Cives approfondisce il “Far Web” con Matteo Grandi

Appuntamento ricco di spunti quello consumatosi ieri a Cives con Matteo Grandi, giornalista nelle librerie attualmente con “Far Web – Odio, bufale e bullismo. Il lato oscuro dei social” (Rizzoli, 2017).

Le leggi per la rete non servono assolutamente a nulla – esordisce – per il semplice motivo che gli illeciti sono tali sia dentro che fuori il web. In rete tendiamo a dare il peggio di noi stessi, in quella che crediamo essere una zona franca, sospesa dalla legalità. Uno dei maggiori problemi che si riscontrano negli utenti è proprio la mancanza di cognizione dello strumento che si sta utilizzando, serve in questo una educazione digitale”. Il giornalista prende come esempio il caso dell’intervista telefonica che Selvaggia Lucarelli fece a una sua hater, che su Twitter l’aveva coperta di ingiurie pesanti. “Una leonessa da tastiera trasformata in agnellino nel giro di pochi istanti”.

Esistono inoltre pagine su Facebook che hanno come topic le donne e gli handicappati come fonte di scherno. “In alcuni gruppi chiusi ci sono maschi che condividono foto di donne prese in momenti della loro giornata (a loro insaputa) e gli altri componenti del gruppo sono invitati a commentare, dando sfogo al peggio delle proprie pulsioni sessuali. Il problema non è social, è sociale”.

Ovviamente il web ha amplificato in modo esponenziale determinate emozioni, sia positive che negative. “Il web ha dato bocca a legioni di imbecilli”, sosteneva Umberto Eco. “Tutto quello che una volta dicevamo al bar, per esempio, nasceva e finiva tra quelle mura. Ora attraverso la rete viene condiviso e diviene virale. In questo modo frasi e comportamenti inadatti trovino addirittura legittimazione”.

Le Fake News sono un esempio di come arrivare alla “pancia” delle persone, ai loro sentimenti, per ottenerne infine un ricavo economico. “Chi crea siti ad hoc lo fa per quello, conosce la grammatica di una notizia e ne crea una fasulla che colpisce, per raggiungere più clic, più traffico, più pubblicità e quindi maggiori ricavi. Cercare di dare loro meno pubblicità può essere un modo per combattere le notizie false, che comunque nella storia sono sempre esistite e sempre esisteranno”. Si annidano talvolta anche nelle fonti, nei giornali più accreditati. Tre piccoli esempi:

La storia fasulla di Frida Sofia, una bambina rimasta sepolta sotto una scuola di Città del Messico dopo un violento terremoto. La bimba non esisteva  

Elenco degli oggetti ritrovati dopo un concerto di Vasco a Modena Park. Elenco completamente inventato 

La storia della sposa bambina in Veneto, anche questa dimostratasi falsa 

“Per essere persone informate – conclude Grandi – dobbiamo trasformarci in utenti attivi, non passivi. In passato le notizie che si apprendevano dai giornali o in televisione erano vere, oggi c’è sempre bisogno di una verifica”. Questa è l’unica notizia certa.

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Andrea Zanchi si dimette da capo allenatore Assigeco

Vista la situazione difficile, con grande senso di responsabilità, Andrea Zanchi ha rassegnato, nella tarda serata di ieri, le dimissioni da capo allenatore dell’Assigeco Piacenza, nonostante i risultati negativi di questa stagione della squadra non siano imputabili solo alla sua gestione.

Il presidente Franco Curioni, conscio del momento particolare che sta vivendo la squadra e l’ambiente biancorossoblu, ha apprezzato ancor di più il gesto di Zanchi, fondamentale per dare un’ulteriore scossa ai giocatori. Considerando la stima immutata del presidente e di tutto l’ambiente Assigeco, Andrea Zanchi potrà in futuro essere coinvolto in altri ruoli all’interno della stessa società.

La panchina è affidata al vice allenatore Cesare Riva che farà il suo esordio da capo allenatore nella prossima partita casalinga contro i Roseto Sharks, in programma domenica al Palabanca di Piacenza.




Fusione per incorporazione in Cariparma delle Casse di Risparmio di Rimini, Cesena e San Miniato

In data odierna, i Consigli di Amministrazione di Crédit Agricole Cariparma S.p.A. (“CA Cariparma” o la “Capogruppo”), Cassa di Risparmio di Cesena (“CRC”), Cassa di Risparmio di Rimini (“CARIM”) e Cassa di Risparmio di San Miniato (“CARISMI”), hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di CRC, CARIM e CARISMI (le “3 Banche”) in CA Cariparma.
Nell’ambito della fusione, sono stati definiti i seguenti valori di concambio: 0,070 azioni ordinarie CA Cariparma per ogni azione CRC; 0,032 azioni ordinarie CA Cariparma per ogni azione CARIM; 0,043 azioni ordinarie CA Cariparma per ogni azione CARISMI.

Il perfezionamento dell’operazione è subordinato all’approvazione delle Assemblee Straordinarie delle società partecipanti alla fusione ed al rilascio, da parte di Banca Centrale Europea (i) dell’autorizzazione a procedere all’operazione (ai sensi dell’art. 57 TUB) e (ii) dell’autorizzazione ad apportare allo Statuto di CA Cariparma le modifiche necessarie a dare corso alla fusione.

Approvata l’offerta finanziaria per gli azionisti di minoranza
Il Consiglio di Amministrazione di CA Cariparma ha inoltre approvato di dare corso a un’offerta pubblica di acquisto delle azioni delle 3 Banche detenute dagli azionisti diversi dalle Fondazioni bancarie, da banche, intermediari finanziari, da compagnie di assicurazione e da altri soggetti istituzionali.
L’offerta ha l’obiettivo di riservare ai soci retail un’opportunità di disinvestire titoli illiquidi e destinati, per effetto della Fusione, ad essere concambiati in titoli di CA Cariparma anch’essi illiquidi, a un valore significativamente superiore al corrispettivo pagato da CA Cariparma per l’acquisizione delle 3 Banche.
Le tre offerte di acquisto saranno così strutturate:
per ciascuna azione posseduta e apportata alle offerte, gli azionisti retail delle 3 Banche riceveranno un corrispettivo in denaro che valorizza le azioni al valore dell’ultimo aumento di capitale e che è pari a: o €0,500 per azione di CRC; o €0,194 per azione di CARIM; o €0,445 per azione di CARISMI; inoltre gli azionisti che aderiranno all’offerta e rimarranno clienti attivi della Banca per i prossimi tre anni, parteciperanno agli utili del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia del 2020: il 2,5% dell’utile del Gruppo al 2020 verrà, infatti, ripartito in modo da riconoscere ai soci delle 3 Banche che avranno aderito e resteranno clienti attivi, un ulteriore corrispettivo in denaro per ciascuna azione posseduta e apportata alle offerte. Il corrispettivo differito è stato calcolato in modo da riconoscere uno specifico valore anche ai warrant detenuti dagli azionisti retail di Cassa di Risparmio di Cesena.




Anna Maria Bernini: “Liberare la crescita per alzare i consumi”

Anche Forza Italia ha presentato i propri rappresentanti a Camera e Senato in corsa per un posto in Parlamento il 4 marzo. Nella cornice di Sant’Ilario Anna Maria Bernini e Francesca Gambarini hanno esposto le loro ideee dinanzi a una platea in cui spiccavano anche altri candidati della coalizione di centrodestra. Presenti anche Jonathan Papamarenghi, vicecoordinatore provinciale del partito, e Fabio Callori, vicecoordinatore regionale.

“Dobbiamo smuovere gli animi di quel 50% di assenteisti delle urne – ha sottolineato quest’ultimo -, non possiamo permetterci di essere governati dal centrosinistra di oggi, puntiamo molto sulla tassazione unica”. Anna Maria Bernini ha catturato l’attenzione generale su questo tema, rimarcato più volte durante il suo intervento: “Vogliamo una riforma fiscale che parte da un’area di non tassazione di 12 mila euro. La sinistra per tanto tempo ha avuto una fantasia demoniaca nello stabilire quali tasse pagare, noi ne proponiamo una unica al 23%, per semplificare il rapporto con Equitalia, e poi perchè meno tasse per tutti significa più ricchezza disponibile. Da questo punto di vista

va ammirata l’amministrazione Trump. Sta facendo crescere gli Stati Uniti

Bisogna liberare la crescita per aumentare i consumi

La Bernini si sofferma anche sul tema caldo dell’immigrazione. “Non è possibile avere 600 mila migranti e ospitarli in modo indiscriminato. Prima vengono le richieste degli italiani. Nel 2011 solo 4mila 400 sbarchi durante il suo mandato come Premier, nel 2017 120 mila. Berlusconi ha attuato politiche che hanno sempre funzionato, è sempre stato dalla parte giusta della Storia”. “Uno dei problemi della politica – ha proseguito -, è sempre stato quello di fare promesse senza mantenerle. Berlusconi invece è sempre stato di parola, unendo il centrodestra in coalizioni vere, governando il Paese dove altri hanno diviso, come Renzi”.

Francesca Gambarini, candidata al collegio plurinominale di Parma, Piacenza e Reggio Emilia ha voluto sottolineare l’importanza di avere un territorio compatto, per portare avanti battaglie comuni: “Dimostreremo che L’Emilia Romagna c’è, ci sono problematiche serie che vanno affrontate, come la sicurezza per le strade. Forza Italia può portare dignitòà agli italiani, la Storia può dimostrare che sappiamo ragionare per obiettivi, difendendo sempre il ceto medio”. 

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Piacenza “benda” la commissione per convincerla ad assegnarle il titolo di Capitale della cultura

Si è svolto oggi il passaggio finale, il più importante, nel cammino verso l’assegnazione del titolo di Capitale della Cultura Italiana 2020, l’audizione svoltasi stamani a Roma, di fronte alla Commissione del Mibact commentando la quale il sindaco Patrizia Barbieri ha detto «Abbiamo proposto un progetto credibile, frutto del lavoro concreto che in questi mesi ha visto impegnarsi all’unisono tutte le istituzioni coinvolte». Il sindaco ha voluto evidenziare la compattezza e l’efficacia del gioco di squadra «E’ stata una presentazione corale – ha detto il primo cittadino – in cui ciascun componente della delegazione ha avuto voce. Non c’era modo migliore di esprimere la coesione, la partecipazione attiva e il senso della comunità che ha caratterizzato questo percorso, culminato in questa due giorni romana di intenso confronto e coinvolgimento».

L’assessore alla Cultura Massimo Polledri ha invece sottolineato l’importanza del “gioco di squadra” con i territori limitrofi che sta emergendo con sempre più forza in questi giorni: «Siamo riusciti a far emergere la nostra identità di terra di mezzo, tipicamente italiana nell’integrazione tra contesto urbano e rurale, in grado di valorizzare il patrimonio fluviale del Po. Un altro punto di forza è il sostegno di un ampio bacino geografico: dalla reciproca collaborazione con Parma e Reggio Emilia, con cui anche stamani c’è stata un’ulteriore stretta di mano, al supporto ufficiale della Regione Lombardia, delle vicine Genova e Alessandria».

Tra i dettagli dell’audizione, durata circa un’ora e un quarto tra la presentazione e le successive richieste di approfondimento, la suggestione dell’inizio: ai commissari, bendati, sono stati fatti toccare gli altorilievi in digitale della Madonna Sistina di Raffaello (riprodotti grazie all’ingegner Roberto Zermani del Lions Club Piacenza Gotico) mentre Antonella Gigli, direttrice dei Musei Civici di Palazzo Farnese, ha letto – “non senza commuovermi”, racconta – un testo sul tema, scritto per l’occasione. Paolo Verri, coordinatore della candidatura piacentina, ha spiegato che “mettendo simbolicamente la Commissione in condizione di cecità, abbiamo voluto puntare sui concetti chiave di innovazione e di massima accessibilità della cultura. La squadra di Piacenza si è presentata al meglio e, per quanto le probabilità di farcela non si scostino da quel dieci per cento che avevamo prima di oggi, posso dire che il nostro dossier ha riscosso molto interesse, suscitando numerose domande cui tutti hanno avuto l’opportunità di rispondere».

Tra le peculiarità che hanno caratterizzato il team piacentino, il coinvolgimento della Curia: «Non è abituale – ha rimarcato Manuel Ferrari, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi – che gli enti religiosi aprano al pubblico con altrettanto entusiasmo le porte dei propri edifici storici e artistici. La Commissione lo ha notato e ciò ha messo ancor più in evidenza il fatto che ci sia una città che cammina insieme, condividendo lo stesso, importante obiettivo”.

A ribadire l’impegno forte per questa candidatura è, per la Fondazione di Piacenza e Vigevano, il consigliere Alberto Dosi, che si è detto «orgoglioso di aver ricevuto, al termine della nostra sessione, i complimenti di alcuni Commissari per la coralità e la coesione con cui abbiamo presentato il nostro territorio».

Accanto a lui Andrea D’Amico, project manager dell’Urban Hub, «onorato di aver fatto parte di questa delegazione, perché Piacenza ha dimostrato di poter contare su una squadra strutturata, solida, in cui ciascuno di noi si è sentito in ogni momento parte di qualcosa di unico e più grande».

Considerazioni su cui concorda Paola Dalladonna, componente della Giunta camerale, cui è spettato il compito di illustrare i dati riguardanti il turismo in ambito locale: «Al di là dei contenuti che ciascuno di noi è stato chiamato ad approfondire, questa esperienza ci ha confermato che la città è pronta a fare questo passo, perché le istituzioni per prime ci credono con convinzione».

Anche Cristina Ferrari, direttore artistico della Fondazione Teatri, ha sottolineato che «non ci si è soffermati solo sulle iniziative in cantiere per il 2020, ma sul percorso che abbiamo intrapreso per arrivarci. Credo che la Commissione lo abbia percepito, apprezzando il lavoro di squadra in cui anche il nostro teatro, che vive con la città, porta il proprio contributo».

Fondamentale, a giudizio del sindaco e di tutti i membri della delegazione, «il prezioso lavoro di coordinamento di Paolo Verri, che ringraziamo con Roberto Arditti, Cecilia Bergamaschi e tutti i collaboratori».

Stessa impressione anche da parte dei dirigenti comunali Taziano Giannessi – che ha confessato di aver provato «la stessa emozione di tanti anni fa per gli esami universitari, ma questa volta con la sicurezza di poter contare su una squadra forte» – e Antonella Gigli, che senza nascondere l’emozione è ritornata a quel bendaggio iniziale dei commissari richiamando la suggestione della città velata, che finalmente si svela. Ed ha fatto suo l’auspicio, ribadito da Paolo Verri, che nel 2020, cinquecentenario della morte di Raffaello, la Madonna Sistina possa anche solo per pochi mesi ritornare a casa. A Piacenza.




Assieme, nuovi scenari per il volontariato a Piacenza grazie alla riforma del terzo settore

Come sarà il volontariato nella nostra città tra 15, 20 anni? La riforma del terzo settore presentata questa mattina presso la Casa delle Associazioni può aiutarci a comprendere meglio. Presenti Fauso Balestra di ACLI, Paolo Valenti di AICS Piacenza, Umberto Morelli del Movimento Cristiano Lavoratori e Sergio Veneziani, presidente di Auser e Andrea Provini per SVEP.

Queste e altre realtà si sono unite per il progetto “Assieme in Emilia Romagna”, che mira a offrire un servizio di consulenza alle Associazioni di Promozione Sociale già avviate o appena nate. “In particolare – sottolinea Veneziani – ci rivolgiamo a tutte le questioni burocratiche, civilistiche, fiscali contabili e tributarie che queste realtà devono spesso affrontare. Siamo a disposizione 8 ore al giorno con il nostro operatore al numero 3401451419. Inoltre esiste uno sportello settimanale per tutti. Vorremmo superare determinate divisioni che spesso andiamo verificando in certi contesti”. Il contrasto alla solitudine e alla desertificazione demografica di determinati centri è un altro obiettivo principale per questo progetto. “Spesso in alcuni paesi – continua Veneziani – il bar è l’unico punto di aggregazione esistente, e ce ne sono sempre meno, purtroppo. Tra 10 anni, se il trend prosegue in questo modo, scompariranno anche paesi come Bobbio. E’ importante creare centri di aggregazione per evitare il restringimento delle comunità, se non la loro estinzione”. Emblematico il caso di Orezzo di Ottone, 12 abitanti, segnalato da Umberto Morelli, come esempio. “Li abbiamo aperto un circolo del Movimento Cristiano Lavoratori – spiega- per cercare di ravvivare un gruppo di abitanti. Le normative di questa riforma che puntano alla trasparenza sono uno stimolo per la crescita della nostra attività, evitando casi di affiliazioni di facciata”.

“Le leggi precedenti erano molto specifiche – riflette Andrea Provini -, regolavano piccole sezioni del diritto, formando un quadro normativo piuttosto complesso. Questo progetto speriamo sia solo l’inizio di una collaborazione che porti a un vero e proprio movimento culturale”.

Le realtà che partecipano al progetto, di cui ci eravamo occupati in un articolo precedente, sono Acli, Ancescao, Arci, Auser, UISP, SVEP, con la collaborazione di Aics, Endas, MCL, CittadinanzaAttiva




Speciale Elezioni 2018: intervista a Patrizia Calza (PD)

Inizia con Patrizia Calza (candidata del PD nel collegio uninominale di Piacenza per la Camera) il nostro Speciale Elezioni che darà la parola agli aspiranti deputati e senatori in corsa per un seggio parlamentare.




Elezioni, Gambarini (FI): “Per Forza Italia e il centrodestra investire sulla sicurezza è una priorità”

“La sicurezza non si fa con le dichiarazioni di intenti ma con investimenti e programmazione. E’ ormai acclarato che le forza dell’ordine tutte – dai Carabinieri alla Polizia di Stato – siano sotto organico e con pochi mezzi e per di più antiquati. Per Forza Italia e per il centrodestra investire sulla sicurezza è una priorità: è scritto chiaro e tondo nel programma”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, candidata per Forza Italia alla Camera nel collegio plurinominale di Piacenza Parma Reggio Emilia. “Verranno destinate più risorse alla sicurezza – prosegue – per fare in modo che le forze dell’ordine tornino ad avere quelle dignità che hanno perso in questi anni di governi di sinistra durante i quali è stato fatto di tutto per depotenziarli con tagli di  risorse e leggi che rendono loro più difficoltoso lavorare. Noi riteniamo invece che chi rischia la vita per farci stare tranquilli debba essere messo nelle condizioni di fare il proprio lavoro nel migliore dei modi, senza vedere la propria professionalità svilita, dato anche il trattamento economico non adeguato. Queste problematiche sono ben presenti anche nel territorio dell’Emilia occidentale dove la sinistra e il Pd continuano a negare che ci sia un problema sicurezza e non hanno mosso un dito per far aumentare la dotazione organica delle forze dell’ordine”.

 




Bergamo si impone sull’Assigeco dopo un overtime: 86 – 79 il risultato

L’Assigeco Piacenza è costretta ad arrendersi per la seconda volta in questa stagione a Bergamo dopo una battaglia molto equilibrata decisasi solo dopo un tempo supplementare.

LA CRONACA – Inizio di partita contrassegnato da un grande equilibrio. Dopo 4’ l’Assigeco e avanti di una sola lunghezza (6-7) con 5 punti di Scootie Guyton. Una tripla di Reati lancia Piacenza sul primo massimo vantaggio biancorossoblu (+6, 8-14). Sul finire del quarto si scatena Hollis (8 punti) che, praticamente da solo, tiene a contatto Bergamo. Alla fine del primo quarto l’Assigeco conduce col punteggio di 16-18. Bergamo inaugura la seconda frazione con un 6-0 di parziale che la riporta avanti sul 18-22. La risposta biancorossoblu passa per la tripla di Reati e il tiro della media di Passera per il nuovo +1 Assigeco (23-22).

Nella seconda metà della frazione i padroni di casa prendono il largo grazie ad un parziale di 16-5 chiuso dalle due triple consecutive di Solano e Sergio per il primo vantaggio in doppia cifra bergamasco (28-38 al 18’). I tiri da tre (5/10 con 3 triple messe a segno da Reati) tengono viva l’Assigeco che riesce a ricucire parzialmente lo strappo andando all’intervallo sotto di 5 lunghezze (38-43). Reati e Sanguinetti guidano la riscossa biancorossoblu in apertura di terzo quarto: al 23’ Piacenza rimette la testa avanti (47-46).

Reati (13 punti) e Infante (11 punti) sono ancora i protagonisti nel parziale della terza frazione (9-18) a favore di Piacenza che, però, non riesce a scrollarsi di dosso Hollis e compagni. Al 30’ l’Assigeco è avanti di 4 punti: 52-56. Si prosegue sui binari di un grande equilibrio anche negli ultimi 10 minuti di gioco con continui cambi di leadership nel punteggio. Le triple di Mascherpa infiammano il PalaNorda con i padroni di casa che riescono a scavare un piccolo gap portandosi a +5 (63-68 al 37’).

A 30” dalla sirena finale è Infante a piazzare la zampata in tap-in per il -1 ma sbagliando il tiro libero supplementare per il fallo subito. Dall’altra parte Ferri realizza il 2 su 2 dalla lunetta per il 73-70 in favore di Bergamo prima della tripla del pareggio di Sanguinetti a 12” dalla sirena finale (73-73) e dell’errore sull’ultimo tiro di Guyton dopo un incredibile palla rubata ancora da Sanguinetti.

E’ overtime al PalaNorda.

Mascherpa (17 punti con 4/7 da tre) e Fattori (16 punti con 4/6 da tre) fanno malissimo alla difesa biancorossoblu con Bergamo che vola sul +7 (75-82) a poco più di un minuto dalla fine. Solano con un canestro da sotto e un tiro libero chiude definitivamente ogni tipo di discorso, nonostante gli ultimi disperati tentativi dell’Assigeco. Finisce 86-79 in favore di Bergamo.

MOMENTO CHIAVE – Il parziale di 6-0 con le triple di Mascherpa e Fattori alla metà esatta del tempo supplementare per il +7 che, di fatto, ha chiuso definitivamente la contesa.

PROTAGONISTI BIANCOROSSOBLU – Capitan Luca Infante è il miglior realizzatore dei suoi con 15 punti a cui ha aggiunto 9 rimbalzi. Altri quattro giocatori dell’Assigeco in doppia cifra: Oxilia (14), Sanguinetti (14), Reati (13) e Guyton (12).

CURIOSITA’ STATISTICHE – Perfetta parità nella percentuale del tiro da tre punti (42%). La panchina di Bergamo batte quella di Piacenza 32-20 (14 punti di Oxilia). Pessime percentuali ai liberi per l’Assigeco che tira con un misero 60% (12/20) opposto al 76% (16/21) dei padroni di casa.

PROSSIMO AVVERSARIO – Roseto Sharks, l’11 febbraio alle ore 18, al PalaBanca di Piacenza.

BERGAMO BASKET 2014 – ASSIGECO PIACENZA 86-79 d.t.s

(16-18, 27-20, 9-18, 21-17, 13-6)

Bergamo: Solano 6, Cazzolato ne, Sanna 6, Mascherpa 17, Ferri 9, Bedini ne, Magni ne, Fattori 19, Bozzetto 3, Sergio 12, Hollis 14, Crimeni ne. All: Ciocca.

Piacenza: Guyton 12, Passera 6, Sanguinetti 14, Diouf ne, Formenti, Infante 15, Seye ne, Livelli ne, Arledge 5, Oxilia 14, Amoroso, Reati 13. All: Zanchi.

 




Salvini a Castel San Giovanni. Fisascat: “Occorre valorizzare la dimensione umana del lavoro”

Si è svolto oggi l’atteso incontro tra il candidato premier del Carroccio Matteo Slavini e i rappresentanti sindacali in merito alla vicenda Amazon. Trasmettiamo il comunicato pervenutoci da FISASCAT CISL.

IN DATA ODIERNA LA FISASCAT-CISL DI PARMA E PIACENZA, UNITAMENTE ALLE PROPRIE RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI, SU INVITO DELLA LEGA NORD HA INCONTRATO A CASTEL SAN GIOVANNI MATTEO SALVINI, INTERESSATO DALLA VERTENZA AMAZON CHE VEDE COINVOLTI PIU’ DI 1800 LAVORATORI DIPENDENTI DIRETTI DELLA STESSA MULTINAZIONALE.

SIAMO SODDISFATTI DELLA MOBILITAZIONE E DELLA SENSIBILITA’ DIMOSTRATA DAL MONDO POLITICO NEI CONFRONTI DI LAVORATORI CHE PER TROPPO TEMPO SONO RIMASTI IN SILENZIO ED ORA, NECESSITANO DI INTERVENTI CONCRETI IN RISPOSTA A PROBLEMI CONCRETI, AUSPICANDO CHE NON SI TRATTI SOLO DI IMPEGNI DA CAMPAGNA ELETTORALE

LA FISASCAT SI ASPETTA UN IMPEGNO DA PARTE DEL GOVERNO, CHE ABBIA CARATTERE STRUTTURALE, NEI CONFRONTI DI MULTINAZIONALI CHE CHIEDONO PRESTAZIONI DI QUALITA’ MA TANTE VOLTE, NON OFFRONO LAVORO DI QUALITA’. OCCORRE VALORIZZARE LA DIMENSIONE UMANA DEL LAVORO, ANZICHE’ DEPRIMERLA, QUESTA E’ LA VERA SFIDA DI UNA MODERNA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE CHE NON PUO’ PRESCINDERE DA CORRETTE E STABILI RELAZIONI SINDACALI.

IL PROSSIMO APPUNTAMENTO CI VEDRA’ PRESENTI PRESSO LA PREFETTURA IL 19 FEBBRAIO PER DAR SEGUITO ALL’INCONTRO CON LA DIREZIONE AZIENDALE AVANTI AL PREFETTO, RISULTATO OTTENUTO GRAZIE ALL’IMPEGNO IN VESTE CONCILIATIVA DELL’ATTUALE GOVERNO. 

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