Nel romanzo di Lalatta la storia di un giovane Gallo tra guerra, identità e libertà

Nonostante come giornalista sia in pensione da alcuni anni, Ludovico Lalatta Costerbosa ha mantenuto intatta la passione per la scrittura che, unita a quella per la storia, lo ha portato ad 80 anni ad imboccare la strada del romanziere. Questo pomeriggio in un’affollatissima aula magna del seminario Vescovile è stata presentata la sua opera prima intitolata “Annibale deve morire” un viaggio nella storia di Piacenza tra realtà e immaginazione. Il libro di Lalatta racconta la storia di Luto, un giovane Gallo che vede in Annibale la speranza per liberarsi dai Romani. Deluso dal suo eroe, Luto intraprende un percorso di crescita interiore e vendetta, sullo sfondo di battaglie, drammi familiari e resistenza culturale. Il romanzo unisce storia e fiction con un forte legame al territorio piacentino, ed è nato come dono affettuoso ai nipoti dell’autore. L’incontro odierno moderato dalla giornalista Eleonona Bagarotti ha visto Ludovico Lalatta in dialogo con lo storico Paolo Storchi oltre alla lettura di alcuni brani da parte di attori.

Il ricavato delle vendite (tolte le spese di stampa) sarà devoluto alla Caritas di Piacenza.