Incidente a Villò: grave una donna

Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 29 gennaio, nei pressi di Villò, frazione di Vigolzone, si è verificato un grave incidente stradale lungo la Statale 654 di Val Nure. Una donna di 68 anni, residente a Ponte dell’Olio, ha improvvisamente perso il controllo della sua auto per cause ancora in fase di accertamento, finendo in un canale a lato della carreggiata.

Sul posto sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118, la Pubblica Assistenza Valnure e i vigili del fuoco di Piacenza, che hanno lavorato per estrarre la donna dall’abitacolo. Le sue condizioni sono apparse subito gravi, tanto da rendere necessario l’intervento dell’elisoccorso che l’ha trasportata in codice rosso all’ospedale Maggiore di Parma. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche gli agenti della Polizia locale dell’Unione Val Nure Val Chero, per i rilievi di legge.

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Strategie per rilanciare il turismo piacentino “vero volano economico”

Piacenza è di fronte a una sfida cruciale: rinnovare la propria attrattività turistica in un contesto globale complesso. Le chiavi per il successo sono diversificazione, collaborazione e innovazione. Ludovica Cella, presidente di Federalberghi Piacenza, sottolinea come le recenti crisi, dalla pandemia ai conflitti internazionali, abbiano cambiato profondamente le abitudini, colpendo soprattutto il turismo legato al business. A suo giudizio è necessario ripensare le strategie promozionali, non limitandosi alle eccellenze enogastronomiche, ma puntando su esperienze coinvolgenti e su una cooperazione tra enti pubblici, università, società sportive e istituzioni culturali per promuovere tutte le sfaccettature del territorio.

Raffaele Chiappa, presidente di Confcommercio Piacenza, condivide questa visione, evidenziando come il turismo sia una risorsa fondamentale. «Confcommercio è sempre stata un interlocutore centrale nello sviluppo turistico e ha creato un consorzio di promozione che ha portato manifestazioni come i Campionati Nazionali di Scherma, utili a promuovere il territorio e attirare investimenti».

L’architetto Giuseppina Maestri, che ha guidato il consorzio di promozione turistica, fin dalla sua fondazione, sottolinea il ruolo cruciale degli eventi come catalizzatori turistici. «I Wine Days di due anni fa, organizzati in collaborazione con l’Università Cattolica, come il Congresso dei giovani dottori commercialisti sono due esempi virtuosi di come Piacenza possa candidarsi ad essere luogo ideale per ospitare prestigiosi convegni nazionali ed anche internazionali. Abbiamo una posizione geografica perfetta e spazi unici e ricchi di storia come il Municipale, I Teatini, l’ex chiesa del Carmine a cui si affiancano strutture moderne e flessibili quali Palazzo XNL e Piacenza Expo. Grazie alla sinergia tra diversi settori, possiamo offrire esperienze complete ai turisti, che vadano oltre il semplice pernottamento».

Anche Roberto Carbonetti, presidente provinciale di FIPE, concorda sull’importanza del turismo per l’economia locale. «Dobbiamo lavorare insieme per sviluppare il turismo spirituale, il cicloturismo e altri segmenti. Piacenza, tappa della via Francigena, ha un grande potenziale, anche in vista del Giubileo. Eventi come il Tour de France, al pari dei percorsi mistici, possono generare non solo un incremento delle stanze vendute ma anche benefici diretti per la ristorazione e per il commercio locale».

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Secondo Ludovica Cella è fondamentale puntare sugli incontri sportivi, sul congressuale, sulle Fiere di Piacenza Expo per attirare flussi costanti e diversificati di visitatori e poi vanno ampliate le proposte adatte alle scolaresche, offrendo storia, cultura, sport ed esperienze. «I Campionati Nazionali di Scherma che a Piacenza saranno presenti per il quarto anno consecutivo sono un superlativo veicolo di promozione del territorio. Non solo portano nella nostra provincia quasi duemila persone per l’evento in sé, riempiendo alberghi, negozi, bar e ristoranti, ma sono anche un modo per far conoscere ciò che abbiamo da offrire, convincendo tanti a tornare. Questa è la strada da seguire».

Raffaele Chiappa assicura che Confcommercio è attivamente impegnata nel rendere Piacenza una città più attrattiva, collaborando con enti locali e organizzando manifestazioni di rilievo. Nonostante il contesto macroeconomico sfidante, si dice fiducioso: «Piacenza ha un enorme potenziale, dobbiamo solo saper cogliere i cambiamenti e trasformarli in opportunità reali. Noi siamo pronti ed aperti a collaborazioni. Ci auguriamo che anche altre associazioni e realtà del territorio vogliano affiancarci in questo cammino di sviluppo». Anche Chiappa ribadisce l’importanza del settore per il territorio «Siamo così convinti della centralità del turismo nello sviluppo della nostra provincia, che lo abbiamo scelto come tema centrale della nostra 80° Assemblea, che si svolgerà in forma pubblica la prossima primavera».




Problemi sulla linea ferroviaria fra Fiorenzuola e Fidenza: forti ritardi

I passeggeri del treno regionale 3915, diretto ad Ancona, nel tratto fra Fiorenzuola e Fidenza hanno sentito un fortissimo rumore, come se le carrozze avessero urtato contro delle pietre o dei manufatti in cemento. Il convoglio ha rallentato ed ha proseguito a velocità ridotta fino a giungere nella stazione di Fidenza dove è stato fermato per controlli tecnici. Dopo una ventina di minuti i passeggeri sono stati avvisati del fatto che il regionale era stato soppresso. Nel frattempo tutti i treni provenienti da Piacenza hanno accumulato forti ritardi per permettere la verifica ed il ripristino della linea: 15 minuti il treno 2459 per Bologna, 25 minuti l’Intercity 607.




Rubano in appartamenti in viale Dante. Arrestati dalla polizia

Arresto per furti in abitazione e tentate truffe ai danni di persone anziane.
Questa mattina di lunedì 27 gennaio 2025 le Volanti della questura di Piacenza, unitamente alla locale Squadra mobile, hanno proceduto all’arresto in flagranza di due cittadini extracomunitari, rispettivamente di anni 40 e 47, non residenti nella nostra provincia, per due furti in abitazione, di cui il secondo sventato dal tempestivo arrivo della polizia.
I malviventi, dopo aver realizzato il primo furto in un’abitazione in zona viale Dante Alighieri (sottraendo dall’appartamento diversi gioielli d’oro), hanno tentato di ripetere il colpo in un diverso edificio dello stesso quartiere.
In questa occasione, la donna che era presente nell’abitazione, sentendo che qualcuno stava tentando di introdursi in casa, ha immediatamente contattato il numero di emergenza consentendo alle Volanti di arrivare sul posto e bloccare immediatamente i due malviventi che alla vista dei poliziotti hanno tentato di allontanarsi velocemente.
Da un primo controllo all’interno della autovettura sono stati trovati strumenti di effrazione e, nascosta in un piccolo vano, la refurtiva del precedente furto che è stata mmediatamente restituita alla legittima proprietaria.
I due fermati, con precedenti per reati contro il patrimonio, sono stati atrestati e trattenuti nelle camere di sicurezza della questura in attesa del rito direttissimo.




Nessuna chiusura o accorpamento per le scuole piacentine

E’ stato scongiurato il rischio di chiusure e accorpamenti di istituti scolastici nel piacentino. La Regione Emilia-Romagna mantiene l’impegno per un dimensionamento scolastico che rispetti le peculiarità del territorio e garantisca un’offerta educativa di qualità, specialmente nelle aree più deboli, come diverse zone del piacentino. La Giunta regionale ha recentemente approvato una delibera che conferma la volontà di mantenere un sistema scolastico capillare, in grado di rispondere concretamente alle esigenze delle comunità e che salvaguarda, anche per l’anno scolastico 2025/2026, l’autonomia scolastica di tutti gli istituti piacentini e, di conseguenza, scongiura anche perdita di posti di lavoro.

Varie le prese di posizione, soddisfatte, da parte della politica, a partire da quella del consigliere regionale dem Luca Quintavalla: “Il nostro obiettivo è chiaro: crediamo che la scuola sia un presidio per la crescita culturale e sociale delle nostre comunità, perciò non può essere sacrificata su altari di scelte numeriche fatte a tavolino. Non possiamo permettere che il Governo Meloni continui a sottovalutare la specificità dei nostri territori. Queste scelte rischiano di danneggiare l’efficacia del nostro sistema scolastico, soprattutto in quelle aree dove le scuole sono già un punto di riferimento vitale per la comunità. Il dimensionamento scolastico deve essere sostenibile e garantire il diritto all’istruzione per tutti, senza penalizzare chi vive nelle aree più interne e con meno servizi”.

Quintavalla conclude: “Ringrazio in particolare l’Assessora regionale alla scuola Isabella Conti per l’impegno profuso nella difesa del nostro sistema scolastico. Un lavoro prezioso è stato svolto in sinergia con la Provincia di Piacenza, in particolare con la consigliera con delega alla programmazione scolastica e al diritto allo studio, Nadia Pompini, la quale ha presidiato con cura e attenzione gli sviluppi nel nostro territorio”.

La consigliera provinciale Pompini: “Tutela per territori fragili e livelli occupazionali”

“Accolgo con soddisfazione la conferma del numero di autonomie scolastiche per la provincia di Piacenza: è un’ottima notizia dal punto di vista della tutela delle zone fragili, per le quali la presenza delle scuole è elemento decisivo per il futuro, ma lo è anche per quanto concerne gli aspetti occupazionali e per quanto attiene all’efficacia del presidio scolastico dei territori”. Questo il commento della consigliera provinciale con delega a Programmazione scolastica e Diritto allo studio Nadia Pompini sulla delibera della Giunta regionale n. 63 del 23/01/2025 che – avvalendosi di quanto disposto dal Decreto-legge 16 gennaio 2025, n. 1 – deroga il dimensionamento scolastico per l’anno 2025-26.

“In relazione al rapporto tra studenti e autonomie scolastiche previsto dal MIM, il consuntivo del numero reale di studentesse e studenti della totalità dell’Emilia-Romagna – prosegue la consigliera Pompini – è risultato maggiore per migliaia di unità rispetto ai calcoli preliminari, scongiurando il rischio di accorpamenti. Per quanto strettamente concerne il nostro territorio, e soprattutto per le aree di montagna o meno densamente popolate, il raggiungimento dell’obiettivo di mantenere invariate le autonomie scolastiche consente di salvaguardare la qualità dei servizi e le forze a disposizione del sistema educativo, ma anche di tutelare più efficacemente l’accesso al diritto allo studio per le nostre ragazze e i nostri ragazzi”.




Morta Donatella Ronconi, presidente di Libertà

E’ morta, all’Hospice di Piacenza dove si trovava ricoverata, Donatella Ronconi presidente del gruppo editoriale Libertà. Nata a Cremona, aveva 83 anni. Nel 1967 aveva sposato Marcello Prati, uno dei due fratelli della storica famiglia di editori piacentini. Dalla loro unione nacque Enrica, prematuramente scomparsa nel 2015 a soli 46 anni. Mentre Ernesto seguiva la parte editoriale come direttore del quotidiano piacentino, Marcello si occupava invece dell’amministrazione dell’azienda. Dopo la morte del marito, avvenuta nel 1981, Donatella Ronconi incominciò ad assumere un ruolo operativo nel gruppo editoriale. Con la morte del cognato Ernesto inizierà una vera e propria guerra fra i due rami della famiglia, con svariati colpi di scena, conquista e perdita del controllo del giornale e della televisione.

In un primo periodo venne nominato direttore (dalla Ronconi) Luigi Bacialli a cui seguì la nomina interna di Paolo Baldini (voluto dalla famiglia Prati). Una telenovela che si concluse nel 2000 con un’asta giudiziaria e con l’aggiudicazione del gruppo (dopo numerosi e costosi rilancio) da parte di Donatella Ronconi e della figlia Enrica, con la conseguente uscita di scena dei nipoti Filiberto, Leonardo e Francesca Prati e della cognata.

Nella compagine (con il 35%) entrò, come azionista di minoranza, il gruppo editoriale l’Espresso, che allora controllava svariati quotidiani locali e che fu un indispensabile tassello finanziario per l’aggiudicazione.

Direttore generale del gruppo fu per svariati anni Marco Zazzali, mentre Sandro Miglioli ha sempre giocato il ruolo di fidato consigliere. Alla direzione di Libertà la Ronconi chiamò Gaetano Rizzuto a cui successe Pietro Visconti mentre alla direzione di Telelibertá andò Nicoletta Bracchi. Questo fino allo scorso ottobre 2024 con la nomina del genovese Gian Luca Rocco a direttore di tutti i mezzi editoriali, quotidiano web e Tv.

La morte della figlia Enrica (che si occupava dell’innovazione del gruppo) causò un cambio di prospettive anche nel disegno del futuro di Libertà. Nel dicembre 2019 nacque la Fondazione Ronconi-Prati, ente del terzo settore senza scopo di lucro a cui andò in dote tutto il patrimonio dal gruppo immobiliare agli immobili ad una consistente dote finanziaria.

Le condoglianze del ministro Tommaso Foti

“Le più sentite condoglianze ai familiari di Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà e della Fondazione “Ronconi-Prati”, donna che ha saputo ben inserirsi e operare nel mondo dell’informazione. Estendo il mio cordoglio ai dipendenti e collaboratori di Libertà che, in ruoli diversi, ne hanno potuto apprezzare la dinamicità e la capacità manageriale.” Così Tommaso Foti, Ministro degli Affari europei, la coesione e il Pnrr commenta la dipartita di Donatella Ronconi.

Il cordoglio del presidente de Pascale e della Giunta per la scomparsa di Donatella Ronconi: “Imprenditrice innovativa e radicata nel territorio che ha saputo cogliere le sfide dell’informazione”

 “Il mondo dell’editoria perde una figura importante e un punto di riferimento”.

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ricorda Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà e della Fondazione Ronconi-Prati, scomparsa oggi a 83 anni.

“Donatella Ronconi- aggiunge de Pascale- è stata un’imprenditrice carismatica e innovativa che ha guidato con tenacia il gruppo editoriale piacentino. Radicata nel territorio, ha saputo cogliere le sfide dell’informazione con sensibilità e coraggio. Anche a nome della Giunta regionale e di tutta la comunità emiliano-romagnola esprimiamo la nostra vicinanza alla sua famiglia, al gruppo editoriale Libertà e alla Fondazione Ronconi-Prati, a cui vanno le più sentite condoglianze”.

Il cordoglio del sindaco Tarasconi e dell’Amministrazione comunale per la scomparsa di Donatella Ronconi

 “Donatella Ronconi ha rappresentato, per la città di Piacenza, un modello e un punto di riferimento come imprenditrice tenace, coraggiosa e lungimirante, garante della professionalità e dei valori di un giornalismo strettamente orientato al territorio e alla comunità. Promotrice di innumerevoli iniziative culturali e di solidarietà, specchio di una profonda sensibilità, ha saputo guidare con solidità la storica azienda di via Benedettine attraverso le trasformazioni epocali che hanno segnato nel corso degli anni il settore dei media, difendendone sempre l’identità e il radicamento locale pur nell’aprirne gli orizzonti a nuove prospettive”.

Così il sindaco Katia Tarasconi rende omaggio alla presidente del Gruppo Editoriale Libertà ed esprime il cordoglio dell’Amministrazione comunale per la sua scomparsa, rimarcando inoltre “il carattere innovativo e il significato della Fondazione Ronconi Prati, da lei fortemente voluta anche nel nome dell’amata figlia Enrica, come emblema del senso di appartenenza e del legame inscindibile con Piacenza e il suo tessuto sociale. Sono certa che, nel ricordo, il suo impegno continuerà ad essere onorato”.

Scomparsa di Donatella Ronconi, il cordoglio della presidente Patelli e del Consiglio Provinciale

“Esprimo – insieme all’intero Consiglio Provinciale – profondo cordoglio per la scomparsa di Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà e della Fondazione Ronconi-Prati”. Questo il commosso ricordo di Monica Patelli, presidente della Provincia: “Donna di spiccata personalità e brillante imprenditrice, Donatella Ronconi è stata un carismatico punto di riferimento per il territorio sia per la costante attenzione dedicata dai media del Gruppo Libertà alle nostre comunità, sia per le competenze e le innovazioni editoriali alle quali si sono accompagnati risultati importanti e riconoscimenti prestigiosi. Passione e lungimiranza hanno sempre accompagnato le scelte di Donatella Ronconi anche nelle numerose iniziative a favore di arte e cultura e nella sensibilità dimostrata verso talenti e fermenti delle nuove generazioni, segno della sua capacità di guardare al futuro”.

Il cordoglio della Diocesi di Piacenza-Bobbio per la scomparsa di Donatella Ronconi presidente di Editoriale Libertà e della Fondazione Ronconi-Prati

La Diocesi di Piacenza-Bobbio esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà e della Fondazione Ronconi-Prati. 

Una donna con singolari doti umane e professionali, che ha saputo con determinazione e lungimiranza far crescere il gruppo Libertà, per garantire al nostro territorio e alle nostre comunità una comunicazione libera e indipendente, capace di valorizzare e dare voce al pensiero di tutti.

Per la Fondazione ha voluto un’attenzione filantropica e fin da subito l’Ente, partecipato dalle principali istituzioni del territorio, si è distinto attraverso il fattivo sostegno a varie iniziative in ambito sociale, culturale, solidale e formativo.

Donna di grande gentilezza e eleganza, ha incarnato una visione di imprenditoria femminile capace di uno sguardo sempre attento alla realtà presente del nostro territorio e aperto alle sfide del futuro.

A queste doti ha saputo aggiungere la forza e il coraggio per affrontare le circostanze famigliari e professionali attraversando il grande dolore per la scomparsa dell’amata figlia Enrica e continuando a donare alle persone intorno a sé – con particolare attenzione alla grande famiglia di Libertà – un sorriso amorevole. Quanto da lei seminato rimarrà sicuramente come eredità e servizio prezioso alla nostra comunità piacentina.

Scomparsa Donatella Ronconi, Il Cordoglio Di Paola De Micheli
“Voglio esprimere il mio cordoglio a tutti i lavoratori e giornalisti del gruppo Libertà per la scomparsa di Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà e della Fondazione “Ronconi-Prati”. Nel settore dell’editoria, cruciale per la nostra democrazia e la tenuta sociale del territorio, Donatella Ronconi e il gruppo che ha guidato hanno rappresentato un modello di riferimento. Capace di coniugare tradizione e innovazione, radici saldamente piantate nelle comunità e una visione sempre aperta al cambiamento. E’ stata l’editrice che ha traghettato una delle testate locali con maggiore storia del panorama nazionale attraverso le trasformazioni radicali degli ultimi due decenni, lo ha fatto con autorevolezza e lungimiranza, senza perdere una caratteristica fondamentale: l’attaccamento alla sua terra e ai lettori piacentini. A Donatella mi legava anche un’amicizia personale, iniziata grazie alla splendida figlia Enrica Prati che ci ha lasciato prematuramente: l’umanità e una profonda cultura hanno sempre ispirato in me una grande ammirazione. La sua eredità è un valore per tutto il nostro territorio e sono certa che sarà preservata negli anni a venire”. Sono le parole di Paola De Micheli, parlamentare piacentina del Partito Democratico

La senatrice Murelli (Lega): «Imprenditrice attenta alle innovazioni e alla cultura»

«Condoglianze ai familiari e una preghiera per una grande donna e imprenditrice che ha saputo affermarsi in un settore cruciale come quello dell’informazione». Lo dichiara la senatrice della Lega, Elena Murelli, ricordando le tante esperienze che hanno portato Donatella Ronconi a gestire il principale gruppo editoriale piacentino.

«Donna energica nel lavoro – continua Murelli – ma sempre attenta alle esigenze del territorio e di chi lo abita, seppe innovare il giornale Libertà prima, e in seguito la televisione e il quotidiano on line portandoli ad affrontare le sfide tecnologiche e sociali che avanzavano, con un occhio di riguardo per la cultura. Un’importante figura femminile nel mondo dell’impresa, un modello, che continuerà a vivere attraverso l’impegno della Fondazione Donatella Ronconi Enrica Prati».

Il Cordoglio di Confagricoltura Piacenza per la scomparsa di Donatella Ronconi

Confagricoltura Piacenza esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà e della Fondazione Ronconi-Prati.

È un giorno triste per tutta la comunità piacentina – sottolinea l’associazione degli imprenditori agricoli -. Siamo riconoscenti alla Presidente per la sua instancabile opera nel campo della comunicazione, per il forte messaggio di indipendenza di cui si è sempre fatta portatrice come editrice, imprenditrice e come donna. Mancherà tanto.

“Ha saputo guidare con grande lungimiranza e sapienza il gruppo Libertà – sottolinea il presidente Umberto Gorra – Sempre proiettata verso l’innovazione, ha parimenti lavorato affinché il suo gruppo editoriale potesse essere, oltre che punto di riferimento dell’informazione, anche l’ambito privilegiato del dibattito e del dialogo sullo sviluppo del territorio, dando voce alle diverse anime di questo stesso territorio che lei adorava per la sua ricchezza e per la sua poliedricità. Esprimiamo la nostra vicinanza alla sua famiglia, al gruppo editoriale Libertà e alla Fondazione Ronconi-Prati, a cui vanno le più sentite condoglianze”.

Scomparsa Donatella Ronconi, anche Cgil Piacenza si unisce al cordoglio. “Editrice lungimirante e generosa”

Anche la Camera del Lavoro – Cgil di Piacenza si unisce al lutto che colpisce la comunità piacentina tutta con la scomparsa di Donatella Ronconi, editrice e manager che ha dimostrato con atti concreti come la responsabilità sociale dell’agire imprenditoriale possa essere al centro delle azioni di impresa. La scelta di creare la Fondazione Ronconi-Prati permettendo alla comunità piacentina di godere dell’indipendenza di un bene immateriale, ma fondamentale come l’informazione libera e indipendente è una scelta coraggiosa, lungimirante e i cui frutti si vedranno anche nei decenni che verranno. Condoglianze alla famiglia e a Editoriale Libertà – a cui auguriamo di portare avanti l’esempio della Signora Ronconi nel migliore dei modi, contando sul confronto franco e leale di chi, come la Cgil, cerca di rappresentare chi lavora e ha lavorato per vivere.

Il cordoglio di Cna Piacenza per la scomparsa di Donatella Ronconi

“A nome di tutti i nostri associati, di tutta la nostra struttura dirigenziale e operativa – evidenziano il Presidente territoriale di CNA, Giovanni Rivaroli, e il Direttore Enrica Gambazza – esprimiamo profondo cordoglio per la scomparsa di Donatella Ronconi, esemplare imprenditrice che con competenza, intraprendenza e passione ha lungamente e brillantemente operato nel mondo dell’informazione e della comunicazione, come Presidente dell’Editoriale Libertà. Un ruolo non semplice svolto nel segno dell’equilibrio e dell’imparzialità, con la riconosciuta e apprezzata capacità di interpretare e riportare sugli organi d’informazione del Gruppo Libertà i bisogni e le istanze della nostra provincia, contribuendo in tal modo alla crescita e allo sviluppo del territorio. Esprimiamo la nostra vicinanza alla sua famiglia, al Gruppo Editoriale Libertà e alla Fondazione Ronconi-Prati, a cui vanno le nostre più sentite condoglianze”.

Il cordoglio del Piacenza Calcio

Il Piacenza Calcio, profondamente addolorato, piange la scomparsa di Donatella Ronconi, presidente del Gruppo Libertà e figura di rilievo del panorama culturale piacentino. La Società biancorossa si stringe in un forte abbraccio attorno alla sua famiglia e a tutto il Gruppo Libertà.

Si trasmette di seguito nota di cordoglio del Vicepresidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna Giancarlo Tagliaferri per la scomparsa della Presidente Donatella Ronconi

Il cordoglio di Giancarlo Tagliaferri vicepresidente dell’Assemblea legislativa ER

“Con animo particolarmente triste porgo le più sentite condoglianze alla famiglia per la scomparsa di Donatella Ronconi, Presidente editoriale di Libertà, nonché Presidente della Fondazione ‘Ronconi-Prati’.

Esprimendo anche il mio personale cordoglio a tutti i dipendenti del gruppo che quotidianamente ha raccontato e racconta Piacenza al mondo, voglio ricordare una volta di più le grandi qualità che hanno permesso a questa donna di affermare il gruppo editoriale che guidava nel difficilissimo mondo dell’informazione dei tempi contemporanei”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente dell’Assemblea legislativa Giancarlo Tagliaferri che si unisce al cordoglio generale per la scomparsa di Donatella Ronconi.




Due truffatori ventenni vendono macchina inesistente a un giovane piacentino. Denunciati

La Squadra mobile della questura di Piacenza ha denunciato due ragazzi, un italiano ventiduenne ed un russo ventunenne, per il reato di truffa in concorso, recuperando l’intera somma erano riusciti ad intascare truffando un ragazzo, residente in città, per circa 26.000 euro.

I giovani malviventi avevano pubblicato, su un noto sito Internet, un annuncio per la vendita di una Mercedes Classe A ad un prezzo competitivo, spacciandosi per un’autoconcessionaria piemontese realmente esistente. Dopo prolungate trattative, erano riusciti a convincere la vittima ad effettuare diversi pagamenti, anche con la scusa che alcuni dei bonifici non erano andati a buon fine. Nel momento in cui, secondo gli accordi, avrebbero dovuto consegnare il veicolo alla vittima, all’improvviso però sono spariti ed hanno bloccato il contatto telefonico. A quel punto il piacentino ha finalmente capito di essere stato truffato ed ha sporto denuncia in questura.  Gli investigatori della Squadra mobile hanno agito con tempestività e sono riusciti a sequestrare i soldi ancora presenti sui conti correnti dei due malfattori. Il denaro è poi stato restituito alla vittima. I due ventenni, dimoranti in provincia di Pavia, sono stati denunciati per il reato di truffa.




Con un machete aveva minacciato un connazionale in via Colombo a Piacenza. Per 3 anni non potrà avvicinarsi a nessun bar o locale

Un cittadino marocchino, di 25 anni, nei giorni scorsi, era stato trovato in possesso di un machete con una lama lunga 35 cm, in un bar di via Colombo a Piacenza. Le volanti erano intervenute sul posto in seguito ad un’accesa discussione fra il giovane, visibilmente ubriaco, ed un connazionale. Gli agenti lo hanno inseguito e l’uomo ha opposto resistenza. Una volta bloccato è stato denunciato all’autorità giudiziaria  per porto abusivo di arma d’offesa, minaccia aggravata e resistenza.

Nei confronti del cittadino marocchino, già gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona (per alcuni dei quali è stato anche destinatario di misura cautelare emessa dal Tribunale di Milano) è stato adottato, a firma del questore Ivo Morelli, un D.A.C.U.R (ai sensi dell’art.13 bis comma 1 del d. l. 20 febbraio 2017 nr.14) e cioè un provvedimento aggravato che dispone il divieto di accedere a pubblici esercizi o locali di pubblico trattenimento per la somministrazione di viveri e bevande ubicati nell’intero territorio della provincia di Piacenza o comunque di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi per la durata di 3 anni dalla data della notifica effettuata in data odierna.

La violazione del divieto sarà punita con la reclusione da 1 a 3 anni e con la multa da 10.000 a 24.000 euro.




Piacenza, nuovi contratti  in calo a gennaio ma in lieve aumento nel primo trimestre 2025

Dopo la “ripresina” del dicembre scorso (un +0,6% che non ha comunque modificato granché il bilancio di un anno chiuso con un calo del 2,5%), il numero dei nuovi contratti che le imprese della provincia di Piacenza intendono attivare nel mese di gennaio 2025 risulta nuovamente in flessione.

I dati, elaborati dal Sistema informativo Excelsior, gestito da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con l’Ufficio Studi della Camera di commercio dell’Emilia, indicano, infatti, un -3,5%, per un totale di 2.760 nuovi contratti.

Lo sguardo rivolto al primo trimestre di quest’anno, al contrario, fa invece emergere un dato leggermente positivo (+0,3%), che porterà il numero delle attivazioni a quota 7.340.

parla registrano quindi una calo del 3,5% nel primo mese dell’anno e un lieve aumento (+0,3%) nel primo trimestre.

In dettaglio, per quanto riguarda il mese di gennaio l’industria manifatturiera e le public utilities, seppur mostrando un calo nel numero dei nuovi contratti (680 contro gli 820 del gennaio 2024), mantiene la quota più alta sul totale (24,6%); in calo anche le costruzioni, settore in cui sono  previsti 160 nuovi contratti, con una diminuzione del 20,0% rispetto al gennaio 2024.

Per i servizi, che assorbono il 69,6% dei nuovi contratti del mercato del lavoro piacentino, è previsto un aumento del 3,8% rispetto al gennaio 2024, con dinamiche molto diverse tra i singoli comparti: sono in forte crescita il commercio (+63,2%) e i servizi di alloggio e ristorazione (+31,6%), mentre i servizi alle persone mostrano un dato stabile (290 nuovi contratti come nel gennaio 2024) e i servizi alle imprese, infine, registrano un calo del 22,2%.

Tra i nuovi contratti prevarranno, come di consueto, quelli a tempo determinato (34%), seguiti da quelli di somministrazione (27%), le assunzioni a tempo indeterminato (24%), altre forme conmtrattuali (11%) e, infine, i contratti di apprendistato (4%).

Tra gli elementi più significativi dell’indagine spicca la rilevante quota di nuovi contratti riservata ai giovani con meno di 30 anni, che arriva al 35,2%. I giovani sono particolarmente richiesti in qualità di tecnici informatici, telematici e delle comunicazioni (per una quota del 48,1% del comparto) e di insegnanti nella formazione professionale; istruttori, allenatori (35,7% dei nuovi contratti nel comparto), tecnici in campo ingegneristico (37,5%), operatori della cura estetica (54,2%), addetti alla segreteria ed agli affari generali (46,9%), addetti alle vendite (57,9%), operai specializzati nelle lavorazioni alimentari (90,6%), operai specializzati macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (42,2%), operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali (58,2%).

L’avvio del 2025 è segnato anche da un ulteriore aumento dei candidati considerati introvabili da parte delle imprese della provincia piacentina, che dichiarano di avere difficoltà a reperire i profili ricercati nel 56,9% dei casi, equivalenti a 1.570 profili per il solo mese di gennaio.

Le cause all’origine della difficoltà di reperimento sono riconducibili in parte alla mancanza di candidati (nel 36,1% dei casi) e, in parte, all’insufficiente preparazione degli stessi (13,9% dei casi). Difficile anche  trovare profili che abbiano già maturato esperienze specifiche nei diversi ambiti di attività. Tra i profili più difficili da reperire, per gennaio emergono, nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, le figure dei tecnici della salute, dei tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni e dei tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive. Nell’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi: gli operatori della cura estetica, gli esercenti e addetti nelle attività di ristorazione e gli addetti alle vendite. Nel segmento degli operai: fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria meccanica, operai specializzati in macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche, fabbri, ferrai, costruttori di utensili.




Il Vescovo Cevolotto in Consiglio Comunale: “Piacenza è cambiata”

Questo pomeriggio il vescovo mons. Adriano Cevolotto è intervenuto in Municipio a Piacenza ed ha incontrato il consiglio comunale.

Cevolotto si è rivolto ai consiglieri, al sindaco ed alla giunta

«Un cordiale saluto a tutti e a tutte. Mi introduco in questo Consiglio con rispetto, il rispetto che si deve ad un luogo simbolico della democrazia locale; espressione di una volontà popolare che le ha affidato il dovere di pensare e provvedere ad un bene che è di tutti e di ciascuno, proprio perché è “bene comune”. Qui si combatte la logica, purtroppo diffusa, che il bene da perseguire sia di una parte: il mio o il nostro. Qui invece l’obbiettivo è di dare nome al bene di tutti.

Per questa ragione esprimo il ringraziamento per l’invito che mi avete rivolto e che interpreto come riconoscimento di quella realtà – la comunità cristiana che rappresento – che è radicata nel territorio e nella vita delle persone, indipendentemente, possiamo dire, dalle convinzioni di fede. Le parrocchie, in modo particolare, sono spazi di accoglienza e di sostegno, luoghi di riferimento per chiunque lo voglia, lo scelga, senza condizioni confessionali.

Ieri sera ho concluso la Visita pastorale alle ultime parrocchie del Comune e quello che oggi con semplicità vi condivido è uno sguardo sulla realtà che ho incontrato. Non ho mai avuto la presunzione di dettare agende o di assegnare i compiti agli altri, tanto meno alle istituzioni civili. Ma sono convinto che la comune attenzione alle persone possa farci ritrovare sulla strada del servizio per questa città e per questo territorio.

Sappiamo bene che ogni città capoluogo svolge un ruolo di riferimento che va oltre i confini geografici di competenza. Anche all’Amministrazione Comunale e al Consiglio Comunale di Piacenza inevitabilmente giungono richieste che coinvolgono il territorio. Di questa responsabilità ne siete consapevoli di sicuro. In questa occasione mi preme ricordare che la città non può pensarsi che nel suo territorio. A tale riguardo penso alle tante persone e famiglie che vivono appartenenze plurime: magari in città durante la settimana e in collina o in montagna durante i fine settimana o in alcune stagioni dell’anno. Tutto il territorio della nostra provincia ci appartiene, reciprocamente. È un invito a tenere insieme tutte le parti, perché non si può separare il bene di una parte dal bene delle altre.

1. C’è un primo dato con cui ho fatto i conti visitando la città: la città è cambiata; le comunità parrocchiali si sono modificate per la presenza consistente di famiglie immigrate. Il volto della nostra città ha assunto caratteristiche radicalmente diverse, perché non siamo più nella fase di qualche decennio fa nella quale arrivavano le persone da altri continenti che si trattava di accogliere. Ora queste persone e queste famiglie hanno qui la loro residenza. Qui il futuro loro e dei loro figli. Parliamo, e lo sappiamo bene, di oltre il 20% di persone immigrate nel comune di Piacenza! Una persona ogni cinque ha un’origine nell’immigrazione. Se fino a qualche tempo fa l’emergenza era di andare incontro a delle povertà, oggi, pur perdurando questa esigenza, possiamo dire che il nostro rapporto con chi è arrivato tra noi si sta modificando. Quasi in una forma di slogan potremmo riassumere: “non cosa fare per…?”, ma “come costruire una convivenza con…?”. Questa è la sfida. Per tutti.

E proprio per evitare fraintendimenti, cioè che io pensi a qualcun altro, vi dico che ce lo stiamo ripetendo anche noi, comunità cristiana. La cosa ci riguarda. La nostra comunità cristiana è costituita sempre più da battezzati di diverse provenienze culturali, linguistiche, da differenti tradizioni religiose. Sono parte della comunità cristiana che è in Piacenza–Bobbio, non sono di passaggio. Li possiamo, anzi, li dobbiamo sentire una parte del volto della nostra Chiesa. Non sono persone che dobbiamo aiutare perché si trovano in una situazione di qualche necessità, ma sono una risorsa, lo devono essere. Non possono essere e rimanere un problema.

Allo stesso modo, incontrando scuole, società sportive e altre aggregazioni mi sono reso conto che questo fatto è evidente ovunque. La presenza di ragazzi e di giovani di queste origini sta già descrivendo non quello che sarà domani, ma il nostro oggi. Il compito allora da parte di tutti è di far crescere la coscienza di una responsabilità, in forza di una reale appartenenza a questa città, a questo territorio, a questa nazione.

La nostra città si è trasformata anche per la presenza di studenti universitari che in questi decenni sono cresciuti offrendo prima di tutto opportunità di scambio non solo nazionali, ma sempre più internazionali. Proviamo a pensare al numero degli studenti dell’Università cattolica, del Politecnico, della Facoltà di medicina in inglese, del Conservatorio. Mi capita spesso, passeggiando per la città, di sentire giovani che parlano in inglese o in qualche altra lingua e capisco che non fanno parte di famiglie immigrate: sono studenti. Ecco da questo mondo ci pervengono domande che in parte ho raccolto in questa Visita. Una comunità accogliente dona e riceve insieme. Al contrario, ogni forma di chiusura si ripercuote anche sulla comunità che accoglie. La impoverisce.

2. Il secondo dato che vorrei condividere con voi è quello delle emergenze. Le emergenze sono di fatto le sfide che dobbiamo affrontare. Ci sono delle emergenze che non sono più tali perché permangono da troppo tempo. Non ci è permesso di cronicizzarle pena di rimanere noi stessi vittime. Vorrei condividere con voi quello che ho avuto modo di incontrare e vedere in questi mesi.

a. Innanzitutto quella che chiamiamo emergenza abitativa. Non può consolarci il fatto che sia un problema diffuso in molte parti d’Italia. La fatica, che in alcuni casi si trasforma in vera e propria impossibilità, di trovare alloggi ha dei legami con altri aspetti della vita. Con il lavoro: pensiamo al lavoro precario, il lavoro povero richiesto dal nostro territorio. C’è una domanda ma impastata con l’incertezza di offrire garanzie. Anche per trovare un alloggio. Il problema dell’emergenza abitativa ha anche a che fare con lo studio. La ricerca di un alloggio per gli studenti fuori sede è drammatica, anche per i costi che non possono essere ritenuti popolari. L’emergenza abitativa ha a che fare anche con le nuove situazioni sociali, famigliari, personali. Condizioni molto più democratiche e trasversali come nel caso di improvvise crisi economiche, per la perdita di lavoro, per fallimenti professionali o imprenditoriali, oppure collegate alle crisi famigliari: penso in particolare ai padri separati. Intuiamo allora come questa emergenza abitativa si intrecci con altre emergenze, con altre problematiche.

b. Come seconda emergenza vorrei indicare quella educativa. Essa riguarda l’accesso allo studio e all’apprendimento. Le fasce più vulnerabili sono legate all’ambiente dell’immigrazione. Dobbiamo esserne consapevoli. Dentro a questo bisogno penso anche alle risposte che ho incontrato in molte parrocchie, in molti oratori per i ragazzi: le varie forme di doposcuola, di sostegno allo studio fatte da tanti volontari, giovani o pensionati, che così mettono a frutto le loro competenze, la loro storia, la loro passione. Ma penso anche alle offerte per gli adulti, soprattutto per le donne: a cui si dà la possibilità di imparare la lingua che oggi, più che mai, è necessaria non solo per aprire qualche prospettiva di lavoro, ma anche nel loro compito educativo verso le nuove generazioni. Rischiano di essere la catena debole, quanto invece dovrebbero essere la forza nell’ambito educativo familiare. Quindi è quanto mai meritevole ogni forma di iniziativa che agevola questo apprendimento. L’emergenza educativa la possiamo leggere anche in tanti fatti che vanno dagli episodi di cronaca, con le micro aggregazioni trasgressive e violente, ai dati di disagio scolastico che ci vengono appunto da insegnanti o da dirigenti scolastici. Le agenzie educative incrociano tutte queste povertà, le forme di disagio. È evidente la necessità, diciamo pure l’obbligo, che ci sia un lavoro d’insieme. Non possiamo affrontare un fenomeno così ampio, a mani nude, ognuno per conto proprio. Dobbiamo attrezzarci insieme. Ma forse, anzi senza forse, è l’emergenza genitoriale ciò che è prioritaria e che ci interpella tutti.

c. La terza emergenza è quella delle povertà. Stanno crescendo: qualche giorno fa ho sentito i numeri offerti da coloro che nelle Caritas parrocchiali incontrano le persone settimanalmente. Sempre di più le povertà raggiungono anche le famiglie, le persone originarie di Piacenza. Povertà economiche, necessariamente non più importanti di una povertà relazionale e di senso che colpisce i più fragili psicologicamente e gli anziani. Oltre ai centri di ascolto, che per fortuna non mancano, c’è un ascolto da mettere al centro. Credo sia la domanda più urgente, che io avverto come comunità cristiana, che ci viene rivolta e che ci interpella. Qui non occorre essere degli specialisti, è necessario essere umani.

Rispetto ai numeri in aumento dobbiamo registrare tuttavia un numero considerevole di persone che vivono il volontariato come scelta di vita, come scelta ordinaria. È una ricchezza, è un patrimonio che non possiamo permetterci di disperdere. Esso si concretizza a vari livelli: in quella grande area che è la cura, la cura alle persone, la cura ai più fragili, ai più deboli; il volontariato presente nelle realtà aggregative, sportive, culturali. È necessario favorire questa logica del dono e della prossimità, nelle nuove generazioni. Prendere coscienza di tale debolezza tra i giovani ci impone un impegno per far crescere la bellezza della cultura del dono. Questa cultura parte da lontano. Il volontariato va incrementato anche in chi generalmente chiede un sostegno, ma che può imparare a donare a sua volta, perché tutti hanno la possibilità di offrire del tempo e delle competenze. È già presente e sono convinto che sia uno dei modi di dare dignità ad ogni persona.

3   La nostra città è anche custode di un grande patrimonio culturale. Un patrimonio da preservare, da conservare, da promuovere. Non è solo una questione di turismo e perciò economica, aspetto sicuramente importante, lo sappiamo bene. Ritengo che questo patrimonio sia una possibilità, un bene che riguarda la vita di chi abita questa storia. Essi possono e devono essere i primi fruitori di un patrimonio così bello e così prezioso. Non possiamo ridurci ad essere gli uscieri dei monumenti storici. Dovremmo essere i primi piuttosto a promuovere, per noi, la bellezza, la scoperta di ciò che ci fa gustare la profondità della vita. Non possiamo dare per scontato che chi risiede in città sappia anche vivere di questo suo patrimonio. La vita diventa di qualità anche nella misura in cui riusciamo a valorizzare e a vivere ciò in cui noi siamo immersi.

La cura delle testimonianze storiche impegna anche la cura urbanistica. L’ho già consegnato in un’omelia a Sant’Antonino: la necessità di riqualificare zone dismesse, per esempio dalle Forze Armate o da qualche sito industriale o produttivo. Questo porterebbe a rendere ancora più bella la nostra città e quindi a viverci meglio. In questo credo siamo chiamati tutti a cercare di guardare, di pensare, di costruire la bellezza in mezzo a noi.

4. Se finora ci siamo soffermati sulle zone della nostra convivenza caratterizzate dalle ‘mancanze’, è onesto richiamare anche quei luoghi dove operano energie positive, sulle quali possiamo e dobbiamo puntare. Penso cioè a tutte quelle che oggi vengono chiamate buone pratiche.  Mi preme sottolineare allora che quando sono arrivato ho trovato in città un processo importante e prezioso di avvio di reti istituzionali. Penso all’Emporio solidale, al progetto “Insieme Piacenza”, ad “Energia in comune”, al sostegno che è stato dato dalle associazioni di categoria per mantenere viva la cattedrale. Sono progetti i cui benefici si possono vedere nei risultati ottenuti. Nei numeri che sono stati dati e che vengono continuamente aggiornati. Ma sono convinto che il beneficio più importante sia nella mentalità che sta crescendo, e che ci fa sentire parte di un contesto la cui forza sta nel fatto di tenere insieme le risorse. Il superamento del particolarismo aiuta a mettere a fuoco il bene più grande da individuare e da raggiungere.

5. Concludo, in questo luogo che idealmente raccoglie tanti valori condivisi, non solo per la nostra città ma anche per ciò che solo all’apparenza è lontano, esprimendo la gioia per i segni di pace che abbiamo iniziato ad intravvedere nel vicino Oriente. Le tregue non sono la conclusione di un conflitto, ma possono diventare inizi carichi di speranza.

Allora auspico che anche attraverso il vostro confronto e il vostro operare cresca anche a Piacenza e sempre di più una cultura di pace. Grazie».

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Polizia Locale di Piacenza: nel 2024 gli incidenti stradali aumentati dell’11%

In occasione della tradizionale festa del partono del Corpo, San Sebastiano, Il comando della Polizia Locale di Piacenza ha rilasciato il rapporto 2024, fornendo un quadro dettagliato delle attività svolte nell’anno appena trascorso. Il dato che emerge con maggiore evidenza è quello degli incidenti stradali che aumentano in maniera significativa: nel 2024 sono stati rilevati 1.249 sinistri, con un aumento dell’11% rispetto all’anno precedente. A questi si aggiungono 138 rilievi per danneggiamenti, perdite di carico e cadute accidentali, portando il totale a 1.387 rilievi. Si segnalano anche 5 incidenti con esito mortale e 498 con feriti.

Violazioni e Sanzioni

Sostanzioso l’incasso per il Comune di Piacenza. Il nucleo Il nucleo Verbali, Varchi e Contenzioso ha infatti accertato e notificato 44.923 verbali, con un incasso di €4.356.640,50 per violazioni al Codice della Strada. Le multe più numerose sono quelle per accesso alla ZTL e APU senza permesso, seguite dai semafori rossi.

Tra le violazioni più frequenti:

Sanzioni varchi ZTL: 29.828

Sanzioni varchi APU: 7.809

Semaforo Rosso: 2.814

Velocità rilevata: 1.525

Mancata revisione: 663

Mancata assicurazione: 369

Cinture: 166

Cellulare: 134

Guida senza patente: 32

Denunce

L’attività di controllo ha portato a 80 denunce all’Autorità Giudiziaria per guida in stato di ebbrezza, stupefacenti, fuga e omissione di soccorso, lesioni gravi. Sono state inoltre effettuate 367 segnalazioni per provvedimenti di sospensione della patente e ritirate 51 patenti in seguito a sinistri. Sono state elevate 1.507 sanzioni a seguito di incidenti stradali, con cause principali come velocità non commisurata (329), mancata precedenza (212), cambio di direzione (196) e allontanamento da sinistro (72)

Personale e Struttura

Al 30 dicembre 2024, il Corpo di Polizia Locale contava 128 dipendenti a tempo indeterminato, suddivisi tra agenti (40), assistenti e sovrintendenti (49), ispettori (15), commissari (6), personale amministrativo (14).

Pronto Intervento e Controllo del Territorio

Il nucleo di Pronto Intervento ha effettuato 70 posti di controllo per la velocità, accertando 1.525 violazioni. Ha gestito 101 ordinanze ASO e TSO e 25 posti di controllo per mezzi pesanti, contestando 65 violazioni e 3 reati per uso di documenti falsi. Inoltre, ha svolto attività di pattugliamento e controllo del territorio.

Il nucleo Monumentale e Bike Patrol ha svolto 374 ore di servizio appiedato e gestito 178 segnalazioni, contestando 4 reati ed effettuando un arresto in fragranza di reato.

La Polizia Annonaria ha effettuato 328 controlli mercatali, 289 controlli presso esercizi pubblici e 139 controlli presso attività ricettive

La Polizia Ambientale ed Edilizia ha effettuato 53 verifiche e controlli e gestito 51 veicoli.

Il Nucleo Frazionale e di Vicinato ha gestito 34 gruppi di vicinato e 730 segnalazioni.

Il Nucleo Informativa e Antidegrado ha effettuato 59 pattugliamenti in aree ad alto tasso di degrado e 63 fotosegnalamenti

La Centrale Operativa e Videosorveglianza ha gestito 26.314 richieste di intervento e 397 estrazioni di immagini dalle telecamere.

Presso la parrocchia di N. S. di Lourdes si è tenuta la messa celebrata dal vescovo Adriano Cevolotto per San Sebastiano patrono della Polizia Locale, seguita – nel salone parrocchiale – dalla cerimonia di consegna degli encomi e degli elogi, con il sindaco Katia Tarasconi ed il comandante Mirko Mussi.

Non è mancato un momento musicale con l’Ave Maria di Marco Rancati e Massimo Lamberti.

(Foto Del Papa)

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Questi gli encomi del sindaco

 Argentieri Manuela Per l’impegno appassionato ed il senso di responsabilità con i quali promuove e segue l’attività quotidiana di gestione dei 34 Gruppi di vicinato cittadini che raccoglie ad oggi 4500 residenti,

Nonché

per lo spirito d’iniziativa con la quale sono stati avviati due gruppi specifici quali:

Gruppo dei Commerciati che raccoglie 218 commercianti e il Gruppo Sicurezza Scuole che ha coinvolto 20 Presidi, delle scuole di ogni ordine e grado cittadine.

Perseguendo fermamente l’obiettivo promosso dall’Amministrazione del potenziamento degli strumenti di sicurezza partecipata che hanno reso più funzionale ed efficace il presidio territoriale, in piena sinergia con la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri

Ispettore:  Sugamele Gianluca  

“Per la capacità mostrata e l’impegno non comune profusi nella lunga pianificazione prima e nelle successive complesse attività di coordinamento di tutte le componenti coinvolte nelle attività di polizia stradale funzionali a garantire il corretto svolgimento di un evento storico, quale la partenza da Piacenza del Tour de France, da molti considerato l’evento ciclistico più importante in assoluto.”

 

Piacenza 1° luglio 2024

 

Ispettore:  Libera Ivan Perché con generoso slancio, e non comune senso del dovere, interveniva con tempestività in occasione del tentativo di suicidio messo in atto da una donna che, in stato di grave prostrazione, minacciava di gettarsi dalla finestra di un ufficio pubblico, riuscendo a bloccarla e a convincerla a desistere dall’attuare l’insano proposito.”

 

Fatti accaduti a Piacenza 11 Dicembre 2024

 

 

 

Agenti :

Buccellini Luca

Errico Gaetana  Ilaria

 

 

“Per l’immediata disponibilità e la non comune professionalità dimostrate nel rispondere immediatamente alla Regione ER e partire – senza indugio alcuno – alla volta del comune di Pianoro al fine di supportare la gestione dell’emergenza e le operazioni di soccorso a seguito dell’alluvione dell’autunno dello scorso anno. Il Sindaco del Comune di Pianoro, nel ringraziare il ns Ente ebbe a comunicare in data 4 novembre 2024 : Voglio sottolineare che da parte di tutti coloro che hanno lavorato a stretto contato con la Polizia Locale di Piacenza, si è levato un unanime coro di apprezzamento per la professionalità, la serietàe, non meno importante , l’umanità con cui hanno affrontato ogni aspetto del loro servizio. La dedizione, l’empatia e il rispetto dimostrati verso le persone colpite sono qualità che hanno accompagnato il loro lavoro con scrupolo e dedizione, rappresentando un esempio di elevata responsabilità civile.

Pianoro 4 Novembre 2024

Elogi  del Comandante

Sovrintendente Pedin Antonia  

“Per la persistente ed indomita professionalità, l’ instancabile spirito di collaborazione e di attaccamento al proprio ufficio dimostrati nella gestione e nel supporto all’ attività del Nucleo Specialistico di Infortunistica Stradale, garantendo – in momenti di carenza di personale – l’erogazione puntuale e precisa del servizio all’utenza, spendendosi personalmente a coprire turni e garantire una  generosa disponibilità a supporto dei diversi e numerosi colleghi, spesso di nuova assegnazione, che ha visto susseguirsi nel proprio ufficio “

 

 

Sovrintendente: Lupo Giuseppe

Assistente: Scelto Rimondi Davide

 

“Per l’impegno quotidiano quanto instancabile con il quale hanno saputo affrontare ed adattare le Nuove Tecnologie alle attività che quotidianamente vengono svolte, senza mai perdere il valore dei rapporti umani, dimostrando una non comune capacità a raggiungere gli obiettivi e finalizzare le attività assegnate, concludendole sempre nel migliore dei modi, garantendo al Comando un’immagine di efficienza, ma anche di vicinanza all’utenza”.

 

Sovrintendenti :

Russo  Raffaella

Paoletti Moira

 

 

“Per la capacità, la passione e la non comune sensibilità dimostrate nel relazionarsi con i più fragili in due distinti interventi:

1) dopo una lunga trattativa riuscivano ad avvicinare una novantenne che viveva in uno stato di isolamento fisico, emotivo, materiale di totale chiusura, riuscendo così ad organizzare l’assistenza di cura senza mettere in atto azioni forzate.

2) Riuscivano a rintracciare a tarda notte un ragazzo di quattordici anni   che non aveva fatto ritorno a casa al termine delle lezioni, pattugliando senza sosta i luoghi maggiormente frequentati dal giovane.”

Fatti accaduti a Piacenza il 13 febbraio  e  19 marzo 2024

 

 

Ispettore Chiara Pizzasegola

 

Sovrintendente Ornella Simoni

 

 

 

Per l’impegno e il brillante risultato conseguito nella gara  di tiro dinamico “2° Trofeo Regionale per le Polizie Locali”, presso il Tiro a Segno Nazionale, Sezione di Piacenza, aggiudicandosi rispettivamente la prima e la seconda posizione nella categoria femminile.

 

Piacenza 8-9-10 Maggio 2024




Legambiente: “Ben venga la raccolta differenziata puntuale a Piacenza”

Nei giorni scorsi sono state sollevate varie critiche al nuovo sistema di raccolta puntuale dei rifiuti a Piacenza. In città sono state segnalate molte criticità con rifiuti abbandonati per strada.  L’opposizione in consiglio comunale all’unisono (Alternativa per Piacenza, Centro Destra e Liberali) ha chiesto la convocazione della Commissione 4 per audire i vertici di Iren Ambiente e Atesir e i tecnici delle società proprio su questo tema. Intanto Legambiente Piacenza – circolo Emilio Politi, ha diffuso un comunicato con cui difende questa nuova modalità di raccolta.

Questo il testo. “A seguito del recente avvio della fase transitoria del nuovo sistema di raccolta differenziata da parte di IREN e dell’Amministrazione comunale a Piacenza, come Legambiente riteniamo importante ricordare che tale sistema di raccolta porta a porta a tariffa puntuale è la base fondamentale per dare un ulteriore stimolo alla differenziazione dei rifiuti e alla loro riduzione, insieme alla riduzione degli imballaggi al riuso ed al riciclo.

È quindi un passo in avanti, assolutamente positivo, che chiediamo da anni e che appoggiamo, anche considerando la necessità di allinearci con i capoluoghi e comuni più virtuosi dell’Emilia Romagna, ben 111 al 2023, che da anni la applicano.

Ovviamente, come tutti i cambiamenti, richiede un impegno iniziale da parte di tutti, sia nel differenziare correttamente i materiali, soprattutto la raccolta dell’umido che ancora troppi pochi cittadini fanno, sia nel correggere le criticità che si presentano.

Una cosa è certa, nel tempo i risultati si vedono e ce lo dicono proprio quei comuni e città dove da tempo il sistema è applicato, come i 6 Comuni del piacentino, Podenzano, San Giorgio, Cortemaggiore, San Pietro in Cerro, Carpaneto e Sarmato, tutti tra l’80 ed il 90% di RD, o Reggio Emilia all’83% e Ferrara all’87,9%

Le tariffe si abbassano, facendo ottenere un risparmio in bolletta, nel tempo diminuisce la spesa dei rifiuti anche per il Comune, migliora la qualità dei materiali differenziati e si va nella direzione di quell’economia circolare che è la chiave per diminuire i rifiuti di cui Piacenza è grande produttrice con 824 Kg a testa (CRF Rapporto Ecosistema Urbano 2024).

Certo la transizione al nuovo sistema può creare certamente qualche iniziale problema e quindi occorre assumere adeguati correttivi, tenendo nel giusto conto i suggerimenti dei cittadini.

Sul tema dell’utilizzo dei bidoncini dell’indifferenziato ad esempio, che sta creando tanta discussione in città, è questione sia di abitudine da parte dei cittadini che di organizzazione nella raccolta da parte del gestore e del Comune. Il rifiuto indifferenziato prodotto può essere davvero poco se ci si abitua a smaltire correttamente i materiali, ed il tema dei pannolini può essere risolto attraverso il bonus ‘svuotature’ aggiuntivo.

E’ comunque necessario ed opportuno, per superare le criticità legate a questo cambio di passo nel differenziare, aumentare gli sforzi da parte dell’Amministrazione e di IREN sia nell’informazione, anche a livello di quartiere e parrocchie, circoli, oltre a dépliant e spot, sia nell’attuare i correttivi necessari nel periodo di transizione, ascoltando le criticità iniziali evidenziate dai cittadini.

Un grande aiuto a risolvere il tema della raccolta dell’indifferenziato fatta dagli utenti deboli come gli anziani o del decoro rispetto all’esposizione dei bidoncini in strada è certamente la predisposizione di ecoisole nei vari quartieri, come già fatto a Parma, dove poter conferire, con la tessera, l’indifferenziato direttamente, senza doverlo esporre per strada nei giorni di ritiro, aumentando pertanto la flessibilità per i cittadini.

Un ruolo poi altrettanto importante lo giochiamo noi come Piacentini attraverso la nostra

disponibilità al cambiamento di consolidate abitudini e tanto senso civico, nella consapevolezza che il maggior impegno, soprattutto iniziale, verrà compensato sia da una minore spesa nella bolletta familiare sia dai benefici alla città ed all’ambiente attraverso la riduzione dell’inquinamento che i rifiuti provocano, sia che siano abbandonati sia che siano conferiti in discariche o inceneritori, permettendone così il riciclo.

Siamo certi che la strada finalmente intrapresa porterà frutti positivi se tutti, cittadini gestore ed Amministrazione, collaboreremo insieme alla sua realizzazione”.