Un corso per diventare proprietari responsabili di animali

Ogni anno i Centri Educativi piacentini delle cooperative Eureka, Oltre e Casa del Fanciullo propongono, grazie alle competenze dei colleghi della Casa del Fanciullo e alla collaborazione con i medici e gli educatori cinofili dell’Ambulatorio Veterinario Cer.pa,  un percorso per diventare  proprietari di animali responsabili  e consapevoli oltre a scoprire il giusto approccio che si deve tenere quando si incontra un cane.

Sempre più spesso si sentono di incidenti tra cani e bambini, tra cani, discussioni tra cittadini dovute alla non corretta gestione del proprio animale domestico. La strada vincente è lavorare proprio sulle nuove generazioni per diffondere la conoscenza dei regolamenti comunali sui comportamenti responsabili che i proprietari devono tenere in città, nelle aree di sgambamento, nei locali pubblici ma altrettanto importante è conoscere il linguaggio del cane per evitare situazioni spiacevoli.
Il cane attraverso tutte le parti del corpo  è capace di dialogare con gli altri membri del suo mondo tanto che siano cani o umani, se i ragazzi imparano a farsi capire e a ben interpretare il linguaggio del cane  ogni incontro sarà una gioia.

I Centri Educativi, oltre al sostegno scolastico sono da sempre luoghi di confronto e di crescita dove fare esperienze, formarsi e creare legami forti sia con i coetanei sia con figure adulte di riferimento  professionalmente preparate  che mediano e veicolano esperienze positive.

Lunedì 26 alle 15 inizierà questa esperienza con un  primo gruppo di ragazzi presso la palestra dell’Ambulatorio Veterinario Cer.pa e proseguirà a cadenza settimanale.




Banchetto elettorale di Forza Nuova nel week-end

Banchetto elettorale di Forza Nuova in via XX Settembre a Piacenza. I sostenitori del movimento hanno distribuito, nel fine settimana, volantini ai passanti. E’ stato anche esposto un striscione con la scritta “Fermiamo l’immigrazione”.

Proprio sul tema dell’immigrazione Forza Nuova ha diffuso un comunicato stampa che pubblichiamo qui sotto.

“Fermiamo l’immigrazione. Non è solo uno slogan, ma una serie di azioni da mettere in atto subito. E’ di pochi giorni fa l’allarme lanciato dal premier Ungherese Orban “L’immigrazione minaccia l’Europa e la cultura cristiana”. La sua battaglia continua, il governo ungherese ha presentato un pacchetto di proposte per leggi severe contro chi aiuta i migranti.

La minaccia di un’invasione è concreta, stime prevedono l’arrivo di 60 milioni di immigrati africani in Europa. In questo momento per la crudelta’ dimostrata nei delitti in cui si sono resi protagonisti si parla di Nigeriani in Italia: fonti attendibili li stimano in 88.527 su circa 5.046.994 stranieri in Italia- aggiungendo diverse voci arriviamo a circa 6 milioni, il 10% della popolazione italiana.

In Italia i nigeriani hanno sempre avuto difficoltà a trovare asilo. Lo scorso anno, secondo i dati Ismu, il 71 per cento di loro ha ricevuto un diniego alla domanda d’asilo. Anche in Germania la loro situazione è peggiorata la Merkel ne ha fatti rimpatriare 12.000 anche se molti di loro fossero ormai stabilmente nel paese da anni, perfettamente integrati. Rimpatriarli costa, un esempio: 14 luglio 2016 15 persone di nazionalità nigeriana, 70 addetti alla sicurezza costo totale del rimpatrio 185.000 euro.

Umano rimpatrio chiediamo noi della lista ITALIA AGLI ITALIANI, ancora con più forza FERMIAMO L’IMMIGRAZIONE. BLOCCO NAVALE O IL NOSTRO ESERCITO IN LIBIA”.

 




Secondo appuntamento di Aspettando Floravilla a Castello

Dopo il brillante avvio di lunedì scorso, ritorna domani sera, lunedì 26 febbraio, Aspettando Floravilla, secondo appuntamento di una serie di incontri dedicati al verde che accompagna gli appassionati alla manifestazione vera e propria, Floravilla, che quest’anno si terrà il 19 e 20 maggio, come di consueto a villa Braghieri.

Il tema della serata, che partirà alle 21, sempre al centro culturale di via Mazzini, sarà dedicato a “La cura di un frutteto e di un orto famigliare” che vedrà come relatore il professore Angelo Bertona.

Aspettando Floravilla è una manifestazione promossa dalla Ditta Orlandi Giovanni e C., con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Castel San Giovanni, l’organizzazione della Pro Loco e il supporto dell’Istituto G. Marcora di Castel San Giovanni.

Il debutto della terza edizione è avvenuto lunedì 19 febbraio e ha visto come tema centrale “La potatura del frutteto famigliare”, con la conduzione del professor Marco Francolini che ha illustrato le basi di una corretta potatura a una platea folta e interessata, “Le proposte dei privati si uniscono alle competenze dei professionisti. Una rete di energie nell’interesse della nostra comunità” – ha dichiarato il sindaco di Castel San Giovanni, Lucia Fontana, che ha partecipato al primo appuntamento e ha salutato con soddisfazione e orgoglio la nuova edizione. “Consideriamo il ruolo che le piante rivestono per la nostra salute – ha continuato il primo cittadino -: sono convinta che prendersi cura del verde abbia una importante valenza sociale, non a caso la nostra amministrazione ha realizzato un regolamento comunale per la disciplina del verde privato e pubblico”.

Nel corso del primo incontro il professor Marcolini ha illustrato le prime tappe verso la cura di una pianta domestica, a partire dall’acquisto: “Il primo passo è scegliere una pianta sana. Recatevi da rivenditori specializzati e non fidatevi di facili sconti o prezzi stracciati”.

Sono state poi snocciolate pratiche semplici ma efficaci per potare senza causare danni: “Partiamo dal presupposto che ogni taglio rappresenta per la pianta una ferita, è necessario agire con la massima cura conoscendo i tempi, le stagioni, le condizioni climatiche e organizzando con attenzione il nostro orto o giardino”.




Incidente su Corso Europa

Incidente su Corso Europa all’altezza del Penny Market. Per cause in via di accertamento l’autista ha perso improvvisamente il controllo del suo furgone, sfondando la siepe ed invadendo il marciapiede. Il veicolo si è infine ribaltato ed adagiato su di un fianco. Nonostante la spettacolare carambola l’autista è uscito illeso dal mezzo.  Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, una ambulanza e la polizia municipale che ha compiuto i rilievi di legge. All’origine dell’incidente potrebbe esserci una semplice distrazione.




Vittoria di carattere per l’Assigeco Piacenza, superata Ravenna 74 – 66

Una vittoria che allontana ulteriormente Piacenza dalle zone pericolose della classifica, che consente di respirare e progettare un po’ il futuro della squadra, ancora in chiave A2. L’Assigeco batte Ravenna 74 – 66 Ravenna che ha brillato a tratti, come il suo stesso coach Martino ha confermato in conferenza stampa post partita.

Primi punti per l’Assigeco con Reati, primo tempo in salsa biancorossoblu, che arriva anche al +12. Guyton e Arledge sono in ottima forma, portano a casa 8 punti il primo e 7 il secondo nel solo primo quarto. Da segnalare anche i 7 rimbalzi totali per Tommaso Oxilia, si chiude il tempo sul 22 – 12.

Dopo due minuti senza punti, Formenti sblocca il risultato, Ravenna comincia a crescere d’intensità e farsi sotto anche nel risultato, a 5:19 Montano porta i bizantini a un possesso dal pareggio, 25 – 22. Po i Piacenza infila un buon parziale, si arriva al 31 – 24 grazie ancora a Formenti. Ancora troppi errori dalla lunga distanza e Ravenna ne approfitta sul finale con un tiro da 3 che vale il -4 a 1:19. Svantaggio che rimane pressochè inalterato fino a fine quarto, 35 – 30. Piacenza ha percentuali peggiori sul campo, ma costruisce molto di più: 37 tiri contro 27. Le 10 palle perse di Ravenna non hanno certo agevolato il loro cammino. L’Assigeco si distingue nei punti da seconda opportunità, 15 contro 2, segno di una squadra che lotta su ogni pallone.

Nel terzo quarto la partita diventa equilibrata, si lotta punto su punto: Giachetti da sotto va a meno 3, poi Guyton a 8:49 con un bel canestro supera i 2000 punti in carriera in regular season. Muro da volley a 7:20 su tentativo ravennate. Si arriva a 6:31 con Sgorbati che porta i suoi al meno 2, 37 – 35, pareggio raggiunto a 6 min dalla sirena. Arledge e Guyton continuano a produrre punti, ma Ravenna è sempre più incisiva e firma il sorpasso a 4:47 sul 40 – 41. A 3 minuti Piacenza è ancora avanti di due, poi continui ribaltamenti di fronte regalano spettacolo alla partita, si arriva alla fine sul 49 pari. Percentuali dal campo sempre impietose per Piacenza, che tira col 33%, si segnala tuttavia l’ottimo lavoro a rimbalzo di Oxilia, Arledge e Infante. Produzione di gioco sempre a favore dei biancorossoblu.

Rice (13 punti) e la tripla di Giachetti scavano un piccolo solco (59-65) quando mancano poco meno di 4 minuti alla sirena finale. Arledge e Guyton suonano la carica biancorossoblu, propiziando un parziale di 10 -0 che fa cedere le gambe dell’ OraSì Ravenna. Passera ci mette il suo con una tripla che vale il 70 -65. Di fatto la partita si chiude qui, Ravenna cede e concede una vittoria prestigiosa per pensare al futuro di Piacenza.

Guyton e Arledge protagonisti con 22 punti e 20, quest’ultimo aggiunge anche 12 rimbalzi che gli valgono una doppia doppia che vale oro (Piacenza ne collezionerà complessivamente 43 contro 30 ravennati). I punti da seconda opportunità sono la spia di una squadra che c’è e ci crede: 24 – 2. Percentuali migliori per Ravenna su tutta la linea, ma Piacenza più produttiva.

Si torna in campo al Palabanca l’11 marzo per un’altra sfida da alta classifica contro Udine.

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Vinci (Lega): «Salvini violento? La De Micheli dovrebbe vergognarsi»

«La De Micheli dovrebbe vergognarsi nel dire che Salvini è un violento! Violento è tutto quel mondo della Sinistra che da settimane mette a ferro e fuoco le nostre città con atti tanto violenti quanto infami contro la polizia e contro tutti i cittadini onesti».

E’ la replica del segretario della Lega Emilia, Gianluca Vinci (candidato nel listino alla Camera nel collegio Piacenza-Parma-Reggio) al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paola De Micheli (Pd) che stamattina a Piacenza ha detto: «Avere poi un violento che semina violenza come Salvini premier sarebbe una delle peggiori condizioni per il nostro Paese».

Vinci continua: «Poco dopo aver sentito queste parole, a Milano abbiamo visto un corteo della Sinistra lanciare bombe carta contro le Forze dell’ordine. La Sinistra prova a deformare la realtà facendo passare per carnefici le vittime, dopo il 4 marzo i veri violenti saranno bloccati e arrestati, con buona pace della De Micheli». 

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Elezioni, Gambarini (FI) replica a Gazzolo (PD) sulle zone franche montane

“Delle due l’una: o la candidata (nonchè assessore regionale) del Pd Paola Gazzolo ha avuto un vuoto di memoria o non ha la benchè minima stima dei cittadini di cui si appresta a chiedere il voto. La sig.ra Gazzolo, infatti, ha proposto di istituire una zona franca montana. Fin qui bene. Ma c’è un problema: solo pochi mesi fa il partito della Gazzolo, cioè il Pd, ha bocciato in Regione la proposta di Forza Italia di istituire zone franche montane. La signora quanto meno dovrebbe spiegarci perchè lei e il suo partito non hanno voluto che si istituissero zone franche montane. Personalmente, come ero d’accordo alcuni mesi fa con l’istituzione di zone franche montane per creare una fiscalità vantaggiosa per i territori montani, lo sono anche ora e, se sarò eletta, mi adopererò perchè questa proposta diventi realtà. Con questa uscita della Gazzolo (componente della giunta regionale che ha deciso la chiusura dei punti nascite delle nostre montagne), abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione della scarsa (o nulla) considerazione che il PD ha della montagna e della sua gente, di cui si ricordano solo in campagna elettorale per poi sparire per altri 5 anni”. Così Francesca Gambarini, candidata alla Camera per Forza Italia nel collegio di Piacenza Parma Guastalla, replica alla candidata del Pd Paola Gazzolo. 

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Presentato ieri il libro di poesie di Rocco Francesco Marchianò

Trasmettiamo il comunicato relativo alla presentazione del libro “Ti amo come non si ama null’altro al mondo”, tenuta da Gloria Zanardi in vista della festa della donna (8 marzo).

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Federica Sgorbati, la quale ha rimarcato come Rocco Marchianò, nelle sue poesie, manifesti una sensibilità non comune agli uomini soprattutto nel rapportarsi alla figura femminile, leggendo un passo di una tra le liriche “non ti porterò rancore”, simbolo di questa emotività e di valori importanti che danno speranza in un mondo caratterizzato da episodi di violenza contro le donne.

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Zerocalcare ospite di Controtendenza alla Coop Infra invita a non banalizzare il fenomeno neonazista

Salone gremito come raramente si era visto alla cooperativa Infrangibile negli ultimi anni per la presenza del noto fumettista Zerocalcare, invitato sul palco dal collettivo Controtendenza nell’ottica di aprire il dibattito sulla diffusione dei movimenti neofascisti (Zerocalcare preferisce la dicitura “nazisti” per calcarne la continuità teorica e storica, n.d.r.), a partire dagli ultimi lavori dell’artista, in particolare da Questa non è una partita a bocce, fumetto in quattordici tavole apparso sull’Espresso con l’obiettivo specifico di avanzare una riflessione sul pericolo di banalizzazione del fenomeno, attraverso la concessione spazi di visibilità acritica da parte dei principali media.
“Troppo spesso mi capita – spiega Zerocalcare – che mi chiedano di fare vignette su argomenti di cui non so nulla. Però sulla questione dei nazisti – vista la mia esperienza a Roma fatta di aggressioni, botte e anche un accoltellamento – sapevo cosa dire e ho chiesto di poter utilizzare uno spazio più ampio per poter parlare ai lettori dell’Espresso e a chi non ha mai vissuto questo confronto quotidiano con il fenomeno negli ultimi 15 anni.
Poiché molto aveva a che fare anche con lo spazio che i giornali main stream avevano concesso all’estrema destra di fatto legittimandone l’esistenza, provare a incalzare il rapporto tra un pezzo di giornalismo e il fenomeno poteva servire da stimolo per la riflessione su quel punto.
Devo dire che l’obiettivo e’ stato disatteso e chi cercavo di coinvolgere ha continuato imperterrito. Ma il rapporto con il pubblico e’ andato molto meglio. Poi con i fatti di Macerata, a posteriori, credo che a qualcuno sia servito per avere qualche strumento per approfondire la vicenda senza che da parte mia ci sia stata una volontà evangelica o pedagogica”.
Rapporti con la stampa che diventano oggetto di critica privilegiato anche da parte del collettivo Controtendenza che si esprime alla folta platea attraverso i propri portavoce:
L’evento di Zerocalcare si inserisce in una serie di momenti tendenti a disinnescare la logica criminalizzante a cui i media ci hanno sottoposto in queste settimane, per porre l’attenzione su ciò di cui è veramente importante parlare: la legittimazione istituzionale dei fascisti di Casapound. Per noi i discorsi incentrati sulla presunta violenza degli antifascisti non hanno alcuni scopo se non strumentalizzare i fatti. La divisione sta tra chi legittima i fascisti e chi li combatte.
I giornalisti non sono ben accetti perché hanno sviluppato un linguaggio che ci criminalizza, legittimando di fatto i fascisti di Casapound. Ciò che ci proponiamo è di coinvolgere le persone nella solidarietà con i compagni attraverso fondi e lettere. Basta criminalizzare l’antifascismo. Chi vuole praticare l’antifascismo una strada ce l’ha. Chi ci condanna all’unico scopo di strumentalizzare i fatti ha già scelto di sostenere apertamente il fascismo“.
C’è spazio anche per la rivendicazione della buona riuscita del corteo dello scorso 10 febbraio in cui – continuano i portavoce – “la piazza ha spinto compatta per conquistare la propria agibilità. Piacenza e’ per chi parla di solidarietà e amore, ma anche per chi combatte tirando fuori i denti quando ce n’è necessità. Senza partiti alle spalle abbiamo costruito un percorso che mette le radici nel 10 febbraio, ma non si ferma lì”.
Dal pubblico, nel frattempo, partono anche riflessioni critiche e domande all’artista: “Ero in manifestazione lo scorso 10 febbraio e non ho visto né i calci al carabiniere né il lancio dei cubetti di porfido. L’avessi saputo non avrei consigliato a cuor leggero ai giovani di partecipare al corteo; cosa ne pensi della vignetta uscita sui giornali dal titolo fascista e’ chi fascista fa“?
“Ho pieno rispetto per tutte le posizioni – replica Zerocalcare. Non e’ fascista tutto quello che non ci piace o e’ violento. Usarlo come aggettivo come fosse una clava per colpire chiunque non è d’accordo con te non è corretto. Eppure non mi piace il dibattito sterile su violenza-non violenza e credo sia scorretto dal punto di vista semantico e politico perché cancella la storia, che non è fatta solo di movimenti non violenti.
Chi non condivide certe pratiche e’ giusto che non le pratichi e che non le condivida, ma qualunque sia la forma di lotta rispetto chi segue una strada, con le sue forme e dedicandoci tempo della propria vita. L’insulto da parte di chi non fa mai nulla e condanna a priori è un atteggiamento che non mi piace.
Non c’è una sola pratica giusta, ma le pratiche devono rispettarsi a vicenda altrimenti ci si fa solo del male”.



Giorgia Meloni: “Renzusconi? Non ci sono i numeri”

Meloni a Piacenza per la campagna elettorale, connotata da forti tensioni su più fronti. Stamattina la candidata premier di Fratelli d’Italia si è fermata appena dinanzi i Giardini Margherita per un comizio. “Lo Stato deve riappropriarsi dei luoghi abbandonati per far sentire la propria presenza, far sentire la sicurezza, perchè essa è la prima condizione per dare libertà ai cittadini. In altre piazze temo nuove devastazioni, in cui i centri sociali continuano a fare i l bello e il cattivo tempo. La responsabilità è di una sinistra che in una campagna elettorale ha tirato fuori solo slogan triti e ritriti. Se non ci sarà una maggioranza netta dopo il voto si tornerà a votare, non sicuramente non ci stiamo agli inciuci. Questi si fanno sulla pelle della gente, lo abbiamo visto in questi anni, ci sono stati governi fantoccio che fanno gli interessi del capitale e della finanza internazionale”. “Renzusconi? Non ci sono i numeri, la compagine del centrodestra è l’unica coalizione ha i numeri per una maggioranza che possa uscire dalle urne, ogni altro voto è un voto dato al caos. Abbiamo fatto promettere ai nostri candidati col vincolo di mandato che non cambieranno casacca”.

Circa una settimana fa la Meloni era stata duramente attaccata a Livorno (anche con sputi e insulti). 21 i denunciati in quell’occasione. “Vogliamo la certezza della pena. In Italia invece di costruire nuove carceri, togliamo i reati. La sinistra ha fatto questo negli ultimi anni, col risultato che sono aumentati i furti in appartamento e altri reati, ma solo il 3% viene individuato. In Italia sono solo diminuite le denunce”. Sull’ immigrazione: “In Italia si poteva entrare solo illegalmente negli ultimi 3 anni, sono stati azzerati i decreti flussi. Servono regole, se si devono alzare muri si alzeranno muri, se si devono scavare le trincee si scaveranno trincee, se si devono fare blocchi navali stesso discorso, con la priorità alle nazioni che sanno integrarsi meglio. Personalmente io sono per dare priorità ai cristiani”. 

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