Finalmente arrivano i fondi ministeriali per i palazzi storici

1300 giorni dopo il riconoscimento in Senato, da parte del Ministro dei beni culturali, del debito dello Stato nei confronti dei proprietari di dimore storiche, nel disegno di legge di bilancio per il 2018 sono state stanziate le somme volte ad estinguere i debiti pregressi, pari a oltre 97 milioni di euro.

A segnalarlo è Confedilizia, che precisa che sono stati necessari più di tre anni e mezzo, una molteplicità di atti di sindacato ispettivo – presentati da numerosi parlamentari – e un puntuale memoriale scandito mese per mese dalla stessa Confedilizia, per riuscire a ottenere lo stanziamento necessario a sostenere gli interventi di manutenzione sugli immobili di interesse storico-artistico.

In proposito, si ricorda che l’articolo 31 del codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. n. 42/2004) dispone che in caso di restauro o di interventi conservativi autorizzati su immobili sottoposti al vincolo delle Soprintendenze – che hanno il compito di valutarne la tutela e conservazione e di richiederne interventi di manutenzione – il proprietario, il possessore o il detentore del bene che abbia dato corso a detti interventi a spese proprie possa ottenere i contributi statali previsti.

Il lento e farraginoso meccanismo di erogazione di questi contributi – che si aggiunge ai limiti delle disponibilità che il Ministero alloca annualmente – ha portato all’accumulo di debiti nei confronti dei privati che ammontano, come detto, a oltre 97 milioni di euro.

Il disegno di legge di bilancio per il 2018 ha ora stanziato, per ogni anno relativo al triennio 2018-2020, la somma di 60.167.301 euro da destinare all’estinzione dei debiti pregressi. L’auspicio è che non si incorra in nuovi ostacoli burocratici e si renda così finalmente giustizia ai proprietari interessati.




L’Assigeco Piacenza doma Mantova all’ultimo respiro: 68 – 66

Partita spettacolare al PalaBanca, con l’AssigecoPiacenza che batte all’ultimo respiro Mantova dopo un tempo supplementare 68 – 66. Seconda vittoria consecutiva per gli uomini di coach Zanchi, terza sconfitta consecutiva per Mantova.

Inizio da gelare gli animi per Piacenza, che subisce un parziale di 0 – 5 grazie alle triple dell’ex Bobby Jones e al tiro di Candussi. Reati da 3 tiene viva Piacenza, che comunque al tiro non comincia bene. A 6 minuti dalla prima sirena il parziale è 3 – 9. Recupero di Sanguinetti e buon gioco da 3 punti per Oxilia, l’Assigeco è vicina ma non sfonda. 6 – 12 a 4 minuti. Transizione di Guyton e 3 punti ancora di Reati, che si dimostra in ottima forma da oltre l’arco. Guyton e poi Arledge portano la squadra di casa al primo vantaggio della partita, 13 – 12, subito recuperato da Mantova che con Candussi prima e due liberi di Jones si riporta a +3. Dopo una partenza pessima, la squadra sembra aver trovato il giusto equilibrio in difesa. Guyton con una tripla pareggia a 30 secondi da fine quarto, ma Moraschini chiude i conti. 16 – 18 alla sirena del primo intervallo. Da segnalare i 7/7 dalla lunetta, contro l’1/1 di Piacenza, ma è ancora presto.

Il secondo quarto si apre con un canestro di Jones, +2 Mantova a 8:20. Gran giocata di Sanguinetti, assist perfetto per Guyton che in rovesciata fa canestro e si guadagna pure il fallo, completando poi il gioco da 3. Si apre una fase di sorpassi e controsorpassi, ma due triple mantovane mandano gli uomini di Zanchi sotto di 5 a 4:30 dall’intervallo lungo. Il ritmo aumenta, ma l’Assigeco sembra in una fase di stamca, così Brownridge ne approfitta per una tripla su assist di Jones, che porta Mantova a +8, Sanguinetti perde palla e concede un canestro facile a Moraschini. Mantova arriva al massimo vantaggio +10, ma il quarto si chiude sul 30 – 38. Sugli scudi Arledge e Guyton per Piacenza, con buone percentuali dal campo, mentre Brownridge da oltre i 6,25 e Candussi trascinano Mantova, in particolare quest’ultimo oltre a una buona percentuale dal campo (50%) primeggia nei rimbalzi.

Infante inizia il terzo quarto sbagliando una tripla, Jones risponde, seguito da Candussi per il +13 Mantova. Sembra una partita incanalata verso un destino segnato, invece proprioo in questo momento la difesa di Piacenza, che aveva già dato qualche segnale in precedenza, si alza mostrandosi più aggressiva. Parziale di 7 – 2 a favore dei biancorossoblù e a 5:20 si torna a -7 da Mantova, 40 – 47. L’Assigeco è li ma ancora non riesce a sfondare il muro mantovano. Scambio di triple tra Brownridge e Alridge, poi 2 liberi di Reati portano al – 5. Ancora un’ottima difesa Assigeco fa scadere i 24 secondi a disposizione di Mantova. Il terzo quarto si chiude con questo ritardo, 47 – 52.

Sanguinetti saluta il quarto quarto con una tripla bene augurante. A 6:37 fallo di Timperi su Guyton e 2 liberi per il pareggio a quota 52. Alcuni momenti di confusione dopo ecco il sorpasso targato Assigeco: fallo antisportivo su Infante e 1/2 dalla lunetta. Ancora un piccolo parziale a favore di Piacenza grazie a Reati e Guyton porta i piacentini al + 5: 59 – 54 a 2:46 dal termine. Mantova non ci sta e 2 liberi e un recupero dopo si arriva al nuovo pareggio a 59 a un minuto dalla fine. Il risultato rimane congelato fino al termine, in attesa di sapere il verdetto nei supplementari.

Guyton dimostra di essere in giornata di grazia coi suoi 23 punti, con 42% dal campo e addirittura il 50% da 3. Il quarto quarto dimostra il costante miglioramento difensivo, con Arledge e Oxilia che mettono assieme un buon numero di rimbalzi (15). Per il resto le percentuali rifletto l’equilibrio visto sul campo.

Supplementare nel segno Assigeco, almeno inizialmente, Arledge di palomba porta in cascina altri 2 punti sul proprio tabellino marcatori (25), mentre Arledge si dimostra ancora tiratore spietato dalla lunga distanza. Jones ne mette due ai liberi, poi ci pensa Sanguinetti a metterne 3 per il +5 a 2:51 dalla sirena finale, 66 – 61. In questo momento la fatica si fa sentire nelle gambe e Piacenza subisce un parziale di 5 – 0 dopo un libero di Ferrara e 4 punti di Moraschini (cavalcata a tutto campo e un comodo appoggio. Guyton a 7 secondi dalla fine porta speranza con una penetrazione in area e una parabola deliziosa per il +2, 68 – 66. Dopo il time out chiesto dal coach di Mantova, tutti in difesa. Un tiro della disperazione di un giocatore mantovano fa temere il peggio, ma si perde nei meandri del Piacentino. Assigeco vince e continua la sua rincorsa alle zone nobili della classifica.

ASSIGECO PIACENZA – DINAMICA GENERALE MANTOVA 68-66

(16-18, 14-20, 17-14, 12-7, 9-7)

Piacenza: Guyton 27, Costa ne, Sanguinetti 5, Diouf ne, Fontecchio 2, Formenti ne, Infante 3, Seye ne, Dincic ne, Arledge 17, Oxilia 3, Reati 11. All.: Zanchi.

Mantova: Jones 16, Costanzelli ne, Brownridge 16, Moraschini 12, Ferrara 3, Albertini ne, Timperi, Candussi 14, Gergati 5, Cucci, Morello ne. All.: Lamma.

Prossimo avversario Ravenna, il 19 novembre alle 18 al Pala De Andrè 

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La maggioranza dice “Basta cattedrali nel deserto. La macchina amministrativa deve ripartire”

Abbiamo parlato delle reazioni della minoranza alla presentazione da parte del sindaco Patrizia Barbieri delle linee di mandato al Consiglio comunale.
Vediamo invece alcuni punti salienti degli interventi dei consiglieri di maggioranza partendo da Stefano Cavalli (Lega Nord) che davanti alle critiche provenienti dall’opposizione di un documento troppo breve e generico ha risposto ricordando come la città Metropolitana di Milano, amministrata dal centro sinistra, abbia presentato linee di mandato di quattro pagine.
«La nostra – ha detto Cavalli – è una città che vive nell’insicurezza, nella paura, nel degrado. Da parte nostra non abbiamo paura di una società multietnica. Queste linee di mandato sono chiare per chi vuole capire». Sul fronte della crisi economica ed in particolare del commercio Cavalli ha detto che questo è un tema legato anche al welfare. «Non ci sono più i negozi nelle periferie che erano dei veri e propri centri di aggregazione sociale in particolare per gli anziani. Bisogna favorire l’apertura di queste micro strutture che possono servire al territorio».
«La nostra – ha continuato Cavalli – deve essere una amministrazione che non vuole sperperare denaro pubblico, così come avviene tutti i giorni nelle famiglie. Basta cattedrali nel deserto. I “regali” che ci hanno fatto dal demanio sono carrozzoni che noi piacentini dobbiamo sopportare».
Il successivo consigliere di maggioranza ad intervenire è stato Tommaso Foti «Oggi è una giornata particolare – ha affermato – perché probabilmente prima di leggere le linee di mandato qualcuno avrebbe dovuto leggere Testo Unico enti locali che è fondamentale per fare consigliere, perché bisogna sapere di cosa si parla».
Anche Foti ha risposto alle critiche, venute dalla minoranza – di troppa sinteticità del documento «Pare che la gara sia chi scrive più o meno pagine. Il giudizio di queste linee di mandato, che sono la sintesi del programma elettorale di centro destra, l’hanno espresso 60% a 40% gli elettori, Non è un problema politico ma di accettare i risultati elettorali».
Foti ha continuato il suo intervento rivolgendosi ai banchi di minoranza «Non vi è chiara la differenza fra le linee di mandato ed i piani strategici, i piani urbanistici. Non vi è chiaro l’Abc del diritto amministrativo. Le linee di mandato non sono una summa teologica di ciò che piace o non piace ma linee di indirizzo che tantomeno sono pesanti tanto più consentono, nel corso dei cinque anni di trovare anche dei momenti di revisione».
Rivolgendosi agli esponenti dell’ex maggioranza di centro sinistra presenti in aula e ai loro interventi Foti ha detto «Se continuate a provocare … poi le risposte arrivano e non ci fate bella figura».
Il consigliere Foti ha poi affermato di accettare di buon grado alcune fra le critiche mosse dai banchi di minoranza «ad esempio quelli sulla comunicazione Perché quando parlano gli assessori devono mettersi in testa che parlano a nome della giunta e quindi se si sta con “calma e gesso” tenendo a bada la voglia di apparire qualche scivolone in meno lo si può fare».
Allo stesso modo Foti ha ammesso che quando sono giuste le critiche non vengono rispedite al mittente «Ad esempio se fosse possibile fare ancora l’iniziativa del Lego in centro … io sarei favorevole. Ieri davanti all’Alberoni c’era talmente tanta gente che io, solitamente puntuale, sono arrivato in ritardo di 20 minuti». Foti ha concluso con una apertura verso le minoranze «Queste linee programmatiche sono una linea di indirizzo aperta anche a suggerimenti».
Fra gli interventi più attesi c’era certamente quello del consigliere liberale Antonio Levoni, al centro di numerose polemiche dopo il suo ordine del giorno, approvato dalla maggioranza nel precedente consiglio, sulla riduzione di fondi a Pulcheria, Spazio2 e Spazio 4. Ma Levoni ha iniziato parlando anche lui delle linee di mandato e rivolgendo un complimento al sindaco Patrizia Barbieri
«Il nostro sindaco è un mago perché con la situazione che ha trovato, finanziaria ed organizzativa solo un mago potrebbe essere qui con delle linee di mandato che abbiano anche un senso e che non solo rispettano quello che il sindaco ha promesso in campagna elettorale ma anche quello che vogliono i cittadini».
Poi Levoni è passato ad occuparsi della polemica sugli Spazi e sui giovani
«Con Zandonella e Garilli dimostriamo quanto il centro destra tenga ai giovani. Credete che noi non penseremo ai giovani? Ci penseremo eccome. Ma se permettete in uno spazio comunale non metteremo più dentro Spazio 4. Metteremo dentro quello che vogliamo noi».
Dopo un’interruzione dovuta alle votazioni Levoni è tornato a parlare di Spazio 4 ed è stato invitato dal presidente Caruso ad esprimersi meno in dialetto per evitare problemi di trascrizione stenografica. «Vorrà dire che gli faremo un corso di piacentinità» ha risposto, sorridendo, il consigliere.
«Su Spazio 2 – ha proseguito Levoni – abbiamo le mani legate essendoci un contratto fino al 2020. Non possiamo incidere».
Per quanto riguarda Spazio 4 Levoni ha replicato ad un post pubblicato dall’ex consigliere Giovanni Castagnetti su Facebook.
«Sei tu Castagnetti -ha affermato – che hai inventato queste strutture per far diventare i ragazzi dei pollastri. Io i ragazzi piacentini li stimo e li apprezzo e faremo di tutto per valorizzarli. Castagnetti mi ha definito un omuncolo su Facebook. Io sono molto contento di esserlo seduto in questo posto (in consiglio comunale ndr). Lui non lo è (un omuncolo) ma intanto lo hanno mandato via, lo hanno spedito a casa (gli elettori ndr).
E’ stato quindi il turno della replica del sindaco Patrizia Barbieri «Ringrazio tutti sia quelli che hanno apprezzato sia quelli che hanno fatto critiche – ha detto ed ha continuato affermando – quando le critiche sono costruttive sono sempre beneaccette».
«Le nostre linee di mandato – ha spiegato il sindaco – sono esattamente le nostre linee elettorali e mirano a rispondere concretamente alle esigenze dei cittadini non solo con quelle che sono le grandi opere ma con le esigenze di quotidianità effettivamente sentite dai cittadini».
Il sindaco Barbieri ha poi parlato dei gravi problemi amministrativi che la sua giunta si è trovata ad affrontare «Questa macchina amministrativa deve ripartire perché è ferma. Non sono solo i problemi giudiziari. Ci sono anche questioni organizzative mai risolte.
C’è l’impegno di questa amministrazione di rendere gli uffici molto più snelli, sburocratizzati, più rispondenti alle esigenze del cittadino, rendendo più efficiente l’intera macchina comunale. Dico questo nel pieno rispetto di chi lavora all’interno di questo Ente dove ci sono tante persone che fanno di più del dovuto ma magari non sono nel posto giusto. Potrebbero essere strategicamente utilizzati in settori a loro più consoni e più pertinenti. Una analisi e una conoscenza utile per la riorganizzazione del personale è utilissima».
In conclusione, prima di ringraziare maggioranza e minoranza il sindaco Barbieri, rispondendo alla domanda posta da un consigliere, ha affermato con decisione che questa amministrazione non si avvarrà di consulenti esterni «Noi non nomineremo consulenti».




Il vicesindaco Elena Baio, “Mai più il canile così”

 

Dura presa di posizione del vicesindaco Elena Baio, presente questa mattina al canile comunale di via Bubba, per una visita non preannunciata. Una situazione che il vicesindaco definisce, senza mezzi termini, disastrosa: “Pulizia generale inesistente, sia delle aree esterne, sia dei box. L’area per i cani ammalati è anch’essa sporca e degradata da tempo. I cani non sono facilmente visibili e ci sono escrementi ovunque, in assenza di un educatore cinofilo”.

Presente sul posto, anche la Polizia Municipale che ha verbalizzato le gravi inadempienze al contratto in corso e inviato il verbale alla dirigente del Comune per l’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste nel capitolato.

“L’aggiudicatario ha percepito dal Comune 187 mila euro per l’anno in corso e con tali risorse avrebbe ben potuto garantire almeno la pulizia e la vivibilità dell’ambiente”, prosegue il vicesindaco, che conclude: “Mi auguro che la prossima gestione del canile comunale sia qualitativamente diversa e mi impegno personalmente per garantire tale risultato”. Nei prossimi giorni uscirà il nuovo bando in quanto l’attuale scadrà il 31 gennaio 2018.




Le linee programmatiche di mandato presentate dal sindaco Barbieri deludono la minoranza

Grande delusione della minoranza in Consiglio Comunale in merito al testo delle linee programmatiche di mandato presentate dal sindaco Patrizia Barbieri. Non solo il Pd compatto, ma anche Trespidi e Zanardi (Liberi), Rabuffi (Piacenza in Comune) hanno mostrato criticità e dissenso (per gli interventi della maggioranza leggi qui).

Massimo Trespidi parte proprio dall’incipit (Sono lontani gli anni in cui Piacenza era considerata una città tranquilla, sicura e a misura d’uomo): «Si tratta di un’operazione nostalgia, quella Piacenza non c’è più. È un’operazione ideologica che lascia da parte pezzi della realtà. C’è il bisogno di innovare, leggere la realtà che è in mutamento. Colgo una voltà di fare scelte diverse rispetto ai progetti bandiera, ma ci sono affermazioni di principio che non entrano nel merito, il mix tra pubblico e privato esiste già, basta guardare il lavoro delle cooperative sociali. Per ascoltare associazioni e famiglie servono competenze, perchè il sistema per come è attualmente rischia di implodere. Nella premessa viene detto che non verrà realizzato “nessun progetto costoso, nessuna grande promessa non realmente fattibile”. Questa affermazione nasconde la paura di investire, o la mancanza di idee per trovare risorse. Manca un’evoluzione sulle grandi partite della riqualificazione urbana. Manca una struttura solida, una base per il futuro, non andando da nessuna parte con l’aggravante che passeranno altri 5 anni. ”.

Cristian Fiazza sottolinea la poca incisività del testo: “È un programma perfetto per amministrare un dormitorio pubblico. Importante tenere conto dei problemi quotidiani, ma non è più sufficiente oggi, in queste linee c’è mancanza di una visione e programmazione. Ci sono voluti 4 mesi per scrivere 12 pagine. Dopo la campagna elettorale viene il momento di governare davvero, e non vedo una parola su Piazza Cittadella, su Spazio 2 e Spazio 4 e sulla piscina olimpionica, come non vedo nessuna parola sul Parco delle Mura. Il ritorno al passato è preoccupante, il cambiamento parte dalle nostre scelte”.

Rabuffi più in generale ha puntato inizialmente il dito contro l’astensionismo: “40 mila persone hanno manifestato il proprio dissenso nei confronti della politica, questo aspetto deve far riflettere sulla capacità di riflettere i bisogni. Trovo assolutamente sbagliato enfatizzare un clima di intolleranza nei confronti del diverso, dei migranti. Le linee programmatiche sono piuttosto deludenti, non offrono speranza, fa di Piacenza una città al ribasso, senza prospettive: l’impianto generale ruota tutto attorno alla sicurezza e alla sussidiarietà. Sono previsti 64 mila euro per le unità cinofile nel 2018 e altri 30 mila nel 2019. Manca solo la legge del taglione. Sicurezza è offrire una dignità sociale. Per quanto riguarda la sussidiarietà mi chiedo come si pensa di tutelare le famiglie se sul tema del lavoro, nelle linee programmatiche, non se ne vede l’ombra. La logistica di ultima generazione, parte del testo, prevede in realtà facchinaggio e lavoro sottopagato”.

Anche Paolo Rizzi ha voluto rimarcare il tono attendista e generico delle linee: “Abbiamo aspettato a dare giudizi politici sull’amministrazione, nonostante si sia pensato di riformare i presidi di aggregazione, il Festival del Diritto, Pulcheria, il rifiuto di far partecipare ai richiedenti asilo alla partecipazione della vita urbana, fino alla partecipazione di Lorenzo Fiato in un convegno. In definitiva le linee non sono valutabili, perché non ci sono progetti, andrebbero potenzialmente bene per qualunque città. Spesso Piacenza è stata definita da voi come città in declino: il Sole 24 Ore ha più volte definito la nostra città come una di quelle più resilienti d’Italia, che hanno retto meglio alla crisi. Per quanto concerne le problematiche legate all’immigrazione, dobbiamo considerare che ci sono 44 mila stranieri che aiutano Piacenza a far quadrare i conti”.

Giulia Piroli ha sottolineato l’incongruenza delle linee di mandato con il dossier per candidare Piacenza Capitale della Cultura 2020. «Sembra si tratti di due città diverse. Adesso è stato tutto depotenziato. Azzerando non ci sono basi solide, ci sono 6 mila Neet a Piacenza, è sbagliato eliminare quanto stato costruito in precedenza. Spazio 4 è stato definito “un luogo male abitato”, spero che queste parole non abbiano avuto un pensiero concreto dietro».

Sergio Dagnino del Movimento 5 stelle ha inviato i colleghi a superare la continua querelle fra destra e sinistra e di iniziare a guardare i numeri, le cose concrete «La città – ha detto Dagnino aspettava con ansia queste linee di mandato; si viene da quindici anni di amministrazione di centro sinistra. La musica è cambiata, sono cambiati i suonatori e la gente aspettava di vedere cosa sarebbe successo. Sono quattro mesi che aspettiamo: queste linee di mandato le ho lette e rilette. Ci sta dentro tutto mentre noi ci aspettavamo linee che entrassero di più nel dettaglio, aspettavamo risposte concrete su temi fermi da anni».

In replica Tommaso Foti ha evidenziato come “sia importante leggere anche il Testo Unico degli Enti Locali, fondamentale per fare il consigliere. Questa maggioranza non ha discusso le linee programmatiche, ha preso atto delle linee programmatiche”.




La Municipale controlla 71 veicoli e denuncia un uomo ed una donna per guida in stato di ebbrezza

Due patenti ritirate, due persone denunciate a piede libero per guida in stato di ebbrezza e tre automobilisti sanzionati perché guidavano senza aver sottoposto il veicolo a revisione, per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e per velocità pericolosa.

E’ il bilancio dei controlli eseguiti dalla Polizia Municipale di Piacenza, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, in via Emilia Pavese e in piazzale Marconi, nell’ambito delle attività di presidio sul territorio per la sicurezza stradale. Accanto alle sei pattuglie impiegate dalla Polizia Municipale, un equipaggio della Croce Rossa Italiana e uno di Anpas Croce Bianca con personale medico.

In poche ore sono stati fermati e controllati 71 veicoli, i cui conducenti sono stati tutti sottoposti alla prova dell’etilometro precursore: di questi, due sono risultati positivi e per questo è stato necessario procedere con la prova dell’alcol-test. Le persone denunciate per guida in stato di ebbrezza, per tasso alcolemico due volte superiore al limite consentito, sono entrambe residenti nel Lodigiano: si tratta di un 29enne al volante di un autocarro Mitsubishi e di una donna di 33 anni alla guida di una Smart.

Hanno invece dato esito negativo i pretest antidroga cui gli agenti hanno sottoposto otto automobilisti.




Il sindaco Patrizia Barbieri ha presentato le linee programmatiche di mandato (il documento)

Sono state presentate oggi dal sindaco Patrizia Barbieri al Consiglio comunale le linee programmatiche di mandato. Qui di seguito le diapositive riassuntive. Se preferite potete visionare/scaricare il documento pdf

Linee programmatiche di mandato 2017-20221

E’ lontana la fine degli anni ’90 quando Piacenza, per ben due volte consecutive, risultò prima nell’annuale classifica della vivibilità delle città italiane, stilata da quotidiani economici nazionali. I cittadini vorrebbero riavere una Piacenza felice e tranquilla, a misura di persona.

Le nostre proposte sono chiare: nessun grande progetto costoso, ma irrealizzabile, nessuna grande promessa non realmente fattibile. Noi proponiamo concretezza, interventi precisi e mirati per migliorare la vita di tutti i giorni ai piacentini, anche nelle piccole azioni quotidiane.

Le nostre priorità: aumentare la sicurezza, diminuire il degrado e, pur consapevoli dei limiti imposti sia dalle normative sia dalle ristrettezze economiche, vogliamo rimediare all’insoddisfacente condizione in cui versano – ad esempio – le strade e il verde pubblico.

Questi interventi di riordino urbano saranno prioritari nel corso del mandato e ciò al fine di riportare la città ad un livello di decoro più che accettabile.   Ma certo guarderemo anche al futuro. Non ci faremo sfuggire l’occasione di completare, se avviati, o di iniziare, se nuovi, i progetti e gli interventi di ricucitura urbanistica e infrastrutturale della città, favorendo il recupero di quelle aree ancora dismesse, indispensabile allo sviluppo e all’innovazione del territorio.

Sicurezza dei cittadini e dei luoghi

La sicurezza è un diritto del cittadino, sempre! Occorre porre in essere azioni di prevenzione sul territorio attraverso tutti i diversi strumenti utilizzabili quali, ad esempio, l’installazione di una più diffusa rete di telecamere da integrare in reti di livello sovracomunale.

Occorre anche far sì che le regole per il vivere civile siano rispettate attraverso controlli rigorosi, così come occorre migliorare l’azione esterna della Polizia Municipale e avviare ogni possibile azione affinché sia ripresa l’attività di prevenzione, che ottimi risultati ha dato alcuni anni fa attraverso il ripristino dell’operazione “Città sicure”.

Anche nell’ambito del miglioramento della sicurezza è applicabile il principio di sussidiarietà attraverso il coinvolgimento delle associazioni, così come è necessario sviluppare tutte le possibilità che la recente normativa offre in tema di sicurezza sul territorio comunale.

Il punto cruciale per la sicurezza è sviluppare la prevenzione e il controllo in tutte le zone della città, dalla stazione ferroviaria al centro storico, dalle zone residenziali alle periferie e alle frazioni.

Per il miglioramento del sistema di prevenzione e gestione delle emergenze, si attuerà una stretta collaborazione con la Protezione Civile sovracomunale e con le associazioni di volontariato che operano in questo campo.

Welfare, salute e famiglia: sussidiarietà, piacentinità, sostenibilità    

Saranno individuate soluzioni condivise con tutti i soggetti ed enti del territorio: un mix pubblico-privato.

E’ importante la costituzione di una “Rete del welfare” a cui partecipino tutti i soggetti ed enti del privato sociale e del mondo del volontariato, che individui le strategie più adeguate a convogliare risorse ed energie nella soluzione delle diverse problematiche sociali.

Welfare, salute e famiglia

Nodo primario della nostra linea programmatica sarà quello di tutelare le famiglie, che rappresentano il pilastro della nostra società, in particolare le giovani coppie con figli

A fronte della scarsità di risorse, la tutela della comunità piacentina richiede, nell’accesso ai servizi e agli alloggi comunali, di attribuire la priorità ai cittadini secondo criteri di anzianità di residenza nel Comune, potenziando nel contempo l’attività di controllo sul possesso e mantenimento dei requisiti richiesti.

Si svilupperanno programmi di prevenzione attraverso la sensibilizzazione e informazione per contrastare, in particolare, i fenomeni di bullismo, violenza, pedofilia e abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti.     Saranno messe in campo tutte le possibili opzioni per limitare e ridurre l’impatto sul territorio delle problematiche connesse all’immigrazione, anche in termini sociali ed economici, ritenendo prioritaria l’attenzione dell’Ente per le situazioni di difficoltà in cui versano i piacentini.

Attraverso iniziative all’interno della “Consulta per la disabilità” e favorendo lo sviluppo di progetti legati al “Dopo di noi” si punterà al miglioramento della qualità della vita delle persone diversamente abili.

In tema di assistenza agli anziani si perseguirà l’obiettivo di mantenere la persona nel proprio nucleo familiare il più a lungo possibile, anche attraverso iniziative di sostegno che favoriscano la costituzione e la formazione, insieme al privato-sociale, di soggetti specializzati nell’assistenza domiciliare.

Nel perseguimento della promozione delle pari opportunità, verrà posta attenzione alla parità di genere, sia mediante azioni nei vari ambiti della vita sociale, sia orientando il lavoro dei settori comunali.

Un primo fondamentale obiettivo è quello di garantire ad ogni scuola spazi sicuri, curati e funzionali all’innovazione didattica e di prestare attenzione alle problematiche quotidiane.

Saranno promosse campagne informative sui temi della salute, della convivenza civile, dell’ecologia e dell’ambiente, sulla compatibilità dei comportamenti collettivi ed il rispetto delle persone nelle differenziazioni culturali sempre più presenti nella nostra società.     Si valuteranno i possibili spazi di ampliamento degli orari del servizio negli asili comunali.

Sarà incentivata la realizzazione di asili aziendali.

Sarà valorizzato il progetto denominato “Tagesmutter”.

Si individueranno soluzioni innovative di gestione dei pagamenti delle mense scolastiche e delle rette degli asili, per facilitare il cittadino che potrà utilizzare gli stessi strumenti di pagamento che ormai quotidianamente usa per gli acquisti di servizi, facilitando nello stesso tempo l’attività di riscossione dell’Ente.

La sanità piacentina deve essere rafforzata per competere con i centri di altre regioni, con cui bisogna collaborare. Occorre impegnarsi affinché la Regione Emilia-Romagna investa su Piacenza almeno parte di ciò che Piacenza le ha fatto risparmiare, in termini di risorse umane ed investimenti, nel corso degli anni e puntare su qualità delle prestazioni sanitarie e miglior servizio al cittadino.

Impresa, competitività e turismo

Gli investimenti sono il motore dello sviluppo economico e, quindi, anche della crescita dell’occupazione. Quella del lavoro, insieme all’innovazione, è una sfida fondamentale per Piacenza.

Coglieremo positivamente nuove possibilità di insediamento di aziende attive nella logistica di ultima generazione, purché sostenibili dal punto di vista ambientale e che attraggano non solo attività manifatturiere, ma anche importanti centri direzionali, trasformando il polo in un parco logistico, che porti un valore aggiunto alla città. Il parco integrato, logistico, industriale e artigianale deve offrire servizi di eccellenza, lavoro qualificato ed essere, il più possibile, ecosostenibile.

Il Comune si farà promotore di un coordinamento che consenta l’individuazione e il perseguimento di progettualità strategiche al fine della crescita economica e dello sviluppo territoriale.

Si porrà attenzione, anche nelle politiche impositive, all’insediamento di imprese innovative e hi-tech, in grado di sviluppare nuova occupazione qualificata e giovanile, nell’ambito delle politiche attive del lavoro, per invertire l’esportazione di migliaia di persone in altre città. Si tratta quindi di promuovere un’azione di collaborazione pubblico-privato, volta a richiamare occasioni di sviluppo economico per Piacenza.

La presenza dei poli universitari deve, inoltre, essere per davvero un fattore di sviluppo e un’opportunità di crescita per la città, mediante un raccordo tra Amministrazione, mondo della ricerca, mondo imprenditoriale e delle professioni.

Commercio e centro storico    

Impresa, competitività, turismo

E’ necessario estendere le iniziative di rivitalizzazione a tutto il centro storico (non solo utilizzando le bellissime piazze principali) e proporre iniziative nell’arco dell’intero anno, coinvolgendo le associazioni di categoria e i residenti. E’ indispensabile promuovere azioni che rafforzino la frequentazione dell’area storica della città e degli esercizi pubblici e commerciali qui insediati. Commercio e centro storico     Impresa, competitività, turismo

Si interverrà sul decoro urbano, perché un centro storico ben curato e controllato concorre a migliorare la qualità della vita, oltre a rappresentare un bel biglietto da visita per i turisti. Esso merita, dunque, un’adeguata pulizia, efficiente manutenzione e illuminazione, nonché appropriata segnaletica, oltre al costante controllo da parte della Polizia Municipale.

Il turismo è un fattore di grande potenziale sviluppo, ma occorrono strategie innovative ed una cabina di regia (tra pubblico, privato e associazioni) in grado di individuare e promuovere le soluzioni giuste per il nostro territorio, valorizzando le sue eccellenze.

Gli obiettivi: ampliare e diversificare l’offerta turistica per renderla più sostenibile e più competitiva, anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie; sviluppare un marketing efficace e innovativo puntando a strumenti e azioni che migliorino la capacità di penetrazione del “brand Piacenza” nei mercati di riferimento e nei nuovi mercati.

Territorio, mobilità ambiente

Come premesso, “nessun grande progetto costoso ma irrealizzabile, nessuna grande promessa non realmente fattibile”. Sarà prioritariamente riservato grande impegno agli interventi volti alla soluzione dei tanti problemi concreti.

Per quanto riguarda le grandi opere che richiedono rilevanti investimenti, esse potranno essere programmate e, quindi, progettate solo se le condizioni finanziarie lo consentiranno. Nel corso del mandato verrà perseguita, pertanto, la forma del partenariato pubblico-privato, secondo i modelli offerti dalla normativa, che permetterà di fare fronte adeguatamente alla scarsità di risorse pubbliche destinabili a tali interventi.  Rigenerazione urbana

Sarà posta attenzione alla rigenerazione urbana anche attraverso il recupero di funzioni nelle aree dismesse o il riutilizzo delle aree militari e dei beni demaniali (ad esempio: completamento del Parco delle Mura e una compiuta valorizzazione del compendio storico-artistico di San Sisto, in una visione prospettica di sviluppo economico e sociale). Gli interventi rilevanti sul tessuto urbano si valuteranno in termini di valore aggiunto per la comunità, opportunità di lavoro qualificato, eccellenza ed ecosostenibilità.

Nuovo ospedale    

L’ipotesi della realizzazione di un nuovo ospedale, qualora vengano individuate e definite le necessarie risorse regionali, potrà trovare concreta attuazione previo coinvolgimento del territorio e definendo anticipatamente le sorti dell’attuale struttura. Il tema dovrà essere affrontato tenendo conto di perseguire l’obiettivo dell’alta qualità dei servizi.

Viabilità    

E’ necessario rivedere il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) per promuovere, accanto al trasporto pubblico locale, altre forme di mobilità innovativa e pulita quali il car-pooling, il car-sharing ed il bike sharing.

Si tratta spesso di interventi sulle strade  che a volte richiedono limitata spesa e che hanno, tuttavia, per i cittadini un forte impatto sulla vita quotidiana, in ottica di semplificazione e sicurezza (ad esempio: semafori, dossi, segnaletica, rotatorie).

La Zona a Traffico Limitato va rivista sia nella sua dimensione sia nella sua estensione temporale. Si interverrà nei confronti degli enti sovracomunali per individuare soluzioni alle criticità che caratterizzano la tangenziale e la viabilità di scorrimento veloce, anche al fine di alleggerire la viabilità interna alla città. Si lavorerà per mettere a disposizione dei cittadini, piste ciclabili sicure, per ridurre traffico e inquinamento.

Parcheggi    

E’ necessario prevedere, oltre a parcheggi a pagamento, ampie zone a sosta gratuita, verificando anche il possibile utilizzo di aree dismesse dalle ex Ferrovie dello Stato nella zona nord della città. Sarà realizzato un nuovo accesso al parcheggio di viale Malta mediante il collegamento con via XXIV Maggio.

Trasporto pubblico    

Il PUMS dovrà contribuire alla migliore efficienza della rete del trasporto pubblico urbano, evitando la sovrapposizione di linee ed offrendo il miglior servizio possibile in termini di funzionalità e di risparmio economico.

In particolare, si valuterà la possibile ricalibrazione delle frequenze in relazione alla effettiva domanda consentendo, senza ulteriori costi, servizi aggiuntivi (orari serali, navette, eventi).

Si valuterà una diversa politica tariffaria del Trasporto Pubblico Locale, adottando criteri maggiormente selettivi in relazione ai reali bisogni e situazioni delle varie categorie di utenti.

Pendolari    

Attraverso un costante confronto con i pendolari si attueranno interventi di facilitazione dell’uso delle biciclette, miglioramento della sicurezza della zona della stazione ferroviaria e maggiore allineamento tra i servizi di trasporto ferroviario e trasporto pubblico urbano.  Protezione del territorio e ambiente

Protezione del territorio e ambiente

La salvaguardia dell’ambiente e il potenziamento dell’utilizzo di energie non dannose sono fondamentali per un sano sviluppo della città. Le azioni saranno mirate a contrastare l’inquinamento e a migliorare la qualità dell’aria, alla lotta al degrado, alla promozione di campagne di sensibilizzazione ed educazione ambientale, al potenziamento della raccolta differenziata ed al controllo sulla depurazione delle acque.

Si intende porre fine alle questioni concernenti la gestione dei collettori fognari principali e la proprietà dei rivi urbani sottostanti la città di Piacenza.

Tutela degli animali    

Per favorire la corretta convivenza fra uomo e animali e tutelare la salute pubblica e l’ambiente si promuoveranno iniziative di educazione alla gestione e alla salute dei nostri amici animali, vigilando sui maltrattamenti e sugli abbandoni e favorendo l’adozione degli animali abbandonati.

Tramite il confronto con le associazioni di volontariato e con l’ASL si definiranno le regole comunali per il benessere animale.

Cultura, giovani e sport    

Piacenza, città antica e di tradizione, deve sostituire iniziative sporadiche con un metodo basato sulla continuità, anche mediante rapporti con realtà accademiche e scientifiche, per elevare il livello culturale delle stesse non più circoscritte a dimensioni occasionali.

Va favorita la condivisione e partecipazione con le numerose realtà del territorio che hanno a cuore la cultura, disponibili a costruire una rete di contatti, nella consapevolezza che preparare una proposta di candidatura a capitale della cultura 2020 rappresenta un’occasione di confronto e di crescita. Indispensabile, inoltre, intensificare i rapporti con le realtà della Diocesi, della Curia Vescovile e l’associazionismo cattolico.

Va pensato un “sistema culturale del territorio” in cui promozione e sviluppo saranno frutto dell’intenso confronto e del coordinamento con i soggetti interessati. Questo consentirà di individuare per musei e teatri gli interventi di miglioramento, valorizzazione, promozione, in particolare verso il mondo giovanile, e di comunicazione, in relazione ai quali l’Ente potrà ottimizzare le proprie risorse.

“Cultura” è anche promozione e valorizzazione dell’identità territoriale. Saranno privilegiati i progetti finalizzati alla promozione e diffusione della piacentinità, legati alla tradizione locale.

Città della conoscenza    

Occorre sviluppare una forte relazione dell’Ente con le sedi cittadine delle università, favorendo la crescita dei poli oggi attivi. Piacenza deve qualificarsi sempre più come “città della conoscenza”, offrendo servizi adeguati in grado di attrarre un numero sempre maggiore e qualificato di studenti.

Un Comune è amico dei giovani perché li ritiene fondamentali per una Piacenza che guarda al futuro. Si ascolteranno le loro aspettative ed esigenze con i nuovi strumenti di interrelazione e con il confronto con una rete diffusa di associazioni che opera meritoriamente nella città, nella piena convinzione che il Comune non ad esse deve sostituirsi, ma con esse deve cooperare.

“Tavolo dei giovani”, a cui interverranno studenti e rappresentanti delle associazioni, potrà servire ad individuare iniziative ricreative, sportive, musicali, culturali e di indirizzo al lavoro, che vedano proprio i giovani protagonisti. Il futuro di Piacenza si costruirà attraverso varie sinergie che consentano ai giovani di crescere nell’istruzione e nell’attività professionale.

Saranno promosse iniziative per aiutare gli studenti in difficoltà didattica.

Si svilupperanno progetti di promozione imprenditoriale e condivisione del lavoro.

Lo sport

Lo sport è un’attività fondamentale, con un’importante valenza sociale. Il Comune deve quindi impegnarsi per comprendere al meglio le esigenze dei vari settori, rapportandosi con il CONI. La costituzione del “Tavolo tecnico dello sport” consentirà di supportare le decisioni dell’Ente in questa funzione.

La manutenzione degli impianti sportivi sarà particolarmente rilevante, assieme a un più incisivo e capillare controllo dell’Ente sui contratti di concessione degli impianti.

Nell’affidamento della gestione degli impianti sportivi comunali si terrà conto, nei limiti della normativa, degli investimenti economici previsti per il miglioramento e l’ammodernamento degli impianti stessi.     Riguardo ai grandi impianti sportivi comunali è necessario ottimizzare l’utilizzo di quelli esistenti e, in assenza di alternative, prevedere la realizzazione di nuovi impianti da utilizzare tutto l’anno e che garantiscano ai gestori introiti sufficienti ad evitare di gravare sulla collettività.

Frazioni, quartieri, periferie

Si presterà particolare attenzione ai quartieri, alle periferie della città e alle frazioni, in passato ripetutamente ignorate, anche al fine di individuare una scala di priorità degli interventi richiesti.

Si darà voce ai residenti delle zone in cui si segnalano molteplici  problemi: dall’ambiente alla viabilità, dal trasporto pubblico ai servizi di assistenza alla persona.

Si cercheranno forme di incentivazione del commercio, anche ambulante per agevolare i cittadini residenti, soprattutto anziani. Verranno valutati interventi per migliorare la viabilità e la sicurezza stradale. Saranno potenziati i servizi di controllo della Polizia Municipale per migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini. Il Comune vicino al cittadino più veloce, più trasparente

La tecnologia può cambiare Piacenza, non solo l’Amministrazione comunale ma anche i servizi per le imprese. Veicolare rapidamente l’informazione e semplificare le procedure significa rendere più agevole la vita di tutti.     più veloce, più trasparente

Verrà ampliata la copertura Wi-Fi pubblica nelle diverse zone della città.

Saranno migliorate la comunicazione strategica e la trasparenza, per rendere il Comune sempre più un’interfaccia efficiente e trasparente per i cittadini.

Saranno valorizzate e sviluppate le diverse forme di partecipazione tra cui la “cittadinanza attiva”, intesa come partecipazione alla gestione della “cosa pubblica”. Verrà istituito il “baratto amministrativo”, nelle modalità consentite dalla legge.     più veloce, più trasparente     Il rapporto tra il cittadino e l’Ente sarà facilitato migliorando l’accesso ai servizi, semplificando le procedure, cogliendo le potenzialità delle nuove tecnologie e monitorando la qualità dei servizi erogati agli utenti.

La razionalizzazione delle risorse deve riguardare anche le partecipazioni, purché strategiche, dell’Ente.Si potenzieranno dunque le funzioni di indirizzo per coniugare la sostenibilità economica con particolare attenzione agli standard di erogazione dei servizi. Si valuterà l’opportunità di alienare quote e/o azioni di società partecipate a sostegno degli investimenti.

La politica fiscale tenderà al miglioramento dei servizi al cittadino, con attenzione alla massima soddisfazione delle esigenze, all’incidenza della pressione tributaria e alle azioni di contrasto all’evasione. Si lavorerà per migliorare la gestione della macchina comunale e delle risorse pubbliche, con attenzione al benessere organizzativo interno e alla valorizzazione delle risorse umane.




La Grande Guerra raccontata nella Sala Panini

Mercoledì 15 novembre prossimo alle ore 18, nella Sala Panini di Palazzo Galli della Banca di Piacenza, verrà proposta in collaborazione con il Comitato di Piacenza dell’Istituto per la Storia del Risorgimento una selezione di lettere e di brani dei diari dei caduti della Grande Guerra, che fanno parte del volume di Adolfo Omodeo MOMENTI DELLA VITA DI GUERRA, pubblicato per la prima volta nel 1934, successivamente nel 1968 e in terza edizione nel 2016.

Il gen. Eugenio Gentile illustrerà il lavoro di Omodeo, che aveva partecipato alla Grande Guerra come ufficiale di complemento, come la quasi totalità degli oltre cento citati nel volume. L’Autore volle presentare in un libro non tanto l’orrore della guerra più sanguinosa della storia ma, attraverso gli scritti di quei protagonisti, in gran parte caduti sul campo, gli stati d’animo, la messa alla prova delle convinzioni di ciascuno, la maturazione o la distruzione delle coscienze nel corso della guerra, l’amor patrio che subordina anche gli affetti familiari, le sofferenze e gli entusiasmi, l’abbattimento sopravvenuto durante la disfatta di Caporetto.

Nando Rabaglia e Francesco Tusino leggeranno alcuni brani tratti dal volume da cui emerge il grande spirito di sacrificio e la solidarietà umana che trascende le posizioni gerarchiche dei protagonisti. Ingresso libero con precedenza per i prenotati (email relaz.esterne@bancadipiacenza.it, 0523-542357).




Quando il filo d’Arianna è la cinematografia

Organizzata dalla prolifica associazione culturale Concorto Film Festival si è svolta, sabato scorso, nella serra di Palazzo Ghizzoni Nasalli la rassegna di cortometraggi El cine es un puente en el oceano.

Obiettivo della serata è stato mostrare i risultati concreti del workshop cinematografico, tenuto da Thomas Sheridan (documentarista e collaboratore concortiano, ndr) a Mar de Plata.

Alla base di questa scelta sta il forte link culturale che collega queste due realtà geografiche, mediate durante la serata da Marcelo Carrara, esponente della consulta emiliano-romagnola nel mondo e nato in Argentina ma con radici italiane, nello specifico di Bettola.

Quest’iniziativa ha permesso, tramite il linguaggio universale cinematografico, di declinare il sentimento dei partecipanti argentini nei confronti di un’italianità estremamente presente nel loro quotidiano (la forte ondata migratoria italiana di fine Ottocento ha portato a un solido associazionismo italo argentino), attraverso il timbro stilistico documentario.

 

Il progetto è stato composto da varie parti: oltre al focus sull’Argentina organizzato all’interno del Festival, durante il viaggio verso Mar de Plata è stata fatta una tappa a Buenos Aires per incontrare gli studenti di alcune scuole di cinema. Tuttora, inoltre, sta proseguendo il progetto alla scuola media di Pontenure, volto a creare una finestra sulla realtà che ci dovrebbe aiutare a rivederci come i migranti che siamo stati tempo fa.

Citando le parole di Claudia Praolini, direttore artistico di Concorto, <>.

Per Thomas, invece, è stata una sorpresa vedere tanto orgoglio italiano in una terra così lontana; l’autenticità di questo sentimento deriva non da una velleità nazionalista, ma viene vista come un guadagno aggiunto, che raddoppia l’appartenenza dei figli e dei nipoti di migranti italiani, invece che dividerla.

I tre cortometraggi presentati, montati insieme, condividono il minimo comune denominatore dell’italianità in terra straniera, e sono stati scelti da ogni gruppo in autonomia.

La serata si è conclusa con la visione del cortometraggio La Creciente, diretto da Lluís Miras Vega e Luz Ruciello, presentato a Concorto quest’anno.

La Creciente documenta il dramma delle inondazioni che colpiscono la regione settentrionale dell’Argentina, al confine con il Brasile e il Paraguay, a causa delle smodate deforestazioni; la sua estetica è definibile come una poesia per immagini, che a volte si rivela il modo più efficace per documentare la realtà intorno a noi, per conoscerla e viverla simultaneamente.




Il Ministero dell’Istruzione condannato dal Tribunale di Piacenza

Il Ministero dell’Istruzione dovrà risarcire 28 docenti piacentini assistiti dalla Gilda degli Insegnanti. Lo ha deciso il Tribunale di Piacenza al quale maestri e professori appartenenti all’associazione professionale si sono rivolti per avere giustizia.

Gli insegnanti hanno agito per vie legali perché stanchi delle continue assunzioni a tempo determinato senza riuscire ad ottenere un’assunzione definitiva. Ora dovranno ricevere tutti gli arretrati salariali relativi alle anzianità maturate come se fossero stati sempre di ruolo. Per ognuno di loro bisognerà compiere un conteggio specifico per determinare l’esatto ammontare della somma, che varia per singola posizione.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, afferma: “E’  l’ennesima dimostrazione che la politica, in maniera trasversale, tende a maltrattare i docenti, altro che Buona Scuola queste sono situazioni da terzo mondo”