Nuovi presidi in due scuole piacentine. Alla Dante Carducci arriva Monica Caiazzo. Adriana Santoro dall’Isii Marconi all’istituto comprensivo Parini di Podenzano

E’ stato pubblicato oggi dall’Ufficio Scolastico regionale dell’Emilia Romagna il decreto relativo alle conferme ed agli spostamenti dei dirigenti scolastici, quelli che un tempo venivano chiamati presidi.

Due le novità che emrgono dal documento ufficiale. La prima è la nomina di Monica Caiazzo quale nuova dirigente della scuola media Dante Carducci (proviene dal Quinto Circolo). Dopo la reggenza di un anno del professor Alberto Mariani (nominato nel 2024 alla guida del Raineri Marcora) la media torna ad avere un preside effettivo.

Altra novità il trasferimento della professoressa Adriana Santoro dall’Isii Marconi all’istituto comprensivo Parini di Podenzano.




Incontri con l’unità cinofila e gli operatori del sorriso alla scuola primaria di Pontenure

Poco prima dell’interruzione scolastica per le ferie estive il comitato di Piacenza della Croce Rossa Italiana ha promosso due incontri speciali presso la scuola primaria “Giana Anguissola” di Pontenure, grazie al coordinamento della maestra Erica Bazzoni.

L’iniziativa ha coinvolto circa 150 bambini con l’obiettivo di avvicinarli ai valori della solidarietà, dell’empatia e del volontariato, promuovendo il benessere emotivo e la capacità di affrontare le difficoltà con resilienza.

Il primo incontro ha visto protagonisti i volontari del gruppo ACAS dell’unità cinofila, insieme ai loro cani addestrati. Attraverso una dimostrazione pratica, i bambini hanno potuto osservare le abilità dei cani e comprendere il ruolo fondamentale che possono avere nelle attività di soccorso e nella ricerca di persone. La partecipazione è stata entusiasta: i bambini hanno fatto domande, riso, applaudito e, alla fine, accarezzato i cagnolini, sperimentando in prima persona il valore della relazione tra uomo e animale.

Il secondo appuntamento, ha portato a scuola gli operatori del sorriso del gruppo “Gli Inkollati” di Piacenza. I volontari, con naso rosso e abiti colorati, hanno raccontato l’esperienza della clownterapia all’interno della Croce Rossa, coinvolgendo i bambini in giochi, attività teatrali e momenti di fantasia. Oltre al divertimento, è stata l’occasione per conoscere meglio l’azione della Croce Rossa e il potere del sorriso come strumento di cura e vicinanza.

Due giornate ricche di emozioni, che hanno lasciato un segno profondo nei piccoli partecipanti e che confermano l’importanza di iniziative capaci di coniugare educazione, ascolto e gioia.




 Erogatori d’acqua potabile filtrata per le scuole primarie di Piacenza per evitare l’uso delle bottigliette di plastica

Una rete di 19 erogatori di acqua potabile filtrata sarà installata nelle scuole primarie di Piacenza. Nel pomeriggio di oggi la Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo, finanziato con un contributo di 90mila euro ottenuto da ATERSIR – Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti – grazie al bando regionale dedicato alla prevenzione e riduzione dei rifiuti.

Il progetto, a cura dell’Ufficio Ambiente del Comune di Piacenza nell’ambito della strategia Plastic Free, rappresenta un intervento ad ampio respiro che ha coinvolto più assessorati e relativi uffici per garantire la realizzazione nei tempi più rapidi, ovvero entro l’estate in modo che sia tutto pronto per l’inizio del nuovo anno scolastico.

“L’iniziativa ha un duplice obiettivo – commenta l’assessore all’Ambiente Serena Groppelli -: da un lato promuovere stili di vita sani e sostenibili per i più piccoli, dall’altro ridurre l’uso di bottiglie di plastica monouso negli ambienti scolastici, in linea con i principi dell’economia circolare e con le politiche ambientali volte a diminuire l’impatto dei rifiuti sulla nostra città”.

“L’idea è quella di portare un cambiamento concreto e visibile nelle scuole – aggiunge l’assessore alla Scuola Mario Dadati – offrendo ai bambini acqua fresca e sicura, stimolandoli a usare la borraccia e diffondendo una cultura del rispetto per l’ambiente che nasce dai piccoli gesti quotidiani”.

I nuovi erogatori, modello Water Drop Box della ditta DKR Drinkatering, particolarmente adatti agli ambienti scolastici, saranno posizionati nei vari plessi secondo un piano definito dai tecnici comunali. L’obiettivo è garantire a tutti gli alunni la possibilità di accedere facilmente a un’acqua di qualità, incentivando al tempo stesso abitudini virtuose come l’utilizzo di contenitori riutilizzabili.

“Il progetto non è solo un’opera infrastrutturale ma un segnale forte per le nuove generazioni, a cui vogliamo trasmettere l’importanza della sostenibilità – conclude l’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco Matteo Bongiorni – Educare al rispetto dell’ambiente significa investire sul futuro perché ridurre l’uso della plastica e gestire meglio le risorse naturali sono obiettivi che passano anche da iniziative come questa”.

Il finanziamento da 90mila euro è stato assegnato al Comune di Piacenza per la qualità della proposta progettuale, che integra benefici ambientali e valenza educativa. La gestione dell’intervento sarà curata dal Servizio Lavori Pubblici e dal Servizio Ambiente, che seguiranno anche il monitoraggio dei risultati e la rendicontazione dei costi come previsto dal bando ATERSIR.

I lavori prenderanno il via nelle prossime settimane e saranno realizzati secondo il cronoprogramma definito, con l’obiettivo di completare l’installazione entro l’inizio del nuovo anno scolastico.




Università di Medicina in Inglese: proseguono i lavori di ristrutturazione della nuova sede di Piacenza

Avanzano a buon ritmo gli interventi di adeguamento e ristrutturazione del nuovo Campus medico-sanitario dell’Università di Parma a Piacenza, destinato a ospitare il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicine and Surgery e i corsi delle Professioni sanitarie.
La nuova sede, in via San Bartolomeo 40, sorge all’interno dell’ex Centro di formazione di Crédit Agricole Italia, oggi oggetto di un’importante opera di riconversione a uso universitario.
Nei giorni scorsi il Rettore Paolo Martelli ha effettuato un sopralluogo al cantiere insieme al Direttore generale dell’Ateneo Candeloro Bellantoni, al Dirigente dell’Area Edilizia Alessandro Bertani, al Direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia Stefano Bettati e al Presidente del corso in Medicine and Surgery Antonio Percesepe. Presenti, per Crédit Agricole Italia, anche il Condirettore generale Roberto Ghisellini e il Responsabile Immobili Davide Messina, insieme ai rappresentanti dell’impresa esecutrice.
“L’ex Centro di formazione di Crédit Agricole Italia risponde perfettamente alle esigenze dei nostri corsi – ha commentato il Rettore Martelli –. Si tratta di una struttura moderna, ben organizzata e dotata degli spazi necessari. I lavori procedono spediti, e quanto visto durante la visita lascia ben sperare. Il nostro obiettivo è iniziare le attività già a ottobre, con l’avvio del nuovo anno accademico proprio qui, in via San Bartolomeo. Se tutto andrà come previsto, sarà un traguardo realistico”.
La scelta della sede è avvenuta tramite un avviso pubblico per manifestazione d’interesse pubblicato dall’Università. L’accordo prevede un utilizzo del Campus per sei anni.
Il complesso di via San Bartolomeo si articola in due edifici principali e comprende una sala conferenze, aule didattiche, sale studio, uffici, spazi per l’accoglienza e le pause, oltre a un ampio parcheggio interrato riservato.




Alta Val Tidone: le api protagoniste per una mattina nelle scuole elementari di Trevozzo

Successo per l’iniziativa del 23 maggio organizzata dal Comune di Alta Val Tidone in collaborazione con Centro di Formazione Tadini e con la partecipazione del Dottor Riccardo Redoglia, docente del Centro e tecnico dell’Associazione Provinciale Apicoltori Piacentini.
Una mattinata dedicata alle api e alla sensibilizzazione ambientale ha animato il 23 maggio scorso la scuola di Trevozzo, grazie all’iniziativa promossa dal Comune di Alta Val Tidone in collaborazione con il Centro di Formazione Tadini e il dott. Riccardo Redoglia, docente del Centro di formazione e tecnico dell’Associazione Provinciale Apicoltori Piacentini.
Tutte le classi della scuola, guidate dalla coordinatrice di plesso Federica Perina, sono state coinvolte in un’esperienza educativa suddivisa in due turni, per permettere a ciascun gruppo di partecipare attivamente alle attività teoriche, pratiche e sensoriali. I bambini hanno potuto osservare da vicino un’arnia didattica, scoprire i segreti dell’organizzazione dell’alveare e, soprattutto, comprendere il ruolo fondamentale che le api svolgono nel mantenimento della biodiversità e nella produzione alimentare.
Il dott. Redoglia ha saputo trasmettere con semplicità e rigore scientifico concetti fondamentali legati all’impollinazione, alla sostenibilità agricola e alle minacce che oggi colpiscono gli insetti impollinatori, tra cui pesticidi, cambiamenti climatici e riduzione degli habitat.
Entrambi i turni di attività si sono conclusi con un momento dedicato all’assaggio di diverse tipologie di mieli, suscitando grande entusiasmo negli alunni.
All’iniziativa erano presenti anche Massimiliano Gobbi, direttore del Centro di Formazione Tadini, e Giovanni Dotti, assessore del Comune di Alta Val Tidone, l’iniziativa ha rafforzato e valorizzato la collaborazione sempre più stretta tra il Centro di Formazione Tadini e il Comune di Alta Val Tidone, una partnership che negli ultimi anni ha dato vita a percorsi formativi innovativi e concreti, distribuiti sul territorio e rivolti a un ampio pubblico.
L’incontro, dedicato alle api e all’ambiente, è stata l’occasione per ribadire il ruolo centrale della scuola come presidio culturale e sociale nel territorio. La scuola di Trevozzo, grazie a una rete di collaborazioni attive, si dimostra non solo luogo di istruzione, ma punto di incontro tra sapere, esperienze riguardo il territorio e cittadinanza attiva. In un’epoca in cui le aree interne affrontano sfide demografiche e infrastrutturali, investire nella scuola significa investire nel futuro delle comunità locali, rafforzando l’identità di una terra e offrendo ai giovani strumenti concreti per comprenderla e valorizzarla.




Successo in Piazza Cavalli per Coldiretti: oltre 1.300 studenti al gran finale del progetto Educazione alla Campagna Amica

Colori, sorrisi e tanta partecipazione hanno animato questa mattina, mercoledì 28 maggio, Piazza Cavalli a Piacenza, per l’evento conclusivo del progetto Educazione alla Campagna Amica promosso da Coldiretti Piacenza, Donne Coldiretti e Coldidattica, in collaborazione con numerosi partner istituzionali, tra cui il Consorzio di Bonifica di Piacenza.

La manifestazione, dal titolo “Per fare un frutto ci vuole un fiore. Conosciamo l’agricoltura locale, l’origine del cibo e la Dieta mediterranea”, ha visto la partecipazione di oltre 1.300 studenti piacentini, dalle scuole primarie alle secondarie di primo grado, accompagnati dai loro insegnanti per una mattinata di festa dedicata al cibo sano, alla sostenibilità e alla cultura agricola.

La piazza si è trasformata in un vero e proprio laboratorio didattico a cielo aperto, con numerosi stand che hanno offerto esperienze pratiche, giochi educativi, percorsi sensoriali e attività legate allo sport, alla natura e alla filiera alimentare. Il tutto accompagnato dall’animazione di Radio Sound e dagli spettacoli della compagnia Tadam, che hanno regalato momenti di divertimento per grandi e piccoli.

Molto apprezzata anche la merenda sana, con pane e olio extravergine d’oliva Made in Italy e gelato a km zero di Campagna Amica, proposti come esempio di alimentazione genuina e sostenibile.

Momento centrale della giornata è stata la cerimonia di premiazione, alla presenza delle autorità locali, introdotte dal direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli. Insieme a lui, sul palco, il presidente del Consorzio di Bonifica Luigi Bisi, il prefetto Paolo Ponta, l’assessore comunale Mario Dadati, il presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna e Alessandro Fei, team manager di Gas Sales Bluenergy Volley.

“Questo evento rappresenta la conclusione di un percorso educativo lungo un anno,” ha dichiarato Gallizioli. “Vogliamo trasmettere ai ragazzi l’importanza di conoscere ciò che mangiamo e da dove proviene, creando un legame diretto tra scuola e agricoltura.”
Valerio Galli, responsabile di Campagna Amica Piacenza, ha sottolineato il valore della visibilità online data agli elaborati scolastici: “Tutti i lavori sono consultabili sul sito mercatoviafarnesiana.it. È un modo per valorizzare la creatività degli studenti e coinvolgere l’intera comunità.”

Luigi Bisi ha infine ricordato l’impegno del Consorzio di Bonifica nelle scuole piacentine: “Ogni anno raggiungiamo oltre mille studenti per raccontare l’importanza dell’acqua e della sua gestione. Apriamo le porte del nostro mondo alle nuove generazioni.”

I premi dell’edizione 2025
1° Premio Campagna Amica: Infanzia Santa Rita Marsaglia (Pluriclasse) – Tema: merenda sana
Visita al Mercato Coperto di Campagna Amica, laboratorio orto e corso di cucina con panificio Chomp.
2° Premio Valore dell’acqua: Primaria Vernasca sez. 1°-4°-5° – Tema: l’acqua
Visita al Mercato Coperto e corso di cucina.
3° Premio Donne Coldiretti: Infanzia Podenzano sez. 4 anni – Tema: miele e merenda sana
Merenda e visita all’Azienda Agricola Alpaca di Marano.
Menzioni speciali:

Sostenibilità e ambiente: Primaria Marsaglia – Buono cartolibreria.
Generazione in campo: Primaria Borgonovo 5C – Buono cancelleria.
Dal campo alla tavola: Infanzia Regina della Pace sez. 5 anni – Buono cancelleria.
Premio giuria popolare: Primaria S. Antonio Piacenza – Progetto “MOU GAME”, visita a Biocultivya.
Premi didattici Consorzio di Bonifica – Coldiretti:

Miglior foto classe: Secondaria Borgonovo 2^C e 2^D.
Miglior video: Primaria Cortemaggiore 4^Alfa e 4^Beta.
Miglior foto studente: Triya Khosla (2^C), “La Piccola Berlina”.
Tutti i materiali – video, podcast e progetti – sono ancora disponibili sul sito www.mercatoviafarnesiana.it.

I percorsi didattici 2025
Tra i temi affrontati nel corso dell’anno: il valore dell’acqua, l’inquinamento atmosferico, l’agricoltura biologica, il percorso “dal chicco di grano al pane”, l’etichettatura alimentare, l’agriturismo, il latte, la merenda sana, la storia enogastronomica piacentina, il pomodoro e l’uva.

La raccolta firme per l’etichetta d’origine
Durante la manifestazione, i partecipanti hanno potuto aderire alla raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare volta a introdurre l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti nell’Unione Europea.

“Un passo importante per garantire trasparenza, tutelare la salute pubblica e difendere le eccellenze del Made in Italy,” sottolinea Coldiretti. “Proteggere l’origine dei nostri prodotti significa anche proteggere la nostra identità.”

La raccolta firme prosegue in tutte le sedi di Coldiretti Piacenza e al Mercato Coperto di Campagna Amica in via Farnesiana 17. L’appuntamento con Educazione alla Campagna Amica è già fissato per il prossimo anno, con la 26esima edizione.




Gli studenti del Romagnosi-Casali rappresentano l’Emilia-Romagna alla finale nazionale delle Olimpiadi di Primo Soccorso

È stato l’Istituto Romagnosi-Casali di Piacenza a rappresentare l’Emilia-Romagna alla fase nazionale della terza edizione delle Olimpiadi di Primo Soccorso per Studenti, promossa dalla Croce Rossa Italiana. L’evento si è svolto lo scorso 24 maggio a Scalea (Cosenza), e ha visto sfidarsi squadre provenienti da tutte le regioni d’Italia in scenari di simulazione e prove pratiche legate all’emergenza sanitaria.

Per la scuola piacentina, si è trattato della seconda partecipazione consecutiva alla finale nazionale, conquistata grazie alla vittoria nella fase regionale. Gli studenti si sono cimentati in dieci diverse prove: sette dedicate a simulazioni di primo soccorso – dalla gestione dei traumi alle manovre salvavita, compreso l’uso del defibrillatore – e tre incentrate sulle cosiddette “Fantaolimpiadi”, attività ideate dai Giovani CRI su tematiche sociali e di sensibilizzazione.

A salire sul gradino più alto del podio è stata la squadra del Lazio, ma la partecipazione del Romagnosi-Casali ha comunque rappresentato un traguardo significativo. Gli studenti, preparati dal Comitato CRI di Piacenza, hanno avuto l’opportunità di mettere in pratica le competenze acquisite nel percorso formativo, sperimentando il lavoro di squadra e il confronto con coetanei di tutta Italia.

Grande la soddisfazione espressa dal Comitato di Piacenza della Croce Rossa Italiana, che in una nota ha voluto ringraziare l’Istituto e i ragazzi per l’impegno dimostrato: “Partecipare a un evento come questo significa molto più che competere: è un’occasione per crescere, imparare, confrontarsi e rafforzare il senso civico e la cultura del soccorso. Complimenti ai nostri studenti e a tutto il corpo docente per la dedizione con cui hanno affrontato questo percorso”.




Gli italiani si fidano della scienza: 7 su 10 positivi sul lavoro e sull’onestà dei ricercatori

Gli italiani si fidano della scienza, infatti poco più di 7 italiani su 10 si dicono d’accordo con l’affermazione “ci si deve fidare del lavoro degli scienziati”; percentuali simili si registrano anche per dichiarazioni come “ci si deve fidare dell’onestà degli scienziati” e “ci si deve fidare che gli scienziati rispettino valori etici”, su cui concordano poco meno di 7 italiani su 10. Tuttavia, emergono anche segnali di scetticismo: quasi 5 italiani su 10 credono che gli scienziati tendano a mantenere intenzionalmente segreto il proprio lavoro, e 3 su 10 ritengono che si proteggano a vicenda anche quando sbagliano. In modo più rassicurante, solo 2 italiani su 10 pensano che le teorie scientifiche siano spiegazioni deboli della realtà.

Sono i primi risultati del monitor continuativo di EngageMinds Hub* – Consumer, Food & Health Engagement Research Center, Centro di ricerca in psicologia dei consumi e della salute dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che evidenziano un atteggiamento complesso e ambivalente nei confronti della scienza: prevale sì un consenso generale, ma non mancano riserve, che suggeriscono la presenza di una certa diffidenza nei confronti della comunità scientifica, influenzata molto probabilmente da fattori culturali, sociali e dalla qualità della comunicazione scientifica. Non da ultimo, anche le recenti esperienze legate all’emergenza sanitaria pandemica hanno contribuito a esporre al grande pubblico le contraddizioni, i tempi e la natura stessa della scienza in azione.

Le differenze riguardo la fiducia appaiono significativamente associate al titolo di studio, alla situazione economica dichiarata, all’orientamento politico degli italiani e all’engagement individuale.

A ogni modo solo 3 italiani su 10 (30%) dichiarano di avere molta fiducia nella scienza. Tuttavia, questa percentuale aumenta sensibilmente tra alcuni gruppi: sale al 40% tra i laureati, al 39% tra chi ha un reddito alto, al 54% tra coloro che si collocano politicamente a sinistra, al 42% tra chi ha un’elevata attitudine nella ricerca di informazioni e al 38% tra chi dimostra un alto livello di proattività, intesa come senso di padronanza e autoefficacia.

Guardando invece il profilo di chi ha poca fiducia nella scienza, quasi 4 italiani su 10 (36%), si nota che questo atteggiamento è più diffuso tra specifici segmenti: chi non ha un diploma (43%), coloro che hanno un reddito basso (47%), chi ha un orientamento politico a destra (46%) o non ha nessun orientamento (47%), chi ha una scarsa attitudine nel cercare informazioni (il 45%) e ha poca proattività (il 41%).

“Quando il sapere scientifico non viene spiegato con chiarezza o appare distante dai problemi quotidiani delle persone il rischio è che si generi sfiducia o, peggio, la percezione di una élite chiusa

e autoreferenziale”, dichiara Guendalina Graffigna, direttore del Centro di Ricerca EngageMinds HUB dell’Università Cattolica e responsabile scientifico dell’indagine. “Per rafforzare il rapporto tra il mondo scientifico e la società diventa quindi prioritario investire in una comunicazione trasparente, accessibile e partecipativa, capace di valorizzare non solo i risultati, ma anche i processi, i dubbi e i limiti della ricerca; una comunicazione che si apre all’ascolto delle istanze e preoccupazioni della società e si metta in dialogo. Solo così possiamo pensare di stimolare e ingaggiare le persone a dialogare con la scienza, promuovendo una cittadinanza informata, consapevole e critica sulle sfide del nostro tempo.”

Continuando nell’analisi si può notare come il livello di fiducia nella scienza risulti correlato anche alla fiducia riposta nelle istituzioni e nel sistema sanitario nazionale. Infatti, tra coloro che si fidano delle istituzioni, il 43% dichiara anche un’elevata fiducia nella scienza; una percentuale simile (42%) si riscontra tra chi ha fiducia nel SSN.

Al contrario, tra gli sfiduciati nei confronti del SSN sono di più quelli che hanno scarsa fiducia nella scienza (46%). Infine, un elemento di particolare interesse riguarda gli italiani che esprimono un’elevata mentalità complottista: tra di loro sono addirittura il 61% (quasi il doppio rispetto al totale degli italiani) ad avere scarsa fiducia nella scienza.

In chiusura il report indaga il rapporto strettamente connesso tra fiducia nella scienza e salute. Questo legame suggerisce che la credibilità della scienza non si gioca solo sul terreno della ricerca, ma anche nella quotidianità dell’esperienza sanitaria: dal medico di base alle campagne di prevenzione, fino alla gestione delle emergenze sanitarie con i vaccini. I dati emersi sottolineano infatti che livelli alti di fiducia nella scienza si osservano tra coloro che dichiarano una buona relazione con il medico un buono stato di salute percepito e una maggiore aderenza alle indicazioni ricevute. Mentre una cattiva relazione con il medico curante e una scarsa aderenza alle indicazioni mediche si associano a una maggiore incidenza di livelli ridotti di fiducia.

“La connessione tra il livello di fiducia nella scienza e quella nelle istituzioni e nel sistema sanitario nazionale è un indicatore chiave del rapporto dei cittadini con le istituzioni stesse, un rapporto che suggerisce l’esistenza di un ecosistema della fiducia – afferma Guendalina Graffigna. Dove vacilla la scienza attecchiscono il sospetto e le teorie del complotto aprendo spazio a narrazioni alternative a volte fantasiose. Lo abbiamo visto, per esempio, di recente con il vaccino covid-19 che qualcuno addirittura ha pensato potesse contenere microchip per controllare le persone. Un evidente segnale – conclude – di quanto la sfiducia nella scienza alimenti derive irrazionali compromettendo anche l’adesione a comportamenti fondamentali per la salute pubblica”.




Studenti del Gioia a Roncarolo per un’esperienza di vela sul Po con la Lega Navale Italiana

Si è svolta nei giorni scorsi presso Roncarolo, promossa dalla Delegazione Piacenza e Parma della Lega Navale Italiana con il patrocinio del Comune di Piacenza, un’esperienza unica di vela sul fiume Po che ha coinvolto la classe di studenti 4AS del liceo Gioia. Le ragazze e i ragazzi, dopo aver partecipato ad alcuni laboratori, hanno avuto l’opportunità di uscire in barca a vela sul Grande Fiume, scoprendo la bellezza della navigazione e imparando a lavorare in squadra. L’iniziativa è stata vissuta dai giovani con grande entusiasmo e partecipazione, rivelandosi un vero successo. “Ancora una volta la Lega Navale Italiana – sottolinea il presidente della Delegazione Piacenza e Parma, Leonardo Vecchi – ha dato una felice dimostrazione della sua capacità di promuovere attività educative e formative per i giovani, offrendo loro l’opportunità di scoprire nuove passioni e interessi. Un ringraziamento speciale va ad Aipo – Agenzia Interregionale per il Po, al circolo Anspi “La tana” di Roncarolo per il supporto logistico e la collaborazione, al professor Franco Marzaroli del Liceo Gioia per la disponibilità e l’entusiasmo condiviso con i giovani partecipanti e ad Alessandra Bonomini di Ceas Infoambiente e al Comune di Piacenza per il sostegno e la collaborazione”.

“L’iniziativa si è svolta a Roncarolo – afferma l’assessore alle Politiche ambientali, Serena Groppelli – raggiunto dai ragazzi in bicicletta, con la guida del nostro Ceas Infoambiente, nell’ambito del laboratorio di lettura dei paesaggi fluviali “Pa(e)(s)saggio di testimone”, riconosciuto fra le azioni didattiche della riserva Mab Unesco “Po Grande”.  L’esperienza ha offerto agli studenti del Liceo Gioia un’opportunità davvero preziosa di avvicinarsi alla pratica della vela, promuovendo una cultura del rispetto e della valorizzazione dell’ambiente fluviale. Ringrazio quindi la Lega Navale Italiana per l’impegno nel coinvolgere i giovani in attività che coniugano sport, educazione e sostenibilità. Come Amministrazione comunale, continueremo a sostenere progetti che mirano a riscoprire e valorizzare il nostro patrimonio naturale, con particolare attenzione al coinvolgimento delle nuove generazioni. Solo attraverso la conoscenza e l’esperienza diretta possiamo costruire una cittadinanza consapevole e responsabile nei confronti dell’ambiente che ci circonda”.

Aggiunge Vecchi: “Nel prossimo periodo estivo, la Lega Navale Italiana – Delegazione Piacenza e Parma organizzerà crociere a vela della durata di una settimana in ambito marino, rivolte a ragazze e ragazzi. Un’esperienza educativa unica, che combinerà la navigazione a vela con l’apprendimento e la crescita personale. Queste crociere – conclude -, caratterizzate da un approccio “device-free” (senza dispositivi), consentiranno ai partecipanti di staccare dalle tecnologie digitali e di concentrarsi sull’esperienza diretta della natura e della vela. Sarà un’opportunità per sviluppare nuove abilità, per imparare a lavorare in squadra e per scoprire la bellezza del mare e della navigazione”.

Per maggiori informazioni su date e dettagli delle crociere, nonché sulle attività di vela e di educazione per i giovani promosse dalla Lega Navale Italiana è possibile consultare le pagine del sito web www.leganavale.it/piacenza-parma o scrivere a piacenza@leganavale.it.




Piacenza. Studenti del liceo Gioia sperimentano scenari di guerra in una simulazione della Croce Rossa

Il prossimo 30 maggio 2025, presso l’Area di Addestramento “Scalo Po” del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza, si terrà un’iniziativa unica a livello nazionale organizzata dal Comitato Provinciale di Piacenza della Croce Rossa Italiana: una simulazione sul campo di Diritto Internazionale Umanitario (DIU) rivolta agli studenti della classe 3° linguistico C del Liceo Melchiorre Gioia.
L’evento, che si svolgerà dalle ore 9.00 alle ore 13.30, conclude un percorso scolastico svolto dagli studenti del Gioia durante l’anno sul tema “Giustizia penale e Diritti Umani”, arricchito dagli interventi del personale qualificato CRI in diritto internazionale umanitario. L’obiettivo principale è insegnare ciò che avviene durante i conflitti per portare gli studenti a capire il significato dell’educazione alla pace. Si mira a sviluppare e rafforzare il senso civico e i valori umanitari negli studenti, stimolando il pensiero critico e l’interesse per le vicende internazionali contemporanee.
La simulazione vedrà gli studenti assumere il ruolo di delegati e operatori della Croce Rossa Italiana impegnati ad affrontare contesti critici e rapidamente mutevoli tipici dei teatri di conflitto.

La metodologia simulativa è una competenza tecnica del personale CRI, utilizzata anche per la formazione di chi è destinato a missioni in zone di conflitto armato. Gli scenari proposti saranno estremamente veritieri e gestiti da simulatori preparati della Croce Rossa, con i quali i ragazzi dovranno confrontarsi. La simulazione riprodurrà realisticamente quattro scenari operativi che la Croce Rossa affronta istituzionalmente nei teatri di conflitto, offrendo un’esperienza formativa immersiva.

L’iniziativa si svolge con la collaborazione attiva del 2° Reggimento Genio Pontieri e dell’Associazione Nazionale Alpini – sezione di Piacenza, e gode del patrocinio del Comune di Piacenza

Il messaggio di fondo è chiaro: come afferma il Papa, la guerra è ormai una cosa inutile, e l’evento cerca di portare i giovani sull’obiettivo della pace. Promuovere la conoscenza del diritto internazionale umanitario e divulgarne i principi umanitari sono obiettivi fondamentali, stimolando l’attenzione e l’approfondimento anche al di fuori dell’ambito bellico

Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU), noto anche come diritto dei conflitti armati, è quella branca del diritto internazionale che disciplina la condotta durante un conflitto per contenerne la violenza e proteggere le persone.

Esso regola il trattamento di feriti, malati, naufraghi, prigionieri di guerra e protegge i civili e i beni culturali. Principio fondamentale è la distinzione tra civili e militari. Il legame tra DIU e Croce Rossa è profondo: il DIU nasce anche grazie al contributo della Croce Rossa, incaricata dalla comunità internazionale di divulgarne il rispetto e vigilare sulla sua applicazione. La Convenzione di Ginevra del 1864, il primo trattato riconosciuto di DIU, fu stipulata a Ginevra, sede storica della Croce Rossa.

Parteciperanno all’evento diverse istituzioni e ospiti d’onore invitati, tra cui rappresentanti della Prefettura, Questura, Provincia, Comune di Piacenza e Comandi militari e delle forze dell’ordine. La simulazione offre agli studenti non solo una profonda comprensione teorica del DIU e delle sfide umanitarie, ma soprattutto un’esperienza pratica e toccante di cosa significhi operare in scenari di crisi, rafforzando il loro impegno verso i valori di umanità e pace.




Donato al campus di Piacenza dell’Università Cattolica il ritratto di Giorgio Armani firmato da Franco Scepi

L’idea venne al presidente della Fondazione Gorbaciov, Marzio Dallagiovanna, durante la mostra dedicata ai ritratti dei vincitori del Premio Nobel per la pace curata dall’artista e regista Franco Scepi, presso la Galleria Alberoni di Piacenza: chiedere al maestro Scepi di realizzare un ritratto di Giorgio Armani, che lo raffigurasse in occasione della laurea honoris causa che lo stilista ha ricevuto, per iniziativa della Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’11 maggio 2023 nel magnifico Teatro Municipale di Piacenza.

«Ho utilizzato una tecnica abbastanza antica, utilizzando vernici epossidiche» spiega Franco Scepi, durante la cerimonia che ha dato il benvenuto all’opera nel campus piacentino dell’Università Cattolica, all’interno della biblioteca, in uno degli snodi più frequentati da studenti e ricercatori. «Non faccio molti ritratti, ma in occasione della mostra sui premi Nobel per la pace mi è venuta l’idea di riproporre questa tecnica che, ai tempi dell’intelligenza artificiale, è un po’ fuori moda» prosegue Scepi. «Probabilmente questo sarà l’ultimo ritratto della mia vita, e forse anche per questo il ritratto ha un valore in più».

L’opera è stata accolta con grande entusiasmo da Marco Allena, preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza. «La laurea honoris causa conferita a Giorgio Armani è stata un momento particolarmente importante per la nostra Facoltà, come ha più volte ricordato Anna Maria Fellegara, allora preside della Facoltà, oggi pro-rettore vicario dell’ateneo» racconta il professor Allena. «Armani è uno dei più illustri piacentini, uno dei più importanti personaggi che la città di Piacenza abbia avuto nella sua storia. Siamo stati onorati di avergli conferito la laurea in Global Business Management. Dopo due anni esatti da quel giorno, quest’opera, che verrà vista quotidianamente da tantissimi studenti, non solo rappresenta per tutti loro un ricordo di quel momento, ma potrà essere fonte di ispirazione nelle vite dei nostri giovani per impegno, dedizione al lavoro e visione globale».

Nato a Piacenza nel 1934, Giorgio Armani è cresciuto proprio nel capoluogo piacentino, dove ha frequentato il Liceo scientifico Lorenzo Respighi prima di trasferirsi a Milano con la famiglia. Divenuto stilista e imprenditore, è il fondatore di un marchio che è autentico simbolo del Made in Italy.

L’Opera Pia Alberoni, nella persona del presidente Giorgio Braghieri, e l’Associazione Ex Allievi del Collegio San Vincenzo, con i presidenti Giuseppe Ticchi e Stefano Campagnoli, si sono unite alla Fondazione Gorbaciov per conferire significato etico corale alla donazione dell’opera del maestro Scepi al campus di Piacenza dell’Università Cattolica. «Siamo onorati di donare questo quadro a un’istituzione di così elevato prestigio nel mondo accademico, evidenziando il legame tra eccellenza accademica e imprenditoriale» commenta il presidente Dallagiovanna. «Il ritratto celebra una figura emblematica della creatività e dell’imprenditoria italiana. Armani ha sempre mantenuto un rapporto speciale con la sua città natale. Questa donazione non solo gli rende omaggio, ma rafforza il legame tra tradizione e innovazione, e permette alla Fondazione Gorbaciov di enfatizzare l’importanza del dialogo tra mondi solo apparentemente diversi, come l’arte, l’imprenditoria e la genialità, valorizzando il talento italiano nel contesto globale».

Il ritratto, formato 74×74, magnetizza gli occhi di chiunque, d’ora in poi, transiti dalla biblioteca del campus. «Siamo riconoscenti al maestro Scepi e grati a tutti gli enti che hanno collaborato a quest’iniziativa» sottolinea Angelo Manfredini, direttore della Sede di Piacenza-Cremona. «La gratitudine con la quale abbiamo accolto questa opera ci ha guidato anche nella scelta della sua collocazione, che non è casuale perché da oggi si trova in una location di pregio e centrale per il nostro campus, in uno dei luoghi più vissuti dagli studenti».




Scienze agrarie, alimentari e ambientali: riduzione delle tasse fino a 5.000€ per le migliori matricole

La Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica crede fermamente nelle potenzialità dei giovani talenti.
Per promuovere l’eccellenza accademica, grazie al finanziamento della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, la facoltà sosterrà gli iscritti triennali e magistrali del prossimo anno accademico con l’esonero del pagamento delle tasse fino a 5.000€, a cui si potrà accedere secondo requisiti esclusivamente di merito.
«La nostra missione è quella di sviluppare ricerca di altissimo livello, che si riverberi in una formazione d’eccellenza: la perseguiamo grazie al costante lavoro dei nostri docenti, il 40% dei quali rientra nella classifica World’s 2% Top Scientists stilata dalla Stanford University» afferma Pier Sandro Cocconcelli preside della facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali della Cattolica. «La stima che ci dimostra la Fondazione Invernizzi, che nasce nel settore agroalimentare e che investe generosamente nelle nostre attività, e la fiducia che ripongono in noi aziende nazionali e internazionali del settore agroalimentare, che ci chiedono laureati competenti e ben preparati, ci spingono ancora di più a puntare sull’eccellenza: per questo abbiamo deciso di valorizzare con questi esoneri gli studenti più appassionati e meritevoli».
Per accedere all’esenzione, le matricole delle lauree triennali dovranno aver ottenuto una votazione minima di 75/100 all’Esame di Stato, mentre per le lauree magistrali è necessario aver conseguito un voto di laurea triennale minimo di 100/110. Per i pre-immatricolati, si prevede una media ponderata degli esami triennali di almeno 27/30 e il superamento di esami per almeno 140 cfu.