A sorpresa medicina in inglese cambia sede. Si trasferisce al campus Crédit Agricole di via San Bartolomeo

Dopo essere stato ospitato per i primi tre anni negli spazi del Collegio Alberoni il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicine and Surgery e i corsi di laurea delle Professioni sanitarie dell’Università di Parma a Piacenza avranno una nuova sede: si tratta del Campus di Crédit Agricole Italia, già Centro di formazione del Gruppo, in via San Bartolomeo 40, vicinissima all’ospedale di via Taverna.

Una notizia che avrebbe colto totalmente di sorpresa l’Opera Pia Alberoni che dall’apertura della facoltà di medicina ad oggi era stata una vera e propria ancora di salvezza per l’Ausl di Piacenza (che paga gli spazi) e per l’Università di Parma, avendo messo prima a disposizione il Salone degli Arazzi per far partire il corso del primo anno e poi accelerato la ristrutturazione del palazzo Portici per accogliere gli studenti.

Da tempo però i rapporti fra l’Alberoni e Università di Parma/Ausl sembravano essersi raffreddati, tanto che nonostante gli studenti lamentassero la mancanza di spazi per le lezioni nessuno si era fatto avanti con l’Opera Pia per chiederle di mettere a disposizione altri piani dell’edificio (pur essendo disponibili).

Gli ingenti capitali investiti per la ristrutturazione di Palazzo Portici non dovrebbero però andare sprecati. Proprio a fronte dell’apparente “immobilismo” legato agli sviluppi di medicina in inglese l’Alberoni aveva preso contatti con la vicina Università Cattolica per capire se quest’ultima potesse essere interessata ad utilizzare le aule libere e così sembrerebbe essere. Via gli studenti dell’area sanitaria potrebbero dunque arrivare a stretto giro quelli di agraria, economia, giurisprudenza e delle altre facoltà dell’Ateneo di San Lazzaro.

Il campus di via San Bartolomeo

Tornando invece a Medicina e all’ex Campus di via San Bartolomeo, quest’ultimo sarebbe stato scelto in seguito all’esito di un avviso pubblico per manifestazione d’interesse emanato dall’Ateneo. Sei anni il periodo di durata del contratto.

La struttura sarà impiegata per le attività didattiche già a partire da fine ottobre, ma andrà a pieno regime nell’arco di un anno. Si tratterà dunque di un ingresso graduale e progressivo: gli spazi della sede temporanea di Palazzo Portici saranno ancora impiegati, fino al trasferimento completo delle attività nel nuovo centro.

Il complesso di via San Bartolomeo si compone di due fabbricati principali e dispone di una sala conferenze, spazi di accoglienza e spazi break, aule corsi, sale studio, uffici, oltre a un ampio parcheggio riservato interrato.

“Crediamo che sia un’ottima soluzione: l’ex Centro di formazione di Crédit Agricole Italia risponde appieno alle nostre necessità – osserva il Rettore Paolo Martelli -. Si tratta di una struttura all’avanguardia che ha spazi adeguati alle attività dei nostri corsi a Piacenza. A studentesse e studenti chiediamo un po’ di pazienza per i disagi di quest’anno di transizione, con il progressivo trasferimento nella nuova sede”.




Rubano un’auto e non si fermano all’alt dei carabinieri. Inseguimento per le vie di Fiorenzuola

Le strade di Fiorenzuola d’Arda si sono trasformate in un’improbabile pista da corsa quando una Volkswagen T-Roc, con tre persone a bordo, giunta alle porte della cittadina ha ignorato l’alt dei carabinieri e si è lanciata in una spericolata fuga. Una gazzella del Radiomobile della locale compagnia, ha intercettato la vettura, di proprietà di un 56enne, che era stata rubata poco prima nel parcheggio di un supermercato di Fidenza.

I militari hanno rapidamente invertito la marcia e si sono messi alle spalle dell’auto, attivando sirena e lampeggianti. L’uomo alla guida però, anziché accostare e fermarsi  ha accelerato iniziando una folle corsa lungo le vie del centro cittadino, tallonato dall’Alfa Romeo Giulia dell’Arma che, a sirene spiegate e suonando il clacson, tentava di avvisare pedoni ed automobilisti del pericolo costituito dalla vettura in fuga che ha anche imboccato rotonde in contromano. Dopo circa 5 minuti di inseguimento i carabinieri hanno indotto il ladro ad imboccare una via senza uscita e la T-Roc è rimasta bloccata senza più vie di fuga. Gli uomini dell’Arma hanno fermato l’autista ed uno dei passeggeri mentre il terzo uomo è riuscito a scappare. Nell’auto e addosso ai malviventi è stata trovata parte della refurtiva sottratta poco prima in Fidenza. Un italiano di 46 anni e un 33enne ecuadoriano sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Piacenza per furto aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione in concorso e indebito utilizzo di carte di credito: avevano infatti prelevato 200 euro con la carta bancomat contenuta nel portafoglio della vittima.




Via Bixio ancora chiusa. Non si sono registrate particolari criticità

Intensa nottata di lavoro per la polizia locale, di Piacenza impegnata nel monitoraggio serale degli argini nel territorio comunale (Trebbia e Fiume Po), da Borgotrebbia sino a Roncaglia e dei sottopassi cittadini. Non si sono registrate criticità. Alle 23.45 il livello idrometrico del Fiume Po segnava soglia 6 m, con l’acqua che raggiungeva la strada ed in particolare il tratto di via Nino Bixio – chiuso con le transenne – sottostante il ponte ferroviario.
Nella notte hanno monitorato la situazione i tecnici reperibili della Protezione Civile del Comune, provvedendo alla chiusura dei sottopassi di via Mussi e via Ferdinando di Borbone.
In mattinata è ripreso il monitoraggio di argini e sottopassi da parte delle pattuglie della Polizia Locale. Il tratto di via Nino Bixio sottostante al ponte ferroviario, resta ancora chiuso al traffico.




I carabinieri seguendo le “briciole informatiche” lasciate da due spacciatori li rintracciano in Tunisia

Marito e moglie, lei 28 anni italiana, lui 31 tunisino, avevano avviato una fiorente attività di spaccio a Piacenza, piazza dove avevano esercitato fra il gennaio 2016 ed il gennaio 2017 finchè erano stati scoperti ed arrestati dai carabinieri che avevano documentato una dozzina di episodi a carico di lui e sei a carico di lei. Per questi reati avevano rimediato pesanti condanne, 8 anni 4 mesi e 24 giorni l’uomo e 5 anni 9 mesi e 8 giorni la donna. La corte di appello di Bologna aveva emesso nei loro confronti due ordini di carcerazione e da quel momento i militari piacentini con tenacia si erano messi sulle loro tracce. Il Nucleo Investigativo Carabinieri di Piacenza in un primo tempo aveva trovato tracce della loro presenza a Liegi, dove i due probabilmente intendevano riprendere il loro business illecito. Coinvolti attraverso il meccanismo di cooperazione fra polizie Europol, i colleghi belgi non erano però riusciti a catturarli essendosi i due dati ulteriormente alla fuga.

Mantenendo fede alla nomea che “dai carabinieri di Piacenza non si sfugge nemmeno nascondendosi in un’isola deserta …” gli investigatori di via Beverora hanno svolto anche attività di “web patrolling” ovvero il controllo e l’analisi della rete Internet, fiduciosi che prima o poi qualche traccia sarebbe emersa, perché la vanità gioca brutti scherzi anche a criminali incalliti. Scandagliando i profili social, anche di conoscenti, amici e familiari infatti alla fine sono riusciti a localizzare i due ricercati nella capitale tunisina. I due pensavano fosse bastato cambiare le proprie generalità e muoversi in un ambiente che il marito ben conosceva, essendo originario della zona. La donna aveva anche trovato lavoro quale consulente di una società che si occupa di organizzare “soggiorni clinici” per chirurgia estetica in Tunisia. Come ha spiegato il tenente colonnello Michele Laghi, comandante del Reparto Operativo, con estrema efficienza i poliziotti di Tunisi, allertati dai carabinieri di Piacenza attraverso l’Interpol, in poche ore li hanno individuati ed arrestati. I due ora si trovano in un carcere tunisino. Per la donna, italiana, verranno avviate le procedure per l’estradizione, mentre per marito, tunisino, verranno attivate le procedure finalizzate ad un eventuale riconoscimento della sentenza di condanna, in quel paese dove potrebbe scontare la lunga pena detentiva.




Aggredisce una conoscente per gelosia e le sottrae il telefono. Arrestato

Nella giornata di sabato 12 ottobre, le Volanti della Questura di Piacenza hanno arrestato un cittadino italiano di 34 anni colto in flagranza di reato per rapina commessa in città ai danni di una donna di 47 anni e consumata presso l’abitazione di quest’ultima.
In seguito ad una segnalazione arrivata al 113, gli agenti si sono recati sul posto dell’evento. Qui hanno scoperto che la vittima, dopo una discussione con un conoscente, per motivi di gelosia, era stata minacciata dallo stesso con un coltello da cucina, rinvenuto dalla polizia piantato nell’armadio della camera da letto. L’uomo inoltre le aveva sottratto il telefono e le chiavi di casa, per poi allontanarsi con la propria autovettura pochi istanti prima l’arrivo delle Volanti che hanno avviato un’attività di ricerca sul territorio, riuscendo in pochi minuti ad intercettare l’auto con a bordo l’uomo, apparso da subito irrequieto ed in evidente stato di alterazione dovuta all’abuso di sostanze alcoliche. E’ stato controllato  e i poliziotti gli hanno trovato addosso gli oggetti rapinati in precedenza alla ragazza.
E’ stato quindi arrestato in flagranza di reato con l’accompagnamento in Questura. Dopo le formalità di rito è stato portato in carcere a Piacenza, in attesa di giudizio.
La donna, invece, in forte stato di agitazione e con una leggera ferita all’altezza del collo, è dovuta ricorrere a cure mediche ed è stata accompagnata al pronto soccorso dov è stata poi dimessa con qualche giorno di prognosi. Le sono stati restituiti gli oggetti rapinati.
Oltre all’arresto per i reati di rapina e lesioni personali, nei confronti dell’uomo è stato avviato il procedimento per l’applicazione della Misura di Prevenzione emessa dal Questore del Foglio di Via Obbligatorio dalla provincia di Piacenza per 3 anni, misura che verrà applicata all’atto della scarcerazione, divieto la cui violazione prevede la reclusione da 6 a 18 mesi e la multa fino a 10.000 euro. Inoltre è stata applicata la Misura dell’Ammonimento del Questore per violenza domestica.




Il Po supera la soglia dei 5.40 metri: chiusa via Nino Bixio

Via Nino Bixio è chiusa al traffico dalle 8.30 di questa mattina (nel tratto dalla rotonda sotto il ponte ferroviario alle Società Canottieri), a seguito di un sopralluogo di verifica del livello del Po effettuato stamani alle 7.30 da una pattuglia, su disposizione della Protezione Civile. Al raggiungimento della soglia idrometrica di 5.40 metri è stata disposta la chiusura della strada.

Aipo (Agenzia Interegionale iume Po) informa che “Le intense precipitazioni in corso e previste potranno generare apporti degli affluenti all’onda di piena del fiume Po, che ha transitato nelle scorse ore nel tratto più occidentale e il cui colmo è previsto nel corso della notte a Piacenza con valori che supereranno la soglia 2 di criticità (moderata, colore arancione) e a Cremona nella giornata di domani con valori superiori alla soglia 1 (ordinaria, colore giallo). Sulla base delle stime attuali, si prevede che la piena superi la soglia 2 di criticità (colore arancione) nell’arco delle prossime 36 ore nel tratto tra Casalmaggiore a la foce. E’ attivo il monitoraggio del servizio di piena centrale AIPo e degli uffici territoriali dell’Agenzia, in coordinamento con i sistemi regionali e locali di protezione civile. La piena interesserà diverse aree golenali ed è raccomandata prudenza nelle aree vicine al fiume e nelle attività di navigazione. Il personale AIPo degli Uffici territoriali Emiliani è in costante attività sui corsi d’acqua di competenza dell’Agenzia per il monitoraggio sulle opere idrauliche e eventuali interventi di somma urgenza”.




Cerimonia di avvicendamento del Comandante del 2° Reggimento Pontieri

Si è svolta oggi, nella caserma “Ten. Filippo Nicolai” di Piacenza, la cerimonia di avvicendamento del comandante del 2° Reggimento Genio Pontieri tra il colonnello Fabio Frattolillo, cedente, e il parigrado Daniele Paradiso, subentrante, alla presenza del Comandante della Brigata Genio, Generale di Brigata Gianluca Dello Monaco e delle principali autorità civili e militari della città.

Il Generale Dello Monaco, nel suo intervento, ha ricordato le numerose attività operative e addestrative dei Pontieri durante i due anni di comando del Colonnello Frattolillo: dai concorsi di personale e mezzi per le attività di pubbliche calamità, sia durante l’emergenza alluvione in Emilia Romagna a maggio 2023, sia per l’emergenza maltempo nel novembre scorso a favore della Prefettura di Prato, ai contributi forniti nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure” per il controllo del territorio, in passato sulla piazza di Roma e attualmente su quella di Piacenza e Parma. Importanti anche i lavori infrastrutturali che hanno interessato svariate caserme e depositi munizioni dell’Esercito e quelli che stanno interessando la caserma “Nicolai” e il comprensorio “Ex Piazza d’Armi” – caserma “Artale”.

L’Alto Ufficiale ha inoltre menzionato l’impegno profuso dal Reggimento nell’ambito addestrativo con particolare riferimento alle esercitazioni: “Argo 2023” svoltasi a Piacenza sul fiume Po e “Argo 2024” appena conclusa a Roma sul fiume Tevere, con l’impiego del materiale da Ponte Galleggiante Motorizzato (PGM) per il superamento del corso d’acqua da parte delle unità di manovra della Forza Armata, e alle attività svolte nel montaggio del nuovo ponte “Janson”, nuovo ponte logistico dell’Esercito, collaudato dal Reggimento nel 2022, acquisito per sostituire progressivamente il materiale da ponte Bailey, rispondente alle nuove esigenze degli attuali scenari operativi.

Il Reggimento ha tra i suoi compiti fondamentali quello del supporto alla mobilità, ruolo cruciale nei moderni campi di battaglia. La capacità di superare gli ostacoli e le interruzioni sono componenti essenziali dell’addestramento dei pontieri impiegabili anche in operazioni a favore della comunità in casi di emergenza.

Il Reparto inoltre ha operato in contesti internazionali quali: Slovacchia, Kosovo e Libano, ed ha effettuato oltre 500 interventi nell’ambito della bonifica da ordigni residuati bellici risalenti ai due conflitti mondiali.

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Polizia: controlli antidroga davanti ad alcune scuole di Piacenza

Ieri le Volanti della Questura di Piacenza, insieme ad agenti del Reparto Prevenzione Crimine dell’Emilia Romagna e all’unità cinofila antidroga della guardia di Finanza, hanno attuato un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato in particolare al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle zone adiacenti gli istituti scolastici cittadini, soprattutto negli orari di ingresso e uscita degli studenti.

I controlli si sono concentrati in via IV Novembre, in quanto interessata dalla presenza in zona di diversi comprensori scolastici, in piazza Cittadella/palazzo Farnese e nei pressi del Gioia e del Romagnosi e, in tarda mattinata, nei pressi del campus del Raineri Marcora, in strada Agazzana. L’attività ha consentito di rinvenire a terra nei pressi del palazzo Cheope, alcuni grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, sequestrata a carico di ignoti, inoltre il cane antidroga della Finanza “Elly”, ha segnalato alcuni soggetti che potevano detenere o aver detenuto della sostanza stupefacente; gli stessi sono stati identificati e controllati, con esito negativo.

In seguito gli stessi agenti supportato il personale della Squadra Mobile nella ricerca di un cittadino nordafricano di anni 43, attualmente senza fissa dimora, destinatario della misura cautelare della custodia in carcere per il reato di maltrattamenti commessi in danno della compagna fino al mese di luglio 2024.

L’uomo in più occasioni si era reso irreperibile e a nulla erano valse le ricerche effettuate nei posti da lui abitualmente frequentati. Tuttavia l’attività coordinata dei vari operatori presenti sul territorio, ha permesso di rintracciarlo. Una pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine, con il supporto delle Volanti, lo ha individuato e catturato. Il cittadino straniero è stato quindi accompagnato presso la questura di Piacenza per essere identificato e, dopo le formalità di rito, è stato portato presso la locale Casa Circondariale.




Confiscati 500 mila euro ad imprenditore piacentino che aveva evaso l’Iva

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Piacenza, su delega della Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un provvedimento di confisca di beni, per un importo di oltre mezzo milione di euro, nei confronti di un imprenditore piacentino, condannato per evasione fiscale (omesso versamento di IVA).

L’indagine era partita da un’attività di verifica avviata dai finanzieri nei confronti di una azienda piacentina operante nel settore del commercio delle macchine industriali. Era così emersa un’imposta evasa superiore ai 2,5 milioni di euro. Il rappresentante legale sella società era stato denunciato avendo ripetutamente omesso di versare l’Iva dovuta.

La società, davanti alle contestazioni delle Fiamme Gialle si era avvalsa  del ravvedimento operoso, riducendo l’esposizione originaria da 2,5 milioni di euro a circa 500.000 Euro. I finanzieri sulla base di complessi accertamenti operati sui molteplici conti correnti in uso all’imputato hanno individuato e sottoposto a vincolo ingenti disponibilità finanziarie, che hanno di fatto consentito il pieno e integrale recupero di quanto evaso.




Trovato senza vita il fungaiolo di 93 anni disperso nei boschi di Corte Brugnatella

È stato ritrovato, purtroppo senza vita, questa mattina verso le ore 10:45 in una zona impervia il fungaiolo 93enne di cui si erano perse le tracce da ieri pomeriggio quando non si è presentato all’appuntamento con l’amico con cui era uscito per l’escursione.

Le ricerche erano riprese alle ore 8 di questa mattina ed hann coinvolto, oltre ai tecnici della stazione monte Alfeo del Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna, anche alcuni TER della stazione monte Orsaro, un’unità Cinofia del SAER, i tecnici della Tigullio di Santo Stefano d’Aveto e dell’Oltrepò Pavese, i carabinieri di Bobbio, i vigili del Fuoco (intervenuti anche con i droni) ed un gruppo di cacciatori amici del disperso, conoscitori della zona.

Proprio un componente di quest’ultimo gruppo ha fatto la scoperta del corpo dell’anziano che si trovava distante pochi metri da dove si stava svolgendo la battuta di ricerca dei tecnici del Soccorso Alpino. Per lui non c’era purtroppo più nulla da fare. È stato attivato EliPavullo per la rimozione della salm, previa autorizzazione da parte del Magistrato. L’elicottero, giunto sul posto, ha sbarcato l’equipe tecnico-sanitaria che ha verricellato la salma a bordo del velivolo per trasportarla alla piazzola dell’elicottero di Marsaglia (PC). L’uomo era originario di Corte Brugnatella ma residente a Piacenza.

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Il comune di Piacenza si costituirà contro l’ordinanza del giudice che ha “salvato” gli alberi di piazza Cittadella

Il Comune di Piacenza si schiera formalmente contro l’ordinanza del giudice Antonino Fazio che aveva (almeno per il momento) “salvato” gli alberi di piazza Cittadella dal possibile abbattimento e sosterrà il reclamo di Piacenza Parcheggi, contro l’ordinanza cautelare del Tribunale. Allo scopo ha ingaggiato un avvocato del foro di Bologna (vedi sotto) stanziando poco più di 11.500 euro. Del resto lo stesso sindaco Katia Tarascono ha più volte ribadito che la sua amministrazione sul progetto del parcheggio interrato e sul rifacimento della piazza non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro. Questo il comunicato diffuso dall’ufficio stampa.

“Anche l’Amministrazione comunale si costituirà di fronte al Tribunale di Piacenza, a sostegno del reclamo depositato il 9 ottobre dalla società Piacenza Parcheggi contro l’ordinanza emessa il 24 settembre scorso, con cui si sancisce il divieto di procedere al taglio degli alberi in piazza Cittadella nell’ambito del progetto di riqualificazione e realizzazione del parcheggio interrato.
La decisione è stata formalizzata oggi dalla Giunta con una delibera che fa riferimento anche alle motivazioni del provvedimento giudiziario, in cui “sono obiettivamente presenti valutazioni e considerazioni, anche di carattere tecnico-amministrativo, che sembrano esondare nel merito amministrativo riservato alla competenza comunale o di altre amministrazioni al ramo tecnico ambientale competente” e “che appaiono, peraltro, fondate su presupposti errati o tali da mettere in discussione la correttezza delle procedure amministrative poste in essere nel corso del tempo”.
Oltre agli effetti amministrativi, in materia di edilizia e urbanistica, che l’ordinanza del Tribunale potrà avere sulle scelte dell’Ente, la decisione dell’Amministrazione deriva anche dalle valutazioni esposte da Piacenza Parcheggi. Il concessionario dell’opera ha infatti evidenziato nel reclamo l’impossibilità, qualora il provvedimento cautelare del Tribunale venisse confermato, di procedere alla realizzazione del parcheggio – oggetto del contratto di costruzione e cessione – così come previsto dal progetto approvato, a seguito delle procedure ad evidenza pubblica già concluse. Come riportato anche nella delibera odierna della Giunta comunale, Piacenza Parcheggi stima che i costi per portare comunque a compimento la costruzione del silos interrato diventerebbero “eccessivamente onerosi per mantenere l’equilibrio economico-finanziario” dell’opera. Di qui il rischio di possibili conseguenze di grave impatto sul bilancio pluriennale del Comune e di una paralisi dell’azione amministrativa.
Per l’intervento ad adiuvandum, in linea con l’articolo 105 del Codice di Procedura Civile, l’Amministrazione ha affidato mandato al professor Giuseppe Caia, legale del Foro di Bologna e all’avvocato Emilia Bridelli, coordinatrice dell’Avvocatura comunale, per un importo di 11.579,04 euro comprensivi di tutti gli oneri. La complessità della materia dal punto di vista tecnico e giuridico, unitamente ai richiami nell’ordinanza del Tribunale alla normativa costituzionale, internazionale ed europea, così come il profilo interdisciplinare tra i diversi settori giuridici in causa, ha reso infatti necessario l’affiancamento di un legale esterno, di comprovata esperienza e specializzazione nelle tematiche oggetto del contenzioso”.




La famiglia di Simran chiede alla magistratura di fare piena luce sull’incidente

Il papà di Simran Kumar, la studentessa 14enne del” vittima del tragico incidente di giovedì chiede con forza all’autorità giudiziaria che venga fatta piena luce sul terribile incidente costato la vita alla figlia, e su tutte le responsabilità, e prende decisamente le distanze da alcune versioni sin qui “circolate”.

Paramjit Kumar è il papà della studentessa di origini indiane che giovedì 10 ottobre 2024, poco dopo le 14.30, è stata schiacciata e uccisa dal pullman che, dopo aver finito le lezioni, doveva prendere per tornare nella sua casa, a Cortemaggiore, dove viveva con i genitori, un fratello e una sorella. La famiglia si è affidata a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.

Sul fronte delle indagini, rende noto lo stesso studio, «il pubblico ministero della Procura di Piacenza, dott. Matteo Centini, titolare del relativo procedimento penale, dopo avere come da prassi, e come atto anche dovuto, iscritto nel registro degli indagati per il reato di omicidio stradale il conducente del bus, di 63 anni, residente nella stessa Piacenza, e aver convalidato il sequestro del veicolo a cui avevano proceduto nell’immediatezza gli agenti della Polizia locale piacentina, che hanno effettuato i rilievi, ha anche disposto l’autopsia sulla salma della ragazza che è stata effettuata sabato 12 ottobre presso la camera mortuaria del cimitero di Piacenza dal consulente tecnico medico legale appositamente nominato dal Sostituto Procuratore, il dott. Maurizio Merlano». All’esame autoptico ha partecipato anche il medico legale dott. Pierfrancesco Monaco quale consulente tecnico per la parte offesa. E’ probabile che ora venga richiesta anche una consulenza tecnica cinematica per fare piena luce su dinamica, cause e responsabilità del tragico sinistro. Nel pomeriggio di oggi, lunedì 14 ottobre, l’autorità giudiziaria, ultimato l’esame autoptico, ha infine rilasciato il nulla osta alla sepoltura ai genitori della ragazzina, che nelle prossime ore potranno così stabilire la data e il luogo dei funerali.