Piacenza: fra 45 giorni si inaugura la Salita al Pordenone

Manacano oggi quarantacinque giorni esatti all’inaugurazione della Salita al Pordenone nella Basilica di S. Maria di Campagna.

Da oggi, simbolicamente, il  conto alla rovescia sarà presente nell’home page del sito istituzionale della Banca di Piacenza promotrice (e finanziatrice) dell’iniziativa.

Su sito quale compariranno via via le notizie e le informazioni relative all’evento, che gode già del patrocinio del Ministero Beni culturali.

La Banca realizzerà la Salita al Pordenone in collaborazione con il Comune di Piacenza (proprietario dell’immobile) e con la Comunità francescana (comodataria dello stesso).

La manifestazione si estenderà – oltre che alla città di Pordenone e provincia – ai territori di Cortemaggiore, Monticelli e Cremona, custodi di tesori artistici direttamente o indirettamente collegati con il grande artista friulano.

“La Banca – attraverso un comunicato – rende grazie ai Comuni, alle Curie ed alle Parrocchie proprietarie che collaborano con grande passione ad un evento che nella sua completezza e nel suo apporto scientifico non ha precedenti. Lo stesso sarà infatti collegato anche ad una grande mostra sul Genovesino (finora dimenticato dalla nostra comunità, ma che proprio a Piacenza – invece – iniziò il suo formidabile percorso artistico) e ad un’altra mostra intitolata I nuovi GHITTONI, con opere dell’apprezzato artista piacentino non già esposte alla mostra curata da Vittorio Sgarbi”.

“L’intera manifestazione – ricorda la baca piacentina – non godrà di finanziamenti né pubblici né comunitari. Non graverà, dunque, sui contribuenti, né distoglierà fondi da altre destinazioni, ma sarà essa stessa una manifestazione di solidarietà, così come la Banca di Piacenza è da sempre un esempio di solidarietà non esibita, ma vera (non, caritatevole). Il popolare istituto – a parte l’ammontare dei finanziamenti che eroga alle famiglie e alle piccole e medie imprese, in modo che non ha confronti – riversa infatti sul territorio – anche per averlo nel proprio statuto, una massa di risorse di decine di milioni e cioè in una misura non eguagliata da alcuna altra istituzione piacentina che non goda di prestazioni imposte”.

Il comunicato si conlcude con un ringraziamento corale “Grazie a tutti, a chi ci aiuta anche solo con consigli, a chi ci vuole bene, a chi vuole bene a Piacenza. Questa è la collaborazione che serve, che fa crescere l’intera comunità”.




Patuelli confermato presidente di Abi. Il commento di Sforza

Il presidente di Assopopolari, il piacentino Corrado Sforza Fogliani, è  intervienuto sulla conferma di Antonio Patuelli alla guida dell’Abi:  “La decisione della presidenza  di Antonio Patuelli all’Abi per altri due anni, che abbiamo assunto in Comitato esecutivo per generale acclamazione, premia un impegno civile, prima ancora che a favore della funzione che le Banche svolgono a favore dei territori di diretto insediamento”.

Il comitato esecutivo dell’ABI ha infatti approvato all’unanimita’ la proposta di Carlo Messina e Luigi Abete di rinnovare per il prossimo biennio Antonio Patuelli come presidente.




Incontro con Francesco Alberoni per presentare “l’Universo Amoroso”

Sabato 20 gennaio, alle 17, presso il salone monumentale della biblioteca Passerini Landi, si terrà la presentazione del libro “L’universo amoroso” di Francesco Alberoni, sociologo, giornalista, scrittore ed esperto dei movimenti collettivi e dei sentimenti umani e di Cristina Cattaneo, psicologa che ha condotto studi sul linguaggio simbolico e sul suo uso terapeutico e che oggi si dedica allo studio dei processi amorosi e alla psicoterapia adolescenziale. I due autori dialogheranno con la scrittrice Giusy Cafari Panico e con Ippolito Negri, giornalista e presidente dell’associazione Amici del Respighi.

Il volume verte sulla trasformazione delle relazioni d’amore e sui cambiamenti nelle relazioni di coppia, che oggi si trova di fronte a nuove modalità relazionali, instabili e non ancora codificate su cui gli autori cercheranno di far luce durante la presentazione del libro.




Nuovi sportelli automatici per le Poste di Piacenza

Sono stati installati sportelli automatici di nuova generazione attivati presso gli uffici postali di Piacenza Centro (Via Sant’Antonino), Piacenza 4 (Piazzale Medaglie d’Oro), Piacenza 5 (Via Carini), Piacenza 7 (Via Trivioli), Piacenza 8 (Via Perfetti) e Piacenza 9 Via della Conciliazione). Dotati di monitor con schermo tattile a elevata luminosità e dispensatore innovativo, i nuovi Atm Postamat dispongono di moderni dispositivi di sicurezza, tra cui il macchiatore di banconote, che impedisce la sottrazione del denaro in caso di atto vandalico. A maggior tutela della clientela è presente anche un nuovo sistema elettronico “antiskimming” per impedire la clonazione delle carte di credito.

Disponibili tutti i giorni della settimana, e in funzione 24 ore su 24, gli Atm  Postamat consentono di effettuare operazioni di prelievo contanti, interrogazioni su saldo e lista movimenti, ricaricare tutti i telefoni cellulari, pagare le principali utenze e oltre 2mila bollettini di conto corrente postale, ricaricare la carta prepagata Postepay. Lo sportello automatico postale può essere utilizzato dai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro, dai titolari di carte Postepay e carte di credito aderenti ai circuiti Visa, VPay, Union Pay, Mastercard, Maestro, Bancomat, Plus e American Express.




Borse di studio per studenti delle superiori: pubblicato il bando della Provincia di Piacenza

La Provincia di Piacenza ha approvato il Bando per l’assegnazione delle borse di studio per l’anno scolastico 2017/2018, fissando al 15 gennaio 2018 e al 28 febbraio 2018 (ore 14.00) il termine rispettivamente di apertura e di chiusura per la presentazione delle domande, da effettuarsi esclusivamente on line.

Le risorse disponibili sono sia regionali sia nazionali:

· Le risorse regionali, che verranno erogate dalla Provincia di Piacenza, sono destinate a favore degli studenti che frequentano le prime due classi delle scuole secondarie di secondo grado e il secondo anno dell’IeFP presso un organismo di formazione professionale accreditato.

Gli importi potranno essere “base” o “maggiorato” del 25%, per gli studenti che hanno conseguito nell’anno scolastico precedente la media dei voti pari o superiore a 7 e per quelli che si trovano in situazione di handicap certificato ai sensi della L. 104/92, indipendentemente dal requisito del merito.

· Le risorse nazionali rese disponibili dal Decreto Ministeriale, attuativo dell’art. 9 comma 4 del Dlgs n. 63/2017, sono destinate agli studenti dell’ultimo triennio delle Scuole Secondarie di secondo grado, e saranno erogate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca mediante voucher associato alla Carta dello studente denominata “IoStudio”.

Gli studenti frequentanti l’ultimo triennio delle scuole secondarie di II grado, che hanno già presentato domanda per il contributo libri di testo a.s. 17/18 e residenti in Emilia-Romagna saranno considerati di diritto beneficiari della borsa di studio finanziata con risorse nazionali e, pertanto, non dovranno presentare domanda di borsa di studio.

E’ possibile acquisire maggiori informazioni sulla Carta “IoStudio” visitando il sito del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, nella sezione appositamente dedicata: http://iostudio.pubblica.istruzione.it/web/guest/home.

A partire dal 15 gennaio 2018 gli utenti potranno presentare domanda esclusivamente on-line all’indirizzo https://scuola.er-go.it/ .

Per effettuare la registrazione sarà necessario fornire un indirizzo mail e/o un n. di cellulare nazionale.

E’ necessario, inoltre, che il valore ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), riferito al nucleo famigliare di appartenenza dello studente, sia pari o inferiore a euro 10.632,94. A tal fine si ritengono valide sia l’attestazione ISEE 2017 (per coloro che ne sono già in possesso) che l’attestazione ISEE 2018.

E’ possibile usufruire della collaborazione dei CAF convenzionati per presentare direttamente la domanda.

L’elenco aggiornato dei CAF è pubblicato sulla pagina di accesso all’applicativo all’indirizzo https://scuola.er-go.it/ e sulla pagina della provincia di Piacenza http://www.provincia.pc.it/sottolivello.php?idsa=1125&idam=&idbox=2&idvocebox=29

Ulteriori informazioni in merito al bando sono reperibili presso:

·  la segreteria della Scuola o dell’Ente di Formazione Professionale,

· i Comuni della provincia di Piacenza,

· il sito internet della Provincia di Piacenza http://www.provincia.pc.it

E’ possibile inoltre contattare direttamente la Provincia telefonando ai numeri: 0523/795576-520 o rivolgendosi all’Urpel 0523/795346-444.




Da aprile nuovo Museo della Cattedrale e torna la salita al Guercino

E’ stato presentato, presso il Palazzo Vescovile di Piacenza, il progetto “I MISTERI DELLA CATTEDRALE. Meraviglie nel labirinto del sapere” promosso dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio, in collaborazione con la Fondazione Piacenza e Vigevano, il Comune di Piacenza e l’Archivio di Stato di Piacenza e col sostegno della Regione Emilia-Romagna e della Camera di Commercio di Piacenza. E’ prevista l’apertura del nuovo allestimento del Museo della Cattedrale cui si integra uno straordinario percorso di salita che, attraverso luoghi segreti, condurrà fino alla cupola.

In più, una mostra che, dal 7 aprile al 7 luglio 2018, riporterà alla luce alcuni dei più preziosi codici miniati medievali, come il Libro del Maestro o il Salterio di Angilberga appartenenti al patrimonio archivistico piacentino, di assoluto rilievo nel panorama europeo.

Dopo il successo di Guercino a Piacenza, che ha visto oltre 100.000 persone salire all’interno della cupola della Cattedrale per ammirare gli affreschi di Guercino, il Duomo ritorna quindi a essere il fulcro della vita culturale piacentina.

Hanno partecipato all’incontro, mons. Gianni Ambrosio, vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio, Patrizia Barbieri, sindaco di Piacenza, Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Paola Gazzolo, assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna della Regione Emilia-Romagna e Manuel Ferrari, direttore dell’ufficio beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio.

Come ha affermato mons. Gianni Ambrosio, vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio, “La prossima mostra denominata “I misteri della Cattedrale”, che vede coinvolto il nostro Duomo intende ancora una volta esprimere una forte valenza religiosa con itinerari di profonda spiritualità”.

“L’esperienza della bellezza – ha continuato mons. Gianni Ambrosio -, manifestata dalle grandi espressioni dell’arte cristiana, in particolare quella romanica dell’edificio e quella rinascimentale di tanti affreschi che decorano l’edificio sacro, costituisce un immenso patrimonio di fede e di tradizione che occorre riscoprire e saper comunicare all’uomo contemporaneo. Essa rappresenta una suggestiva “via” (via pulchritudinis) di conoscenza del mistero divino”.

Dal canto suo, Patrizia Barbieri, sindaco di Piacenza, ha dichiarato come, “attraverso i manoscritti e i codici miniati, sarà possibile capire quanto Piacenza sia stata importante non solo come centro economico e commerciale – i banchieri piacentini erano conosciuti in tutta l’Europa, ma anche come centro di promozione culturale e divulgazione del sapere”.

Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano che, dopo avere promosso Guercino a Piacenza ha voluto sostenere questo nuovo progetto, ha ricordato che “la rassegna, lungi dall’essere un’iniziativa destinata a un pubblico di bibliofili, vuole riflettere sulla comunicazione e sulla trasmissione del sapere”.

“Il titolo dell’iniziativa – ha proseguito Massimo Toscani – evidenzia la fatica di raggiungere e afferrare la conoscenza; non solo quella concettuale, fatta di studio, di lettura, di ricerca delle fonti, ma anche quella fisica, quella cioè che ci conduce all’interno di una biblioteca per iniziare un viaggio iniziatico che attraverso una dialettica del sapere ci porta tra gli scaffali alla scoperta delle meraviglie che la sapienza umana ha saputo creare e che ha voluto trasmettere alle generazioni future”.

“Piacenza e l’Emilia-Romagna – ha sottolineato Paola Gazzolo, assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna della Regione Emilia-Romagna – sono ricche di tesori da scoprire. Il grande successo della mostra del Guercino ha svelato chiaramente a tutta la città e all’intero Paese le meraviglie della Cattedrale cittadina, portando alla ribalta nazionale le bellezze artistiche che conserva. Ora non dobbiamo disperdere l’eredità che quell’evento ci ha lasciato”.

“L’ufficio diocesano per i beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio – ha evidenziato il suo direttore, Manuel Ferrari – con la mostra I Misteri della Cattedrale porta avanti l’opera di valorizzazione della Cattedrale e dello straordinario patrimonio artistico che a essa appartiene. Dopo la riapertura del percorso nei sottotetti che conduce alla cupola affrescata dal Guercino, tocca ora ad un altro capolavoro internazionalmente riconosciuto dalla comunità scientifica quale il Libro del Maestro e a preziosi manoscritti del territorio, utili a far comprendere la vita civile, sociale e religiosa”.

Dalla primavera 2018, Kronos – Museo della Cattedrale si presenterà con un nuovo allestimento, con un ingresso autonomo da via Prevostura, che permetterà di accedere, per la prima volta, dai giardini sul retro delle absidi della Cattedrale.

Ad accogliere i visitatori ci sarà la proiezione di un video che racconterà la storia del complesso vescovile piacentino dal IV sec. fino alla costruzione dell’attuale cattedrale.

La sala delle sculture, quella degli argenti e quella delle suppellettili lignee faranno da introduzione alla piccola pinacoteca in cui saranno conservate alcune preziose pale d’altare, come I diecimila martiri crocifissi di Elisabetta Sirani, la Madonna dello Zitto di Giovanni Battista Tagliasacchi, Morte di San Francesco Saverio di Robert De Longe, il San Gerolamo e l’angelo di Guido Reni in dialogo con uno straordinario Achrome di Piero Manzoni della collezione MCM Mazzolini.

Da qui, inizierà il percorso verso la cupola. Nell’anticamera delle sagrestie superiori, un video, con un’intervista a Valerio Massimo Manfredi, introdurrà alle cinque sezioni della mostra dei codici.

La prima tappa – transitando nel coro del presbiterio da cui si potrà ammirare, da posizione ravvicinata, il grande polittico sopra l’altare (XV secolo), il coro ligneo e le volte – sarà nella sala dell’archivio storico capitolare dove all’interno dell’architettura, formata dai grandi armadi lignei del XVIII sec., sarà ospitata la sezione musicale.

La visita alle restanti sezioni della mostra continuerà nelle sagrestie superiori; qui si potranno ammirare gli antichi libri provenienti dalla Biblioteca Ambrosiana, dall’archivio capitolare della Cattedrale, di Sant’Antonino, dall’archivio storico diocesano di Piacenza e Bobbio, dall’Archivio di Stato e dalla Biblioteca Passerini Landi. Sono straordinari capolavori dal IX al XV secolo, che raccontano la storia civile e religiosa del territorio con particolare accento su Piacenza e Bobbio con il suo Scriptorium, secondo solo a Montecassino. All’interno di una sala multimediale saranno presentate con grandi immagini le pagine più preziose.

Lungo il percorso di salita, l’ultima sezione sarà interamente dedicata al Libro del Maestro, un totum liturgico che dal XII secolo è stato modello e tesoro per la liturgia e che costituisce una summa culturale, secondo la concezione medievale.

Studiato in tutto il mondo, il Libro del Maestro è un raro esempio di documento paleografico che riporta indicazioni sul costume e sulla liturgia ed è indicativo dell’arte e della musica dei secoli successivi all’anno Mille, oltre a comprendere informazioni sulla sacra rappresentazione.

Per facilitare la comprensione di questo testo e illustrare le sezioni di cui è composto, verrà proiettato un video di Gionata Xerra e delle postazioni touch screen consentiranno di sfogliarlo in modalità virtuale e ascoltare la riproduzione audio di antifone e sequenze.

Da qui riprenderà il rinnovato percorso di salita ai sottotetti della Cattedrale che passerà dai matronei del presbiterio ove saranno allestite opere di artisti contemporanei.

Raggiunta la cupola, i visitatori saranno invitati a indossare cuffie wi-fi e a entrare nel loggiato. Dopo lo show di luci creato da Davide Groppi, si potrà procedere lungo tutto il perimetro della cupola, opportunamente messo in protezione, ammirando da vicino il ciclo affrescato dal Guercino, composto dai sei scomparti con le immagini dei profeti Aggeo, Osea, Zaccaria, Ezechiele, Michea, Geremia, e dalle lunette in cui si alternano episodi dell’infanzia di Gesù – Annuncio ai Pastori, Adorazione dei pastori, Presentazione al Tempio e Fuga in Egitto – a otto affascinanti Sibille e il fregio del tamburo, cui si aggiungono i due spicchi della cupola che raffigurano i profeti Davide e Isaia, dipinti da Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone.

Ridiscendendo sul lato nord, nel matroneo s’incontrerà la sezione relativa ai lavori promossi alla fine dell’800 con esposizione dei reperti allora smantellati tra cui torcieri, sculture, lapidi, parti di altari.

Si accederà quindi all’interno del campanile per poterne ammirare dal basso l’imponente struttura lignea e accedere a una stanza segreta dove sono ancora conservati gli ingranaggi dell’orologio anticamente posto in facciata.

 

I MISTERI DELLA CATTEDRALE. Meraviglie nel labirinto del sapere – Cattedrale di Piacenza e Kronos – Museo della Cattedrale – 7 aprile – 7 luglio 2018

Informazioni: Tel. 331.4606435 – Mail: imisteridellacattedrale@gmail.com

 

 

 

 

 

 




26 associazioni unite per il sociale durante Assigeco Piacenza – Tezenis Verona

Riportiamo il comunicato di Assigeco Piacenza in merito al’iniziativa promossa dalla squadra durante la partita contro Verona.

In occasione della partita Assigeco Piacenza – Tezenis Verona trasmessa in diretta nazionale su Sportitalia domenica 21 gennaio alle ore 12, l’Assigeco Piacenza ha scelto di offrire una vetrina privilegiata alle associazioni di volontariato delle province di Lodi e Piacenza. La società del presidente Franco Curioni in questo modo vuole premiare, con la giusta visibilità, chi quotidianamente si adopera per aiutare gli altri, ciascuno nel proprio ambito di competenza. L’invito ha avuto un grande successo e ben 26 associazioni delle province di Piacenza e Lodi hanno accolto favorevolmente questa occasione di visibilità.

Ecco l’elenco delle realtà di volontariato che parteciperanno all’evento “Il Basket unisce il Sociale”:

– A.C.A.T. – ASSOCIAZIONE CLUB ALCOLOGICI TERRITORIALI

– A.I.S.M. ASSOCIAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA

– A.V.I.S. COMUNALE DI PIACENZA

– AMCS AFRICA MISSION – COOPERAZIONE E SVILUPPO

– ANDREA E I CORSARI DELLA MARATONA

– ASSOCIAZIONE “NOI” – NUOVA ONCOLOGIA INTEGRATA

– ASSOCIAZIONE NAZIONALE GENITORI SOGGETTI AUTISTICI DI PIACENZA – ANGSA

– CONFRATERNITA DI MISERICORDIA – PIACENZA

– COORDINAMENTO PROVINCIALE ANPAS DI PIACENZA 3887510274

– FARE AMBIENTE MEE – LABORATORIO VERDE PIACENZA

– ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO P.A.CE. ONLUS

– PIERLUIGI BRICCHI PER I BAMBINI

– SOCIETA’ SAN VINCENZO DE’ PAOLI CONSIGLIO CENTRALE DI PIACENZA

– SEARCH AND RESCUE K9 – TANA JEANETTE

– IL VASO DI PANDORA – ASSOCIAZIONE PER LO STUDIO E LA CURA DI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

– U.N.M.S. UNIONE NAZIONALE MUTILATI PER SERVIZIO

– ASSOCIAZIONE PAPA GIOVANNI XXIII – CASA FAMIGLIA M. TERESA DI CALCUTTA

– ASSOCIAZIONE ITALIANA SICUREZZA AMBIENTALE PIACENZA – AISA

– A.D.M.O. ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO

– GRUPPO VOLONTARI DI EMERGENCY

– ASSOCIAZIONE AUTONOMA DIABETICI PIACENTINI

– ASSOCIAZIONE AS.SO.FA.

– GRUPPO VOLONTARI PROGETTOMONDO MLAL PIACENZA

– AABA ASS. AMICI DI BABACAR MBAYE E AWA FALL

– O.D.V. RIVIVIPARCHI

– FIAB CASALPUSTERLENGO

Le Associazioni coinvolte saranno presenti al Palabanca di Piacenza con il loro materiale informativo per far conoscere la propria realtà al pubblico e ai tifosi biancorossoblu. 

QuotidianoPiacenzaOnline

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Benemerenza civica “Piacenza Primogenita d’Italia”, entro il 31 gennaio le candidature

L’Amministrazione comunale ricorda che devono essere formalizzate entro il 31 gennaio prossimo – scrivendo a gabinetto.sindaco@comune.piacenza.it – le candidature per il conferimento della Benemerenza civica “Piacenza Primogenita d’Italia”.

Le proposte di attribuzione possono essere avanzate, come prevede il Regolamento, dal sindaco stesso o da almeno un terzo dei consiglieri comunali, nonché da enti, associazioni, comitati e organismi di partecipazione attivi sul territorio. Il riconoscimento può essere concesso a cittadini italiani o stranieri (anche alla memoria), così come a sodalizi o istituzioni di vario genere, che si siano distinti per il significativo apporto al miglioramento della qualità della vita e della convivenza sociale, grazie all’impegno professionale, nell’assistenza ai bisognosi, nel volontariato, in ambito culturale, politico o amministrativo.

Le proposte ricevute – corredate di biografia, motivazioni e ogni altra indicazione utile – saranno sottoposte alla valutazione della Commissione appositamente costituita. L’onorificenza, attribuita nel 2014 all’Associazione nazionale Alpini, nel 2015 ad Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo, nel 2016 alla professoressa Anna Braghieri e nel 2017 a don Giorgio Bosini, viene conferita il 10 maggio di ogni anno, in occasione della ricorrenza che celebra Piacenza “Primogenita d’Italia”.




Sabato open day al conservatorio Nicolini

Il Conservatorio G. Nicolini di Piacenza apre le porte sabato 20 gennaio per il classico all’Open Day. Una opportunità per tutti i coloro che hanno il desiderio (per orientamento scolastico, o per curiosità) di conoscere meglio la prestigiosa Istituzione di Alta Formazione Musicale di via Santa Franca. Sarà l’occasione per far conoscere l’articolato percorso formativo offerto dal Conservatorio a chi desidera avvicinarsi allo studio di uno strumento musicale e farne una professione o a chi vuole semplicemente coltivare la passione per la musica con modalità professionali.

Il Conservatorio sarà aperto a tutti dalle 9.00 alle 19.00 e chiunque potrà entrare, chiedere informazioni, ritirare materiali informativi, visitare le aule, vedere da vicino gli strumenti musicali, parlare con i docenti e con gli studenti iscritti. Sarà anche possibile visitare la nuova Bibliomediateca dalle ore 12.00 alle 17.00.

La segreteria sarà eccezionalmente aperta dalle ore 9.00 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18.00.

Il Conservatorio ha inoltre organizzato in occasione dell’Open Day un programma ricco e articolato che comprende concerti, visite guidate, incontri di approfondimento, tutti ad ingresso libero e gratuito.

Protagonisti assoluti saranno gli allievi che, in varie formazioni musicali, daranno vita a tre concerti di elevato valore artistico concepiti e ideati per presentare, in musica, i diversi strumenti musicali (e indirettamente l’attività curricolare degli studenti).

Al mattino alle ore 9.15 e alle ore 11.00 nel Salone dei Concerti del Conservatorio il pubblico avrà modo di ascoltare allievi al pianoforte, violino, violoncello, oboe, fagotto, tromba, arpa, flauto, corno, percussioni, canto, trombone, clarinetto, viola, batteria.

Al pomeriggio, alle ore 17.30 nel Salone dei Concerti del Conservatorio – dopo il saluto istituzionale del presidente del Conservatorio, Paola Pedrazzini, del direttore Missaglia e della responsabile dell’Open Day, Patrizia Bernelich – si esibiranno organisti, flautisti, il trio jazz, l’ensemble di contrabbassi, l’ensemble d’archi, gli allievi del corso propedeutico di formazione musicale e il coro del conservatorio.

Spazio quindi ai compositori dai più noti Bach, Mozart, Beethoven a Dvorak e Chabrier, alla musica jazz e ai contemporanei …

Ci saranno inoltre alcuni interessanti incontri di approfondimento: al mattino dalle ore 9.00 alle 13.00 si potrà assistere ad uno stage (dal carattere divulgativo e brillante) sulla storia e tecnologia del pianoforte tenuto dal M° Antonio Tarallo, unitamente ad una visita guidata alle ore 14.30 tra i prestigiosi pianoforti – moderni e storici- del Conservatorio.

Al pomeriggio dalle ore 14.00 alle 17.00 un interessante e innovativo approccio alla lettura ritmico-melodica (il solfeggio di una volta) a cura del maestro Marcello Valentini.

Sempre il 20 gennaio Open Day anche della Scuola Media Nicolini in via Gaspare Landi dove dalle ore 15.00 alle ore 17.15 gli alunni presenteranno la loro attività didattica con laboratori creativi.

La presidente del Conservatorio, dr. Paola Pedrazzini , esprime “un grazie alla responsabile del progetto, Patrizia Bernelich, che da mesi lavora all’organizzazione dell’Open Day e con lei ai docenti e agli allievi, alla direzione e al personale non docente, che partecipano con il loro impegno e con entusiasmo alla realizzazione di questa preziosa giornata”.




Erba gialla secca alla fermata del bus

A Whistle Stop della fermata del treno era rimasto soltanto il nome sbiadito sull’insegna all’ingresso della stazione. Il treno si fermava lì soltanto per caso o perché qualcosa era andato storto, di certo non per raccogliere qualche passeggero.

In via Manzoni di Spazio 4 era rimasto soltanto il nome tracciato sulla recinzione. C’erano dei ragazzi e delle ragazze che non si fermavano lì soltanto per caso e adesso non ci sono più. Per la scelta che qualcun altro aveva preso al loro posto.

A Spazio 4 non è rimasto più nemmeno il bus che probabilmente deturpava in modo insopportabile la vista su quel cumulo di cemento che una volta era il Consorzio Agrario e sul parcheggio del ristorante cinese. Al suo posto un cumulo di erba gialla secca sul quale non batteva il sole da quando qualcuno aveva pensato di ricavare da quella carcassa di lamiera un piccolo angolo dove esporre foto e organizzare una Ciclofficina.

Per il nuovo bando di Spazio 4 ci sarà ancora da aspettare, per spostare un bus arancione non c’era nemmeno un minuto da perdere. Quasi come se l’aria nuova della giunta Barbieri cozzasse sulla carrozzeria prendendo la via della mai amata Cremona. Magari se al suo posto ci fosse stata una jeep americana della Seconda guerra mondiale nessuno avrebbe avuto da ridire.

Erba gialla secca dove si costruivano mattoni di speranza.

E dove la stazione chissà se avrà ancora un nome. Di certo i bus, lì, non fermeranno più.