Rapporto Ismea: Piacenza 12° in Italia per produzione del comparto Food

Presentato ieri a Roma il Rapporto Ismea Qualivita sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane DOP IGP STG, che analizza annualmente i più importanti fenomeni socio-economici del comparto della qualità alimentare certificata.

A livello nazionale il primato mondiale dell’Italia si rafforza per numero di prodotti DOP IGP con 818 Indicazioni Geografiche registrate a livello europeo. Il comparto esprime i risultati più alti di sempre anche sui valori produttivi con 14,8 miliardi di valore alla produzione e 8,4 miliardi di valore all’export. Dati che testimoniano una crescita del +6% su base annua e un aumento dei consumi nella GDO del +5,6% per le vendite Food a peso fisso e del +1,8% per il Vino. Anche il trend degli ultimi 10 anni mostra una crescita continua del sistema DOP IGP che ha così affermato il proprio peso economico nel Paese fino a rappresentare l’11% dell’industria alimentare e il 22% dell’export agroalimentare nazionale (nel 2015 era il 21%). Il Sistema delle DOP IGP in Italia garantisce qualità e sicurezza anche attraverso una rete che, alla fine del 2017, conta 264 Consorzi di tutela riconosciuti dal Mipaaf e oltre 10mila interventi annui effettuati dagli Organismi di controllo pubblici.

EMILIA ROMAGNA E PIACENZA

A livello nazionale, si nota che il valore complessivo alla produzione del comparto Food, pari a 6,6 miliardi di euro nel 2016, si concentri prevalentemente nelle regioni del Nord: Piacenza risulta 12°, mentre Parma, Modena e Reggio Emilia si accaparrano il primo, il secondo e il quarto posto, con Parma nettamente avanti rispetto al gruppone. Piacenza quarta a livello regionale, con Bologna, Ravenna, Ferrara, Forlì e Rimini nettamente indietro. La nostra Regione si classifica prima in tutta Italia per impatto territoriale Food DOP IGP (dati 2016) 

Per quanto concerne la produzione di formaggi ci classifichiamo al 9°posto nazionale, con Parma, Reggio Emila e Modena nella Top 5.

“A livello territoriale i distretti con maggiore impatto delle filiere certificate DOP IGP si concentrano nella “Food Valley” emiliana (Parma, Piacenza, Modena), in Lombardia e nel nord-est (Trentino, Friuli Venezia Giulia) e in varie zone del centro Italia (Toscana, Umbria e Lazio)”.

L’Emilia Romagna non ha eguali nei prodotti a base di carne, nei primi 10 posti ci sono ben 6 città emiliane (Piacenza 6° a livello nazionale). Ma il vero settore in cui Piacenza primeggia è il vino: sul valore di produzione pari a 111 milioni della Regione (ottava in Italia), Piacenza contribuisce con 20 milioni, battuta solo da Modena (26 milioni).

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Ryan Amoroso firma per l’Assigeco Piacenza

L’Assigeco Piacenza comunica di aver sottoscritto un contratto sino al termine di questa stagione con l’ala/pivot Ryan Amoroso.

Classe 1985, 205 centimetri di altezza, americano, con passaporto italiano, nativo di Burnsville (Minnesota), Amoroso è un giocatore solido che fa dell’energia e della propensione a rimbalzo le sue doti principali, potendo contare anche su un buon tiro dalla media distanza.

Per Amoroso si tratta di un ritorno a Piacenza dove aveva già vestito la maglia della Morpho nella stagione 2011-2012, nell’allora Lega Due.

In carriera Ryan, ha giocato principalmente in Italia vestendo le maglie di Imola, Morpho Piacenza, Basket Nord Barese, Mantova e, nella passata stagione, di Forlì; disputando anche un paio di stagioni nel massimo campionato islandese allo Snæfell e nella LigaA argentina con il Ferro Carrill Oeste e, in questa prima parte di stagione, al Comunicaciones Mercedes dove ha viaggiato ad una media di 13,5 punti e 8,7 rimbalzi a partita. Queste le sue prime dichiarazioni dopo la firma con l’Assigeco Piacenza: “Sono molto contento di tornare a Piacenza e giocare di nuovo con Passera e Infante a distanza di 7 anni! Piacenza ha dei tifosi molto fedeli che mi hanno sempre seguito anche nel resto della mia carriera. Sarà bello poter tornare a giocare di fronte a loro”.

CARRIERA

2009-2010 Aget Imola (Lega Due)

2010-2011 Ungmennafelagio Snaefell (Islanda – Express League)

2011-2012 Morpho Basket Piacenza (Lega Due)

2012-2013 Ungmennafelagio Snaefell (Islanda – Dominos League)

2013-2014 Basket Nord Barese (Lega Due Silver)

2014-2015 Dinamica Generale Mantova (Lega Due Gold)

2015-2016 Ferrocarril Oeste Capital Federal (Argentina – LigaA)

2016-2017 Unieuro Forlì (Serie A2)

2017-2018 Comunicaciones Mercedes (Argentina – LigaA)

 




Cosa sono i Bitcoin? Un convegno della Banca di Piacenza cerca di entrare nel dettaglio

Sono in assoluto i nuovi protagonisti delle cronache finanziarie dell’ultimo periodo, molti sono stati invasi da mail entusiastiche che promettevano guadagni facili in poco tempo. Ma cosa sono i Bitcoin? Il secondo appuntamento dell’ educazione finanziaria organizzato dalla Banca di Piacenza, andato in scena il 22 gennaio, cerca di sfatare miti e chiarire idee su questa nuova moneta, immateriale ed universale.

Gabriele Pinosa, consulente finanziario presso la Go Spa Consulting, è partito nella sua disamina da un articolo dell’Economist del 1988, in cui veniva prospettato che trent’anni dopo, ovvero oggi, ci sarebbe stata una moneta universale. Quasi una profezia. “Di solito la costruzione di una moneta è demandata a una Banca Centrale, il Bitcoin invece si può estrarre, il processo è assolutamente decentralizzato, e si genera da una serie di calcoli complessi”. Questo processo si chiama Mining, ed è possibile per pochissimi a livello mondiale. Ma c’è di più. “Il Bitcoin ha un valore massimo – sottolinea Spinosa -, diversamente dalle attuali valute. Si parla di 21 milioni di unità emettibili, ed è pensabile che saranno tutte in commercio tra 32 anni. Altra cosa importante, ogni transizione è visionabile attraverso un registro, il BlockChain, che punta all’assoluta trasparenza, infatti è possibile vedere non solo da dove provengono i Bitcoin nella transizione in essere, ma risalire fino alla prima emissione, risalendo la catena“. Questo sistema consente a tutti coloro che partecipano al sistema di essere a conoscenza delle transizioni e di validarle.

Pinosa avverte che comunque il valore di un Bitcoin utilizza come metro di paragone, almeno per ora, monete “fisiche”. “Per acquistare o vendere Bitcoin bisogna avvalersi di una piattaforma, Exchange, il cui ruolo è di far incontrare domanda e offerta. Esistono moltissime Exchange, ci sono tanti mercati per scambiarsi criptovalute, come sono anche chiamate, da qui deriva anche la volatilità dei Bitcoin”. Il valore della valuta dipende anche dalla solvibilità dell’Exchange in questione, la credibilità di queste piattaforme è fondamentale perchè la transizione da criptovalute a monete reali sia efficace.

Quali sono i rischi di un’investimento in Bitcoin? La già citata volatilità elevata, l’assenza di garanzie sull’affidabilità di un’Exchange, ma soprattutto “l’assenza di tutela legale in caso di frode”. Molti Stati del mondo si stanno attrezzando per “difendersi” da questa invasione di moneta virtuale: la Russia sta creando un criptorublo, Olanda e Danimarca sperimenteranno assieme la criptovaluta, anche il Giappone sta pensando a una propria criptovaluta, stesso discorso per la Corea del Nord, la Corea del Sud intende bloccare gli Exchange locali, mentre Germania e Francia presenteranno una proposta di regolamento delle criptovalute per il G20 di Buenos Aires a marzo 2018.

Una cosa è sicura, il Bitcoin divide, in tutti i sensi. 

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Giardini Margherita: sempre peggio

Siamo tornati a distanza di alcuni giorni ai giardini Margherita per vedere la situazione e per capire se qualcuno fosse intervenuto per ripulire le situazioni più evidenti.

Le foto sono state scattate fra venerdì scorso ed oggi e mostrano uno stato delle cose, se possibile, peggiore di quella già testimoniato su queste pagine.

Emblematica la colonna su cui è posizionata la statua del poeta Carella. In questo caso alla originaria popò di cane (ch avevamo fotografato e che nel frattempo si è fatta secca) se ne è aggiunta una seconda. Evidentemente il granito … stimola!

Tutta l’area è piena di cartacce, bottiglie di birra (alla faccia del divieto di consumare alcolici), lattine ed anche lenzuola e brandine (perché dopo una bella bevuta non c’è nulla di meglio di una comoda siesta).

All’innegabile inciviltà dei frequentatori si aggiunge l’inesistente (o inefficace) manutenzione e pulizia di prati e vialetti.

Più di tante parole raccontano gli scatti che potete vedere nella galleria fotografica sottostante.

 




Rancan: “Ripulire i boschi per prevenire gli incendi”

– «La Regione Emilia Romagna predisponga con urgenza un piano di manutenzione e pulizia delle aree boschive del Piacentino che lo scorso dicembre hanno subito gli effetti disastrosi del gelicidio».

È la richiesta del consigliere regionale Matteo Rancan della Lega a seguito di un rapporto dei Carabinieri che informa di un potenziale ed elevato rischio di incendi, nei prossimi mesi estivi, dovuto alla grande quantità di rami secchi depositati al suolo e sulle chiome degli alberi. L’esponente del Carroccio, che sul tema ha presentato oggi un’interrogazione all’Assemblea legislativa, domanda inoltre quali azioni l’ente intenda intraprendere al fine di ridurre tempestivamente e drasticamente il pericolo dei roghi nei boschi.

«Esperti agronomi – sostiene Rancan – hanno sottolineato l’estrema pericolosità di questo accumulo di fronde secche, un ammasso che normalmente si accatasta nel giro di alcuni anni. Tali criticità trovano ulteriore aggravamento dal fatto che accanto a tali aree boschive si trovano immobili, fabbricati e centri abitati, esponendo quindi al rischio di incendio anche gli abitanti. Pertanto – insiste il consigliere -, è necessario mettere in campo quella che è considerata la miglior forma di prevenzione dagli incendi boschivi, cioè la manutenzione delle aree forestali, andando a eliminare gli accumuli di sterpaglia secca e potando le piante lacerate che risultano quindi più esposte all’azione dei parassiti».




I sindacati dei pensionati chiedono di prorogare i bus gratuiti per gli over 65

La scadenza molto ravvicinata per la consegna della certificazione ISEE, fissata per il 31 gennaio, al fine di poter usufruire gratuitamente del trasporto pubblico attraverso SETA, mette in forte difficoltà proprio quei pensionati più economicamente più deboli (con valore ISEE inferiore a 15mila euro) che sono da agevolare: è a tutti noto, infatti, che le procedure burocratiche per l’ottenimento della certificazione, non sono semplici, e i patronati già sono impegnati in svariate attività di assistenza, quindi impossibilitati ad assistere in tempi molto brevi un’ampia platea di aventi diritto.

All’amministrazione del Comune di Piacenza, e in particolare all’assessore ai servizi sociali Federica Sgorbati, chiediamo quindi di prorogare, per causa di forza maggiore, almeno fino al 28 febbraio la scadenza della presentazione della certificazione per avere l’esonero dal pagamento del servizio di trasporto pubblico a favore dei pensionati ultrasessantacinquenni meno abbienti.

SPI CGIL (Luigino Baldini)
FNP CISL (Aldo Baldini)
UIL PENSIONATI (Luigi Cella)




La Bella e la Bestia, fiaba danzata su musiche di Čajkovskij domenica 28 gennaio al Teatro Municipale con il Malandain Ballet Biarritz

Danza da fiaba anche per il nuovo appuntamento della Stagione dedicata al balletto della Fondazione Teatri di Piacenza. Dopo il successo de Lo Schiacchianoci, arriva sul palcoscenico del Teatro Municipale domenica 28 gennaio alle ore 16 l’incanto di un’altra favola amatissima, sulle musiche di Čajkovskij: La Bella e la Bestia, creazione del Malandain Ballet Biarritz, con le coreografie di Thierry Malandain.

Lo spettacolo per 22 danzatori è stato presentato in anteprima al Teatro dell’Opera di Versailles e ha debuttato in prima mondiale alla Biennale della Danza di Lione nel 2016, ottenendo consensi unanimi: “una coreografia di toccante bellezza”, l’ha definito Le Figaro.

Come tutti i lavori di Thierry Malandain, il coreografo neoclassico più talentuoso di Francia che dà il nome alla compagnia di Biarritz, questa versione de La Bella e la Bestia è un raffinato balletto di chiara matrice neoclassica e si ispira alla versione surrealista del film del 1946 di Jean Cocteau.

La messa in scena è minimalista e rigorosa, permeata di un alto grado di simbolismo in cui la Bella incarna l’animo umano e le sue fragilità, mentre la Bestia rappresenta la forza vitale e gli istinti primordiali. Solo alla fine del confronto, potrà esserci una sintesi dei due opposti e naturalmente un lieto fine, come si conviene ad una fiaba.

“Nella nostra versione – racconta Malandain – la Bestia finalmente libera sposerà la Bella in una giornata di sole splendente, entrambi abbagliati dallo splendore del bello sulla ridente menzogna del caso”.

In questa visione tutta protesa sulla danza, Malandain ci accompagna dunque lungo un racconto iniziatico che ha per scopo quello di risolvere la dualità dell’essere. La coreografia è sottolineata dalle sinfonie di Čajkovskij, compositore fra i più amati dal coreografo francese: ad accompagnare i danzatori in scena saranno infatti le note della Sinfonia n.6 op74 Patetica, La Valse da Eugene Onegin, la Sinfonia n.5, e Hamlet overture-fantasia, Op. 67.

Thierry Malandain è autore di una sessantina di coreografie ormai entrate a far parte del repertorio di numerose compagnie, e anche le sue incursioni nel teatro lirico risultano importanti. Ha ottenuto molteplici riconoscimenti: nel 2009 è nominato ufficiale delle Arti e delle Lettere , nel 2012 riceve il Grand Prix – categoria danza – da parte del Syndicat de la Critique Théâtre, Musique et Danse . Nel 2013 debutta all’Opéra Royal de Versailles la sua rilettura di Cenerentola rispettando la partitura di Serge Prokofiev, produzione che gli permetterà di ricevere, nel 2014 a Berlino, il premio Taglioni European Ballet Award come miglior coreografia dell’anno.

Il Centre Chorégraphique National/Ballet Biarritz è stato inaugurato nel settembre del 1998, affidato a Thierry Malandain. Oltre alla missione creativa, di diffusione e sensibilizzazione, il Centre è aperto al lavoro di altri coreografi, accoglie compagnie in residenza e promuove scambi con i protagonisti della cultura. Il Ballet Biarritz è composto da 22 danzatori permanenti; è una compagnia i cui interpreti provengono tutti da una formazione accademica classica ma che le creazioni di Thierry Malandain rendono moderni.

Per informazioni e biglietti: Biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza

tel. 0523.492251 biglietteria@teatripiacenza.it. – www.teatripiacenza.it




Seminario di informatica musicale all’Urban Hub di Piacenza

Prosegue presso la sede di Urban Hub in via Alberoni 2, il ciclo di incontri del Music Lab, il laboratorio dedicato all’innovazione musicale del Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza volto a creare opportunità imprenditoriali nell’ambito della produzione video e musicale attraverso i nuovi corsi “Tecnico del suono”, “Musica applicata” e “Musica elettronica”. Il ciclo di incontri è pensato per dare ai giovani musicisti o agli appassionati di musica informazioni su temi quali la conoscenza dei software musicali più avanzati, la manutenzione dei propri strumenti, l’autopromozione e la conoscenza giuridica relativa all’avviamento della professione.

Il prossimo incontro, “Dorico | Cubase- seminario di informatica musicale”, in programma mercoledì 24 gennaio alle ore 15.30, sarà a cura di Franco Fraccastoro, product specialist, education development e international producer (Steinberg Media Technologies Gmbh – Yamaha Corporation), che mostrerà tutte le nuove funzioni per il mix e la produzione di Cubase 9.5. La seconda parte dell’evento sarà dedicata a Dorico, il software di notazione di nuova generazione, pensato per un nuovo modo di lavorare con la scrittura musicale e ad una breve presentazione di WaveLab 9.5. L’incontro si concluderà con una sessione di domande e risposte.

Il ciclo di incontri si concluderà con il workshop “Oltre il talento: seminario di comunicazione e di autopromozione artistica” a cura di Roberto Bevilacqua mercoledì 14, 21 e 28 febbraio, dalle ore 10 alle 13. Per informazioni e conferma presenza è possibile contattare lo Sportello Startup Piacenza, presso l’Urban Hub in via Alberoni 2, tel. 0523.492331 email: info@urbanhub.piacenza.it oppure dapelo.riccardo@conservatorio.piacenza.it.

 




Costituita la Commissione di controllo. Le opposizioni (salvo i 5 Stelle) scelgono di restare fuori

Nei giorni scorsi, con decreto del presidente del Consiglio comunale, è stata ufficialmente costituita la “Commissione speciale con funzioni di garanzia e controllo sull’attività politico-amministrativa dell’ente, nonché su istituzioni, aziende, consorzi, società per azioni ed enti concessionari”. Questi i consiglieri comunali designati: Nelio Pavesi (Lega Nord Salvini), Sergio Pecorara (Per Piacenza Forza Italia Berlusconi), Nicola Domeneghetti (Fratelli d’Italia – An per Barbieri), Antonio Levoni (Liberali Piacentini) e Andrea Pugni (Movimento 5 Stelle).

I capigruppo dei gruppi consiliari “Partito Democratico”, “Piacenza più Rizzi sindaco”, “Liberi” e “Piacenza in Comune Rabuffi sindaco” hanno comunicato di non voler designare, come componente della Commissione, alcun loro rappresentante.




Memorie: Alleanza 3.0 lancia una raccolta di libri per ragazzi per non dimenticare la Shoah

Coop Alleanza 3.0 in occasione della “Giornata della memoria” lancia “Memorie” – una raccolta di libri per i ragazzi – in collaborazione con Librerie.coop e Doppiozero. L’iniziativa ha coinvolto dieci scrittori che hanno accettato l’invito a indicare altrettanti libri da proporre alla lettura, specialmente ai più giovani.  Ogni scrittore ha infatti declinato, attraverso la rosa dei testi scelta, la sua idea di memoria, in un periodo in cui favorire la memoria storica del XX secolo – specie degli avvenimenti di cui ancora oggi i segni sono visibili – è sempre più importante per la comunità.

“Memorie” si terrà il 27 gennaio. Questa data è stata scelta per ricordare – come recita il testo della legge del 20 luglio 2000 – la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, ma anche chi, anche in campi e schieramenti diversi, si è opposto al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, ha salvato altre vite e protetto i perseguitati.

 L’iniziativa

Il 27 gennaio in 67 negozi della Cooperativa – dal Friuli Venezia Giulia, passando per l’Emilia Romagna e fino alla Sicilia – ed in tutte le 37 Librerie.coop sarà possibile per i soci e i consumatori portare da casa o scegliere di acquistare uno o più testi e consegnarli ai volontari al banco presidiato dei negozi in cui è attiva l’iniziativa. I libri raccolti saranno donati alle scuole, biblioteche e istituzioni individuate sul territorio, per costruire una piccola “biblioteca della memoria”.

A Piacenza

Partner dell’iniziativa sono Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia), Libera e Arci Piacenza. Nel piacentino l’iniziativa coinvolgerà l’ipercoop Gotico dove in galleria – in collaborazione con Arci Piacenza e Libera Piacenza –  nello spazio di Librerie.coop, si terranno letture di brani della selezione dei libri. È disponibile online l’elenco dei punti vendita aderenti all’iniziativa.

Gli scrittori e i libri suggeriti

I libri sono stati proposti da 10 scrittori: Nicola Lagioia, Marco Belpoliti, Sandro Veronesi, Valerio Magrelli, Ermanno Cavazzoni, Eraldo Affinati, Alessandra Sarchi, Maria Nadotti, Grazia Verasani, Nadia Terranova.  I titoli da donare sono: il “Diario” di Anne Frank, “Se questo è un uomo” di Primo Levi, “I sommersi e i salvati” di Primo Levi, “L’amico ritrovato” di Fred Uhlman, “L’Istruttoria” di Peter Weiss, “Perché gli altri dimenticano” di Bruno Piazza, “Auschwitz spiegato a mia figlia” di Annette Wieviorka, “Maus” di Art Spiegelman, “Una questione privata” di Beppe Fenoglio e “L’Isola del tesoro” di Robert Louis Stevenson.  A questi 10 titoli si aggiunge anche un 11esimo: “Il bambino con il pigiama a righe” di John Boyne, che per l’occasione è stato stampato dalla casa editrice Bur in un’edizione speciale per Coop Alleanza 3.0 e Librerie.coop. Il libro è disponibile nei negozi in cui si svolge la raccolta al prezzo simbolico di 4,90 euro.