Elezioni amministrative nel piacentino: le reazioni dei partiti
All’indomani delle elezioni amministrative che nella provincia di Piacenza hanno riguardato 8 comuni, arrivano varie reazioni politiche ai risultati.Vediamole
Lega soddisfatta
«La Lega di Piacenza esprime soddisfazione per i risultati delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre: “Il centrodestra, guidato dalla Lega, si è dimostrato ancora una volta predominante nella nostra provincia. I due comuni più grossi al voto, Fiorenzuola e Rottofreno, hanno visto una netta vittoria del centrodestra unito, grazie al buongoverno negli anni precedenti, sintomo che i cittadini hanno apprezzato il buonsenso che ha caratterizzato le amministrazioni uscenti. L’importante sfida di Cortemaggiore con Luigi Merli Sindaco – prosegue la nota a firma dei responsabili enti locali Luca Zandonella e Giampaolo Maloberti – è stata vinta in maniera netta, segno che i magiostrini hanno ben capito la situazione che si era venuta a creare e hanno premiato la nostra lista, anche con le tante preferenze personali dei candidati della Lega. Importante inoltre la riconquista di Gropparello, con la determinante presenza di 4 esponenti leghisti, di cui 3 eletti. Nei pochi casi dove invece non siamo riusciti a vincere – termina la nota – faremo tesoro dei nostri errori per ripresentarci ancora più forti nelle prossime elezioni. Ora la sfida più importante passa a Piacenza, dove sarà molto importante riconfermarsi per un altro mandato. Buon lavoro a tutti gli eletti».
La Buona Destra: “Il popolo dei moderati cerca la propria casa”
«I complimenti e gli auguri di buon lavoro vanno a tutti gli otto sindaci eletti ieri.
Successi inequivocabili, sui quali non può essere fatto alcun rilievo: Simone Maserati (Gazzola), Romeo Gandolfi (Fiorenzuola), Paola Galvani (Rottofreno) e Marica Toma (Cadeo). Eletti con il 77%, 66%, 61% e 56% dei voti, hanno ottenuto la fiducia della maggioranza assoluta dei propri elettori.
La percentuale più bassa di consenso, invece, è stata raccolta da Luigi Merli (Cortemaggiore), scelto da una minoranza di magiostrini, il 40%, sebbene proprio a Cortemaggiore si sia registrata la percentuale più alta di votanti della provincia (66,5%). Se anche i piccoli comuni seguissero il sistema elettorale dei grandi, i ballottaggi definirebbero diversamente lo scenario. Ma nei piccoli comuni vince chi prende più voti. Basta quindi la maggioranza relativa.
A Cortemaggiore, la Buona Destra ha giocato la sua prima partita elettorale in provincia di Piacenza, sostenendo il laboratorio civico di Mario Fantini e di una destra moderata, alternativa alla sinistra populista e alla destra sovranista. Il risultato non è stato quello desiderato, ovviamente, ma alcune riflessioni possono essere fatte.
Cortemaggiore è la terra della famiglia Rancan, il candidato sindaco Merli è il segretario provinciale della Lega, i parlamentari e i consiglieri regionali di Lega e di Fratelli d’Italia non hanno fatto mancare la loro propaganda.
La scelta di tentare la via di una destra civile e moderata, invece, oltre a Forza Italia (ai suoi minimi storici di consenso), ha visto il coinvolgimento e il sostegno di un partito nascituro (Buona Destra) e dei Liberali Piacentini.
Con queste premesse, i sovranisti avrebbero dovuto giganteggiare rispetto ai piccoli moderati. E invece hanno registrato soltanto il 40% (percentuale più bassa tra tutti i sindaci eletti ieri) a fronte di un onorevole 32% raccolto dei moderati. La lettura politica che si può fare è una sola: esiste un elettorato liberale ed europeista che preferisce astenersi dal voto, piuttosto che turarsi il naso e votare quel che passa il convento della politica; quando è messo nelle condizioni di votare chi lo rappresenta, quell’elettorato sceglie moderato.
Un’analisi a tutto tondo dei risultati elettorali permette di affermare che il “centro-destra-unito” è ormai prossimo al termine della corsa.
La Buona Destra ringrazia Alessandra Fili per aver accettato di candidarsi, Gabriele Girometta per il lavoro svolto in questi dieci anni, Mario Fantini e tutto il suo gruppo di lavoro per l’entusiasmo e lo spirito di servizio civico espresso durante la campagna elettorale».
Il futuro dei Cinque Stelle è a sinistra
“I risultati di queste amministrative confermano quale sia la strada da percorrere per il futuro del MoVimento 5 Stelle: lavorare per creare una solida alleanza progressista che deve essere la nostra bussola. Un’alleanza che deve basarsi su progetti seri e di prospettiva, lontana mille miglia, invece, da quell’accozzaglia elettorale che c’è all’interno del centrodestra”. È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo ai primi risultati delle elezioni amministrative in Emilia-Romagna. “Per fare un bilancio preciso dei nostri risultati ci sarà tempo, anche perché al momento molti dei dati disponibili sono ancora parziali – puntualizza Silvia Piccinini – Quello che però mi sembra chiaro è che il MoVimento 5 Stelle debba proseguire con convinzione sulla strada intrapresa all’interno del centrosinistra. Un orizzonte che deve essere esteso, a mio avviso, ad ogni livello istituzionale in modo da cementare ancor di più questa alleanza e renderla davvero strutturale. Anche per questo faccio gli auguri di buon lavoro a tutti i sindaci eletti nella nostra regione, certa che con loro si potrà lavorare per il bene dei cittadini” conclude Silvia Piccinini.