Due giorni di festa alla Cantina Valtidone

Due giorni all’insegna dello stare insieme, del divertimento, della cultura e della solidarietà.
Cantina Valtidone celebra nel fine settimana del 4 e 5 novembre il primo vino della vendemmia 2017, il Picchio Rosso, con un calendario di eventi che è stato presentato nel corso di un’affollata conferenza stampa introdotta dal Vice Presidente di Cantina Valtidone, Graziano Alberti, il quale ha portato i saluti del Presidente Gianpaolo Fornasari e di tutto il consiglio di amministrazione: “Siamo molto orgogliosi di questa nostra festa – ha detto – anche perché siamo tra i pochi in Italia a produrre il vino novello, unici a produrre un novello frizzante. Ci auguriamo che anche quest’anno siano due giorni di divertimento, allegria, voglia di stare insieme e solidarietà”.

Prima di addentrarsi nel programma della due giorni, il direttore di Cantina Valtidone, Mauro Fontana, ha voluto sottolineare come “l’azienda abbia sempre puntato molto sul vino novello, che noi produciamo da uva Pinot nero, cosa che ci permette di avere un vino da degustare intatto nei suoi sapori e colori anche per diversi mesi, anche fino all’estate”. “E’ una festa del Picchio Rosso importante – ha proseguito Fontana – perché quest’anno più che mai occorre verificare il lavoro in Cantina dopo una vendemmia che è stata sicuramente impegnativa, a causa del calo della quantità delle uve dovuto alla siccità estiva e alle gelate dello scorso inverno. La qualità delle uve è alta e quindi siamo molto fiduciosi per la nostra produzione, a partire dal vino novello Picchio Rosso”.

Gli appuntamenti della due giorni si apriranno sabato 4 novembre, alle ore 10.30, con le premiazioni della seconda edizione del concorso promosso da Cantina Valtidone per tutte le scuole piacentine, chiamate quest’anno a realizzare uno spot o uno slogan capace di esaltare la produzione vitivinicola della cooperativa valtidonese. Le 15 classi finaliste, dopo aver presentato i propri elaborati davanti alla giuria lo scorso settembre, scopriranno la classifica finale e si vedranno attribuite il contributo che Cantina Valtidone stanzia come sostegno alle attività didattiche.

Alle ore 12.00 il momento clou con il primo brindisi con il vino novello Picchio Rosso insieme ai 220 soci della Cantina, agli ospiti, agli amici e alla presenza del Prof. Luigi Cavanna di AMOP (Associazione Malato Oncologico di Piacenza) a cui anche quest’anno saranno devolute le offerte raccolte nel corso del fine settimana. Madrina d’eccezione del Picchio Rosso 2017 sarà la nutrizionista Evelina Flachi, presenza fissa tra l’altro della trasmissione “La prova del cuoco” su RAI 1.

Ancora tanti eventi nel pomeriggio – con il truccabimbi, i giochi di fantasia e la tombolata – e la domenica, quando sarà allestito negli spazi della cantina (dalle 10, con spettacoli ogni ora) il planetario didattico che permetterà a bambini e non di andare scoperta dell’universo. Alle 14.30, invece, sarà la volta del Comic Show, animazione interattiva per bambini grazie al Comic club e per finire, dalle ore 17.00 spazio all’aperitivo in musica con DJ Maurizio Popi.
Per entrambe le giornate sarà possibile degustare i piatti tradizionali della cucina locale, dai tortelli con la coda al batarò e visitare gli stabilimenti della Cantina Valtidone con un percorso guidato che terminerà con una degustazione di alcuni dei vini dell’azienda.

Oltre ai rappresentanti della Cantina, alla conferenza stampa sono intervenuti gli attori protagonisti degli eventi che animeranno la due giorni di festa, a partire da Graziano Arlenghi e Marco Burzi di Comic Show, i quali hanno ringraziato per l’invito annunciando “uno spettacolo di puro divertimento, sia per grandi che per bambini, con uno sketch-tormentone ideato appositamente per il Picchio Rosso”. Come appositamente per la festa di Cantina Valtidone saranno ideati i cocktail a base di vino novello serviti dal sommelier Abies de La Fenice di Castel San Giovanni, che dalle 17.00 di domenica 5 novembre accompagneranno la musica di DJ Popi: “Sarà uno spettacolo di musica e intrattenimento per tutti i gusti – ha annunciato il noto dj Maurizio Popi, collaboratore tra l’altro di Radio Deejay – Negli splendidi spazi della Cantina balleremo e canteremo con i ritmi della musica revival e contemporanea.

Sia il vino che la musica sono due elementi fondamentali di convivialità e di gioia di stare insieme, quindi invito tutti a venire in Cantina Valtidone, che è tendenza senza paragone”.
La festa del vino novello Picchio Rosso è gemellata quest’anno con Cioccolandia, la manifestazione dedicata al cioccolato che si tiene a Castel San Giovanni sabato 4 novembre. Presenti in conferenza stampa alcuni rappresentanti della Pro Loco di Castel San Giovanni che organizza l’evento, a partire dal Presidente Sergio Bertaccini: “La collaborazione con Cantina Valtidone diventa quest’anno ancora più stretta. Durante Cioccolandia, sabato 4, ci sarà la possibilità di degustare a Castel San Giovanni il vino novello e tutti i vini della Cantina, mentre qui a Borgonovo ci saranno anche alcune nostre delizie di cioccolato. Come Pro Loco puntiamo molto sulla promozione del territorio, cosa che si può fare unendo le forze di questa vallata, come stiamo cercando di fare in questa occasione”.




La guardia di finanza arresta pericoloso latitante albanese in centro città

I finanzieri del comando provinciale di Piacenza hanno localizzato e catturato, in pieno centro cittadino, un pericoloso latitante pluri-pregiudicato di nazionalità albanese, latitante da circa 6mesi.
L’uomo, senza fissa dimora e privo di un’occupazione stabile, doveva scontare una pena residua di 1 anno e 2 mesi di reclusione a seguito di una condanna di 6 anni inflitta dalla procura della Repubblica di Firenze per cumulo di pene derivanti da diverse condanne per i reati di tentato omicidio, sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate mediante utilizzo di armi, evasione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’arrestato era anche stato colpito da un provvedimento di espulsione, che aveva ignorato rientrando in Italia clandestinamente.
Nei giorni scorsi militari del nucleo di polizia tributaria, durante una lunga attività di appostamento, lo hanno atteso e fermato all’uscita di un’abitazione ove viveva con la compagna. Alla richiesta dei documenti l’uomo non opposto particolari resistenze, ma ha mostrato evidenti segni di insofferenza ed ansia. E’ stato così condotto in caserma dai “baschi verdi” per ulteriori riscontri e approfondimenti investigativi. Ll’esame delle impronte digitali ha confermato la sua identità ed è stato così arrestato e condotto in carcere. Si tratta del terzo latitante catturato dalle fiamme gialle piacentine dall’inizio dell’anno.




Anche a Piacenza le finte e-mail di Enel. Attenzione si tratta di una truffa

A seguito di segnalazioni di mail dal contenuto ingannevole anche a Piacenza, inviate da un indirizzo email solo all’apparenza riferito ad una società del gruppo Enel, l’azienda ha avviato tutte le azioni necessarie per la tutela dei clienti e delle società del gruppo.

Il destinatario riceve una finta bolletta apparentemente proveniente da “Enel Energia”, dall’indirizzo no_reply.enelenergia@enel.com. Le mail contengono in allegato un file che, se aperto, è in grado di scaricare e installare un software malevolo (malware) che può consentire agli attaccanti di prendere il controllo dei dispositivi infettati ed eventualmente di propagarsi, attraverso la rete, anche ad altri dispositivi interconnessi.

Queste e-mail non sono state inviate né da società del Gruppo Enel né da società da essa incaricate. Si tratta di un tentativo di raggiro simile a quelli più volte denunciati da altre aziende e istituti finanziari.

Le procedure aziendali non prevedono in alcun caso la richiesta di fornire o verificare dati bancari e/o codici personali attraverso link esterni.

Enel ha già informato le autorità competenti e richiesto la chiusura dei siti malevoli.

L’azienda invita chiunque riceva una e-mail sospetta a non cliccare i link presenti all’interno dei testi, a non scaricare ed aprire allegati ed a verificare l’autenticità della richiesta attraverso i consueti canali di contatto: Punti Enel presenti sul territorio o i numeri verdi 800 900 800 per Enel Servizio Elettrico e 800 900 860 per Enel Energia.

 

 




Appuntamento con la storia di Pietro Armani, 96enne piacentino sopravissuto ai Gulag

Eccezionale evento per venerdì prossimo 3 novembre, alle 17,30, a Palazzo Galli della Banca di Piacenza. Pietro Amani, piacentino scampato ai Gulag, oggi novantaseienne e unico reduce italiano tuttora vivente, parteciperà alla presentazione del libro “Diario di prigionia” (pubblicato dalla Banca), dove lui stesso racconta la tragica esperienza dei tre anni di prigionia in Russia. Moderati dal giornalista Rai Stefano Mensurati, interverranno Francesco Bigazzi, autore del saggio “Il primo Gulag: le isole Solovki” e Dario Fertilio, scrittore e giornalista del Corriere della Sera. Nel corso della presentazione, Nando Rabaglia leggerà alcuni passi del Diario. L’evento sarà impreziosito dalla proiezione – per la prima volta in Italia – di due filmati d’epoca sugli italiani nei Gulag.

Pietro Amani, che vive alla porte di Piacenza città, era un fante dell’82° Reggimento Fanteria, Divisione Torino (la famosa Taurinense). Fu catturato il giorno di Natale del 1942 e liberato – dopo cammini nella neve a non finire e lavori forzati – nel settembre del ’45. Il viaggio di ritorno a casa durò circa tre mesi (in treno, via Berlino, Francoforte e Brennero); nel tratto italiano il prigioniero fu assistito dalla Croce Rossa di Piacenza. Nel Diario, Amani parla di alcuni compagni di prigionia: tra gli altri, il “ten. Girometta” di Castelsangiovanni, Lodovico Botti di Piacenza, Alfredo Trabucchi di Pontedellolio.

Il 96enne piacentino è l’unico sopravvissuto degli italiani dell’Armir fatti prigionieri in Russia e internati nel campo di concentramento di Karaganda (oggi nel Kazakistan). Un gulag vasto come la Lombardia e il Piemonte messi insieme. Gli internati vivevano in baracche di venti metri quadri in cui dovevano stare fino in venti, dormendo a turno sedute per terra o ammucchiate sui letti. Nel gulag, tra il 1931 e il 1960, passarono circa due milioni di prigionieri di 40 diverse nazionalità e si calcola che ben 500mila siano morti in prigionia. A Karaganda finirono circa 20mila militari italiani catturati dall’Armata Rossa durante la disastrosa ritirata. In Italia furono considerati dispersi, a parte le poche centinaia di fortunati che riuscirono a tornare miracolosamente a casa, come il nostro Pietro Amani, che a distanza di settant’anni sarà a Palazzo Galli, eccezionale testimone di una tragedia sconosciuta e da alcuni dimenticata.

L’ingresso all’evento è libero, con precedenza a chi si prenota (relaz.esterne@bancadipiacenza.it – tf. 0523/542357). Ai prenotati sarà fatta consegna della pubblicazione.

 




Alessandro Jachetti di Medici senza frontiere “indignato per la conferenza di Fiato”

Sulla conferenza di Lorenzo Fiato riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci da Alessandro Jachetti, medico d’urgenza, che ha collaborato con Medici senza frontiere ed è stato sulla Vos Prudence, nave ammiraglia dell’organizzazione umanitaria di stanza nel Mediterraneo, che ha raccolto migranti e profughi.

Gentile Direttore,

Leggo con estremo dispiacere che Piacenza, città già medaglia d’oro per la Resistenza e da sempre terra di ospitalità e accoglienza, sia arrivata a sponsorizzare un incontro pubblico di un’associazione xenofoba e razzista. Offrendo lo spazio nella Casa delle Associazioni, area comunale che dovrebbe promuovere l’inclusione e l’aggregazione, a un’iniziativa di un movimento di così basso valore morale e così discutibile come quella del gruppo neofascista di Generazione Identitaria, si manda un chiaro messaggio politico che non può lasciare indifferenti. Nessuno mette in discussione che in una democrazia tutti abbiano diritto di parola, del resto è anche per questo che i nostri Padri aderenti alla resistenza hanno combattuto, ma arrivare a offrire uno spazio comunale e garantire visibilità con la partecipazione di un assessore quale Luca Zandonella oltrepassa un limite importante che, in un tale momento storico, lascia l’amaro in bocca. Le scrivo indignato sia come cittadino cresciuto a Piacenza, che come medico che ha partecipato direttamente, nella scorsa primavera, alle attività di soccorso con una importante ONG nel Mediterraneo. Non solo le missioni di soccorso, nonostante l’iniziale clamore politico e popolare, sono risultate del tutto legali ed estranee a dinamiche oscure, ma è proprio la missione della nave C-Star di Generazione Identitaria che è finita inquisita a Cipro per “traffico illegale di esseri umani” per aver imbarcato personale irregolare e non dichiarato. Nonostante il tono che usano e le bugie che dicono, la loro missione è stata un vero fallimento, non solo non hanno mai provato a ostacolare le operazioni di soccorso, che ricordo essere sempre coordinate dalla guardia costiera e quindi passibili di reato in caso di intralcio, ma in un solo mese di navigazione hanno solo collezionato un’avaria, controlli delle autorità e rifiuti di attraccare da quasi ogni porto del Mediterraneo. Non proprio un bel successo, a prescindere da qualsiasi bugia il Sig. Fiato racconterà, e i dati sono ampiamente verificabili nelle fonti giornalistiche. Mi chiedo quindi se non fosse stato il caso, per onestà e trasparenza, organizzare un dibattito vero con un contraddittorio e non appoggiare un manifesto politico. Non è forse questo il ruolo di un’amministrazione comunale?  Fino a quando l’amministrazione comunale di Piacenza appoggerà eventi così discutibili, invece che spingere verso una corretta informazione dei propri cittadini? Quando, nella nostra lunga e importante storia, abbiamo smesso di essere giusti?

Cordiali saluti

Alessandro Jachetti




Preceduta da feroci polemiche si è svolta senza sorprese la conferenza di Lorenzo Fiato

Grande spiegamento di forze dell’ordine questa sera in occasione della conferenza di Lorenzo Fiato, presidente di Generazione Identitaria. L’incontro si è tenuto in una gremita saletta presso la Casa delle Associazioni in via Musso, zona San Lazzaro. Per ragioni di sicurezza parecchie persone non hanno trovato posto all’interno della struttura (non essendoci sufficienti posti a sedere). Gli esclusi hanno seguito, all’esterno, lo streaming video proposto, su Facebook, dal consigliere regionale leghista Matteo Rancan. 

La serata era stata organizzata da Luca Zandonella segretario della sezione cittadina della Lega Nord nonché assessore alla sicurezza del comune di Piacenza. Come è noto tantissime le polemiche che hanno preceduto la conferenza con Lorenzo Fiato, sfociate poi – nella notte fra mercoledì e giovedì – nell’affissione di alcuni manifesti che ritraevano lo stesso Zandonella con una svastica disegnata in fronte.

Il segretario provinciale del partito di Salvini, Pietro Pisani, in apertura di serata (vedi video qui sotto) ha definito i manifesti «ignobili, appesi da dei vigliacchi che nell’oscurità hanno agito perché hanno paura di dire cosa pensano. Preferiscono attaccare le altre persone, le idee, in maniera ignobile».

Luca Zandonella ha spiegato di aver ascoltato Fiato circa un mese fa a Sant’Angelo Lodigiano ed avendo trovato interessante il convegno di aver proposto all’esponete di Generazione identitaria la serata piacentina. «Sottolineo – ha detto Zandonella – a differenza di tante falsità che sono circolate in questi giorni che l’attività di Defend Europe non è mai stata quella di andare ad ostacolare il soccorso di persone ma di andare a controllare le attività delle ONG. Abbiamo visto proprio in questi ultimi giorni, ed in questi mesi, che alcune di queste associazioni sono state indagate per traffico di esseri umani».

Dopo un breve saluto di Andrea Crippa, coordinatore federale Movimento Giovani Padani, ha preso la parola Lorenzo Fiato. Chi si attendeva un intervento dirompente sarà rimasto deluso. Fiato ha infatti raccontato, in maniera quasi didascalica, la nascita del suo movimento in Italia e la campagna “Defend Europe” nonché i tanti problemi incontrati dalla nave C-Star durante la sua navigazione ostacolata nei porti di varie nazioni. Fiato ha spiegato che quella sua e di altri otto ragazzi under 30, a bordo della nave, è stata più che altro un’azione di “intelligence” per capire come si muovevano ed agivano le navi delle Ong ed ha raccontato quelli che a suo giudizio sono stati comportamenti scorretti tenuti – sotto i loro occhi – da parte della nave di una Ong in acque libiche. Fiato ha sottolineato come siano probabili complicità fra alcune delle Ong e gruppi di trafficanti Libici e come vi sia ancora molto da scoprire al riguardo.

Lorenzo Fiato, Generazione identitaria, l’operazione “Defend Europe” possono essere, in piena legittimità, contestati e contestabili da parte di chi non ne condivide idee, pensieri e riferimenti culturali. Allo stesso modo per Fiano resta legittimo esprimere le sue idee.

Comunque sia quanto visto ed ascoltato a San Lazzaro non sembrerebbe sufficiente a spiegare la levata di scudi che ha preceduto l’incontro piacentino. Non per nulla delle conferenze tenute da Fiato, in altri città d’Italia, si trovano scarse tracce sui giornali e gli incontri non sembrano aver suscitato particolari polemiche.

Il video del segretario provinciale della Lega Pietro Pisani




Lettere di Verdi. Piacenza “non molla la presa” e si candida ad ospitarle

Come abbiamo scritto ieri il Ministero dei Beni Culturali ha acquistato con una trattativa privata le lettere scritte da Giuseppe Verdi al suo librettista.Il tema ora diventa quello della destinazione di questi preziosi carteggi. Piacenza si candida nuovamente ad ospitare le lettere del maestro che con la nostra città e provincia ebbe fortissimi legami. Purtroppo però come “concorrente” c’è l’agguerrita Parma che peraltro su tutta la questione dell’asta si è mossa prima ed in maniera più massiccia. Soprattutto a Parma esiste l’Istituto nazionale di studi verdiani che secondo molti bene informati potrebbe proprio essere il luogo a cui il ministro Franceschini destinerà le lettere.

In ogni caso bene fa Piacenza a tentarci comunque, come ha reso noto l’amministrazione con il seguente comunicato:
Il sindaco Patrizia Barbieri e la Giunta comunale comunicano che il Ministero ha acquisito il patrimonio documentale di Giuseppe Verdi, relativo alla corrispondenza del grande compositore con il librettista Salvatore Cammarano, tant’è che oggi non è andato all’asta: “Come auspicato – spiega il sindaco – il Ministero ha evitato che Sotheby’s di Londra oggi mettesse all’asta materiale inedito, di grande importanza per nuovi studi sull’opera e sulla figura di Verdi”.

Prosegue il primo cittadino: “Si tratta di un primo passo che l’assessore Polledri, a nome dell’Amministrazione comunale, aveva sollecitato nei giorni scorsi, anche se ora sarebbe opportuno che questi documenti, dopo un percorso di restauro che li renda idonei all’esposizione, potessero far parte di un patrimonio pubblico ed essere ammirati da tutti. L’auspicio è che ciò possa avvenire a Piacenza, e il nostro impegno come Giunta proseguirà in tal senso. Non solo perché nella nostra città vi sarebbero diversi spazi adeguati a valorizzare queste preziose e prestigiose lettere, ma per lo storico legame tra il territorio piacentino e Giuseppe Verdi. Spero che possa esserci un confronto costruttivo con il Mibact proprio su questo tema”.




Assenteismo in Comune: 10 licenziamenti, 32 sospensioni dal servizio, 3 archiviazioni

Conclusi i lavori dell’Ufficio Provvedimenti Disciplinari: dieci i licenziati, 32 sanzionati, tre archiviati e due in attesa del procedimento penale

Si sono conclusi oggi, in coincidenza con la scadenza dei termini, i lavori deIl’Ufficio Procedimenti Disciplinari (UPD) del Comune che erano iniziati il 28 giugno scorso, giorno in cui il Gip presso il Tribunale di Piacenza fece pervenire all’Amministrazione la propria ordinanza relativa ai fatti di assenteismo di 49 dipendenti.
L’istruttoria condotta dalI’Udp ha comportato un lungo ed impegnativo lavoro di analisi dei documenti e di corrispondenza elettronica, audizioni di persone informate sui fatti, oltre a quelle di tutti i dipendenti interessati, assistiti dai loro avvocati, ed il successivo vaglio delle memorie di difesa prodotte dai legali.
All’esito del lavoro, le conclusioni sono confluite in:
– 3 archiviazioni del procedimento per assenza di elementi disciplinari;
– 2 procedimenti sospesi, in attesa della definizione del procedimento penale;
– 32 sanzioni conservative del posto di lavoro, con sospensione dal servizio e dall’erogazione dello stipendio da un minino di 5 giorni a un massimo di 4 mesi, cui sono conseguiti anche diversi trasferimenti o cambi di mansione;
– licenziamento di 10 dipendenti.
In uno dei casi più gravi, il dipendente è andato in pensione appena dopo i fatti accertati dall’Autorita giudiziaria e il Comune richiederà i danni sia materiali che d’immagine nelle dovute sedi. Rispetto ai dirigenti e alle posizioni di responsabilità ai vertici delle strutture interessate, alla scadenza del mandato amministrativo, nessuno di costoro ha visto rinnovata la propria posizione e i dirigenti delle strutture interessate sono stati tutti sostituiti.
L’esito del lavoro deve ora essere trasmesso alla Corte dei Conti, che ne ha già fatto richiesta e al Dipartimento della Funzione Pubblica. II lavoro è stato svoIto dai componenti dell’Upd, avv. Elena Vezzulli, dott. Ermanno Lorenzetti e dott. Laura Bossi, supportati all’occorrenza dai membri supplenti, dott. Manuela Moreni, dott. Antonio Rubino e dott. Giuseppe Morsia.




Dal 15 novembre obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo sulle strade della provincia

Dal 15 novembre scatta su tutte le strade provinciali l’obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo. Lo stabilisce l’apposita ordinanza della Provincia di Piacenza, che in particolare, precisa:

“1 – i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote e i motoveicoli a due ruote, nel periodo compreso fra il 15 novembre 2017 e il 15 aprile 2018, possano circolare sui tratti stradali di competenza della Provincia di Piacenza ubicati esternamente ai centri abitati solo se provvisti, a bordo, di dispositivi antisdrucciolevoli omologati, o, in alternativa, muniti di pneumatici invernali omologati per la marcia su neve e ghiaccio e adeguati al tipo di veicolo in uso;

2 – che, in caso di presenza di neve o ghiaccio sulla strada, i veicoli di cui al punto 1, qualora privi di pneumatici invernali, siano obbligati a montare, in corrispondenza dei tratti interessati da tale presenza, i dispositivi antisdrucciolevoli tenuti a bordo ai sensi di quanto disposto al punto 1 stesso;”

In caso di presenza di neve o ghiaccio sulla strada, i veicoli privi di pneumatici invernali sono obbligati a montare le catene tenute a bordo. I ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, invece, possono circolare solo in assenza di neve o ghiaccio sulla superficie viabile e di fenomeni nevosi in atto. Il provvedimento è adottato allo scopo di tutelare la pubblica incolumità, la sicurezza della circolazione e il regolare espletamento dei servizi di pubblica utilità.

L’ordinanza verrà inviata a tutti i Comuni del territorio e anche a quelli delle Province limitrofe e sarà cura dei tecnici e degli operatori stradali della Provincia provvedere alla conforme collocazione della segnaletica stradale. Per i trasgressori sono previste le sanzioni indicate dal Codice della Strada; l’eventuale inosservanza, da parte del conducente, dell’ordine impartito dai soggetti preposti ai servizi di polizia stradale di fermarsi o di proseguire la marcia con l’osservanza di specifiche cautele comporterà inoltre la decurtazione di tre punti dalla patente di guida.

Si forniscono di seguito alcune precisazioni di legge in merito ai requisiti tecnici dei pneumatici invernali.

I pneumatici invernali, secondo l’unica definizione utilizzata Nuovo Codice della Strada e ripresa nell’Ordinanza della Provincia, per essere considerati tali, devono riportare, fra le altre sigle e numerazioni, le lettere “M+S” (o simili, come, a titolo esemplificativo: MS, M-S, M/S, M:S).

Altri simboli, come quello del ghiaccio o del profilo montuoso, sono meramente facoltativi. Il codice di velocità dei pneumatici invernali deve essere “Q” o superiore.

Qualora il codice di velocità dei pneumatici invernali sia inferiore a quello prescritto dalla carta di circolazione del veicolo in via ordinaria, l’uso di tali pneumatici è consentito esclusivamente fra le date stabilite dall’Ordinanza, con la tolleranza di un mese, sia prima dell’inizio che dopo il termine del periodo indicato. Qualora, invece, il codice di velocità dei pneumatici invernali sia conforme a quello indicato sulla carta di circolazione in via ordinaria, l’utilizzo dei pneumatici “M+S” è consentito durante l’intero arco dell’anno.

In merito all’utilizzo dei “dispositivi antisdrucciolevoli omologati” (normalmente costituiti da catene da neve), l’Ordinanza precisa che il montaggio è prescritto almeno sulle ruote motrici, mentre i pneumatici invernali devono essere montati su tutte le ruote del veicolo (Determinazione Dirigenziale n. 1021 del 26.10.2017).




L’immigrazione protagonista dell’incontro “Attraverso il mare”

E’ stata presentata stamane una interessante iniziativa intitolata “Attraverso il Mare” promossa da Csv Svep, Associazione La Ricerca, opera Pia Alberoni. Si terrà sabato 4 novembre, presso la Sala Arazzi del Collegio Alberoni, a partire dalle 10 e sarà aperta al pubblico. Al centro dell’incontro il tema gli sbarchi e l’immigrazione. Interverranno come relatori Giangiacomo Schiavi, giornalista ed editorialista del Corriere della Sera, Piero Bartolo, medico siciliano che dal 1992 si occupa delle prime visite ai migranti che sbarcano a Lampedusa, autore, con il figlio Giacomo, del libro “Lacrime di sale – La mia storia quotidiana di medico di Lampedusa fra dolore e speranza”, Lorenzo Bianchi, inviato del Resto del  Carlino online  che venne fatto prigioniero dalla guardia repubblicana irachena durante la guerra del Golfo e Benedetta Capelli, giovane ostetrica piacentina che ha preso parte alla missione umanitaria di Help for Life Onlus.

La mattinata sarà aperta con alcune sequenze tratte dal documentario “If I close my eyes” di Francesca Mannocchi reporter freelance

Parteciperanno quattro redazioni scolastiche dell’istituto Romagnosi, dell’ISII Marconi, dei licei Colombini e Cassinari oltre a due classi del liceo Mattei di Fiorenzuola e di un liceo scientifico di Parma.

L’evento è legato alla mostra “Attraverso” in corso al collegio Alberoni fino al 5 novembre