Il museo di storia naturale lascia il posto nuovi corsi di laurea del Politecnico

La Giunta ha approvato oggi il testo dell’accordo tra Comune di Piacenza, Polo territoriale del Politecnico e Camera di Commercio dell’Emilia per il potenziamento dell’offerta formativa universitaria nel territorio cittadino e la valorizzazione del Museo di Storia Naturale di Piacenza.

Il documento sancisce la collaborazione tra le istituzioni coinvolte per raggiungere un duplice obiettivo: da una parte, l’insediamento nei 1.400 metri quadri del Padiglione Perreau dell’Urban Center di due nuovi percorsi accademici afferenti all’ateneo milanese – il corso di laurea magistrale Landscape Architecture – Land Landscape Heritage e, in via sperimentale, la nuova laurea triennale in Ingegneria in lingua inglese; dall’altra – scrive la Giunta in un comunicato – “la ricollocazione del Museo civico di Storia Naturale in una sede più centrale e funzionale che garantisca maggiore visibilità e una più ampia fruizione sia in termini di afflusso turistico, sia da parte della cittadinanza”. Per consentire la realizzazione, in tempi brevi, delle operazioni di smantellamento e adeguamento dei locali interni all’Urban Center, a seguito della delibera odierna è stata inoltre disposta dal Servizio Cultura la sospensione delle attività del Museo di Storia Naturale a partire dal 7 gennaio 2025.

L’accordo approvato dalla Giunta, che verrà siglato ufficialmente nelle prossime settimane, formalizza l’impegno condiviso di Comune, Politecnico e Camera di Commercio, ratificando quanto già reso noto in precedenza. Le spese relative ai lavori di riqualificazione necessari per le esigenze dell’Università saranno a carico dell’ateneo, così come le procedure di trasferimento delle collezioni museali e gli oneri riguardanti gli arredi del nuovo padiglione dell’ex Macello concesso in uso, stabiliti d’intesa con l’Amministrazione comunale e previo parere favorevole della Soprintendenza competente.

La Camera di Commercio metterà a disposizione i locali ad oggi inutilizzati del Palazzo del Governatore, consentendo al Comune le necessarie verifiche tecniche e provvedendo a proprie spese alla riparazione degli antoni del Palazzo del Governatore prospicienti piazza Cavalli, nonché alla sistemazione della copertura e alla ripassatura del tetto.

L’Amministrazione comunale, una volta eseguiti gli accertamenti relativi all’idoneità degli spazi concessi in uso dalla Camera di Commercio dell’Emilia, provvederà alla messa in opera di eventuali interventi di manutenzione straordinaria che si rendessero necessari, il cui costo potrà essere detratto dal canone d’affitto richiesto laddove si configurino come migliorie durevoli per l’edificio.

“Il Comune istituirà inoltre un Comitato scientifico di alto profilo, chiamato a seguire tutte le fasi del riallestimento museale, assicurandone la qualità scientifica e la correttezza metodologica”.

Come deliberato dal Consiglio comunale il 19 novembre scorso, già a partire dal 1° gennaio 2025 il padiglione “ex ghiacciaia” dell’Urban Center sarà a disposizione del Politecnico per procedere, previa autorizzazione della Soprintendenza, al trasferimento delle collezioni museali.




Le S.I.O. (Squadre Intervento Operativo) dei carabinieri a Castel San Giovanni

Dall’inizio del mese di dicembre 2024 il Comando Provinciale dei Carabinieri di Piacenza, in linea con le direttive condivise con la Prefettura in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha predisposto un piano straordinario che prevede, al fianco dei servizi di pattuglia della Stazione Carabinieri del luogo, un’aliquota di S.I.O. (Squadre d’Intervento Operativo) del 5^ Reggimento “Emilia-Romagna” di Bologna.

La cittadina è stata quindi oggetto di ulteriori e mirati servizi di controllo straordinari, finalizzati sia alla prevenzione ed al contrasto dei reati, sia a rassicurare i cittadini.

In particolare, è stata implementata la presenza dei servizi esterni specialmente nelle zone più a rischio ed in orari serali e notturni. Una pattuglia della locale Stazione insieme a due aliquote della Squadre di Intervento Operativo (S.I.O.), nella settimana appena trascorsa, è stata stati impegnata sulle strade con soste fisse e posti di controllo rafforzati sulla via Emilia Pavese e sulle due strade principali che conducono in provincia di Pavia. Nel corso di questo primo periodo del dispositivo sono state controllate a Castel San Giovanni 74 persone e 43 veicoli.

Il dispositivo, sarà replicato nelle prime settimane del 2025, ed eventualmente adeguato e calibrato anche in base alle segnalazioni di particolari situazioni ed episodi che dovessero arrivare da parte dei cittadini.

 




La presenza dei lupi sul territorio piacentino al centro del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica

Questa mattina si è riunito, presieduto dal prefetto Paolo Ponta, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con la partecipazione del sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, del presidente della Provincia Monica Patelli e dei vertici delle Forze dell’Ordine.

All’ordine del giorno la problematica della presenza dei lupi sul territorio piacentino. Al riguardo il comandante dei carabinieri forestali Gruppo di Parma, il colonnello Pier Luigi Fedele, ha elaborato un rapporto basato su rilievi scientifici, in base al quale il lupo svolge un importante ruolo di equilibrio della fauna selvatica, riducendo il numero dei cinghiali (anche contenendo, con la eliminazione delle carcasse, la diffusione  della peste suina africana), di caprioli e di altre specie che sono la causa di gravi incidenti stradali anche mortali e di danni all’agricoltura, nonché il numero delle nutrie, le cui tane indeboliscono le sponde di corsi d’acqua, con rischio di allagamento dei centri abitati per cedimento.

Per quanto riguarda l’avvistamento dei lupi in vicinanza dei centri abitati, essa è dovuta principalmente alla cattiva gestione dei rifiuti o addirittura all’abitudine ingenua di alcune persone di depositare per gli stessi animali del cibo per nutrirli. Non si registrano comunque in questo territorio denunce per attacchi all’uomo.

Nell’evenienza di avvicinamento alle case potranno essere poste in essere azioni di contenimento mediante cattura o narcosi, in attesa di ulteriori disposizioni regionali e nazionali.

Per quanto riguarda la predazione dei cani da caccia, non si può escludere che essa sia invece dovuta ai cinghiali o ad una “attitudine” appresa da un branco nel corso di “battute” di caccia al cinghiale.  In ogni caso è stato messo in evidenza come i danni da predazione del lupo siano risarciti integralmente e che tali danni siano abbondantemente compensati dagli effetti positivi per l’agricoltura e la sicurezza stradale derivanti dal contenimento della fauna selvatica. Sul tema inoltre la Prefettura ha inviato ai sindaci una circolare che trasmette sia l’elaborato scientifico dei carabinieri forestali sia un documento che riporta le “Buone pratiche per una corretta convivenza con il lupo in aree agricole e antropizzate”, con informazioni anche sui finanziamenti regionali per la realizzazione di dotazioni anti-predazione con la consulenza di un tecnico specializzato a favore di agricoltori e allevatori.

Nel solco di una attenta disamina della condizione complessiva della sicurezza di questo territorio, nello specifico dei furti in abitazione, l’andamento statistico dei fatti di reato e dei fenomeni sociali, ha registrato un decremento dei furti nel capoluogo di più del 30%, riduzione accertata anche nel comprensorio di Castel San Giovanni, mentre si assiste a un lieve innalzamento dei medesimi per il Comune di Fiorenzuola d’Arda e Cadeo. Al riguardo saranno intensificati i servizi di vigilanza in provincia da parte delle Forze dell’Ordine al fine di migliorare anche la percezione di sicurezza da parte dei cittadini.

Vista l’imminenza delle festività natalizie, è stato analizzato il dispositivo di controllo già attualmente in essere, per valutarne l’adeguatezza e calibrarlo ai prevedibili incrementi dei flussi di traffico in ambito stradale, autostradale e ferroviario, per i quali saranno predisposti specifici servizi, oltre a quelli pianificati nelle precedenti riunioni di coordinamento.




Il 25 dicembre alle 12 le campane delle chiese piacentine suoneranno a festa. Le celebrazioni con il Vescovo a Natale

La diocesi di Piacenza-Bobbio accoglie l’accorato invito alla preghiera rivolto da papa Francesco in occasione dell’Angelus di domenica 8 dicembre: “Continuiamo a pregare per la pace, nella martoriata Ucraina, in Medio Oriente – Palestina, Israele, Libano, adesso la Siria -, in Myanmar, Sudan e dovunque si soffre per la guerra e le violenze. Faccio appello ai Governanti e alla Comunità internazionale, perché si possa arrivare alla festa del Natale con un cessate-il-fuoco su tutti i fronti di guerra”.

L’invito, rivolto a tutte le Comunità pastorali della diocesi, è pregare ogni giorno con la preghiera composta dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana: “Signore, che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, che vieni sulla terra per portare luce nelle tenebre, dona al mondo la pace. Donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace. Donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino. Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace. Amen”.

Mercoledì 25 dicembre, solennità del Santo Natale, in tutte le chiese della diocesi suoneranno le campane alle ore 12 per dare simbolicamente voce al canto degli angeli nel Vangelo: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama” (Luca 2,14).

Inoltre, mercoledì 1° gennaio, in occasione della 58a Giornata mondiale della pace, alle ore 11 in Cattedrale il vescovo mons. Adriano Cevolotto presiederà la messa. Al termine eleverà la supplica alla Beata Vergine Maria per invocare il dono della pace; ai presenti verrà consegnato il messaggio di papa Francesco per la Giornata della pace.

Le celebrazioni con il Vescovo

Sono numerose le celebrazioni del tempo di Natale presiedute dal vescovo mons. Adriano Cevolotto.

Martedì 24 dicembre, in Cattedrale a Piacenza alle 22.30 veglia di preghiera; alle 23 il Vescovo presiede la messa della notte di Natale.

Mercoledì 25 dicembre, alle ore 9 celebra la messa nel carcere di Piacenza alla presenza di volontari e rappresentanti delle associazioni impegnati alle Novate. In Cattedrale alle ore 11 presiede la messa del giorno di Natale; al termine impartirà la benedizione papale. In tutte le chiese della diocesi suoneranno le campane alle 12 per dare simbolicamente voce al canto degli angeli nel Vangelo: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama” (Luca 2,14). Alle 17 nella Concattedrale a Bobbio mons. Cevolotto presiede i secondi vespri e la messa di Natale.

Giovedì 26 dicembre, memoria di Santo Stefano, primo martire, messa in Cattedrale alle ore18.30 in onore del beato alpino don Secondo Pollo.

Domenica 29 dicembre alle 10.30 a Bobbio apertura del Giubileo: “statio” in San Colombano e processione per la Concattedrale dove ci sarà la messa; alle 16 apertura del Giubileo in Cattedrale: “statio” nella basilica di Sant’Antonino e processione per la Cattedrale dove sarà celebrata la messa.

Martedì 31 dicembre, alle ore 18.30 in Cattedrale, il Vescovo presiede la celebrazione eucaristica con il canto del Te Deum in ringraziamento per l’anno trascorso.

Mercoledì 1° gennaio, Giornata mondiale della pace, alle 11 in Cattedrale presiede la messa nella solennità di Maria SS. Madre di Dio. Al termine eleverà la supplica alla Beata Vergine Maria per invocare il dono della pace; ai presenti verrà consegnato il messaggio di papa Francesco per la Giornata della pace. Alle 17.30 nella Concattedrale di Bobbio presiede i secondi vespri e l’eucaristia.

Lunedì 6 gennaio, solennità dell’Epifania, alle 11 in Cattedrale il Vescovo celebra la “Festa delle Genti” con le comunità dei migranti; viene proclamata, secondo la liturgia, la data della Pasqua. Vengono benedetti i bambini.




Qualità della vita 2024: Piacenza scivola al 33° posto

Bergamo conquista la prima posizione nella classifica del Sole 24 Ore delle province in cui si vive meglio in Italia. La vicina città lombarda conquista tre posizioni rispetto al 2023 e sale in molti fra i novanta parametri presi in considerazione dalla annuale ricerca del giornale economico, totalizzando 640,50. Seguono a ruota Trento e Bolzano, lontane e molto diverse rispetto alla nostra provincia ma subito dopo viene Cremona che dista una quarantina di chilometri da Piacenza ma ben 29 posizioni in classifica, un abisso. La nostra provincia quest’anno è infatti ulteriormente scesa in basso passando dalla ventiseiesima posizione del 2023 alla trentatreesima del 2024. Bologna è nona, Milano dodicesima, Forlì-Cesena conquista 27 posizioni ed arriva al tredicesimo posto, Brescia al ventesimo, Modena al 21°, Parma al 26°, Ravenna al 27°, Reggio Emilia al 28°, Lodi al 29°. Molte aree limitrofe dunque fanno meglio ma in regione c’è anche chi sta peggio di noi come Rimini 42° ma in risalita, Ferrara (51°).

I numeri di Piacenza

La provincia di Piacenza con una popolazione di 283.650 registra come dato positivo il saldo migratorio (11 contro una media di 5) che la pone al secondo posto in Italia. E’ invece fra le peggiori province italiane per indice del clima(102° su 107). Il dato viene ricavato in base a 10 parametri climatici (elaborazione Sole 24 Ore su dati 3Bmeteo, 2013-2023): 467 punti contro una media di 590.

La qualità della vita per i giovani è fra le migliori in Italia (7° posto) mentre invece non sembra essere una città a misura di bambini (60°) e anziani (57°).

Maluccio il fronte giustizia e sicurezza che pone Piacenza a metà classifica (46°), così così affari e lavoro (38°), ambienti e servizi (40°), cultura e tempo libero (37°).

Nella voce ricchezza e consumi la nostra provincia è al 19° posto. Pesano molto i canoni di locazione (56°), le mensilità di stipendio per comprare casa (58°), il trend del Pil pro capite
(79°), la disuguaglianza del reddito netto (94°), pensionati con reddito pensionistico di basso importo (48°). Piacenza invece si conferma ai vertici nazionali per depositi bancari delle famiglie consumatrici  (3° con 45.504 euro pro capite – fonte Banca d’Italia). Un dato che fa da contraltare alla presenza di tante famiglie con Isee basso (41°) e all’elevato numero di protesti (46°).




Acquisizione definitiva di Villa Verdi da parte dello Stato

“Un’ottima notizia, attesa da tempo. Siamo pronti a fare la nostra parte per la tutela di questo luogo unico, dove il più celebre compositore italiano, Giuseppe Verdi, visse per circa cinquant’anni e scrisse musica immortale. Un luogo che è patrimonio di tutti, non solo dell’Emilia-Romagna”.

Queste le parole del presidente della Regione, Michele de Pascale, e dell’assessore alla Cultura, Gessica Allegni, alla notizia dell’acquisizione definitiva, da parte dello Stato, dell’ultima dimora del Maestro, dopo la firma da parte del Ministero della Cultura del decreto di esproprio del complesso a Villanova sull’Arda, nel piacentino.

“Non è solo una dimora di campagna diventata museo, è un luogo simbolo della musica e della cultura italiana. Per questo- proseguono de Pascale e Allegni -, Villa Verdi deve tornare ad avere l’importanza e la visibilità che merita e non a caso è stata censita tra le realtà dell’Emilia-Romagna interessate dalla legge regionale per il riconoscimento e la valorizzazione delle ‘Case e studi delle persone illustri’. Continueremo nel nostro impegno per la salvaguardia di questo complesso, elemento di spicco del grande patrimonio culturale, artistico e paesaggistico che contraddistingue la nostra regione”.

Il complesso di Villanova sull’Arda, circondato da sei ettari di parco, era stato voluto dal compositore come residenza dove tornare dopo i molteplici impegni in giro per l’Europa. Della tenuta, ampliata e sistemata nel 1849, è stata visibile fino alla chiusura solo una parte: la stanza di Giuseppina Strepponi (seconda moglie di Verdi), con gli arredi originali, la camera da letto-studio di Verdi, e altre due sale con documenti, fotografie e copie di opere verdiane.




Incidente stradale fra Niviano e Roveleto Landi

Incidente stradale nella tarda mattinata di oggi a Niviano di Rivergaro lungo la strada che conduce a Roveleto Landi. Per cause in corso di accertamento un’auto ed un furgone si sono scontrate. A causa del violento i due mezzi sono finiti fuori strada ed il mezzo commerciale è finito sopra alla vettura. Fortunatamente nessuna fra le persone a bordo ha riportato gravi traumi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Piacenza oltre ai sanitari inviati dal 118.




Inaugurata “Atlas Maior”, la mostra di Natale della Banca di Piacenza

È partito nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 13 dicembre, il simbolico viaggio che la Banca di Piacenza offre alla comunità piacentina in occasione delle festività natalizie. Destinazione, quell’universo senza confini rappresentato dall’Atlas Maior, il capolavoro cartografico realizzato nel ‘600 da Joan Bleau e al centro della mostra del PalabancaEventi inaugurata alla presenza delle autorità e dei rappresentanti di “Rete Cultura Piacenza”: il sindaco del Comune di Piacenza Katia Tarasconi (con l’assessore alla Cultura Christian Fiazza), il vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli (accompagnato dal consigliere di amministrazione Robert Gionelli), il vicepresidente della Camera di Commercio dell’Emilia Filippo Cella, il direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio Manuel Ferrari. Presenti, tra gli altri, il comandante del 2° Reggimento Genio Pontieri col. Daniele Paradiso accompagnato dal ten. col. Massimo Moreni e Daniela Morsia della Biblioteca Passerini Landi (tra i prestatori). La Banca di Piacenza era rappresentata dal presidente Giuseppe Nenna, dal vicepresidente Domenico Capra, dal direttore generale Angelo Antoniazzi, dal vicedirettore generale Pietro Boselli e da componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

«Siamo orgogliosi di mantenere la tradizione di offrire alla città la mostra di Natale, quest’anno un po’ diversa dal solito e per questo ancora più interessante, nata per dare lustro all’Atlas Maior, dono di una cliente che ha riconosciuto nella Banca un posto sicuro dove le cose vengono custodite e valorizzate», ha sottolineato il presidente Nenna nel suo intervento di saluto, a cui è seguito quello del sindaco: «Il vostro Istituto di credito – ha affermato Katia Tarasconi – credo che interpreti davvero la visione della banca di territorio dimostrando di esserla quotidianamente con iniziative culturali e non solo. E l’iniziativa di questa mostra è speciale. So dal dott. Iommelli che avete messo tanto impegno per realizzarla. Grazie per l’opportunità che date ai nostri cittadini. State portando avanti i valori che rappresentava Corrado Sforza Fogliani nel migliore dei modi e oggi sarebbe orgoglioso di essere qui con noi».

Il direttore dei Musei Civici di Palazzo Farnese Antonio Iommelli, curatore della mostra, ha confessato di «aver ricevuto per Santa Lucia il regalo più bello chiedendogli di curare questa mostra. Sono esperto del ‘600, ma non di cartografia; quindi per me è stata una sfida far dialogare questo tesoro di atlante con altri oggetti d’arte presenti a Piacenza». Il direttore dei Musei Civici ha poi invitato in Sala Corrado Sforza Fogliani gli intervenuti, accolti da una scenografia d’impatto, illustrata dallo stesso curatore. Al centro della stanza, in un grande tavolo rotondo, si trovano esposti i dieci volumi dell’Atlas Maior di Blaeu. Al centro del tavolo, una sfera luminosa cattura immediatamente l’attenzione: si tratta di un globo alto cinque metri realizzato ad hoc, basato sui disegni originali di Blaeu, che per la prima volta vengono trasformati in un mappamondo tridimensionale. Questa creazione unica illumina delicatamente i volumi e simboleggia la visione del mondo offerta dal celebre cartografo.

Il globo rappresenta un punto focale di grande impatto visivo, evocando il desiderio di esplorazione e la precisione scientifica che hanno caratterizzato l’opera di Blaeu. L’installazione crea un’atmosfera suggestiva e invita i visitatori a riflettere sulla bellezza della cartografia antica e sulla sua capacità di modellare la nostra comprensione del mondo.

“Atlas Maior – Un universo senza confini – La cartografia, il viaggio e l’arte” è allestita in modalità multimediale da NEO (Narrative Environments Operas), la società di Milano che ha già curato con successo la scorsa estate Icônes, e rientra tra le iniziative di Rete Cultura Piacenza. L’apertura al pubblico è prevista per domani, sabato 14 dicembre (e fino al 12 gennaio), a partire dalle 10. La mostra è incentrata sui dieci volumi (con 594 incisioni) dell’Atlas Maior di Joan Blaeu, di proprietà dell’Istituto di credito di via Mazzini dopo la donazione avvenuta nel 2010 da parte di Annarosa Mars (vedova del compianto ing. Bruno Torretta e socia benemerita dell’Istituto mancata nel 2020 all’età di 97 anni) con questa dedica: “La Banca di Piacenza rappresenta al meglio i valori del territorio piacentino, con spirito autonomo e indipendente”.

L’evento – al quale è stato dedicato un catalogo (stampa, Kréati) con contributi di Giuseppe Nenna, Antonio Iommelli, Graziano Tonelli, Giulia Mazzocchi – offre l’opportunità di esplorare il mondo della cartografia storica attraverso un percorso suddiviso in quattro sezioni tematiche, in cui i visitatori potranno ammirare mappe dettagliate, dipinti e strumenti scientifici dell’epoca.

ALLESTIMENTO

L’esposizione, caratterizzata da un allestimento immersivo, inviterà a scoprire le tecniche cartografiche, l’evoluzione delle rappresentazioni geografiche e il contesto storico-culturale in cui prese forma lo straordinario progetto di Blaeu.

Quattro le sale del PalabancaEventi coinvolte.

Sala Corrado Sforza Fogliani: Il Cuore dell’Atlas – Al centro della mostra saranno esposti i dieci volumi dell’Atlas Maior le cui pagine, ricche di dettagli e informazioni, invitano a esplorare luoghi lontani e a scoprire culture e dinamiche politiche di un’epoca. La sfera luminosa del mappamondo tridimensionale, ispirato ai disegni originali di Willem Blaeu, padre di Joan, proietterà i visitatori in un’epoca in cui il desiderio di esplorare il mondo era un motore potentissimo.

Sala Carnovali: Abissi senza fine – Le due tele provenienti da Palazzo Farnese di Piacenza (Francesco Monti detto il Brescianino, Mare in burrasca con navi alla deriva; Pieter Mulier detto il Tempesta, Mare in burrasca con naufragio), racconteranno le pericolose avventure dei navigatori.

Raffiguranti tempeste marine in tutta la loro furia, queste opere ricordano i rischi affrontati da coloro che, spinti dalla sete di scoperta, si avventuravano in mari sconosciuti e ci aiuteranno a comprendere il ruolo fondamentale della cartografia nella navigazione. Si ammirerà, infine, una ricca collezione di strumenti scientifici, tra cui un’armilla e un cannocchiale provenienti dall’Opera Pia Alberoni di Piacenza, a testimonianza dell’intreccio tra esplorazioni celesti e marittime, un connubio che guidò le ambiziose imprese della Compagnia olandese delle Indie orientali, per la quale i Blaeu lavoravano.

Sala Raineri: Tra pennello e compasso – In questa sala, le immagini dei dipinti di Jan Vermeer (che ritraggono interni borghesi adornati da mappamondi e carte geografiche) dialogheranno con le tavole cartografiche dell’Atlas Maior in una suggestiva videoinstallazione sincronizzata. Le proiezioni sulle pareti creeranno un’atmosfera magica, dove arte e cartografia si fonderanno in un’unica esperienza sensoriale. La presenza di due globi antichi, uno celeste e uno terrestre, provenienti dall’Opera Pia Alberoni di Piacenza, confermerà la diffusa passione per questi oggetti, che rappresentavano non solo strumenti di conoscenza, ma anche e soprattutto simboli di status e raffinatezza.

Sala Douglas Scotti: Farnese Mundi – L’esposizione culminerà con un omaggio a Piacenza, luogo di nascita di illustri esploratori come il missionario Dionigi de Carli. Una mappa del ducato farnesiano, realizzata da Blaeu e inserita dal cartografo nell’VIII volume dedicato interamente all’Italia, offre un’istantanea preziosa del territorio in un momento storico cruciale, evidenziando il legame tra la città e i grandi viaggiatori dell’epoca, come Alessandro Farnese. La presenza, infine, di oggetti esotici e animali tassidermizzati, come un vaso con decorazioni cinesi e le collezioni del Museo di Storia Naturale di Piacenza, sottolineerà l’eterna curiosità dell’uomo di esplorare e comprendere il mondo che lo circonda, facendo rivivere lo stupore e la meraviglia che i viaggiatori provavano alla vista di nuove e straordinarie creature.

MANIFESTAZIONI COLLATERALI

Affiancheranno la mostra alcune manifestazioni collaterali che si terranno al PalabancaEventi con inizio alle 18. Ecco il calendario (che si arricchirà strada facendo):

– Lunedì 16 dicembre: Atlas Maior, 360 anni di un capolavoro cartografico, relatore l’ing. Luigi Rizzi.

– Giovedì 19 dicembre: Piacenza e il viaggio in Italia tra Seicento e Settecento, conferenza con il dott. Graziano Tonelli.

– Giovedì 9 gennaio: La cartografia tra scienza e politica, con intervento della prof. Valeria Poli.

VISITE GUIDATE AL COLLEGIO ALBERONI

L’Opera Pia Alberoni, tra i prestatori, ha programmato – in occasione della mostra – due visite guidate al Collegio secondo questo calendario:

– Domenica 29 dicembre e lunedì 6 gennaio, ore 16: Il mondo sulla carta. I tesori della Biblioteca Alberoni. Antichi atlanti e preziose mappe dal fondo Mars Torretta e dagli altri fondi librari Alberoni. Visita guidata speciale. Ingresso ridotto 6,00 euro.

ORARI

Orari e giorni d’accesso alla Mostra “Atlas Maior – Un universo senza confini – La cartografia, il viaggio e l’arte”

Da martedì a venerdì: 16 – 19

Sabato e domenica: 10 – 13 / 16 – 19

Giorno di chiusura: lunedì

Giorno di Natale: chiuso

Aperture straordinarie:

Lunedì 16 dicembre: 16-19

Giovedì 26 dicembre: 10 – 13 / 16 – 19

Lunedì 30 dicembre: 16 – 19

Lunedì 6 gennaio: 10 – 13 / 16 – 19\

L’ingresso alla mostra è libero.




Quindicenne ferito con un’arma bianca in zona via IV Novembre al culmine di una lite

Episodio ancora da chiarire quello accaduto nel primissimo pomeriggio di oggi nella zona di via IV Novembre, nei pressi del Cheope nell’orario in cui i ragazzi escono dalle vicine scuole. Un quindicenne è rimasto vittima di un accoltellamento che sarebbe scaturito da una rissa avvenuta in una strada retrostante. Due giovani hanno cominciato a picchiarsi violentemente, prendendosi a pugni, davanti a vari compagni, alcuni dei quali hanno filmato la scena.

Ad un certo punto uno dei due giovanissimi avrebbe estratto un’arma bianca ed avrebbe inferto al coetaneo almeno due fendenti, provocandogli altrettante ferite.

Il quindicenne si è poi spostato ed ha tentato di tamponare le ferite con alcuni fazzoletti. E’ poi stato medicato nei pressi del Cheope dove sono intervenuti i sanitari della Croce Rossa, l’automedica del 118, la polizia locale, i carabinieri del radiomobile e la polizia. Il ragazzo è stato portato in ospedale per accertamenti ma le sue condizioni non sarebbero critiche.

(Immagine creata con AI)




Il valore aggiunto del sistema economico piacentino supera i 10 miliardi di euro

Il valore aggiunto totale realizzato nel 2023 dal sistema economico piacentino è stato di 10.312 milioni di euro, 635 in più rispetto al 2022, con una variazione positiva del 6,6%, poco sopra a quella media dell’Emilia-Romagna (+6,1%), ma inferiore a quella nazionale (+8,8%). E’ quanto emerge dai dati recentemente pubblicati (novembre 2024) dal Centro Studi Guglielmo Tagliacarne, ente di ricerca di Unioncamere nazionale, che ha elaborato le stime del valore aggiunto prodotto lo scorso anno nelle province italiane. L’ulteriore sviluppo della ricchezza prodotta a Piacenza nel 2023 interviene dopo quello molto più consistente messo a segno nel 2022 (+13,3% a prezzi correnti), che però risulta amplificato dall’elevata inflazione registrata in quell’anno a causa delle tensioni internazionali sui mercati dell’energia e delle materie prime dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino (Nel 2022, in Italia, la variazione dei prezzi alla produzione rispetto all’anno precedente è stata in media di + 34,4% nell’industria, di +17,7% nell’agricoltura, di + 8,2% nelle costruzioni, e di +3,9% nel totale dei servizi – fonte: Istat).

Cosa è il valore aggiunto

Per valore aggiunto si intende l’incremento di valore che si verifica nell’ambito della produzione e distribuzione di beni e servizi finali grazie ai fattori produttivi adoperati (capitale e lavoro) a partire da beni e risorse primarie iniziali. Rappresenta l’aggregato che consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per impieghi finali. Il valore aggiunto è qui calcolato a prezzi base (cioè al netto delle imposte sui prodotti finali e al lordo dei contributi alla produzione) e correnti (cioè riferiti all’anno indicato).

Confronto fra province

Rispetto al 2019 il valore aggiunto provinciale è aumentato del 18,6%, evidenziando una capacità di ripresa del nostro sistema economico territoriale dai minimi della pandemia che è in questo caso in linea con l’andamento nazionale (+19,0%), e sempre leggermente superiore a quello regionale (+17,0%).

Come mostrano i dati della tabella, la crescita della ricchezza prodotta dalla economia piacentina rispetto al pre-Covid è stata tuttavia meno consistente a confronto con quella osservata nelle province confinanti, in particolare – sulla direttrice della Via Emilia – di Lodi (+23,8%) e Parma (+23,7%), ma anche – lungo l’asse del Po – di Cremona (+22,4%) e Pavia (+20,3%).

Il minor dinamismo nella creazione del valore aggiunto totale da parte delle imprese della provincia di Piacenza rispetto a quelle dei contesti territoriali limitrofi trova spiegazione analizzando più nel dettaglio i diversi macrosettori considerati nello studio del Tagliacarne.

Valore aggiunto per macrosettori in provincia di Piacenza

In particolare, sembra imputabile all’evoluzione del valore aggiunto prodotto da manifatturiero, estrattivo e utilities (l’industria in senso stretto), che aumenta del 3,7% nel 2023, del 5,5% nel 2022, e complessivamente del 10,3% tra il 2019 e il 2023 (da 2.121 a 2.340 milioni di euro), con una velocità notevolmente inferiore a quella media provinciale, accusando le difficoltà presenti sui mercati a seguito del peggioramento del quadro geopolitico internazionale. Difficoltà che hanno frenato certamente meno il settore delle costruzioni, il quale, grazie all’orientamento al mercato interno e agli straordinari incentivi statali riservati al comparto (bonus e superbonus 110 per cento) nella fase post-pandemica, evidenzia le migliori performance nella creazione di ricchezza, facendo registrare ancora nel 2023 un incremento di quasi il 10% sull’anno precedente, dopo il +24,2% nel 2022 e il + 22,5% nel 2021, in totale +74,5% rispetto al 2019 (da 318 a 555 milioni). Il comparto dei Servizi e quello dell’Agricoltura si sono contraddistinti invece per andamenti complessivi attorno alla media provinciale. Il primo, che pesa da solo per oltre due terzi sul valore aggiunto provinciale e comprende anche logistica (settore dove siamo fortemente specializzati), commercio, ricettività turistica e ristorazione, segna nel 2023 un aumento di quasi mezzo miliardo di euro rispetto al 2022 (+7,4%) e di 1,1 miliardi rispetto al 2019 (+18,5%). Il secondo arriva alla fine del 2023 a realizzare un valore aggiunto pari a 342 milioni di euro, con un incremento del 5,7% sull’anno precedente e del 20% rispetto al pre-Covid.

Maggiori informazioni si possono ottenere osservando nello specifico il comportamento di ogni settore nel più ampio contesto nazionale, regionale e delle province limitrofe, come riportato nelle tabelle successive.

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Performance dell’industria peggiori rispetto ad altre province

Da questo punto di vista, per quanto riguarda l’industria in senso stretto, risulta subito evidente come le performance del valore aggiunto a Piacenza siano state in generale meno buone rispetto a quelle degli altri contesti territoriali. Ciò non tanto nel 2023 e nel 2021, dove il nostro comparto spunta variazioni sull’anno precedente che risultano tutto sommato in linea con quelle medie nazionali e regionali, quanto nel 2022 (l’anno della crisi internazionale), quando il valore aggiunto industriale è cresciuto da noi solo del 5%, aumentando molto di più altrove, del 12,5% circa in regione e in Italia, del 17-19 per cento a Cremona e Pavia e del 21-23 per cento a Parma e Lodi.  Il recupero rispetto al pre-pandemia, fermatosi così a +10% nel piacentino, arriva invece a mostrare tassi di variazione fino a tre volte superiori nelle province confinanti, compresi tra il 25 e il 33 per cento.

Se questa è la situazione per l’industria, certamente meglio hanno fatto il settore delle costruzioni e il settore agricolo.

Comparto edile

Il comparto edile piacentino, insieme a quelli di Lodi e di Cremona, evidenzia infatti (anche grazie al fatto di non aver subito flessioni nell’anno del Covid) uno dei tassi di sviluppo della ricchezza più elevati nel medio periodo, +74,5% tra il 2019 e il 2023, sopra la media regionale (+55,3%) e nazionale (+61%), oltre che sopra ai risultati messi a segno da Pavia (+42,5%) e Parma (+33,7%).

Settore agricolo

Allo stesso modo, anche il settore agricolo provinciale sperimenta – sempre tra il 2019 e il 2023 – una dinamica del valore aggiunto molto positiva (+20,0%) nel confronto interprovinciale, ai vertici per ritmo di crescita, allineato a quello delle province di Parma (+20,6%) e di Cremona (+21,1%) e notevolmente superiore a quello dell’Emilia-Romagna (+6,9%).

Servizi

Per quanto riguarda invece il valore aggiunto realizzato dal settore dei servizi Piacenza mostra nel periodo considerato un andamento sostanzialmente simile a quello degli altri ambiti territoriali. Ciò si può osservare (al di là di qualche scostamento puntuale) sia a livello delle singole variazioni annuali, sia a livello della variazione complessiva di medio periodo (2023-19), con il piacentino (+18,5%) che si colloca al secondo posto per tasso di crescita, dopo Parma (+20,5%), ma comunque non molto distante da Pavia (+17,6%), Cremona (+16,8%) e Lodi (+16,2%), oltre che dalla media nazionale (+16,3) e regionale (+15,3).

Grazie alle elaborazioni dei dati del Centro Studi Tagliacarne è possibile infine osservare l’incidenza settoriale del valore aggiunto nell’anno 2023 , e di confrontarla con quella rilevata nel 2019. Rispetto alla composizione media italiana, la provincia di Piacenza presenta specializzazioni nel comparto agricolo, con una quota del valore aggiunto a livello locale del 3,3% (contro il 2,1% in Italia), e nel settore industriale, dove il valore aggiunto incide per il 22,7% (mentre a livello nazionale arriva al 19,8%). Piacenza risulta invece allineata alla media italiana per quanto riguarda il settore delle Costruzioni (5,4% contro 5,8%), ma è despecializzata con riferimento al comparto dei servizi pubblici e privati (68,6% contro 72,4%). Rispetto al 2019, la composizione settoriale della ricchezza prodotta ha visto nel piacentino un incremento della quota riferita al settore delle costruzioni, a danno di quella del settore industriale (che diminuisce), mentre è risultata stabile l’incidenza del settore dei servizi e di quello agricolo.

Valore aggiunto pro capite

In termini di valore aggiunto pro capite, la provincia di Piacenza con 36.178,7 euro nel 2023 supera dell’11,7% la media Italia (n.i.=100; 32.377,4 euro) e si colloca al 19° posto della graduatoria nazionale, nella parte alta della classifica delle 107 province italiane. Il dato di Piacenza si conferma il più elevato – dopo quello di Parma – tra le province limitrofe , presentando un differenziale positivo molto consistente in particolare nel confronto con il valore aggiunto pro-capite di Pavia e di Lodi. Risulta però inferiore a quello medio emiliano-romagnolo, pari a 38.703 euro.

In un’ottica di medio periodo, il reddito pro-capite piacentino (sempre in rapporto a quello medio italiano) ha registrato una lieve flessione dei numeri indice dopo la caduta nell’anno del Covid, stentando a recuperare il valore del 2019, quando era il 12,9% in più della media nazionale. Più incisiva è stata invece l’evoluzione in tal senso mostrata dalle province confinanti, in particolare Parma, Cremona e Lodi.

 




Emilia Romagna: ecco la nuova giunta regionale

Michele De Pascale lo aveva promesso la scorsa settimana durante la visita a Piacenza ed oggi ha ufficialmente annunciato la squadra che lo affiancherà nella guida della regione Emilia Romagna. Con lui, nel ruolo di vicepresidente c’è il piacentino Vincenzo Colla a cui saranno anche confermate le deleghe della scorsa legislatura. In totale sono sei donne e cinque uomini. Una squadra formata dal presidente, da 10 assessori e da un sottosegretaria alla Presidenza, che vede otto nuovi ingressi e quattro conferme. E’ questa la nuova Giunta dell’Emilia-Romagna, guidata dal presidente della Regione, Michele de Pascale, eletto alle scorse elezioni regionali del 17 e 18 novembre. De Pascale l’ha illustrata in conferenza stampa oggi in Regione, a Bologna, e sarà operativa già da dopodomani, venerdì 13 dicembre: dopo la prima seduta dell’Assemblea legislativa al mattino, che segnerà l’avvio della legislatura, de Pascale sarà pienamente insediato e convocherà la prima seduta della Giunta. A seguire, alle 15, l’incontro con il Patto per il Lavoro e per il Clima, sempre in Regione.

 “In primo luogo, ci tengo fare un ringraziamento tutt’altro che formale a tutti i componenti della precedente Giunta regionale guidata da Stefano Bonaccini, che hanno assicurato con serietà e senso di sacrificio, fino all’ultimo giorno, e anche in questa fase di transizione, il massimo del supporto e dell’attività alla Regione- ha esordito de Pascale-. La composizione di una Giunta non è mai un esercizio facile, lo è a maggior ragione in un territorio come quello dell’Emilia-Romagna dove il centrosinistra e la nostra coalizione hanno un radicamento e una classe dirigente di indiscutibile qualità: il Presidente può attingere a un parterre di uomini e donne, figure politiche e tecniche di grandi capacità, talento e serietà, questo è un aspetto non scontato che fa parte del patrimonio valoriale intrinseco di questa regione”.

 “Delle 11 nomine che compongono la squadra e la cui responsabilità di scelta è totalmente personale – ha proseguito il presidente -, 6 sono donne e 5 uomini: una squadra composta in maniera perfettamente equilibrata, poiché il rispetto del principio di parità è stato per me un criterio fondamentale nello scegliere i componenti della Giunta. Oggi annunciamo le deleghe per titolo, poi verranno precisate in maniera più specifica e dettagliata nell’atto di nomina della Giunta. Per me terrò la delega alla Protezione civile, al contrasto del dissesto idrogeologico, difesa del suolo e della Costa e gestione della ricostruzione, temi che seguirò insieme alla sottosegretaria; si tratta di una scelta politica ben precisa, un messaggio chiaro, entrambi veniamo da territori maggiormente colpiti dall’alluvione e sulla sicurezza del territorio, come ho già detto diverse volte, intendiamo metterci la faccia in prima persona”.

 “Da venerdì- ha concluso de Pascale- gli assessori e le assessore saranno subito al lavoro sul territorio per ascoltare e dare risposte e soluzioni da Piacenza a Rimini. Il principio collaborativo di confronto costante con tutto il sistema regionale sarà la nostra cifra, come dimostra l’incontro con tutte le parti sociali riunite nel Patto per il Lavoro e il Clima che ho convocato subito dopo la prima seduta dell’Assemblea, venerdì pomeriggio”.

La nuova Giunta e le relative deleghe: 

Michele de Pascale, presidente, con deleghe al contrasto al dissesto idrogeologico, Difesa del suolo e della Costa, Protezione civile, ricostruzione post alluvione;
Vincenzo Colla, (già assessore regionale)  vicepresidente e assessore a Sviluppo economico e green economy, Energia, Formazione professionale, Università e Ricerca;
Gessica Allegni (già sindaca di Bertinoro in provincia di Forlì), assessore a Cultura, Parchi e Forestazione, Pari opportunità;
Davide Baruffi, carpigiano (già sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna dal 2020) assessore a Programmazione strategica e Attuazione del programma, Programmazione fondi europei, Bilancio, Patrimonio, Personale, Montagna e aree interne;
Isabella Conti (ex sindaco di San Lazzaro di Savena assessore a Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia, Scuola;
Sarà un tecnico, Massimo Fabi (attuale commissario straordinario dell’Ausl di Parma e  direttore generale di Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma) il nuovo assessore alle Politiche per la salute;
Roberta Frisoni (assessore al Demanio, Urbanistica, Pnrr e Mobilità nel Comune di Rimini), assessora a Turismo, Commercio, Sport;
Alessio Mammi (reggiano, assessore uscente, il secondo più votato alle regionali) è confermato alla guida di Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca, Rapporti con la Ue;
Elena Mazzoni (M5S, consigliere comunale a Reggiolo – provincia di Reggio Emilia, insegnante)  sarà assessore a Agenda Digitale, Legalità, Contrasto alle povertà;
Giovanni Paglia (ravennate, ex deputato), assessore a Politiche abitative, Lavoro, Politiche giovanili;
Irene Priolo (bolognese, già Vicepresidente della Regione e presidente ad interim), assessore a Ambiente, Programmazione territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture;
Manuela Rontini (ravennate), sottosegretario alla Presidenza.




Pronto Soccorso di Piacenza: stretta sugli accompagnatori

Dal 12 dicembre cambia la modalità di accesso degli accompagnatori al Pronto soccorso di Piacenza. L’obiettivo della riorganizzazione è duplice: da un lato salvaguardare l’attività del triage, snodo cruciale per la presa in carico dei pazienti; dall’altro garantire il più possibile la sicurezza dei pazienti e dei professionisti sanitari, sia nelle ore diurne sia notturne.

La prima novità riguarda l’accesso: la porta di ingresso sarà presidiata, durante il giorno, da un operatore di pre triage che accoglierà le persone. Durante la notte sarà invece attivo un campanello con un video citofono.

Ogni paziente potrà essere quindi accompagnato al triage da un solo parente o familiare. Gli altri dovranno eventualmente aspettare nella nuova sala d’attesa dedicata, posta all’ingresso del Pronto soccorso.

Dopo aver assegnato il codice colore di accesso, l’infermiere di triage valuterà se la persona rientri nelle categorie che hanno sempre diritto ad avere accanto un accompagnatore: minori, gravide e puerpere, utenti con disabilità motorie o disturbi dello spettro autistico, con disabilità intellettive o sensoriali, con problematiche psichiatriche o comportamentali, non autosufficienti e fragili (quindi con necessità di supporto) e utenti con evidente barriera linguistica.

Altri familiari dei pazienti saranno invece invitati ad accomodarsi nella sala d’attesa dedicata e potranno seguire le fasi di presa in carico attraverso due monitor installati nell’area. Sul tabellone sarà infatti indicato se la persona è in attesa di esami ematici o radiografie o se sta aspettando una visita medica o i risultati delle diverse valutazioni. La privacy dei pazienti sarà garantita da codici numerici che permetteranno il riconoscimento della persona senza indicarne il nome.

“Abbiamo previsto un primo periodo di rodaggio del nuovo sistema – evidenzia Andrea Vercelli, direttore del Pronto soccorso dell’ospedale di Piacenza – per poi andare a regime nelle prossime settimane. La presenza dei volontari del Gruppo assistenza accoglienza in Pronto soccorso (GAPS) sarà, come sempre, importante per supportare il cambiamento. Gli accompagnatori ammessi accanto ai pazienti saranno riconoscibili grazie a un braccialetto colorato. Speriamo che questa riorganizzazione ci consenta di migliorare la sicurezza di tutti e anche di far lavorare in condizioni ottimali i professionisti del triage, che hanno il compito delicatissimo di assegnare le priorità di accesso”.

“Questa innovazione – commenta Stefano Nani, dirigente Professioni sanitarie area emergenza territoriale 118, Pronto soccorso e Cau – ha molti aspetti favorevoli sia per i pazienti, sia per i professionisti. Con questo nuovo approccio all’ingresso dei parenti nelle aree del Pronto soccorso garantiamo un alto livello di assistenza ai pazienti, innalzando contemporaneamente la qualità e l’immediatezza della comunicazione ai parenti che, grazie al sistema alfanumerico, possono seguire passo passo il percorso del congiunto. A questi importanti aspetti rivolti prettamente ai cittadini c’è quello altrettanto sostanziale che coinvolge i professionisti che vengono messi nella condizione di lavorare al meglio in piena sicurezza. Eredito questo progetto da chi mi ha preceduto in questo ruolo e non posso fare altro che apprezzarne i contenuti e ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per avviarlo”.

“Le nuove modalità di accesso degli accompagnatori al Pronto soccorso sono frutto di un lavoro di equipe che ha coinvolto diversi servizi aziendali – sottolinea il direttore di Prevenzione e protezione Giampietro Scaglione – una sinergia di intenti e di azioni che mette al centro due elementi per noi imprescindibili: la cura dei pazienti nella piena tutela della privacy dei pazienti e la sicurezza dei nostri operatori. In collaborazione con il servizio Lavori su strutture esistenti e impianti, Valerio Tagliaferri, sono stati predisposi spazi di accoglienza perfettamente idonei, igienicamente sicuri, riscaldati e ampi per garantire una confortevole attesa dei propri congiunti”.

“La road map del paziente – aggiunge Anna Maria Greco, direttore del dipartimento della Sicurezza  e  Risk manager aziendale  – descrive l’esperienza del paziente, compresi i compiti all’interno degli incontri, il viaggio emotivo, il viaggio fisico e i vari punti di contatto. Accompagnarlo sin dall’inizio è il nostro compito. Nel corso della sua permanenza in Pronto soccorso, il paziente entra in contatto con sistemi di lavoro differenti. La sequenza delle interazioni e l’integrazione dei sistemi di lavoro, determina la percezione di soddisfazione che sperimentano pazienti e famiglie, ma anche operatori e organizzazioni. Partendo da questi presupposti è necessario abbracciare nuovi strumenti, modelli e metodi per sostenere la qualità e la sicurezza dell’assistenza del paziente”.

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