Edoardo Puglisi (Università Cattolica): “Siamo nell’epoca della Plastisfera”

di Edoardo Puglisi*

Due notizie hanno dominato le prime pagine dei giornali di inizio 2018: la polemica sull’adozione di sacchetti di origine biologica per l’acquisto di frutta e verdura nei supermercati e l’incendio (l’ennesimo in Italia) di un capannone dove erano stoccate materie plastiche in provincia di Pavia.

Notizie che confermano un dato di fatto: le plastiche rappresentano ormai da decenni un elemento costante delle nostre vite, tanto che diversi ricercatori sono arrivati a definire la nostra come l’epoca della “Plastisfera”.

Ma qual è il reale impatto della produzione di plastica sulla salute dell’uomo e dell’ambiente? Quali le possibili soluzioni ed alternative? Partiamo con il dire chela parola plastica è estremamente generica. Per fare un po’ di chiarezza possiamo classificare le plastiche secondo due diversi criteri, partendo cioè dal loro inizio (da cosa viene prodotta) e dalla loro (possibile) fine (quanto tempoci mette a degradarsi).

La plastica può essere prodotta a partire da materiale non rinnovabile come il petrolio, oppure rinnovabile, quale ad esempio la biomassa di vegetali o i materiali organici di scarto.

La fine delle plastiche, ovvero il loro possibile destino e impatto ambientale, è determinata invece dalla degradabilità. Considerando la scala temporale umana il polietilene e il polipropilene, ovvero le plastiche maggiormente sintetizzate a partire dagli anni ’50 del secolo scorso, sono da considerarsi non degradabili: gli agenti abiotici (sole, vento, pioggia) o biotici (batteri, funghi, piante) riescono a ridurre del meno del 10% la massa questi materiali, che tuttavia si sminuzzano in particelle sempre più piccole (le cosiddette microplastiche) e sempre più facilmente ingeribili dagli animali e quindi dall’uomo. Se uniamo la scarsissima degradabilità di questi composti al fatto che la loro produzione è in constante ascesa da decenni abbiamo una sola risultante: l’accumulo costante, ben esemplificato dalla formazione negli oceani di isole di plastica grandi come mezzi continenti.

Una soluzione potrebbe arrivare dalle bio-plastiche, che però non sono tutte uguali.

C’è il bio-polietilene, ovvero il polietilene prodotto a partire da risorse rinnovabili quali bietola, canna da zucchero o grano. Negli ultimi anni la sua produzione è in forte crescita: tuttavia, nonostante l’accattivante prefisso “bio”, si tratta di un prodotto non degradabile, esattamente come il polietilene derivato dal petrolio.

Vi sono poi le plastiche da materia prima rinnovabile e degradabile, come ilMaterBi, utilizzato nella produzione di sacchetti per la spesa e ottenuto a partire da amido di mais. L’impatto ambientale è sensibilmente minore ma, come nel caso del bio-polietilene, la domanda da porsi è: quanto è sostenibile ed etico coltivare (ovvero sfruttare superficie arabile) per produrre materiali anziché cibo?

Una soluzione in tal senso potrebbe essere rappresentata dai poliidrossialcanoati (PHA), plastiche prodotte dai microorganismi a partire da svariati substrati organici, inclusa la frazione organica dei rifiuti solidi urbani: un maggiore sfruttamento commerciale di queste bioplastiche microbiche sarebbe una reale applicazione dei principi dell’economia circolare.

E per quanto riguarda le plastiche non degradabili? Partendo dall’assunto che risultano ancora indispensabili per molte applicazioni e che andrebbero usate meno e meglio, qualcosa forse si potrà fare anche nel campo della possibile degradazione. La facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientalidell’Università Cattolica è coinvolta nel progetto Microplast, finanziato dalla Fondazione Cariplo e finalizzato alla comprensione dei meccanismi di degradazione del polietilene da parte dei batteri. In una discarica abbandonata da oltre trent’anni abbiamo recuperato diversi campioni di plastica, dai quali abbiamo isolato più di 70 ceppi batterici in grado di crescere utilizzando il polietilene come unica fonte di carbonio, e selezionato quindi tra questi i 10 migliori ceppi. Su questi ceppi sono in corso analisi del loro genoma e opportuni esperimenti di espressione genica: l’obiettivo è quello di delucidare i meccanismi ancora sconosciuti di degradazione microbica per poterli potenzialmente sfruttare in futuro.

Insomma, nell’epoca della Plastisfera, è la ricerca a esplorare soluzioni: dalla plastica che nasce dai rifiuti organici fino, ai batteri che “mangiano” la plastica che non si deteriora. 

La scheda del professore 

* Edoardo Puglisi insegna Biologia dei microorganismi e Tecniche biomolecolari alla sede di Piacenza dell’Università Cattolica. Da anni si occupa dei meccanismi microbici di degradazione degli inquinanti ambientali e dello studio dell’ecologia microbica di suoli ed alimenti




Siglato l’accordo tra Unione Commercianti e Assigeco Piacenza

Un nuovo “giocatore” va a unirsi al roster dell’Assigeco che verrà. Abbiamo anche intenzione di far nascere una Card e sicuramente ci saranno altri eventi in città”. 

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La Municipale sequestra 11 auto senza assicurazione o revisione

Sono undici, dall’inizio dell’anno, i mezzi sequestrati dalla Polizia Municipale perché privi di assicurazione o revisione, di cui diversi veicoli individuati nella zona compresa tra il Quartiere Roma e via Colombo. “Controlli mirati in tal senso – sottolinea l’assessore alla Sicurezza Luca Zandonella – proseguiranno anche nelle prossime settimane, accanto alla consueta attività riguardante la sicurezza stradale”.

In quest’ambito, negli ultimi dieci giorni sono stati effettuati 14 posti di controllo, cui se ne aggiungono 3 per il rilevamento della velocità con telelaser, altrettanti per il contrasto alla prostituzione su strada e 4 servizi antidegrado, inerenti alle attività di accattonaggio e parcheggiatori abusivi. Cinque i pattugliamenti nelle frazioni cittadine. In totale, sono 97 i veicoli controllati, 36 le sanzioni per violazioni al Codice della Strada e 6 per il mancato rispetto del Regolamento di Polizia urbana, oltre a due sequestri di mezzi.

“Il 2018 – prosegue l’assessore Zandonella – ha registrato sinora un’intensa attività dei diversi nuclei della Polizia Municipale. Grazie al lavoro degli agenti abbiamo potuto garantire un pattugliamento capillare della città, sia nel centro storico (sempre presidiato, non solo durante i giorni di mercato), ma anche nelle frazioni. Senza dimenticare il servizio giornaliero, dalle 16 in poi, nel Quartiere Roma: un impegno che ci siamo assunti e che stiamo portando avanti in modo costante nel tempo”.

Anche il Nucleo operativo Nost ha effettuato controlli su 219 veicoli (rilevando 57 violazioni al Codice della Strada e sequestrando 9 mezzi), 12 accertamenti su persone nell’ambito dell’attività antidegrado e antiabusivismo, un’indagine riguardante una presunta occupazione abusiva. Due i reati denunciati. La Sezione di Polizia Giudiziaria, oltre ai controlli antiprostituzione condotti con i colleghi della Sicurezza Stradale, che hanno portato all’identificazione di sei persone e alla notifica di 3 violazioni al Regolamento di Polizia Urbana, hanno effettuato verifiche sul permanere dei requisiti per l’assegnazione di alloggi popolari e raccolto 5 denunce per diverse tipologie di reati. Tre, infine, le ispezioni congiunte con il personale Ausl (in una tintoria-lavanderia e in due abitazioni) per la Sezione Ambientale, chiamata a riscontrare segnalazioni di esalazioni moleste. Otto gli esercizi di vicinato oggetto di ispezione nel periodo dei saldi insieme agli agenti della Sezione Commercio, che hanno garantito la presenza nei mercati.




Roadshow regionale: l’innovazione a portata delle imprese

Seconda tappa del roadshow regionale sui luoghi dell’innovazione ieri a Piacenza.

L’iniziativa si è rivolta ad amministratori locali, parti sociali, camere di commercio, sistema bancario e agenzie di promozione territoriale il roadshow organizzato dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con le città, le Province e la città metropolitana di Bologna e con il supporto tecnico di ASTER, per raccontare e promuovere l’insieme delle opportunità a supporto dell’innovazione presenti nei territori per imprese, startup e la crescita occupazionale delle persone. Raccontare tale ecosistema significa farlo conoscere, favorirne l’accesso e stimolare la nascita di nuove sinergie per potenziare le ricadute positive sui territori.

I territori infatti ospitano infrastrutture, laboratori, servizi, competenze, attrezzature in grado di orientare e supportare progetti e idee di innovazione. 82 laboratori di ricerca industriale, 14 centri per l’innovazione, 10 tecnopoli in 20 sedi sul territorio, 10 spazi S3, 83 incubatori e strutture a supporto della creazione di impresa, 22 fablab, 10 laboratori aperti, 7 Clust-ER tematici. I 10 Tecnopoli dell’Emilia-Romagna, ad esempio, sono una rete di infrastrutture di ricerca e innovazione realizzate dalla Regione con i Fondi europei POR FESR, dedicate all’incontro ricerca-impresa, dove le imprese trovano anche, assistenza per la partecipazione a bandi pubblici e finanziamenti europei o ancora, spazi di coworking, percorsi di incubazione, fab lab e servizi a supporto dello sviluppo dell’idea imprenditoriale fondamentali per la nascita e lo scale up delle startup.

A questi luoghi si aggiungono una pluralità di strumenti come il Catalogo della ricerca, un database on-line per accedere all’offerta di ricerca industriale dei laboratori che comprende le competenze di ricerca suddivise per filiere (agroalimentare, meccanico, edile, benessere, culturale, servizi, ecc) il Catalogo delle Attrezzature, che permette alle imprese di utilizzare le strumentazioni presenti nei laboratori pubblici per test, analisi o sperimentazioni.

“E’ ormai assodato che la competitività del nostro sistema economico, confermata dai dati che danno l’Emilia-Romagna come la regione che guida la crescita a livello nazionale, si basa su tre asset: ricerca innovazione e formazione, quali leve fondamentali dello sviluppo economico. Nella nostra regione il sistema produttivo è organizzato in filiere composte per lo più da piccole e medie imprese e diverse specializzazioni. Proprio per questo, le scelte di investimento attuate dalla Regione Emilia-Romagna hanno portato a ragionare in termini di creazione di eco-sistemi (formazione/innovazione/ricerca etc), specializzati e distribuiti sul territorio, come supporto concreto alla crescita e al benessere diffuso. Con questo roadshow vogliamo dare la massima diffusione a questo patrimonio di opportunità e stimolarne l’utilizzo da parte di amministrazioni locali e imprese per favorire l’innovazione, gli investimenti e la creazione di nuova occupazione di qualità” –  ha dichiarato Palma Costi, Assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna.

“Ringrazio la Regione – commenta Francesco Rolleri – per aver organizzato questo importante incontro, che ha l’obiettivo di far conoscere alle comunità locali gli strumenti operativi, messi in campo in particolare con la Rete dei Laboratori Alta Tecnologia dell’E.-R. Da parte nostra l’impegno, come Provincia e come Sindaci, ad essere punto di riferimento a livello locale di informazione e diffusione della conoscenza di tutte queste opportunità, allo scopo di intercettare gli impulsi di innovazione provenienti dal nostro territorio, nella speranza che possano tradursi in nuove imprese, formazione qualificata, nuovi investimenti e nuova occupazione, in accordo con le caratteristiche del nuovo paradigma industriale. Il tema dell’innovazione è da sempre, ma ancora di più in questo momento, un tema centrale per il nostro Paese e per la nostra Regione.”

Anche il sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, ha sottolineato “l’importanza di incontri come quello odierno, come opportunità preziose per orientare le istituzioni e il mondo imprenditoriale alla conoscenza e fruizione dei servizi disponibili sul territorio. L’innovazione è oggi più che mai alla base dello sviluppo economico: poter garantire una rete di strutture tecnologicamente avanzate come i Tecnopoli, in grado di attivare sinergie tra tessuto produttivo, poli universitari e start-up d’impresa, significa fornire gli strumenti necessari per favorire la crescita, la sostenibilità e l’occupazione. Con uno sguardo concreto sul futuro”.




Lampeggiante e paletta per gli autisti del presidente Bonaccini. Lo rivelano i 5 Stelle

Fate largo passa Bonaccini. Da agosto del 2016 le auto blu sulle quali viaggia il presidente della Regione Emilia-Romagna non sono più tenute a rispettare le norme del codice della strada, limiti di velocità e semafori rossi compresi. A rivelarlo è Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, che nei giorni scorsi ha presentato un accesso agli atti scoprendo che da quasi due anni la Regione Emilia-Romagna ha chiesto e ottenuto per gli autisti che si mettono alla guida delle auto blu sulle quali viaggia il presidente della Giunta la classificazione di “agente di pubblica sicurezza”. Qualifica che di solito è concessa agli autisti delle alte cariche dello Stato (Presidente del Consiglio e Ministri) e dell’Unione Europea e che dà diritto a esibire la classica paletta per dirigere il traffico e lo scenografico lampeggiante blu sopra il tettuccio dell’auto, oltre a non dover osservare, così come recita l’articolo 177 del Codice della strada, “gli obblighi, i divieti e le limitazioni relativi alla circolazione, le prescrizioni della segnaletica stradale”. “Tutto questo alla faccia dei tanto sventolati privilegi a cui Bonaccini sostiene di aver rinunciato da quando è diventato presidente della Regione. Per noi si tratta di un benefit da Prima Repubblica altro che governatore della sobrietà – commenta Silvia Piccinini – Ma c’è di più: Bonaccini, infatti, ha sempre sostenuto di muoversi, anche per motivi istituzionali, con la sua auto privata. Oggi invece scopriamo che già a maggio del 2016 il suo capo di Gabinetto aveva scritto al Prefetto di Bologna per chiedere la dotazione di paletta e lampeggiante (concessa poi ad agosto) per il conducente delle vetture di servizio in uso al presidente della Giunta, quindi auto blu che evidentemente Bonaccini utilizzava con una certa regolarità. Richiesta, tra l’altro, che è stata rinnovata anche poche settimane fa, questa volta in favore di due autisti della ditta Cosepuri (che per la Regione gestisce proprio il servizio di auto blu) dato che lo storico autista in forza a Viale Aldo Moro è andato in pensione ad inizio settembre del 2017. Le domanda quindi a cui vorremmo che Bonaccini rispondesse riguarda il perché abbia fatto questa tipo di richiesta. Noi al momento possiamo solo fare delle ipotesi: il traffico sempre più caotico che c’è in Emilia-Romagna, e che la sua Giunta non ha mai realmente cercato di diminuire, non gli consente più di arrivare in tempo agli appuntamenti sparsi per la regione? Ha già rottamato la sua SEAT ripiegando sulle più confortevoli auto blu? Avrà preso qualche multa di troppo e quindi pensato di eliminare il problema alla radice chiedendo totale immunità? Tutti interrogativi – conclude Silvia Piccinini – a cui vorremmo che adesso il presidente della Giunta desse un’adeguata risposta, in modo smentire quello che banalmente sembra il più classico dei privilegi utilizzato dai politici di professione”.




I piccoli comuni “culla” dei prodotti tipici della nostra regione

In Emilia Romagna i piccoli comuni sono la culla del 97% di tutti i prodotti Dop e Igp della regione con una rete di 140 realtà comunali con meno di cinquemila abitanti su un totale di 333 comuni. E’ quanto emerge dall’esclusivo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità” presentato dalla Coldiretti a Roma a Palazzo Rospigliosi in occasione dell’apertura dell’anno nazionale del cibo italiano nel mondo per raccontare un patrimonio enogastronomico del Paese custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici, che potrà ora essere finalmente valorizzato e promosso grazie alla nuova legge n.158/17 che contiene misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni.

Fra le 44 produzioni a denominazione d’origine quelle che portano il nome di piccoli comuni della regione – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – sono quattro: il Marrone di Castel del Rio Igp, tipico della zona da più di cinquecento anni, è caratteristico di quattro piccole realtà come Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio e Fontanelice. Anche il formaggio di Sogliano (FC) Dop viene prodotto da oltre cinquecento anni, visto che è nominato in due inventari del 1497 e del 1498. La produzione del Culatello di Zibello Dop della omonima frazione del piccolo comune di Polesine Zibello (PR) ha ufficialmente trecento anni, con la prima documentazione datata agli inizi del 1700, ma con una storia che risale al Rinascimento. L’Aglio di Voghiera Dop (FE) ha un gusto dolce e delicato che gli viene conferito proprio dal suolo argilloso e limoso del territorio di produzione. Un primato dell’Emilia Romagna – informa Coldiretti Emilia Romagna – è anche il Vin Santo di Vigoleno, la più piccola Doc vitivinicola d’Italia, ottenuta con antichi vitigni autoctoni dell’area piacentina. Con circa 5.000 bottiglie prodotte ogni anno, è inserita nella Doc dei vini dei Colli piacentini ed è prodotto nel piccolo Borgo incastellato di Vigoleno, in comune di Vernasca (2.100 abitanti) in provincia di Piacenza.

Delle 388 produzioni di eccellenza iscritte all’albo tradizionale della regione Emilia Romagna, ben 20 – sottolinea Coldiretti regionale – sono contraddistinte proprio dal nome del piccolo comune d’origine. Si va dal salame di Canossa (RE) alla castagna di Gusano (Gropparello – PC); dalla patata di Montese MO) al Mandorlato al cioccolato di Modigliana (FC); dalla spongata di Corniglio (PR) all’uva Bianchetta di Bacedasco (Castell’Arquato – PC).

Quella dei comuni sotto i cinquemila abitanti – spiega Coldiretti Emilia Romagna – è una rete diffusa su oltre il 38% del territorio, con una presenza che unisce il senso di comunità all’appartenenza geografica e la custodia di valori e tradizioni come quella del cibo e dei prodotti tipici. Nei piccoli comuni della nostra regione – ricorda l’organizzazione dei coltivatori – vivono 364.500 persone sul totale di 4,4 milioni di abitanti.

“L’approvazione della legge 158/17 sui piccoli comuni – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – è stato un obiettivo fortemente sostenuto negli anni da Coldiretti per tutelare e valorizzare un patrimonio enogastronomico, naturale e paesaggistico, culturale e artistico senza eguali per la popolazione residente, ma anche per il numero crescente di turisti italiani e stranieri che vanno alla ricerca dei tesori nascosti nel nostro territorio.

Secondo il direttore regionale di Coldiretti, Marco Allaria Olivieri, “I 140 Comuni che hanno meno di cinquemila abitanti sono una grande vetrina di promozione turistica, culturale e sociale, con un concentrato unico di specialità enogastronomiche e di bellezze naturali e architettoniche. I piccoli centri sono infatti il cuore della salvaguardia dell’ambiente e della valorizzazione del territorio e producono la stragrande maggioranza dei prodotti a denominazione d’origine che hanno reso famosa l’Emilia Romagna nel mondo”.  (SEGUE ELENCO PRODOTTI)

 

 

Prodotti che nel nome richiamano i piccoli Comuni dell’Emilia Romagna

 

Dop

Aglio di Voghiera (FE)
Culatello di Zibello (PR)
Formaggio di fossa di Sogliano al Rubicone (FC)
Igp

Marrone di Castel del Rio (BO)
Prodotti tradizionali

 

Bomba allo zabaglione di Canossa (RE)
Castagna di Gusano – Gropparello (PC)
Castagna di Vezzolacca – Vernasca (PC)
Ciliegia Marasca di Villanova sull’Arda (PC)
Ciliegia Mora di Diolo – Lugagnano Val d’Arda (PC)
Lumache alla Bobbiese – Bobbio (PC)
Maccheroni bobbiesi – Bobbio (PC)
Mandorlato al cioccolato di Modigliana (FC)
Marrone di Campora – Neviano degli Arduini (PR)
Pancetta Canusina (RE)
Patata di Montese (MO)
Ribiola della Bettola (PC)
Salame di Canossa (RE)
Spongata di Corniglio (PR)
Tartufo Nero di Fragno – Calestano (PR)
Torta di riso alla bobbiese (PC)
Trote come si preparano a Succiso – Ventasso (RE)
Uva Bianchetta di Bacedasco – Castell’Arquato (PC)
Uva Bianchetta di Diolo – Lugagnano val d’Arda (PC)

Vini
Vin Santo di Vigoleno – Vernasca (PC)




Sostegno della mobilità casa-lavoro per persone con disabilità, domande all’InformaSociale Polo disabilità-Caad

Da InformaSociale 

Fino al 2 febbraio 2018 sarà possibile presentare domanda per accedere a contributi a sostegno della mobilità verso e dal luogo di lavoro, per lavoratori dipendenti e tirocinanti con disabilità con la necessità di trasporto personalizzato, per spese sostenute nel 2017.

A chi si rivolge
Il contributo può essere richiesto dalle persone in possesso dei seguenti requisiti:

  • residenza nel Comune di Piacenza;
  • certificazione di handicap in base alla legge 104/1992 e/o di certificazione di invalidità ai fini del collocamento mirato in base alla legge 68/1999;
  • lavoratori con contratto a tempo indeterminato o determinato; sono ammesse anche persone con disabilità inserite in tirocini formativi;
  • aventi necessità di trasporto personalizzato verso e dal luogo di lavoro in caso non sia garantita la raggiungibilità con mezzi pubblici adeguati e/o compatibili con gli orari di lavoro.

Come e quando fare domanda
Al modulo di domanda (scaricabile a fondo pagina) debitamente compilato e sottoscritto è necessario allegare:

– fotocopia del documento d’identità;

– fotocopia della documentazione attestante la regolare presenza sul territorio italiano;

– fotocopia del verbale di handicap (legge 104/1992) e/o della certificazione di invalidità ai fini del collocamento mirato (legge 68/1999);

– in caso di utilizzo dei trasporti personalizzati è richiesta la documentazione relativa alle spese sostenute nell’anno 2017.

Entro il termine ultimo di venerdì 2 febbraio 2018, le domande andranno presentate al Servizio Promozione Sociale del Comune di Piacenza (Via Taverna n.39) in una delle seguenti modalità:

– consegna a mano presso l’InformaSociale – Polo disabilità / Caad di via XXIV Maggio n.28;

– spedizione tramite servizio postale (raccomandata con ricevuta di ritorno), corrieri postali o agenzie di recapito debitamente autorizzate;

– trasmissione via PEC alla casella PEC protocollo.generale@cert.comune.piacenza.it;

– ufficio Protocollo Generale del Comune di Piacenza – viale Beverora n.57.

Le domande presentate dopo la scadenza del termine (2 febbraio 2018) sono escluse dal bando, si intendono valide le domande presentate per posta con data di partenza entro i termini risultante dal timbro postale.
In ogni caso non verranno prese in considerazione le domande che, benché spedite nei termini, siano pervenute all’amministrazione 10 giorni dopo la scadenza del bando.

Per informazioni, ritiro modulistica e supporto nella compilazione delle domande è possibile rivolgersi presso InformaSociale – Polo disabilità / Caad di via XXIV Maggio n.28
0523 492022 – informahandicap@comune.piacenza.it
Aperto nei seguenti giorni ed orari:
lunedì e giovedì 8.45 – 13 e 15.30 – 17.30; martedì chiuso; mercoledì e venerdì 8.45 – 13

Altre informazioni
Possono essere rimborsate le seguenti spese:

  • per servizi di trasporto personalizzati (es. taxi), effettivamente sostenute e debitamente documentate.

Inoltre possono essere ammesse le spese sostenute da:

  • parenti o affini fino al terzo grado, anche non conviventi;
  • associazioni di volontariato;
  • colleghi di lavoro che trasportino la persona con disabilità per gli spostamenti casa-lavoro.

In questi tre casi si farà riferimento alla distanza chilometrica percorsa e alle tabelle Aci 2017 relative al costo chilometrico.

Erogazione del contributo
L’ammontare del contributo sarà quantificato, in base alle risorse disponibili, in relazione alla distanza chilometrica complessivamente percorsa e al numero di domande ammissibili. Si procederà per garantire, anche in misura parziale, la copertura di tutte le richieste pervenute.
Il contributo non potrà in ogni caso superare il limite massimo di 3.000 euro per ciascuna domanda.

All’atto della presentazione della domanda di contributo è necessario indicare il codice Iban del conto corrente (bancario o postale) intestato o cointestato al richiedente, in caso di contributo superiore a 999,99 euro.
Non è possibile l’erogazione del contributo su libretto postale.

Per info ulteriori, alcuni documenti QUI QUI




Aggiornamenti sul settore giovanile Assigeco Piacenza: vittoria degli Under 20 nel derby con la Bakery

Due sole partite del Settore Giovanile nel weekend post-capodanno per le giovanili targate Assigeco Piacenza, che ha visto protagoniste Under 15 Eccellenza, Under 13 Elite e un gruppo misto Aquilotti in altrettanti tornei di categoria.

È una splendida UCC Assigeco Piacenza quella che batte la Bakery nel derby Under 20 e si riprende momentaneamente il terzo posto, ultimo utile per la partecipazione all’Interzona. La partita al PalaAnguissola dura 10 minuti, con i ragazzi di coach Mambretti già avanti di 17 al termine del primo quarto (7-24 al 10’). I padroni di casa provano a restare in partita e giocano un secondo quarto in sostanziale equilibrio (23-42 all’intervallo), ma l’Assigeco allunga ancora dopo l’intervallo e chiude sul più 31 alla sirena finale.

Sconfitta a Podenzano per l’Under 13 regionale di Pontenure che paga una partenza shock (20-0 al 6’) e non riesce mai ad impensierire i forti padroni di casa.

Al termine dell’articolo, i risultati minibasket

UNDER 20 ECCELLENZA: IL DERBY DI PIACENZA E’ ANCORA BIANCOROSSOBLU!

BAKERY PIACENZA – ASSIGECO 42 – 73

(7-24 23-42 34-57)

BAKERY PIACENZA: Boselli, Libè 10, Dmitrovic 10, Villa 2, Bracchi 2, El Agbani , Orlandi, Baldini, Maresca 4, Guaccio 8, Zermani 6. All.: Casella

ASSIGECO: Diouf 10, Scekic 14, Pari 7, Livelli 17, Montanari 6, Migliorini 4, Peviani 2, Seye 4, Zucchi, Oriti 9. All.: Mambretti. V. All.: Cigarini-Scorletti

Vincono, ma soprattutto convincono, un sentitissimo derby in salsa piacentina i ragazzi di coach Mambretti, i giocatori Assigeco forniscono una prestazione fatta di tanta voglia ed intensità agonistica che arriva in un momento decisivo della stagione portando a casa due punti di grande peso specifico per tenere vivo il sogno della conquista di quel terzo posto in classifica che permetterebbe l’accesso alla fase successiva della competizione. Partenza con il turbo e discorso non dico chiuso ma quasi nel primo quarto vinto per 7-24 sotto la spinta di un ritrovato capitan Livelli che centra la retina avversaria con continuità mettendo a segno nei primi due quarti i 17 punti del suo bottino finale. Purtroppo nel secondo quarto bisogna segnalare il brutto infortunio di natura muscolare subito da Fabio Montanari, che per precauzione ed accertamenti viene portato al pronto soccorso, è ovvio dire che tutti siamo vicinissimi a Fabietto e che ci auguriamo che il problema si risolva in fretta e senza strascichi per un giocatore importante per questa squadra. Nonostante la preoccupazione per il compagno e la reazione degli avversari i ragazzi mantengono alta la concentrazione e l’attenzione controllando senza problemi il resto della gara e portando a casa un successo voluto e ottenuto con il massimo apporto da parte di tutti. Si finisce davanti ad una pizza aspettando rassicuranti notizie dall’ospedale e con una ritrovata voglia di fare gruppo con la consapevolezza di aver imboccato la strada giusta. Il prossimo appuntamento sarà un’altra partita fondamentale, infatti lunedì 15/01 alle ore 19.45 arriverà la Fortitudo Bologna che occupa a pari punti il terzo posto in classifica e con la quale all’andata è stata lasciata sul campo una grossa occasione perdendo di soli tre punti. Mi permetto di dare un consiglio a chi legge, se avete una serata libera e volete vedere della buona pallacanestro vi invitiamo al Campus per stare una sera insieme con i nostri bravi ragazzi aiutandoli con il tifo a portare a casa due punti fondamentali e magari perché no trovare il vantaggio della differenza canestri.

UNDER 13 PONTENURE: PODENZANO VINCE NETTAMENTE CONTRO UCC ASSIGECO PIACENZA

AS BASKET PODENZANO – POL. PIACENZA BASKET CLUB B PONTENURE 81-40

(29-8,16-15,17-5,19-12)

Pontenure pol.piacenza club B: Aprea 8, Calamita 2 Fortunati J 8 Fortunati T 6, Negri 4, Petraru D 10,Petraru M 2 Villanti.

Podenzano Basket: Filli 10, Bassi 4, Rossi 4, Picchi, Bersani 5,Moisa 14,Mandrini 12, Fava 15, Romani 4, Tenace 2, Boselli, Civetta 11

Nona giornata del campionato under 13 regionale che vede il Polisportiva Piacenza Club di Pontenure in trasferta a Podenzano dopo le feste natalizie. La squadra della Val Nure che somma i migliori giovani talenti di Rivergaro San Giorgio Ponte dell’Olio e Podenzano e che naviga fra le prime posizioni della classifica e comincia come una schiacciasassi con un 20 a 0 che annichilisce gli avversari che non riescono a entrare in partita anche perché hanno il fiato corto segno di poco allenamento durante la pausa natalizia. La partita si accende verso la fine del primo quarto quando grazie alla verve di Paolo Aprea la gara comincia a essere più equilibrata. Podenzano comunque già in vantaggio comincia a fare giocare le riserve e il primo quarto termina 29-8 mentre il secondo quarto si chiude in equilibrio 16 a 15 ma un infortunio al tallone di Aprea toglie dalla gara quello che era il migliore giocatore di pontenure. All’inizio del terzo quarto Pontenure parte subendo un 10 a zero che chiude ogni velleità’ di rimonta aprendo ad un quarto e mezzo di puro garbage time con tanti minuti giocati dalle riserve di podenzano, mentre Pontenure che si è presentato con otto elementi è sfiancato e non riesce a rimontare terminando il terzo quarto 17 a 5 e l’ultimo quarto 19 a 12

Il punteggio è inequivocabile: 81 a 40.

Pontenure deve riprendere ad allenarsi per ritrovare condizione fisica ed energia per le prossime partite. Torneo Santa Margherita Ligure

TORNEO UNDER 15 – SANTA MARGHERITA LIGURE

EMPOLI – UCC ASSIGECO PIACENZA 59-28

Empoli:Mazzoni 0;Vezzi 2:Azzato 4;Vezzi 2;Spallino 0;Marconi 6;Parri 0;Piccini 2;Crichino 7;Lucchesi 2;Caprecetti 5;Richeli 0;Giannone 17;Syll 6;Freda 6.

Ucc Assigeco Piacenza: Fumi 0;Ivanov 0;Cigognini 2;Enobo 0;Fortino 0;De Palo 0;Mazzoli 0;Scaglia 8;Fellegara 0;Pizzetti 9;Rigoni 2;Alemagna 7.

TIGULLIO – UCC ASSIGECO PIACENZA 41-49

Tigullio: Disomma 11;Carmilopo 0;Cocurillo 13;Falcone 0;Villa 0;Marino 0;Macedone 5;Ferrari 0;Stariaje 12;Avcernitre 0.

Ucc Assigeco Piacenza: Fumi 3;Ivanov 6;Cigognini 3;Enobo 4;Fortino 3;De Palo 4;Mazzoli 0;Scaglia 11;Fellegara 5;Pizzetti 2;Rigoni 5;Alemagna 3.

LEGNANO – UCC ASSIGECO PIACENZA 59-24

Legnano: Darie 4;Cardani 0;Cassinario 9;Gasparini 7;Zerbetto 0;Falcone 4;Mili 0;Bassani 2;Ferrario 2;Pisoni 14;Lucca 4;Zuccoli 0;Fragonari 13

Ucc Assigeco Piacenza: Fumi 3;Ivanov 5;Cigognini 0;Enobo 1;Fortino 0;De Palo 4;Mazzoli n.e,Scaglia 2;Fellegara 0;Pizzetti 6;Rigoni 1;Alemagna 2.

UCC ASSIGECO PIACENZA – PONTEVECCHIO BOLOGNA 49-61

UCC Assigeo: Fumi 3;Ivanov 0;Cigognini 7;Enobo 2;Fortino 1;De Palo 0;Mazzoli 0;Scaglia 2;Fellegara 0;Pizzetti 15;Rigoni 10;Alemagna 6.

Pontevecchio: Pinto 0;Lusignani 4;Spiga 5;Finessi 3;Trepiccione 30;Neri 7;Benini 2;Vitale 0;Spisni 8.

Durante le vacanze di Natale i ragazzi under 15 hanno disputato il torneo di categoria a S. Margherita Ligure.In tutto il torneo l’UCC si è dimostrata sempre combattiva con tutte le formazioni affrontate anche se queste fisicamente sono state superiori. La prima giornata ci vedeva affrontare Empoli (vincitrice del torneo), dopo una brutta partenza c’è stato equilibrio negli altri quarti, mentre nella seconda giornata ecco una vittoria contro i padroni di casa di Santa Margherita. Terza partita contro Aba Legnano, una vera battaglia dal primo all’ultimo secondo al di là del risultato finale, mentre per il 5/6 posto sconfitta contro Pontevecchio di 12 punti, anche in questa partita i nostri ragazzi non si sono mai dati per vinti fino all’ultimo. Alla fine dei 3 giorni possiamo dire che è stata Una bella esperienza che aumenta il bagaglio tecnico e personale dei Ragazzi.

TORNEO UNDER 13 – PIZZIGHETTONE

TORNEO AQUILOTTI – VIGEVANO

Si sono svolti un paio di tornei nel weekend del 6/7 gennaio

A Vigevano abbiamo partecipato al Memorial Zandi con una squadra composta da bambini di ben 5 centri Minibasket diversi ( Casalpusterlengo / Codogno / Piacenza / Pontenure / Gazzola )

La categoria era Aquilotti ( 2007/2008 )

E’ stata una bellissima occasione per far giocare insieme i bambini dei nostri centri Minibasket e per confrontarsi con squadre di altre regioni e province

Speriamo di poter ripetere in futuro questo tipo di esperienze.

Di seguito i risultati:

Aquilotti

UCC – Biella 9-3

Vigevano – UCC 7-5

Milano – UCC 9-3

Bresso – UCC 7-5

Finale 7/8 posto

UCC – Cigliano 14-10

Domenica 7/1/18 si è svolto a Pizzighettone il torneo della Befana organizzato dal Basket Team Pizzighettone

Una buona occasione per i nostri Under 13 Elite’ per confrontarci con squadre di altre regioni (Piemonte / Lombardia)

È stato un buon allenamento in vista della ripresa del campionato che sarà sabato 13/1 a Piacenza alla palestra San Lazzaro alle ore 16.30 contro Basket San Lazzaro di Savena

Under 13

Semifinale

UCC – Trecate 104-40

Finale 1/2

UCC – Vedano Olona 67-31

RISULTATI MINIBASKET

Esordienti: Assigeco Pontenure – Ponte dell’Olio 34-9




Interrogazioni di Foti e Rancan sulla Casa della Salute di Podenzano e su Rianimazione a Piacenza

Due consiglieri piacentini hanno presentato altrettanteinterrogazioni sulla situazione della sanità nella nostra provincia.

Matto Rancan della Lega parte dalla constatazione che “diversi medici di famiglia e pediatri lasciano l’incarico alla Casa della Salute di Podenzano e al pronto soccorso di Piacenza. Un problema da risolvere”. L’esponente del Carroccio sottolinea come “un cospicuo numero di medici di famiglia e pediatri della Casa della Salute hanno deciso di interrompere la loro attività in questa struttura per spostare il ricevimento dei pazienti nei rispettivi ambulatori privati”, così come anche il “pronto soccorso ospedaliero di Piacenza vedrà l’abbandono da parte di una decina di medici, che si sposteranno in altre aziende sanitarie locali”.

Da qui, dunque, parte l’interrogazione del consigliere, che chiede alla giunta “quali azioni intenda intraprendere per ripristinare il funzionamento della Casa della Salute di Podenzano, se sia a conoscenza dell’intenzione di abbandono da parte di una decina di medici del pronto soccorso dell’ospedale di Piacenza e -infine- quali azioni intenda intraprendere per modificare e migliorare il rapporto tra la direzione dell’azienda sanitaria e i medici”.

Simile nei contenuti l’interrogazione di Foti.

Cercare soluzioni per la sanità piacentina, che ha avuto “un inizio dell’anno traumatico con evidenti responsabilità gestionali da parte dei vertici dell’Ausl locale”. Un problema arrivato sul tavolo della giunta regionale con un’interrogazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Tommaso Foti. Secondo l’esponente di Fdi, sono diversi i problemi che riguardano l’Ausl piacentina, dalle “gravissime problematiche riguardanti l’organizzazione dell’Unità operativa Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza”, alla vicenda che coinvolge la Casa della Salute di Podenzano, dove “i medici hanno cessato ogni attività, con ricevimento dei pazienti, a partire dal 31 dicembre scorso, nei loro studi privati” fino al “black out informatico che ha interessato molti servizi ospedalieri, determinando veri e propri blocchi delle attività, con il conseguente formarsi di lunghe code davanti agli sportelli riservati al pubblico”.

In più, “si registra anche una vera e propria fuga del personale medico in servizio all’Ausl di Piacenza”, spiega il consigliere: dopo “le recenti e inaspettate dimissioni del primario di Radiologia dell’ospedale di Castel San Giovanni Paola Scagnelli e di una sua collaboratrice, un gruppo di sindaci della provincia ipotizza che 6-8 medici in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Guglielmo da Saliceto sarebbero pronti a lasciare la struttura, risultando vincitori di concorso in altre Ausl”. Dunque, il consigliere interroga per sapere se “la giunta regionale intenda assumere le dovute ed improcrastinabili iniziative nei confronti della direzione dell’Ausl di Piacenza o se preferisca far finta di non vedere, lasciando quindi che la precaria situazione si aggravi ulteriormente”.




Gli studenti del paritario Marconi fanno alternanza da McDonald’s

Si chiama “Benvenuti Studenti” ed è il progetto di alternanza scuola-lavorodi McDonald’s che ha preso il via a Piacenza ed è stato presentato oggi presso il ristorante di via Emilia Pavese. Grazie all’accordo con l‘istituto paritario G. Marconi, 4 studenti svolgeranno il loro percorso di Alternanza Scuola-Lavoro presso il noto fast-food.

“Benvenuti Studenti” nasce dalla firma di un protocollo d’intesa con il MIUR, ed offrirà ad un numero sempre crescente di studenti, l’opportunità di svolgere esperienze formative mirate allo sviluppo di competenze specifiche e trasversali, all’interno delle strutture McDonald’s.

Per i quattro ragazzi che hanno iniziato in questi giorni il loro percorso di alternanza, l’istituto paritario G. Marconi ha concordato, insieme al personale McDonald’s, un progetto formativo integrato che si focalizza su alcuni aspetti e che permetterà ai giovani di toccare con mano quanto studiato sui banchi scolastici.

L’obiettivo di Benvenuti Studenti è l’acquisizione ed il consolidamento delle cosiddette soft skill, competenze trasversali e relazionali quali la capacità di comunicazione, l’attitudine al lavoro in team, le relazioni interpersonali e il problem solving, capacità fondamentali per l’inserimento in un futuro contesto lavorativo.

Gli studenti, seguiti costantemente dal personale McDonald’s con funzione di tutor aziendale, verranno coinvolti nelle mansioni previste dal Piano Formativo concordato con la scuola e il Ministero, utilizzando diverse modalità formative: teoriche in aula, in modalità e-learning e on the job.

“Benvenuti Studenti”, secondo quanto definito da Miur in materia di alternanza, prevede un range di ore raccomandato pari a 50-100 ore per i licei e a 120-170 ore per istituti tecnici e professionali. Considerando un impegno di 4 ore al giorno per 6 giorni a settimana, la durata raccomandata è di 2-4 settimane per i licei, e di 5-7 per istituti tecnici e professionali.

Gli studenti che svolgeranno il percorso di alternanza Scuola-lavoro presso i ristoranti McDonald’s saranno coinvolti in mansioni che riguardano l’accoglienza della clientela, l’assistenza in fase di ordine, il servizio al tavolo, l’interpretariato per clienti stranieri e le attività di animazione con i bambini. I momenti di formazione si concentreranno invece in particolare su temi come: la sicurezza alimentare, le relazioni con il pubblico, i processi di approvvigionamento e preparazione degli alimenti, le diverse figure professionali in azienda, il modello di franchising, la supply chain in ambito alimentare.