Tenda in piazza Cavalli. Trespidi denuncia il “degrado inaccettabile” ma era un set televisivo autorizzato

Talvolta la fretta è cattiva consigliera e così quello che sembrava uno scoop si trasforma in una bufala, una “fake news”.
E’ accaduto stamani con un comunicato stampa diffuso dal portavoce del consigliere comunale Massimo Trespidi (di cui riportiamo il testo integrale qui sotto).

L’esponente di centro-destra “gridava allo scandalo” per la presunta presenza di due persone senza fissa dimora che avevano deciso di montare una canadese all’ombra del Gotico.
Peccato si trattasse invece del set montato per girare un video-promo per il quotidiano Libertà. Uno spot regolarmente autorizzato con tanto di planimetria del posizionamento della tenda inoltrato agli uffici competenti.
Al consigliere Trespidi, che aveva ricevuto la segnalazione, sarebbe bastata una telefonata per verificare la veridicità della notizia prima di diffonderla. Ed è infatto quanto la stessa sindaca Katia Tarasconi ha sottolineato attraverso un post sul suo profilo Facebook ed Instagram: “Un post vale più di una telefonata? Oggi è comparso un post polemico del consigliere Trespidi riguardo a una tenda in Piazza Cavalli. Secondo lui, sarebbe stata “l’ennesima dimostrazione del degrado in città”, immaginando che dentro ci fossero due senzatetto.
Peccato che si trattasse semplicemente di una tenda autorizzata per uno spot pubblicitario, rimasta in piazza solo un paio d’ore e poi regolarmente rimossa. Ora, la domanda è semplice: è questo il modo di fare?
Bastava una telefonata, una richiesta di chiarimento, un minimo di verifica. Avremmo evitato tutti una brutta figura — lui per primo. Se si sceglie la polemica anche sulle cose piccole e facilmente spiegabili, cosa possiamo aspettarci sulle questioni davvero importanti? A ognuno le proprie scelte. Noi continuiamo a lavorare con impegno e trasparenza. Anche quando sarebbe più facile — e più comodo — fare solo rumore”.

 

Il comunicato diffuso (e successivamente ritirato) dal consigliere Trespidi

“Una tenda da campeggio montata nel mezzo di piazza Cavalli, accanto alla statua equestre del Mochi, in pieno centro storico: è questa la scena che cittadini e turisti hanno trovato davanti ai loro occhi stamattina. Un’immagine desolante e inaccettabile, che dà la misura del degrado che Piacenza sta vivendo sotto l’attuale amministrazione”.
Lo dichiara Massimo Trespidi, consigliere comunale del gruppo civico Barbieri-Liberi.

“Secondo quanto segnalato, si tratterebbe di due persone senza fissa dimora che hanno stazionato con una tenda da campeggio sotto palazzo Gotico. Una situazione che non solo compromette il decoro urbano, ma trasmette anche un grave senso di abbandono e insicurezza. Piazza Cavalli è il salotto della città, non può trasformarsi in un campeggio abusivo sotto gli occhi di tutti, senza che nessuno intervenga” prosegue Trespidi.

“Non si può restare indifferenti di fronte a simili episodi: è ora che questa amministrazione dimostri di essere in grado di gestire l’ordine pubblico e il decoro della città. Piacenza non merita questo spettacolo”.




Turismo, cultura e sinergie: l’assemblea Confcommercio Piacenza celebra 80 anni di storia guardando al futuro

Una sala gremita al PalabancaEventi ha celebrato, nel pomeriggio di giovedì 5 giugno, l’ottantesima assemblea di Confcommercio Piacenza. Un anniversario importante, celebrato con uno sguardo rivolto non solo al passato ma – soprattutto – al futuro del territorio. Al centro del dibattito il turismo come leva strategica per lo sviluppo locale, con ospiti istituzionali e rappresentanti del settore a ogni livello.

Tra gli interventi più attesi, quello del presidente di Confcommercio Piacenza Raffaele Chiappa, che ha aperto la parte pubblica con un appassionato discorso incentrato sul valore delle imprese del terziario, sulle sfide attuali e sulle prospettive per rilanciare il turismo piacentino.

«Ottant’anni rappresentano una storia di impegno costante per il tessuto economico e sociale della nostra provincia – ha detto Chiappa –. Se oggi siamo qui a festeggiare questo traguardo è grazie al contributo che ciascuno di voi ha dato». Un ricordo commosso è andato anche a Francesco Meazza, ex presidente dell’associazione, «imprenditore di grande umanità e visione».

Il presidente ha posto l’accento sulle trasformazioni in atto nel commercio locale, segnalando fenomeni preoccupanti come la desertificazione commerciale. I dati parlano chiaro: «In dodici anni Piacenza ha perso il 22% dei negozi al dettaglio. In centro storico, siamo passati da 642 attività nel 2012 a 550 nel 2024».

Turismo come volano di crescita
Chiappa ha però anche indicato la strada per il rilancio, identificando nel turismo la vera leva di sviluppo: «Abbiamo scelto questo tema con la consapevolezza delle straordinarie potenzialità del nostro territorio. Serve un approccio strategico e sinergico, capace di trasformare le bellezze naturali e il patrimonio culturale in concrete opportunità di crescita per commercio, accoglienza e servizi».

«Il turismo – ha ricordatorappresenta il 13% del PIL nazionale e ha registrato, nel 2024, un avanzo stimato di 21 miliardi nella bilancia turistica. È un comparto resiliente, che non ha subito ridimensionamenti e ha contribuito in modo decisivo alla ripresa post-pandemica».

Chiappa ha citato alcuni asset del territorio: i borghi storici, il fiume Po, le vie di pellegrinaggio come la Via Francigena e la Via degli Abati, ma anche eccellenze culturali come la Galleria Ricci Oddi, Palazzo Farnese, i Musei Civici, XNL, le botteghe storiche e gli eventi sportivi nazionali ospitati da Piacenza Expo.

Un Tavolo permanente sul turismo
Tra le proposte più concrete lanciate dal presidente, quella di istituire un Tavolo permanente sul Turismo, per coordinare in modo strutturato strategie e risorse: «Solo un confronto costante tra istituzioni, operatori, associazioni, enti culturali, università e mondo fieristico potrà darci quella visione d’insieme necessaria a costruire un futuro turistico solido e integrato».

Un appello all’Europa e al Governo
Non è mancato un passaggio sulle politiche europee, rivolto direttamente al ministro Tommaso Foti, presente in sala: «Nel suo ruolo strategico chiediamo di ricordare a Bruxelles quanto pesa il comparto del terziario e quanto abbia bisogno di politiche nuove per affrontare sfide nuove». Un appello condiviso anche con il presidente nazionale Carlo Sangalli, accolto con un sentito applauso da parte dei presenti.

Conclusione a Palazzo Farnese
L’assemblea si è conclusa con una tavola rotonda moderata dal giornalista Carlandrea Triscornia, che ha raccolto contributi dal mondo imprenditoriale, culturale ed ecclesiastico. Poi il trasferimento a Palazzo Farnese per la cena di chiusura, simbolo dell’eleganza e della storia che Piacenza può offrire.

Confcommercio Piacenza compie 80 anni e guarda avanti con una proposta chiara: mettere il turismo al centro di una visione condivisa di sviluppo, capace di generare occupazione, valorizzare il patrimonio locale e costruire nuove opportunità per le imprese e per i giovani.




Festa dei Carabinieri a Piacenza: Il 211° Anniversario celebrato a Palazzo Farnese

Oggi, a Palazzo Farnese a Piacenza, si è tenuta la celebrazione del 211° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. L’evento ha visto la partecipazione di autorità e rappresentanti di varie istituzioni.
Nel corso della cerimonia, il colonnello Pierantonio Breda, comandante provinciale dei carabinieri di Piacenza, ha rivolto un discorso ai presenti. Ha salutato gli ospiti, le autorità, i rappresentanti della Magistratura, del Parlamento e del Consiglio regionale, gli enti territoriali, i colleghi delle Forze Armate e di Polizia, i Corpi, le Istituzioni e le Organizzazioni con cui i Carabinieri collaborano quotidianamente. Ha espresso gratitudine per la costante vicinanza, la cordialità, l’amicizia e il concreto sostegno assicurato nell’interesse del bene comune.
Il Colonnello ha manifestato sentimenti di apprezzamento e riconoscenza verso i soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri e le Beneemerite. Ha sottolineato come il vincolo di appartenenza all’istituzione e lo spirito di servizio che li ha contraddistinti rimangano saldi anche una volta cessato il servizio attivo. Ha rivolto un saluto e ringraziamento ai rappresentanti delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari dell’Arma, che operano a fianco dei colleghi sul territorio. La loro professionalità e operosità sostengono e stimolano le gerarchie per la tutela del benessere del personale. Ha riconosciuto che l’impegno richiesto è sempre più sfidante, complesso e rischioso.
Un pensiero particolare è stato rivolto alle famiglie dei Carabinieri: il Colonnello ha voluto esprimere sentito affetto e riconoscenza ai cari familiari per la pazienza, la comprensione e l’amore che pongono nel sostenere il quotidiano impegno lavorativo.
“Permettetemi – ha detto – in particolare di rivolgermi ai miei, a mia moglie qui presente ed ai miei figli, che stanno prendendo un accento sempre più piacentino”.
Ringraziando la Sindaca di Piacenza e l’Amministrazione comunale per lo spazio concesso, ha evidenziato che festeggiare il 211° anniversario a Palazzo Farnese è un dono magnifico. Ha sottolineato il profondo legame tra l’Arma e il territorio, evidenziando la capillarità della presenza dei Carabinieri. Il 55% della popolazione provinciale vive in comuni con una stazione Carabinieri, percentuale che sale al 90% considerando l’intera provincia. La presenza dei Gonfaloni di tutti i comuni sottolinea ulteriormente questa vicinanza. Ha definito l’evento un privilegio per lui e per tutti i Carabinieri presenti.
Il comandante ha preferito non soffermarsi sull’enumerazione dei risultati operativi, convinto che il servizio reso alla collettività non possa essere ridotto a un elenco di numeri. Ha affermato che i numeri, pur inseriti in un trend in flessione da anni, non riescono a muovere in una direzione coerente il senso di sicurezza della cittadinanza. Ha evidenziato che le comunità hanno un crescente bisogno di rassicurazione. I carabinieri rispondono a questo bisogno con segni tangibili di vicinanza: saper ascoltare, consigliare e proteggere. Questa vicinanza si manifesta nella quotidianità, talvolta in momenti informali che non compaiono nelle relazioni formali. Ha ringraziato tutti per il loro impegno quotidiano. Il pensiero è andato ai salvataggi di persone in pericolo, agli interventi in caso di infortuni o per impedire il compimento di gesti suicidi, azioni che definisce generoso impegno dei nostri militari.
Ha menzionato la straordinaria quotidianità del servizio che intende contribuire alla sicurezza di tutti, evidenziando la presenza dei carabinieri tra le strade, prevenendo reati e contrastando rischi inaspettati. Ha infine ricordato il carabiniere piacentino Alberto Araldi a 80 anni dalla sua uccisione, la cui storia è stata raccontata da una mostra presso gli Archivi di Stato a Palazzo Farnese.
Ha ringraziato gli enti e le associazioni che hanno contribuito a raccontare la sua storia. Araldi è stato definito un eroe piacentino, una persona che ha scelto di essere presente per gli altri, definendo la sua storia con scelte coraggiose, grande coscienza, un senso di normalità e un forte protagonismo. La sua ambizione era di diventare un eroe amato.
Il colonnello Breda ha concluso il suo intervento citando le parole di Leonardo Sciascia: “ritengo che in esse si possano cogliere, espresse con sintesi geniale e affettuosa ironia, tutte quelle cose di valore non quantificabile a cui ho accennato prima e che, pur nel mutare di tempi, persone, priorità e modalità, rimangono valide”.
“I Carabinieri! Quei loro rapporti di dubitante ortografia, senza grammatica, senza sintassi, con frasi curiosamente toscaneggianti o auliche, che parevano venir fuori da ricordi danteschi e del teatro d’opera: quei rapporti erano – pensava il giudice – le sole verità che in Italia corressero. Non tutti e non sempre, si capisce: ma quasi sempre e quasi di tutti ci si poteva fidare”
Durante la cerimonia, sono stati conferiti riconoscimenti al personale che si è particolarmente distinto nell’espletamento del servizio istituzionale. Di seguito l’elenco dei premiati:
Encomio Semplice concesso dal Comandante della Legione Carabinieri “Emilia Romagna”
a:
Lgt. C.S. Roberto Guasco
Lgt (ora Lgt. C.S.) Riccardo Molinelli
Car. Gabriele Franzoso
Car. Domenico Morrone
Car. Gianluca Di Martino
Motivazione: Per aver condotto una complessa attività investigativa che ha permesso di disarticolare un’associazione per delinquere finalizzata a truffe aggravate in danno di anziani, furto e autoriciclaggio, portando all’arresto di 5 persone, al deferimento di altre 3 e al sequestro di beni di ingente valore. (Province di Piacenza e Alessandria – ottobre 2023 – luglio 2024)
Encomio Semplice concesso dal Comandante della Legione Carabinieri “Emilia Romagna”
al:
Mar. Or. (ora in congedo) Gabriele Renna
Motivazione: Per aver dimostrato spiccata iniziativa, elevato senso del dovere e generoso altruismo, posizionandosi lungo la traiettoria di caduta di un uomo per attutirne l’impatto al suolo e scongiurare più gravi conseguenze. (Bobbio (PC), 16 marzo 2024)
Encomio Semplice concesso dal Comandante delle Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri
al:
Mar. Ca. Oreste Giammarino
Motivazione: Per aver partecipato a una complessa attività investigativa che ha permesso di disarticolare un sodalizio criminale responsabile di ingenti traffici illeciti di rifiuti, con contestuale inquinamento ambientale e frode nelle pubbliche forniture, portando all’esecuzione di 18 misure cautelari personali, 12 avvisi di garanzia e al sequestro di 6 società e 4 impianti di depurazione per un valore stimato di 10 milioni di euro. (Province di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria – luglio 2021 – marzo 2024)
Compiacimento concesso dal Comandante della Legione Carabinieri “Emilia Romagna”
al:
Car. Sabino Angiuoni
Motivazione: Per aver dimostrato risolutezza e forte determinazione, intercettando e inseguendo tre malviventi che si erano dati alla fuga dopo aver sottratto una borsa a una donna, concludendo l’intervento con il deferimento di due malfattori e il recupero dell’intera refurtiva. (Fiorenzuola d’Arda (PC), 1° ottobre 2024)
Compiacimento concesso dal Comandante della Legione “Emilia Romagna”
a:
V.Brig. Pierpaolo Vinci
Car. Alessia Pasquarelli
Motivazione: Per aver fornito ad una coppia di anziani genitori un prezioso ed apprezzato supporto emotivo, dimostrando profondo senso di umanità, tangibile vicinanza ed elevata professionalità. (Morfasso (PC), 23 luglio 2024)
Elogio concesso dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Piacenza
al:
Colonnello (ora in congedo) Angelo Balletta
Motivazione: Per essere stato una pregevole figura di Ufficiale Superiore che, da Capo Ufficio Comando Provinciale, ha dimostrato profondo senso del dovere, fornendo una collaborazione davvero preziosa e sviluppando una costantemente leale e premurosa azione di supporto. Ha espresso una azione di comando, controllo ed indirizzo di rilevante profilo ed efficacemente orientata al sostegno del personale operante, con una straordinaria carriera percorsa in tutti i ruoli. (Piacenza, settembre 2016 – maggio 2025)
Attestati di attaccamento al servizio a militari non più effettivi:.
Lgt C.S. (ora in congedo) Antonio Francone
Mar. (ora in congedo) Nicola Mazza
Brig. Ca. Q.S. (ora in congedo) Antonino Livigni
Brig. (ora in congedo) Antonio Chimenti

Motivazione: Per aver continuato a dimostrare, benché non più in servizio attivo, straordinario attaccamento al servizio e generosa disponibilità in favore delle istituzioni, testimoniando con il proprio impegno alto senso dello stato e di appartenenza all’Arma




Vandalizzata la casetta di legno al parco della Galleana

Vandalizzata la casetta in legno che si trova all’interno del parco della Galleana. Come ci ha segnalato una nostra lettrice qualcuno ha forzato la porta di ingresso spaccandone lo stipite. La struttura è poi stata utilizzata come giaciglio di fortuna e probabilmente anche come luogo per assumere stupefacenti. Un atto di inciviltà ed un brutto spettacolo per alcune scolaresche che questa mattina si sono recate nel parco per una lezione a cielo aperto.  C’è da augurarsi che il Comune intervenga il prima possibile per il ripristino della casetta danneggiata e che aumenti la sorveglianza per evitare il ripetersi di situazioni come questa.

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Blitz antidroga dei carabinieri nel Piacentino: sei arresti e dieci indagati per spaccio

Un’importante operazione antidroga è stata condotta dai carabinieri della Compagnia di Bobbio, che il 4 giugno 2025 hanno eseguito sei arresti al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza. Cinque persone sono finite in carcere, mentre una è stata posta agli arresti domiciliari. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Piacenza.

In totale sono dieci gli indagati, tutti di età compresa tra i 23 e i 32 anni: si tratta di nove uomini di origine marocchina e di una donna italiana. Secondo quanto emerso dalle indagini, il gruppo avrebbe costituito una rete criminale ben radicata nel territorio piacentino, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, eroina e hashish.

Le attività illecite si svolgevano soprattutto in aree rurali e isolate dei comuni di Castel San Giovanni, Borgonovo Val Tidone, Gragnano Trebbiense, Sarmato, Agazzano e nella frazione “Pievetta” di Castel San Giovanni, oltre che in alcuni centri della vicina provincia di Lodi. Lo smercio avveniva prevalentemente di notte, in zone schermate dalla vegetazione e scarsamente illuminate, dove gli spacciatori si muovevano con cautela, nascondendo la droga in canali di irrigazione e fossati. Gli incontri con i clienti venivano fissati telefonicamente, utilizzando numeri dedicati esclusivamente all’attività di spaccio.

Le indagini, durate diversi mesi, sono state condotte attraverso intercettazioni telefoniche, appostamenti e pedinamenti. I carabinieri sono riusciti a documentare numerosi episodi di cessione di stupefacenti e a identificare molti acquirenti.

Restano tuttora irreperibili altri quattro indagati, tutti senza fissa dimora: tre di loro sono destinatari di una misura cautelare in carcere, mentre per uno è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Piacenza. Le ricerche sono ancora in corso.




“Nessun rapporto privilegiato, solo doveri contrattuali”: la maggioranza chiarisce sul parcheggio in piazza Cittadella

In seguito alle dichiarazioni diffuse nei giorni scorsi dai capogruppo di centrodestra, i gruppi di maggioranza in Consiglio comunale (Partito Democratico, Piacenza Coraggiosa, Piacenza Oltre, Lista civica per Piacenza) ritengono necessario intervenire pubblicamente su una vicenda indubbiamente complessa. Il tema è quello del progetto di riqualificazione dell’area nord della città e, in particolare, della realizzazione del parcheggio interrato in piazza Cittadella, previsto da un contratto di concessione stipulato nel 2012 e mai modificato dalle amministrazioni che si sono succedute.

La maggioranza in Consiglio comunale ritiene necessario fare chiarezza su un tema che, nelle ultime ore, è stato oggetto di accuse infondate e narrazioni distorte.

Questa amministrazione ha ereditato dalle precedenti giunte un contratto di concessione risalente al 2012, che prevede, oltre alla gestione degli stalli di sosta, la realizzazione del parcheggio interrato in piazza Cittadella e il rifacimento dell’intera area soprastante, là dove sorgeva l’ex stazione degli autobus. Un contratto valido a tutti gli effetti, che era valido anche durante i cinque anni di amministrazione Barbieri, la quale – pur avendo avuto tutto il tempo – non ha fatto nulla di concreto per risolverlo.

Troviamo quindi incomprensibile la definizione che l’opposizione di centrodestra ha utilizzato in una recente nota stampa, parlando di “rapporto fiduciario” tra amministrazione comunale e concessionario. Si tratta di una definizione lontana dalla realtà, che suona più come un’illazione, quasi si volesse insinuare l’esistenza di una relazione privilegiata. Questa narrazione è falsa e inaccettabile.

Il rapporto tra Comune e concessionario è un rapporto meramente contrattuale, in cui l’ente esercita con scrupolo il proprio dovere di controllo. Lo dimostra il fatto che, quando necessario, il Comune ha avviato due procedure per la risoluzione del contratto, entrambe interrotte nel momento in cui il concessionario ha ottemperato agli obblighi previsti. Non si tratta di fiducia né di scelte politiche: si tratta di atti amministrativi.

Indipendentemente dall’opinione che si può avere sull’opera pubblica in questione, non è mai stata un’opzione possibile “stracciare” un contratto valido senza esporre l’ente al rischio di azioni legali milionarie. E se fosse stato possibile recedere, ci chiediamo perché l’opposizione – quando era al governo della città – non l’abbia fatto. La risposta è semplice: non era possibile, e infatti non è successo.

Anche sul caso della polizza fideiussoria rivelatasi falsa, ricordiamo che la Procura della Repubblica ha chiarito che sia il Comune sia la società concessionaria sono parti lese, vittime di una truffa nazionale che ha coinvolto numerosi enti pubblici. Il concessionario, su richiesta perentoria del Comune, ha immediatamente intrapreso tutte le azioni necessarie a tutela dell’ente.

La scelta politica della maggioranza, nota già in campagna elettorale, è sempre stata quella di riqualificare il comparto nord di Piacenza, che da anni versa in condizioni di degrado indegne dei suoi monumenti e delle sue attività commerciali. In questo contesto si inserisce la realizzazione del parcheggio interrato e il rifacimento della piazza.

Ma non è mai stato un progetto portato avanti “a tutti i costi”. Al contrario, l’amministrazione ha lavorato con grande impegno per rimettere il Comune in una posizione di forza contrattuale. Prima non era così, e questo è un punto che va ribadito chiaramente.

Oggi, dopo la consegna dell’area di cantiere, il Comune sta esercitando il proprio ruolo di controllo sui lavori e sui tempi.

La procedura di interdittiva antimafia, ricordiamolo, non era nelle mani dell’amministrazione: era gestita dalla Prefettura e da autorità sovracomunali. L’esito, comunicato ufficialmente, è stato chiaro: le imprese coinvolte non sono interdette e possono proseguire le attività. Se fosse stato diversamente, il Comune avrebbe potuto risolvere il contratto. Ora, invece, gli uffici comunali continueranno a vigilare, mentre la Prefettura ha confermato che l’attenzione del Gruppo Interforze Antimafia resta alta su tutte le opere pubbliche piacentine. A fronte di tutto ciò, ci chiediamo su cosa si basi l’accusa rivolta all’amministrazione di “ostinazione e arroganza”. Quando l’opposizione era al governo, perché non ha messo fine a quest’operazione iniziata nel 2012?

La verità è che i contratti validi devono essere rispettati, prima ancora delle valutazioni politiche. Le opzioni sono due: o si recede formalmente, assumendosi rischi e conseguenze, oppure si procede dando attuazione a quanto previsto. Lo stallo non è mai un’opzione accettabile.

L’area nord della città era bloccata da anni. La maggioranza ha lavorato per sbloccare una situazione di fermo pluriennale, portando avanti una scelta che punta solo a fare gli interessi di Piacenza e dei piacentini, senza favoritismi e nel rispetto rigoroso delle regole.

Se si apre una procedura antimafia, perché l’opposizione accusa l’amministrazione? E ora che l’interdittiva non è stata emessa, perché si continua ad accusare il Comune? Le autorità competenti si sono espresse chiaramente: le imprese possono proseguire i lavori, e questo devono fare.

Noi prendiamo atto, come avremmo preso atto di qualsiasi altro esito, continuando a fare il nostro dovere nell’interesse esclusivo della comunità”.




Festa dei carabinieri a Palazzo Farnese: apertura alla cittadinanza e bilancio tra prevenzione, legalità e sicurezza

Si svolgerà mercoledì 5 giugno, alle ore 10, nella suggestiva cornice di Palazzo Farnese, la cerimonia per il 211° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Per l’occasione, il Comando Provinciale di Piacenza ha scelto un’impostazione aperta alla cittadinanza, segnale di vicinanza concreta alla comunità e invito alla partecipazione libera e numerosa.

L’anniversario rappresenta da sempre un momento di riflessione per l’Arma, occasione per ribadire l’impegno verso la sicurezza e la legalità, ma quest’anno assume anche un significato simbolico particolare: si conclude infatti il ciclo di iniziative in memoria del Brigadiere Medaglia d’Oro al Valor Militare Alberto Araldi, figura chiave della Resistenza piacentina, nel giorno in cui ricorrono 80 anni dalla sua uccisione per mano nazifascista

Durante la conferenza stampa, il colonnello Pierantonio Breda ha illustrato un bilancio dettagliato delle attività svolte nell’ultimo anno (1° maggio 2024 – 30 aprile 2025), che evidenzia uno scenario complesso ma presidiato con impegno, sia in termini di prevenzione che di repressione.

Oltre 8.870 i reati denunciati, in lieve calo rispetto ai 9.005 dello stesso periodo precedente. I furti restano il reato più diffuso, seguiti da truffe e frodi informatiche, che salgono a 1.087 casi, e da 833 danneggiamenti.
Particolare attenzione è stata dedicata al contrasto alla microcriminalità e ai reati predatori, con 107 rapine (57 scoperte) e 86 reati legati allo spaccio di droga.

In crescita i reati legati al “codice rosso”: 311 i delitti denunciati, tra cui 184 maltrattamenti in famiglia, 86 atti persecutori (+36,5%) e 38 violenze sessuali. In crescita anche le misure cautelari: 69 divieti di avvicinamento e 25 dotati di braccialetto elettronico.
Tra i reati più gravi, sono stati registrati due omicidi, uno dei quali già risolto con l’individuazione dell’autore (l’omicidio della giovanissima Aurora Tila).
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato il colonnello – è garantire una presenza costante sul territorio e risposte rapide ai cittadini. I numeri dimostrano che Piacenza è una provincia sicura, ma dobbiamo continuare a vigilare”.
Significativo il fatto che vi siano stati 52 arresti in flagranza, segno proprio della capillare presenza dell’Arma sul territorio e della tempestività dell’azione.

Sotto osservazione i reati commessi da minori: 6 denunciati per rapina, 11 per lesioni. Si tratta di ragazzi in parte provenienti da altre province. Un dato che segnala un disagio crescente tra i più giovani.

L’Arma ha messo in campo oltre 18.600 servizi preventivi, percorrendo più di 2 milioni di chilometri in provincia e conducendo 112.150 controlli tra persone e veicoli. Il bilancio operativo si traduce in 2.053 persone denunciate e 171 arresti, tra cui spiccano 52 arresti in flagranza di reato, che confermano l’efficacia e la tempestività dell’intervento dei Carabinieri nei momenti più critici.

Non meno rilevante l’azione dei Reparti Speciali: il Nucleo Ispettorato del Lavoro ha sanzionato 51 lavoratori in nero e sospeso 18 attività imprenditoriali, mentre i Carabinieri del NAS di Parma hanno sequestrato 60mila litri di vino contraffatto, smascherato una truffa sanitaria e denunciato 64 persone nella sola provincia di Piacenza. Da segnalare anche il sequestro di 1.900 kg di alimenti e 300 giocattoli non sicuri.

Sul fronte ambientale, i Carabinieri Forestali hanno condotto oltre 9.400 controlli, sanzionando 300 persone e accertando numerosi casi di attingimento abusivo d’acqua, a tutela del fragile equilibrio ecologico del territorio.

Infine, grande attenzione anche alla prevenzione e alla formazione: 26 incontri con 1.145 anziani su come difendersi dalle truffe, 82 appuntamenti nelle scuole con oltre 4.200 studenti per promuovere cultura della legalità, uso consapevole del web e rispetto delle regole.

Un lavoro quotidiano, capillare e discreto, che – come ha sottolineato il colonnello Breda – rende visibile anche il “non accaduto”, ovvero ciò che è stato evitato grazie alla presenza costante dei Carabinieri sul territorio.




Piazza Cittadella: i chiarimenti della prefettura

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della prefettura di Piacenza sulla vicenda di piazza Cittadella.
“In relazione all’adozione di provvedimenti nell’ambito della prevenzione di infiltrazioni della Criminalità Organizzata attinenti alla realizzazione del parcheggio interrato di Piazza Cittadella in Piacenza, corre l’obbligo di precisare che la Prefettura non ha proceduto ad alcun commissariamento o amministrazione controllata delle imprese coinvolte nel cantiere.

Le predette imprese non sono interdette ai fini antimafia e possono pertanto continuare la propria ordinaria attività.

Resta alta l’attenzione del Gruppo Interforze Antimafia per le attività nel predetto cantiere e in tutte le opere ed appalti pubblici del territorio piacentino.

Si precisa altresì che è stata già segnalata all’Autorità Giudiziaria la diffusione di notizie incontrollate sui provvedimenti a carattere riservato e si auspica, per il futuro, che l’opera di prevenzione svolta dalla Prefettura non venga ulteriormente strumentalizzata a livello locale per finalità estranee alla competenza degli organi statali che devono essere messi in grado di lavorare con la massima serenità e la consueta professionalità”.




Coltivava marijuana in casa. Arrestato 50enne

Nel corso della giornata di giovedì 29 maggio, la Squadra Mobile della Polizia di Stato ha eseguito una perquisizione domiciliare nei confronti di un uomo di 50 anni, cittadino italiano residente nella nostra provincia, nell’ambito di un’indagine finalizzata al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti.

All’interno dell’abitazione, gli agenti hanno scoperto un vero e proprio laboratorio casalingo per la coltivazione della marijuana. Nello specifico, sono state trovate tre serre artigianali contenenti quattro piante già sviluppate e altre piantine in fase di crescita. Oltre alle coltivazioni, sono stati rinvenuti diversi sacchetti con circa 240 grammi di marijuana già essiccata e pronta per essere immessa sul mercato.

La sostanza e tutto il materiale rinvenuto sono stati sequestrati. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di produzione e detenzione di droga a fini di spaccio.




Un diciottenne denunciato per spaccio. Tre segnalati come consumatori di droga (fra cui un minorenne)

Serata di intenso lavoro per i carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza, impegnati il 30 maggio in una serie di controlli straordinari del territorio finalizzati al contrasto del consumo e dello spaccio di stupefacenti. Nel corso della giornata, sono stati quattro gli interventi che hanno portato al sequestro di cocaina, hashish e marijuana, con altrettanti soggetti segnalati alle autorità, tra cui un minorenne.

Il primo episodio si è verificato a Piacenza, dove una pattuglia del Radiomobile è intervenuta per una lite familiare in un’abitazione privata. Durante l’intervento, un 59enne originario di Salerno ma residente in città ha consegnato spontaneamente alcuni grammi di hashish. La sostanza è stata sequestrata e l’uomo è stato segnalato alla Prefettura come assuntore.

Poche ore più tardi, a Pontenure, nella zona industriale, i carabinieri della locale Stazione hanno fermato un giovane appena 18enne durante un controllo. Addosso aveva sette dosi di hashish e 445 euro in contanti, ritenuti compatibili con un’attività di spaccio. Per il ragazzo è scattata la denuncia a piede libero alla Procura, mentre droga e denaro sono stati sequestrati.

A Castel San Giovanni, invece, i militari della Stazione di Borgonovo Val Tidone hanno effettuato un controllo a piedi all’interno di un parco pubblico in via Fratelli Bandiera. Qui hanno fermato un minorenne, classe 2006, trovato con una modica quantità di marijuana. Anche in questo caso la sostanza è stata sequestrata e il ragazzo segnalato all’autorità amministrativa per uso personale di droga.

Infine, nel pomeriggio, a Berlasco, frazione di Borgonovo Val Tidone, i carabinieri della stazione di San Nicolò a Trebbia hanno fermato un’auto durante un normale controllo stradale. Il conducente, un 51enne residente a Calendasco, è stato trovato in possesso di alcuni grammi di cocaina. La droga è stata sequestrata, la patente ritirata e l’uomo segnalato alla Prefettura.




Giovane investito e abbandonato sulla SP10: denunciato un 79enne per omissione di soccorso

È stato identificato e denunciato l’automobilista che, nella tarda serata di venerdì 24 maggio, ha investito un giovane pedone sulla Strada Provinciale 10, in località Celleri, per poi fuggire senza prestare soccorso.

La vittima è un 19enne residente a Sariano di Gropparello, che intorno alle 23:20 stava camminando a piedi in direzione Carpaneto Piacentino, quando un’auto proveniente alle sue spalle lo ha travolto all’altezza del civico 108, per poi dileguarsi nel buio della notte.

Il giovane fortunatamente non è in pericolo di vita. E’ stato soccorso da un’ambulanza del 118 e trasportato al pronto soccorso di Piacenza con lesioni giudicate guaribili in 45 giorni.

Le indagini, avviate immediatamente dai carabinieri del Radiomobile di Fiorenzuola d’Arda, hanno permesso in pochi giorni di risalire al responsabile. Decisive le testimonianze raccolte, i rilievi effettuati sul luogo dell’impatto e l’analisi di frammenti di carrozzeria lasciati sull’asfalto, che hanno condotto i militari a un’utilitaria con danni compatibili con l’incidente.

Il veicolo è risultato intestato a un 79enne residente a Piacenza ma originario della zona. Di fronte agli elementi raccolti dagli inquirenti, l’uomo è stato identificato come il conducente al momento del sinistro.

Nella mattinata del 29 maggio, il 79enne è stato denunciato in stato di libertà con l’accusa di lesioni personali stradali gravi, fuga dopo incidente con feriti e omissione di soccorso, reati disciplinati dal Codice della Strada e dal Codice Penale. Il veicolo è stato posto sotto sequestro e affidato in custodia giudiziale a una ditta autorizzata, mentre la patente di guida è stata ritirata.




Il nuovo elicottero della Guardia di finanza in sorvolo su Piacenza. Ospite a bordo il sindaco Tarasconi

Nel pomeriggio di ieri il sindaco di Piacenza, Katia Tarasconi, su invito del comandante provinciale della Guardia di Finanza di Piacenza, colonnello Massimo Amadori, ha avuto l’opportunità di salire a bordo di un elicottero delle Fiamme Gialle e sorvolare la città.
Prima e durante il volo, il tenente colonnello pilota Antonio Maggio, comandante della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Rimini, insieme agli altri operatori a bordo, ha illustrato le dotazioni tecnologiche e le relative possibilità di impiego.
Il decollo e l’atterraggio sono avvenuti nei pressi di Borgotrebbia e il volo ha avuto una durata di circa mezz’ora. A bordo con il sindaco era presente il colonnello Amadori.
Ad assistere alle operazioni anche un gruppo di bambine e bambini con le loro insegnanti: si tratta degli alunni della scuola primaria di Borgotrebbia, (classi prima e seconda).