La Provincia di Piacenza vende nove immobili

E’ stato presentato, nei giorni scorsi, il bando per l’alienazione di nove mmobili di proprietà delle Provincia in attuazione al piano delle alienazioni 2017. Vengono messe per la prima volta all’asta 6 case cantoniere e un lotto di terreno edificabile e vengono riproposti due palazzi di pregio del centro città:

  • Palazzo Pallastrelli in via Mazzini, 62 a Piacenza – Già sede degli uffici provinciali, struttura e impianti a norma e perfettamente funzionanti, il valore a base d’asta ammonta ad euro 2.100.000,00. L’immobile è attualmente a disposizione.
  • Palazzo Rezzoalli in via X Giugno a Piacenza – Si tratta di una struttura dal profilo storico, con impianti e interni da rivedere situata a ridosso dell’Istituto Romagnosi, il valore a base d’asta ammonta ad euro 600.000,00. L’immobile è attualmente a disposizione.
  • 6 Ex Case Cantoniere ubicate nei comuni di Farini, Ferriere, Castel San Giovanni, Castelvetro, Cortebrugnatella e Rottofreno (San Nicolò).
  • Terreno edificabile in Comune di Castel San Giovanni

I primi due immobili sono soggetti a vincolo della Soprintendenza e per questo la prelazione può essere esercitata da Enti o Organismi dello Stato.

Si segnala che è possibile fare un’offerta distinta per ogni singolo lotto e che è possibile formulare offerte in diminuzione fino al limite massimo del 10% del prezzo a base d’asta per ciascuno.

La scadenza del bando è prevista per il 27 novembre alle ore 12. L’apertura delle buste con le offerte avverrà il giorno successivo, martedì 28 Novembre alle ore 10.00.

Per maggiori informazioni e/o visite si rimanda alla documentazione agli atti dell’Amministrazione consultabile presso il Servizio Bilancio, Patrimonio e Acquisti dell’ente, a Piacenza, Corso Garibaldi n. 50 (tel.0523-795410; 0523-795276). Tutti gli interessati potranno prendere visione di detta documentazione e anche richiedere ogni informazione utile per l’elaborazione dell’offerta.

Il bando integrale è consultabile sul sito www.provincia.pc.it  nella sezione bandi di gara e contratti




Continua lo sciopero della logistica

La misura è colma. Per il rinnovo del contratto Ie aziende della logistica chiedono di dimezzare la trasferta, eliminare la 14esima, gli scatti di anzianità, i permessi, i ROL, Ie ex festività, le ferie e non aumentare gli stipendi.

Ecco il motivo di tre giorni di sciopero generale. Dopo la giornata del 27 ottobre e quella odierna, proseguirà fino alla mezzanotte di domani lo sciopero di tutto il comparto logistico indetto dai sindacati di categoria di CGIL CISL e UIL. Le Segreterie Nazionali hanno dichiarato escluse le attività strumentali ai servizi essenziali ma la vertenza si è espressa ugualmente con notevole partecipazione dei lavoratori.

Oggi si è tenuto il presidio a Piacenza, dalle 8 alle 11, mentre domani è organizzato anche un presidio di lavoratori presso il polo logistico di Castelsangiovanni. Il rinnovo appare difficile perché il contratto è scaduto da quasi due anni mentre abusi e irregolarità non sono purtroppo ignote, in particolare commesse da parte delle finte cooperative. Il sindacato si batte per un contratto nazionale di lavoro unico per il mondo dell’autotrasporto, della logistica e delle spedizioni, che dia continuità e legalità alle attività degli appalti e chiarisca regole e diritti, riconoscendo un adeguato incremento retributivo.  La vertenza riguarda lavoratori dipendenti diretti, indiretti, personale viaggiante, soci e dipendenti di cooperative, dipendenti delle imprese di spedizione.

“Lo sciopero di oggi ha visto una notevole partecipazione di tutti i lavoratori del comparto merci e logistica, spiega Antonio Postorino, segretario generale Fit Cisl a Piacenza: i qualche magazzino si sono toccate punte del 90, 95% di astensioni dal lavoro, a Pontenure. In qualche magazzino , come TNT, l’astensione è stata quasi totale. Di Farco è risultata la realtà in cui la categoria dei trasporti della Cisl è riuscita a fa segnare la massima partecipazione allo sciopero unitario. Speriamo in una riconvocazione del tavolo di trattativa non rituale. Altrimenti, nel mese di dicembre saremo costretti a ritornare a scioperare di nuovo”.




Contributo riscaldamento per le famiglie di Piacenza a basso reddito

Il Servizio di Promozione Sociale del Comune di Piacenza informa che da giovedì 2 novembre, sino al 4 dicembre prossimo, è possibile richiedere il contributo economico per le spese di riscaldamento, variabile da 98,13 a 309,87 euro.

Possono accedere al beneficio i residenti sul territorio urbano che possiedano determinati requisiti: ultra 65enni soli e senza figli con reddito mensile non superiore a 639 euro; cittadini con invalidità superiore al 67%, soli e senza figli, con un reddito mensile non superiore a 639 euro; coniugi (o conviventi), entrambi di età superiore ai 65 anni oppure con invalidità oltre il 67%, senza figli e con un mensile complessivo non superiore a 900 euro.

Possono inoltre essere ammesse al contributo le domande di residenti con le caratteristiche sopra elencate, che abbiano figli non conviventi e il cui reddito sia inferiore alla soglia minima di 501,89 euro.

La domanda di contributo economico per le spese di riscaldamento deve essere presentata alla Direzione operativa Servizi alla Persona e al Cittadino – Servizio di Promozione Sociale, con sede in via Taverna 39 a Piacenza, all’attenzione della referente Milena Lucchini, contattabile allo 0523.492720 il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.45 alle 13.

Occorre compilare l’apposito modulo, chiedendolo all’assistente sociale di riferimento o presso gli sportelli Informasociale di via Taverna 39 e via XXIV Maggio 26-28, allegando la fotocopia del documento di identità e del certificato di invalidità, nonché la fotocopia del Modello O Bis M per l’attestazione del reddito; in mancanza di quest’ultimo, occorre l’autocertificazione dei redditi. E’ inoltre necessario presentare l’eventuale autocertificazione con fotocopia del documento di identità dei figli, per attestazione del reddito di questi ultimi, non superiore al minimo vitale.




Rancan (Lega): “la Regione vieti il consumo alimentare di insetti”

«La Regione Emilia Romagna prenda una posizione contro il consumo alimentare di insetti e neghi la loro commercializzazione sul territorio».

Lo chiede il consigliere regionale della Lega Nord Matteo Rancan, primo firmatario di una risoluzione presentata all’Assemblea Legislativa dal gruppo consiliare del Carroccio sul tema del “novel food”. Con questa espressione inglese si definiscono i nuovi alimenti o i nuovi ingredienti alimentari, disciplinati dalla legislazione alimentare comunitaria, tra i quali figurano gli insetti. Dal primo gennaio 2018 entrerà infatti in vigore il nuovo regolamento dell’Unione Europea che permetterà di riconoscere gli insetti sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi, aprendo di fatto alla loro produzione e vendita anche in Italia. Tale prospettiva lascia però campo libero ad interrogativi di carattere sanitario e salutistico, specie in riferimento ai metodi di produzione e alla provenienza e tracciabilità degli insetti.

«È assurdo – attacca Rancan – pensare di commercializzare gli insetti, o altri prodotti estranei alla nostra cultura gastronomica, se sappiamo fin da ora che la maggior parte di essi proviene da paesi extra Ue, come Cina e Thailandia, da anni ai vertici delle classifiche per numeri di allarmi alimentari. Indagini condotte dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare rilevano come i metodi di produzione e il nutrimento fornito agli insetti siano fattori che influenzano la salubrità del prodotto e potenziali fattori per l’insorgenza di pericoli microbiologici. Ed essendo scarsi i dati sul trasferimento di contaminanti chimici sugli insetti, è impossibile garantire del tutto la mancanza di possibile contaminazione. Inoltre, l’Autorità smonta una delle principali argomentazioni a favore del consumo di insetti, ovvero il limitato impatto ambientale di questo tipo di allevamento rispetto ad altri più tradizionali, quali quelli bovino e suino, poiché il loro impatto sull’ambiente è più o meno simile. La Lega – conclude il consigliere regionale – non vuole insetti in tavola e si batterà sempre a sostegno delle produzioni e delle enogastronomie locali, impegno che dovrebbe assumersi anche l’Unione Europea».

 




L’editoria che guarda alle nuove tecnologie col progetto “Sorelle d’Italia” di Papero Editore

Da qualche anno quando si parla di editoria e letteratura in Italia sembra fare quasi riferimento a un caro amico che se ne è andato all’estero e chissà quando lo rivedrai più. Si legge poco, ma il mercato è pieno di libri, le persone non hanno più voglia di leggere, i leit motiv sono disparati. Ci sono tuttavia piccoli editori che si sono rimboccati le maniche cercando soluzioni alternative, presentando progetti per finanziarsi. Come Papero Editore, casa editrice piacentina con sede presso Borgo Faxhall, che ha lanciato il progetto “Sorelle d’Italia”, finanziato grazie alla vittoria del bando IncrediBol, utilizzando nuove tecnologie per un prodotto uguale sin dai tempi di Gutenberg. Prima scrittrice scelta per la collana Grazia Cherchi, tra le fondatrici dei Quaderni Piacentini.

Grazia Cherchi con un giovanissimo Alessandro Baricco e Cesare Cases

“Abbiamo scelto alcune scrittrici importanti del Novecento non più ripubblicate – racconta Gabriele Dadati, fondatore assieme a Davide Corona -, e di lanciare campagne crowdfunding, sapendo con un certo anticipo quanti lettori sostengono la campagna preacquistando il libro”. L’obiettivo è quello di superare le attuali logiche del mercato, che prevedono percentuali del prezzo di copertina a promotore, distributore e altre figure della filiera, incassando il 100% dalla vendita del libro. “All’editore rimane meno del 40%, su cui bisogna pagare la stampa, magazzinaggio, i dipendenti. Questo significa che se si vuole avere un senso economico dalla vendita di un libro bisogna vendere tante copie. Con la nostra iniziativa saltiamo questi passaggi, e non esiste il reso di copie invendute”. In questo modo è possibile vendere poche copie ed mettere in pratica operazioni sostenibili e allo stesso tempo molto culturali. “Abbiamo scelto quel periodo storico perché è il primo momento in cui in Italia comincia a insinuarsi la coscienza di genere. Per la prima volta ci sono donne che possono iscriversi all’Università, donne viaggiatrici, magari senza l’uomo accanto: comincia un lungo percorso che porta al riconoscimento di alcuni diritti importanti. Vorremmo pubblicare circa 7/8 libri all’anno. Di fatto si tratta di una cosa simile a quella che permetteva a Montale di pubblicare libri come Ossi di Seppia”.

Ecco il link per sostenere la campagna:   https://www.produzionidalbasso.com/project/basta-poco-per-sentirsi-soli-con-grazia-cherchi/

Foto di gruppo di Papero Editore: da sin: Melissa Minò, Gabriele Dadati, Davide Corona e Linda Pagani




Michele Squeri: “Il 5 novembre da Fiorenzuola parto per Rovaniemi”

C’era una volta Forrest Gump, un film del 1994 diretto da Robert Zemeckis in cui il protagonista a un certo punto della sua vita decide di girare gli Stati Uniti di corsa. In una scena del film descrive i viaggiatori come “gente che vive coi vestiti, i cappelli, e i campionari nelle valigie”. Michele Squeri da 15 anni a questa parte trascorre qualche mese dell’anno viaggiando per il mondo (senza i campionari nelle valigie) utilizzando vari mezzi di trasporto. Un tizio che per intenderci, su LinkedIn lavora per la “giramondo srl”. È stato in Bolivia, Siria, Turchia, Iran, Egitto. L’anno scorso ha fatto in bicicletta Etiopia, Kenya e Tanzania. In questi giorni si sta preparando per l’ultima avventura, questa volta in Apecar alla volta di Rovaniemi, in Finlandia. Partenza verso le 7 del 5 novembre da Piazza Caduti a Fiorenzuola.

“Con l’Ape già qualche anno fa ero arrivato a Kiev, capitale dell’Ucraina – racconta -, poi era rimasta in garage un po’ di tempo. Un amico mi ha parlato di una gara di biciclette, la Rovaniemi 150 che si svolge nell’omonima città. Per cui mi sono chiesto: come ci vado? L’ape era li che mi aspettava perciò ho pensato di andarci così”. Facendo tesoro dei viaggi precedenti, Michele ha dovuto apportare alcuni miglioramenti al suo mezzo. “Ci sto lavorando da qualche mese, ho inserito un piccolo impianto di riscaldamento, necessario per il freddo che mi attende e ho messo in orizzontale le sponde laterali del pianale, per poterci dormire di notte”. Per arrivare al traguardo attraverserà l’Austria, la Slovacchia e la Polonia Orientale, vicino al confine con la Bielorussia. “Poi Estonia, Lettonia e Lituania, prenderò un traghetto per Helsinki, e da li diretto fino a Rovaniemi”.




Torna l’ora solare. Da questa notte lancette indietro di un’ora

Si dormirà un’ora in più questa notte (tra sabato 28 e domenica 29 ottobre) per il ritorno dell’ora solare. Le lancette dell’orologio andranno quindi spostate indietro di un’ora, dalle 03:00 alle 02:00 e da domani dovremo abituarci al buio anticipato, tipico del periodo invernale.




Apimell oggi e domani in fiera insieme a Forestalia

Dal 28 al 29 Ottobre 2017 l’autunno fieristico piacentino saluta il ritorno della Mostra Mercato Internazionale di Apicoltura, dei Prodotti e delle Attrezzature Apistiche.

L’apicoltura italiana ed europea si ritrova infatti a Piacenza per questa edizione speciale di APIMELL, che si svolge in contemporanea a Forestalia – salone agroforestale dedicato alla filiera legno energia.

Tra le novità presenti in fiera quella che desta particolare attenzione è quella che ruota intorno al progetto dell’apicoltura familiare, detta anche backyard beekeeping, un’iniziativa che tende ad incentivare la presenza di alveari in orti e giardini assicurando la presenza di api mellifere come presidi al mantenimento della biodiversità vegetale e quindi alla conservazione dei diversi ecosistemi. La diffusione dell’allevamento familiare delle api può avvantaggiare l’apicoltura professionale, aumentando a livello sociale la conoscenza e l’apprezzamento verso le api e chi se ne occupa, e soprattutto rendendo molto più tangibili gli aspetti critici per la sopravvivenza delle api e quindi dell’apicoltura.

Apimell proporrà come di consueto un ampio catalogo di attrezzature, prodotti e tecnologie per gli operatori di settore: da sempre Piacenza è il mercato di riferimento per professionisti e semplici appassionati che ricercano i migliori marchi della filiera. La vetrina espositiva verrà poi completata con i prodotti dell’alveare per usi cosmetici, alimentari e curativi.

Il programma convegni, consultabile sul sito www.apimell.it, spazierà dall’analisi dei cambiamenti climatici e delle relative conseguenze in apicoltura alle nuove gestioni operative dell’alveare. Saranno presenti tutte le principali associazioni nazionali di settore.

Non mancheranno le iniziative atte a promuovere la Cultura del Miele per il grande pubblico e in un’accezione più ampia verrà riservata grande attenzione per l’Apiterapia e le sue possibili applicazioni benefiche. Proprio per il grande pubblico Apimell si accompagnerà con un mercato dedicato alle produzioni agroalimentari di qualità: Aglio, Olio & Contadino che vedrà la presenza anche di Slow Food. Occasione quindi per uno shopping enogastronomico originale e pieno di curiosità gustose.

Appuntamento dunque a Piacenza Expo dal 28 al 29 Ottobre con l’innovazione, la qualità dei materiali, e l’ecosostenibiltà dei prodotti in esposizione: un’occasione per professionisti di adeguare le proprie strutture alle ultime novità che consentono un risparmio nei costi ed una migliore gestione dell’alveare.

Orario di svolgimento:
sabato e domenica:  ore 9.30 – 18.00
Ingresso:  € 5.00
bambini fino a 16 anni: ingresso gratuito
I cani possono entrare con guinzaglio e museruola.




A Fieracavalli fra le novità l’airbag per i cavalieri e la sella con gel per assorbire gli impatti

Dall’airbag per cavaliere, a caschi, selle e staffe sempre più hi-tech. Ma non manca nemmeno l’attenzione al benessere del cavallo, con asciugatrici per il pelo, cosmetici fitoterapici per gli zoccoli, fieno biologico e tapis roulant da quattro metri per gli allenamenti o la riabilitazione. L’innovazione corre anche nel settore equestre e in questo campo il made in Italy è protagonista alla Fieracavalli di Verona: tre padiglioni commerciali (4, 6 e 7) dove anche il cavaliere più esigente, fino a domenica 28 ottobre, può trovare le ultime novità e le anteprime del mercato di attrezzature e abbigliamento.

La sicurezza prima di tutto. Ecco quindi Equiairbag, uno zainetto di derivazione motociclistica che si gonfia in 8 millisecondi in caso di caduta dalla sella, proteggendo la colonna vertebrale del cavaliere. Restare impigliato (“instaffato” in gergo tecnico) nei finimenti e trascinato dal cavallo è un altro dei rischi che si corrono mentre si monta: un aiuto arriva dalle nuove staffe con sistema di sgancio d’emergenza su più assi, pedana basculante, aggancio a 45 gradi e cover intercambiabili per personalizzarle come con uno smartphone. Sicurezza al primo posto anche per i caschi, con un occhio al comfort e al design, grazie a interni in lana merinos e decorazioni in cristalli swarovsky. Novità anche sul fronte delle selle, tecnologiche ed ergonomiche: si regolano con una chiavetta, per essere utilizzate anche su due o più cavalli e sono sviluppate con pellicola in gel traspirante per attutire gli impatti del salto.

Da parte delle aziende ci sono molti investimenti anche nel comparto legato al benessere dell’animale. Addio quindi ai raffreddori da cavallo grazie ad una coperta gonfiabile con diffusore interno di aria calda che in 15 minuti asciuga il manto dal sudore dopo la corsa (Wiper, padiglione 6). Tra i padiglioni della fiera si possono trovare anche curiosità come la palla antistress a dimensione di cavallo (Sartore, padiglione 7), il tapis roulant da quattro metri a misura di equino con 36 programmi di allenamento e recupero e in grado di raggiungere una velocità di 36 chilometri all’ora (Horse Gym, padiglione 4). Fondamentale pure la dieta: qui tra le novità il fieno umido sottovuoto e biologico, adatto anche per gli esemplari allergici (Terre di Papena, padiglione 7). L’igiene del corpo riguarda anche i cavalli per cui è stata creata una linea di ad hoc per la cosmesi, a base di gel antibatterici, balsami all’aloe vera, prodotti alla cheratina per gli zoccoli, shampoo per i diversi tipi di manto (Unica, padiglione 6).

Sempre più moderne anche le scuderie, il legno di larice e muavé e pareti con vetrate con vita maneggio (Rinco, padiglione 7), mentre per il trasporto, i nuovi trailer hanno il tetto panoramico e speciali sospensioni per alleggerire le vibrazioni sui tendini del cavallo (Berton, padiglione 7).




Per i sindacati ridurre o cancellare Spazio 2 e Spazio 4 sarebbe “un segnale davvero pessimo”

I segretari di Cgil, Cisl e Uil intervengono sulla questione dell’ordine del giorno presentato dal consigliere Levoni da cui potrebbero derivare tagli a Pulcheria e a Spazio 2 e Spazio 4.

La risposta del Sindaco Patrizia Barbieri alle polemiche scaturite in seguito all’approvazione dell’ordine del giorno in Consiglio Comunale relativo agli stanziamenti previsti per la manifestazione “I Giorni di Pulcheria”, può essere una base di partenza per approfondire le intenzioni dell’Amministrazione sulle tematiche di genere, su cui siamo disponibili a dare un nostro contributo anche progettuale.

L’edizione di quest’anno di Pulcheria ha avuto comunque il riconoscimento di una lusinghiera presenza di pubblico che denota la vitalità dell’iniziativa e che suggerisce di non affossare frettolososamente questa esperienza culturale, patrimonio della città

Nessun cenno, invece, viene fatto circa il futuro dei centri giovanili comunali Spazio 2-Spazio 4, dopo che altri esponenti dell’Amministrazione hanno, con parole che appaiono sibilline, sostenuto di voler valutare nuove azioni per una nuova progettualità più rispondente alle istanze del mondo giovanile, parole che suonano più come una bocciatura delle esperienze fin qui condotte che una garanzia per il futuro.

Riteniamo invece che questi spazi vadano ulteriormente valorizzati come luoghi fondamentali per la prevenzione del disagio e la promozione del protagonismo giovanile, con il rilancio della positiva vocazione di Spazio 2 sui temi del lavoro, della formazione e dell’autoimprenditorialità. La continuità degli eventi culturali di Spazio 4, viste anche le scadenze previste a breve per la gestione, va inoltre mantenuta essendo un centro di aggregazione sociale che opera in una zona della città a forte rischio di esclusione sociale, capace di produrre in questi anni eventi culturali ed educativi fortemente partecipati.

Sarebbe un segnale davvero pessimo da parte dall’Amministrazione quello di ridurre, o addirittura cancellare, le attività e le iniziative che si producono in questi luoghi, un grave passo indietro culturale che si sommerebbe ad altri già visti recentemente.

E’ stato comunque un atto fortemente negativo l’approvazione di un ordine del giorno accompagnato da un linguaggio irricevibile e indegno, parole “pollai per ingrassare giovani che farebbero meglio ad andare a correre al parco della Galleana” che, da sole, avrebbero meritato il ritiro immediato della richiesta del consigliere Levoni.
Sono considerazioni queste che, oltre a dirla lunga sulla conoscenza di quello che succede di preciso in quei luoghi e sull’immagine che ha del mondo giovanile il consigliere, offendono profondamente le persone che in questi spazi lavorano e operano con professionalità supportando il servizio pubblico in attività fondamentali e che rischiano, oltretutto, ricadute pesanti anche dal punto di vista occupazionale.

Parliamo di giovani formati da percorsi accademici come educatori, formatori, impiegati che si occupano di attività di aggregazione, culturali e di formazione con un focus rivolto alle “nuove” professioni, attraverso una proposta puntualmente aggiornata alle richieste del mercato del lavoro di oggi. I corsi o le attività di formazione vengono svolti da esperti/professionisti della materia, spesso a titolo gratuito o a prezzi comunque abbordabili da parte di un’utenza di riferimento composta per lo più da giovani alla ricerca di lavoro.

Auspichiamo quindi che l’Amministrazione valuti attentamente le scelte che riguardano queste tematiche, puntando ad un’attività sempre più qualificata e coerente ai bisogni dei giovani della città e confermando queste importanti esperienze.

Segreterie Provinciali
CGIL – CISL – UIL
(G.Zilocchi – M. Molinari – F.Bighi)