Leggere per Ballare: audizione a Teatro per cento ballerini

La Fondazione Teatri di Piacenza ha riunito tutte le scuole di danza della città, nella giornata odierna (giovedì 2 novembre), per le selezioni de La Cenerentola, balletto in programma al Teatro Municipale il 10 e 11 maggio 2018. Lo spettacolo sarà l’approdo finale del progetto “Leggere per Ballare”, percorso formativo della Federazione Nazionale Associazione Scuole Danza, che vedrà la partecipazione delle Scuole Istituzionali e di danza piacentine.

Un centinaio di giovanissimi allievi delle scuole di danza di Piacenza  è salito sul palcoscenico del Teatro Municipale per partecipare alle selezioni, a cura del regista Arturo Cannistrà,  e diventare interprete di questo originale progetto. La coreografia de La Cenerentola sarà creata sulla musica dell’opera di  Gioachino Rossini, in occasione delle Celebrazioni per i 150 anni dalla morte del grande compositore pesarese.

Due le recite in programma al Teatro Municipale: il 10 maggio in matinée per le scuole di Piacenza, e l’11 maggio alle 21, fuori abbonamento nel cartellone della Stagione Danza 2018.




Conferenza presso la Galleria Rcci Oddi il 5 novembre con Matteo Fochessati

La Galleria Ricci Oddi ospita domenica 5 novembre alle ore 10.45, nella Sala Sidoli, la conferenza di Matteo Fochessati che presenterà la mostra “Rubaldo Merello tra divisionismo e simbolismo” in corso a Palazzo Ducale di Genova, di cui è curatore insieme a Gianni Franzone.

All’esposizione genovese, visitabile fino al 4 febbraio 2018, la Galleria piacentina partecipa infatti con il dipinto di Giuseppe Pellizza da Volpedo “Tramonto” o “Il roveto”, uno dei capolavori della Collezione Ricci Oddi.

La conferenza di presentazione della mostra Rubaldo Merello tra divisionismo e simbolismo introdurrà al pubblico l’artista ligure, contestualizzando la sua intensa produzione pittorica e plastica all’interno del variegato contesto di ricerca del suo tempo.

La sua pittura – strettamente legata alla singolare esperienza umana vissuta nel prolungato e volontario romitaggio nel borgo di San Fruttuoso – sarà infatti posta criticamente a confronto con le opere dei principali artisti italiani attivi tra divisionismo e simbolismo a cavallo tra Otto e Novecento: non solo quelli che influenzarono il suo peculiare stile pittorico e la sua significativa, ma meno nota, attività scultorea, come Segantini, Previati, Pellizza e Nomellini, ma anche quelli che con lui condivisero la temperie estetica dell’epoca o sui quali Merello esercitò, negli anni a venire, una più diretta influenza formale e iconografica.

Oltre a documentare l’attività grafica e scultorea dell’artista ligure e la sua partecipazione nel 1907 al Salon des Peintres Divisionnistes Italiens di Parigi, si farà inoltre accenno – prendendo spunto dall’incantato scenario naturalistico che fece da sfondo ai dipinti di Merello – a quel diffuso clima di scoperta della Riviera ligure, documento in mostra dalle fotografie del tedesco Alfred Noack.

La conferenza è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. Non è necessaria la prenotazione.

L’evento combacia con l’apertura gratuita del museo in occasione della prima domenica del mese: chi vorrà, dopo la conferenza, potrà quindi accedere liberamente alle sale della Galleria per la visita.

Info: Segreteria organizzativa Galleria Ricci Oddi: 0523/320742; info@riccioddi.it;
www.riccioddi.it




Appuntamento il 6 novembre con l’associazione “Città dell’Uomo”

Lunedì, 6 novembre 2017, ore 21, presso l’Istituto Sant’Eufemia Via San Marco, 37

I membri della sezione piacentina dell’associazione “Città dell’uomo” hanno il piacere di invitare la cittadinanza ad approfondire il tema della vocazione politica lunedì 6 novembre, alle ore 21, presso l’Istituto Sant’Eufemia, via San Marco, 37.

Ospite della serata sarà Pierluigi Castagnetti, fondatore ed ex segretario del nuovo Partito Popolare Italiano nonché deputato della Democrazia Cristiana, che ci aiuterà nella riflessione vista la sua esperienza.

Per ogni ulteriore informazione contattare: cittadelluomopc@gmail.com

Facebook: Città dell’uomo Sede di Piacenza




Inquinamento, nessuna allerta per i prossimi giorni. Domenica 5 novembre giornata ecologica

Il bollettino Arpae emesso in data odierna conferma la situazione dei giorni precedenti, limitando agli abituali provvedimenti già in vigore dal 1° ottobre al 31 marzo le misure di contenimento dell’inquinamento atmosferico. Permane quindi – almeno sino a lunedì 6 novembre, data di emissione del prossimo bollettino Arpae – lo stop ai veicoli a benzina pre Euro e Euro 1, nonché per i diesel sino alla categoria Euro 3 inclusa, i ciclomotori e motocicli a due tempi pre Euro, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30. Nella giornata di sabato 4 novembre non sarà in vigore alcuna limitazione al traffico, per cui tutte le categorie di mezzi a motore potranno circolare liberamente. Si applicheranno invece il 5 novembre – giornata ecologica, in quanto prima domenica del mese – le limitazioni in vigore dal lunedì al venerdì, per le stesse tipologie di veicoli sopraelencati.




Quartiere Roma, l’assessore Zandonella conferma: “Da domani intensificazione dei controlli. Fondi per le videocamere nel bilancio triennale 2018-20”.

Dall’ Ufficio Stampa del Comune di Piacenza:

Abbiamo ben presenti i gravi problemi di degrado del Quartiere Roma e, da quando la Giunta comunale si è insediata, ci stiamo impegnando al massimo per risolvere la situazione. Purtroppo, sulla zona pesano fortemente 15 anni in cui, all’ascolto dei residenti, non è corrisposta nessuna azione concreta di tutela”. Parte da queste considerazioni, l’assessore alla Sicurezza Luca Zandonella, nel rispondere a nome della Giunta comunale a quelle che definisce “legittime e comprensibili richieste da parte degli abitanti di via Pozzo e dintorni”, che “Libertà” riporta oggi nell’articolo “Telecamere, presidio e locali da chiudere”. 

Per quanto riguarda le videocamere di sorveglianza – spiega Zandonella – confermo che si tratta per l’Amministrazione di un intervento prioritario, che verrà messo nel bilancio triennale 2018-20, con particolare attenzione proprio alla collocazione nel Quartiere Roma. Al momento siamo infatti vincolati al bilancio di quest’anno, già definito dall’Amministrazione precedente. Tuttavia, stiamo valutando con gli uffici accordi di collaborazione tra pubblico e privato, come previsto dal Decreto Minniti”. 

Da domani – aggiunge l’assessore – sarà avviato un pattugliamento fisso: la Polizia Municipale sarà presente costantemente dalle 16 in avanti, poiché è da metà pomeriggio in poi che si registrano gli episodi più critici. Sono già stati intensificati, invece, i controlli sui pubblici esercizi e anche in quest’ambito faremo il possibile per aumentarli ulteriormente, proprio a tutela dei cittadini che vivono nei dintorni. Sottolineo inoltre che ho espressamente chiesto al Comandante che i 14 nuovi agenti assunti siano messi tutti nel controllo della città appena avranno terminato il corso di formazione. In merito alla chiusura di alcuni cancelli dei Giardini Margherita – conclude Zandonella – sottolineo che la decisione di lasciarne aperti solo due è stata assunta proprio a seguito di un sopralluogo effettuato con i residenti nei mesi scorsi. Capisco la loro esasperazione e l’urgenza di avere risposte: non posso che confermare che stiamo lavorando per andare incontro a tutte le loro richieste”. 




AUSL: Novità di quest’anno: vaccino gratis anche contro lo pneumococco per i 65enni

Da: AUSL Bologna

Partirà lunedì 6 novembre in tutta l’Emilia-Romagna la campagna di vaccinazione gratuita del Servizio sanitario regionale “Non farti influenzare, proteggi la tua salute”, con un obiettivo preciso: proteggere dalle gravi complicanze le persone più fragili, come bambini e adulti con malattie croniche, anziani, donne in gravidanza, ma anche gli operatori sanitari.  Il periodo più opportuno per le vaccinazioni è tra novembre e dicembre, perché i picchi epidemici si raggiungono tra gennaio e febbraio; negli  ambulatori di medici e pediatri di famiglia e dei servizi vaccinali delle Aziende Usl, dove si possono effettuare le vaccinazioni, stanno già arrivando oltre 790.000 vaccini.

E, novità di quest’anno, la Regione lancia una campagna di vaccinazione, anch’essa gratuita, contro lo penumococco, “Non lasciare che la polmonite rovini il tuo inverno”, rivolta a donne e uomini di 65 anni, quindi nati nel 1952, per difenderli da un batterio che può provocare malattie gravi come polmoniti, meningiti, sepsi. La vaccinazione, che può essere fatta solo dai medici di famiglia, sarà riproposta ogni anno, sempre gratuitamente, per tutti i 65enni residenti in Emilia-Romagna.

Positivi i dati 2016 delle vaccinazioni antifluenzali, che hanno fatto registrare un aumento complessivo del 5% rispetto alla stagione precedente. “Segno che- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi- siamo sulla strada giusta. Ma non basta ancora, dobbiamo e possiamo migliorare nell’interesse di tutti, perché l’influenza per le persone più fragili può essere pericolosa, come mostrano i dati epidemiologici. E le soglie di copertura vaccinale sono ancora basse: appena sopra il 50% negli anziani, 1 su 4 per gli operatori sanitari”.
A conferma dell’importanza dei vaccini come strumento di prevenzione del rischio e di difesa della salute pubblica, la Regione quest’anno lancia la campagna contro lo pneumococco.  “Si tratta- spiega Venturi- di un batterio che può provocare malattie gravi soprattutto nei bambini e negli anziani. I bambini li vacciniamo già e le meningiti si sono dimezzate e già vacciniamo le persone con malattie croniche. Ora il Piano nazionale di prevenzione vaccinale ci consente di estendere la vaccinazione gratuita a tutti i 65enni, che verranno chiamati direttamente dalle Aziende Usl”.

Nel 2018 medici e pediatri di famiglia collegati alle anagrafi vaccinali
Ed è lo stesso assessore ad annunciare un’ulteriore novità: “Nel 2018- aggiunge Venturi- diventerà operativo in Emilia-Romagna uno strumento che collegherà direttamente medici e pediatri di famiglia con le anagrafi vaccinali delle Aziende Usl. Ciò consentirà al medico di conoscere in tempo reale lo stato vaccinale del proprio assistito e di valutare insieme, in base alle condizioni di salute o alle situazioni di rischio, l’opportunità di fare la vaccinazione”.

Dati influenza 2016
Negli ambulatori di medici e pediatri di famiglia e dei servizi vaccinali delle Aziende Usl stanno arrivando oltre 790.000 vaccini, un numero più alto rispetto al 2016 perché lo scorso inverno si è registrato un aumento del 5% delle persone vaccinate (722.937 contro i 690.789 della stagione precedente).
Nel 2016 si stima si siano ammalate circa 550.000 persone, il 12,5% della popolazione totale, di cui circa 61mila bambini tra 0 e 4 anni, pari al 32% di tutti i bambini di questa fascia di età. Sono stati 68 i casi gravi, con 32 deceduti: il 70% non era vaccinato nonostante si trattasse di persone con più di 65 anni di età o con condizioni di rischio dovute a un deficit immunitario.
É aumentata la copertura vaccinale degli operatori sanitari, salita al 23,7% (era al 17,3%). Rimane però appena sopra la metà quella relativa agli anziani, dai 65 anni in su: 52,7% (era al 51,5% l’anno prima, ma era al 73% nella stagione 2009/2010).

Pneumococco: vaccinazione gratuita per i nati nel 1952
L’influenza o altre infezioni virali possono debilitare l’organismo e aprire la strada alle polmoniti o ad altre malattie gravi da pneumococco, come meningiti e sepsi.
La nuova campagna di vaccinazione gratuita è rivolta a 50.045 donne e uomini di 65 anni (gli emiliano-romagnoli nati nel 1952). Sono le Aziende sanitarie a invitare i 65enni con una lettera a casa e sono i medici di famiglia a effettuare la vaccinazione. A differenza della vaccinazione contro l’influenza, che le persone a rischio devono ripetere tutti gli anni, quella contro lo pneumococco viene fatta una sola volta nella vita perché conferisce una protezione duratura.
Le persone più a rischio di sviluppare una malattia da pneumococco sono i bambini nei primi anni di vita e le persone a partire dai 65 anni. In Emilia-Romagna dal 2006 vengono già vaccinati i bambini nel primo anno di vita: questo ha prodotto una diminuzione dei casi di meningite da pneumococco nella fascia di età 0-4 anni (da una media di 5 casi/anno prima della vaccinazione a 2 casi all’anno nel periodo successivo).
Nel 2016 i casi di sepsi (infezione diffusa nel sangue con rischio di danni a diversi organi) che interessano prevalentemente gli anziani, sono stati circa 100, con un tasso di incidenza di 2,6 casi ogni 100.000 abitanti (il tasso era dello 0,8 nel 2007).
Proprio per sostenere questo nuovo programma di vaccinazione, è stata realizzata la campagna regionale di informazione: un opuscolo e una locandina con il messaggio “Non lasciare che la polmonite rovini il tuo inverno”, distribuiti negli ambulatori dei medici e pediatri di famiglia e nelle sedi dei servizi sanitari.

 




Dossier pesticidi di Legambiente: anomalie nell’Arda

Ci sono anomalie anche nelle acque del torrente Arda. E’ quanto emerge dal dossier “Pesticidi in Emilia Romagna” presentato oggi da Legambiente.

“La presenza dei pesticidi nelle acque è ubiquitaria, con mix di decine di sostanze contemporaneamente che permangono molto a lungo nell’ambiente. E’ necessario dunque puntare sempre più su pratiche agricole meno impattanti” sostiene l’associazione.

L’indagine ha preso in considerazione i dati ufficiali 2015-2016 sulla qualità delle acque superficiali della Regione e i dati di consumo di pesticidi; il dossier ospita inoltre analisi specifiche, come quella di Conapi sulle morie delle api o le prime valutazioni dell’Istituto Ramazzini sugli effetti sanitari del glifosato.

Rispetto alla media nazionale delle vendite per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) pari a 4,6 kg/ettaro, l’Emilia-Romagna risulta nettamente al di sopra con 7,6 kg/ettaro (dati 2014).
Dall’indagine si evince comunque un calo dell’utilizzo di fitofarmaci sia a livello nazionale che regionale, dove la sostanza attiva è diminuita di circa il 20% dai primi anni 2000. Le stesse superfici regionali coltivate a bio sono arrivate di recente all’ 11,3 % della superficie agricola totale, con un aumento del 44% tra il 2013 ed il 2017.

Nel 2016 e 2015 sono oltre 60 i diversi principi chimici rilevati nelle analisi; arriva quasi al 90% la percentuale di stazioni monitorate che evidenziano almeno una volta la presenza di pesticidi mentre, nei due anni analizzati, i singoli prelievi in cui si riscontrano sostanze fitosanitarie oscillano tra il 53% ed 56% .

Allarmante la conferma della permanenza di queste sostanze nell’ambiente anche molti anni dopo la loro messa al bando. L’analisi sui dati grezzi ha infatti confermato, per il 2016, la presenza rilevabile di alcune sostanze proibite da tempo, tra cui Atrazina e Diuron. Tale dato richiederebbe una forte attenzione rispetto agli effetti che l’uso di queste sostanze possono avere nel lungo termine: segnala che le sostanze in uso oggi potrebbero avere effetti anche a lungo termine sulla salute.

Si rilevano inoltre irregolarità e superamenti dei limiti in diverse stazioni, sia per sostanza singola che per la sommatoria delle concentrazioni di tutti i pesticidi rilevati.
I problemi maggiori nel 2016 appaiono localizzarsi nella zona di Bologna, Parma, Piacenza, Ravenna e Ferrara. I superamenti del limite di legge per quanto riguarda la media annua di concentrazione di pesticidi totali si riscontrano con valori notevoli nel Torrente Sillaro (BO), nel Cavo Sissa Abate (PR) e Po di Primaro (FE). Non mancano anomalie al Torrente Arda (PC), Canale Destra Reno (RA) in altri corsi d’acqua a Ferrara e Ravenna.
Per quanto riguarda, invece, l’anno 2015, punti di attenzione per le alte concentrazioni medie riguardano il Canale Emissario (MO), il Cavo Parmigiana-Moglia (MO), il Torrente Samoggia (BO), il canale circondariale gramigne Fosse a Comacchio (FE), il canale Lorgana nelle zone di Argenta (FE).

Da rilevare come le analisi disponibili non danno conto di tutte le sostanze immesse in ambiente. L’Emilia Romagna è tra le regioni con un maggior numero di sostanze ricercate (91), ma manca ancora un indagine sistematica sul Glifosato – uno degli erbicidi più diffusi e sostanza ritenuta particolarmente pericolosa – come manca su quasi tutto il territorio nazionale, salvo Lombardia e Toscana. Le prime rilevazioni effettuate sul territorio regionale sembrano comunque testimoniare concentrazioni elevate .

I numeri massimi di sostanze fitosanitarie rilevate simultaneamente in un singolo prelievo nel 2016 emergono essenzialmente nel basso ferrarese (nel Po di Primaro, nel Canal Bianco e nel Canale Burana Navigabile) dove, nei campioni effettuati a maggio, si riscontra la simultanea presenza di oltre 30 pesticidi.

Sostanze legate alle pratiche agricole ma purtroppo abusate anche in aree urbane per la manutenzione del verde e la disinfestazione.

Legambiente rileva che il problema dei pesticidi andrebbe messo in relazione alle pratiche agricole nel loro insieme. Infatti il 50% dei terreni pianeggianti regionali ha un contenuto di sostanza organica inferiore al 2%, e sono quindi classificati a rischio di desertificazione. Una conseguenze diretta di un modello agricolo fortemente legato alla chimica di sintesi e poco attento alla conservazione delle caratteristiche biofisiche del terreno.

Rispetto al monitoraggio sui fenomeni di moria di api, nel presente dossier viene inoltre riportato un primo stralcio di analisi condotte da CONAPI presso la propria base sociale. Le analisi evidenziano concentrazioni di pesticidi elevati sui campioni di api, con valori Imidacloprid fino a 0,77 mg/kg riscontrate a Carpi.

Le richieste di Legambiente
Per fronteggiare i problemi messi in luce dal dossier Legambiente indica due campi di azione:
• diffondere pratiche agricole e di gestione del verde alternative e sostenibili
• applicare un sistema di monitoraggio sempre più puntuale di tali sostanze nell’ambiente e approfondire i loro effetti reali.

Sul versante agricolo serve un cambio delle pratiche di coltivazione, aumentando la quota di superficie atta al biologico, o comunque promuovendo le forme locali di agricoltura che pur senza il marchio bio, non impoveriscono il suolo e fanno a meno della chimica.
L’obiettivo della Regione leader dei prodotti DOP e IGP deve essere quello di puntare al 100% del biologico nel medio periodo con il passaggio intermedio del 20% entro il 2020.
Tale sforzo dovrebbe partire anche dal mondo dell’agroalimentare ed in particolare dalle filiere di qualità su cui si basa anche la fama e l’export regionale

Ruolo centrale rimane affidato al Piano di Sviluppo Rurale il principale strumento finanziario del bilancio Regionale (circa 1200 milioni in Emilia Romagna): risorse pubbliche destinate al sostegno dell’agricoltura e che devono cessare via via di incentivare le pratiche agricole dagli impatti ambientali più alti.
È molto importante inoltre offrire agli agricoltori non solo incentivi economici ma anche molta assistenza tecnica e formazione sui metodi di agricoltura biologica.

Occorre infine eliminare gli utilizzi impropri dei pesticidi anche in ambito urbano

Per quanto riguarda il Glifosato è necessario invece arrivare ad una sospensione del pesticida a tutti i livelli come misura cautelativa per la salute pubblica, ed evitare di incentivarne l’uso attraverso i PSR.

A livello di pianificazione e indagine serve una strategia tematica regionale per la riduzione dei pesticidi. E’ importante inoltre che si intervenga sui corsi d’acqua con maggiore concentrazioni di pesticidi mettendo in relazione dati nelle acque con pratiche agricole del bacino e aumentando i controlli laddove necessario. Legambiente chiede inoltre un’analisi specifica sul Glifosato.

Il dossier integrale “Pesticidi in Emilia Romagna” è scaricabile a questo link:
https://www.legambiente.emiliaromagna.it/wp-content/uploads/2017/10/Dossier-pesticidi-Emilia-Romagna_seconda-edizione_web.pdf




Sabato 4 novembre il mercato si sposta sul Facsal

Per consentire lo svolgimento delle celebrazioni della Festa dell’unità nazionale e delle Forze Armate, che si terranno nella mattinata di sabato 4 novembre in piazza Cavalli, il mercato settimanale sarà eccezionalmente spostato, nella stessa data, sul Pubblico Passeggio.

Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, il programma delle celebrazioni

 Sabato 4 novembre, in occasione della Festa dell’unità nazionale e delle Forze Armate, le celebrazioni avranno inizio alle 10 con la santa messa nella basilica di San Francesco, seguita dalla cerimonia istituzionale che si svolgerà a partire dalle 10.30 in piazza Cavalli.

Saranno inoltre aperte al pubblico, nella stessa giornata, la Caserma Filippo Nicolai – sede del II Reggimento Genio Pontieri – dalle 9.30 alle 12 e, dalle 9.30 alle 16, la sede del Polo di Mantenimento Pesante Nord in viale Malta 30L.




Foti (Fdi) chiede la modifica della legge regionale sulle case popolari

È Tommaso Foti di Fratelli d’Italia a chiedere, con la presentazione di un progetto di legge rivolto all’Assemblea legislativa, la modifica della Disciplina generale dell’intervento pubblico nel settore abitativo, la legge regionale 24 del 2001.

In attesa di una riorganizzazione organica del settore, spiega il consigliere, “è urgente adottare alcuni correttivi alla legge regionale per uniformare i requisiti di accesso agli alloggi di edilizia popolare a quelli di regioni limitrofe, evitando che in un momento di crisi economica e forte immigrazione parametri troppo permissivi vadano a punire i cittadini italiani a vantaggio di chi magari vede soltanto nella concessione dell’alloggio erp una soluzione di favore per l’ottenimento del permesso di soggiorno di lungo periodo”.

Il progetto di legge, con la modifica del comma 1 dell’articolo 15, individua una serie di requisiti minimi per l’accesso alla casa, in particolare è richiesto ai potenziali beneficiari il vincolo della residenza o dell’attività lavorativa stabile ed esclusiva o principale nel territorio regionale da almeno 5 anni. Nello stesso comma, la titolarità in quota non superiore al 50 per cento del diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione sull’alloggio è estesa anche ai territori all’estero. Inoltre, con un nuovo comma, si specifica che i requisiti minimi sono riferiti al complesso del gruppo familiare, con eccezione di quello riferito alla residenza o alla sede dell’attività lavorativa che invece riguarda il singolo richiedente.

Mentre, con la modifica del comma 2, si prevede che l’Assemblea legislativa possa, con apposita delibera, specificare ulteriori requisiti. La materia dell’edilizia residenziale pubblica, si legge nella relazione del progetto di legge, “appartiene tendenzialmente all’ambito della competenza esclusiva delle Regioni, anche se la Corte costituzionale (sentenza numero 94 del 2007) ne ha negato l’autonoma configurabilità e l’ha piuttosto inquadrata come la risultante di competenze appartenenti non solo all’ambito regionale ma anche statale”.

Cristian Casali




“Per superare la crisi hanno speso più le banche dello Stato”

Si è celebrata nei giorni scorsi a Roma, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, la 93ª Giornata Mondiale del Risparmio.

Quest’anno il tema della giornata era “Risparmio: quali prospettive?”. Oltre al Presidente di Acri, Giuseppe Guzzetti, sono intervenuti il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ed il Presidente dell’Abi Antonio Patuelli. Fra gli invitati anche il piacentino avv. Corrado Sforza Fogliani, presidente di Assopopolari, che, con un breve intervento, ci spiega e commenta quanto è stato detto all’Angelicum di Roma.

La relazione che il presidente Guzzetti ha tenuto in apertura della Giornata del risparmio è stata puntuale ed essenziale nello stesso tempo. Tre i punti fondamentali.

1) Ripresa e inflazione. “La ripresa si sta gradualmente consolidando. Sarebbe però un errore cantare vittoria definitiva sulla crisi. Nell’euro l’inflazione è ancora lontana dal target del 2% indicato dalla Bce e si prevede che tale obiettivo sarà conseguito non prima del 2019”. Poi, una negazione che da molti è stata interpretata perlomeno come una mezza affermazione: “La ripresa italiana non è solo il frutto di favorevoli circostanze esterne”.

2) Abuso del credito e Addendum. Sul primo problema (i banchieri, in occasione di crisi aziendali, vanno incontro a Prefetti e sindacati, ma corrono spesso il rischio di essere penalmente incriminati per abuso del credito) Guzzetti è stato, più che chiaro, perentorio: “Occorre definitivamente chiarire il ruolo della banca nei casi di gravi condizioni dell’impresa affidata, per evitare che erogazioni di prestiti nel tentativo di una ripresa, con le garanzie che l’incertezza richiede, possano essere ricondotte a forme varie di concorso, da parte dell’istituto, nel reato di bancarotta, così come paradossalmente potrebbe accadere per il taglio di finanziamenti in conseguenza della situazione aziendale”.

Altrettanto chiare (e perentorie) le parole di Guzzetti sul famoso Addendum europeo: “I recenti indirizzi della Vigilanza unica contenuti nell’Addendum alle disposizioni sulla gestione dei crediti, che fondano la dismissione su un discutibile automatismo, sottovalutando le diversità delle giurisdizioni, la capacità di gestione degli stessi prestiti a livello aziendale e le conseguenze per il riversamento sul mercato di grandi quantità di tali finanziamenti favorendo nettamente i potenziali acquirenti, vanno nettamente riconsiderati”.

3) Debito pubblico e Cdp. La nostra spesa annua per interessi sul debito pubblico è pari a circa quattro punti di Pil ed il debito assomma oggi a 2279 miliardi. E’ necessario intervenire su questa palla al piede. “Da un lato – ha detto Guzzetti – bisogna fare leva sulla crescita che, però, dovrebbe essere maggiore di quella prevista perché dia un contributo efficace, magari insieme all’auspicabile risalita dell’inflazione verso il target del 2 per cento; dall’altro, sono necessarie misure specifiche di mercato riguardanti il debito, anche se destinate a operare in diversi anni, ma secondo una logica sequenziale e con scadenze certe. Nessun rischio, però, può dirsi fugato fino a che permane l’abnormità del livello del debito che, in definitiva, costituisce uno dei principali fra i mali più insidiosi e immanenti per il nostro Paese”. Sono poi necessari investimenti che si traducano in infrastrutture, funzionali alle logiche dello sviluppo, come è indispensabile “evitare qualsiasi tentazione di coinvolgere Cdp in operazioni apertamente in contrasto con il suo statuto, che vieta di investire in aziende in perdita; ciò al fine di non compromettere la capacità di sostegno all’economia, il patrimonio, gli equilibri di bilancio e di conto economico”.

Il discorso del presidente Patuelli è stato il discorso – per così dire – dell’orgoglio delle banche. Ha detto: “Per superare le conseguenze della crisi e favorire la ripresa, le banche in Italia sono impegnate con 152 miliardi di euro di accantonamenti negli ultimi sei anni, con circa 70 miliardi di aumenti di capitale negli ultimi dieci anni, con dieci miliardi, negli ultimi tre anni, per i vari fondi italiani ed europei per le banche in difficoltà. La Repubblica Italiana ha speso molto meno”.

Dopo aver fatto presente che “ci attendiamo che i tassi ufficiali rimangano sugli attuali livelli per un periodo esteso” e che l’introduzione di un approccio temporale alle svalutazioni dei futuri crediti deteriorati conseguirà il suo fine se sarà “grande e ben calibrata”, il Governatore ha dal canto suo fatto presente (e tutti hanno colto l’attualità di questo riferimento, oltre che l’opportunità) che gli accertamenti di vigilanza “richiedono analisi accurate e complesse, in loco e a distanza; non possono fare ricorso ai poteri che la legge riserva all’autorità giudiziaria e alle forze di polizia”. E ancora: “Le banche sono imprese; in condizioni normali, anche in presenza di difficoltà, la Vigilanza non può sostituirsi agli amministratori. Operazioni poste in essere rapidamente per eludere i controlli, per aggirare regole e limiti possono compromettere la stabilità dell’intermediario. I fenomeni più gravi sono stati individuati per tempo e tempestivamente segnalati all’autorità giudiziaria, anche se non sempre questo è sufficiente a evitare una crisi”. E Visco è stato fermo anche nei confronti degli intermediari: “Il principale criterio da seguire per la corretta gestione degli investimenti rimane quello della diversificazione. I risparmiatori devono pretendere il rispetto di questo principio anche quando si affidano alla consulenza di terzi”.

Il ministro Padoan ha poi sostenuto che in Italia “il clima è oggi positivo ed in continuo miglioramento e che “deficit e debito sono in diminuzione”,  aggiungendo: “I Pir sono uno strumento di successo, ma siamo solo all’inizio”. Difesa la legge di stabilità all’esame del Parlamento, ha invitato alla fiducia, che è stato il minimo comun denominatore di tutte le relazioni, suggellato da Patuelli con quanto scriveva Luigi Einaudi nella fatidica estate del 1943: “I capitali materiali non sono quel che più importa per la rinascita; ciò che soprattutto conta è la fiducia nell’avvenire”.

 Corrado Sforza Fogliani