Fiorenzuola: discussione fra indiani e egiziani degenera in violenta rissa

Una serata di festa si è trasformata in una scena di caos e violenza nel centro di Fiorenzuola d’Arda, dove un acceso scontro tra due gruppi di diverse origini – egiziana e indiana – è degenerato in una rissa che ha richiesto l’intervento di numerose pattuglie dei carabinieri. L’episodio è avvenuto nella tarda serata di venerdì 17 ottobre in via Matteotti, nei pressi delle giostre allestite per la festa patronale di San Fiorenzo.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, tutto sarebbe iniziato da un gesto di bullismo: un gruppo di uomini indiani, visibilmente alterati dall’alcol, avrebbe insultato un bambino egiziano per il suo aspetto fisico. La madre del piccolo è immediatamente intervenuta per difenderlo, ma sarebbe stata spinta a terra da uno degli aggressori. A quel punto la situazione è precipitata: anche il padre e lo zio del bambino si sono lanciati in suo soccorso, scatenando una colluttazione tra i due gruppi.
Le prime chiamate al 112 sono arrivate intorno alle 21. Un equipaggio della Compagnia di Fiorenzuola si è portato sul posto, seguito da una seconda pattuglia di rinforzo. Al loro arrivo, i militari hanno trovato la situazione ormai fuori controllo. Tra i presenti, il più agitato era un 27enne, senza fissa dimora, in evidente stato di ebbrezza.
I carabinieri hanno tentato di riportare la calma, ma l’uomo ha reagito con violenza, spintonando gli operatori e cercando di darsi alla fuga. Durante il tentativo di fermarlo, il giovane ha morso la mano di un militare e ha colpito gli altri con calci e pugni. Solo dopo una colluttazione concitata, i carabinieri sono riusciti a immobilizzarlo a terra.
Nemmeno dopo l’arresto l’uomo si è placato: durante il trasporto in ospedale ha colpito con una ginocchiata al naso un altro carabiniere e ha continuato a minacciare e insultare il personale sanitario. Gli esami hanno rivelato un tasso alcolemico di 1,6 g/l.
Il 27enne è stato arrestato con le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e rifiuto d’indicare la propria identità. È stato successivamente identificato grazie al cellulare e alla scheda SIM in suo possesso. Dopo le formalità di rito, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Fiorenzuola, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
I militari coinvolti hanno riportato ferite lievi, ma l’episodio ha suscitato forte preoccupazione in città per la violenza esplosa da un episodio apparentemente banale e per l’aggressività mostrata nei confronti delle forze dell’ordine.