Studenti della Cattolica negli Stati Uniti con Networking Catholics

Il progetto pilota promosso dal Centro Pastorale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ha portato un gruppo di studenti dei campus di Piacenza e Cremona a vivere un’esperienza di crescita formativa, culturale e spirituale oltreoceano.

Venti giorni intensi negli Stati Uniti, con tre tappe principali — Washington DC, New York e l’Ohio — durante i quali i partecipanti hanno seguito un corso di inglese, preso parte a incontri esclusivi e partecipato a un grande evento con oltre 3mila giovani. Questo è Networking Catholics, un’iniziativa che unisce eccellenza accademica e radicamento nella fede, attuando l’invito di Papa Francesco a proporre veri percorsi di leadership per i giovani (Christus Vivit, n. 245).

Gli studenti, seguiti da don Luigi Tolomelli, assistente pastorale, hanno fatto ingresso a Washington proprio in occasione del 4 luglio, giorno dell’Independence Day.

Dal punto di vista accademico, l’esperienza ha previsto la frequenza di un corso intensivo di lingua che ha reso possibile un confronto diretto durante una fireside chat con il professor Andreas Widmer, direttore del Center for Principled Entrepreneurship alla Catholic University of America. Ex Guardia Svizzera e imprenditore, Widmer ha illustrato una visione dell’impresa ispirata ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa, insistendo sull’importanza di un approccio orientato al servizio. Gabriele Arezzo, studente di Gestione d’azienda, commenta: «In lui ho trovato un modello di riferimento, capace di dimostrare che fede e lavoro possono convivere pienamente, senza compromessi».

Anche sul fronte culturale l’agenda è stata fitta di esperienze. Gli studenti hanno soggiornato a Brookland, cuore “cattolico” della capitale a pochi minuti da Capitol Hill, incontrando diverse personalità quali Brian Burch, ambasciatore USA presso la Santa Sede, e partecipando a momenti conviviali in luoghi storici come il Cosmos Club e l’University Club. Non sono mancati spazi di svago, dal musical Les Misérables al Kennedy Center fino a una serata al pub storico “Hawk & Dove”. Giacomo Minelli, iscritto a Agricultural and Food Economics, ha raccontato: «Ciò che più porto con me sono le relazioni. È stata un’esperienza da insider, non da semplici visitatori». Memorabile anche il “Good-by Spaghetti Party” organizzato presso la parrocchia di Saint Anthony of Padua, con studenti ai fornelli per servire carbonara e tiramisù a un gruppo di ospiti speciali. «Carbonara… semplicemente fantastica!», ha esclamato Elaine Scheller, responsabile parrocchiale.

Il cammino ha avuto una forte dimensione spirituale. Ogni giornata è stata scandita dall’Adorazione eucaristica, momento che ha aiutato i ragazzi a interiorizzare la ricchezza vissuta e a dare senso all’esperienza.

Conclusione del percorso: un road trip che li ha portati a New York e poi alla Franciscan University di Steubenville, dove hanno partecipato alla Youth Conference con tremila giovani sul tema “Consumed”. Sono stati tre giorni intensi di preghiera, testimonianze e musica. «Non conoscevamo le famiglie che ci hanno ospitato, eppure ci siamo sentiti accolti come a casa grazie alla fede condivisa», racconta Antonio Bozzella, studente di Giurisprudenza. «Vedere migliaia di giovani in preghiera è stato davvero toccante».

Il progetto è stato reso possibile grazie al supporto del Centro Pastorale, della Facoltà di Economia e Giurisprudenza, di Cattolica International e della Fondazione Invernizzi. Tra i frutti più importanti c’è il rafforzamento della rete tra università cattoliche, che apre future collaborazioni di particolare rilievo, soprattutto con la Catholic University of America di Washington e la Franciscan University di Steubenville.




Alla Cattolica i primi 5 dottori in “Sostenibilità e impresa”

È nato per dare una risposta concreta alla crescente domanda di competenze legate alla transizione sostenibile nel mondo delle imprese, e celebra già il primo traguardo importante. Il corso di laurea magistrale in Gestione d’azienda – profilo Sostenibilità festeggia, infatti, i suoi primi laureati, nel campus di Piacenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono Claudia Martinetto, Emanuele Patti, Leonardo Catelli, Edoardo Giuri e Bernardo Mori.

«Ciascuno di loro ha sviluppato un percorso originale e concreto, capace di coniugare una solida preparazione accademica con esperienze sul campo in aziende e società di consulenza sensibili ai temi della sostenibilità – spiega Francesco Timpano, coordinatore del nuovo profilo voluto dalla Facoltà di Economia e Giurisprudenza. – La nascita di questo percorso formativo permette di realizzare un progetto di networking con imprese, istituzioni, think tank e associazioni che si occupano a vario livello di sostenibilità. Il profilo Sostenibilità, inoltre, fornisce una formazione di livello avanzato per l’assunzione di posizioni qualificate, anche di carattere direttivo e gestionale, in diversi contesti e funzioni aziendali. Con una specifica connotazione connessa ai temi della sostenibilità nelle loro diverse manifestazioni all’interno dei processi di gestione aziendale».

Claudia Martinetto, sotto la supervisione della professoressa Franca Cantoni, ha approfondito il tema dell’integrazione dei fattori ESG nei sistemi di welfare aziendale, con una tesi intitolata “L’integrazione dei fattori ESG nei sistemi di welfare aziendale: opportunità e sfide”. «Il percorso di laurea magistrale in Gestione d’azienda – profilo Sostenibilità è stato un’occasione di crescita profonda, sia sul piano professionale che personale» racconta la neolaureata. «Ho imparato che la sostenibilità non è solo un concetto da studiare, ma un approccio concreto per leggere il presente e costruire il futuro». Claudia ha svolto lo stage in Cerved. «Attraverso lo studio e l’esperienza diretta ho maturato consapevolezza e spirito critico, portando con me conoscenze, domande aperte e desiderio di contribuire a un modo di fare impresa più responsabile».

Lo sguardo rivolto verso il futuro l’accomuna alla visione di Emanuele Patti, che ha preparato la tesi “La misurazione e valorizzazione delle soft skills in ambito aziendale: metodi tradizionali e approccio Soft Lab”, con la supervisione della professoressa Franca Cantoni. «Accostando competenze e nozioni tecniche a uno sviluppo in termini di sensibilità e consapevolezza, questo corso mi ha consentito di focalizzarmi sul futuro, valorizzandone una sfumatura condivisa e socialmente utile» spiega Emanuele, che ha fatto lo stage a Thimus. «Durante l’esperienza lavorativa, ho potuto esprimere le mie capacità ed attitudini. L’approccio orientato al futuro, sia dell’Università Cattolica sia dell’azienda, mi hanno consentito di intraprendere anche un percorso imprenditoriale che si concretizzerà con l’apertura formale di una start-up, nata proprio nel contesto universitario».

«Una consapevolezza crescente» è, invece, la chiave del percorso di Leonardo Catelli. «Le sfide ambientali e sociali non sono più soltanto una questione etica, ma una leva strategica per la competitività delle imprese, aspetto che ho approfondito anche nel mio lavoro di tesi». Leonardo, con la supervisione del professor Giovanni Guastella, ha indagato la relazione tra performance di sostenibilità delle imprese e costo del debito. Il suo tirocinio, presso la società di consulenza Vivida & Partners a Piacenza, ha rappresentato «un’occasione per mettere alla prova sul campo quanto appreso durante il percorso accademico» perché «mi ha fatto capire quanto questi temi influenzino, in modo concreto, le scelte aziendali».

Lo ha capito bene anche Bernardo Mori, che ha discusso una tesi sulla rendicontazione di sostenibilità con la professoressa Anna Maria Fellegara, affrontando uno degli ambiti più attuali della governance aziendale. «Il mio percorso magistrale è stata un’esperienza formativa molto stimolante, ricca di spunti concreti» racconta Bernardo. «I corsi che ho seguito mi hanno permesso di sviluppare competenze trasversali, con collaborativo e curiosità. Elementi che si sono rivelati fondamentali anche durante il mio stage nella funzione ESG di PwC».

Edoardo Giuri, infine, ha lavorato con il professor Riccardo Torelli sulla tesi “Etica aziendale nell’era dell’intelligenza artificiale” con l’obiettivo di delineare un modello di implementazione che contempli un equilibrio ottimale tra efficienza operativa, equità distributiva e responsabilità etica. La sua esperienza di stage ha riguardato l’audit in KPMG e ha permesso una esperienza sul campo particolarmente sfidante.

«Avendo un background giuridico, il profilo Sostenibilità di questo corso è stato un’occasione preziosa per ampliare lo sguardo sui reali problemi del management contemporaneo» spiega Edoardo. «Il percorso, fortemente orientato alle applicazioni pratiche dei temi legati alla sostenibilità, mi ha permesso di affrontare le sfide della gestione aziendale da una prospettiva nuova e stimolante. Il networking tra studenti e professori mi ha coinvolto in modo diretto e mi ha permesso di immedesimarmi nelle dinamiche operative delle imprese, sviluppando competenze trasversali». Competenze, queste, sempre più ricercate e apprezzate dalle imprese. Per questo motivo il corso di coordinato dal professor Timpano si pone l’obiettivo di formare figure professionali capaci di integrare solide competenze economico-manageriali con sensibilità ambientale, responsabilità sociale e capacità di analisi dei dati ESG.

In un contesto economico in cui la sostenibilità è diventata una leva strategica e competitiva, ed è sempre più forte la domanda di giovani professionisti capaci di interpretare il cambiamento e guidare le organizzazioni verso modelli più responsabili, trasparenti e duraturi, il traguardo raggiunto da Claudia, Emanuele, Leonardo, Bernardo e Edoardo è solo l’inizio. Il meglio deve ancora venire.




Monoposto da corsa. I campioni nazionali del liceo Respighi di Piacenza pronti per il mondiale a Singapore

Cinque studenti del Liceo Scientifico “Lorenzo Respighi” di Piacenza – Martina Rocca, Noemi Scarico, Alexandru Cater, Alessandro Morganti e Almin Salkic – compongono lo Hammer Team, vincitore della finale nazionale 2024 del programma STEM Racing (ex F1 in Schools), una delle competizioni educative più prestigiose a livello internazionale. Ora, forti del titolo di campioni italiani, si preparano a rappresentare l’Italia alle World Finals di Singapore nel settembre 2025.

Il programma STEM Racing coinvolge studenti di tutto il mondo nella progettazione, costruzione e gestione di mini monoposto da corsa, con l’obiettivo di sviluppare competenze in Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, promuovendo allo stesso tempo il lavoro di squadra, il problem solving e la creatività. I team, come vere e proprie scuderie, non si limitano alla progettazione tecnica: curano anche aspetti legati alla comunicazione, alla ricerca di sponsor e alla gestione finanziaria del progetto.

 

Hammer Team rappresenta una di queste eccellenze. Composto da studenti provenienti da diversi indirizzi e classi del liceo piacentino, il gruppo lavora come una startup, suddividendo i ruoli tra engineering, management ed enterprise. A guidarli in questo percorso educativo e umano ci sono due docenti dell’istituto, la professoressa Samantha Aimi e il professor Elvis Nasic, che hanno svolto il ruolo di mentori, accompagnando i ragazzi senza mai limitare la loro autonomia e creatività.

 

Un momento fondamentale del cammino del team è stato l’invito a Expo 2025 Osaka, dove il progetto è stato selezionato dal Ministero dell’Istruzione tra le 10 migliori pratiche educative italiane. Al Padiglione Italia, il gruppo ha avuto l’opportunità di presentare il proprio lavoro a un pubblico internazionale, dialogando con visitatori, famiglie, professionisti e istituzioni. L’interesse suscitato è stato straordinario: in molti hanno atteso anche sette ore per accedere al padiglione e conoscere progetti come quello dei ragazzi piacentini.

Il team ha inoltre avuto l’occasione di confrontarsi con esponenti di rilievo, come il Ministro dell’Istruzione e del Merito, ricevendo riconoscimenti e incoraggiamenti che hanno ulteriormente valorizzato l’impegno portato avanti. Durante il soggiorno, le visite a Kyoto e Hiroshima hanno completato l’esperienza formativa, offrendo spunti di riflessione e una maggiore consapevolezza culturale. Il contatto con la cultura giapponese e il suo equilibrio tra tradizione e innovazione ha lasciato un segno profondo nei ragazzi, rafforzando la loro motivazione in vista della sfida mondiale.

Oggi, in vista della trasferta a Singapore, il team è chiamato a sostenere anche un importante sforzo economico. Per questo è stata attivata una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma IDEARIUM, promossa dal Ministero dell’Istruzione. Oltre a coprire i costi di viaggio, logistica e materiali tecnologici, la raccolta rappresenta un invito alla partecipazione collettiva, un’opportunità per tutta la comunità di supportare un progetto che incarna i valori dell’innovazione, dell’inclusione e della sostenibilità.

Il progetto ha trovato il sostegno del Comune di Piacenza, in particolare dell’assessore Brianzi, e di numerosi partner locali e nazionali, tra cui PETRONAS Lubricants International, Dallara, Innovation Farm, Emerson Biffi, CShark, SKF, Nanoprom, Crono Express, Pallex Italia, BCC, Lafer, Confindustria Piacenza, LPR, Hammer Time Magazine, De Leo Group, Bussandri e DWR.

L’Hammer Team è pronto a portare il nome del liceo Respighi e di Piacenza nel mondo, mostrando che anche da una realtà locale possono nascere progetti di respiro globale. Ogni contributo alla raccolta fondi è un gesto concreto di fiducia nel futuro di questi giovani e nella forza della scuola come laboratorio di crescita, talento e visione.

Per sostenere il team e contribuire alla realizzazione del progetto:

https://idearium.pubblica.istruzione.it/crowdfunding/progetti/83962/dettaglio




Il numero chiuso ed il test di medicina aboliti solo “per finta”. Gli studenti costretti all’alienante DAD

Dopo tanta attesa va in scena la criticatissima riforma dell’accesso all’università di medicina voluta dal ministro dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini. Strombazzata ai quattro venti come l’abolizione del test di medicina è in realtà tutt’altra cosa ed in pratica non fa altro che rinviare a dopo un quadrimestre di studio la selezione.

La recente riforma dell’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, entrata in vigore con il DL 15 maggio 2025, n. 71, e i successivi decreti attuativi (Decreto Ministeriale n. 418 del 30-05-2025), è stata presentata come una soluzione ai problemi del vecchio sistema, in particolare l’abolizione del numero chiuso e del test “a crocette”.

Tuttavia, un’analisi approfondita delle nuove disposizioni rivela che molte delle criticità passate permangono, e ne emergono di nuove, gettando un’ombra sulla qualità della formazione medica e sul benessere degli studenti

Nonostante gli annunci, il numero chiuso, ovvero l’accesso programmato a medicina, non è stato eliminato. La riforma introduce invece un “semestre filtro” di quattro mesi, durante il quale gli studenti frequenteranno corsi di fisica, chimica, propedeutica biochimica e biologia, seguiti da un test nazionale per la selezione finale che sarà una vera sfida all’OK Corral, un tutti contro tutti dagli esiti incerti ed imprevedibili, fortemente condizionata dal livello formativo e didattico che ciascuna università saprà dare. La riforma valorizza prevalentemente le competenze nozionistiche, attraverso domande basate sulla memoria, a discapito del pensiero critico, della logica e della cultura generale che i precedenti test, seppur imperfetti, provavano a rilevare. L’Ordine dei medici e numerosi professionisti del settore hanno già espresso preoccupazione, affermando che la riforma disorienterà e penalizzerà gli studenti. La possibilità di riprovare l’iscrizione al semestre filtro per ben tre anni contribuisce ad aumentare lo stress e l’ansia dei ragazzi che rischiano di rimanere matricole a vita e di perdersi lungo il percorso. Ogni volta lo studente deve ripetere lo stesso percorso in una sorta di malsano loop temporale.

Uno degli aspetti più allarmanti della riforma riguarda la modalità di erogazione dei corsi del semestre filtro. Dai primi dati raccolti, circa l’80% delle università ha optato per lezioni online.

Se da un lato la didattica a distanza (DAD) può mitigare le difficoltà logistiche legate al gestire decine di migliaia di studenti in strutture universitarie spesso inadeguate, dall’altro solleva gravi dubbi sulla qualità formativa. La DAD, infatti difficilmente garantisce la qualità formativa richiesta per un percorso così delicato e impegnativo come quello medico. Questo approccio rischia di portare a una situazione in cui gli studenti, anziché vivere appieno l’esperienza universitaria e costruire relazioni formative, si trovano a vivere a casa, in solitudine, con i rischio di depressione ed alienazione. Un disastro annunciato i cui danni si sono già visti durante il Covid.

La possibilità di una formazione mista, con lezioni in aula e in streaming contemporaneamente, crea inoltre una disparità qualitativa tra chi può beneficiare dell’insegnamento dal vivo e chi no. La critica più profonda è che la riforma non risolve il problema della selezione di studenti realmente motivati.

La scelta della DAD da parte di molte università è una soluzione obbligata (ma no qualitativa) davanti al rischio di sovraffollamento e alle difficoltà organizzative. Tuttavia, ciò non elimina scogli di natura economica per le famiglie. Nonostante la DAD possa far risparmiare sugli affitti per i fuori sede in un primo momento, le famiglie dovranno comunque sostenere una quota forfettaria di iscrizione al semestre filtro e l’acquisto di materiale didattico, il tutto nella totale incertezza sul futuro. La situazione si complica ulteriormente considerando che gli studenti iscritti temporaneamente al semestre filtro non sono formalmente immatricolati. Questo status provvisorio comporta la probabile esclusione da borse di studio, mense universitarie, alloggi pubblici e altre misure previste dal diritto allo studio. Per i circa 70-80mila studenti attesi al semestre filtro, e con le città con il maggior numero di iscritti – Milano, Roma, Torino, Bologna e Padova – che sono notoriamente quelle con gli affitti più cari, si prefigura un vero e proprio caos abitativo per coloro che supereranno il test nazionale dopo quattro mesi e che si ritroveranno a cercare alloggi in un mercato già saturo e costoso, con la disponibilità di case che rischia di essere drasticamente ridotta in quella fase avanzata dell’anno accademico. Allo stesso modo tutti coloro che avevano abitazioni da affittare in prossimità delle facoltà di medicina rischiano di trovarsi i locali sfitti per i primi quattro mesi dell’anno, con conseguente danno economico.

In sintesi, la riforma, lungi dal risolvere i problemi dell’accesso a medicina, sembra perpetuare e persino esacerbare le criticità preesistenti, introducendo nuove forme di stress, disparità e incertezza per decine di migliaia di giovani aspiranti medici.

Medicina: cosa fa l’Università di Parma

Anche la vicina Università di Parma, dove tanti studenti della nostra città tradizionalmente frequentano medicina ha scelto – per ovvi motivi di spazio – di puntare sulle lezioni a distanza. Vediamo qui di seguito come funzionerà per questo ateneo.

Lezioni erogate in modalità telematica sincrona, dal 1° settembre al 4 novembre.

Parma, 15 luglio 2025 – L’Università di Parma rende note le caratteristiche delle lezioni del “semestre filtro” per i corsi in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina veterinaria. Com’è noto, la riforma delle modalità di ammissione a questi corsi ha infatti istituto una sorta di semestre “propedeutico”, senza test d’ingresso, durante il quale studentesse e studenti dovranno partecipare a lezioni a frequenza obbligatoria di chimica e propedeutica biochimica, fisica e biologia, per un totale di 18 crediti (6 per insegnamento), in una sede inserita come prima scelta.

Al termine del semestre filtro, dagli esiti degli esami scaturirà una graduatoria nazionale che determinerà l’accesso ai corsi Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina veterinaria.

LE LEZIONI

Per quanto riguarda l’Università di Parma, le lezioni del “semestre filtro” saranno erogate in modalità telematica sincrona, al fine di garantire equità a studentesse e studenti fuori sede.

La frequenza sarà rilevata telematicamente.

Il periodo di lezioni sarà dal 1° settembre al 4 novembre.

L’orario delle lezioni sarà strutturato dal lunedì al giovedì, mentre il venerdì saranno previsti momenti di ripasso e approfondimento. Il materiale didattico (slide delle lezioni) sarà caricato sulla piattaforma Elly.

A fine agosto (data ancora da definire) sarà organizzata una “lezione zero”, sempre da remoto, per dare il benvenuto a studentesse e studenti del semestre filtro.

COME ISCRIVERSI AL SEMESTRE FILTRO

Si ricorda che per iscriversi al semestre filtro occorre innanzitutto effettuare la registrazione sulla piattaforma nazionale Universitaly entro le 17 del 25 luglio 2025. In questa fase è necessario indicare anche un corso di laurea “affine” (di ambito biomedico, sanitario, farmaceutico o veterinario) al quale ci si potrà iscrivere se non si sarà ammesse/i a Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria o Medicina veterinaria. Questa è un’altra delle novità della riforma.

Una volta fatta la registrazione su Universitaly e scelta Unipr come sede, si può procedere con l’iscrizione al semestre filtro all’Università di Parma tramite la piattaforma Esse3 – Segreteria online: le iscrizioni sono aperte dal 3 luglio e si chiudono alle 17 del 25 luglio.

L’iscrizione al semestre filtro è una procedura che richiede tempo per essere portata a termine. Per questo si sconsiglia di effettuarla a ridosso della scadenza.

I “CORSI AFFINI” DISPONIBILI NELL’OFFERTA FORMATIVA UNIPR

Questi i “corsi affini” tra cui scegliere nell’offerta formativa dell’Università di Parma: Biologia (L-13), Biotecnologie (L-2), Chimica e tecnologia farmaceutiche (LM-13), Farmacia (LM-13), Scienze animali (L-38), Assistenza sanitaria (L/SNT4, corso interateneo con sede amministrativa l’Università di Modena e Reggio Emilia), Educazione professionale (L/SNT2), Infermieristica (L/SNT1), Ortottica ed assistenza oftalmologica (L/SNT2), Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (L/SNT4).

CONTRIBUTO FORFETTARIO

Per iscriversi al semestre filtro è richiesto il pagamento di un contributo forfettario di 250 euro entro il 25 luglio 2025. Ci sono però casi in cui questo contributo può essere ridotto o azzerato.

ESAMI E GRADUATORIA NAZIONALE

Al termine del semestre filtro studentesse e studenti dovranno sostenere gli esami di chimica e propedeutica biochimica (6 crediti), fisica (6 crediti) e biologia (6 crediti). Le prove d’esame saranno uguali a livello nazionale e si svolgeranno in contemporanea, nello stesso giorno. Ci saranno due appelli: il primo il 20 novembre e il secondo il 10 dicembre, sempre alle 11.

I punteggi conseguiti nei singoli esami saranno validi per la formazione della graduatoria nazionale.

INFO DI DETTAGLIO E CONTATTI

Tutte le info dettagliate e i contatti sono disponibili sul sito web dell’Università di Parma, nella pagina dedicata al semestre filtro

https://www.unipr.it/accesso-ai-corsi-di-medicina-e-chirurgia-odontoiatria-e-protesi-dentaria-e-medicina-veterinaria




Fratelli d’Italia: “La Regione mantenga gli impegni su Medicina a Piacenza. Basta sedi provvisorie”

I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri (primo firmatario) e Priamo Bocchi (secondo firmatario) hanno depositato un’interrogazione alla Giunta regionale per fare piena luce sulla situazione, ancora oggi poco chiara, riguardante la sede definitiva del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicine and Surgery dell’Università di Parma, attivo dal 2021 presso la città di Piacenza.

«Dopo anni di annunci e protocolli firmati – dichiarano Tagliaferri e Bocchi – nulla sembra essersi mosso in merito al recupero dell’ex ospedale militare di via Palmerio, che secondo gli impegni istituzionali sottoscritti nel 2022 avrebbe dovuto diventare la sede definitiva del corso. Al contrario, ci ritroviamo oggi con una sede provvisoria presso un ex centro di formazione bancario, in via San Bartolomeo, concessa per sei anni. Una soluzione certamente comoda, ma lontana anni luce dall’idea di un polo universitario integrato con il sistema ospedaliero, come auspicato dallo stesso Rettore dell’Ateneo di Parma».

Con l’interrogazione presentata, i consiglieri di Fratelli d’Italia chiedono alla Giunta regionale se intenda dare concreta attuazione al protocollo d’intesa del 2022, che impegnava la Regione stessa alla ricerca dei fondi per la ristrutturazione dell’ex ospedale militare. Si chiede inoltre se nel progetto del nuovo ospedale di Piacenza – da realizzarsi con formula di Partenariato Pubblico Privato – sia prevista una sede idonea per ospitare il corso universitario in lingua inglese.

«Siamo di fronte a una mancanza di visione – continuano Tagliaferri e Bocchi – e a una gestione che rischia di penalizzare sia gli studenti, che oggi sono oltre 300 e arriveranno a 440 dal prossimo anno, sia il territorio, che merita una progettualità seria, duratura e coerente con le esigenze formative e sanitarie. In particolare chiediamo anche chiarezza su chi pagherà l’affitto o le eventuali spese di ristrutturazione del nuovo campus temporaneo, quali siano oggi le “Sedi Ulteriori” universitarie presso l’Ausl di Piacenza, quanti e quali docenti siano effettivamente presenti, con che titoli e che competenze in lingua inglese, e dove vengano svolti i tirocini degli studenti, considerato che i reparti ospedalieri locali non sembrano in grado di accoglierli tutti».

Fratelli d’Italia ribadisce quindi la necessità di un serio investimento sull’alta formazione in ambito medico, senza soluzioni tampone né continui rinvii.

«L’istituzione del corso Medicine and Surgery a Piacenza rappresenta un’opportunità strategica per tutta la provincia, ma occorre evitare che si trasformi in un’occasione sprecata per mancanza di visione e concretezza – concludono i consiglieri –. La Regione Emilia-Romagna, che ha sostenuto l’avvio del progetto, non può ora voltarsi dall’altra parte».

 




Nuovi presidi in due scuole piacentine. Alla Dante Carducci arriva Monica Caiazzo. Adriana Santoro dall’Isii Marconi all’istituto comprensivo Parini di Podenzano

E’ stato pubblicato oggi dall’Ufficio Scolastico regionale dell’Emilia Romagna il decreto relativo alle conferme ed agli spostamenti dei dirigenti scolastici, quelli che un tempo venivano chiamati presidi.

Due le novità che emrgono dal documento ufficiale. La prima è la nomina di Monica Caiazzo quale nuova dirigente della scuola media Dante Carducci (proviene dal Quinto Circolo). Dopo la reggenza di un anno del professor Alberto Mariani (nominato nel 2024 alla guida del Raineri Marcora) la media torna ad avere un preside effettivo.

Altra novità il trasferimento della professoressa Adriana Santoro dall’Isii Marconi all’istituto comprensivo Parini di Podenzano.




Incontri con l’unità cinofila e gli operatori del sorriso alla scuola primaria di Pontenure

Poco prima dell’interruzione scolastica per le ferie estive il comitato di Piacenza della Croce Rossa Italiana ha promosso due incontri speciali presso la scuola primaria “Giana Anguissola” di Pontenure, grazie al coordinamento della maestra Erica Bazzoni.

L’iniziativa ha coinvolto circa 150 bambini con l’obiettivo di avvicinarli ai valori della solidarietà, dell’empatia e del volontariato, promuovendo il benessere emotivo e la capacità di affrontare le difficoltà con resilienza.

Il primo incontro ha visto protagonisti i volontari del gruppo ACAS dell’unità cinofila, insieme ai loro cani addestrati. Attraverso una dimostrazione pratica, i bambini hanno potuto osservare le abilità dei cani e comprendere il ruolo fondamentale che possono avere nelle attività di soccorso e nella ricerca di persone. La partecipazione è stata entusiasta: i bambini hanno fatto domande, riso, applaudito e, alla fine, accarezzato i cagnolini, sperimentando in prima persona il valore della relazione tra uomo e animale.

Il secondo appuntamento, ha portato a scuola gli operatori del sorriso del gruppo “Gli Inkollati” di Piacenza. I volontari, con naso rosso e abiti colorati, hanno raccontato l’esperienza della clownterapia all’interno della Croce Rossa, coinvolgendo i bambini in giochi, attività teatrali e momenti di fantasia. Oltre al divertimento, è stata l’occasione per conoscere meglio l’azione della Croce Rossa e il potere del sorriso come strumento di cura e vicinanza.

Due giornate ricche di emozioni, che hanno lasciato un segno profondo nei piccoli partecipanti e che confermano l’importanza di iniziative capaci di coniugare educazione, ascolto e gioia.




 Erogatori d’acqua potabile filtrata per le scuole primarie di Piacenza per evitare l’uso delle bottigliette di plastica

Una rete di 19 erogatori di acqua potabile filtrata sarà installata nelle scuole primarie di Piacenza. Nel pomeriggio di oggi la Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo, finanziato con un contributo di 90mila euro ottenuto da ATERSIR – Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti – grazie al bando regionale dedicato alla prevenzione e riduzione dei rifiuti.

Il progetto, a cura dell’Ufficio Ambiente del Comune di Piacenza nell’ambito della strategia Plastic Free, rappresenta un intervento ad ampio respiro che ha coinvolto più assessorati e relativi uffici per garantire la realizzazione nei tempi più rapidi, ovvero entro l’estate in modo che sia tutto pronto per l’inizio del nuovo anno scolastico.

“L’iniziativa ha un duplice obiettivo – commenta l’assessore all’Ambiente Serena Groppelli -: da un lato promuovere stili di vita sani e sostenibili per i più piccoli, dall’altro ridurre l’uso di bottiglie di plastica monouso negli ambienti scolastici, in linea con i principi dell’economia circolare e con le politiche ambientali volte a diminuire l’impatto dei rifiuti sulla nostra città”.

“L’idea è quella di portare un cambiamento concreto e visibile nelle scuole – aggiunge l’assessore alla Scuola Mario Dadati – offrendo ai bambini acqua fresca e sicura, stimolandoli a usare la borraccia e diffondendo una cultura del rispetto per l’ambiente che nasce dai piccoli gesti quotidiani”.

I nuovi erogatori, modello Water Drop Box della ditta DKR Drinkatering, particolarmente adatti agli ambienti scolastici, saranno posizionati nei vari plessi secondo un piano definito dai tecnici comunali. L’obiettivo è garantire a tutti gli alunni la possibilità di accedere facilmente a un’acqua di qualità, incentivando al tempo stesso abitudini virtuose come l’utilizzo di contenitori riutilizzabili.

“Il progetto non è solo un’opera infrastrutturale ma un segnale forte per le nuove generazioni, a cui vogliamo trasmettere l’importanza della sostenibilità – conclude l’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco Matteo Bongiorni – Educare al rispetto dell’ambiente significa investire sul futuro perché ridurre l’uso della plastica e gestire meglio le risorse naturali sono obiettivi che passano anche da iniziative come questa”.

Il finanziamento da 90mila euro è stato assegnato al Comune di Piacenza per la qualità della proposta progettuale, che integra benefici ambientali e valenza educativa. La gestione dell’intervento sarà curata dal Servizio Lavori Pubblici e dal Servizio Ambiente, che seguiranno anche il monitoraggio dei risultati e la rendicontazione dei costi come previsto dal bando ATERSIR.

I lavori prenderanno il via nelle prossime settimane e saranno realizzati secondo il cronoprogramma definito, con l’obiettivo di completare l’installazione entro l’inizio del nuovo anno scolastico.




Università di Medicina in Inglese: proseguono i lavori di ristrutturazione della nuova sede di Piacenza

Avanzano a buon ritmo gli interventi di adeguamento e ristrutturazione del nuovo Campus medico-sanitario dell’Università di Parma a Piacenza, destinato a ospitare il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicine and Surgery e i corsi delle Professioni sanitarie.
La nuova sede, in via San Bartolomeo 40, sorge all’interno dell’ex Centro di formazione di Crédit Agricole Italia, oggi oggetto di un’importante opera di riconversione a uso universitario.
Nei giorni scorsi il Rettore Paolo Martelli ha effettuato un sopralluogo al cantiere insieme al Direttore generale dell’Ateneo Candeloro Bellantoni, al Dirigente dell’Area Edilizia Alessandro Bertani, al Direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia Stefano Bettati e al Presidente del corso in Medicine and Surgery Antonio Percesepe. Presenti, per Crédit Agricole Italia, anche il Condirettore generale Roberto Ghisellini e il Responsabile Immobili Davide Messina, insieme ai rappresentanti dell’impresa esecutrice.
“L’ex Centro di formazione di Crédit Agricole Italia risponde perfettamente alle esigenze dei nostri corsi – ha commentato il Rettore Martelli –. Si tratta di una struttura moderna, ben organizzata e dotata degli spazi necessari. I lavori procedono spediti, e quanto visto durante la visita lascia ben sperare. Il nostro obiettivo è iniziare le attività già a ottobre, con l’avvio del nuovo anno accademico proprio qui, in via San Bartolomeo. Se tutto andrà come previsto, sarà un traguardo realistico”.
La scelta della sede è avvenuta tramite un avviso pubblico per manifestazione d’interesse pubblicato dall’Università. L’accordo prevede un utilizzo del Campus per sei anni.
Il complesso di via San Bartolomeo si articola in due edifici principali e comprende una sala conferenze, aule didattiche, sale studio, uffici, spazi per l’accoglienza e le pause, oltre a un ampio parcheggio interrato riservato.




Alta Val Tidone: le api protagoniste per una mattina nelle scuole elementari di Trevozzo

Successo per l’iniziativa del 23 maggio organizzata dal Comune di Alta Val Tidone in collaborazione con Centro di Formazione Tadini e con la partecipazione del Dottor Riccardo Redoglia, docente del Centro e tecnico dell’Associazione Provinciale Apicoltori Piacentini.
Una mattinata dedicata alle api e alla sensibilizzazione ambientale ha animato il 23 maggio scorso la scuola di Trevozzo, grazie all’iniziativa promossa dal Comune di Alta Val Tidone in collaborazione con il Centro di Formazione Tadini e il dott. Riccardo Redoglia, docente del Centro di formazione e tecnico dell’Associazione Provinciale Apicoltori Piacentini.
Tutte le classi della scuola, guidate dalla coordinatrice di plesso Federica Perina, sono state coinvolte in un’esperienza educativa suddivisa in due turni, per permettere a ciascun gruppo di partecipare attivamente alle attività teoriche, pratiche e sensoriali. I bambini hanno potuto osservare da vicino un’arnia didattica, scoprire i segreti dell’organizzazione dell’alveare e, soprattutto, comprendere il ruolo fondamentale che le api svolgono nel mantenimento della biodiversità e nella produzione alimentare.
Il dott. Redoglia ha saputo trasmettere con semplicità e rigore scientifico concetti fondamentali legati all’impollinazione, alla sostenibilità agricola e alle minacce che oggi colpiscono gli insetti impollinatori, tra cui pesticidi, cambiamenti climatici e riduzione degli habitat.
Entrambi i turni di attività si sono conclusi con un momento dedicato all’assaggio di diverse tipologie di mieli, suscitando grande entusiasmo negli alunni.
All’iniziativa erano presenti anche Massimiliano Gobbi, direttore del Centro di Formazione Tadini, e Giovanni Dotti, assessore del Comune di Alta Val Tidone, l’iniziativa ha rafforzato e valorizzato la collaborazione sempre più stretta tra il Centro di Formazione Tadini e il Comune di Alta Val Tidone, una partnership che negli ultimi anni ha dato vita a percorsi formativi innovativi e concreti, distribuiti sul territorio e rivolti a un ampio pubblico.
L’incontro, dedicato alle api e all’ambiente, è stata l’occasione per ribadire il ruolo centrale della scuola come presidio culturale e sociale nel territorio. La scuola di Trevozzo, grazie a una rete di collaborazioni attive, si dimostra non solo luogo di istruzione, ma punto di incontro tra sapere, esperienze riguardo il territorio e cittadinanza attiva. In un’epoca in cui le aree interne affrontano sfide demografiche e infrastrutturali, investire nella scuola significa investire nel futuro delle comunità locali, rafforzando l’identità di una terra e offrendo ai giovani strumenti concreti per comprenderla e valorizzarla.




Successo in Piazza Cavalli per Coldiretti: oltre 1.300 studenti al gran finale del progetto Educazione alla Campagna Amica

Colori, sorrisi e tanta partecipazione hanno animato questa mattina, mercoledì 28 maggio, Piazza Cavalli a Piacenza, per l’evento conclusivo del progetto Educazione alla Campagna Amica promosso da Coldiretti Piacenza, Donne Coldiretti e Coldidattica, in collaborazione con numerosi partner istituzionali, tra cui il Consorzio di Bonifica di Piacenza.

La manifestazione, dal titolo “Per fare un frutto ci vuole un fiore. Conosciamo l’agricoltura locale, l’origine del cibo e la Dieta mediterranea”, ha visto la partecipazione di oltre 1.300 studenti piacentini, dalle scuole primarie alle secondarie di primo grado, accompagnati dai loro insegnanti per una mattinata di festa dedicata al cibo sano, alla sostenibilità e alla cultura agricola.

La piazza si è trasformata in un vero e proprio laboratorio didattico a cielo aperto, con numerosi stand che hanno offerto esperienze pratiche, giochi educativi, percorsi sensoriali e attività legate allo sport, alla natura e alla filiera alimentare. Il tutto accompagnato dall’animazione di Radio Sound e dagli spettacoli della compagnia Tadam, che hanno regalato momenti di divertimento per grandi e piccoli.

Molto apprezzata anche la merenda sana, con pane e olio extravergine d’oliva Made in Italy e gelato a km zero di Campagna Amica, proposti come esempio di alimentazione genuina e sostenibile.

Momento centrale della giornata è stata la cerimonia di premiazione, alla presenza delle autorità locali, introdotte dal direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli. Insieme a lui, sul palco, il presidente del Consorzio di Bonifica Luigi Bisi, il prefetto Paolo Ponta, l’assessore comunale Mario Dadati, il presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna e Alessandro Fei, team manager di Gas Sales Bluenergy Volley.

“Questo evento rappresenta la conclusione di un percorso educativo lungo un anno,” ha dichiarato Gallizioli. “Vogliamo trasmettere ai ragazzi l’importanza di conoscere ciò che mangiamo e da dove proviene, creando un legame diretto tra scuola e agricoltura.”
Valerio Galli, responsabile di Campagna Amica Piacenza, ha sottolineato il valore della visibilità online data agli elaborati scolastici: “Tutti i lavori sono consultabili sul sito mercatoviafarnesiana.it. È un modo per valorizzare la creatività degli studenti e coinvolgere l’intera comunità.”

Luigi Bisi ha infine ricordato l’impegno del Consorzio di Bonifica nelle scuole piacentine: “Ogni anno raggiungiamo oltre mille studenti per raccontare l’importanza dell’acqua e della sua gestione. Apriamo le porte del nostro mondo alle nuove generazioni.”

I premi dell’edizione 2025
1° Premio Campagna Amica: Infanzia Santa Rita Marsaglia (Pluriclasse) – Tema: merenda sana
Visita al Mercato Coperto di Campagna Amica, laboratorio orto e corso di cucina con panificio Chomp.
2° Premio Valore dell’acqua: Primaria Vernasca sez. 1°-4°-5° – Tema: l’acqua
Visita al Mercato Coperto e corso di cucina.
3° Premio Donne Coldiretti: Infanzia Podenzano sez. 4 anni – Tema: miele e merenda sana
Merenda e visita all’Azienda Agricola Alpaca di Marano.
Menzioni speciali:

Sostenibilità e ambiente: Primaria Marsaglia – Buono cartolibreria.
Generazione in campo: Primaria Borgonovo 5C – Buono cancelleria.
Dal campo alla tavola: Infanzia Regina della Pace sez. 5 anni – Buono cancelleria.
Premio giuria popolare: Primaria S. Antonio Piacenza – Progetto “MOU GAME”, visita a Biocultivya.
Premi didattici Consorzio di Bonifica – Coldiretti:

Miglior foto classe: Secondaria Borgonovo 2^C e 2^D.
Miglior video: Primaria Cortemaggiore 4^Alfa e 4^Beta.
Miglior foto studente: Triya Khosla (2^C), “La Piccola Berlina”.
Tutti i materiali – video, podcast e progetti – sono ancora disponibili sul sito www.mercatoviafarnesiana.it.

I percorsi didattici 2025
Tra i temi affrontati nel corso dell’anno: il valore dell’acqua, l’inquinamento atmosferico, l’agricoltura biologica, il percorso “dal chicco di grano al pane”, l’etichettatura alimentare, l’agriturismo, il latte, la merenda sana, la storia enogastronomica piacentina, il pomodoro e l’uva.

La raccolta firme per l’etichetta d’origine
Durante la manifestazione, i partecipanti hanno potuto aderire alla raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare volta a introdurre l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti nell’Unione Europea.

“Un passo importante per garantire trasparenza, tutelare la salute pubblica e difendere le eccellenze del Made in Italy,” sottolinea Coldiretti. “Proteggere l’origine dei nostri prodotti significa anche proteggere la nostra identità.”

La raccolta firme prosegue in tutte le sedi di Coldiretti Piacenza e al Mercato Coperto di Campagna Amica in via Farnesiana 17. L’appuntamento con Educazione alla Campagna Amica è già fissato per il prossimo anno, con la 26esima edizione.




Gli studenti del Romagnosi-Casali rappresentano l’Emilia-Romagna alla finale nazionale delle Olimpiadi di Primo Soccorso

È stato l’Istituto Romagnosi-Casali di Piacenza a rappresentare l’Emilia-Romagna alla fase nazionale della terza edizione delle Olimpiadi di Primo Soccorso per Studenti, promossa dalla Croce Rossa Italiana. L’evento si è svolto lo scorso 24 maggio a Scalea (Cosenza), e ha visto sfidarsi squadre provenienti da tutte le regioni d’Italia in scenari di simulazione e prove pratiche legate all’emergenza sanitaria.

Per la scuola piacentina, si è trattato della seconda partecipazione consecutiva alla finale nazionale, conquistata grazie alla vittoria nella fase regionale. Gli studenti si sono cimentati in dieci diverse prove: sette dedicate a simulazioni di primo soccorso – dalla gestione dei traumi alle manovre salvavita, compreso l’uso del defibrillatore – e tre incentrate sulle cosiddette “Fantaolimpiadi”, attività ideate dai Giovani CRI su tematiche sociali e di sensibilizzazione.

A salire sul gradino più alto del podio è stata la squadra del Lazio, ma la partecipazione del Romagnosi-Casali ha comunque rappresentato un traguardo significativo. Gli studenti, preparati dal Comitato CRI di Piacenza, hanno avuto l’opportunità di mettere in pratica le competenze acquisite nel percorso formativo, sperimentando il lavoro di squadra e il confronto con coetanei di tutta Italia.

Grande la soddisfazione espressa dal Comitato di Piacenza della Croce Rossa Italiana, che in una nota ha voluto ringraziare l’Istituto e i ragazzi per l’impegno dimostrato: “Partecipare a un evento come questo significa molto più che competere: è un’occasione per crescere, imparare, confrontarsi e rafforzare il senso civico e la cultura del soccorso. Complimenti ai nostri studenti e a tutto il corpo docente per la dedizione con cui hanno affrontato questo percorso”.