Foti: “Telecamere negli istituti”

Già Rancan qualche giorno fa l’aveva proposto (vedi qui il nostro pezzo) ora anche il consigliere Tommaso Foti (Fdi – An) rincara la dose e propone telecamere di sorveglianza negli istituti, ma anche nelle “strutture che ospitano bambini, anziani o disabili”,  in una interpellanza alla giunta piacentina, a seguito dell’arresto di due maestre piacentine della scuola Vittorino da Feltre con l’accusa di maltrattamenti su minori.

Emergono ancora “episodi raccapriccianti e riprovevoli -sottolinea -, solo con l’installazione di telecamere e microfoni è possibile accertare il ripetersi di episodi di violenza verbale nei confronti dei soggetti assistiti” perché, dice, “è fondamentale monitorare le condizioni in cui vengono ospitati nelle strutture pubbliche e private”. Dunque, per l’esponente di Fdi-An, le telecamere potrebbero essere una soluzione per “prevenire fatti che arrecherebbero gravissimi danni all’equilibrio psicologico di chi li subisce”.




Corso per volontari al Wildlife Rescue Center – Piacenza

“Piacenza Wildlife Rescue Center”  l’associazione che si occupa della cura degli animali selvatici organizza un corso per aspiranti volontari, rivolto a tutte le persone desiderose di aiutare il Centro nella cura degli animali selvatici della provincia di Piacenza. Sarà articolato in due serate il 24 novembre e 1 dicembre alle ore 20,30 presso l’Auser di via Musso 5 a Piacenza (Casa delle Associazioni)

Nella prima serata “Chi è il Piacenza Wildlife Rescue Center” verrà descritta la  struttura e si spiegherà in cosa consiste l’attività del volontario, mentre nella seconda “Recupero, primo soccorso e riabilitazione degli animali selvatici ricoverati presso il Cras” verranno spiegate nel dettaglio le specie curate e gestite all’interno del Centro.
Relatori saranno il dott. Riccardo Rossi veterinario, direttore sanitario del Cras e la D.ssa Fabiana Ferrari biologa responsabile del Cras. 
L’iscrizione al corso è obbligatoria. Richiesto un contributo di 10 euro
info: tel. 366 899 11 87 dalle 10 alle 17,30 – email: amicipwrc@gmail.com



Giardino: “governare cum grano salis in quest’epoca di casse semivuote”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dal consigliere comunale Forza Italia Michele Giardino che interviene sulle linee di programma presentate nei giorni scorsi dal Sindaco di Piacenza e sullo “scontro” con Confindustria.

Nei sistemi liberali storici, lo Stato garantiva la concorrenza in ambito economico. Nel sistema globalizzato attuale, è invece l’economia a mettere in competizione gli Stati. E questo perché, nella penuria di risorse finanziarie di cui può disporre un ordinamento statale, riuscire ad attrarre nuovi investimenti, nuovi insediamenti industriali, nuovi progetti significa assicurare un incremento di ricchezza alla collettività di riferimento.
E’ naturale che la gara coinvolga anche le regioni, le province, le città: se i trasferimenti dal centro diventano sempre più esigui, ma tutte continuano ad avere spasmodico bisogno di soldi, è inesorabile che tutte finiscano per gareggiare tra loro (in ultima analisi, anche la sfida che diversi comuni si lanciano ogni anno per diventare Capitale della cultura ha finalità economiche).
A Piacenza si prova a invertire la rotta. Meglio: si prova a rimettere in sella la politica, per governare cum grano salis quest’epoca di casse semivuote. Nella convinzione che assecondare ciecamente i diktat economici – in questa assurda competizione tra soggetti pubblici – possa determinare un ribasso della qualità dell’azione amministrativa e, per tale causa, un suo sempre minore orientamento a soddisfare le esigenze della cittadinanza.
Gli italiani hanno capito che il tempo delle vacche grasse è terminato. I piacentini, pragmatici come pochi in Italia, lo hanno capito forse prima e meglio degli altri. Da qui la scelta di Patrizia Barbieri sindaco: una scelta di sobrietà, compostezza, realismo. E nelle linee programmatiche di mandato il sindaco non li ha delusi: li ha onorati, ha onorato le loro aspettative.
Non solo. Nel giorno in cui tali linee venivano presentate al Consiglio comunale (lunedì 13 novembre), su Libertà veniva pubblicata la risposta del sindaco ai vertici locali di Confindustria (che avevano puntato il dito contro le frenate della giunta su alcuni appalti precedentemente avviati: nuova piscina, piazza Cittadella). Si riporta il titolo eloquentissimo: “Rispondo ai piacentini, non a qualche imprenditore che mi tira la giacca”. Pochi soldi, da spendere bene, nell’esclusivo interesse dei cittadini, evitando nuovi debiti.
Si è trattato di un “uno-due” pugilistico difficile da non percepire. Solo le minoranze non l’hanno percepito, ma era previsto dal copione.




Sforza: la morte di Frank Forlini è un lutto per tutta la comunità piacentina

Sono davvero tante le dichiarazioni che si susseguono in relazione alla scomparsa di Frank Forlini, a dimostrazione del forte legame che il decano degli emigranti piacentini in America aveva mantenuto con la sua terra d’origine.

Fra gli altri anche il presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza, Corrado Sforza Fogliani, lo ha voluto ricordare anche con l’aiuto di un aneddoto.

«La morte di Frank Forlini costituisce un lutto per l’intera comunità piacentina. Ma è un lutto anche per la Banca locale, di cui era grande amico e sostenitore.
Abbiamo appreso la notizia dai parenti di New York nostri soci e abbiamo già espresso ai familiari il senso più vivo del nostro cordoglio e della partecipazione al comune dolore.
Ricordo ancora quando tanti anni fa andai a trovarlo nel suo ristorante alla Bella Italia, ormai accerchiato dai cinesi. Ero insieme ad altri amici e Frank (che era sempre nel suo locale e così ha fatto fin che ha potuto farlo) capì che eravamo italiani e ci corse subito incontro. Quando poi seppe che eravamo anche piacentini, si strinse a noi in un abbraccio caloroso che ancora ricordo. Mi misi dunque con i miei amici ad un tavolo e lui si avvicinò a sua volta ad altri italiani che erano ad un tavolo a pochi metri da noi. Allora, ero ancora solo un Consigliere della Banca. Forlini chiese a questi ospiti cosa facessero in Italia e uno di loro gli disse: “Lavoro in una banca di Piacenza “. Scoppiò in un nuovo abbraccio e Frank esultante disse ad alta voce : “ E’ la mia Banca “.

Aveva capito che avesse detto non che lavorava “in una banca a Piacenza “ ma che “lavorava alla Banca di Piacenza”. Quel bancario piacentino mi conosceva e gli disse : “No, no, quelli della Banca di Piacenza sono quelli là “, anche se in realtà della Banca c’ero solo io. Scoppiò una gran risata fra i commensali di un tavolo e l’altro e lui venne nuovamente a riabbracciarmi. Anche negli scorsi anni, quando tornava a Farini, non mancavamo di sentirci.
Questo il mio ricordo di Forlini, un ambasciatore a New York dell’Italia e della piacentinità in particolare, con specifico riferimento alla sua Valnure, una fotografia della quale esponeva nel suo ristorante in un grosso quadro in prima evidenza. Una mancanza per l’intera nostra comunità, per la comunità piacentina a New York, per la Valnure. Per tutti, insomma».

 

 

 

 

 




Tassa dei rifiuti: a Piacenza nessun errore

Facendo seguito a quanto già comunicato da Iren, l’Amministrazione comunale chiarisce che il calcolo della tariffa Tari nel Comune di Piacenza avviene secondo la corretta metodologia già indicata dalla stessa multiutility: la quota variabile della tariffa viene infatti computata una sola volta, considerando l’intera superficie dell’utenza composta sia dalla parte abitativa sia dalle pertinenze (garage, cantine ecc.).

Gli importi indicati negli avvisi di pagamento, periodicamente inviati da Iren ai contribuenti, sono perciò correttamente determinati; si ricorda, in proposito, che l’avviso di pagamento per la seconda rata Tari per l’anno 2017 è scaduto il 15 ottobre scorso: chi ancora non avesse provveduto al pagamento è invitato a procedere al più presto per limitare sanzioni e la maturazione di interessi di mora.

I cittadini interessati possono consultare ogni informazione utile sull’imposta Tari sul sito www.comune.piacenza.it , nella sezione “Tributi Imposte e Canoni” cui si accede al seguente link: https://www.comune.piacenza.it/temi/tributi/tari-tassa-sui-rifiuti .

 




Guida Michelin: confermata la stella a La Palta e al Nido del Picchio. Cracco perde una stella

Confermata la stella ai due ristoranti piacentini, La Palta di Borgonovo ed il Nido del Picchio di Carpaneto, durante la cerimonia della Guida Michelin che si è svolta, per il secondo anno consecutivo, al teatro Regio di Parma.

Non sono mancate le sorprese in questa edizione 2018. La più clamorosa forse è la perdita di

Cracco perde una delle due stelle Michelin

una stella da parte di Carlo Cracco che scende ad una sola, così come un altro tempio della cucina milanese, Sadler, a sua volta declassato.

Salgono a nove invece i tre stelle con la riconferma di quelli dello scorso anno e l’aggiunta, a sorpresa, di un nono il St.Hubertus di San Cassiano, in provincia di Bolzano, guidato da Norbert Niederkofler, chef cresciuto con lavoro e costanza, lontano dalle telecamere e quasi intimidito oggi davanti alla selva di giornalisti che lo intervistavano.

Confermati con tre stelle Michelin:

Piazza Duomo ad Alba
Da Vittorio a Brusaporto
Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio
Reale a Castel di Sangro
Enoteca Pinchiorri a Firenze
Osteria Francescana a Modena
La Pergola a Roma
Le Calandre a Rubano

In tutto il mondo i ristoranti con tre stelle Michelin sono poco più di cento. Quindi i nove italiani peesano quasi per il 10%, un risultato di tutto rispetto.

Le stelle Michelin in Italia

In Totale, in Italia, ci sono 356 ristoranti con stelle Michelin:

306 con una stella Michelin
41 con due stelle Michelin
9 con tre stelle Michelin

Tre ristoranti Bib Gourmand nel piacentino

Tutti confermati anche i ristoranti piacentini che si guadagnano la faccina sorridente dell’omino Michelin il cosiddetto Bib Gourmand che indica una buona qualità a prezzi contenuti. Su queste tavole si mangia bene spendendo meno di 32 € che diventano 35 € nelle grandi città.

Nella nostra provincia troviamo:
Locanda Cacciatori di Ponte dell’Olio
Caffè Grande di Rivergaro
Antica trattoria Cattivelli a Monticelli d’Ongina




Gente che va, gente che viene: presentata un’analisi sulle caratteristiche socio economiche dei pendolari

Laureato (e diplomato), tra i 35 e i 54 anni, occupato nei servizi, in professioni prevalentemente di tipo specialistico e amministrativo (attività ad alta/media qualificazione e lavoro d’ufficio): è questo l’identikit del pendolare piacentino che lavora fuori provincia rilevato dall’ultimo censimento, e che si può desumere dai dati pubblicati nel report elaborato dall’Amministrazione Provinciale per Piacenz@ Economia, Lavoro e Società e presentato oggi all’Università Cattolica di Piacenza.

Il documento, realizzato in due versioni, una di sintesi ed una integrale, approfondisce in particolare le caratteristiche dei pendolari extra-provinciali per motivi di lavoro in ingresso e in uscita dai nostri confini. Grazie ai microdati dell’ISTAT, estratti ed elaborati ad hoc, è stato infatti possibile descrivere alcuni importanti aspetti qualitativi (quali il genere, l’età, il titolo di studio, la professione, il settore di appartenenza, il lavoro dipendente o indipendente, i mezzi di trasporto utilizzati), declinati anche rispetto alle principali aree di origine/destinazione (Milano, Lodi, Parma, Cremona, Pavia), dei pendolari in questione, e come questi aspetti sono variati nel tempo, mettendo a confronto i risultati del censimento 2011 con quelli del censimento 2001.
Queste le principali differenze tra i pendolari che entrano ogni giorno per lavoro nella nostra provincia, e i pendolari residenti che all’opposto lavorano al di fuori del territorio piacentino:

  • in relazione al titolo di studio, i pendolari in uscita dalla provincia di Piacenza hanno mediamente un livello di istruzione più elevato rispetto a quelli in entrata. Il 30% dei pendolari in uscita è laureato, contro il 17% di quelli in entrata, mentre i lavoratori pendolari con titolo fino alla licenza media sono nel primo caso il 23%, nel secondo il 36%;
  • a maggiori livelli di istruzione tra i pendolari in uscita corrisponde una maggior presenza femminile in complesso, che è, infatti, di quasi il 40%, contro poco più del 30% tra i pendolari in entrata;
  • a livello di posizione professionale, se le figure operaie (tipicamente maschili) sono prevalenti tra i pendolari in ingresso (44% contro 30% di quelli in uscita), i profili e le attività di medio-alta qualificazione e specializzazione, e il lavoro di ufficio, caratterizzano invece maggiormente i pendolari in uscita (49%, contro 38% dei pendolari in entrata);
  • queste evidenze sono coerenti anche con le diverse specificazioni di tipo settoriale: i pendolari in uscita sono infatti in gran parte occupati nel terziario avanzato (o “altri servizi”: 47% contro il 35% di quelli in entrata), quando i pendolari in ingresso – date le caratteristiche dell’economia piacentina – trovano al contrario comparativamente più occupazione sul nostro territorio nell’industria, nell’edilizia, nel commercio e nella logistica;
  • differente è infine la connotazione dei due flussi pendolari rispetto all’utilizzo del mezzo di trasporto per raggiungere il luogo di lavoro, data la maggior incidenza tra i pendolari residenti in uscita dei mezzi di trasporto collettivi (quasi il 17%, contro il 6% dei pendolari in entrata), col treno in particolare usato dal 12% (contro il 3%).

Sostanzialmente analoghe invece risultano le distribuzioni all’ultimo censimento dei due diversi gruppi di pendolari per quanto riguarda le classi di età (il 60% circa appartiene in entrambi i casi alla fascia da 35 a 54 anni, mentre sono il 30% circa i pendolari più giovani – fino a 34 anni, ed il 10% quelli più vecchi, oltre 55 anni), e la distinzione tra occupati con un lavoro dipendente (84% circa) e indipendente (lavoratori autonomi, imprenditori e professionisti: 16%). 

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Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo si racconta con la mostra “La tua gioia è la mia gioia”

Trasmettiamo il Comunicato Stampa relativo alla mostra che si terrà presso Palazzo Farnese dal 24 novembre al 7 gennaio.

Verrà inaugurata VENERDI 24 NOVEMBRE alle ore 18.00 nella bella cornice di Palazzo Farnese a Piacenza la mostra fotografica per i 45 anni di Africa Mission. Il percorso fotografico ma non solo, porta il titolo “LA TUA GIOIA E’ LA MIA GIOIA” e si tratta di un’esposizione che desidera accompagnare il visitatore a ripercorrere le vie tracciate 45 anni fa e che ancora oggi Africa Mission vive attraverso i progetti e le attività in Italia e in Uganda.

La mostra è realizzata attraverso l’esposizione di foto, oggetti etnici africani (karimojong) e documenti d’epoca, che raccontano il percorso di solidarietà che Africa Mission ha compiuto in Italia e in Uganda in 45 anni di vita.

«L’itinerario offre spunti di riflessione sul percorso di solidarietà contestualizzato alle diverse epoche storiche e alle diverse realtà incontrate – spiega don Maurizio Noberini, presidente di Africa Mission – Di fronte alla sofferenza, alla violenza, al dolore; la considerazione proposta da Africa Mission è: ma se nell’incontro con l’altro avessi davvero a cuore la sua vita e l’altro avesse davvero a cuore la mia: forse questo mondo sarebbe davvero il luogo di pace che tutti desideriamo».

«Una mostra che non vuole essere celebrativa – continua Carlo Ruspantini, direttore di Africa Mission – ma uno sguardo aperto sul futuro, una proposta di condivisione di un percorso solidale ricco di storia e che oggi continua ad affrontare nuove impegnative sfide in Italia e in Uganda».

La mostra sarà visitabile tutti i giovedì dalle 9.00 alle 13.00, al venerdì e al sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, la domenica dalle 15.00 alle 18.00.

Oltre all’orario di apertura indicato è possibile richiedere aperture straordinarie e organizzare visite guidate chiamando il numero 334 84 51 108 o scrivendo a africamission@coopsviluppo.org. In questo caso i visitatori saranno accompagnati da una guida che potrà approfondire i temi proposti dall’esposizione e sarà lieta di rispondere alle domande e curiosità dei visitatori non solo riguardo l’Organizzazione ma anche rispetto all’affascinante regione del Karamoja.

Durante il periodo di apertura della mostra saranno organizzati nelle sale dedicate incontri di approfondimento relativi all’attività di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo. In questa occasioni saranno presentati alla cittadinanza personalità di riferimento che illustreranno il settore della cooperazione e delle politiche internazionali, testimoni di opere ed esperienze missionarie e professionisti che approfondiranno il tema caldo dei flussi migratori e del loro impatto sulla società.

Al lato della mostra fotografica, sarà presentata un’esposizione collettiva di alcuni artisti piacentini che hanno donato una loro opera ad Africa Mission per sostenere il suo impegno solidale. «Va sottolineato – conclude Carlo Ruspantini– l’importante gesto solidale di questi artisti piacentini che per noi è un segno di condivisione e di incoraggiamento a proseguire lungo le vie della carità aperte da don Vittorione».

La mostra è in collaborazione con il Comune di Piacenza e con il patrocinio della Diocesi di Piacenza e Bobbio, della Provincia di Piacenza, della Caritas Diocesana di Piacenza e Bobbio, del Centro Missionario Diocesano di Piacenza e Bobbio. Si ringraziano inoltre: Drillmec, San Martino, Cravedi Produzione Immagini, Musetti, Ristorante La Mamma, SVEP, Noi di S. Franca, Grafiche Lama e Radio Sound. 




Sabato si parla di vaccini fra scienza, informazione e legge

Sabato 18 novembre alle ore 14,30 presso la sala convegni Veggioletta della Banca di Piacenza in via I Maggio 37 a Piacenza, si terrà la conferenza “Universo vaccini, tra scienza, informazione e legge” organizzato e promosso dall’associazione Vaccinformato di Piacenza.

La conferenza propone a tutti i cittadini, ed in particolare alle famiglie, un momento informativo e di supporto sull’argomento “vaccinazioni”, alla luce della nuova normativa introdotta con decreto governativo successivamente convertito in legge (n.119 del 31 luglio 2017 ) e recante: «Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci.».

Interverranno il Dott.re Maurizio Botti, medico di famiglia e omeopata, il Dott.re Fabio Franchi, medico chirurgo specializzato in igiene, medicina preventiva e malattie infettive, il Dott.re Roberto Petrella, medico chirurgo e ginecologo e la giurista Simona Giacchi, ricercatrice in teoria degli ordinamenti giuridici.

Al termine degli interventi ci sarà la possibilità per il pubblico intervenuto di porre delle domande ai relatori.

L’ingresso è libero.




Sabato il Nicolini inaugura la nuova sede in via Santa Franca

Sabato 17 novembre giornata importante per il Conservatorio Nicolini di Piacenza.

Alle 11 verrà inaugurata la nuova sede al numero 37 di via Santa Franca, chiusa da sei anni e ristrutturata con il contributo del MIUR e della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Nel pomeriggio, alle ore 17, nella Sala dei Concerti del Conservatorio si terrà il concerto di inaugurazione dell’anno accademico 2017/2018 eseguito dall’orchestra Sinfonica del Conservatorio composta dagli studenti e dai docenti del Nicolini.

Il Concerto, diretto dal M° Domenico Tondo, comprenderà l’Ouverture del Don Giovanni di W. A. Mozart e dal Concerto per pianoforte n. 4 in Sol maggiore di L. van Beethoven eseguito da Yuya Tonouchi,  vincitore della selezione interna al Conservatorio. Il concerto è previsto alle ore 17.

Il concerto – come tutta la produzione artistica offerta dal conservatorio alla città – è gratuito.

Nell’occasione verrà distribuito e presentato il calendario di tutte le nuove iniziative (concerti, seminari, incontri, masterclass, etc.) che il Conservatorio ha progettato  per la città e per gli studenti.