I consigli dell’Ausl di Piacenza per evitare intossicazioni alimentari
Durante i mesi estivi, l’aumento delle temperature rende più frequenti i casi di intossicazioni alimentari. Il caldo favorisce infatti la crescita dei microrganismi e delle tossine da essi prodotte negli alimenti contaminati, aumentando i rischi di disturbi gastrointestinali. L’Azienda Usl di Piacenza invita tutti i cittadini a prestare la massima attenzione, adottando comportamenti responsabili e consapevoli nella gestione degli alimenti. Oggi la sicurezza della filiera alimentare è garantita da controlli rigorosi e standard produttivi elevati. Sempre più spesso le misure messe in atto lungo la linea di produzione, trasformazione e commercializzazione sono vanificate dal comportamento dei consumatori nelle fasi di acquisto, trasporto, preparazione e conservazione presso il proprio domicilio. È dunque fondamentale prestare attenzione fin dall’acquisto perché, ancora oggi, le malattie a trasmissione alimentare rappresentano un serio problema di sanità pubblica.
“Fare la spesa nelle ore più fresche della giornata rappresenta una prima buona abitudine, così come acquistare per ultimi i prodotti freschi, surgelati o pronti al consumo” afferma Laura Stinga, Dirigente veterinario di Igiene degli alimenti di origine animale dell’Ausl di Piacenza. “È consigliato posteggiare l’auto nei parcheggi sotterranei che tendono a essere più freschi rispetto a quelli all’aperto, soprattutto durante le giornate e le ore più calde. Riporre la spesa nell’abitacolo per limitare il riscaldamento degli alimenti durante il tragitto verso casa, non nel baule che tende a surriscaldare maggiormente se esposto al sole a meno che non sia dotato di un sistema di refrigerazione apposito. Utilizzare buste o borse termiche aiuta a mantenere la catena del freddo fino al momento della sistemazione in frigorifero, così come affiancare all’interno della busta i cibi refrigerati con i surgelati. Inoltre è consigliato separare i prodotti cotti o precotti da quelli freddi. Mai lasciare gli alimenti sull’auto esposta al sole”.
“Una volta a casa, occorre riporre immediatamente i cibi deperibili nel frigorifero o nel freezer. Lasciare gli alimenti freschi a temperatura ambiente anche per breve tempo può favorire la crescita batterica. È bene ricordare che l’apertura frequente dell’elettrodomestico va limitata, perché può compromettere l’efficacia del raffreddamento. Non va riempito troppo. Se l’aria non circola, il raffreddamento può non essere sufficiente” prosegue la professionista “Per una corretta conservazione degli alimenti è essenziale conoscere le diverse aree del frigo e le relative temperature. La parte più fredda, che di solito si trova in basso o in un cassetto specifico, è adatta per carne e pesce, con una temperatura ideale compresa tra zero e tre gradi. In questa zona gli alimenti vanno conservati in contenitori chiusi, evitando che i liquidi prodotti dalla carne o dal pesce contaminino gli altri cibi. I ripiani centrali, con temperature che si aggirano intorno ai cinque o sei gradi, sono adatti a prodotti come latticini, uova, avanzi e dolci, oltre agli alimenti che riportano in etichetta l’indicazione di refrigerazione dopo l’apertura. La zona dedicata alla frutta e alla verdura, generalmente situata nei cassetti inferiori, mantiene temperature tra l’uno e i tre gradi, ideali per ortaggi. Il principio da seguire è semplice: i cibi più deperibili vanno posti nelle aree più fredde, mentre quelli che resistono meglio alle variazioni termiche possono essere conservati nelle zone meno fredde”.
È importante rispettare la data di scadenza (da consumare entro) degli alimenti deperibili, si può essere più flessibili con il termine minimo di conservazione (da consumare preferibilmente entro). È buona norma sistemare gli alimenti più vecchi davanti a quelli appena acquistati, in modo da consumarli prima e ridurre lo spreco alimentare. Inoltre, è opportuno eliminare periodicamente dal frigorifero i cibi deteriorati, per evitare contaminazioni e diffusione di muffe. Un altro aspetto fondamentale è la pulizia periodica dell’elettrodomestico, che deve essere sanificato con regolarità per evitare la proliferazione di batteri, anche a basse temperature. Oltre alla sicurezza, è essenziale riflettere sul valore del cibo e sull’impatto dello spreco alimentare. Un acquisto consapevole aiuta a evitare sprechi, specialmente per i prodotti più deperibili. Acquistare solo il necessario, pianificando i pasti e controllando la reale necessità dei prodotti, consente non solo di tutelare la salute ma anche di ridurre il numero di alimenti buttati inutilmente.
“Infine, la preparazione in cucina richiede altrettanta attenzione. È indispensabile cuocere i cibi in modo adeguato, raggiungendo almeno 70° C anche al cuore degli alimenti, conservare i cibi pronti in contenitori chiusi (di piccole dimensioni a favore del freddo) per evitare contaminazioni, i cibi precedentemente cotti vanno riscaldati rapidamente e ad alta temperatura prima del loro consumo. I prodotti congelati devono essere scongelati in frigorifero o nel forno a microonde, mai a temperatura ambiente” conclude la veterinaria.
L’igiene personale e degli ambienti resta un pilastro fondamentale: è necessario lavarsi accuratamente le mani prima e durante la preparazione degli alimenti, mantenere puliti utensili e superfici di lavoro e separare sempre i cibi crudi da quelli cotti.
Si ricorda a tutti i cittadini che il rispetto di queste semplici ma fondamentali regole permette di proteggere la salute di tutta la famiglia, prevenendo intossicazioni e infezioni alimentari e al tempo stesso di combattere lo spreco alimentare domestico, per un consumo più responsabile e sostenibile anche nei mesi estivi.