Besurica: tornei di Macchiavelli per dire basta alla maleducazione di alcuni giovani

E’ da qualche tempo che alla Besurica gruppi di giovani si ritrovano, di notte, in particolare nella zona dei giardini di via Marzioli.
Non ci sarebbe nulla di male se non ché questi ragazzi e ragazze, fra cui anche svariati minorenni, non sembrano avere particolare rispetto né per le altre persone né per le cose. Così oltre a robusti schiamazzi lasciano dietro di sé sporcizia e disordine. Avrebbero anche scambiato il parchetto per un circuito motociclistico, girando per i vialetti con le loro due ruote motorizzate ed in più avrebbero bruciato libri ed urinato nell’area verde. Gli abitanti vista l’infruttuosità delle segnalazioni fatte alle autorità, hanno pensato di muoversi in prima persona.
Sul gruppo WhatsApp di quartiere è così nata un’idea spontanea per cercare di porre fine alla situazione. Sulle panchine dei giardini d’ora in avanti, dalla prima serata fino a mezzanotte, si siederanno gli abitanti adulti della Besurica che daranno vita ad agguerriti tornei di Macchiavelli e burraco.
Niente discutibili ronde di quartiere dunque, ma un modo civile e pacifico per riappropriarsi di luoghi destinati alla comunità, insegnando – si spera – a chi è carente nei fondamentali della buona creanza, che la cosa pubblica la si può usare senza rovinarla.




Giovane escursionista morsa da un cane su un sentiero vicino al bivacco di Monte La Penna

Un tranquillo pomeriggio di escursione si è trasformato in un’emergenza oggi, quando una ragazza di 27 anni, residente nella provincia di Piacenza, è stata morsa da un cane nei pressi del bivacco di Monte La Penna, nel comune di Bettola (PC). L’incidente, che l’ha resa incapace di proseguire il suo cammino, ha reso necessario l’attivazione dei soccorsi.
Immediatamente allertata, una squadra della stazione monte Alfeo del Soccorso Alpino si è portata sul luogo. I tecnici del Soccorso Alpino hanno raggiunto la giovane escursionista l’hanno adagiata su una barella portantina.
Il delicato trasporto della paziente si è svolto lungo un sentiero impervio, superando un dislivello di circa 170 metri fino a raggiungere la località Forlini. Ad attendere la ragazza infortunata si trovava un’ambulanza, il cui personale sanitario ha preso in carico la 27enne per il successivo trasporto in ospedale.




Controlli dei NAS alle farmacie: sanzioni nella Bassa Piacentina per irregolarità gestionali

Proseguono i controlli dei Carabinieri del NAS di Parma, impegnati in attività ispettive finalizzate a garantire la tutela della salute pubblica e la corretta gestione dei farmaci, con particolare attenzione al rispetto delle normative sanitarie e commerciali.
Negli ultimi giorni, i militari hanno effettuato ispezioni igienico-sanitarie presso due farmacie situate nella Bassa Piacentina, riscontrando diverse irregolarità.
In una prima farmacia, i NAS hanno accertato la dispensazione di medicinali ad uso umano senza la necessaria prescrizione medica, oltre alla mancata comunicazione all’autorità comunale dell’attivazione di un distributore automatico di prodotti parafarmaceutici collocato all’esterno del locale. Al legale rappresentante sono state contestate violazioni amministrative per un totale di 5.964 euro.
Nel corso di un’altra ispezione, in una seconda farmacia della stessa zona, sono emerse criticità legate alla mancata apposizione del timbro sulle documentazioni relative alla vendita di farmaci con ricetta non ripetibile, e alla gestione non conforme delle procedure di autocontrollo per il monitoraggio degli infestanti. Anche in questo caso, al responsabile dell’esercizio sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 2.400 euro.
Le attività di verifica dei Carabinieri del NAS proseguiranno regolarmente sul territorio, con l’obiettivo di garantire il rispetto delle normative in materia sanitaria e la sicurezza dei cittadini.
(Foto di repertorio)




Mezzo agricolo si ribalta nei boschi sopra Bettola. 82enne perde la vita

Incidente mortale nel pomeriggio di oggi in una zona boschiva di Costa di Groppo Ducale, nel comune di Bettola (PC), nei pressi del sentiero 043. Il mezzo agricolo, su cui si trovava un uomo di 82 anni, si è ribaltato ed è precipitato in un canalone. L’anziano è morto Sul colpo. Sul posto sono intervenuti i tecnici della stazione Monte Alfeo del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Emilia-Romagna, supportati dall’elisoccorso decollato da Parma, dalle ambulanze di Farini e Gropparello, dai Carabinieri e dai Vigili del Fuoco.
Dopo il nulla osta delle autorità e l’espletamento degli atti di polizia giudiziaria, i tecnici del Soccorso Alpino hanno proceduto al recupero della salma. Le operazioni si sono rivelate particolarmente complesse a causa della natura impervia del terreno, che ha reso necessario l’utilizzo di un sistema a contrappeso per il trasporto del corpo, poi affidato alle onoranze funebri.
L’esatta dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri.




Sottratti 300mila euro a un anziano imprenditore: due donne indagate per truffa aggravata

Avrebbero sottratto quasi 300mila euro a un anziano imprenditore piacentino approfittando della sua fiducia e della sua vulnerabilità emotiva, con un’articolata attività fraudolenta basata su finte promesse di vita comune e simulati progetti di convivenza. Due donne di 56 e 66 anni sono ora indagate per truffa aggravata, appropriazione indebita e circonvenzione di incapace, nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Piacenza e portata avanti dai carabinieri di Rivergaro.
Su richiesta della Procura, il Giudice per le indagini preliminari, Erisa Pirgu, ha disposto nei confronti delle due indagate la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Piacenza e l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Contestualmente, è stato disposto anche il sequestro preventivo di un immobile e di beni mobili – tra cui gioielli, arredi e biciclette – per un valore complessivo di circa 50mila euro, ritenuti acquistati con i fondi sottratti alla vittima.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la vicenda ha avuto inizio nell’ottobre 2022, quando l’anziano, oggi in pensione, ha conosciuto una delle due donne. Il legame si è rapidamente intensificato, tanto da indurlo a pensare a una futura convivenza. In questo contesto, la donna avrebbe cominciato a chiedere denaro per affrontare presunte difficoltà economiche: problemi familiari, opportunità immobiliari, emergenze con ex compagni o creditori. A rafforzare la credibilità di queste richieste sarebbe intervenuta la seconda donna, presentata come un’amica o una consulente, ma in realtà complice convivente.
Tra gli episodi più rilevanti, l’acquisto di un appartamento, pagato in parte con soldi dell’imprenditore ma formalmente intestato a una delle due indagate. Ma le richieste non si sono fermate: secondo quanto accertato dai carabinieri, l’uomo avrebbe versato anche 10 mila euro per una falsa emergenza legale, 50 mila euro per aiutare un figlio della donna e altri 20 mila euro per lavori mai eseguiti.
Le due indagate, secondo gli investigatori, avrebbero utilizzato tecniche manipolative per ottenere il denaro, alternando rassicurazioni affettive a pressioni psicologiche. A far scattare l’allarme è stato il figlio dell’imprenditore, preoccupato per l’isolamento crescente del padre e per gli strani movimenti sui conti correnti. La sua segnalazione, avvenuta nel febbraio 2025, ha dato il via a un’approfondita indagine che ha fatto emergere un quadro dettagliato e inquietante.
Il sequestro preventivo disposto dal giudice mira a tutelare il patrimonio della persona offesa, mentre le misure cautelari imposte alle due donne – divieto di dimora nel Piacentino e obbligo di firma – sono già state eseguite dai militari. Le indagini restano aperte per verificare eventuali ulteriori responsabilità e approfondire l’origine di tutti i fondi distratti.




Il terziario piacentino tiene, ma frena il credito: bene la nascita di nuove imprese, saldo ancora negativo

Il terziario si conferma pilastro dell’economia piacentina: rappresenta il 63% delle oltre 19.000 imprese attive extra-agricole a fine 2024 e dà lavoro a oltre 49.000 persone, pari al 59% degli occupati della provincia. È quanto emerge dal nuovo “Diario Economico” semestrale realizzato da Format Research per conto di Confcommercio Piacenza, che analizza l’andamento dell’economia locale tra ottobre 2024 e marzo 2025.

L’indagine, basata su dati Istat, Infocamere, Banca d’Italia e INPS, restituisce un quadro in cui convivono segnali positivi e criticità persistenti. Tra i segnali incoraggianti spicca l’aumento delle nuove iscrizioni di imprese del terziario, salite a 488 nel 2024 rispetto alle 421 dell’anno precedente. Le nuove iniziative imprenditoriali si concentrano in particolare nei settori dei servizi (227), del commercio (176) e del turismo (85).

Parallelamente, però, si registra anche un aumento delle cessazioni: 895 contro le 798 del 2023. Il saldo complessivo tra nuove aperture e chiusure resta dunque negativo (-310), sebbene in miglioramento rispetto al -474 del 2023. In particolare, il comparto del turismo mostra la ripresa più marcata, con una riduzione del saldo negativo da -116 a -46.

«Questo studio conferma la vitalità del nostro terziario, un comparto che continua a generare nuove iniziative imprenditoriali – commenta il presidente di Confcommercio Piacenza Raffaele Chiappa –. Tuttavia, il significativo numero di cessazioni ci spinge a riflettere sulle sfide che le nostre imprese si trovano ad affrontare. È fondamentale un impegno congiunto per sostenere la crescita e la solidità del nostro tessuto economico».

L’analisi settoriale del commercio mostra una netta prevalenza del dettaglio (50,8%), seguito dal commercio all’ingrosso (34,9%) e dall’ingrosso auto (14,3%). Nel turismo, i pubblici esercizi rappresentano la quasi totalità delle attività (94,4%), mentre nel comparto dei servizi si distinguono le attività immobiliari (23,4%), le professioni tecniche (20,3%) e i trasporti (16,9%).

Anche sul fronte occupazionale il terziario si conferma trainante: dei circa 81.000 lavoratori impiegati nelle imprese extra-agricole piacentine, 49.685 sono occupati nel commercio, turismo e servizi. Tuttavia, si segnala un calo delle assunzioni a tempo indeterminato, scese del 4% rispetto al periodo pre-Covid. Una dinamica che, secondo Chiappa, non va sottovalutata: «Dobbiamo investire sulla formazione e sulle competenze per favorire l’occupazione di qualità. Il calo delle assunzioni stabili è un campanello d’allarme che non possiamo ignorare».

Un’ulteriore criticità riguarda il credito. Alla fine del 2024, l’ammontare complessivo dei prestiti richiesti dalle imprese del terziario piacentino è calato a 1,3 milioni di euro, in diminuzione rispetto sia al 2023 che ai livelli pre-pandemici. Una tendenza opposta a quella nazionale, dove i prestiti alle imprese dei servizi si mantengono su livelli superiori al pre-Covid.

«L’accesso al credito è fondamentale per sostenere gli investimenti e la crescita delle imprese – conclude Chiappa – e la contrazione registrata a Piacenza è un segnale preoccupante, che richiede un’azione congiunta da parte delle istituzioni e del sistema bancario per invertire la tendenza. Occorre rafforzare i canali di finanziamento e mettere le imprese nella condizione di investire e innovare. Solo così potremo consolidare i segnali di ripresa che oggi, seppur timidamente, iniziano ad affiorare».

Nel complesso, dunque, lo studio disegna un terziario piacentino dinamico ma fragile: saldo negativo in attenuazione, vitalità imprenditoriale nei servizi e nel turismo, tenuta occupazionale, ma anche difficoltà nell’accesso al credito e nella stabilizzazione dei rapporti di lavoro. Per Confcommercio, è il momento di accompagnare questa ripresa con strategie mirate e misure strutturali.




Acquistano Rolex da 60 mila euro con soldi falsi: due giovani denunciati

Un orologio di lusso del valore di oltre 60.000 euro, una compravendita apparentemente vantaggiosa, una sala riunioni d’albergo e due giovani ma esperti malviventi: sono questi gli ingredienti della truffa messa a segno lo scorso novembre a Piacenza con la tecnica del “rip-deal”, smascherata dalla Polizia di Stato dopo un’indagine accurata condotta dalla Squadra Mobile piacentina.
La vittima, residente in un’altra città, aveva messo in vendita il prezioso orologio attraverso i social network, attirando l’attenzione di due uomini che si erano presentati come collezionisti facoltosi e si erano detti pronti ad acquistare il bene per 135.000 euro in contanti. Dopo un primo incontro conoscitivo, avvenuto a Parma nel settembre 2024, i presunti acquirenti avevano fissato lo scambio a Piacenza, in un noto albergo cittadino.
Durante l’incontro, i truffatori si erano presentati con una macchinetta conta-banconote e con mazzette di denaro apparentemente valido: in realtà solo la prima banconota di ogni fascetta era autentica, mentre il resto era costituito da carta straccia. Dopo aver ricevuto l’orologio, i due si erano dileguati con la scusa di andare a prendere dello spumante per festeggiare l’affare.
La vittima, resasi conto dell’inganno, ha sporto denuncia presso la Procura della Repubblica di Piacenza, che ha affidato le indagini agli investigatori della Squadra Mobile. Grazie alle immagini di videosorveglianza dell’hotel e alla collaborazione con altre questure, è stato possibile identificare i due autori. Si tratta di un 26enne di nazionalità serba e di un 22enne originario della provincia di Treviso, entrambi senza fissa dimora. I fotogrammi sono stati confrontati con colpi analoghi avvenuti in Lombardia e in Toscana, confermando un modus operandi collaudato.
La vittima ha riconosciuto entrambi i truffatori, ora raggiunti da un avviso di conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura piacentina. Si tratta di veri e propri professionisti del raggiro, abili nel creare identità fittizie sui social e nel muoversi con rapidità prima che le vittime possano comprendere l’inganno.




Giovane minacciato con un coltello da 26enne al “Grill Contest” di Rivergaro

Tensione nella notte al “Grill Contest” di Rivergaro, la kermesse gastronomica in corso sul lungo Trebbia dal 24 al 27 aprile. Intorno alle 5 del mattino del 25 aprile, durante i festeggiamenti, un giovane di 26 anni, residente a Gazzola, ha minacciato un ragazzo di 20 anni del posto brandendo un coltello, scatenando momenti di grande paura tra i presenti.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri della stazione di Marsaglia, supportati dai colleghi della stazione di Bettola, impegnati nei servizi di vigilanza per la sicurezza della manifestazione. Secondo le prime ricostruzioni, tra i due sarebbe nato un alterco degenerato in pochi istanti, culminato nell’esibizione dell’arma.
Alcuni partecipanti, accortisi della pericolosa escalation, hanno allertato le pattuglie, che sono riuscite a bloccare tempestivamente l’aggressore e a sequestrare il coltello, ora custodito presso la caserma di Marsaglia. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito.
Il 26enne è stato denunciato per porto abusivo di arma e minaccia aggravata. I carabinieri proseguono le indagini per chiarire con precisione le cause che hanno portato all’episodio.
KNonostante l’accaduto, il “Grill Contest”, evento che ogni anno richiama centinaia di appassionati di barbecue e cucina all’aperto, è ripreso regolarmente sotto la sorveglianza rafforzata delle forze dell’ordine.




92enne sventa tentativo di truffa

È grazie alla lucidità e alla prontezza di una 92enne piacentina che la polizia di Stato è riuscita a sventare un tentativo di truffa ai danni di una persona anziana, arrestando uno dei responsabili.
Nel pomeriggio del 24 aprile, intorno alle 16, la Sala Operativa ha ricevuto una segnalazione da parte di una signora che, intuendo di essere vittima di una truffa, era ancora in linea telefonica con i malintenzionati. Fingendosi carabinieri, i truffatori le avevano comunicato che suo figlio era stato coinvolto in un incidente stradale in cui un bambino era rimasto ferito, e che per evitare conseguenze penali avrebbe dovuto versare 8.500 euro a un loro incaricato che si sarebbe presentato a casa a breve.
La donna, ben informata sulle tecniche di raggiro grazie alle campagne di prevenzione promosse da forze dell’ordine e stampa, non si è fatta ingannare: ha subito avvisato il nipote, che abita nelle vicinanze, e contemporaneamente ha contattato la polizia. È riuscita, inoltre, a intrattenere i truffatori al telefono per circa un quarto d’ora, consentendo agli agenti della Squadra Mobile, in abiti civili, di raggiungere rapidamente la zona e predisporre un piano di intervento.
Quando i truffatori hanno intuito che la vittima non sarebbe caduta nella trappola, hanno interrotto la chiamata. Tuttavia, gli agenti avevano già circondato l’area e fermato alcuni sospetti. Tra loro un 48enne napoletano, già noto per reati analoghi e sottoposto a obbligo di dimora a Napoli in seguito a un arresto avvenuto a Torino il 14 aprile scorso, sempre per truffe ai danni di anziani con lo stesso modus operandi.
L’uomo, che si trovava nei pressi dell’abitazione monitorando i movimenti in attesa di istruzioni dai complici, è stato condotto in questura e denunciato all’autorità giudiziaria per tentata truffa aggravata in concorso. Sono in corso indagini per identificare gli altri membri della banda.




Castel San Giovanni. Inseguimento nella notte: denunciato un 27enne. Guidava senza patente

Tarda serata movimentata quella del 24 aprile a Castel San Giovanni, dove i carabinieri della Stazione di Borgonovo Val Tidone sono stati protagonisti di un inseguimento che si concluso con una denuncia, il sequestro di un’auto e il ritrovamento di sostanza stupefacente.
Intorno alle 22:30, una pattuglia ha notato una utilitaria in via Oberdan e ha deciso di procedere con un controllo. Ma alla vista dei militari, il conducente ha improvvisamente accelerato nel tentativo di sfuggire alla verifica. Ne è nato un breve inseguimento terminato poco dopo, con il blocco del veicolo e dei due occupanti.
Alla guida si trovava un 27enne di origine marocchina, residente a Castel San Giovanni, che non ha mai conseguito la patente di guida. Con lui viaggiava un 35enne operaio afghano, anche lui residente nella stessa cittadina. I carabinieri hanno accertato che l’auto era priva di copertura assicurativa, il che ha comportato il sequestro amministrativo del mezzo e le sanzioni previste dal Codice della Strada.
Nel corso della perquisizione, i militari hanno inoltre trovato alcune sigarette artigianali contenenti hashish in possesso del passeggero. La droga è stata sequestrata e catalogata.
Il 27enne è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, mentre l’amico 35enne è stato segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti.




Piacenza: smantellata rete di spaccio

La Squadra Mobile della Questura di Piacenza, in collaborazione con l’U.P.G.S.P. di Piacenza e la Squadra Mobile di Pavia, ha inferto un duro colpo al traffico di stupefacenti nella città, eseguendo tra il 21 e il 22 aprile scorso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e un decreto di perquisizione a carico di cinque cittadini stranieri. Le persone coinvolte sono indagate a vario titolo per spaccio di sostanze stupefacenti, possesso di armi e favoreggiamento.
L’operazione è il risultato di un’approfondita indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza. Questa attività rappresenta uno sviluppo di una più ampia inchiesta riguardante gli scontri tra gruppi di cittadini nordafricani per il controllo del mercato della droga a Piacenza.
Al centro dell’indagine si trovava la rete di spaccio gestita da un gruppo di egiziani. Uno dei due presunti capi era già noto alle forze dell’ordine, essendo stato arrestato in flagranza di reato per spaccio di cocaina, hashish, oppiacei e benzodiazepine ben due volte nei mesi di agosto e settembre del 2024. Attualmente, era sottoposto al divieto di dimora nella Provincia di Piacenza.
L’inchiesta ha preso il via da un intervento della Polizia Locale di Piacenza nel giugno del 2024. In quell’occasione, l’uomo era stato fermato in via Colombo dopo un breve inseguimento e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e per il porto di due coltelli con tracce di stupefacenti. Durante la fuga, lo spacciatore aveva perso il suo telefono cellulare, un elemento che si è rivelato cruciale per le indagini. L’analisi del dispositivo e le successive testimonianze hanno permesso agli investigatori della Squadra Mobile di ricostruire l’intera rete di spaccio.
Le indagini hanno rivelato come l’indagato avesse continuato la sua attività illecita a Piacenza, offrendo cocaina in cambio di denaro o prestazioni sessuali. Gli inquirenti sono riusciti a identificare anche i suoi complici, anch’essi attivi nel traffico di droga, che sono stati a loro volta sottoposti a procedimento penale.
Un elemento significativo emerso dall’indagine è il coinvolgimento del principale indagato in un’altra vicenda di cronaca: egli risulterebbe essere uno dei principali corruttori del medico di base arrestato ad agosto per corruzione e spaccio. L’egiziano si riforniva dal medico di ricette per farmaci stupefacenti, che poi rivendeva al dettaglio.
Nonostante lo smantellamento della rete di approvvigionamento di farmaci illegali, l’uomo aveva continuato a spacciare cocaina. Il 23enne egiziano era quindi destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e, poiché senza fissa dimora, erano state avviate le ricerche per rintracciarlo.
L’uomo è stato infine individuato la sera del 21 aprile 2025 dalle Volanti della polizia durante un intervento per una lite con altri cittadini nordafricani, dimostrando una palese violazione della misura cautelare a cui era sottoposto. La Squadra Mobile è intervenuta per eseguire l’arresto e le perquisizioni a suo carico e dei suoi complici. In quella circostanza, è stato anche denunciato all’Autorità Giudiziaria per lesioni aggravate causate durante la lite.
Le perquisizioni successive, estese agli altri quattro indagati (tre cittadini nordafricani e un albanese di età compresa tra i 20 e i 35 anni), hanno portato al sequestro di due grossi machete, un modesto quantitativo di hashish e i dispositivi informatici degli indagati.
L’uomo arrestato è stato portato nella casa circondariale locale. Una volta risolte le sue pendenze con la giustizia, la sua posizione sarà valutata dall’Ufficio Immigrazione per gli eventuali provvedimenti di competenza. Le indagini proseguiranno per fare luce sul ruolo degli altri componenti della sua rete criminale.




Oltre 400 ragazzi da Piacenza a Roma per il Giubileo degli adolescenti

Anche per la Chiesa piacentina-bobbiese questi giorni sono contrassegnati dalla preghiera di suffragio e di gratitudine a Dio per il dono che è stato papa Francesco.

Dal 25 al 27 aprile il Giubileo degli adolescenti

Sono 415 i ragazzi e le ragazze in partenza con il Servizio di pastorale giovanile e vocazionale della diocesi di Piacenza-Bobbio che insieme ai loro educatori parteciperanno a Roma dal 25 al 27 aprile al Giubileo degli adolescenti. Il gruppo sarà guidato dal vescovo mons. Adriano Cevolotto che il 26 mattina parteciperà ai funerali del Pontefice in piazza San Pietro.

Sedici le realtà, tra parrocchie e Comunità pastorali, che hanno accolto l’invito, rivolto ai cresimati e ai giovanissimi fino ai 17 anni di età: Fiorenzuola, Roveleto, Carpaneto, Cortemaggiore, Pontenure, Podenzano, Gragnano, Bobbio, Rivergaro, Vigolzone e, in città, San Vittore-Besurica, San Corrado e Preziosissimo, Sant’Anna, San Savino e San Paolo, Corpus Domini, Santa Franca, San Giovanni in Canale con Santa Brigida e Santa Teresa.

Partenza in pullman venerdì 25 aprile alle ore 6.30 da Piacenza e alle 7 da Fiorenzuola. Sosta pranzo e momento di preghiera a Le Vertighe, dove si trova il più antico santuario mariano della diocesi di Arezzo. Nel pomeriggio arrivo a Roma, sosta in città e, in serata, arrivo al Santuario del Divino Amore, dove il gruppo diocesano sarà alloggiato.

Sabato 26 aprile in mattinata momento di preghiera al Santuario del Divino Amore con il Vescovo, in preparazione al passaggio della Porta Santa che verrà proposto nel pomeriggio. Sono quattro le basiliche papali maggiori dove è stata aperta una Porta Santa: con tutta probabilità, il gruppo diocesano sarà in San Giovanni in Laterano. Per la morte di papa Francesco, in segno di lutto è stata sospesa la festa musicale prevista nel tardo pomeriggio al Circo Massimo, mentre si svolgono regolarmente le piazze dei “Dialoghi con la città”.  Alla sera, al Santuario del Divino Amore, i sacerdoti saranno disponibili per le confessioni dei ragazzi.

Domenica 27 aprile alle ore 10 partecipano in piazza San Pietro alla messa che conclude il Giubileo degli adolescenti. Rientro a Piacenza.

Lunedì 28 e Martedì 29 aprile il Vescovo parteciperà, insieme a una delegazione piacentina, al Giubileo delle persone con disabilità.

Per partecipare ai funerali di papa Francesco

Chi desidera partecipare alle esequie di papa Francesco sabato 26 aprile può contattare entro la giornata di oggi, 24 aprile, l’Ufficio diocesano pellegrinaggi: tel. 0523.308335; e-mail: ufficiopellegrinaggi@curia.pc.it.

Il 27 messa e processione per la Madonna del Popolo:

si pregherà per papa Francesco a una settimana dalla sua morte

Come ogni anno la prima domenica dopo Pasqua – quest’anno il 27 aprile -, giorno in cui si ricorda anche la Divina Misericordia, si celebra la festa della Madonna del Popolo.

La statua della Madonna del Popolo si trova nella cappella del transetto sinistro della Cattedrale. La devozione è strettamente legata all’affresco presente in Cattedrale sulla seconda colonna di destra. Maria è rappresentata come protettrice che stende il suo mantello su tutte le diverse categorie di persone. Il suo gesto esprime tenerezza ed è un segno dell’amore di Dio per il suo popolo.

Domenica 27 aprile alle ore 17 è in programma la messa in Cattedrale presieduta dal vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio, a cui seguirà la processione per le vie del centro (piazza Duomo, via Chiapponi, piazza Sant’Antonino, via Sant’Antonino, largo Battisti, Piazza Cavalli, via XX Settembre, piazza Duomo). Durante la messa si pregherà per papa Francesco a una settimana dalla sua morte affidando a Dio il cammino futuro della Chiesa.