Adescavano uomini su una chat di incontri e poi li rapinavano: tre giovani arrestati

Adescavano le vittime su una App di incontri e le attiravano in luoghi appartati. Qui una banda di giovani sovrastava numericamente il malcapitato e minacciandolo anche con coltelli lo rapinava. Era questo il modus operandi di tre giovani italiani di età compresa fra i 19 ed i 31 anni, a cui sono stati contestati due episodi specifici e che sono stati arrestati la mattina di sabato 22 febbraio dai carabinieri della compagnia di Fiorenzuola d’Arda, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Piacenza su richiesta della procura.

I cyber-adescatori, secondo la ricostruzione degli inquirenti, hanno agito nel primo pomeriggio del 1° febbraio e nella tarda serata del 9 febbraio 2025 dopo aver contattato le loro due vittime tramite una nota chat di incontri che garantisce l’anonimato degli iscritti.

Si sono dati un cosiddetto appuntamento “al buio” in una località appartata del Comune di Villanova sull’Arda. Un uomo, originario della provincia di Parma, si è trovato di fronte oltre all’individuo conosciuto in rete ma anche altre due persone, una delle quali armata di coltello. Il terzetto, tramite minacce, ha preteso soldi in contanti.  Lo sfortunato ha però avuto la prontezza di risalire a bordo della propria autovettura e fuggire, senza riportare conseguenze. Anche la seconda vittima era un uomo della provincia di Parma. Davanti all’aggressione ha reagito ingaggiando una colluttazione. Ha però rischiato di rimanere soffocato quando è caduto in un canale ed uno degli aggressori gli tenuto la testa bloccata nell’acqua. Nonostante tutto anche lui alla fine è riuscito a scappare ed a rifugiarsi in auto, chiudendo le portiere e chiamando il 112. Nel frattempo il trio si era dato alle gambe,  portando con sé le chiavi dell’auto della vittima. I carabinieri di Villanova hanno passato al setaccio le telecamere delle zone circostanti ed hanno alla fine rintracciato i tre aggressori ma anche altre due persone che avevano svolto la funzione di palo, almeno nel primo episodio: una di queste era una donna. Viste le prove raccolte e la pericolosità dei soggetti la procura della Repubblica di Piacenza ha richiesto le misure cautelari dell’arresto in carcere eseguite sabato, anche con il supporto dei carabinieri del comando provinciale di Cremona. I tre sono stati portati alle Novate mentre i due complici sono stati denunciati. Le accuse, a vario titolo, nei confronti dei cinque, sono di tentata rapina in concorso, rapina in concorso, porto abusivo di arma e lesioni personali aggravate.

Durante le perquisizioni effettuate sia in provincia di Piacenza sia in quella di Cremona, sono stati rinvenuti oggetti ritenuti di particolare interesse investigativo, tra cui tre coltelli e una pistola giocattolo priva di tappo rosso.

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Nuove nubi sul cantiere di piazza Cittadella

Cosa succederebbe se all’improvviso sulla già intricatissima vicenda di piazza Cittadella irrompesse anche un’ipotetica interdittiva antimafia? È la domanda che sorge spontanea dopo che questa sera, al termine del consiglio comunale, durante le comunicazioni, la capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi ha sganciato quella che – se confermata – sarebbe una vera e propria bomba politica. L’esponente del partito della Meloni ha reso noto che, da quanto le è stato riferito, sarebbe stata avviato il procedimento previsto dal Decreto legislativo 159 del 2011. A questo link sul sito del consiglio comunale si può ascoltare il suo intervento. Qui di seguito la trascrizione dello stesso:“Ho appreso – ha detto Soresi parlando del cantiere di piazza Cittadella – una notizia da verificare, che vi invito a verificare, che è piuttosto allarmante: mi è stato riferito che sarebbe stato notificato l’avvio del procedimento per interdittiva ai sensi degli articoli 91 e seguenti del Decreto legislativo 159 del 2011. Sono certa che il concessionario avrà tutti gli elementi per evitare questa interdittiva fornendo tutti i necessari chiarimenti. Ma se così non fosse, cosa facciamo? Potremmo andare incontro ad uno periodo di stallo davvero lungo, una situazione preoccupante per la prosecuzione di un’opera che non ho mai condiviso, ma che certo non puó trovarsi nello stato in cui si trova attualmente”.

Vediamo cosa comporta un’interdittiva antimafia
L’interdittiva antimafia è un provvedimento amministrativo del prefetto che mira a tutelare l’economia da infiltrazioni della criminalità organizzata e produce l’effetto di escludere l’imprenditore (colpito da essa) da contratti con la pubblica amministrazione.

Al termine di un’articolata procedura il prefetto può decidere che ci siano o che non ci siano le condizioni per un provvedimento di interdittiva antimafia.

A chiarire le conseguenze della prima ipotesi é la stessa Anac, l’autorità anticorruzione: “In presenza di una informativa interdittiva, la Stazione appaltante deve adeguarsi agli accertamenti eseguiti dal Prefetto, e dunque procedere all’annullamento dell’aggiudicazione”.

Cosa può fare l’impresa che si ritenga ingiustamente colpita da interdittiva

Un’impresa colpita da interdittiva può impugnare il provvedimento davanti al Tar e l’eventuale sentenza del tribunale amministrativo può essere oggetto di ricorso al Consiglio di Stato.

È evidente che un’interdittiva antimafia, al di là di qualunque altra considerazione, quando interviene su un appalto in corso di svolgimento rischia di provocare un lungo periodo  di incertezza, congelando i lavori.

Una situazione che ci si augura non debba accadere a Piacenza. Un cantiere fermo in attesa che si concludano le procedure giudiziarie sarebbe una vera iattura per tutti.




Si rompe una caviglia nel bosco: interviene il Soccorso Alpino

Nel primo pomeriggio: un 66enne residente a Pianello Val Tidone si trovava lungo il sentiero 223 (nei pressi di Case Rettanni, PC) con i suoi due cani quando è caduto a terra procurandosi un brutto trauma alla caviglia che gli ha impedito di proseguire. L’uomo ha attivato i soccorsi ricorrendo all’app GeoResQ che ha avvisato la centrale operativa del SAER
Sono subito partite due squadre della stazione monte Alfeo che hanno raggiunto l’uomo, valutato la situazione e richiesto l’intervento dell’ambulanza che è giunta alla strada carrabile più vicina a case Rettanni (PC). I tecnici del Soccorso Alpino hanno immobilizzato l’arto dell’uomo e lo hanno posizionato su barella portantina per trasportarlo al loro mezzo fuoristrada con cui erano riusciti ad avvicinarsi al luogo dell’incidente. Infine l’uomo è stato consegnato all’ambulanza Val Tidone che l’ha preso in carico mentre i cani sono stati consegnati alla moglie accorsa sul posto.




Ruba l’auto ad un concessionario ma viene fermato. Altri quattro denunciati

Polizia di Stato – attività di prevenzione per i reati predatori e contro il patrimonio: quattro persone denunciate ed emessi tre fogli di via con divieto di ritorno nel comune di Piacenza.

Nei giorni scorsi le Volanti della questura di Piacenza hanno denunciato quattro soggetti in flagranza di reati contro il patrimonio (furto aggravato e ricettazione).
Ieri,durante una normale attività di controllo del territorio, gli agenti, insospettiti dall’andatura di un’auto decidevano di sottoporla a controllo.
A bordo si trovavano tre soggetti, due uomini sud sud-americani ed una ragazza italiana, tutti con diversi precedenti di polizia. Il veicolo è risultato intestato ad una società di noleggio. Al suo interno sono state trovate diverse buste di colore nero contenenti varie monete (oltre un centinaio) di piccolo taglio da 1, 2 e 5 centesimi di euro e alcune banconote di diverso valore, anche appartenenti a valuta straniera.
I fermati hanno fornito versioni discordanti e fumose sulla provenienza dei soldi, negando di esserne proprietari.
Secondo la polizia i quattro probabilmente avrebbero utilizzato il materiale rinvenuto per la “tecnica della monetine” con la quale la vittima, che spesso è appena entrata in auto, viene distratta con lancio di monetine per terra, consentendo ad un complice di rubare eventuali borse o altri oggetti di valore contenuti nell’autovettura.
Pur in assenza di beni potenzialmente riconducibili a furti commessi in precedenza, i tre soggetti sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di ricettazione in quanto trovati in possesso di alcune banconote di valuta straniera di cui non sapevano fornire spiegazione che, sequestrate al pari dei sacchetti di monetine.
Inoltre, alla luce dei precedenti a loro carico per reati contro il patrimonio e dell’ultima denuncia per ricettazione, vista anche la mancanza di legami affettivi, lavorativi e di residenza con il territorio piacentino, nei loro confronti è stata emessa la misura di prevenzione personale del foglio di via obbligatorio dal Comune di Piacenza con divieto di ritorno per la durata di tre anni.
Analogamente, mercoledì 19 febbraio la Volante è intervenuta su segnalazione di un’auto che circolava per le strade del centro cittadino sprovvista di targa di immatricolazione.
Gli spostamenti del veicolo sono stato seguiti dal cittadino, in continuo contatto con personale della sala operativa. Rintracciata l’auto sospetta, gli operatori hanno controllato il sospetto, un cittadino ecuadoregno di 28 anni.
È risultato che l’auto, poche ore prima, era stata rubata ad una concessionaria. Pertanto, dopo aver acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza del punto vendita, i poliziotti hanno accettato la presenza del soggetto fermato dalle Volanti e la dinamica del furto da lui commesso.
L’uomo è stato denunciato in stato di libertà per furto aggravato. L’auto è stata restituita al legittimo proprietario.




Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Masiello in visita a Piacenza

Giornata Piacentina per il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello.

L’alto ufficiale si è recato presso la Caserma “Ten. Filippo Nicolai” di Piacenza, sede del 2° Reggimento Genio Pontieri. Dopo la resa degli onori e il saluto alla Bandiera di Guerra del reggimento, il Comandante colonnello Daniele Paradiso ha presentato al Vertice di Forza Armata la situazione attuale del Reparto e prefigurato, nel contempo, i possibili sviluppi capacitivi futuri.

Nel corso della visita, il generale Masiello ha assistito all’attività addestrativa con materiale da Ponte Galleggiante Motorizzato (PGM), svolta presso l’area addestrativa fluviale denominata “Scalo Po”, nell’ambito del corso di specializzazione “Pontiere” per Volontari in Ferma Iniziale (VFI) appartenenti al 2° blocco 2024.

In particolare, il Capo di SME ha avuto modo di saggiare le Tattiche, Tecniche e Procedure (TTPs) di specialità nella realizzazione di un traghetto e nella navigazione fluviale, tipiche di una operazione wide wet gap crossing.

Successivamente, rivolgendosi al personale del 2° Pontieri, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha sottolineato: “Siete nel cuore del processo di cambiamento dell’Esercito; l’Arma del Genio è proiettata nel futuro, attraverso la valorizzazione urgente di quelle capacità indispensabili del passato, per difendere il Paese. Ci si difende preparandosi e ci prepariamo perché siamo consapevoli della nostra scelta, quella del dovere e del servizio che rende ogni soldato prezioso e affidabile. Siate orgogliosi, perché siamo l’Esercito che tutti cercano in caso di crisi e necessità e da cui tutti si aspettano molto.”

Un momento particolarmente toccante e significativo è stata la lettura della motivazione con la quale è stata concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare al Ten. Filippo NICOLAI – cui è intitolata la caserma sede del reggimento – in occasione della ricorrenza dell’83° anniversario dei fatti d’armi di Petrowka (Fronte russo) accaduti il 21 febbraio 1942, nel corso della II Guerra Mondiale.

Il Ten. Nicolai in quella occasione sacrificò la propria vita per la grandezza della Patria “…lanciandosi all’assalto in epica gara con i fanti…”. Quella scelta rappresenta oggi, per tutti i pontieri, un esempio di audacia e coraggio.

A latere della visita, una rappresentanza dell’unità ha avuto modo di incontrare il Capo di SME nell’ambito dell’iniziativa denominata “Un caffè con il Capo”, un momento di riflessione e confronto diretto con i commilitoni dell’Esercito, voluto dal Gen. Masiello. La visita si è poi conclusa con la firma dell’Albo d’Onore e lo scambio doni.

Il 2° Reggimento Genio Pontieri è un’unità di supporto generale alle dipendenze della Brigata Genio, specializzata nel superamento dei corsi d’acqua inguadabili, che contempla tra i suoi compiti fondamentali quello di supporto alla mobilità, ruolo cruciale nei moderni campi di battaglia. La capacità di superare gli ostacoli e le interruzioni sono componenti essenziali dell’addestramento dei pontieri, impiegabili anche in operazioni a favore della comunità in casi di emergenza.

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A Piacenza aumentano le aziende guidate da stranieri

E’ risultato in aumento, alla fine del 2024, il numero delle imprese guidate da stranieri presenti in provincia di Piacenza.

Secondo le analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia su dati Infocamere, infatti, le imprese guidate da stranieri sono salite a 3.980 unità, con un aumento del 4,9% rispetto al 2023.

Piacenza, con una quota che sale al 15,6%, si pone così al secondo posto regionale per l’incidenza di queste imprese sul totale delle attività imprenditoriali.

La classifica relativa alla presenza settoriale pone al primo posto l’edilizia, con un numero di imprese guidate da stranieri pari a 1.700 unità (il 42,7% sul totale) e un aumento del 3,0%.

Non dissimile è il trend delle attività afferenti al commercio (770 imprese guidate da stranieri, pari al 19,3% sul totale), che hanno chiuso il 2024 con 35 unità in più rispetto a quello precedente e con una crescita del 4,8%.

Seguono i servizi rivolti alle imprese, che, con 494 unità attive contro le 458 del 2023, aumentano del 7,9% e rappresentano il 12,4% del totale a delle aziende a guida straniera.

Sono poi in forte aumento altri tre comparti: quello delle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione con 379 unità (9,5% del totale) e +7,4% rispetto al 2023; quello del manifatturiero (6,8% del totale) che, con un +6,7%, segna il passaggio da 255 a 272 unità, e quello dei servizi alla persona con 267 imprese straniere attive (il 6,7% del totale a guida straniera), in aumento del 6,4%.

Infine risultano in aumento (+6,6%) anche le imprese a guida straniera presenti in agricoltura, attestate a 97 unità (2,4% del totale).

L’analisi relativa alla natura giuridica delle imprese guidate da stranieri evidenzia che, per la maggior parte, sono imprese individuali, con 3.226 unità che incidono per l’81,1% sul totale delle imprese guidate da stranieri in provincia di Piacenza. Seguono le società di capitale con 553 unità (13,9%), le società di persone con 178 unità (4,5%), le cooperative -consorzi e altre forme con 23 unità.

Tra i Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri (con riferimento alle sole 3.226 imprese individuali, le uniche per cui è possibile associare la nazionalità al titolare), quello più rappresentato è l’Albania, con 561 imprese individuali e una quota del 17,4% sul totale delle imprese a guida straniera in provincia di Piacenza.

Seguono poi gli imprenditori di diversi Paesi Extra-UE che contano una presenza rilevante tra le imprese piacentine: Marocco con 377, Macedonia con 259, Cina con 208, Ucraina con 135 e Bosnia ed Erzegovina con 121.

Il primo Paese comunitario presente in graduatoria è la Romania con 303 imprese individuali guidate da cittadini provenienti dal Paese dei Carpazi.




Secondo il Comune in piazza Cittadella i lavori “sono fermi, ma non sospesi. I tempi restano quelli del cronoprogramma (540 giorni)”

Come abbiamo già scritto (leggi qui) fra ieri sera e questa mattina le ruspe ed i mezzi di cantiere hanno lasciato l’area dove dovrebbe essere realizzato il parcheggio sotterraneo. Uno spostamento che ha sollevato non pochi interrogativi poiché segue un lungo periodo di inattività. Una sospensione dei lavori, datata fine novembre 2024, originata dalla necessità di spostare una serie di condutture e reti di servizio e che – a quanto ci risulta – dovrebbe essere stata formalizzata – seppure con forte ritardo – all’ente concedente, ovvero il Comune di Piacenza.

L’Amministrazione però, con una nota stampa diffusa nel pomeriggio di oggi sostiene che non vi sia stata “Nessuna sospensione formale dei lavori, dunque, e nessuna ragione che giustifichi interventi da parte del Comune al di fuori dalle sue specifiche funzioni di supervisione e controllo”.

Tralasciando i tecnicismi e parafrasando un antico proverbio verrebbe da dire che “tra il formale ed il reale, ci sta di mezzo il mare” se è vero che dopo il contestatissimo abbattimento delle piante i lavori sono proseguiti per una manciata di giorni e poi sono stati “congelati” e così sono da tre mesi.

Secondo il vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici Matteo Bongiorni però l’orologio del crono-programma starebbe ticchettando senza che nessuno lo abbia stoppato: “I lavori – sono attualmente fermi per ragioni tecniche ma non sono sospesi – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici – il che significa, per dirla in modo semplice, che l’orologio non si è fermato: i tempi per la conclusione dei lavori sono quelli stabiliti nel crono-programma: 540 giorni dalla consegna dell’area di cantiere. Si parla, dunque, di un’opera che dovrebbe vedere la luce nel maggio 2026 e, stando alle interlocuzioni che abbiamo costantemente con il concessionario, si è nei tempi per il completamento dei lavori così come previsto”.

Per lo meno, rimarca l’assessore, questo sarebbe quanto risulta al Comune che in quanto ente appaltante non può intervenire in prima persona nella gestione del cantiere ma “agisce con funzioni di monitoraggio e controllo… Si tratta infatti di un’opera pubblica in fase di realizzazione da parte di un soggetto privato in base a una concessione per la costruzione e gestione dell’opera stessa, ovvero del parcheggio interrato”.

Il comunicato lascia aperta, seppure in subordine, un’altra ipotesi: “In caso contrario, si procederà a mettere in atto tutte le azioni previste. Comprendiamo che i cittadini si facciano domande più che legittime su un cantiere con un impatto così rilevante per la città ma, al momento, non abbiamo elementi per muoverci diversamente da come stiamo già facendo. Nemmeno con riferimento ai mezzi spostati, che il concessionario può gestire come ritiene in base a dinamiche all’interno delle quali il Comune non può intervenire”.

Verissimo, come afferma il vicesindaco, che l’azienda che si occupa dei lavori può legittimamente spostare le proprie ruspe, dove, come e quando vuole, avendone magari necessità in un altro cantiere. Resta il fatto che la tempistica sembrerebbe stridere con l’ipotesi di una rapida ripresa dei lavori all’ombra del Farnese, attesa ai primi di marzo. Perchè sono stati fermi per mesi, sul posto, ed ora che si dovrebbe essere vicini ad una ripartenza, traslocano?

Ad oggi – recita la nota del di Palazzo Mercanti  –  stando a quanto risulta al Comune, non ci sono elementi che consentano di uscire da tale perimetro di azione. In altre parole, gli uffici comunali non hanno motivo di intervenire con azioni diverse da quelle previste dalla funzione di controllo. In questo ambito, nei giorni scorsi c’è stato un sopralluogo sul cantiere da parte del collaudatore dell’opera nominato dall’ente; erano presenti anche il direttore dei lavori che fa capo al concessionario ed era presente anche personale degli Uffici comunali. E, per quanto riguarda le ragioni tecniche che hanno determinato l’attuale stop ai lavori ovvero la necessità di spostare la fognatura, risulta che gli accordi tra concessionario e Iren siano stati raggiunti”.

In effetti l’autorizzazione da parte di Ireti sarebbe arrivata già un mesetto fa, ma nonostante il via libera allo spostamento della rete fognaria non risulterebbero ancora interventi in tal senso.

Tutti, ed in particolare i residenti ed i commercianti della zona, a questo punto, farebbero volentieri a meno di ulteriori colpi di scena e si augurano che di tutto cuore che questo cantiere prosegua con la massima velocità.

Tutto ciò premesso, come ci insegna il tortuoso cammino di questo parcheggio interrato, per ora l’unica certezza è che “Del doman non v’è certezza”.

Questo il testo integrale del comunicato:

Con riferimento al cantiere per la realizzazione del parcheggio interrato di piazza Cittadella, il Comune di Piacenza agisce con funzioni di monitoraggio e controllo avendo come parametri il rispetto del crono-programma fornito dal concessionario e il rispetto del piano economico e finanziario. Si tratta infatti di un’opera pubblica in fase di realizzazione da parte di un soggetto privato in base a una concessione per la costruzione e gestione dell’opera stessa, ovvero del parcheggio interrato.

Ad oggi, stando a quanto risulta al Comune, non ci sono elementi che consentano di uscire da tale perimetro di azione. In altre parole, gli uffici comunali non hanno motivo di intervenire con azioni diverse da quelle previste dalla funzione di controllo. In questo ambito, nei giorni scorsi c’è stato un sopralluogo sul cantiere da parte del collaudatore dell’opera nominato dall’ente; erano presenti anche il direttore dei lavori che fa capo al concessionario ed era presente anche personale degli Uffici comunali.

“I lavori sono attualmente fermi per ragioni tecniche ma non sono sospesi – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Matteo Bongiorni – il che significa, per dirla in modo semplice, che l’orologio non si è fermato: i tempi per la conclusione dei lavori sono quelli stabiliti nel crono-programma: 540 giorni dalla consegna dell’area di cantiere. Si parla, dunque, di un’opera che dovrebbe vedere la luce nel maggio 2026 e, stando alle interlocuzioni che abbiamo costantemente con il concessionario, si è nei tempi per il completamento dei lavori così come previsto. Ed è ciò che naturalmente ci auguriamo. In caso contrario, si procederà a mettere in atto tutte le azioni previste. Comprendiamo che i cittadini si facciano domande più che legittime su un cantiere con un impatto così rilevante per la città ma, al momento, non abbiamo elementi per muoverci diversamente da come stiamo già facendo. Nemmeno con riferimento ai mezzi spostati, che il concessionario può gestire come ritiene in base a dinamiche all’interno delle quali il Comune non può intervenire”.

E, per quanto riguarda le ragioni tecniche che hanno determinato l’attuale stop ai lavori ovvero la necessità di spostare la fognatura, risulta che gli accordi tra concessionario e Iren siano stati raggiunti.

Nessuna sospensione formale dei lavori, dunque, e nessuna ragione che giustifichi interventi da parte del Comune al di fuori dalle sue specifiche funzioni di supervisione e controllo.




Spostati i mezzi di cantiere da piazza Cittadella

Non sarà un colpo di scena ma certamente solleva qualche interrogativo il fatto che, da ieri sera, in piazza Cittadella i mezzi di cantiere presenti stiano lasciando l’area di lavoro. Anche questa mattina alcune ruspe sono state caricate sugli appositi camion ed hanno abbandonato la piazza davanti a palazzo Farnese. Potrebbe essere semplicemente un riposizionamento degli escavatori deciso dalla ditta che si è presa carico dell’appalto e che magari ne ha bisogno in un differente sito. In teoria i lavori di scavo, che si erano fermati poco dopo il contestatissimo abbattimento delle piante, avrebbero dovuto ripartire a giorni: si parlava dei primi di marzo.
L’odierna partenza di ruspe ed affini sembrerebbe nettamente in contrasto con l’ipotesi di una imminente ripresa dello scavo, ma è pur vero che tutta questa vicenda ci ha regalato talmente tanti cambi di fronte e di prospettiva che non bisogna mai dare nulla di scontato. L’appuntamento è per la prossima puntata!

(Qui intanto la risposta del Comune)




A XNL in mostra il genio dei Macchiaioli Giovanni Fattori

Si è tenuta questa presso XNL Piacenza la presentazione della mostra Giovanni Fattori 1825-1908. Il ‘genio’ dei Macchiaioli, a cura di Fernando Mazzocca, Giorgio Marini ed Elisabetta Matteucci. Un grande progetto espositivo che celebra il bicentenario della nascita di uno dei protagonisti del grande naturalismo europeo della seconda metà dell’Ottocento, promossa da Rete Cultura Piacenza, che comprende Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio dell’Emilia e Diocesi di Piacenza-Bobbio.
La mostra, prodotta da Dario Cimorelli Editore, è realizzata con il prezioso sostegno della Banca di Piacenza, e grazie alla fattiva collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, il Comune di Livorno e la Fondazione Livorno.
Alla presentazione, condotta dalla direttrice di XNL Arte Paola Nicolin, sono intervenuti:
Roberto Reggi, Presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Katia Tarasconi, Sindaco di Piacenza, Filippo Cella, vicepresidente vicario della Camera di Commercio dell’Emilia, Massimo Toscani, presidente Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, Roberta Valla, consigliera della Provincia di Piacenza con delega al Turismo, marketing territoriale, rapporti con DTE,
Pietro Boselli, vicedirettore Banca di Piacenza e i curatori della mostra: Fernando Mazzocca ed Elisabetta Matteucci.

Giovanni Fattori 1825-1908
Il ‘genio’ dei Macchiaioli
29 marzo – 29 giugno 2025
XNL Piacenza via Santa Franca 36, Piacenza

Giovanni Fattori (Livorno 1825 – Firenze 1908), protagonista indiscusso del movimento dei Macchiaioli, è stato uno degli artisti più significativi del panorama figurativo europeo dell’Ottocento che ha saputo dominare tutti i generi pittorici. Dalle prime ricerche sulla macchia, che condurranno ad una vera e propria rivoluzione del tradizionale concetto di estetica ottocentesca, agli intensi ritratti, dai paesaggi en plein air ai soggetti di vita rurale e alle scene che esaltano la Maremma, simbolo di quel mondo contadino che Fattori amava e che contrapponeva alla disorientante modernità urbana. Su questi campeggia la straordinaria interpretazione dei soggetti militari, indagati sia nelle manifestazioni più solenni ed epiche delle grandi campagne delle Guerre d’Indipendenza, sia nei momenti più intimi della vita di guarnigione. Di fronte al crollo di tutte le aspirazioni e gli ideali riposti nell’Unità, la sua produzione, mai scontata e sempre distante da una retorica celebrativa, è stata accompagnata da una personale riflessione etica, al punto da rappresentare una delle testimonianze più autentiche e coerenti del nostro Risorgimento. A lui XNL Piacenza, centro per le arti contemporanee della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dedica, dal 29 marzo al 29 giugno 2025, la mostra Giovanni Fattori 1825-1908. Il genio dei Macchiaioli a cura di Fernando Mazzocca, Giorgio Marini ed Elisabetta Matteucci.

La mostra – organizzata in occasione del bicentenario della nascita e della prossima uscita del catalogo ragionato, a cura di Giuliano Matteucci – si propone di rinnovare la memoria di Fattori offrendo una nuova interpretazione della sua figura e della sua opera, concentrandosi sulle peculiarità e l’unicità dell’artista e dell’uomo in rapporto al panorama dell’arte italiana del XIX secolo.

Una particolare attenzione viene dedicata alla produzione grafica dell’artista, composta da acqueforti di straordinaria bellezza, che rivelano la sua capacità di rinnovare il linguaggio attraverso una tecnica nuova, complementare alla pittura. Grazie alla collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica di Roma, in mostra vengono esposti disegni e acqueforti inedite che testimoniano l’evoluzione stilistica dell’artista e il suo impatto sulla grafica italiana del Novecento.
Tale antologica si avvale, inoltre, della collaborazione dell’Istituto Matteucci di Viareggio e Milano, che in questa occasione mette a disposizione una selezione di opere che documentano la complessità artistica di Fattori, dal periodo della “macchia” fino a sviluppi che anticipano tendenze del Novecento.

L’arte di Fattori ha lasciato un’impronta indelebile anche sulla cultura del XX secolo, come documentano saggi critici e opere di artisti contemporanei come Ugo Ojetti, Emilio Cecchi e Giorgio de Chirico. Le sue opere hanno ispirato anche importanti registi italiani tra cui Luchino Visconti, che ha utilizzato le atmosfere fattoriane nei suoi film sul Risorgimento, come Senso (1954) e Il Gattopardo (1963).

La mostra si conclude con un’area dedicata al contemporaneo, dove l’arte di Elger Esser offrirà una riflessione visiva unica. Le sue fotografie, caratterizzate da un affascinante equilibrio tra paesaggio e memoria storica, introducono una dimensione contemporanea che dialoga in modo intenso con il naturalismo ottocentesco di Fattori. Questo incontro tra epoche distanti arricchisce la mostra di una nuova prospettiva, creando un ponte tra il passato e il presente che amplifica il valore dell’esperienza artistica proposta da XNL. Un contrasto stimolante che invita il visitatore a riflettere sul continuo e dinamico sviluppo dell’arte, offrendo uno spunto di riflessione su come la memoria storica possa essere reinterpretata e attivata oggi.

“Nell’anno del bicentenario della nascita di Giovanni Fattori – ha detto Roberto Reggi Presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano – la nostra Fondazione, insieme a tutta la Rete Cultura Piacenza, celebra uno dei maggiori pittori italiani dell’Ottocento che, con la sua opera, tra realismo e naturalismo, ha saputo raccontare e rinnovare il tema del paesaggio, registrandone la bellezza fra luci e ombre, ma anche aprire riflessioni profonde e attuali sul rapporto fra vita rurale e modernità urbana, sulla guerra, sulla natura.
L’esposizione trova la sua sede naturale in XNL Piacenza, uno spazio che in poco tempo ha saputo integrarsi nel sistema della cultura a Piacenza, svolgendo fin da subito una funzione di crocevia fra i diversi linguaggi artistici della contemporaneità, le epoche e le istituzioni culturali.
In questo solco nasce la mostra Giovanni Fattori (1825-1908). Il ‘genio’ dei macchiaioli, un progetto di respiro nazionale frutto del lavoro di squadra fra istituzioni che, ancora una volta, insieme, promuovono la valorizzazione turistica e culturale del territorio, guardando a un pubblico ampio, oltre i confini di Piacenza. Una mostra importante, che presenta una ricchissima selezione di capolavori e che, è il nostro augurio, sorprenderà i visitatori. Ringrazio tutte le persone che stanno lavorando in queste settimane al progetto – i curatori, la casa di produzione, lo staff di XNL e della Fondazione – e ringrazio la Banca di Piacenza, partner prestigioso e affidabile che ancora una volta è a fianco di Rete Cultura Piacenza”.

“Con l’organizzazione di questa mostra-evento, XNL Piacenza – ha affermato Katia Tarasconi, sindaco di Piacenza – si conferma più che mai come polo di riferimento culturale e artistico sul territorio, in sinergia con la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e con tutte le componenti di Rete Cultura Piacenza, in un impegno corale e di reciproca valorizzazione che ambisce a dare al nostro territorio un respiro sempre più alto in termini di qualità dell’offerta e attrattività. Nella figura di Giovanni Fattori si celebra un Maestro che ha caratterizzato, con la sua impronta, uno dei Movimenti più significativi della pittura italiana del XIX secolo, ripercorrendo la storia e l’evoluzione dell’artista con profondità e dinamismo che culminano, non a caso, nel dialogo con la contemporaneità. Grazie alla collaborazione e al lavoro di squadra tra le istituzioni, Piacenza ha intrapreso un percorso che sta dando risultati importanti: la mostra che ci accompagnerà nei prossimi mesi ne è un esempio ed è motivo non solo di orgoglio, così come di riconoscenza nei confronti di tutte le realtà che vi hanno contribuito, ma rappresenta uno stimolo ulteriore a proseguire, insieme, in questa direzione, investendo in bellezza, arte e cultura come elementi chiave di sviluppo”.




Guida senza patente, assicurazione e revisione e non si ferma all’alt dei carabinieri: denunciato

Un giovane di 27 anni nel pomeriggio di domenica 16 febbraio, intorno alle 15,30 a Fiorenzuola d’Arda, mentre era alla guida della sua auto non si è fermato all’alt di una pattuglia del Radiomobile che stava facendo un normale controllo alla circolazione stradale in località Barabasca. Ne è nato un inseguimento con la gazzella del Radiomobile a tallonare il fuggitivo. Si sono vissuti anche momenti di paura per le pericolose manovre effettuate nel centro della cittadina della Val d’Arda.
Il giovane automobilista in un primo momento è riuscito ad eludere gli uomini dell’Arma e a fra perdere le proprie tracce. Dopo gli immediati accertamenti, i militari si son presentati a casa del 27enne che nel frattempo aveva tentato di “nascondere” la sua auto lontano dalla propria abitazione, e lo hanno portato in caserma. Alla fine di tutti gli accertamenti è emerso che il giovane si era messo alla guida con patente sospesa, senza assicurazione e revisione dell’auto. Per questo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e sanzionato per guida con patente sospesa per omessa presentazione a visita medica, per mancato arresto all’alt, per velocità pericolosa, per circolazione con assicurazione scaduta e revisione scaduta. (in totale circa 1.600 euro di sanzioni). L’auto è stata sequestrata.




Occupano una casa e si allacciano alla corrente elettrica: denunciati

Si erano stabiliti abusivamente all’interno di una casa ed avevano effettuato anche un rudimentale, quanto pericoloso, allaccio alla rete elettrica: attraverso un ponte elettrico a monte del contatore erano riusciti ad alimentare l’impianto della casa.
I carabinieri di Fiorenzuola d’Arda, sabato 16 febbraio, hanno scoperto due giovani, uno straniero di 26 anni, irregolare sul territorio nazionale ed un giovane di 17 anni, che avevano occupato abusivamente l’abitazione disabitata in Fiorenzuola d’Arda. L’immobile è di proprietà di un imprenditore che aveva segnalato l’abusiva occupazione dell’immobile nonché l’irregolare allacciamento abusivo alla fornitura di energia elettrica, come anche attestato da un tecnico fatto appositamente intervenire sul posto. Dopo le formalità di rito, i due giovani sono stati denunciati per invasione di edifici e furto in concorso. Il 26enne, irregolare sul territorio nazionale, è stato anche invitato a presentarsi presso la questura di Piacenza per regolarizzare la propria posizione, mentre il 17enne è stato affidato ai servizi sociali del Comune, perché i genitori non ne avevano denunciato l’allontanamento e si sono mostrati disinteressati a riassumere la custodia.




Tamponamento fra camion sulla A1

Tamponamento fra due autoarticolati nella serata di oggi, poco dopo le 20, sull’autostrada A1 al km. 83 tra Fiorenzuola e Fidenza.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Fiorenzuola e soccorritori del 118. Due persone sono state portate all’ospedale Vaio di Fidenza in condizioni serie, ma non in pericolo di vita. A causa dell’incidente si sono formate code in direzione sud.