Nicola Rossetti, studente del Gioia, alla finale nazionale delle Olimpiadi di matematica

Il 19 febbraio 2025 si è svolta la fase distrettuale (provinciale) dei Giochi di Archimede, a cui 13 studenti del Liceo Gioia hanno partecipato. Tra questi, Nicola Rossetti di 4AS ha ottenuto il terzo miglior punteggio e si è qualificato per la finale nazionale di Cesenatico delle Olimpiadi individuali della matematica, che si terranno dall’8 all’11 maggio. Le prove verteranno su vari esercizi a risposta chiusa, due a risposta aperta numerica e tre dimostrativi; gli argomenti spaziano dalla logica alla combinatoria, dalla geometria alla teoria dei numeri.
Nicola fa parte della squadra di matematica del Liceo Gioia da tre anni e partecipa alle attività con grande impegno e interesse; da due anni fa parte anche della squadra di fisica e ha partecipato anche alle Olimpiadi di informatica, in cui si è qualificato per la fase territoriale.




Studenti viennesi ospiti del liceo Gioia

Il liceo ‘Melchiorre Gioia’ di Piacenza, da diversi anni, fa parte di un gruppo di scuole europee che, a turno, pianificano dei progetti nell’ambito del Programma Erasmus+. Durante quest’anno scolastico le prof.sse Caterina Garrè e Paola Mori hanno programmato uno scambio con la scuola BRG14 di Vienna e, a fine settembre 2024, hanno trascorso una settimana nella scuola viennese con diciotto studenti e studentesse del liceo Gioia. All’inizio del mese di aprile 2025, è stato il momento di contraccambiare la visita e le insegnanti Daphne Paul e Barbara Muller hanno accompagnato a Piacenza i diciotto studenti del loro liceo che in autunno avevano ospitato i loro partner del liceo Gioia.
I ragazzi viennesi sono stati, per così dire, adottati per una settimana da una famiglia della nostra città e hanno potuto constatare direttamente le affinità o le differenze culturali nella vita di tutti i giorni. Un’attenzione particolare nelle loro osservazioni è andata alla sostenibilità ambientale nella vita quotidiana, una tematica che verrà ulteriormente discussa nella prassi didattica delle due scuole.
Tutto il gruppo di studenti – austriaci e italiani – ha partecipato anche ad importanti visite di istruzione. Il primo tour è stato guidato dalla prof.ssa Francesca Lucia Valla, che ha illustrato il centro storico di Piacenza. La seconda visita si è colorata di un poco di azzurro: l’azzurro del mare nel porto di Genova, dove c’è stata la visita del famoso acquario, ma anche l’azzurro degli squarci di cielo, che compariva tra le case dei carruggi del centro storico.
Non potevano mancare all’appello Parma – dove gli studenti hanno visitato il Duomo e il battistero – e Milano, agli occhi degli stranieri la capitale della moda. Anche in questa città, però, non è mancata la parte culturale: la visita guidata del centro e la salita sulle terrazze del Duomo, a salutare da vicino la bella Madonnina.
Venerdì, infine, hanno dovuto mettere alla prova il loro spirito di osservazione e quanto appreso durante la settimana in una divertente caccia al tesoro bilingue: italiano e tedesco.
Una settimana, quando ci si diverte anche un po’, si sa, vola, e venerdì sera, la troupe austriaca è ripartita per Vienna. Ci si augura che da questa prima conoscenza nascano delle future amicizie, perché questo è il modo migliore per imparare una lingua straniera.




L’ISII Marconi e il Liceo Colombini di Piacenza eccellono nelle gare di chimica

Il 19 marzo 2025, l’ISII Marconi ha ospitato la gara a squadre dei Giochi della Chimica, una competizione online che ha coinvolto in contemporanea in Italia oltre 2.700 studenti provenienti da circa 690 scuole, tra licei e istituti tecnici. Gli studenti si sono sfidati su argomenti approfonditi della chimica, di livello decisamente superiore a quanto fatto normalmente in classe; questo ha richiesto un allenamento “extra” pomeridiano durante l’intero anno scolastico.
L’ISII Marconi ha schierato una squadra formata da: Bucaria Noemi, Fugazza Irene, Husejnovic Kabir e Stojanova Marija.
Il Liceo Colombini ha partecipato invece con tre squadre composte da: Bergonzi Pietro, Cammi Christian, Castelli Emma, Conti Jacopo, Farina Sara, Fermi Federico, Fornari Sara, Gemelli Gaia, Lo Faro Veronica, Miloaie Lorenzo, Pecora Ludovica e Riviera Mariano.
Secondo il regolamento, ogni squadra deve essere composta da studenti di età e classi diverse, affinché ciascun partecipante possa contribuire con le proprie conoscenze acquisite nel programma di chimica.
La competizione si articola in tre manche, ognuna composta da 20 quiz da risolvere in 30 minuti. L’inizio e la fine di ogni manche avvengono simultaneamente in tutta Italia. Al termine di ciascuna manche, viene pubblicata in diretta la classifica parziale e totale, mantenendo alta la suspense tra i partecipanti.
L’evento è promosso, organizzato e sponsorizzato dalla Società Chimica Italiana, con il supporto delle università e delle scuole polo per garantire un’ampia partecipazione. Per le scuole di Piacenza, il riferimento è l’Università di Parma, rappresentata dal professor Andrea Secchi e da Ana Constantin, PhD in Chimica Organica, Fisica e Industriale presso il Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale.
Un interessante legame unisce la dottoressa Constantin alle due scuole partecipanti: arrivata in Italia dalla Romania nel 2007, ha mosso i primi passi nella lingua italiana proprio all’ISII Marconi, durante i corsi estivi di recupero, per poi conseguire il diploma presso il Liceo Colombini.
Che questa coincidenza sia di buon auspicio per i giovani studenti piacentini, curiosi e appassionati di chimica, affinché anch’essi possano intraprendere una brillante carriera nel campo scientifico.




“Piacenza, Città delle Università”

“Piacenza, Città delle Università”. Presso l’ex chiesa del Carmine incontro con l’assessore regionale Giovanni Paglia e tavola rotonda sull’housing universitario. E’ stato firmato il Protocollo sulle locazioni abitative per gli studenti tra Comune, Confedilizia e Sunia (sindacato degli inquilini).

Housing Universitario, siglato il Protocollo tra Comune, proprietari di casa, settore immobiliare e sindacati degli inquilini

Favorire l’incontro tra domanda e offerta di abitazioni, con l’obiettivo di promuovere e agevolare la disponibilità di alloggi destinati agli studenti universitari che scelgono Piacenza come sede del proprio percorso accademico. Questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa di durata triennale che il sindaco Katia Tarasconi ha sottoscritto oggi – nell’ambito dell’incontro pubblico “Piacenza, Città delle Università” cui ha partecipato anche l’assessore regionale alle Politiche Abitative Giovanni Paglia – con il presidente e il direttore della sezione locale di Confedilizia, Antonino Coppolino e Maurizio Mazzoni, il presidente di Fiaip Marco Gazzola, il presidente di Fimaa Giuseppe Rivetti, il segretario provinciale Sunia Cgil Luciano Badiini, il responsabile del servizio Sicet per la Cisl di Parma e Piacenza Marco Di Barbora e Claudio Trivini per Uil.

Nel ringraziare tutte le realtà coinvolte per l’adesione e l’impegno condiviso, il sindaco Tarasconi sottolinea “la collaborazione virtuosa che, grazie al dialogo tra i diversi attori in campo, ci consentirà di concretizzare politiche abitative più inclusive e sostenibili per accogliere gli studenti fuori sede, contribuendo in modo fattivo alla crescita del sistema universitario territoriale e dei servizi che ne sostengono lo sviluppo”. Il tema dell’Housing Universitario, legato alle strategie di rigenerazione urbana e oggetto della tavola rotonda che ha visto a confronto, con il coordinamento di Nicoletta Bracchi, la direttrice di Er.Go. Patrizia Mondin e il dirigente comunale del settore Pianificazione Strategica, Massimo Sandoni, trova quindi nell’accordo siglato al Laboratorio Aperto del Carmine un ulteriore strumento di gestione e supporto.

“Il Comune – spiega l’assessore a Università e Ricerca Francesco Brianzi, che ha ripercorso le iniziative e i progetti attuati successivamente alla firma, nel febbraio 2024, del Protocollo Atenei – si impegnerà, attraverso lo Sportello Orienta Giovani gestito dal Consorzio Solco, a supportare gli studenti universitari nellla ricerca di alloggi, con un’attività di assistenza almeno bilingue e mettendo a loro disposizione, anche in questo caso con l’omologa versione inglese, una guida pratica ai contratti di affitto. In questo senso, infatti, sarà fondamentale intercettare una popolazione fuori sede in crescita anche per quanto riguarda la dimensione internazionale, che ormai da diverse settimane può contare anche sullo Sportello Piacenza Talenti come volano di informazioni e orientamento in materia abitativa”.

Confedilizia svolgerà un ruolo di fondamentale sensibilizzazione tra i proprietari di casa, ponendosi come punto di riferimento e mediazione tra locatori e studenti universitari, nonché promuovendo corsi di formazione e workshop dedicati a diritti e doveri specifici di queste tipologie di contratto. A loro volta, le associazioni che rappresentano gli agenti immobiliari si faranno promotrici del contratto ministeriale di locazione per gli studenti universitari, offrendo una riduzione pari ad almeno il 10% sulle commissioni di agenzia e garantendo sia l’assistenza contrattuale a locatori e affittuari, sia la collaborazione per l’aggiornamento delle informazioni in possesso degli sportelli di supporto agli studenti. I Sindacati degli inquilini, infine, saranno chiamati al proprio ruolo di tutela degli utenti, verifica in materia di trasparenza e correttezza dei contratti e mediazione.

Nel corso dell’incontro, valido per il rilascio dei crediti formativi ai professionisti iscritti agli Ordini di Architetti, Geometri e Ingegneri, sono stati illustrati dall’assessore Brianzi i dati riguardanti la popolazione universitaria, aggiornati all’anno accademico 2023-2024 con 4930 iscritti, di cui 3428 fuori sede e, tra questi, 997 di provenienza internazionale, peraltro in previsione dei 500 nuovi ingressi complessivi conseguenti all’attivazione della laurea magistrale “Landscape Architecture and Landscape Heritage” e del corso di laurea triennale in Ingegneria in lingua inglese già annunciati dal Polo territoriale del Politecnico. A questo proposito, è in atto una convenzione per la condivisione dei dati numerici, in forma anonima e aggregata, tale da permettere un monitoraggio sistematico e puntuale della presenza universitaria a Piacenza.

Sono stati ricordati, inoltre, investimenti economici importanti quali il rilancio della convenzione con l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori dell’Emilia Romagna, Er.Go, a supporto degli studenti frequentanti l’Università Cattolica e il Politecnico, per un valore totale di 495 mila euro sul triennio 2024-2026, nonché il contributo di 50 mila euro complessivi che la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha scelto di investire per il 2025 e 2026 a sostegno dei progetti che promuovano l’identità di Piacenza come città universitaria, anche con riferimento all’integrazione degli studenti internazionali.

Durante l’incontro odierno, ai saluti dell’assessore Paglia è seguito un video messaggio del sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, delegato a Università e Ricerca nell’Ufficio di Presidenza Anci.

Il video: https://youtu.be/ejZ7BDQflnU?si=DHAtFtIaZxrE1O7z




Open Day alla Cattolica di Piacenza

Sì è aperta oggi la due giorni di Open day con cui l’Università Cattolica, nel suo campus di Piacenza, accende i riflettori sulla sua offerta formativa di primo e secondo livello, per supportare gli studenti delle scuole superiori e i laureandi delle triennali nel proprio percorso di scelta.
Un venerdì mattina dedicato alle lauree magistrali delle tre facoltà piacentine, dunque. «Studiare da noi significa trovare rapidamente un lavoro» introduce così di Scienze agrarie, alimentari e ambientali il preside Pier Sandro Cocconcelli, che si sofferma sui cambiamenti in atto nei corsi di laurea attivati nella sua facoltà. «Stiamo introducendo innovazioni nei piani studio delle magistrali, con un’attenzione crescente alle esigenze del mondo professionale legato all’agrifood e alle aspirazioni professionali degli studenti (per questo sono stati sviluppati percorsi per lo studente executive e percorsi per i research student)». Si è poi soffermato sugli altri due pilastri della facoltà: agevolazioni per gli studenti più preparati e internazionalizzazione.
Punti su cui è intervenuto anche il preside Marco Allena, della facoltà di Economia e Giurisprudenza, che riflettendo sulle particolari contingenze nazionali e internazionali ha esortato i numerosi studenti presenti a non avere «fretta; informatevi e sappiate che le lauree magistrali che proponiamo sono ritagliate su misura per voi e per le esigenze del mercato del lavoro; i nostri laureandi sono molto ricercati, qualunque cosa facciate, sarete al centro dell’attenzione del mondo economico e imprenditoriale. Fate quindi una scelta ponderata affinché si possa realizzare a pieno il vostro lato umano, che è il nostro obiettivo principale».
La magistrale proposta da Scienze della formazione prepara i futuri pedagogisti, come precisa puntualmente il preside Domenico Simone.
«In particolare, la laurea in Coordinamento pedagogico dei servizi per l’infanzia e per l’adolescenza, presente a Piacenza, forma gli studenti sulla base delle più attuali tendenze della ricerca intorno ai temi del sistema formativo integrato, del coordinamento dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza e della metodologia della progettazione educativa». Oltre alle lezioni frontali, vengono proposte attività pratiche e laboratoriali progettate per potenziare lo sviluppo di competenze progettuali e operative. « I nostri laureati studiano per accrescere un elemento fondamentale della nostra società, la formazione, che prepara non solo il presente, ma anche e soprattutto il futuro». Simeone ha poi ricordato che, grazie alla modalità blended, le lezioni si svolgono in presenza e a distanza, a settimane alterne
L’appuntamento si ripete domani: protagoniste sabato 29 marzo, a partire dalle ore 9, saranno le triennali e le magistrali a ciclo unico destinate ai diplomati.




Stampa e progettazione di pezzi in 3D: ISII Marconi offre servizi all’industria

Un tempo era solo una stanza con un singolo braccio robotico. Oggi è un laboratorio d’avanguardia in grado di offrire servizi innovativi alle aziende: il 3D Lab dell’ISII Marconi è pronto ad alzare il livello della collaborazione tra scuola e imprese con servizi di stampa e modellazione in tre dimensioni. Il risultato di anni di lavoro ed esperienza maturata sul campo dai docenti e gli studenti dell’Istituto, reso possibile dalla disponibilità di attrezzature di ultima generazione nel campo della manifattura additiva di materie plastiche grazie ai contributi economici di Fondazione Piacenza e Vigevano, Confindustria Piacenza e ISII Group.

La scorsa settimana gli studenti del laboratorio hanno presentato – insieme alla dirigente scolastica Adriana Santoro e ai docenti Marco Affaticanti, Pierluigi Frignati ed Elia Faverzani – i servizi e le loro attività ad un gruppo di imprenditori del territorio, lanciando ufficialmente il Marketplace di ISII Marconi (https://marketplace.isii.it).

Le frecce nell’arco sono numerose. Tra i service per le aziende vi è la stampa 3D in polimero semplice o polimero composito rinforzato in fibra, così come lo sviluppo di modelli in CAD 3D per la prototipazione virtuale di componenti.

Tra le competenze del laboratorio si registra anche il controllo di qualità con scanner in 3D e il cosiddetto “Reverse engineering” di componenti meccanici: lo scanner tridimensionale crea una copia virtuale di un pezzo già prodotto, così da replicarla oppure modificarla e migliorarne gli aspetti funzionali. Al laboratorio non manca la componente di marketing e comunicazione: gli studenti offrono anche servizi fotografici e video con droni per le aziende che ne avessero necessità.

Una gamma completa di servizi ad alto valore aggiunto, proposti dalla scuola stessa: «Operiamo nel laboratorio nell’orario scolastico ma anche per diversi pomeriggi in orario extracurricolare. Ci siamo appassionati a queste lavorazioni», spiegano Michele Lami, Simone Mandrini e Michele Salvarani. «Quando siamo partiti il laboratorio era solo un capannone con un singolo braccio robotico. Negli anni sono arrivati importanti finanziamenti che ci hanno permesso di rivoluzionare gli spazi e acquistare nuovi macchinari. Ora siamo pronti a collaborare direttamente con le aziende del nostro territorio e non solo».

Dalle operazioni con singoli polimeri ora gli studenti riescono a integrare fino a cinque diversi materiali in ogni prototipo, creando materiali più resistenti che meglio possono simulare le caratteristiche necessarie alle aziende. «Abbiamo creato diversi gadget della scuola, dal portachiavi al portapenne, acquistabili sul nostro sito. Ci aiutano a finanziare le attività e le ricerche del laboratorio, che intendiamo continuare a sviluppare negli anni».

«Diversi studenti del Politecnico di Milano si appoggiano a noi per le loro ricerche e tesi», spiega il professor Maurizio Galli. «Dialoghiamo con le aziende per progettare software su misura in base alle loro esigenze specifiche».

Con un laboratorio sempre più all’avanguardia e una visione orientata al futuro, l’ISII Marconi dimostra come la scuola possa essere un motore di innovazione e collaborazione con il mondo produttivo. Il 3D Lab è la tappa di un percorso che promette di evolversi ancora di più negli anni a venire.




Il polo globale dell’Università Cattolica è in prima linea per la sostenibilità e guarda con attenzione all’Africa

«Formare uomini e donne di valore per risolvere i problemi del nostro pianeta. In questa storica dichiarazione di Padre Gemelli si riflette ancora la missione della sede di Piacenza-Cremona dell’Università Cattolica del Sacro Cuore». Così ha esordito il rettore Elena Beccalli durante il suo intervento inaugurale al Dies Academicus della sede di Piacenza-Cremona. Ha poi sottolineato che, rispetto al passato, i problemi che ci troviamo ad affrontare oggi sono cambiati significativamente: «Le rapide trasformazioni nel settore agricolo sono strettamente legate alle innovazioni tecnologiche. Per gestire e orientare questi cambiamenti, è essenziale adottare un approccio inter e trans-disciplinare, che in questa sede si manifesta in modo chiaro ed efficace».

La sede di Piacenza-Cremona, ha evidenziato il rettore, rappresenta un microcosmo internazionale. «Sono ben 386 gli studenti internazionali, di cui il 13% proviene da Paesi africani. Inoltre, 323 studenti hanno scelto di arricchire il loro percorso di studi con esperienze all’estero». Questa vocazione internazionale è iniziata vent’anni fa, con l’introduzione del primo double degree in International Management, che ha consolidato Piacenza e Cremona come poli universitari globali, con un legame crescente con l’Africa.

Proprio l’Africa è al centro di un’emergenza: «Circa il 20% della popolazione africana soffre di insicurezza alimentare, una percentuale molto superiore a quella di Asia (8%) e America Latina (6%). Nel 2023, ben 298 milioni di africani hanno vissuto questa condizione», ha affermato Beccalli. Ha aggiunto che queste povertà alimentari evidenziano «i limiti del modello economico dominante», confermati anche dal cambiamento climatico, che l’economista Nicholas Stern, laureato honoris causa dell’Ateneo, ha definito «il più grande fallimento di mercato mai visto al mondo». Da qui l’urgenza di promuovere «un modello basato sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale».

L’impegno dell’Università Cattolica per la sostenibilità, ha spiegato il rettore, è concreto. Dal 2020, la sede di Piacenza-Cremona offre una laurea in Management per la Sostenibilità. Nel 2021 è stato inaugurato un parco agrivoltaico e con la Fondazione EDUCatt è stata costituita la prima comunità energetica rinnovabile in ambito universitario.

Il sindaco di Piacenza, Katia Tarasconi, ha sottolineato l’importanza del parco agrivoltaico, che «ha restituito vitalità a terreni in disuso», e ha parlato di altri progetti scientifici legati alla sostenibilità ambientale. Per lei, «la sinergia tra l’ateneo e la città si fonda su obiettivi condivisi, con un’attenzione particolare allo sviluppo sostenibile. Piacenza, come “città delle università”, ha la responsabilità di contribuire a un futuro migliore».

La salvaguardia ambientale è strettamente collegata ai problemi di fame e denutrizione, e richiede «azioni congiunte per costruire un sistema agricolo più inclusivo, sostenuto da ricerca e innovazione tecnologica». Questo, secondo Beccalli, si inserisce nella visione di ecologia integrale della Laudato si’. Ha aggiunto che tale paradigma può essere applicato sia alla Food Valley italiana, sia ai Paesi africani, con cui l’Università Cattolica collabora attraverso il Piano Africa, un’iniziativa che Beccalli definisce «un’opera di giustizia più che di carità».

Monica Patelli, presidente della Provincia e amministratore unico di Epis, ha richiamato i valori fondanti che hanno ispirato la nascita della prima Facoltà dell’Ateneo a Piacenza oltre 70 anni fa, sottolineando come tali principi siano ancora oggi alla base delle attività dell’Università.

Attualmente, l’Università Cattolica ha in corso 123 progetti con 40 Paesi africani, 10 dei quali presso la sede di Piacenza-Cremona. «Negli anni Quaranta e Cinquanta, l’agricoltura era un settore chiave per l’Italia. Oggi, lo stesso vale per l’Africa», ha osservato Beccalli, evidenziando il ruolo cruciale che le questioni agro-alimentari avranno nel Piano Africa.

Un esempio concreto di cooperazione è il progetto in Mali, che ha visto la partecipazione del dottorando Gabriele Bellotti. «Il nostro obiettivo era rigenerare i suoli agricoli di quattro villaggi, creando ricchezza, opportunità e riducendo le migrazioni irregolari», ha raccontato Bellotti. Questo progetto, ha detto, dimostra come la cooperazione possa portare a cambiamenti reali nella vita delle persone coinvolte.

L’education power, termine spesso utilizzato da Beccalli, evidenzia il ruolo cruciale dell’educazione per lo sviluppo sostenibile. Secondo il rettore, «l’education power è fondamentale anche nell’ambito della ricerca agro-alimentare», e ha citato la FAO come partner essenziale per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.

La prolusione di Nosipho Nausca-Jean Jezile, presidente del Comitato per la sicurezza alimentare mondiale presso la FAO, ha posto l’accento sul ruolo delle organizzazioni internazionali nella trasformazione dell’Africa. Jezile ha sottolineato l’importanza di una collaborazione tra governi, istituzioni e settore privato per promuovere la sostenibilità dei sistemi alimentari in Africa, affrontando le sfide della malnutrizione, del cambiamento climatico e della bassa produttività agricola.

La trasformazione dei sistemi alimentari africani, secondo Jezile, richiede «innovazione, riforme politiche e pratiche sostenibili».

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Due studentesse del’Isii Marconi brillano ai “Giochi della chimica”

Ottimi risultati per due studentesse della sezione di chimica dell’Istituto ISII Marconi di Piacenza che si sono distinte il 7 Febbraio alla preselezione nazionale dei Giochi della chimica, “filtro” per le future gare regionali che si svolgeranno a Parma il 29 Marzo.
Il test, svolto online in contemporanea in tutte le scuole italiane, ha visto impegnati i migliori studenti in chimica del Marconi, che si sono cimentati con elettroni, orbitali, formule e reazioni. riportando ottimi risultati.
A qualificarsi sono state due ragazze iscritte al 4° anno del corso di Chimica e materiali, Noemi Bucaria e Irene Fugazza. Ora la sfida é per le prossime fasi di gara a squadra e individuali e le due “chimiche in erba” piacentini promettono di fare ancora meglio.




All’ex chiesa del Carmine riunione del Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi

Riunione del Consiglio comunale delle Ragazze e dei Ragazzi, all’ex chiesa del Carmine. L’incontro di questa mattina al Laboratorio Aperto nella ha segnato l’apertura ufficiale dell’attività per i giovanissimi consiglieri, che rappresentano le scuole primarie Vittorino da Feltre, Pezzani, Sant’Antonio, San Lazzaro e Alberoni, nonché le secondarie di primo grado Anna Frank e Italo Calvino.
Il progetto voluto dal Comune di Piacenza e affidato al Centro Psicopedagogico per la pace e la gestione dei conflitti ha in realtà preso il via, per questo anno scolastico, nello scorso mese di novembre, sotto l’egida delle operatrici Elena Calza ed Elisa Sarchi, che nelle scorse settimane hanno incontrato alcune classi delle scuole aderenti, sollecitando gli alunni a riflettere su cosa significhi occuparsi della propria città e quali migliorie o cambiamenti si possano realizzare.
Come da tradizione, l’appuntamento odierno con i rappresentanti istituzionali – il sindaco Katia Tarasconi, la presidente del Consiglio comunale Paola Gazzolo e la vicepresidente Gloria Zanardi, unitamente all’assessore alle Politiche Educative e Scolastiche Mario Dadati, l’assessore alla Cultura Christian Fiazza e l’assessore alle Politiche Giovanili Francesco Brianzi – è stato occasione per la consegna del mandato da parte degli amministratori comunali ai rappresentanti delle scuole primarie e secondarie di 1° grado. Ad aprire l’incontro, l’intervento del fondatore del Centro Psicopedagogico, Daniele Novara, che già nel 1996 aveva avviato il progetto del Consiglio dei Ragazzi.
Nei prossimi mesi, attraverso un processo di riflessione e approfondimento, i neo consiglieri saranno chiamati a individuare le idee per migliorare il nostro territorio. Successivamente incontreranno i tecnici comunali e si relazioneranno con gli uffici di riferimento, per un primo studio di fattibilità delle loro proposte e la presentazione finale delle stesse al Consiglio comunale degli adulti e alla cittadinanza.




“Parlami d’amore”. Torna il contest di scrittura creativa per studenti

Anche quest’anno, venerdì 14 febbraio (dalle 9 alle 13) si svolgerà il Contest di Scrittura Creativa “Parlami d’amore”, organizzato dal Liceo Gioia in collaborazione con il Comune di Piacenza, la Scuola Media Calvino e il concreto supporto della Banca di Piacenza. Sostengono l’iniziativa l’Associazione Gioialumni, l’Ufficio Scolastico Provinciale e Paolo Alberoni, figlio del sociologo Francesco.

Anche quest’anno gli aspiranti scrittori saranno accolti nelle belle sale dei Musei Civici, ogni concorrente avrà tre ore di tempo per completare il proprio lavoro. Sono previste ancora due sezioni, RACCONTO D’AMORE e RACCONTO LIBERO, con una serie di ingredienti a sorpresa che saranno rivelati al lancio dell’iniziativa direttamente la mattina stessa del 14 febbraio.

Questa V edizione riserva una importante novità: il Contest sarà infatti rivolto non solo gli studenti delle scuole superiori, ma anche alle studentesse e agli studenti delle scuole medie cittadine.

A valutare i racconti saranno due giurie, una di qualità, formata da adulti esperti guidata dallo scrittore Gabriele Dadati, una popolare, composta da un gruppo di studenti coordinati dalla prof.sa Annalisa Trabacchi, che si occupa anche dell’organizzazione dell’evento. La giuria popolare avrà anche una sezione Junior, cioè studenti della Scuola media Calvino, di cui è referente la prof.sa Cristina Favari che decreteranno i propri vincitori e assegneranno alcuni premi speciali. I migliori racconti saranno poi raccolti in un’antologia distribuita durante la cerimonia di premiazione.

L’iscrizione degli studenti delle scuole superiori avverrà attraverso un form attivo dal  5 febbraio bit.ly/parlamidamore2025.

Prima della fine dell’anno scolastico, è prevista una cerimonia di premiazione durante la quale verranno assegnati premi ai racconti più belli, divisi tra le categorie di studenti del biennio, del triennio e studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado, in base alla valutazione delle giurie. In quell’occasione sarà presentato il volume che raccoglie i migliori racconti in concorso, frutto del laboratorio editoriale che nei prossimi mesi si svolgerà al Liceo Gioia con Dadati e prof.sa Trabacchi e rappresenta un’originale esperienza di alternanza scuole lavoro di area umanistica.




Rischio “hikikomori” tra gli adolescenti italiani: individuati i fattori determinanti

Da un’analisi del gruppo di ricerca MUSA del Cnr-Irpps è in netta crescita il numero di adolescenti che non incontrano più i loro amici nel mondo extrascolastico: le cifre sono quasi raddoppiate dopo la pandemia da Covid-19. Lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, dimostra che l’aumento dell’isolamento sociale in Italia costituisce un problema grave,  già cronicizzato e correlato all’interazione di fattori relazionali e psicologici

Uno studio condotto dal gruppo multidisciplinare di ricerca “Mutamenti sociali, valutazione e metodi” (MUSA) dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Cnr-Irpps) ha indagato, attraverso un approccio di ricerca di tipo socio-psicologico, l’eziologia del ritiro sociale identificando i fattori scatenanti tale comportamento tra gli adolescenti.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Scientific Reports del gruppo Nature, si è basata sui dati di due indagini trasversali condotte dal gruppo nel 2019 e nel 2022 su studenti di scuole pubbliche secondarie di secondo grado attraverso la tecnica CAPI (Computer Assisted Personal Interview) e su campioni rappresentativi a livello nazionale composti rispettivamente da 3.273 e 4.288 adolescenti con un’età compresa tra 14 e 19 anni. Attraverso tecniche avanzate di modellizzazione statistica sono stati identificati tre profili di adolescenti: le “farfalle sociali”, “gli amico-centrici” e i “lupi solitari”: proprio all’interno di quest’ultimo profilo, è stato individuato un sottogruppo composto da adolescenti che non incontrano più i loro amici nel mondo extrascolastico, il cui numero è quasi raddoppiato dopo la pandemia, passando dal 5,6% del 2019 al 9,7% del 2022. Si tratta dei ritirati sociali.

“Precedenti studi del nostro gruppo di ricerca avevano già chiarito le cause di alcuni effetti negativi del mutamento delle interazioni sociali accelerato della pandemia da COVID-19, che ha esacerbato la trasposizione delle relazioni umane verso la sfera virtuale”, spiega Antonio Tintori, tra gli autori del lavoro assieme a Loredana Cerbara e Giulia Ciancimino del gruppo di ricerca MUSA del Cnr-Irpps. “Si è visto in particolare che l’iperconnessione, ossia la sovraesposizione ai social media, ha un ruolo primario in questo processo corrosivo dell’interazione e dell’identità adolescenziale e successivamente del benessere psicologico individuale. L’iperconnessione è principale responsabile tanto dell’autoisolamento quanto dell’esplosione delle ideazioni suicidarie giovanili. Lo studio mostra che non solo dal 2019 al 2022 sono drasticamente aumentati i giovani che si limitano alla sola frequentazione della scuola nella loro vita, ma anche nel mondo adolescenziale è significativamente diminuita l’abitudine a trascorrere il tempo libero faccia a faccia con gli amici: i “lupi solitari” sono addirittura triplicati in 3 anni, passando dal 15 al 39,4%”.

Sebbene leggermente più diffuso tra le ragazze, il fenomeno riguarda entrambi i sessi e non presenta sostanziali differenze regionali, relative alla tipologia scolastica frequentata o al background socio-culturale ed economico familiare, come invece si è supposto in passato. Questo indica con chiarezza che il problema sta diventando globale ed endemico.

Cosa accomuna questi giovani? Scarsa qualità delle relazioni sociali (con i genitori, in particolare con la madre), bassa fiducia relazionale (verso familiari e insegnanti), vittimizzazione da cyberbullismo e bullismo, iperconnessione da social media, scarsa partecipazione alla pratica sportiva extrascolastica e insoddisfazione per il proprio corpo. “Questi fattori, inoltre alimentati dall’influenza pervasiva delle pressioni sociali a conformarsi a standard anche estetici irraggiungibili, erodono l’autostima favorendo un senso di inadeguatezza nelle interazioni sociali con i coetanei”, aggiunge Tintori. “Abbiamo, inoltre, constatato che coloro che già versano in uno stato di ritiro sociale presentano un uso più moderato dei social media: ciò apre all’ipotesi che, all’aumentare del tempo di isolamento fisico ci si disconnetta gradualmente anche dalle interazioni virtuali, ossia ci si diriga verso la rinuncia totale alla socialità”.

Il fenomeno, assimilabile a quello degli hikikomori del Giappone, potrebbe generare una vera e propria emergenza sociale: “Il nostro studio, oltre a fornire risultati utili alla comprensione della natura del problema, evidenzia l’urgenza di interventi educativi e formativi da rivolgere a genitori e docenti scolastici, nonché di sostegno per i giovani, ovvero un supporto specifico verso gli adolescenti che versano nelle condizioni più critiche”, conclude il ricercatore.

Il gruppo di ricerca MUSA del Cnr-Irpps, tra i primi a indagare il fenomeno del ritiro sociale, prosegue ora le proprie attività avviando una vasta indagine di tipo longitudinale volta a rispondere agli interrogativi ancora aperti, e a chiarire maggiormente i fattori del processo che conduce all’auto-isolamento. L’ indagine, denominata “Mutamenti Interazionali e Benessere”, coinvolgerà per cinque anni migliaia di adolescenti tra studenti e studentesse delle scuole, permettendo di analizzare in dettaglio lo sviluppo comportamentale dei giovani nelle modalità di interazione e altri importanti aspetti relativi al benessere socio-psicologico.

Lo studio si è avvalso della collaborazione di Gianni Corsetti dell’Istat.




Nessuna chiusura o accorpamento per le scuole piacentine

E’ stato scongiurato il rischio di chiusure e accorpamenti di istituti scolastici nel piacentino. La Regione Emilia-Romagna mantiene l’impegno per un dimensionamento scolastico che rispetti le peculiarità del territorio e garantisca un’offerta educativa di qualità, specialmente nelle aree più deboli, come diverse zone del piacentino. La Giunta regionale ha recentemente approvato una delibera che conferma la volontà di mantenere un sistema scolastico capillare, in grado di rispondere concretamente alle esigenze delle comunità e che salvaguarda, anche per l’anno scolastico 2025/2026, l’autonomia scolastica di tutti gli istituti piacentini e, di conseguenza, scongiura anche perdita di posti di lavoro.

Varie le prese di posizione, soddisfatte, da parte della politica, a partire da quella del consigliere regionale dem Luca Quintavalla: “Il nostro obiettivo è chiaro: crediamo che la scuola sia un presidio per la crescita culturale e sociale delle nostre comunità, perciò non può essere sacrificata su altari di scelte numeriche fatte a tavolino. Non possiamo permettere che il Governo Meloni continui a sottovalutare la specificità dei nostri territori. Queste scelte rischiano di danneggiare l’efficacia del nostro sistema scolastico, soprattutto in quelle aree dove le scuole sono già un punto di riferimento vitale per la comunità. Il dimensionamento scolastico deve essere sostenibile e garantire il diritto all’istruzione per tutti, senza penalizzare chi vive nelle aree più interne e con meno servizi”.

Quintavalla conclude: “Ringrazio in particolare l’Assessora regionale alla scuola Isabella Conti per l’impegno profuso nella difesa del nostro sistema scolastico. Un lavoro prezioso è stato svolto in sinergia con la Provincia di Piacenza, in particolare con la consigliera con delega alla programmazione scolastica e al diritto allo studio, Nadia Pompini, la quale ha presidiato con cura e attenzione gli sviluppi nel nostro territorio”.

La consigliera provinciale Pompini: “Tutela per territori fragili e livelli occupazionali”

“Accolgo con soddisfazione la conferma del numero di autonomie scolastiche per la provincia di Piacenza: è un’ottima notizia dal punto di vista della tutela delle zone fragili, per le quali la presenza delle scuole è elemento decisivo per il futuro, ma lo è anche per quanto concerne gli aspetti occupazionali e per quanto attiene all’efficacia del presidio scolastico dei territori”. Questo il commento della consigliera provinciale con delega a Programmazione scolastica e Diritto allo studio Nadia Pompini sulla delibera della Giunta regionale n. 63 del 23/01/2025 che – avvalendosi di quanto disposto dal Decreto-legge 16 gennaio 2025, n. 1 – deroga il dimensionamento scolastico per l’anno 2025-26.

“In relazione al rapporto tra studenti e autonomie scolastiche previsto dal MIM, il consuntivo del numero reale di studentesse e studenti della totalità dell’Emilia-Romagna – prosegue la consigliera Pompini – è risultato maggiore per migliaia di unità rispetto ai calcoli preliminari, scongiurando il rischio di accorpamenti. Per quanto strettamente concerne il nostro territorio, e soprattutto per le aree di montagna o meno densamente popolate, il raggiungimento dell’obiettivo di mantenere invariate le autonomie scolastiche consente di salvaguardare la qualità dei servizi e le forze a disposizione del sistema educativo, ma anche di tutelare più efficacemente l’accesso al diritto allo studio per le nostre ragazze e i nostri ragazzi”.