Motociclista si infortuna su un sentiero. Interviene l’elisoccorso

Poco prima delle ore 14 di oggi, 7 dicembre, la stazione monte Alfeo è stata attivata per un motociclista che si è infortunato lungo la via del Sale (sentiero 101) in località Schiavi nel comune di Bobbio (PC). I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna hanno raggiunto il luogo dell’incidente, a piedi e con il mezzo fuoristrada, mentre è stato attivato EliPavullo per l’evacuazione del paziente che nella caduta aveva riportato un trauma ad una spalla.

Una volta giunto sul posto l’elisoccorso ha sbarcato tramite verricello il Tecnico di elisoccorso del CNSAS che ha poi recuperato a bordo l’infortunato per trasportarlo al Passo della Crocietta (sopra l’abitato di Cicogni) dove è stato consegnato all’ambulanza che lo ha preso in carico. Sul posto erano presenti anche i sanitari dell’auto infermieristica di Bobbio e la Pubblica di Travo.

 




E’ mancato l’avvocato Guidotti, già sindaco di Piacenza

E’ morto, a 87 anni, l’avvocato Gianguido Guidotti, già sindaco di Piacenza dal 1998 al 2002. Per tanti anni aveva praticato la professione forense fondando uno studio che porta il suo nome e che è stato poi rilevato dai suoi figli Alessandro, Elena e Marco che ne hanno seguito le orme.

Fu a capo di una coalizione di centro destra (Polo per le Libertà) che, nel 1998 riuscì a strappare la città alle sinistre, vincendo al ballottaggio contro Ultimino Politi.re

Tanti i messaggi di cordoglio a partire da quello del ministro Tommaso Foti che lo affiancò come vice sindaco.

“E’ una notizia che mi colpisce e mi addolora come penso sia per gran parte dei piacentini. Sono stato vice-sindaco di Gianguido Guidotti nella prima giunta di centrodestra che la città di Piacenza ha avuto e ne ricordo la competenza, la fermezza, l’onestà e la signorilità. Abbiamo lavorato gomito a gomito per circa tre anni, anche discutendo, ma ho sempre trovato in lui un interlocutore attento e rigoroso nel rispetto delle norme, come del programma elettorale che ci eravamo dati. Ci lascia uno stimato professionista che per quattro anni ha dedicato sé stesso all’amministrazione della cosa pubblica con vero, autentico e profondo spirito di servizio. Piacenza perde un altro punto di riferimento e una persona dagli integerrimi principi morali. Alla moglie, ai figli e ai parenti tutti un forte abbraccio e le più sentite condoglianze, partecipe del loro grande dolore”.

Il sindaco Katia Tarasconi scrive: «Il sindaco Gianguido Guidotti ha traghettato Piacenza nel nuovo millennio: una fase cruciale della nostra storia in un periodo segnato da forti contrapposizioni anche politiche. L’avvocato Guidotti ha saputo rappresentare un punto di riferimento autorevole per la nostra comunità, ben oltre gli schieramenti. Oggi ci lascia una personalità di spicco, un grande professionista e un brav’uomo. A nome dei piacentini, dell’amministrazione comunale e di tutto l’ente, e a nome mio personale, esprimo il più sincero cordoglio ai suoi tre figli Alessandro, Elena e Marco, ai famigliari e alle tante persone che gli volevano bene».

Il cordoglio di Patrizia Barbieri e della civica di centrodestra per la scomparsa di Gianguido Guidotti

“A titolo personale e a nome del gruppo consiliare della civica di centrodestra esprimo il più vivo cordoglio per la scomparsa di Gianguido Guidotti, uomo buono e probo, professionista stimato e amministratore attento e lungimirante, in un periodo in cui l’essere sopravanzava di gran lunga l’apparire. Della sua persona la comunità piacentina serberà sempre un ricordo affettuoso e per lui profonda gratitudine”. Così Patrizia Barbieri partecipa al generale cordoglio per la dipartita dell’Avv. Gianguido Guidotti, sindaco di Piacenza per il centrodestra tra il 1998 e il 2002.
“All’amata moglie, ai figli, ai parenti e a tutti coloro che gli volevano bene – aggiungono Patrizia Barbieri e i consiglieri – rivolgiamo in un profondo abbraccio le più sentite condoglianze, partecipi del loro dolore”

La senatrice Murelli (Lega): “Condoglianze ai famigliari di Guidotti, il sindaco che ha rotto il tabù dei sindaci di centrosinistra”

«Gianguido Guidotti è stato un punto di riferimento per il centrodestra e, divenuto sindaco con il Polo delle libertà, ha rotto quel tabù di una città che sembrava destinata a essere governata per sempre dal centrosinistra. Chi lo ha conosciuto lo descrive come un uomo elegante, cortese e disponibile, che ha saputo aggregare le forze moderate del territorio con passione e competenza. Una preghiera per Gianguido e le più sentite condoglianze ai famigliari e ai tre figli Alessandro, Elena e Marco». Così la senatrice della Lega, Elena Murelli, dopo la notizia della scomparsa dell’ex sindaco Guidotti.




Sgominata la banda che rubava costosi apparecchi satellitari dai trattori

Undici giovani di nazionalità romena, di età compresa tra i 19 e i 28 anni, ed un 39enne albanese, sono stati denunciati dai carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola d’Arda per furti consumati e tentati in concorso e ricettazione in concorso.

Il bottino della banda che i carabinieri piacentini in parte hanno sequestrato ed in parte hanno subito restituito ai legittimi proprietari è stato di 4 quintali circa di semilavorati in rame e ferro rinvenuti in due grandi cassoni ed un ingente quantitativo di fitofarmaci rubati al Consorzio Agrario di Caldiero (Verona). Durante un’ perquisizione effettuata dai carabinieri di Fiorenzuola d’Arda, coadiuvati dai colleghi cremonesi, in un immobile in provincia di Cremona, dove soggiornavano saltuariamente tre dei giovani  sono stati rinvenuti arnesi da scasso, da lavoro e da cantiere compresa una macchina “sguainatrice” per cavi in rame e acciaio. E’ stata anche trovata sommaria documentazione contabile di compravendita di rame e componentistica elettronica per trattori agricoli.

Con una indagine durata circa tre mesi, coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza, i carabinieri di Fiorenzuola d’Arda sono riusciti individuare queste dodici persone ritenute componenti di una banda specializzata nei furti di rame, materiale ferroso, attrezzatura da cantiere ma soprattutto in furti di componentistica elettronica per trattori. Le indagini condotte dai militari dell’Aliquota Operativa, hanno avuto inizio nei primissimi giorni di ottobre 2024 quando presso alcune aziende agricole di Monticelli d’Ongina, Caorso e San Pietro in Cerro in tre giorni diversi sono stati denunciati i furti di 6 impianti di guida satellitare asportati da altrettanti trattori agricoli. In pratica si trattava di guide satellitari, ossia guide parallele, che vengono utilizzate durante le lavorazioni dei campi. Dispositivi molto costosi che guidano in autonomia il trattore nel perimetro dell’area lavoro.

L’attenta analisi delle riprese dei sistemi di videosorveglianza e di lettura targhe, nonché i numerosi servizi di osservazione e controllo del territorio svolti, hanno permesso ai militari di individuare i 12 indagati che si muovevano indisturbati con i mezzi a loro in uso, nei pressi dei luoghi dei furti avvenuti nel piacentino ma anche in località compatibili con tredici ulteriori furti o tentati furti avvenuti negli ultimi tre mesi nelle province limitrofe di Cremona, Parma, Mantova, Reggio Emilia e Lodi.

Operazione dei carabinieri, il plauso di Coldiretti Piacenza

Coldiretti Piacenza plaude la brillante operazione dei carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola che, in collaborazione con i colleghi di Cremona, hanno denunciato dodici persone per furti consumati e tentati in concorso e ricettazione in concorso.

“Ringraziamo le forze dell’ordine – commenta il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli – che durante quest’anno hanno risposto ai nostri appelli circa le continue razzie ai danni delle aziende agricole, rafforzando ulteriormente le attività di controllo nelle campagne piacentine, temi sui quali il livello di attenzione resta molto alto. Teniamo a ribadire la massima collaborazione dell’associazione con la Questura e con l’Arma dei Carabinieri e a ringraziare per il massimo impegno che dedicano nel presidio del territorio”.

“Rinnoviamo – afferma il direttore – l’invito di polizia e carabinieri rivolto ad agricoltori e cittadini, a segnalare sempre con tempestività eventuali passaggi e movimenti sospetti attivando anche tutti gli strumenti tecnologici già a disposizione  (tra cui allarmi e impianti GPS/satellitari) – per disincentivare e rintracciare i malviventi facilitando il prezioso lavoro delle forze dell’ordine. Infine invitiamo i nostri soci che negli ultimi mesi hanno subito furti con bottini simili e che quindi potrebbero essere riconducibili alla banda, a contattare i carabinieri di Fiorenzuola per collaborare alle attività di indagine”.

Il grazie di Confagricoltura Piacenza ai Carabinieri

Confagricoltura Piacenza plaude all’azione dei Carabinieri che ha portato a sgominare una banda di ladri che aveva preso di mira le aziende agricole. “Siamo intervenuti più volte denunciando i furti in azienda – commentano congiuntamente Filippo Gasparini presidente uscente di Confagricoltura Piacenza e il nuovo presidente Umberto Gorra – più aziende sono state oggetto di queste predazioni con danni anche di centinaia di migliaia di euro essendo state indebitamente private di strumenti per la guida satellitare e di trattrici agricole di ultima generazione, senza considerare i furti di rame, attrezzature e gasolio derubricati a danni comuni. Quando ad essere rubati sono mezzi e attrezzature legati all’agricoltura di precisione – spiegano – il danno è esponenzialmente maggiore, perché vengono meno le informazioni che permettono all’azienda di procedere con la programmazione, a ciò vanno aggiunte complicanze e rischi del venir meno di un bene spesso incentivato con misure pubbliche e quindi soggetto a pratiche e monitoraggi specifici. Con questa operazione è stata colta una sensibilità nei confronti della nostra categoria e in particolare della nostra Associazione che ha più volte denunciato il problema – concludono i due dirigenti di Confagricoltura Piacenza – sia nell’ascolto dei nostri appelli, nella cura e nella determinazione durante le indagini e anche nel pattugliamento. Ringraziamo ancora l’Arma per l’efficacia dell’operazione complimentandoci per la perizia e la capacità”.

 

 




“Vite svelate” il tema della terza edizione del Festival del Pensare Contemporaneo

“Vite svelate” è il tema scelto per la terza edizione del Festival del Pensare Contemporaneo, in calendario dall’11 al 14 settembre 2025 a Piacenza. Il concept è stato illustrato oggi, nel Ridotto del Teatro Municipale, dal curatore Alessandro Fusacchia e dal direttore filosofico Andrea Colamedici, alla presenza del sindaco Katia Tarasconi, del presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi e della direttrice della Fondazione Teatri Cristina Ferrari.

Oltre all’annuncio del titolo, la conferenza stampa di oggi è stata occasione per due conferme importanti: l’appuntamento con gli Italian Podcast Awards che Piacenza ospiterà il 10 e 11 maggio 2025, nonché l’assegnazione del Premio Internazionale Pensare Contemporaneo, che nel 2024 è stato conferito al filosofo Byung-chul Han e verrà attribuito, anche per il 2025, a una personalità di rilievo mondiale i cui studi, le cui opere e attività di divulgazione abbiano influenzato il pensiero e la visione sulla società contemporanea.

Forte del successo delle prime due edizioni, che hanno visto il pubblico crescere sino alle 24 mila presenze di quest’anno, tra le sale gremite per i 160 relatori ospiti di 80 incontri e la platea virtuale di 1 milione e 500 mila persone raggiunte attraverso i social network, il Festival si comporrà di diversi format:

– “Lo svelamento come condizione” – lezioni magistrali che indagano il tema da diverse prospettive disciplinari, costruite non come conferenze accademiche ma come momenti di pensiero vivo, tra sapere teorico ed esperienza;

– “Intrecci di saperi” – vere e proprie “triadi” in cui tre voci autorevoli, afferenti a settori diversi, dialogano sullo stesso tema, portando ciascuno la propria prospettiva;

– “Confessioni del presente” – dialoghi notturni come intimo momento di incontro che vedrà intellettuali, artisti e figure pubbliche “scoprirsi” e mettersi in gioco, laddove l’oscurità si fa condizione che facilita l’apertura;

–  “Officine del Pensiero” – laboratori di elaborazione collettiva, workshop intensivi in cui il pubblico non è spettatore ma protagonista: il pensiero come pratica condivisa;

– “Archivio delle vite” – sessioni di ascolto dedicate alla raccolta di storie personali, testimonianze, frammenti biografici: non semplici interviste, ma domande profonde le cui risposte andranno a costituire un archivio del Pensare Contemporaneo.

Concepito come uno spazio di dialogo, sperimentazione e ascolto, il Festival di quest’anno esplorerà il tema della vulnerabilità come condizione esistenziale e forza trasformativa.

“Il Festival coglie, come sempre, una questione centrale del nostro tempo – sottolinea il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi – in una società dove è sempre più evidente la dicotomia tra la massima esposizione delle nostre vite “condivise” e la fragilità interiore dell’individuo, in cui ciascuno può in certa misura riconoscersi. Anche qui sta il valore aggiunto di questo grande evento culturale, nell’unire una dimensione intellettuale di altissimo profilo, l’immediatezza divulgativa e la capacità di intuire una sensibilità collettiva che tocca corde profonde e vibranti per tutti. Dare continuità a questo progetto, per le istituzioni che insieme hanno creduto nella sua forza, significa investire nella cultura come risorsa non solo di attrattività del territorio, ma anche come fattore di coesione sociale per la nostra comunità”.

Come spiega il curatore Alessandro Fusacchia, “il Festival del pensare contemporaneo continuerà a dare centralità alla condizione umana. Le Vite Svelate sono le vite portate alla luce ma anche le vite esposte. L’idea centrale della terza edizione è che la scoperta del mondo passi attraverso la scoperta di sé e che quest’ultima non possa avvenire senza una personale disponibilità ad esporsi, trasformando la vulnerabilità in potenza”.

“La condizione contemporanea – aggiunge il direttore filosofico Andrea Colamedici – si manifesta sempre più come un’interminabile esposizione radicale: vite che si svelano, si scoprono, emergono nella loro fragilità unica e costitutiva. Non è solo una questione di vulnerabilità sociale o economica, ma di un più profondo movimento di emersione dell’interiorità, di affioramento del segreto; un bisogno urgente di dare voce e forma a un malessere diffuso che attraversa le generazioni, trovando nei giovani la sua manifestazione più acuta”

“Questa terza edizione del Festival – commenta Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano – ci aiuta a indagare la fragilità, tema che a vari gradi, e anche a diversi livelli di consapevolezza, ci riguarda tutti da vicino. Siamo portati a legare il concetto di vulnerabilità a una evidente sofferenza sociale o economica, oppure a riconoscerla solamente quando emerge in maniera deflagrante da esistenze spesso ai margini o da storie sommerse. Ebbene, ritengo che questo Festival, nell’accompagnarci a esplorare le “vite svelate“ e togliere dal cono d’ombra le richieste di aiuto che spesso rimangono mute, possa aiutarci tutti – comunità di individui, enti e istituzioni che guardano al bene collettivo – anche a trasformare la fragilità in leva motivazionale per costruire ponti, rafforzare i legami sociali, costruire insieme un percorso di sviluppo inclusivo e sostenibile”.

Chiosa Mario Magnelli, vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano e presidente del Comitato promotore del Festival del pensare contemporaneo: “Ci avviciniamo al terzo anno di Festival rafforzando un format che, fin dall’inizio, ha voluto creare un luogo vivo, aperto allo scambio culturale e sociale, capace di coinvolgere la città e le persone ben al di là del “semplice” fruire di incontri e approfondimenti. Complice anche il tema del 2025, che invita a esporsi e svelarsi, questa edizione si prefigura ancor di più come uno spazio collettivo aperto e plurale, nel quale trovare spunti di riflessione su di sé e sugli altri. Il Festival che vogliamo è una sorta di esperienza immersiva che pone al centro ciascuno di noi, relatori e spettatori, nel nostro essere individui, anche fragili, all’interno di una comunità”.

Parole cui fanno eco quelle di Cristina Ferrari, direttrice della Fondazione Teatri di Piacenza: “Il Teatro è da sempre l’emblema di una comunità vivente, lo specchio della città e lo spazio dell’incontro e del dialogo. Il tema delle “Vite svelate” appartiene profondamente al palcoscenico, inteso come luogo dove avviene uno svelamento, reso possibile dall’arte, della condizione umana e di sentimenti universali. La musica è una chiave per aprire il cassetto della nostra individualità, in tutte le sue incertezze, e per sentirci partecipi di un rito collettivo. Proseguiamo con entusiasmo l’avventura del Festival, dopo il successo delle precedenti edizioni, esplorando insieme nuovi percorsi e rafforzando il nostro legame con la comunità”.

Il Festival del Pensare Contemporaneo, iniziativa di Rete Cultura Piacenza, è promosso da Amministrazione comunale, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Fondazione Teatri, in collaborazione con Regione Emilia Romagna, Camera di Commercio dell’Emilia, Provincia e Diocesi di Piacenza – Bobbio.

 




Umberto Gorra è il nuovo presidente di Confagricoltura Piacenza

Cambio al vertice di Confagricoltura Piacenza. Il rinnovato Consiglio Direttivo si è riunito per la prima volta dopo la tornata elettorale questa mattina mercoledì 4 dicembre. Umberto Gorra è stato eletto presidente per acclamazione, succede a Filippo Gasparini al termine del suo secondo mandato.

Si chiude dunque il percorso di rinnovo cariche che aveva preso il via con l’assemblea generale del 19 luglio. I nuovi vertici rimarranno in carica per il quadriennio 2024-2028. Il Consiglio ha contestualmente provveduto a nominare i due vicepresidenti: Alfredo Lucchini e Luca Segalini e il Tesoriere: Stefano Repetti, confermato nel ruolo fiduciario che ricopre da molti mandati.

Anche le nomine della Giunta Esecutiva sono state acclamate nel corso dello stesso Consiglio. Permangono in Giunta: Matteo Cattivelli, Giovanni Lambertini e Michele Rossi.

Tre i nuovi ingressi: Paolo Cavanna, Stefano Pizzamiglio, già confermato presidente della sezione vitivinicola, che subentra a Chiara Azzali e Filippo Losi che parteciperà come presidente dei Giovani di Confagricoltura-Anga Piacenza.

Alle riunioni della Giunta Esecutiva parteciperà inoltre, come prevede lo Statuto, il presidente del Collegio dei Revisori, Alberto Squeri.

Il Consiglio e i ruoli apicali sono stati rinnovati con un percorso lineare e nel segno di una continuità che certifica il valore storico e la solidità di Confagricoltura Piacenza. Al contempo, alcuni nuovi ingressi sono il felice segnale della vitalità dell’Associazione che si mostra in grado di intercettare anche i bisogni delle giovani generazioni che decidono di investire nel settore primario.

“Un primo ringraziamento va a chi mi ha eletto oggi, a tutti coloro che mi hanno incoraggiato chiedendomi la disponibilità a prendere il testimone da Filippo Gasparini che ringrazio per aver guidato l’associazione in questi sette anni con una dedizione totale. Ognuno ha la sua cifra, non mi aspetto né vorrei proseguire con lo stesso stile, ma certamente opererò in continuità – ha dichiarato il Presidente neoeletto – specialmente sulle battaglie sindacali che ritengo prioritarie. Su certi fronti è importante non solo presidiare le vicende contingenti, ma anche mantenere la linea di prospettiva, che sento mia, confacente allo spirito più vero di Confagricoltura e che ha riportato al dialogo tra le parti agricole e istituzionali; per questo sento di potermi impegnare proseguendo il prezioso lavoro intrapreso, in particolare dal Presidente uscente e da tutto il gruppo dirigente. La mia è un’eredità al contempo pesante e leggera. Se oggi Confagricoltura Piacenza è quello che è: un’Associazione consolidata, riconosciuta, con un’identità chiara, una voce autorevole del panorama sindacale territoriale e non solo, lo è grazie al lavoro di chi mi ha preceduto. Sento tutto l’onere di doverne essere all’altezza.  D’altro canto, è un’eredità leggera proprio grazie ai risultati sia sindacali che organizzativi già conseguiti. Ringrazio la Giunta Esecutiva e il Consiglio uscenti per il contributo di valore portato nel mandato appena concluso.  Nel ringraziare tutti, mia sia consentita una menzione particolare al direttore Marco Casagrande e a tutti i collaboratori”.

“Oggi iniziamo un percorso nuovo – ha aggiunto – ma non dal punto zero, il mio impegno è quello di proseguire nel solco di una storia che ha più di cent’anni, insieme a Giunta e Consiglio Direttivo. Permettetemi un ricordo personale, il mio impegno sarà anche quello di essere all’altezza di mio padre Giorgio che ha guidato a suo tempo questa stessa Associazione”.

L’agenda lavori su cui si articolerà l’impegno dei prossimi quattro anni, condivisa da subito con il Consiglio Direttivo, è dettata da alcuni concetti chiave di grande attualità e insieme di prospettiva che si rifanno ai principi fondanti: difendere la libertà d’impresa e il sistema economico del territorio con le sue peculiarità; affermare il valore della produttività come mezzo per creare ricchezza che viene ridistribuita; valorizzare l’intero sistema produttivo, moderno, sano e che opera nel rispetto delle norme.  “Oggi viviamo in una situazione in cui la libertà d’impresa, purtroppo – ha sottolineato il Presidente di Confagricoltura Piacenza – è un diritto che deve essere difeso, quando dovrebbe essere il presupposto, tra l’altro anche costituzionalmente fondato, di un sistema economico sano che sorregge uno stato democratico. Abbiamo alle spalle e necessariamente anche davanti, battaglie sindacali per affermare quanto dovrebbe esserci riconosciuto di diritto.  Questo è un onere che non porterò da solo, ma in primis con i Vicepresidenti e la Giunta Esecutiva insieme al Consiglio Direttivo, senza trascurare nessuno degli Associati che chiamo a raccolta per contribuire attivamente alla vita di Confagricoltura Piacenza”.

Il neoeletto Presidente ha dunque dichiarato di voler consolidare l’identità dell’Associazione: “Confagricoltura Piacenza è uno strumento e un valore per gli Associati: sia in quanto fornitrice di servizi, sia in quanto mezzo di azione sindacale. Già oggi è così, ma mi sento di sottolinearlo perché vorrei che fosse ancor più chiaro e condiviso dalle aziende, così concentrate sui problemi contingenti e sommerse dalle emergenze quotidiane da tendere a ripiegarsi su sé stesse, dimenticando che si è incisivi solo se si è uniti e protagonisti insieme. Ancora grazie e a tutti noi buon lavoro!

Chi è Umberto Gorra neo presidente di Confagricoltura Piacenza

Umberto Gorra conduce con il fratello Massimo la Società Agricola La Salamandria ad Alseno, una pluricentenaria e dimensionata impresa che in piena stagione arriva ad annoverare una trentina di collaboratori.

Il padre Giorgio è stato presidente di Confagricoltura Piacenza dal 1974 al 1976. L’azienda è dedita alla coltivazione di cereali e colture industriali tra cui mais, girasole, soia e vocata alla produzione del pomodoro da industria. Umberto Gorra è stato più volte componente di Giunta Esecutiva nei precedenti mandati. È componente del Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Terrepadane s.p.a. e Consigliere del Consorzio di Bonifica.

Vicepresidenti:

Alfredo Lucchini: conduce l’azienda agricola Pila a Calendasco, un’impresa a indirizzo zootecnico con 300 capi di razza Frisona e circa 80 ettari di colture in buona parte destinate alla produzione di foraggi e cereali per l’alimentazione del bestiame. Dopo un percorso nel settore ingegneristico e industriale, è subentrato in azienda e rappresenta la quinta generazione che conduce il podere di famiglia. Il latte prodotto viene conferito al Consorzio Agri Piacenza Latte. Alfredo Lucchini è già stato componente di Giunta Esecutiva per due mandati, è attualmente stato confermato nel ruolo di Presidente di Sezione di prodotto Lattiero-Casearia di Confagricoltura Piacenza ed è recentemente stato nominato anche Presidente della Sezione di Prodotto di Confagricoltura Emilia-Romagna.

Luca Segalini: conduce con la famiglia l’azienda agricola Casa di Ferro a Rottofreno a indirizzo zootecnico con un allevamento di vacche da carne di circa 170 capi. Negli anni ha potenziato l’indirizzo vegetale, aumentando la maglia poderale che oggi arriva ai 200 ettari e comprende alcuni terreni in collina. L’azienda, in particolare, è specializzata nella coltivazione del pomodoro da industria e colture da seme. Vivendo in prima persona le difficoltà delle aziende di collina nel contenere i danni da fauna selvatica è coadiutore abilitato e bioregolatore per operare funzionalmente al piano di depopolamento dei cinghiali. Luca Segalini è stato componente di Giunta Esecutiva anche nei due mandati precedenti.  Già presidente dei Giovani di Confagricoltura-Anga Piacenza e dei Giovani di Confagricoltura-Anga Emilia-Romagna, è laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie.

Tesoriere

Stefano Repetti: tesoriere da diversi mandati e membro di Giunta di Confagricoltura Piacenza, conduce con i fratelli e il padre la Società Agricola Terre della Valtrebbia e l’azienda agricola Podere Mangialupo, complessivamente circa 250 ettari nella zona di Settima e Quarto di Gossolengo a indirizzo cerealicolo, pomodoro da industria e orticole. Affiancano le attività produttive progetti sperimentali che posizionano l’azienda all’avanguardia per coltivazioni emergenti, come la quinoa, pratiche agronomiche innovative in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza, come l’uso di biostimolanti e test per la lotta biologica ai fitofagi. Già presidente del Consorzio Fitosanitario e dei Giovani di Confagricoltura-Anga Piacenza, Stefano Repetti, è presidente del Sindacato Impresa Agricola Familiare, membro dei Consigli d’Amministrazione di Solana S.p.a e del Consorzio Agrario Terrepadane s.p.a, nonché membro invitato del Consiglio di Asipo.

I componenti di Giunta Esecutiva confermati:

Matteo Cattivelli: conduce con il padre e lo zio l’impresa di famiglia Agricola Cattivelli: un’azienda di 100 ettari a Vallera (Pc), vocata alle colture industriali. Un’impresa attenta agli aspetti innovativi che attua prove in campo per le diverse modalità d’irrigazione, l’uso di rilevazioni satellitari e moderne tecnologie. Matteo Cattivelli, già componente di Giunta Esecutiva per i due mandati precedenti, è stato presidente dei Giovani di Confagricoltura-Anga Piacenza, attualmente è presidente del Consorzio Fitosanitario e vicepresidente del Condifesa Piacenza.

Giovanni Lambertini: conduce con il fratello l’Azienda Agricola I. Lambertini a Cadeo, di circa 125 ettari, a indirizzo cerealicolo e pomodoro da industria con coltivazioni anche di soia e frumento da seme. È componente del Consiglio Direttivo di Ainpo di cui è stato anche presidente. Per più mandati Vicepresidente di Confagricoltura Piacenza, è stato lungamente componente di Giunta Esecutiva e da diversi mandati è presidente della Sezione di Prodotto Pomodoro da Industria sia a livello provinciale che regionale. È vicepresidente della Federazione Nazionale di Prodotto Pomodoro da Industria di Confagricoltura.

Michele Rossi: agronomo e imprenditore agricolo, gestisce dall’89 la Società Agricola Agrifoglio nella località Isolone a Castelvetro Piacentino di 250 ettari di terreni in proprietà, altri in affitto tra Piacenza e Cremona e due allevamenti: uno di suini da ingrasso (circa 1750 per ciclo produttivo) e uno di bovini da carne (femmine da ingrasso di razza Blu Belga, circa 450 per ciclo) con annesso impianto di biogas, integrato da quest’anno con impianto fotovoltaico. Nel veronese è titolare anche di una ditta individuale dedita soprattutto alla produzione risicola. È socio e presidente della riseria La Pila Società Agricola a.r.l. che si occupa della produzione, trasformazione e distribuzione di riso di alta gamma. È componente del Consiglio d’Amministrazione della FCP Cerea – cooperativa ultracentenaria dedita alla produzione di concimi. Già Vicepresidente di Confagricoltura Piacenza è componente di Giunta Esecutiva da diversi mandati. È stato anche componente del Consiglio Generale della Camera di Commercio di Piacenza. Ha iniziato l’esperienza sindacale all’inizio degli anni ’90 nei giovani di Confagricoltura come presidente di Anga Verona, per diversi mandati membro del comitato nazionale di Anga, sino a divenire componente del CEJA (Consiglio europeo dei giovani agricoltori) su delega di Anga nazionale.

I nuovi ingressi in Giunta Esecutiva:

Paolo Cavanna: ingegnere meccanico e imprenditore agro-zootecnico, dopo circa 20 anni nel settore industriale, conduce l’Azienda Agricola Casa Bianca Bergamaschi con i cognati, la moglie e la suocera. L’Azienda, storicamente referenziata e nota per la selezione e l’allevamento della bovina da latte di razza Frisona (latte destinato alla produzione del Grana Padano), si è sviluppata diversificando con l’allevamento dei suini da ingrasso (destinati alla DOP Prosciutto Crudo di Parma), ha realizzato l’agriturismo con il Bed & Breakfast Le Colombaie e ha investito nella produzione di energie rinnovabili dotandosi di 2 impianti di biogas e 2 impianti fotovoltaici. I 350 ettari coltivati sono interamente destinati alla produzione di foraggi e cereali per l’alimentazione del bestiame. Nel corso della tornata elettorale appena conclusa Paolo Cavanna è stato eletto Vicepresidente della Sezione di prodotto Lattiero-Casearia di Confagricoltura Piacenza.

Stefano Pizzamiglio: contitolare con il fratello Ferruccio dell’azienda Vitivinicola La Tosa di Vigolzone, ricopre anche il ruolo di Vicepresidente del Consorzio Vini Doc dei Colli Piacentini ed è componente di Consiglio nazionale Fivi – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.

Ha sviluppato l’azienda con il padre e il fratello acquistando una cascina e i terreni adiacenti alla casa in campagna materna. Laureato all’Università di Agraria di Piacenza con tesi in viticoltura, produce vino dal 1985. Conoscendo il territorio, ha deciso con il fratello di seguirne la natura, facendo ricerca e producendo Sauvignon e Malvasia ferma (la prima Malvasia di Candia Aromatica vinificata ferma), Gutturnio fermo e Cabernet Sauvignon molto strutturato. Oggi l’azienda, che si sviluppa su 22 ettari, ha ulteriormente arricchito la produzione. Insieme a Stefano Pizzamiglio e al fratello, lavorano anche le rispettive mogli e i figli: una squadra coesa che gestisce l’azienda vitivinicola, l’agriturismo e il museo del vino.

Filippo Losi: da pochi mesi eletto Presidente dei Giovani di Confagricoltura – ANGA sezione di Piacenza di cui è socio attivo da circa dieci anni. 29 anni, geometra, appena terminati gli studi è entrato operativamente nell’attività di famiglia ed è contitolare con il padre della società agricola Ca’ del Lupo in Località Ivaccari: un’azienda di circa 80 ettari in cui si coltivano mais, principalmente da seme, pomodoro e grano. Si occupa anche di lavorazioni di trebbiatura, vangatura, semina mais e le tradizionali lavorazioni per conto terzi come attività connessa.




Assegnato l’appalto per il restauro delle ex Scuderie di Maria Luigia

L’appalto integrato per la progettazione esecutiva, l’esecuzione dei lavori di restauro e rifunzionalizzazione delle ex Scuderie di Maria Luigia, in piazza Casali, è stato aggiudicato al raggruppamento temporaneo composto dalle aziende piacentine Impresa Cogni Spa (capofila) e Impredima Srl, nonché dalla milanese Magistri Srl., per l’importo di 2.868.970,93 euro, a seguito di un ribasso pari all’11,870%.

Il recupero e la restituzione alla città dell’immobile rientrano nel più ampio piano di rigenerazione urbana avviato da tempo dall’Amministrazione comunale, sulla base del finanziamento ottenuto con la candidatura al cosiddetto “Bando Periferie” del 2016, finalizzato alla creazione di uno spazio aperto in continuità tra piazza Casali e piazza Cittadella che consenta, nel contempo, di mettere in connessione i profili monumentali di Palazzo Farnese, sede dei Musei Civici, e del complesso del Carmine che oggi ospita il Laboratorio Aperto.

L’edificio delle ex Scuderie, tutelato come bene storico e architettonico, era originariamente parte della caserma Nino Bixio, proprietà dell’Agenzia del Demanio, che lo ha ceduto al Comune di Piacenza nel dicembre 2023, a seguito del Programma di valorizzazione per il trasferimento, agli enti territoriali, di immobili appartenenti al patrimonio culturale dello Stato, come previsto dal Decreto legislativo 85 del 2010.

Il progetto definitivo, redatto dallo studio Policreo di Parma e posto a base di gara, prevede un importante intervento di recupero e consolidamento strutturale, con l’obiettivo di una nuova destinazione d’uso funzionale, nel rispetto filologico di tutti gli aspetti di valenza storica. All’interno, troverà sede uno spazio urbano fruibile dai cittadini, con particolare attenzione anche all’attrattività turistica, dove possano essere ospitate attività di promozione della cultura e delle eccellenze e locali, in cui il forte richiamo alle tipicità e ai prodotti DOP del territorio rappresentino un elemento caratterizzante di sostenibilità.

La progettazione esecutiva riguarderà interventi alle facciate, alla copertura e al piano terra, dove sarà trasferito il mercato coperto cittadino. Qui sarà sviluppata, infatti, una parte di promozione e vendita dei prodotti enogastronomici tipici, in considerazione del fatto che Piacenza è l’unica provincia in Europa ad aver ottenuto il riconoscimento di ben tre salumi di origine protetta (salame, coppa, pancetta) e  ha un patrimonio enogastronomico dall’indiscusso valore culturale che le assegna il primato quale capitale dei prodotti DOP. Lo spazio sarà valorizzato e sarà l’occasione per una reale fruizione che consentirà di divulgarne la storia e farne godere la bellezza.

L’intervento di restauro delle ex Scuderie fa parte, come evidenziato, di una strategia più vasta, finalizzata alla creazione di un unico spazio aperto centrato sull’area delle piazze Casali e Cittadella, la cui riqualificazione – volta a valorizzarne i monumenti e unificare, in particolare, Palazzo Farnese e il complesso del Carmine – sarà realizzata anche attraverso la demolizione (senza ricostruzione) dell’attuale sede del mercato coperto.

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Mattia, uscito dal coma, sta percorrendo i primi passi di una nuova vita nel centro di riabilitazione di Fiorenzuola

Abbiamo raccontato ieri, su queste pagine, la bella storia di solidarietà di tanti fiorenzuolani che hanno risposto all’appello di Sabrina Fruttero, una mamma residente in provincia di Cuneo il cui figlio è stato recentemente ricoverato presso preso il reparto di medicina riabilitativa intensiva dell’ospedale di Fiorenzuola. Tante persone si sono rese disponibili ad andare a trovare in ospedale Mattia, 38 anni, durante la settimana, per chiacchierare con lui, fargli compagnia, permettergli di fare qualche videochiamata con i genitori, in attesa che mamma o papà, nei week end arrivino nella nostra provincia dal Piemonte. Un piccolo miracolo natalizio che fa seguito ad un alto grande miracolo, la sopravvivenza del giovane che ad un certo punto i medici avevano dato per spacciato.

Tutto era incominciato qualche mese fa con quella che sembrava una normale influenza accompagnata da relativa febbre (in presenza però di una pregressa immunodeficienza). Invece si trattava di una grave polmonite da pneumococco, con un quadro clinico che è improvvisamente peggiorato. Durante una notte la famosa saturazione dell’ossigeno, che tutti noi abbiamo imparato a conoscere durante al Covid, è crollata al 65%. Il giovane è stato portato in ospedale con l’ambulanza e ricoverato in rianimazione. I medici hanno prospettato un’evoluzione infausta ai genitori, con poche possibilità di sopravvivenza. Anche nel caso in cui avesse superato l’infezione la prognosi era quella di probabili danni cerebrali “devastanti”.

La signora Sabrina, con la forza che solo le mamme sanno mettere in campo, non si è data per vinta. Dopo una decina di giorni, quando le cose sembravano andare già leggermente meglio, ha chiesto ai medici il permesso di far ascoltare un po’ di musica con gli auricolari a Mattia, che era in coma. Improvvisamente il trentottenne si è risvegliato. Sono seguiti giorni di un lento ma progressivo miglioramento: è riuscito a respirare autonomamente, ad assumere cibo frullato, a bere, a non aver più bisogno della dialisi. Il passo successivo è stato quello di conquistare nuovamente la parola anche se con un filo di voce. Gli stessi medici hanno definito questo suo “risalire” un vero e proprio miracolo e lo hanno infine giudicato idoneo ad una riabilitazione di terzo livello. Così dopo un mese di rianimazione ed un mese in reparto a Savigliano giovedì è approdato a Fiorenzuola presso l’unità spinale un tempo ospitata a Villa Verdi, per intraprendere un nuovo e difficile cammino.

 «Gli è stata regalata una nuova vita, un nuovo percorso – commenta mamma Sabrina. – La nonna, da lassù, lo ha protetto e gli ha dato una possibilità di rinascita. Lo avevano dato per spacciato e mi avevano detto che se anche si fosse svegliato sarebbe stato un vegetale, probabile candidato per un trapianto di reni. Invece da una settimana ha anche ripreso a parlare, sottovoce ma parla. Come ogni figlio, quando non ho capito una cosa mi ha subito mandato a quel paese; abbiamo riso tutti e due».

I due genitori di Mattia vivono in provincia di Cuneo dove lavorano entrambi. Vivono separati ma sono in ottimi rapporti. «In tutto ciò che è stato fatto per Mattia il papà Massimo è sempre stato presente. Nonostante siamo separati abbiamo sempre lavorato e collaborato per il suo bene».

Si alterneranno nei week-end al fianco del figlio. Massimo raggiungerà Piacenza il prossimo fine settimana. Sabrina, che ha un nuovo marito, un figlio di 19 anni ed una figlia di 13 verrà  con loro fra quindici giorni per essere di nuovo accanto al figlio. Durante la settimana però Mattia è solo.

«A Mattia piace sorridere. Gli piace regalare sorrisi ed anche riceverli. E’ una persona solare, empatica. Per questo ho lanciato l’appello su Facebook» racconta la madre che non si aspettava tante risposte

«Credevo che mi avrebbero scritto in due o tre. Invece hanno commentato una novantina di persone e già dieci si sono organizzate per andarlo a trovare, altre mi hanno contattato in privato. C’è un signore che ha avuto il fratello in coma, una signora che lavora in un’erboristeria qui vicino che ha dato disponibilità in pausa pranzo, una che ha organizzato un gruppo whatsapp ed è già andata in ospedale. Mi hanno chiesto se avesse bisogno di cibo, shampoo, vestiti. in questo momento difficile per lui è già importante se va qualcuno ogni tanto a fargli un saluto, un sorriso. E’ bello questo paese, Fiorenzuola, con persone così umane in un’epoca in cui tutti corrono e pensano per sé. E’ il regalo d natale più bello che potevo ricevere. Non so davvero come ringraziare tutti».




L’on. Tommaso Foti nominato ministro

L’on. Tommaso Foti, Capogruppo alla Camera dei Deputati per Fratelli d’Italia è stato nominato ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione, il Sud e il PNRR succedendo a Raffaele Fitto che a sua volta diventa vicepresidente della commissione europea. Foti manterrà tutte le deleghe precedentemente affidate al suo compagno di partito. Il parlamentare piacentino è salito al Quirinale per il giuramento di rito e Mattarella ha firmato, su proposta della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il decreto di nomina a ministro senza portafoglio.

Il Ministro della Salute Orazio Schillaci: buon lavoro a Foti

“Auguri di buon lavoro a Tommaso Foti, nuovo Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di coesione, il Sud e il Pnrr. Sono certo che grazie alla sua comprovata competenza, alla conoscenza della macchina pubblica e alla forte passione politica, saprà continuare ad attuare con successo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ringrazio Raffaele Fitto, Vicepresidente esecutivo della Commissione europea, che in questi anni è stato per il Ministero della Salute un prezioso e leale interlocutore”.

Il presidente Michele de Pascale si congratula con Tommaso Foti per il nuovo incarico come ministro per il Pnrr

Il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale rivolge le sue congratulazioni a Tommaso Foti per la recente nomina a ministro per il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ruolo precedentemente ricoperto da Raffaele Fitto.
“Auguro al Ministro Foti buon lavoro in un ruolo cruciale per il Paese e per il nostro territorio; è una notizia positiva che per un dicastero così strategico sia stato scelto un emiliano-romagnolo. Una nomina che evidenzia il contributo dell’Emilia-Romagna al dibattito e alla gestione delle sfide legate al PNRR e che potrà rappresentare le istanze di innovazione, sviluppo economico e sostenibilità che la nostra regione incarna e che costituiscono il cuore pulsante del PNRR”.

DE MICHELI (PD): CONGRATULAZIONI A TOMMASO FOTI, DALL’OPPOSIZIONE VIGILEREMO SUL SUO LAVORO

“Voglio fare le mie congratulazioni a Tommaso Foti per la nomina a Ministro degli Affari Europei, Sud, Coesione e Pnrr. Un incarico importante, vista la portata strategica delle deleghe assunte: dall’opposizione vigileremo con attenzione e senza sconti sull’operato del suo ministero. Credo che per la mia città, Piacenza, aver dato all’Italia tre ministri nell’arco degli ultimi 18 anni sia un motivo di orgoglio, al di là delle differenze politiche”. Lo dichiara in una nota la parlamentare del Partito Democratico Paola De Micheli.


Le congratulazioni dell’Amministrazione Provinciale al ministro Tommaso Foti
Al parlamentare piacentino il dicastero per Affari europei, Sud, Politiche di Coesione e PNRR

Il parlamentare piacentino Tommaso Foti è il nuovo ministro ad Affari europei, Sud, Politiche di Coesione e PNRR: oggi il giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Questo il messaggio della presidente della Provincia, Monica Patelli: “Esprimo, anche a nome di tutto il Consiglio Provinciale, sincere congratulazioni e cordiali auguri di buon lavoro all’onorevole Tommaso Foti per la sua nomina a ministro agli Affari europei, al Sud, alle Politiche di Coesione e al Pnrr. Si tratta di un compito di grande prestigio, che costituisce un riconoscimento importante per l’intero territorio piacentino: sono certa che il neoministro si dedicherà al nuovo incarico con meticolosità e spirito di servizio, anche rispetto alle esigenze delle nostre comunità”.

Murelli (Lega): «Felice per la nomina a ministro del collega e amico Tommaso Foti»
«Sono felice e auguro buon lavoro al collega e amico Tommaso Foti, che diventa ministro agli Affari europei, al Sud, alle Politiche di Coesione e al Pnrr. Un incarico importante, complesso, una sfida delicata che Tommaso saprà gestire al meglio, grazie alla sua determinazione. Il centrodestra avrà una persona di rilievo nell’esecutivo e Piacenza un ministro che potrà aiutarla a valorizzarsi meglio. Questa nomina è un riconoscimento alla sua lunga militanza politica e all’esperienza che gli deriva dall’aver svolto numerosi incarichi in tutti i livelli in cui è passato, dal Consiglio comunale, alla Regione, al Parlamento».

Lo ha dichiarato la senatrice Elena Murelli (Lega), che tra le altre è anche membro della commissione Politiche europee, a margine della nomina di Foti che prende il posto di Raffaele Fitto, diventato commissario Ue.

Tagliaferri (Fdi): la nomina di Tommaso Foti a Ministro è la conferma della qualità di questo governo

“Sono molto orgoglioso e quasi commosso: la nomina di Tommaso Foti a Ministro della Repubblica non è solo il riconoscimento della sua passione politica, della sua capacità di amministrare e di rappresentare con dignità le Istituzioni e le cariche pubbliche, ma anche la conferma dell’impegno del Governo Meloni per i territori e per quelli che più hanno sofferto in questi anni come l’Emilia-Romagna. Tommaso Foti ha iniziato a fare politica dalla gavetta e per questo è stimato anche dagli avversari politici, per la sua capacità di ascoltare, capire e agire.

In questo momento così importante per la sua carriera politica gli formulo i più sinceri complimenti e i migliori auguri di buon lavoro”.




La meravigliosa solidarietà di Fiorenzuola d’Arda

Arriva da Fiorenzuola una bella storia di solidarietà che incarna alla perfezione lo spirito natalizio. Un giovane si trova ricoverato preso il reparto di Medicina riabilitativa intensiva dell’ospedale di Fiorenzuola e sta compiendo un lungo percorso per recuperare la piena forma. La famiglia risiede però in provincia di Cuneo e non ha la possibilità di essere quotidianamente presente a fianco del ragazzo. La madre, nel pomeriggio di oggi, ha lanciato quindi una richiesta di aiuto su un gruppo Facebook del capoluogo della Val d’Arda.  La speranza era che qualcuno potesse fare visita durante la settimana al figlio, regalandogli un po’ di compagnia per farlo sentire meno solo «Cerco qualche anima buona – ha scritto la signora – che abbia un po’ di tempo per fargli visita e fare una videochiamata così che posso salutarlo. Lui ora non riesce a usare il cellulare, si trova lì da solo… in un momento un po’ difficile e un piccolo sorriso lo aiuterebbe. Grazie infinite a chi mi risponde».

In poche ore da quando il post è stato pubblicato in rete, oltre cinquanta persone hanno lasciato un commento e gran parte delle stesse ha offerto la propria disponibilità a recarsi in ospedale. E’ anche stato creato un gruppo WhatsApp per coordinare le visite ed evitare che più persone si sovrapponessero. Una risposta così veloce, spontanea e “massiccia” che ha commosso la signora, come lei stessa ha sottolineato con un post sul suo profilo scrivendo «E’ poi ti rendi conto che le belle anime esistono ancora♡ persone empatiche e meravigliose …. grazie a voi di Fiorenzuola d’Arda♡».




Vigili del Fuoco. Quattro giorni di esercitazione sull’Appennino Piacentino

Maxi esercitazione interprovinciale dei vigili del fuoco dell’Emilia Romagna nei boschi tra Bettola e Ponte dell’Olio in provincia di Piacenza. Lo scenario prevedeva la ricerca di due fungaioli dispersi sull’appennino piacentino in un’ area di difficile accesso e priva di copertura telefonica.

Si è svolta dal 25 al 28 novembre sulle colline di Spettine, comune di Bettola (PC), in collaborazione con il Comando di Piacenza

Quattro giorni di stretta collaborazione tra diverse anime del sistema di protezione civile regionale per testare uno scenario piuttosto frequente: persone anziane, giovani escursionisti o frequentatori a vario titolo dei boschi – dai cacciatori ai raccoglitori di funghi – che si smarriscono o hanno incidenti e malori in montagna impegnano in modo sistematico Vigili del fuoco, Volontari di Protezione civile, di Croce Rossa ed ANPAS addestrati a questo scopo.
Ogni giorno circa 100 unità diverse tra Vigili del fuoco, Sanitari CRI e ANPAS e Volontari di Protezione civile hanno svolto un prezioso addestramento congiunto sul campo. Si è potuto testare il funzionamento dell’ICS (Sistema di Comando dell’Incidente) e contestualmente incrementare la mutua conoscenza delle procedure tra tutti i soggetti coinvolti.

 La “Cabina di regia”, allestita sul PCA/UCL dei Vigili del fuoco, ha provveduto, al coordinamento di tutte le risorse impiegate nelle operazioni di ricerca e soccorso, in linea con quanto previsto dal “Protocollo operativo per la ricerca di persone disperse” della Prefettura di Piacenza.

All’addestramento hanno preso parte anche i nuclei regionali dei Vigili del Fuoco SAF (Speleo-Alpino-Fluviale),  TAS (topografia applicata al soccorso), Cinofili e SAPR attrezzati con  il sistema “lifeseeker”, che consente l’individuazione del disperso utilizzando al localizzazione del suo cellulare,anche in zone ove non è presente la copertura  della rete telefonica. Inoltre la giornata conclusiva ha visto la partecipazione di uomini e mezzi del reparto volo di Bologna.

Fondamentali per la buona riuscita della simulazione sono stati i truccatori e i figuranti della Croce Rossa Italiana (CRI) che hanno recitato la parte dei dispersi smarriti nei boschi.
Durante le ricerche si è potuto apprezzare  l’integrazione e la sinergia operativa tra soccorritori suddivisi in squadre miste composte da  Vigili del fuoco, volontari di protezione civile e Croce Rossa Italiana rafforzando la collaborazione tra gli enti e le strutture del sistema coinvolte nelle operazioni di ricerca.

Alla simulazione hanno partecipato, sotto il coordinamento della direzione Regionale Emilia Romagna promotrice dell’evento i Comandi VF di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la protezione civile (sede centrale di Bologna e UT di Piacenza), volontariato di Protezione civile (Coordinamento provinciale di Piacenza),ANPAS, Croce Rossa Italiana (Comitato Regionale Emilia-Romagna).

I partecipanti all’evento sono stati ospitati presso una struttura gestita dall’associazione Carlo Rasperinidi proprietà della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Hannop cosntribuito alla riuscita della 4 giorni anche l’AGESCI nazionale e i volontari del gruppo “ALFA” di Sarmato cheha gestito alla perfezione la logistica giornaliera di quest’evento che ha coinvolto più di 400 unità partecipanti.

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Picchiano ed accoltellano un 44enne a Rottofreno. Arrestato uno dei due aggressori

Su disposizione della procura della Repubblica di Piacenza, i carabinieri della stazione di Castel San Giovanni hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Piacenza, nei confronti di un 25enne gravemente indiziato di tentato omicidio.

Le indagini, coordinate dalla procura ed eseguite dai carabinieri di Castel San Giovanni sono scaturite dall’intervento fatto accaduto la notte del 25 ottobre 2024 presso un locale pubblico di Rottofreno dove era stata segnalata un’aggressione avvenuta con un coltello. Secondo gli elementi raccolti dagli uomini dell’Arma il 25enne sarebbe uno degli autori del tentativo di omicidio, mediante accoltellamento, ai danni di un 44enne.

Tutto è accaduto, in piena notte, per strada, nei pressi di un locale pubblico, dove due uomini con volto mascherato hanno aggredito la vittima dopo averla bloccata e accusata di essersi comportata male con i propri familiari. Hanno iniziato a colpire l’uomo dapprima a mani nude e successivamente gli hanno sferrato una coltellata nella schiena, vicino ai reni, per poi darsi immediatamente alla fuga. Il 25enne dopo essersi scoperto il volto per farsi riconoscere, ha colpito la vittima con pugni al volto e con calci mentre l’ignoto complice lo ha accoltellato. Il 44enne inizialmente pensava che il dolore alla schiena fosse dovuto ad un calcio ma si è poi accorto del copioso sanguinamento. Il personale sanitario del pronto soccorso ha reputato la ferita molto grave alla luce della profondità, in zona lombare.

In base agli elementi indiziari raccolti, il gip del Tribunale di Piacenza, su richiesta del pubblico ministero titolare dell’indagine ha quindi disposto l’arresto in carcere del giovane aggressore. Continuano le indagini per individuare il complice.




Sciopero generale. Secondo Ggil e Uil adesione altrissima con punte oltre il 90% nel manifatturiero

Centinaia di lavoratrici e lavoratori con CGIL e UIL in piazza a Bologna allo sciopero generale partiti da Piacenza per la manifestazione regionale, conclusa dal segretario generale Cgil Maurizio Landini. Rivendicano l’aumento di salari e pensioni, il finanziamento della sanità pubblica, istruzione, servizi pubblici e nuove politiche industriali. Dati di adesione molto alti in provincia di Piacenza.

Si va dall’85% di adesione alla Paver al 60% di alcuni marchi della GDO come Lidl, con i corrieri che consegnano la merce che al 70% hanno incrociato le braccia, stessa adesione alla Gibpo del comparto logistica passando al 53% della sicurezza privata di Sicuritalia; alta adesione nel comparto manifatturiero in senso stretto: punte del 97% in Diamond Service, 56% all’Astra veicoli industriali; 50% di adesioni allo sciopero alla Drillmec e alla Sitav, e qualcosa in più, 53%, alla Lift Tek Elecar. Lo sciopero a Piacenza, in questa giornata, raccoglie un’adesione media oltre il 70 percento.

Nel comparto pubblico adesione altissima, tanto che tutti i nidi comunali sono rimasti chiusi tranne una sezione. Braccia incrociate anche alla Cancelleria penale del Tribunale di Piacenza e chiuso anche asilo Unicoop causa sciopero.

“Sono numeri importanti, segno che le persone vogliono risposte – commentano i segretari generali di Cgil e Uil, Ivo Bussacchini e Francesco Bighi da Bologna – anche i dati dell’inflazione usciti oggi, confermano che l’aumento dei prezzi prosegue mentre i rinnovi dei contratti di lavoro non seguono l’andamento per scelte miopi della parte datoriale e la mancanza di visione industriale e di sistema-Paese della Finanziaria. Questo è più che mai uno sciopero necessario sul merito delle questioni”.

Una mobilitazione nazionale – lo ricordiamo – per cambiare la manovra economica. Otto ore di tutti i settori privati e pubblici, con il rispetto dei servizi pubblici essenziali. “Che spesso – denunciano i sindacati – avendo gli organici ridotti all’osso viene minato il diritto di scioperare”. Nonostante i tentatavi di depotenziare la protesta con precettazioni e campagne di disinformazione, migliaia di lavoratrici e lavoratori, insieme alle pensionate e ai pensionati di Piacenza, hanno incrociato le braccia per dare un segnale al Governo e alla parte datoriale.

Salari e pensioni tra i più bassi d’Europa, un definanziamento sempre più preoccupante della sanità e dell’istruzione pubblica, tassi di mortalità e infortuni gravi sul lavoro da bollettini di guerra e una politica industriale senza fiato e prospettiva sono questioni cruciali, che chiedono risposte immediate e un impegno forte della politica.

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Il resto d’Italia

Altissima la partecipazione in tutti i settori produttivi e in tutto il Paese: 85% alla Ferrarelle in Valle Camonica, alla Lavazza di Vercelli, alle Acciaierie Beltrame Vicenza, nei punti vendita Coop e IperCoop della Liguria e alla Carrefour di Carugate (MI); 80% alla Siemens di Trento e alla Leonardo di Pomigliano d’Arco; 98% tra i somministrati della Lamborghini di Bologna; 90% all’Ikea di Genova,  alla Pirelli di Settimo Torinese e alla Fincantieri di Castellammare di Stabia; 75% a Poltrona Frau di Macerata, alla Italcementi di Brescia e alla Fincantieri di Palermo; 95% alla Isab di Siracusa.
Elevata l’adesione anche nel settore della conoscenza, con tante scuole completamente chiuse nelle maggiori città italiane.

Grande partecipazione alle 43 manifestazioni che si stanno svolgendo in tutta la penisola. Più di 50 mila al corteo di Bologna, con il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. E oltre 30 mila a Napoli, con il segretario generale della Uil PierPaolo Bombardieri.