Rifiuti urbani: crescita costante a Piacenza

E’ degli ultimi spiccioli di 2017 “Dati ambientali 2016, la qualità dell’ambiente in Emilia Romagna”, rapporto dell’Arpae che ricorre all’abbondante ricorso di strumenti innovativi di informazione ambientale, quali le infografiche, cosicchè da farne un utile supporto all’ulteriore crescita della consapevolezza e conoscenza dell’ambiente in cui viviamo. Particolarmente interessanti valori relativi ai rifiuti urbani prodotti in Regione per abitante dal 2001. In 15 anni si può vedere come la media sia passata da 620 kg in un anno a oltre 660. Quasi tutte le Province analizzate segnano un picco nel 2010, per poi scendere.

Piacenza è passata dai 560 kg circa/abitante nel 2001, che ci metteva bel al di sotto della media prodotta in regione di circa 100 kg, fino al 2016, che ci vede oltre la media, attestandoci a 675 kg circa. Curioso il caso di Parma e Bologna, che pur avendo un numero decisamente più consistente di abitanti producono meno rifiuti, tra i 575 e i 580 kg per abitante nel 2016.

La produzione totale di rifiuti urbani in Emilia-Romagna nel 2016 è stata pari a 2.969.293 tonnellate, in linea con i valori registrati nel 2015. La produzione pro capite è passata da 665 kg/ab. nel 2015 a 666 kg/ab. nel 2016. Su scala provinciale, la produzione pro capite registra un trend positivo in tutte le province, eccetto il lieve calo di Reggio
Emilia e Ravenna. Le differenze dei valori tra le varie province sono legate a un insieme di fattori, i più significativi dei quali sono: i criteri di assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani, le presenze turistiche, le componenti territoriali e socio-economiche prevalenti nel territorio di riferimento.

Ciò che ci differenzia rispetto alle altre Province è la produzione di rifiuti speciali, decisamente sotto la media rispetto a tutte tranne Rimini. Modena, Ravenna e Bologna, territori dove è presente il maggior numero delle attività produttive della
regione.

RACCOLTA DIFFERENZIATA

Trend decisamente positivo per quanto concerne la raccolta differenziata, che è passata da una media regionale del 25% del 2001, a oltre il 60%. Un dato frutto comunque di una certa disomogeneità: Parma, Reggio Emilia, Modena, Piacenza, Ferrara e Rimini), altre (Ravenna, Forlì-Cesena e Bologna) si attestano su percentuali inferiori. A Ravenna nel 2016 la diminuzione dei quantitativi di rifiuti raccolti in modo differenziato è imputabile alla diminuzione dei rifiuti speciali assimilati agli urbani.

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Anniversario del Tricolore. L’impegno della Regione a sostenere i valori della Costituzione e dell’unità nazionale

La celebrazione del Tricolore (“una bellissima bandiera che ogni volta che la guardiamo ci emoziona”) e dei 70 anni della Costituzione (“per molti la più bella del mondo”), il valore dell’unità nazionale, ma anche l’esempio offerto dall’Emilia-Romagna in molti campi della vita civile, sociale ed economica, l’impegno per far ripartire le aree della regione colpite dalla recente all’alluvione, insieme alla richiesta di un’Europa meno burocratica e più attenta alla crescita e alla solidarietà.

Sono i punti chiave dell’intervento del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, questa mattina a Reggio Emilia per le celebrazioni del 221° anniversario del Tricolore, alla presenza del presidente del Consiglio, PaoloGentiloni, del Ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, del sindaco, Luca Vecchi, del presidente della Provincia, Giammaria Manghi e allo storico Alberto Melloni.
“È un onore– ha esordito Bonaccini- essere qui a celebrare questa bellissima ricorrenza, che cade proprio in occasione del 70° anniversario della Costituzione italiana, i cui valori di fondo come Regione ci impegniamo a far valere, a partire dal grande lavoro messo in campo per garantire alcuni diritti inalienabili alle persone, come il diritto all’istruzione, alla salute, al lavoro”.
“Questa terra- ha ricordato il presidente- ha dato un contributo importante all’Unità d’Italia. La terra dei fratelli Cervi, di don Dossetti e dei tanti che hanno messo a repentaglio la propria vita e quella dei loro cari per dare a tutti noi un traguardo di libertà, di pace e di democrazia”.
C’è quindi il grande tema della memoria, che non è solo celebrazione, “e vado orgoglioso che questa Regione abbia approvato una legge sulla memoria del ‘900, nel solco dei valori della Costituzione, che ogni anno mette a disposizione risorse in favore di chi si impegna per la diffusione della memoria e della nostra storia”
Come fare per garantire l’agibilità dei diritti sanciti dalla Costituzione? Per il presidente della Regione è basilare l’impegno della Regione stessa a garantire “quei diritti inalienabili per le persone, come la salute, il lavoro, l’istruzione. E lo stiamo facendo, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.
Soffermandosi in particolare sul tema del lavoro, Bonaccini ha ricordato – evidenziando che il lavoro è dignità – i risultati conseguiti anche grazie al “Patto per il Lavoro” siglato con tutte le forze sociali, cioè aver riportato in tre anni la disoccupazione al 6% dal 9%. “ma non ci accontentiamo. Il nostro impegno è di centrare il traguardo della piena occupazione entro il 2020 in questa regione, come contributo alla crescita complessiva del Paese”.
Bonaccini è tornato anche sulla pre-intesa siglata nei mesi scorsi con il Governo per avere condizioni di maggiore autonomia per la Regione Emilia-Romagna. “Siamo convinti- ha ribadito- che sia giusto che le realtà più virtuose siano premiate, ma entro una cornice molto netta, che per noi è sacra: l’unità nazionale, contro ogni forma di egoismo e separatismo”.
Poi il ricordo della tragedia del terremoto del 2012, “il più drammatico dopo quello dell’Irpinia in termini puramente economici, perché ha fatto 13 miliardi di euro di danni. Un terremoto dal quale ci siamo rialzati, dando prova di grande forza a tutto il Paese”.
Ha richiamato, il presidente, anche le recenti alluvioni che hanno colpito Lentigione, Colorno, Campogalliano. “Noi – rivolgendosi idealmente ai rappresentanti delle popolazioni colpite – saremo sempre vicini a voi, per ripartire e per cancellare ogni danno che si è verificato nel corso di questi eventi”
Infine il richiamo ad un Europa – con un saluto e un ringraziamento per ciò che ha fatto al professor Romano Prodi, presente in sala – che è la dimensione dove si traguarda il futuro del Paese.
“Vogliamo fortemente l’Europa, anche se non ci piace quando è troppo burocratica e guarda solo al rigore e non alla crescita. Oppure quando gira in troppi casi lo sguardo dall’altra parte, mentre l’Italia è impegnata a salvare vite umane nel Mediterraneo”.
“Abbiamo l’orgoglio delle nostre radici- ha concluso il presidente – ma siamo anche molto attenti al bene comune. Agli studenti dico che la loro generazione è tra le poche che nella storia hanno avuto la fortuna di non conoscere la tragedia della guerra. L’Europa serve anche a questo, e dobbiamo batterci affinchè le risposte ai problemi non siano alzare muri ma, come dice Papa Francesco, costruire ponti”.

Dalla Regione Emilia Romagna




Sanità, niente ticket su visite ed esami e farmaci gratuiti per i cittadini in difficoltà

È stato prorogato per un altro anno, quindi fino al 31 dicembre 2018, un pacchetto di misure che vanno dall’esenzione dal ticket per visite, esami specialistici ed assistenza farmaceutica, alla distribuzione gratuita dei farmaci di fascia C, a seconda dei destinatari interessati dal provvedimento. Interventi introdotti già nel 2009, all’inizio della difficile congiuntura economico-finanziaria, e rafforzati dopo il sisma, che ora vengono così confermati per il nono anno consecutivo.

“Con questa decisione ribadiamo il nostro impegno concreto per sostenere chi vive in condizioni di forte disagio economico o di particolare difficoltà legate al terremoto- sottolineano gli assessori alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e alla Ricostruzione post sisma, Palma Costi-. Nonostante la ripresa produttiva e occupazionale che sta interessando l’Emilia-Romagna, anche grazie alle politiche messe in campo dalla Regione, ci sono ancora sacche di disagio che non possiamo e non vogliamo ignorare. E per una famiglia in difficoltà, vedersi garantite a fine anno queste prestazioni costituisce un pensiero in meno”.

L’impegno della Regione per il mancato introito del ticket relativo al 2018 si stima possa superare 1 milione e 700 mila euro, considerando complessivamente le misure anticrisi (1 milione 600mila) e quelle per le popolazioni colpite dal sisma (150mila euro).

Le misure anticrisi

Le misure anticrisi riguardano l’esenzione dal pagamento del ticket per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e l’acquisto dei farmaci di classe A; interessano i lavoratori che hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione, in mobilità o con contratto di solidarietà, e i familiari a loro carico.

Il provvedimento comprende anche l’assistenza farmaceutica per i nuclei familiari emiliano-romagnoli in situazioni di estremo disagio sociale, individuati o in carico ai Servizi sociali dei Comuni. A queste famiglie è garantita la distribuzione gratuita dei farmaci di fascia C, ovvero i quelli distribuiti dalle farmacie delle stesse Aziende sanitarie.

Le misure per le popolazioni colpite dal sisma

Prorogato il diritto all’esenzione dal ticket per le prestazioni specialistiche ambulatoriali (nelle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate), l’assistenza termale e l’assistenza farmaceutica relativamente ai farmaci di fascia A e C, compresi nei Prontuari aziendali e in distribuzione diretta (con modalità definite dalle singole Aziende Usl).

Tale diritto si applica alle persone residenti nei comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dal terremoto e che si trovino in situazioni di particolare disagio a seguito di ordinanza del sindaco di inagibilità/sgombero del proprio luogo di abitazione, studio professionale o azienda; ai componenti del nucleo anagrafico o, comunque, ai parenti di primo grado di persone decedute a causa del sisma.

Le esenzioni vengono applicate anche ai lavoratori dipendenti dalle aziende che operano nelle zone colpite dal sisma, anche se non residenti nei comuni interessati dal terremoto.

Da Ausl Piacenza




Assigeco corsara a Ferrara dopo un tempo supplementare: 89 – 92 per i ragazzi di coach Zanchi

L’Assigeco Piacenza inizia alla grande questo 2018 andando a vincere dopo un tempo supplementare (89-92) a Ferrara contro una Bondi, reduce da due successi consecutivi.

LA CRONACA – Coach Zanchi schiera un quintetto base composto da Sanguinetti, Reati, Arledge, Guyton con Fontecchio al posto del capitano Infante, volato a Codogno in giornata per assistere alla nascita del figlio e tornato a Ferrara a tempo di record per prendere parte alla partita.

Il primo allungo del match è a opera della Bondi Ferrara che, grazie anche a 6 punti del capitano Cortese, si porta subito sul 17-7 al 5’.

I problemi di falli condizionano l’avvio degli americani biancorossoblu (entrambi a quota 2 nel solo primo quarto), Ferrara ne approfitta e con un chirurgico Venuto dai 6,75 (4/5 al tiro) vola sul +10 (23-13 al 9’).

3 (26-23).

In apertura di secondo quarto è ancora la Bondi a tentare la fuga con un parziale di 7-0 culminato con il gioco da tre punti di Rush.

Coach Zanchi chiama immediatamente timeout innescando, successivamente, il controparziale dei biancorossoblu sospinto dai canestri di Arledge (13 punti) e Infante (10 punti) che permette all’Assigeco di portarsi in vantaggio per la prima volta dalla palla a due (35-36 al 16’).

A questo entra in partita Mike Hall che, con una tripla dall’angolo e con un assist al bacio per Fantoni, riporta avanti i suoi (43-39 al 18’).

Si va all’intervallo lungo con Ferrara in controllo: 48-41.

Due triple consecutive di Formenti tengono a contatto l’Assigeco (54-53 al 26’) sfruttando anche alcuni attacchi piuttosto confusionari dei padroni di casa.

La partita prosegue sui binari di un grande equilibrio sino al canestro, con fallo subito, di Fontecchio per il 62-61 con cui si chiude il terzo quarto.

Al 36’ Piacenza piazza un parziale di 5-0, tutto a firma Scootie Guyton, che gli consente di toccare il massimo vantaggio: +6 sul 66-72.

La Bondi non ci sta e riapre tutti i giochi a 44 secondi dalla sirena finale con il canestro del pareggio di Moreno (77-77).

La risposta biancorossoblu passa per le mani di Guyton, abile ad infilare una tripla delle sue (77-80 a 28’’ dal termine).

Nel concitato finale è ancora Moreno ad avere l’ultima parola con la penetrazione dell’81 pari che rinvia il verdetto finale al supplementare.

Ancora grande equilibrio anche nell’overtime. Equilibrio che viene spezzato solo nei ultimi secondi di gioco con i tiri liberi di Formenti a mettere in ghiaccio la partita per l’Assigeco. Inutile l’estremo tentativo sulla sirena di Panni.

Finisce 89-92 in favore dei biancorossoblu.

MOMENTO CHIAVE – Lo 0/2 ai liberi di Fontecchio nei secondi finali del supplementare con conseguente rimbalzo offensivo di Formenti che viene a sua volta mandato in lunetta per i tiri liberi che hanno chiuso ogni tipo di discorso.

PROTAGONISTI BIANCOROSSOBLU – Doppia-doppia per Jon Arledge con 25 punti e 10 rimbalzi, 19 punti per Formenti, decisivo nel finale. 18 punti e 5 rimbalzi per Scootie Guyton uscito alla distanza dopo un inizio difficile.

Doppia cifra anche per Infante (12 punti) e Fontecchio (10 punti).

CURIOSITA’ STATISTICHE – Entrambe le squadre segnano 9 triple ma Ferrara lo fa tirando 10 volte in più di Piacenza dalla linea dei 6,75.

L’Assigeco vince nettamente anche la sfida a rimbalzo: 48-36.

PROSSIMO AVVERSARIO – De Longhi Treviso, il 13 gennaio, alle ore 20:30 al Palaverde di Treviso.

BONDI FERRARA – ASSIGECO PIACENZA 89-92 d.t.s

(26-23, 22-18, 14-20, 19-20, 8-11)

Ferrara: Fantoni 11, Venuto 15, Hall 14, Moreno 7, Cortese 20, Mancini ne, Rush 17, Panni 2, Carella ne, Drigo ne, Molinaro 3. All: Martelossi.

Piacenza: Arledge 25, Formenti 19, Sanguinetti 4, Reati 4, Infante 12, Livelli ne, Seye ne, Fontecchio 10, Guyton 18, Diouf ne, Costa, Oxilia. All: Zanchi. 

Comunicato stampa Assigeco




Lettera su Spazio 4

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di due giovani (già candidati alle ultime elezioni) sulla vicenda di Spazio 4.

“Sulla vicenda di Spazio 4, come giovani candidati alle ultime elezioni amministrative ci sentiamo in dovere di esprimere la nostra solidarietà ai ragazzi che quotidianamente frequentavano Spazio 4, ai loro educatori e a tutte le persone che credevano fermamente nel lavoro e nei progetti di questo centro. Apprendiamo da alcune affermazioni rilasciate dai giovani consiglieri della Lega Nord, che tutte le scelte sono state prese in autonomia dall’assessore Zandonella. Personalmente, ci fa ancora più male, perché se l’assessore anagraficamente più vicino non coglie le esigenze di questi ragazzi e decide di chiudere per 2 mesi questo centro, la riteniamo una chiara mancanza di una visione politica volta al bene dell’intera comunità. La mancanza di motivazioni, fino all’incontro tenutosi ai Giardini Sonori dove ha ammesso che è stata una scelta politica, e il non voler commentare e parlare del nuovo bando che riguarderà Spazio 4 sono per noi sintomi di una programmazione inesistente, di scelte fatte per distruggere il lavoro svolto fino ad oggi senza pensare alle conseguenze sociali di queste decisioni. Affermare di voler mantenere la vocazione giovanile ma non esclusiva, di volere mantenere la natura educativa ma senza richiedere personale qualificato, esprimere la volontà di non inserire la “clausola sociale” per i 4 educatori e il non volere nemmeno provare a concedere la proroga per 2 mesi sono aggravanti che mostrano una discrasia tra chi governa la città e i bisogni dei cittadini. Il contatto aperto e includente tra i ragazzi e le loro diverse esperienze, è un’opportunità per poter toccare con mano problematiche (quali il disagio e l’uso di stupefacenti) che non vanno negate, rimosse, soppresse, ma affrontate, abbracciate, dialogate, presidiate, pensate. Il centro di aggregazione permetteva ai ragazzi di affrontare i problemi e spronarli a realizzare i loro sogni! Ci auguriamo che si possa porre rimedio a questa situazione, che l’assessore Zandonella e tutta la maggioranza ragionino sulle esigenze e sulle richieste emerse in questi giorni e che nel bando che uscirà nei prossimi giorni si tenga conto del lavoro prezioso svolto in questi anni. Per concludere, avendo conosciuto nel nostro piccolo altre realtà aggregative, crediamo fermamente in queste realtà. Investire poco oggi in cultura e inclusione, potrebbe far risparmiare tanto domani in sicurezza e degrado.
Alessandro Clementi Andrea Mastronardo”.




Con l’Africa nel cuore

L’Africa rimane nel cuore e se questo cuore viene condiviso con qualcun altro è ancora meglio. È questo che spinge 2 coppie di ragazzi a tornare giù in Uganda, e più precisamente a Moroto, dopo un anno di servizio civile. Daniele Cervellera e Camilla Marion dal Friuli-Venezia Giulia, novelli sposi, e Francesco Ghibaudi e Benedetta Gallana dal Piemonte, fidanzati, hanno da tempo preso la loro decisione, consapevoli delle difficoltà che li attendono ma anche pieni di entusiasmo e determinazione. Attualmente a Piacenza per due giorni di corso di formazione nella sede di Africa Mission, i ragazzi stanno restituendo la loro esperienza ai nuovi colleghi del Servizio Civile, in un dialogo/confronto che rinsalda il legame tra Italia e Uganda.

«Ho scoperto e mi sono immerso in una parte di mondo che non avrei altrimenti conosciuto, all’inizio sono sceso da solo, ma poi Camilla mi ha raggiunto e fare questa esperienza in coppia, sentendosi comunque parte di un gruppo, di una comunità, ha contribuito a renderla unica» ha affermato Daniele «Abbiamo scoperto questo mondo di vivere che prima non conoscevamo ma che adesso stiamo sognando, perché ci stiamo lavorando insieme, anche a Giorgio e Cristina (responsabili paese per Africa Mission) e a Carlo (direttore del Movimento), anche in momenti d’incontro come questo, nel quale abbiamo la possibilità di confrontarci tra tutti noi e suggerire cambiamenti, scambiarci opinioni…» ha aggiunto Camilla.

«È una serie di valori condivisi alla base che ti spingono ad adoperarti per creare qualcosa di diverso, a metterti in gioco, con la speranza di rendere, nel tuo piccolo, migliore il futuro» ha spiegato Benedetta, mentre Francesco sottolinea «Mi piace vivere così, stare sul campo, fare concretamente qualcosa di positivo per chi ha bisogno, ma ritengo comunque che tutti i contributi siano ugualmente importanti e debbano essere valorizzati»

Dopo aver dedicato la giornata agli aspetti più tecnici della gestione progettuale, nella serata di giovedì 4, gli ex-civilisti si sono ritrovati con i ragazzi del Vieni e Vedi, conosciuti nel mese di luglio proprio in Uganda e con i quali hanno condiviso opinioni e problematiche di un non facile ritorno “alla vita di tutti i giorni”, la tensione di voler raccontare ma non riuscire a trovare le parole adatte a farlo, il bisogno di tornare là per essere di nuovo testimoni di qualcosa di speciale.

Nella mattinata di venerdì 5 si è invece parlato dell’aspetto spirituale del Movimento, in un incontro con volontari, collaboratori e con l’ausilio del presidente don Maurizio Noberini, che ha motivato i ragazzi ricordando loro l’importanza della convinzione della propria fede, che non deve essere di facciata, ma invece profondamente radicata. Si tratta di una missione, quella per cui partano i ragazzi ma «con il termine missione non intendiamo solo il luogo fisico, la terra lontana e disagiata; bensì uno stile di vita Cristiano inserito nei luoghi che frequentiamo» ha puntualizzato Carlo Ruspantini, direttore di Africa Mission «È proprio qui che il Movimento si pone come opportunità, solida, per sperimentare la fede o, addirittura, arrivare alla fede successivamente e non c’è augurio migliore che si possa a questi ragazzi».




Maleducazione senza limiti

Un ennesimo esempio di inciviltà quello colto dallo scatto di un nostro lettore, Alessio R., in via Baciocchi, il tratto di strada pedonale compreso fra il Liceo Gioia e l’Istituto Romagnosi. Qualcuno ha abbandonato vicino ai bidoni una vecchia televisione a tubi catodici ed un termosifone ad olio. Un gesto sintomo di estrema maleducazione, di scarso rispetto per gli altri, ma soprattutto di assoluta ignoranza. Se anche non si possiede un’automobile e non si può portare un rifiuto ingombrante direttamente in uno dei Centri di Raccolta di IREN esiste un servizio gratuito che, su appuntamento, passa a raccogliere quanto si vuole buttare. Basta chiamare il Numero Verde 800 212607.




Ma che due sacchetti ….

Non si accettano sacchetti di plastica dagli sconosciuti.

Qualche anno fa le nonne ammonivano i nipoti che si aggiravano guardinghi per il Facsal sospettando di tutti e temendo che qualcuno si potesse avvicinare per propinare una manciata di caramelle Rossana “corrette” con chissà quale sostanza stupefacente.

Passano gli anni e le priorità cambiano. Come cambiano le direttive europee e le leggi di applicazione italiane. Le caramelle del 2018 possono anche andare ma con i sacchetti del reparto ortofrutta c’è da fare decisamente più attenzione.

Da qualche giorno non si parla d’altro. Non si fa altro che citare i sacchetti biodegradabili ovunque, anche al primo appuntamento. Un tempo quando non si sapeva cosa dire (e l’incontro era già in crisi nera) la si buttava sul meteo, da un paio di giorni si può buttarla su quei sacchetti che hanno scatenato una piccola grande rivoluzione sui social.

C’è chi ha puntato il dito contro l’ennesimo provvedimento del PD che mette le mani nelle tasche dei cittadini, chi ha contestato le modalità e chi ha già preso in mano la calcolatrice per capire su quali altri fronti tirare la cinghia in vista dell’esborso medio di 3€ annui del tutto imprevisto fino a qualche mese fa.

Eppure quei sacchetti tanto bistrattati e vituperati potrebbero avere un utilizzo del tutto inedito che non era molto probabilmente nemmeno passato per la testa di chi ha applicato la direttiva europea in Italia.

Mentre ci si arrabattava per capire come farla franca all’Esselunga, infatti, l’azienda gestrice dei parcheggi a pagamento cittadini – dette volgarmente “strisce blu” o “possibile che non ci sia più un parcheggio bianco libero” – ha deciso di aumentare le tariffe orarie di 5 centesimi all’ora. La prima ora di sosta passa così dal costo di 1 euro a 1,05 euro. Per le ore successive si passa da 1,20 euro a 1,25 euro.

Inutile scavare fino all’ultimo scomparto del portafoglio: se non sentite una moneta di rame al primo colpo e vi ritrovate davanti al parchimetro è già troppo tardi. Non basterà più l’Euro del resto del bar, servirà dotarsi di un bel carico di monetine.

E proprio qui tornano alla carica i sacchetti biodegradabili. Il ministero della Salute pare aver vietato il riutilizzo per fini alimentari? Nessun problema. L’italiano – e soprattutto il piacentino – sa sempre come cavarsela e come trovare un’alternativa. Una volta lasciata la frutta in cucina lo shopper potrà essere riempito con quelle monetine di piccolo taglio che saranno ricercatissime in ogni parcheggio. Si risparmierà così sull’acquisto di un nuovo portamonete riutilizzando quel sacchetto costato 1 centesimo.

Ecocompatibile, a prova di furto e in linea con le indicazioni del Governo. Attenzione però: con le monete più pesanti potrebbe cedere.

Meglio evitare di utilizzarlo per portarsi in giro l’obolo necessario per l’acquisto del biglietto del bus: gli over 65 sono avvisati.




Piano regionale da 3,7 milioni di euro contro il gioco d’azzardo: a Piacenza 232 mila euro

Ancor più prevenzione, avvicinando le persone a rischio e le loro famiglie ai servizi sanitari, sostenendo progetti e iniziative con ragazzi e studenti e tutelando i luoghi sensibili come scuole e ospedali. E rafforzare la qualità dell’assistenza per i soggetti con problemi di dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, rendendo definitivamente omogeneo, efficace e di qualità il percorso diagnostico e terapeutico.

Sono solo alcuni degli obiettivi contenuti nella proposta di Piano d’azione regionale contro la ludopatia approvato dalla Giunta dopo il via libera ottenuto dall’Osservatorio nazionale per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo. L’Emilia-Romagna è infatti tra le quattro regioni italiane – insieme a Friuli Venezia Giulia, Basilicata e Umbria – il cui Piano regionale contro il gioco d’azzardo è stato approvato integralmente dall’Osservatorio, ottenendo così l’autorizzazione da parte del ministero della Salute all’utilizzo della quota del Fondo per il gioco d’azzardo patologico già attribuito alla Regione: 3 milioni e 712 mila euro per il periodo 2017-2018.

Le risorse serviranno in gran parte (3,6 milioni) a realizzare interventi di carattere territoriale, e per questo verranno trasferite alle Aziende Usl dell’Emilia-Romagna sulla base della popolazione residente al 1^ gennaio 2017 (in quanto titolari di competenze in tema di prevenzione e cura del Gioco d’azzardo). A livello territoriale, le risorse vengono distribuite tra le Aziende sanitarie nel seguente modo: Romagna 909.512 euro; Bologna 708.661 euro; Modena568.092 euro; Reggio Emilia 431.065 euro; Parma 362.221 euro; Ferrara 282.605 euro; Piacenza 232.140 euro; Imola 107.915 euro. La Regione si riserva una quota residua delle risorse – 110 mila euro – per le attività di formazione dei soggetti che a vario titolo si occupano del problema.

Nel 2016, le persone affette da tale dipendenza patologica seguite dai Servizi per le dipendenze sono state 1.382: una attività assistenziale fortemente cresciuta se si pensa chenel 2010 i giocatori trattati erano 512. Vanno poi considerati quelli che si rivolgono direttamente ai gruppi di auto-mutuo-aiuto dei ‘Giocatori anonimi’ e i familiari che frequentano i gruppi ‘Gamanon’. Con queste due associazioni la Regione ha sottoscritto un protocollo di collaborazione che riconosce loro il ruolo di risorsa per il sistema dei servizi di cura.

 

Particolare logo SlotFreeER contro ludopatia, gioco d'azzardoGli interventi
Promuovere tra i cittadini, compresi gli esercenti di locali, la cultura del gioco responsabile, la conoscenza del fenomeno e dei rischi correlati alle pratiche del gioco patologico e il loro recupero sono gli obiettivi principali delle azioni che verranno realizzate a livello locale. Rientrano tra queste le azioni di avvicinamento delle persone con dipendenza da gioco d’azzardo e delle loro famiglie ai servizi sanitari, la promozione del marchio etico SlotFreeER, voluto dalla Regione per gli esercizi commerciali liberi da slot, la collaborazione con le scuole che sperimentano progetti di prevenzione, la limitazione dell’offerta di giochi d’azzardo, anche salvaguardando i luoghi sensibili quali scuole e ospedali.  L’applicazione del Piano di azione regionale riguarda, per i progetti di natura regionale, l’attività di indirizzo, sostegno e coordinamento alle Ausl e ai Comuni, l’organizzazione di eventi formativi su base regionale per diversi target, l’elaborazione di strumenti di monitoraggio sui progetti locali e il collegamento con i Centri anti-usura e gli altri soggetti che si occupano di sovra indebitamento.

Dalla Regione Emilia Romagna




Assigeco Piacenza inaugura il 2018 a Ferrara

Prima partita del 2018 e prima trasferta per l’Assigeco Piacenza che scenderà sul parquet del Pala Hilton Pharma di Ferrara contro la Bondi per provare ad invertire il trend negativo (una sola vittoria nelle ultime 5 partite) e chiudere con una vittoria il girone d’andata.

Non sarà di certo facile, per i ragazzi di coach Zanchi, avere la meglio di una squadra apparsa in ottime condizioni soprattutto nelle ultime due giornate di campionato (vittoria di 45 punti con Bergamo e +19 a Jesi), risultati che hanno proiettato la formazione estense in piena zona playoff.

La Bondi Ferrara 2017-2018, quasi del tutto rinnovata nel mercato estivo, ha deciso di ripartire da un coach di comprovata esperienza come Alberto Martelossi e da un nucleo di giocatori di comprovata esperienza e talento.

I punti di forza della formazione estense sono rappresentati dalla classe e dal talento di giocatori del calibro di Mike Hall (16 punti di media e miglior rimbalzista del girone Est con una media di 15 rimbalzi a partita), ala americana con un passato nella nostra Serie A con le maglie di Pesaro, Olimpia Milano e Teramo; Riccardo Cortese, miglior realizzatore di squadra con 18,3 punti a partita; Tommaso Fantoni ed Erik Rush, ala svedese fisica ed esplosiva.

In cabina di regia giostrerà Yankiel Moreno, miglior assistman della squadra con 4,4 assitenze a partita.

Dalla panchina sono sempre pronti a dare il proprio contributo, il centro Lorenzo Molinaro, il playmaker Alessandro Panni e l’ex Assigeco Marco Venuto.

I ROSTER

Bondi Ferrara: 2 Mancini, 3 Rush, 4 Drigo, 7 Hall, 8 Fantoni, 9 Carella, 12 Molinaro, 13 Cortese, 16 Venuto, 21 Panni, 24 Moreno. All: Martelossi.

Assigeco Piacenza: 1 Guyton, 2 Montanari, 4 Costa, 5 Sanguinetti, 6 Diouf, 8 Fontecchio, 9 Formenti, 10 Infante, 13 Seye, 14 Dincic, 20 Livelli, 21 Arledge, 23 Oxilia, 44 Reati. All: Zanchi.

INFORTUNATI E INDISPONIBILI

Roster al completo a disposizione di coach Zanchi.

LE DICHIARAZIONI DELLA VIGILIA

Cesare Riva, vicecoach: “Iniziamo questo importante e difficile mese di gennaio con la trasferta di Ferrara, che all’opposto nostro ha chiuso l’anno con due larghe vittorie non solo nei numeri ma per quanto espresso in campo. Sono una squadra forte e completa con otto giocatori nelle rotazioni, forse una delle più fisiche del campionato con esterni come Cortese e Rush, molto bravi in post basso. Ad un collaudato sistema di squadra si aggiunge l’incredibile talento di Mike Hall, giocatore che con questo campionato non c’entra niente come ha più volte dimostrato e che è stato appena confermato per il resto della stagione. Ci stiamo preparando per limitare i loro punti di forza anche se sarà fondamentale il nostro approccio offensivo dopo due sfide in cui abbiamo fatto fatica a fare canestro. Personalmente sono felice di riabbracciare alcuni amici a cui sono molto legato, da coach Martelossi che è stato il mio primo mentore, al vice Bonacina e al play Marco Venuto che ho allenato per tre stagioni proprio in maglia Assigeco”.

Matteo Formenti: “Quella di domenica con Ferrara sarà una partita molto impegnativa perché loro sono una squadra molto lunga, molto grossa e con tanto talento, soprattutto nel quintetto base con tanta qualità in esterni come Cortese e Rush, grazie anche alla loro fisicità. Sotto canestro hanno giocatori di livello come Fantoni e Hall, e dalla panchina escono giocatori con tanti punti nella mani. Ci aspetterà una partita difficile su un campo caldo. Noi ci siamo preparati nella maniera giusta, con molta intensità concentrandoci sia su di noi sia sui nostri avversari, per cercare di metterli in difficoltà nei loro punti deboli”.

COPERTURA MEDIATICA

La partita sarà trasmessa in streaming su LNP TV PASS (https://tvpass.legapallacanestro.com/) e su Radio Sound Piacenza (http://www.radiosound95.it/).

Aggiornamenti in diretta anche sui nostri social networks (Facebook, Twitter e Instagram) e da lì al sito www.uccassigecopiacenza.it.