

Caustico il giudizio di Tagliaferri anche sulle prospettive future che significheranno gli aumenti annunciati. “E’ chiaro che nelle casse regionali non c’è più neanche il becco di un quattrino quindi possiamo tranquillamente aspettarci il tanto caro storytelling sulle cause di questo buco, accompagnato anche dalla migliore strategia del ‘chiagni e fotti’ che sembra caratterizzare l’attuale proposta politica del Pd: da una parte si piange miseria e si va dal governo con il cappello in mano e poi, tornati sui territori, si riprende come nulla fosse a parlar male di un esecutivo che con grande fatica sta riportando l’Italia al centro dello scenario economico-politico mondiale. Purtroppo gli aumenti si abbineranno con i tagli che, in una provincia come Piacenza, fortemente caratterizzata da territorio montano, aree interne, sanità a pezzi e con un ospedale che sembra assomigliare sempre di più ad un miraggio, con grave dissesto idrogeologico, peste suina e comuni del tutto privi di una guida efficace e ciò determinerà una involuzione molto chiara e netta dove ai cittadini si chiederanno i soliti sacrifici e responsabilità, salvo dare la colpa agli altri per ogni cocente fallimento”.

Nel biasimare lo scenario molto fosco a cui il dissesto delle finanze regionali ci condanna, Tagliaferri critica anche senza mezze misure la proposta politica globale della sinistra. “Con questo annuncio fatto da De Pascale – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia – il fallimento del Pd è cocente e oltremodo evidente. Anche se siamo in presenza di veri e propri professionisti nell’applicazione dello stratagemma chiamato ‘tela di Penelope’ dove si dice una cosa al mattino per poi ritrattare tutto durante la nottata, con questi aumenti scriteriati si va a deprimere fortemente l’economia e la società regionale e si palesa il nulla che caratterizza la proposta politica del centrosinistra. Compito di Fratelli d’Italia non solo sarà di opporsi ad una gestione così disgraziata, ma di ricordare i tantissimi fallimenti del centrosinistra al corpo elettorale dell’ultima riserva rossa rimasta in Italia”.

Tassinari (Forza Italia): “La Giunta De Pascale sceglie di aumentare le tasse invece di tagliare sprechi e inefficienze”

 “La decisione della Giunta regionale guidata dal presidente Michele de Pascale di incrementare la tassazione su numerose aliquote rappresenta una scelta sbagliata e dannosa per cittadini e imprese. Piuttosto che eliminare inefficienze e spese superflue, si preferisce gravare ulteriormente sulle tasche dei contribuenti, segno evidente di una gestione poco virtuosa delle risorse pubbliche”, dichiara Rosaria Tassinari, deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia per l’Emilia-Romagna.

“Questa manovra dimostra due aspetti allarmanti: da un lato, il bilancio regionale non è così florido come si tentava di far credere; dall’altro, si conferma la volontà di mantenere un apparato burocratico pesante e costoso, invece di investire sulla semplificazione, la digitalizzazione e la sburocratizzazione, che sarebbero strumenti fondamentali per favorire lo sviluppo economico e migliorare i servizi ai cittadini”, prosegue Tassinari.

In un territorio che fa fatica a riprendersi dalle gravi difficoltà attraversate, pensare di aumentare le tasse è una scelta sbagliata anche in prospettiva, che rischia di avere delle ripercussioni negative sul tessuto economico e sociale della regione.

Forza Italia propone un modello alternativo, basato sulla riduzione degli sprechi e su una gestione più efficiente delle risorse pubbliche, per evitare l’ennesimo aumento della pressione fiscale. “È necessario promuovere politiche che incentivino la crescita economica e il benessere dei cittadini dell’Emilia-Romagna, attraverso scelte responsabili e lungimiranti, senza pesare ulteriormente su famiglie e imprese”, conclude la deputata azzurra.




Permesso di soggiorno: da marzo si potrà prenotare l’appuntamento online

Novità in arrivo per il permesso di soggiorno. A partire da lunedì 3 marzo 2025 sarà possibile  prenotare un appuntamento per le istanze di permesso di soggiorno escluse dalla presentazione tramite kit postale, attraverso il nuovo portale della Polizia di Stato denominato “Prenota Facile” raggiungibile dal sito https://prenotafacile.poliziadistato.it.

Queste le tipologie di permessi di soggiorno prenotabili tramite “Prenota Facile”:

  • Conversione del permesso di soggiorno da protezione sussidiaria a motivi di lavoro subordinato/autonomo;
    Primo rilascio permesso di soggiorno elettronico per asilo, a seguito di decisione positiva;
    Permesso di soggiorno elettronico per Protezione Sussidiaria (solo rilascio) e Protezione Speciale (Art. 32 comma 3 D.lgs. 25/2008);
    Carta di soggiorno per i familiari del cittadino comunitario non aventi la cittadinanza di uno stato membro dell’U.E. – mobile (Art.10 D.lgs. 30/2007);
    Permesso di soggiorno per familiari di cittadini italiani “statici” ( Art.23 Dgl 30/2007);
    Permesso di soggiorno per cure mediche (Art.19 comma 2 lettera D-bis D.lgs. 286/98);
    Permesso di soggiorno per gravidanza (Art. 28 D.P.R. 394/99 in combinato disposto con Art. 19 comma 2 lettera D D.lgs. 286/98);
    Carta di soggiorno permanente per i familiari del cittadino comunitario non aventi la cittadinanza di uno stato membro dell’U.E.  mobile (Art. 17 D.lgs. 30/2007);
    Permesso di soggiorno per assistenza minori (Art. 31 comma 3 D.lgs. 286/98);
    Permesso di soggiorno per cittadini britannici che usufruiscono della Brexit (Direttiva 2004/38/CE del 29 aprile 2004 – Diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri);
    Permesso di soggiorno cartaceo per richiesta asilo;
    Permesso di soggiorno per attesa ricorso pendente ex art. 35 del D.lgs. 25/2008;
    Documento di viaggio per rifugiati/apolidi e titolo di viaggio per stranieri.

Il servizio consente di ottenere un appuntamento con l’indicazione dell’ufficio dove recarsi, della data e dell’orario in cui presentarsi. Sul sito della questura di Piacenza, è consultabile il volantino divulgativo del portale tradotto in inglese, spagnolo, francese, arabo, cinese e cirillico.




Spacciatore arrestato in zona via Pietro Cella, a Piacenza

Nella serata di ieri, gli investigatori della Squadra Mobile di Piacenza hanno arrestato un altro spacciatore di cocaina, attivo nella zona compresa tra via Dante e via Pietro Cella.

Dopo diversi servizi di pedinamento, nella serata di ieri, gli investigatori della Sezione Antidroga hanno fermato il sospetto mentre si aggirava in attesa di clienti.

Si tratta di un trentenne tunisino, in regola sul territorio nazionale, privo di precedenti specifici. Durante la perquisizione sono gli sono state trovate addosso numerosissime dosi di cocaina e abbondante denaro. Nel dettaglio sono stati sequestrati 40 involucri di cellophane contenenti cocaina, per un peso lordo totale di 26,24 grammi e la somma di 945 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuta provento dell’attività illecita.

L’arrestato è stato portato presso le celle di sicurezza della questura in attesa del processo con rito di direttissima. La sua posizione sarà anche vagliata dall’ufficio immigrazione per i provvedimenti di competenza.




Sfondano vetrina di un negozio e rubano qualche spiccio dalla cassa: arrestati dalla polizia

Nella sera di martedì 12 febbraio 2025 le Volanti della Questura di Piacenza hanno proceduto all’arresto in flagranza di due cittadini italiani, di 35 e 39 anni, per furto aggravato con violenza alle cose commesso ai danni di un esercizio commerciale, un negozio di fiori in via Conciliazione.

I malviventi, utilizzando strumenti per lo scasso, hanno danneggiato la vetrata di ingresso  riuscendo ad introdursi nel locale per poi forzare il registratore di cassa e appropriarsi di vi era contenuto.

I forti rumori causati dalla rottura della vetrina sono stati  dall’infrangersi della vetrata, sono stati notati da alcuni cittadini presenti nelle vicinanze, che hanno subito chiamato il numero di emergenza. La volante è arrivata sul posto ed ha rapidamente individuato, nelle vicinanze, due persone corrispondenti alla descrizione fornita dai testimoni. I malviventi avevano con sé strumenti per lo scasso, tra cui un martello, pinza e cacciavite, e una esigua somma di denaro contante. Inoltre, uno dei due aveva una lieve ferita, che si era probabilmente procurato con i vetri infranti. Vista la flagranza di reato sono stati arrestati per procedere nei loro confronti con rito direttissimo.