Inaugurata la nuova PET/CT all’ospedale di Piacenza
È stata inaugurata oggi la nuova PET/CT fissa dell’ospedale di Piacenza, una strumentazione di ultima generazione destinata a rivoluzionare le diagnosi in campo oncologico, cardiologico e neurologico, garantendo maggiore rapidità e precisione.
Dopo quasi due anni di utilizzo di un sistema mobile – che da novembre 2023 ha già consentito di eseguire circa 4mila esami a cittadini piacentini e utenti delle province vicine – la macchina definitiva è ora operativa all’interno del reparto di Medicina nucleare, completamente rinnovato per offrire più comfort, sicurezza e accoglienza. L’investimento, pari a oltre 3 milioni di euro, consente oggi di disporre di immagini di qualità superiore, tempi di esecuzione ridotti e una diagnosi ancora più accurata, grazie alle componenti digitali di nuova generazione.
Il reparto è stato completamente ripensato: percorsi separati per pazienti e operatori permettono di ottimizzare i flussi e ridurre i rischi di contaminazione. La Medicina nucleare occupa circa 400 metri quadrati al piano interrato del blocco polichirurgico e comprende aree dedicate alla somministrazione dei radiofarmaci, spogliatoi, ambulatori clinici, moderne sale di refertazione e spazi di attesa più confortevoli e rassicuranti.
La nuova PET/CT integra tomografia a emissione di positroni e TAC, fornendo immagini metaboliche e anatomiche ad altissima definizione. L’esame richiede ora tempi più brevi, migliorando il comfort dei pazienti, anche di chi deve essere sottoposto all’indagine su barella. «Grazie a radiofarmaci come il fluorodesossiglucosio – spiega il direttore di Medicina nucleare Massimo Casali – possiamo ottenere diagnosi estremamente precise, fondamentali per la stadiazione dei tumori, il monitoraggio delle patologie e la valutazione dell’efficacia delle terapie». La macchina è completata da cinque postazioni digitali per l’analisi, software di ricostruzione 3D e sistemi avanzati per individuare strutture anatomiche complesse. È inoltre prevista l’integrazione con altre metodiche, come la risonanza magnetica, e un sistema di formazione continua online per il personale.
L’arrivo della nuova PET/CT apre anche all’impiego di radiofarmaci innovativi, strumenti fondamentali per la medicina di precisione. Oltre al tracciante 18F-FDG, già usato nella maggior parte degli esami, sono disponibili l’18F-Colina e, nei prossimi mesi, nuovi composti come l’18F-PSMA per il monitoraggio delle recidive tumorali e un radiofarmaco per la diagnosi precoce delle demenze.
All’inaugurazione hanno preso parte il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, la direttrice generale dell’Ausl di Piacenza Paola Bardasi, il direttore di Medicina nucleare Massimiliano Casali, la sindaca Katia Tarasconi e la presidente della Provincia Monica Patelli. «Non è solo l’arrivo di una nuova macchina – ha sottolineato la direttrice generale Bardasi – ma il segno concreto del nostro impegno per una sanità moderna ed efficace. Il passaggio dal sistema mobile al fisso è avvenuto senza interruzioni, garantendo continuità di cura». «Con questa tecnologia – ha dichiarato la sindaca Tarasconi – Piacenza compie un passo avanti decisivo, diventando un punto di riferimento per la diagnostica avanzata. Significa offrire ai cittadini strumenti più affidabili per individuare in tempo patologie gravi». «Questo nuovo strumento – ha aggiunto il presidente de Pascale – arricchisce la sanità pubblica piacentina e ci consente diagnosi sempre più precoci. È il risultato di un grande lavoro di squadra e della generosità di chi ha contribuito a realizzarlo».
Il progetto, del valore complessivo di 3,36 milioni di euro, è stato finanziato con un mutuo e una donazione privata. La fornitura è stata affidata al Raggruppamento temporaneo di imprese guidato da GE Medical Systems Italia. La complessa operazione ha coinvolto diverse unità aziendali: dall’acquisizione beni e servizi all’ingegneria clinica, dalla fisica sanitaria al servizio di prevenzione e protezione, fino ai sistemi informatici. L’Ufficio tecnico ha seguito la riqualificazione degli spazi, curando impianti e strutture. «Abbiamo progettato questo reparto nei minimi dettagli – conclude Casali – per coniugare tecnologia avanzata, sicurezza e accoglienza. La nuova PET/CT apre a diagnosi più precise, a nuovi radiofarmaci e a un salto di qualità che si traduce subito in migliori percorsi di cura per i pazienti».