Integritam investe 10 milioni nella piacentina Di.Pa. Sport

Integritam, piattaforma indipendente specializzata in operazioni di private equity e club deal su società europee a media capitalizzazione, annuncia il suo ingresso in Di.Pa. Sport, realtà piacentina tra i leader dell’automotive remanufacturing. L’investitore svizzero, nato come joint venture tra Amgest SA (la boutique di gestione patrimoniale indipendente di Massimo Vecchio), Giovanna Voltolina e Maurizio Bianco, ha rilevato il 26% dell’azienda di Chiavenna Landi, impegnata nella rigenerazione e distribuzione di ricambi auto elettronici e meccatronici.

L’operazione, che ha comportato un investimento di 10 milioni di euro (metà in aumento di capitale e metà in acquisizione di quote), è stata seguita dallo studio Gattai Perdersoli per la parte legale di Integritam, dallo Studio Corradi per la consulenza fiscale e da Deloitte per la vendor due diligence.

Nata come officina tradizionale, sotto la guida di Christian Gherardi Di.Pa. Sport si è trasformata in un player di riferimento nell’aftermarket automobilistico, capace di distinguersi grazie a processi di rigenerazione moderni, digitalizzati e fortemente automatizzati. “Il mercato del ricambio rigenerato è una risposta concreta in un’Europa in cui l’età media dei veicoli è 12,5 anni – sottolinea Gherardi –. Rigenerare componenti significa risparmiare fino all’80% di energia, il 90% di sostanze chimiche e l’88% di acqua rispetto alla produzione ex novo, con una riduzione del 70% dei rifiuti generati. È la via più efficace per coniugare sostenibilità e convenienza”.

Per Integritam, l’operazione si inserisce in una strategia chiara: affiancare imprenditori visionari in settori pronti a scalare. “Di.Pa. conta oggi circa 120 dipendenti – evidenzia Giovanna Voltolina, co-founder di Integritam – e lavora in un comparto che è al centro della mobilità circolare. L’obiettivo comune è superare i 100 milioni di fatturato, investendo in magazzini automatizzati, ampliando la capacità produttiva e diversificando i settori serviti. Il suo DNA fatto di ingegno e pragmatismo ci convince che questa è solo la prima tappa di un percorso di crescita senza limiti”.

Sul fronte occupazionale, i piani condivisi da proprietà e nuovo socio puntano a un’espansione significativa: oltre il raddoppio della forza lavoro nei prossimi anni, con un impatto positivo sull’economia locale.

 

“Nel mondo di oggi, dove l’elettronica è ovunque e i guasti sono sempre più complessi – conclude Gherardi – il remanufacturing non è un’opzione, ma la risposta più concreta. Le prospettive di crescita per il settore restano molto favorevoli, e noi intendiamo essere protagonisti di questa sfida”.