Epifania, tante tappe in città per la Befana

L’Epifania porta in dono a Piacenza un sabato ricco di eventi.

Appuntamento alle 9 sul Pubblico Passeggio per il raduno dei partecipanti alla tradizionale Motobefana, che oltre al tour dell’amata vecchietta tra le vie cittadine (dalle 10 alle 11, con ritorno sul Facsal) proporrà sino al pomeriggio le attività ludiche curate dall’associazione Bikers Against Child Abuse, in collaborazione con numerose altre realtà motoristiche del territorio. Non mancheranno i giochi della tradizione, nè la distribuzione di dolci per tutti i bambini.

Sarà invece piazza Sant’Antonino, dalle 11, il fulcro della Befana del Vigile: in collaborazione con il Club Veicoli Storici di Piacenza, un corteo di auto d’epoca (in partenza alle 10 da strada Regina, a Quarto) rievocherà la tradizione dei doni – che saranno poi destinati in beneficenza – agli agenti di Polizia Municipale. I mezzi resteranno in mostra nei pressi della basilica patronale sino alle 13 circa.

Alle 15 la Befana farà tappa alla pista di pattinaggio Piacenza on Ice, portando gadget e dolcetti grazie all’iniziativa promossa da Cap Service.

Il pomeriggio proseguirà con il tradizionale concerto dell’Epifania nella basilica di Sant’Antonino, dove il Coro Polifonico Farnesiano si esibirà in canti del repertorio natalizio, della tradizione popolare e di diverse epoche, con le Voci Bianche, Giovanili e Miste.

Alle 21, nel salone monumentale di Palazzo Gotico, serata di “Note Solidali” con le New Sisters Gospel Choir, i Cantori di Casaliggio e i Tasti Neri, a sostegno della Onlus Punto e a Capo impegnata a fianco delle persone con disturbi del comportamento alimentare.




Quanto hanno studiato i criminali? Uno studio de Il Sole 24 Ore lo spiega

Vi ricordate i fratelli Mortimer e Randolph Duke di Una poltrona per due? E la loro scommessa di trasformare un ricco agente di cambio laureato ad Harvard (Winthorp) in un criminale, e allo stesso tempo rimpiazzarlo con un vagabondo (Valentine)? In quel caso si voleva dimostrare che il contesto in cui si è cresciuti conta fino a un certo punto per arrivare a delinquere.

Il Sole 24 Ore ha cercato di trovare una correlazione simile, incrociando i dati (per Regione) del numero di laureati ogni 1000 abitanti messi a disposizione dall’Istat e le denunce presentate nel 2016, fornite dal Dipartimento per la pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno. Si scoprono così molte informazioni interessanti, soprattutto verificando per tipologia di reato.

Prima di tutto, i criminali non sono necessariamente degli inetti. Nella categoria più generica dei “Furti”, si vede nel 2016 che se in Emilia Romagna ci sono 132,76 laureati ogni 1000 abitanti (590 mila totali), in reati in esame denunciati ammontano a 31,12 per 1000 abitanti (138 mila totali). Curioso il caso dei furti con destrezza: c’è una correlazione positiva tra il numero di denunce e quello di laureati. Per quanto concerne le “truffe e le frodi informatiche” è curioso notare una correlazione positiva con la quota di laureati in tutte le Regioni. Evidentemente sono in pochi quelli che hanno studiato quella che gli inglesi definiscono “computer science”.  In Emilia Romagna nel 2016, sui 132,76 laureati ogni 1000 abitanti di cui sopra, i reati di questo genere sono 2,706 per 1000 abitanti (12 mila totali!). Lo stesso vale per i furti negli esercizi commerciali e per quelli in abitazione.

In controtendenza i “furti di autovetture”, infatti sono solo 0,643 su 1000 abitanti. Solo in Lazio la tendenza positiva rimane, con 153,72 laureati ogni 1000 e 2,983 denunce (17 mila 500 totali). In buona sostanza, non importa che un delinquente sia o meno istruito, è importante che venga consegnato alla giustizia.

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Banche Popolari: nel 2017, 4 milioni le famiglie “clienti digitali”

Trasmettiamo il comunicato di Assopopolari sulla digitalizzazione dei clienti delle Banche Popolari.

4 milioni di famiglie e 250.000 imprese clienti delle Banche Popolari hanno utilizzato nel 2017 quotidianamente il canale internet sia a fini informativi sia dispositivi. Questo è quanto emerge dall’esame più aggiornato dei dati elaborati da Assopopolari. In particolare, nell’ultimo anno il numero di famiglie che utilizza i canali digitali è cresciuto del 6%. Una crescita confermata dai bonifici effettuati via web, 10 milioni a fine 2017 a cui si aggiungono anche quelli effettuati con collegamenti telematici diversi da internet (14 milioni) per un totale complessivo di 24 milioni di operazioni, pari all’80% del totale. Per il Segretario Generale di Assopopolari Giuseppe De Lucia Lumeno “Il modello operativo delle Popolari si dimostra, ancora una volta, capace di cogliere anche attraverso il canale digitale i bisogni tecnologicamente più avanzati di famiglie e imprese che tendono ad essere sempre più connesse alla rete. Uno strumento, quello del canale digitale, congiunto a quello dello sportello che semplifica la comunicazione e contribuisce a mantenere forte il legame con la clientela in relazione alle diversificate fasce d’età, abitudini ed esigenze”. 

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Iniziativa del M5S piacentino, #GiocattoliInMovimento

Dal M5S di Piacenza

SABATO 6 gennaio – dalle 10 alle 13
Piacenza in via XX Settembre (davanti al bar Italia)

Il MoVimento 5 Stelle inizia l’anno nuovo con un’iniziativa rivolta a famiglie e bambini meno fortunati. Il giorno dell’Epifania sarà anche il giorno di “Giocattoli in MoVimento” Sarà un momento divertente per i più piccoli, ma non solo. Oltre al divertimento ci sarà una lezione per tutti i bambini: ogni regalo vecchio donato sarà un regalo nuovo per un coetaneo meno fortunato. E non solo: questa sarà una piccola lezione di educazione al riutilizzo. Insomma prima il divertimento, ma subito dopo la solidarietà. Il tutto senza dimenticare il rispetto per l’ambiente, educando all’economia circolare. Così possiamo rivolgerci anche a chi è più in difficoltà. I giocattoli raccolti saranno infatti donati e tutto sarà rendicontato sui nostri social. Aspettiamo tutti i bambini e le famiglie per un momento conviviale di incontro
#GiocattoliInMoVimento




Bergonzi (PD): “Piacenza verso il gemellaggio con Sarajevo”

Piacenza-Sarajevo: gemellaggio delle municipalità per un progetto di pace con Piacenza protagonista:“I Comuni sostengano i viaggi della memoria degli studenti”

Piacenza, Italia, Sarajevo. E’ un progetto di pace, “memoria e consapevolezza” quello che l’onorevole Marco Bergonzi (Pd) sta portando avanti in questi mesi sull’asse Piacenza-Balcani.

Gemellaggio delle municipalità, incentivare i viaggi della memoria degli studenti piacentini attraverso la preziosa opera dell’Istituto di storia contemporanea di Piacenza e “l’obiettivo condiviso di pace”, spiega il parlamentare, di vedere il Comune di Piacenza gemellato con la città di Sarajevo, “luogo di incontro di culture, di pace, convivenza e tolleranza”.

“E’ molto importante che l’amministrazione comunale di Piacenza condivida e faccia propria la proposta di gemellaggio, e ringrazio il sindaco Patrizia Barbieri per la sensibilità su un tema che unisce, al di là delle appartenenze politiche, la nostra città con il luogo simbolo del XX secolo” spiega Bergonzi.

Sarajevo: con l’omicidio dell’arciduca austriaco Francesco Ferdinando iniziò nei Balcani la prima guerra mondiale, “e lì è finito il XX secolo, come recita la scritta che campeggia in prossimità del tunnel che, durante i 3 terribili anni di assedio, veniva utilizzato per fughe rocambolesche e per far entrare gli aiuti umanitari in una città allo stremo” aggiunge l’onorevole democratico che più volte si è recato in viaggio, “non in missione”, sottolinea, nei Balcani.

Piacenza, pur indirettamente, sentì il coinvolgimento in quella guerra, con i Tornado tedeschi che parteciparono alla forza d’intervento rapida nell’ex Jugoslavia a San Damiano, con 600 militari al seguito.

Ma i “perché” di questa iniziativa di Bergonzi sono altri, e più profondi: “Nei prossimi giorni prenderò contatto con l’Ambasciatore italiano a Sarajevo per sviluppare i contatti con le autorità locali e intraprendere, in coordinamento con il Comune, il percorso verso il gemellaggio. Il fatto poi, che grazie all’impegno di Marzio Dallagiovanna, il segretariato permanente dei premi Nobel per la Pace abbia trasferito la propria sede a Piacenza è evidentemente in particolare sintonia con questo gemellaggio”.

Da consigliere della Provincia di Piacenza Bergonzi ha accompagnato diverse volte gli studenti piacentini nei “viaggi della memoria”. E oggi, da parlamentare, ringrazia l’Istituto di storia contemporanea e la direttrice Carla Antonini, perché gli studenti piacentini, nel 2018 si recheranno a Sarajevo, luogo simbolo dei Balcani.

“E’ un’iniziativa di grande rilievo, che necessita di essere sostenuta, per questo faccio appello ai Comuni piacentini, quantomeno a quelli più grandi, perché contribuiscano, in modo da favorire la partecipazione degli studenti: è importante, saranno cittadini più consapevoli e domani saranno cittadini migliori.

“Il 28 gennaio – anticipa Bergonzi – incontrerò l’ambasciatore italiano e il sindaco di Sarajevo, e con loro affronteremo questi percorsi di pace e consapevolezza che devono vedere Piacenza al centro della scena”

Nota stampa dell’onorevole Marco Bergonzi 




Incidenti a Piacenza? Più di Roma, in rapporto ai cittadini presenti nella Capitale

Non potrà dare risposte definitive, ma capire quanti incidenti ci sono stati in Italia in un anno può raccontare che tipo di guidatori sono gli italiani e la qualità delle nostre strade. E può sfatare parecchi miti. Una recente indagine de Il Sole 24 Ore commissionata all’Istat rivela infatti che non necessariamente in città metropolitane come Roma o Napoli, per antonomasia città caotiche, si è sempre in coda dal carrozziere.

Osservando i dati del 2016, emerge che i comuni con un tasso di incidenti superiore alla media  (0,299 ogni 100 abitanti,ndr) disegnano sulla mappa il tracciato dell’autostrada A1 da Milano a Bologna e quindi verso Firenze. Per non parlare dell’A14 nel tratto che dal capoluogo emiliano scende verso la riviera romagnola. Sembra lecito inferire che l’incidentalità in questi territori abbia più a che fare con il passaggio dell’Autosole e dell’Adriatica che con la viabilità ordinaria, invece la città di Genova risulta la più gravata da constatazioni amichevoli (0,72 per 100 abitanti). Ovvero quasi un genovese su 100 ha subito sinistri nel periodo preso in esame. Seguono “a ruota” Firenze con 0,69 e Milano con 0,66. Roma e Napoli registrano rispettivamente lo 0,46 e 0,24, con la città partenopea addirittura sotto la media nazionale.

E Piacenza? 543 persone con la macchina in panne nel 2016, quasi due incidenti al giorno e un tasso dello 0,53. Più di Roma. Il Comune di San Pietro in Cerro invece, che registra 917 abitanti (fonte 2014), registra un tasso dello 0,81, quasi un abitante su 100. Comune virtuoso Bettola, dove lo 0,03 mostra che le carrozzerie del paese hanno poco lavoro.

Siamo comunque tra più incidentati in Regione: i cugini di Parma mostrano dati leggermente inferiori (0,47 su 100 abitanti), così come Bologna (0,49), Ferrara (0,45), Ravenna (0,51) e Reggio Emilia (0,50) mentre veniamo superati di poco da Forlì (0,54), da Modena (0,59) e staccati da Rimini (0,68, tra i più alti d’Italia). 

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Il musical apre il 2018 al Teatro Municipale domenica 7 gennaio alle 16 con “La principessa Sissi” della Compagnia Corrado Abbati

Si apre nel segno del musical il 2018 della Fondazione Teatri di Piacenza, con La principessa Sissi, nuova produzione in esclusiva nazionale di Inscena/Compagnia Corrado Abbati, in programma al Teatro Municipale domenica 7 gennaio alle ore 16 (fuori abbonamento).

Stefano Maccarini e i costumi di Artemio Cabassi.

Romy Schneider. Il fascino di Sissi arriva ora in teatro dove l’ambientazione, lo sfarzo, gli amori e gli intrighi della vicenda, diventano sede ideale per un moderno spettacolo con grandi

My Fair Lady, Hello Dolly, Cantando sotto la pioggia.

La principessa Sissi è uno spettacolo in cui storia, mito e sentimento si fondono in un unico e grande affresco adatto a un pubblico di ogni età. Il nutrito cast vede tra gli interpreti anche Francesco Bertoni, Giancarla Malusardi, Antonella Degasperi, Antonietta Manfredi, Salvatore Vasalluccio, Fabrizio Macciantelli, Claudio Ferretti, Matteo Borghi, Riccardo Dall’Aglio, Greta Moschini, Davide Cervato e Giorgia Aluzzi.

Per informazioni e biglietti: Biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza

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Sostegno della mobilità casa-lavoro per persone con disabilità, domande entro il 2 febbraio all’Informasociale Polo disabilità-Caad

Sarà possibile fino a venerdì 2 febbraio presentare domanda per accedere ai contributi a sostegno della mobilità verso e dal luogo di lavoro, per lavoratori dipendenti e tirocinanti con disabilità con la necessità di trasporto personalizzato, per spese sostenute nel 2017. 

A richiedere il contributo potranno essere i lavoratori con contratto a tempo indeterminato o determinato, residenti nel Comune di Piacenza, in possesso della certificazione di handicap in base alla legge 104/1992 e/o della certificazione di invalidità ai fini del collocamento mirato in base alla legge 68/1999 (sono ammesse anche le persone con disabilità inserite in tirocini formativi), e aventi la necessità di un trasporto personalizzato laddove il luogo di lavoro non sia raggiungibile con mezzi pubblici adeguati e/o compatibili con gli orari di attività.

Le domande presentate dopo la scadenza del termine (2 febbraio) saranno escluse dal bando, mentre si intenderanno valide quelle spedite per posta con data di partenza anteriore (ma non verranno prese in considerazione le domande che, benché spedite nei termini, pervengano all’amministrazione 10 giorni dopo la scadenza del bando).

Potranno essere rimborsate le spese documentate per servizi di trasporto personalizzati (es. taxi), nonché quelle sostenute da parenti o affini fino al terzo grado, anche non conviventi, associazioni di volontariato e colleghi di lavoro che trasportino la persona con disabilità per gli spostamenti casa-lavoro (i riferimenti saranno la distanza chilometrica percorsa e le tabelle Aci 2017 relative al costo chilometrico). L’ammontare del contributo sarà quantificato, in base alle risorse disponibili, in relazione alla distanza chilometrica percorsa e al numero di domande ammissibili. Si procederà per garantire, anche in misura parziale, la copertura di tutte le richieste pervenute. Il contributo non potrà in ogni caso superare il limite di 3mila euro per ciascuna domanda.

 Maggio n.28 (aperto al pubblico lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 8.45 alle 13, lunedì e giovedì anche il pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30), tel. 0523 492022, email informahandicap@comune.piacenza.it.




AGIMEG: Operativo il blocco all’apertura ed esercizio di sale gioco e scommesse a 500 metri da luoghi sensibili

Stretta sul gioco a Piacenza. Diventa, infatti, operativo il divieto di apertura e di esercizio delle sale gioco e delle sale scommesse, ma anche la nuova installazione di apparecchi da gioco entro una distanza di 500 metri dai luoghi ritenuti sensibili. La Giunta della Regione Emilia-Romagna ha approvato, con una specifica delibera, le modalità applicative previste dalla legge regionale sul gioco d’azzardo patologico del 2013, riprese e ulteriormente rafforzate dal Testo unico per la promozione della legalità che ha visto la luce alla fine del 2016. Sono riconosciuti quindi come luoghi sensibili: gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, i luoghi di culto, gli impianti sportivi, le strutture residenziali o semiresidenziali in ambito sanitario o sociosanitario, le strutture ricettive per categorie protette, i luoghi di aggregazione giovanile e gli oratori. Tuttavia, secondo quanto stabilito da tale normativa viene lasciata ai Comuni la libertà per individuare altri luoghi sensibili ai quali applicare le disposizioni, ma viene indicato come criterio l’impatto sul contesto e sulla sicurezza urbana, oltre ai problemi connessi con la viabilità, l’inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica.

Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale a Piacenza ha reso esecutiva la mappatura dei luoghi sensibili sulla base appunto di quanto previsto dalla Legge Regionale. Vengono ora incaricati gli uffici di individuare e comunicare ai titolari delle sale da gioco e sale scommesse ricadenti nel divieto di esercizio l’adozione, nei successivi sei mesi, di provvedimenti di chiusura e ai titolari di esercizi con al loro interno apparecchi da gioco, il divieto di installazione di nuove apparecchiature e il divieto di rinnovo delle concessioni esistenti oltre la scadenza dei contratti. Secondo la legge regionale ci sono infatti sei mesi di tempo per i Comuni che dovranno individuare le sale slot e le sale gioco “fuorilegge” e comunicare l’obbligo di spostarsi. Gli esercenti avranno poi altri sei mesi di tempo (per trasferirsi in una delle aree consentite. Per i bar con con gli apparecchi, invece, la legge prevede che le concessioni restino in vigore fino alla scadenza naturale. Ma in caso di cessione dell’attività non si potranno mantenere le slot. 

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Gloria Zanardi: “In Piazzale Libertà serve maggiore sicurezza”

Trasmettiamo il comunicato della consigliera di Liberi Gloria Zanardi, riguardante lo stato di Piazzale Libertà.

A Piazzale della Libertà, a conclusione dello Stradone Farnese, si trova un’area pedonale riqualificata. Sulla pavimentazione, in particolare nella zona adiacente al muro perimetrale dell’ex macello, sono installati dei faretti a terra. Quasi tutti i faretti sono danneggiati e privi della copertura superiore (vedi foto), e la luce, nelle ore prestabilite, continua ad accendersi. Mi hanno segnalato alcuni cittadini che si sono verificati seri pericoli per l’utenza e, soprattutto, per i loro animali; é anche capitato che alcuni cagnolini percorrendo l’area, soprattutto nei giorni di pioggia, abbiano calpestato i faretti danneggiati subendo scosse a causa del cortocircuito che chiaramente si verifica per le circostanze sopra descritte. Visto che l’attuale amministrazione si é sempre vantata di porre attenzione al tema della sicurezza e del decoro, segnalo questa criticità augurandomi che si provveda al più presto. Le condizioni dei corpi illuminanti in quell’area, oltre ad essere sinonimo di scarsa manutenzione e, dunque, abbandono e degrado, costituiscono un problema per la sicurezza dei pedoni (in particolare bambini) dei loro animali.