Sindacati soddisfatti per lo sciopero Amazon, lo Strike Friday

Quello di oggi è stato probabilmente il primo grande sciopero dell’e-commerce, del commercio 3.0. Uno sciopero non solo piacentino perché lo Strike Friday si è tenuto anche in Germania dove il Ver.di, il sindacato del settore dei servizi, ha proclamato lo stop in sei filiali Amazon, proprio in occasione del giorno più importante dell’anno per le vendite.

Su Castel San Giovanni resta l’incertezza sui numeri definitivi dell’adesione che ha visto incrociare le braccia soprattutto i  dipendenti stabili, con il badge blu ” il 60% mentre i dipendenti a chiamata, con i badge verdi hanno ovviamente preferito lavorare.  La protesta è incominciata davanti ai cancelli verso le 6. Qualche fischio ai colleghi che entravano ma nessun blocco di camion. Una protesta pacifica insomma.

Fiorenzo Molinari, segretario Filcams Cgil Piacenza si dichiara “molto soddisfatto” per la riuscita della prima protesta dei lavoratori Amazon in Italia.

“Abbiamo avuto adesioni che hanno superato il 50, arrivando vicine al 60%” dei dipendenti blue badge di Amazon (queli a tempo indeterminato). Per quanto riguarda i lavoratori green badge, ossia i “somministrati” dalle agenzie interinali nel capannone di Castel San Giovanni, il segretario Filcams Cgil Piacenza, precisa: “Sono lavoratori troppo ricattabili: oggi è troppo rischioso per loro fare questa iniziativa di protesta. Ma noi siamo qui fuori anche per loro, e per quelli che hanno deciso di lavorare”.

“Lo sciopero è un successo perché stiamo organizzando lavoratori in gran parte giovanissimi, che si avvicinano a questa modalità di lotta con molta prudenza – prosegue Molinari – Ci siamo arrivati dopo più di un anno di dialogo infruttuoso con l’azienda: dialogo sì, purché non si arrivi a nulla. Oggi, vedere le persone con il badge verde dimostrare la condivisione delle ragioni dello sciopero pur sapendo l’impossibilità di aderirvi in quanto, appunto, interinali, per noi è stata una grande soddisfazione. Questa è una mobilitazione paradigmatica dei rapporti di forza nel mondo del lavoro”.

Confermato l’incontro con l’azienda lunedì

Lunedì, è confermato l’incontro tra sindacati e Amazon a Piacenza. “Credo che i sindacati confederali arriveranno più forti all’appuntamento di lunedì – spiega Molinari – Oggi c’è molta energia, i lavoratori hanno capito che unendo le forze possono ottenere risultati concreti, che in ultima analisi vadano a migliorare l’organizzazione del lavoro e la qualità di vita dentro e fuori il magazzino di Amazon. Scardinare l’impostazione di Amazon che punta ad una totale dis-intermediazione tra azienda e singolo lavoratore, in Italia e nel mondo, è una filosofia che contrastiamo. I sindacati stanno facendo un lavoro serio, la proposta è sul tavolo, e lunedì ne discuteremo forti di questo sciopero”.

Sullo sciopero è intervenuta anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

“Siamo con i lavoratori di Amazon senza se e senza ma. La lotta per un lavoro  dignitoso e rispettoso dei diritti è giusta. È una lotta che non solo condividiamo ma che vogliamo sostenere in tutti i modi possibili. È una battaglia di civiltà, di solidarietà, di straordinaria importanza per il futuro di tutti i lavoratori, non solo italiani.” ha affermato Susanna Camusso che ha continuato dicendo  “Aver messo al centro delle loro richieste l’organizzazione del lavoro, la contrattazione dei parametri operativi, in definitiva gli algoritmi, è più che opportuno, è un atto di straordinaria intelligenza. Non è un caso se allo sciopero hanno aderito anche tanti altri stabilimenti in europa”.

“Amazon, come tante altre aziende – ha concluso i segretario generale della Cgil – deve capirlo, non saranno mai grandi se i lavoratori saranno sfruttati, non avranno un lavoro decente, non saranno trattati con dignità”.

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del sindacato FELSA CISL a firma della segreteria Nazionale e Regionale relativo allo sciopero Amazon di quest’oggi.

Da una azienda leader del mercato, che ambisce a essere monopolista del commercio online del futuro, ci aspettavamo più “eleganza” nel chiedere ai lavoratori somministrati se il giorno del black friday avrebbero partecipato allo sciopero.

Come organizzazione sindacale di rappresentanza dei lavoratori in somministrazione siamo convinti di aver aperto una breccia nelle coscienze e nella consapevolezza dei lavoratori temporanei.

Lo testimoniano i somministrati che si sono fermati al nostro presidio, facendoci domande, esprimendo le loro preoccupazioni e sostenendo la nostra azione, anche se costretti a entrare in azienda perché altrimenti “avrebbero perso il lavoro”.

Nonostante tutto, il riscontro e la partecipazione dei somministrati  allo sciopero vi e’ stata , e qui non si tratta di capire se pochi o tanti soprattutto viste le “premesse aziendali”  è il dato politico -sindacale che ha fatto e  fara’ la differenza dei giorni futuri all’interno dell’Hub piacentino.

Oggi e’ iniziato il cambiamento  di vedute anche per i lavoratori somministrati, saremo al loro fianco rivendicando contratti piu’ adeguati cercando di aprire il dialogo sulla durata dei contratti, sui premi di produzione, e sulla qualità del lavoro che deve esser ben diversa da quella attuale.

C’è urgente bisogno di sindacato in questa fase della storia dell’Umanità.

Come FeLSA CISL Emilia Romagna e FeLSA CISL Nazionale lanciamo un messaggio forte e chiaro, questo periodo sarà l’Avvento del sindacato in Amazon anche per i somministrati, infatti durante il periodo natalizio ci prepariamo a organizzare un recapito sindacale per i lavoratori temporanei proprio a Castel San Giovanni, dove poter dare informazione, assistenza, tutela e accesso alle prestazioni realizzate dalla contrattazione di settore in quanto il diritto e la tutela stessa dei lavoratori somministrati, che oggi piu’ che mai deve essere salvaguardato e questo lo si puo’ fare solo con la contrattazione del Sindacato

 




Laboratori di inglese “Lingue in… Comune”, raddoppiati da 5 a 10 a fronte delle numerose domande

Lunedì 27 novembre avranno inizio i laboratori di inglese “Lingue in… Comune”, a cura dei volontari di cittadinanza attiva, gratuiti per i cittadini partecipanti. A fronte delle 438 domande pervenute, il numero dei corsi è raddoppiato dai 5 inizialmente previsti a 10, consentendo di accogliere poco meno di 300 richieste. Le restanti domande sono in lista di attesa.

L’Ufficio Partecipazione precisa che per l’assegnazione dei posti disponibili si è valutata la data di arrivo delle domande e il livello di conoscenza della lingua dichiarato, per costituire gruppi omogenei e dare la possibilità, a chi ha minori competenze in inglese, di seguire gli incontri formativi che, tenuti da tutor volontari, non prevedono comunque il rilascio di attestati finali.

Chi è stato ammesso ha ricevuto nei giorni scorsi la conferma via posta elettronica, ma a partire da lunedì 27 la composizione dei gruppi e il calendario delle attività saranno pubblicati sul sito web comunale, nella sezione PiacenzaPartecipa. La prima settimana sarà dedicata alla reciproca conoscenza e alla valutazione del grado di competenze di ciascuno, nonché delle aspettative degli iscritti.




Nuova edizione del bando “Giovani Progetti”

Trasmettiamo il testo del bando per la nuova edizione del Bando “Giovani Progetti”, maggiori info sul sito del Comune.

Bando per la concessione di contributi

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Soggetti ammissibili

Le proposte progettuali possono essere presentate da singoli giovani, associazioni, circoli e gruppi informali giovanili iscritti all’albo comunale delle associazioni, da enti no profit che svolgono attività a favore dei giovani.

Possono presentare domanda anche le associazioni e/o i gruppi informali che non abbiano ancora formalizzato l’iscrizione all’albo comunale delle associazioni, ma che inoltrino domanda di iscrizione entro e non oltre la data di chiusura del presente bando.

Con riferimento alla concessione di contributi verrà attribuito un punteggio aggiuntivo alle associazioni iscritte all’albo comunale delle associazioni ed enti no profit costituite in modo

Caratteristiche dei soggetti:

  • Per i singoli giovani e gruppi informali giovanili:

    • Essere residenti o domiciliati nel territorio del Comune di Piacenza

    • Avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni

  • Per le associazioni e gli enti no profit:

    • Avere sede legale nel territorio del Comune di Piacenza

    • presentare l’atto costitutivo o lo statuto che si ispiri ai principi di democrazia, uguaglianza, di rispetto, della libertà e della dignità degli associati

    • prevedere la gratuità ed elettività delle cariche associative

  1. Ambiti di intervento

1) contrasto alle diverse forme di precarietà giovanile e promozione di azioni di utilità sociale e impegno civile: obiettivo di questa area tematica è sostenere iniziative di prevenzione e contrasto al fenomeno dei c.d. ragazzi NEET (not engaged in eduaction, employment or training). Possono rientrare in questo ambito progetti di ricerca e

inquadramento del fenomeno, sperimentazione di azioni innovative di ascolto e counseling, progetti di sostegno al lavoro giovanile, azioni di promozione del volontariato e della partecipazione alla vita sociale del territorio.

rivolti alla cura del patrimonio ambientale ed allo sviluppo sostenibile, alla valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali.

  1. Criteri di valutazione

Verificata preliminarmente la sussistenza dei requisiti formali di accoglibilità delle domande di partecipazione pervenute sulla base di quanto previsto dal presente bando, la Commissione procederà, sulla base dei criteri elencati nell’allegato 2, alla valutazione dei progetti pervenuti.

I contributi saranno attribuiti sulla base del punteggio finale assegnato dalla commissione e saranno così ripartiti:

Punteggio assegnato all’idea

Contributo economico

90 – 100

100% dell’importo richiesto

80 – 89

60% dell’importo richiesto

70 – 79

40% dell’importo richiesto

La soglia minima di idoneità è stabilita in 70 punti.

Gli esiti saranno comunicati agli interessati e la graduatoria sarà pubblicata sul sito del Comune di Piacenza www.comune.piacenza.it

In caso di attribuzione parziale del contributo richiesto sarà possibile per i proponenti rimodulare in percentuale il piano finanziario del progetto a condizione che ciò non comporti una modifica sostanziale del progetto.

Per modifica sostanziale si intendono variazioni apportate alle attività tali da alterare significativamente i contenuti e gli obiettivi del progetto, come risultanti dalla documentazione sottoposta in sede di presentazione della domanda.

  1. Termini e modalità di presentazione dei progetti

Nella domanda deve essere indicato il valore economico complessivo del progetto e, ove tale valore ecceda l’importo del contributo oggetto del presente bando, gli eventuali altri soggetti finanziatori e la quota di cofinanziamento .

Ogni soggetto proponente dovrà compilare correttamente ed in ogni sua parte la domanda di partecipazione.

La domanda, sottoscritta dal soggetto richiedente/legale rappresentante che si assume la piena responsabilità delle affermazioni e notizie in essa riportate, deve contenere:

  • entità del contributo richiesto e modalità di pagamento.

  • copia fotostatica della carta di identità del legale rappresentante o del referente del progetto

Il progetto debitamente compilato e firmato unitamente ai documenti richiesti dovrà essere presentato in forma cartacea in busta chiusa .

In caso di trasmissione del documento a mezzo posta farà fede la data di ricezione al Protocollo del Comune di Piacenza.

  1. Realizzazione dei progetti e liquidazione dei contributi

Le iniziative dovranno essere realizzate entro il 31/12/2018

Il beneficiario provvederà direttamente alla cura di tutte le problematiche di carattere organizzativo e finanziario, ivi compresa l’acquisizione di permessi, licenze, autorizzazioni, o quant’altro necessario per la realizzazione del progetto sollevando pertanto l’amministrazione da qualsivoglia responsabilità per eventuali danni a cose o persone che dovessero verificarsi durante l’allestimento e lo svolgimento delle iniziative in questione ivi

compresi tutti gli obblighi derivanti dalle norme in materia di prevenzione infortuni, ad assolvere tutti gli obblighi dei datori di lavoro per quanto riguarda assicurazioni,

provvidenze e previdenze sociali in base alle leggi ad ai contratti collettivi del lavoro,

rispondere in via esclusiva per gli accordi conclusi con terzi a qualunque titolo coinvolti.

Il saldo sarà erogato a decorrere dal 01/03/2019 ad iniziativa conclusa, e comunque entro 60 gg. dalla presentazione, in forma di autocertificazione, di dettagliata relazione finale nonché di rendicontazione delle spese sostenute e delle entrate conseguite. A detta documentazione dovrà inoltre essere allegata idonea dichiarazione attestante che per tutte le spese esiste idonea documentazione conservata agli atti che potrà essere esibita a richiesta dell’Amministrazione Comunale per gli opportuni controlli.

Nell’ipotesi in cui l’ammontare finale delle spese risulti inferiore al preventivo, o in caso di parziale realizzazione dell’iniziativa, l’importo del contributo verrà ridotto proporzionalmente alle spese dichiarate e verrà chiesto il parziale rimborso ove ne ricorrano gli estremi.

Il contributo concesso potrà essere cautelativamente sospeso qualora si verificassero situazioni irregolari o che necessitino di chiarimenti ed ulteriori informazioni da parte del beneficiario.

Non saranno accettate rendicontazioni incomplete, o pervenute fuori dai termini sopraindicati.

  1. Spese ammissibili

Sono ammissibili tutte le spese che rientrino nelle voci del Piano Finanziario (allegato 1).

Attraverso il bando saranno finanziate esclusivamente le spese ritenute ammissibili, fissate in una quota massima di 5.000,00 €, iva inclusa nel caso la stessa costituisca un costo per il soggetto proponente.

  • Eventuali modifiche ai progetti

  • Sono consentite, previa autorizzazione da parte della Amministrazione, variazioni degli elementi progettuali a condizione che ciò non comporti una modifica sostanziale del progetto.

    Per modifica sostanziale si intendono variazioni apportate alle attività tali da alterare significativamente i contenuti e gli obiettivi del progetto, come risultanti dalla documentazione sottoposta in sede di presentazione della domanda.

    1. Obblighi di pubblicità

    Il beneficiario del contributo è tenuto a comunicare anticipatamente all’Amministrazione Comunale tutti gli eventi e le iniziative pubbliche da realizzare nell’ambito del progetto. Tutte le attività promozionali e di comunicazione relative al progetto dovranno riportare il logo del Comune di Piacenza, previa necessaria visione e autorizzazione del competente ufficio Comunicazione del Comune di Piacenza.

    1. Trattamento dei Dati Personali

    Ai sensi del D.lgs 196/2003, i dati richiesti dal presente bando di concorso e dai formulari saranno utilizzati esclusivamente per le finalità previste dal bando stesso e saranno oggetto di trattamento svolto con o senza l‘ausilio di strumenti informatici nel pieno

    rispetto della normativa sopra citata e degli obblighi di riservatezza ai quali è tenuta la Pubblica Amministrazione. Il responsabile per il trattamento dei dati è il dott. Giuseppe Magistrali.

    10. Decadenza – Revoca

    Decade dal beneficio il soggetto che abbia reso dichiarazioni non veritiere o volutamente abbia omesso di dichiarare fatti o situazioni a lui note che sarebbero ostative alla concessione.

    Il contributo è revocato ed il beneficiario è tenuto a restituire le somme eventualmente già ottenute in caso di mancata o parziale realizzazione dell’iniziativa entro il termine fissato

    del 31/12/2018, nel caso di variazioni al progetto non autorizzate ex art. 7 del presente disciplinare.

    11. Informazioni e contatti

    Per informazioni relative al bando e chiarimenti gli interessati possono contattare l’Ufficio politiche giovanili esclusivamente via mail scrivendo a giovani@comune.piacenza.it 




    PiaceCare lo sportello per trovare badanti affidabili

    Si rafforza l’attività di PiaceCare, il servizio comunale che aiuta le famiglie a trovare assistenti famigliari preparati per accudire i propri cari.

    “Dopo i primi mesi – sottolinea l’assessore ai Servizi sociali, Federica Sgorbati – lo Sportello è entrato infatti a pieno titolo tra i servizi a favore delle famiglie offerti gratuitamente dal Comune di Piacenza”.

    Lo sportello è attivo presso l’InformaSociale e si rivolge a famiglie che necessitano di assistenza al domicilio per la cura di una persona anziana o con disabilità residente nel comune di Piacenza e che intendono assumere regolarmente (con contratto) un assistente familiare.

    “Dopo il colloquio con un’assistente sociale per capire le caratteristiche della figura cercata, entro una decina di giorni verrà fornita una rosa di candidati e relativi curricula, tra cui la famiglia potrà scegliere. A sua volta, la famiglia si impegna a fornire un riscontro relativamente all’esito dei contatti avuti con gli assistenti familiari proposti”.

    Sono circa 80 le assistenti famigliari che in questi mesi si sono iscritte al servizio PiaceCare, avendo i requisiti richiesti, ossia: aver compiuto 18 anni di età, avere cittadinanza italiana oppure di un paese dell’Unione Europea (per i cittadini di Stati non UE o apolidi è richiesto il possesso di un regolare titolo di soggiorno valido ai fini dell’attività lavorativa oppure della ricevuta di richiesta di rilascio o rinnovo dello stesso), essere in possesso di un attestato relativo a un corso di formazione nel lavoro di cura o nell’area dei servizi sociosanitari oppure avere svolto almeno 3 anni di lavoro regolare nell’ambito dell’attività di cura (anche non continuativi) documentati attraverso contratti e/o buste paga. E’ inoltre richiesta una lettera di referenze di un datore di lavoro, mentre, sia per i cittadini UE che extra UE, è necessario dimostrare un’adeguata conoscenza della lingua italiana attraverso il superamento di un test.

    Conclude Sgorbati: “È sempre possibile iscriversi come assistente famigliare, e per chi non fosse in possesso dei requisiti linguistici o di esperienza/competenza nell’attività di assistenza e cura della persona, sono aperte le iscrizioni per il nuovo percorso formativo gratuito organizzato ad hoc che partirà verso gennaio”.

    L’InformaSociale si trova in via Taverna 39 (tel. 0523 492731, con orario dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.30 e lunedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.30) e in via XXIV Maggio 28 (tel. 0523 492022, con orario lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 8.45 alle 13 e lunedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.30, martedì chiuso), email: informasociale@comune.piacenza.it.




    Terzo appuntamento CIVES: l’ascesa dei robot

    disruption, di rottura. “Segue dinamiche impossibili da visualizzare. L’essere umano ha sempre visto il proprio futuro come qualcosa di simile ad una retta. Ora non è più così, la capacità di calcolo dei computer è raddoppiata esponenzialmente, cosicchè la retta ora assomiglia di più a una curva che si impenna. Le capacità di comprensione dell’essere umano non rendono governabile queste dinamiche”.  

    QuotidianoPiacenzaOnline

    Via Sant'Antonino, 20
    Piacenza, Italia 29121
    Italia
    Email: redazione@quotidianopiacenza.online

     

     




    Sciopero Amazon: guerra di cifre

    Come spesso accade in queste occasioni è guerra di cifre sul numero di lavoratori che hanno aderito allo sciopero del Black Friday organizzato dai sindacati allo stabilimento Amazon di Castel san Giovanni.

    Secondo Cgil, Cisl, Uil e Ugl avrebbe incrociato le braccia oltre il 50% dei dipendenti che lavorano nel polo logistico a tempo indeterminato..

    Come era prevedibile quasi nessuno dei dipendenti a somministrazione è invece sceso in sciopero.

    Enormemente distanti le cifre comunicate dall’azienda di Jeff Bezos secondo cui l’adesione allo sciopero sarebbe stata del 10% sul totale dei lavoratori.

    Insomma per la multinazionale, almeno a parole,  non sembrerebbe essere stato un giorno nero anche se la protesta ha avuto vasta eco e se non altro qualche danno di immagine potrebbe averlo provocato.




    Pablo: quando il Black Friday era tutto l’anno

    Un rubinetto da cucina, una tavoletta grafica ed un rasoio elettrico.
    Tutto a prezzi (quasi) stracciati.

    Se non fosse la settimana del Black Friday sembrerebbe quasi di aver fatto un salto indietro nel tempo e di aver spalancato le porte di Pablo.

    Chi ha superato l’adolescenza nei primi anni del Duemila si ricorderà senza dubbio di quel capannone di periferia dove si vendeva davvero di tutto. Da scarpe griffate cadute dal camion con un numero dal 44 in su, a consolle di videogiochi usati – ma non troppo – passando per giacche mimetiche taglia XXXL. Senza dimenticare qualche gingillo di dubbia utilità che appariva però improvvisamente irresistibile.
    Tutto (o quasi) a prezzi popolari. Con Pablo che dall’oggi al domani era costretto a chiudere i battenti sparendo per qualche mese. E scatenando la fantasia di chi si ritrovava l’ingresso sbarrato: c’era chi lo voleva finito dietro le sbarre, chi fantasticava sul suo secondo lavoro di contrabbandiere. Magari impegnato alla frontiera a caccia di un paio di sciarpe di Gucci.

    Il Black Friday è un po’ come Pablo: un giorno in cui si spendono soldi che non si pensava di avere in cose che non si pensava nemmeno di volere.

    Del resto, quando gli americani sbarcano in Europa senza carri armati di solito si fanno sentire: dopo Mc Donald’s e Halloween da un paio d’anni è tempo di sconti all’impazzata.

    Pablo c’era 365 giorni l’anno (salvo sorprese), il Black Friday dura giusto 24 ore. 24 ore in cui si scorre compulsivamente ed ossessivamente la home page di Amazon. A caccia dell’offertona.

    Da Pablo non si parlava di straordinari: apriva quando gli pareva, chiudeva quando era stanco di vedere maneggiare la barca all’ingresso. Non c’erano nemmeno migliaia di impiegati nella logistica pronti a scioperare proprio nel giorno più scontato dell’anno.

    I sindacati sostengono che la misura fosse colma come gli scaffali dell’hub di Castel San Giovanni. C’è chi sostiene la causa degli impiegati della logistica, chi li maledice perché con Pablo non c’era da aspettare nemmeno i tempi di consegna.

    Quel che resta è la porta chiusa di Pablo ed un picchetto davanti ad uno dei depositi più grandi d’Europa. E magari una stufetta elettrica nel carrello di Amazon: in attesa che qualcuno infili un paio di guanti e la impacchetti a dovere prima di procedere alla spedizione.
    Proprio come un carico di diritti che tarda ad arrivare, magari perché ha sbagliato destinazione.




    Tutto pronto per lo sciopero di domani. Volantinaggio davanti allo stabilimento Amazon

    Domani, in occasione del Black Friday, mentre i colossi dell’e-commerce invaderanno la rete con un mare di promozioni i lavoratori di Amazon ed i sindacati piacentini scenderanno in sciopero davanti al mega polo logistico di Castel San Giovanni. Effettueranno anche un volantinaggio davanti alla sede dell’azienda di Jeff Bezos nella speranza di convincere il maggior numero possibile dei duemila dipendenti a tempo indeterminato ad aderire alla mobilitazione.
    «Dal punto di vista sindacale – ha dichiarato Fiorenzo Molinari della Filcams Cgil – qui siamo all’anno zero, visto che fino a poco tempo fa questa azienda non esisteva nemmeno. Speriamo di convincere almeno il 50% dei dipendenti a scioperare. Noi faremo una cosa assolutamente pacifica: non fermeremo i camion e non impediremo a nessuno di entrare. Cercheremo solo di convincerli».
    «In questo stabilimento – ha continuato Molinari – ci sono al momento anche duemila lavoratori somministrati».
    Lavoratori che, vista la precarietà della loro posizione avranno forse qualche remora in più a scioperare. In realtà anche i sindacati di riferimento dei “lavoratori temporanei” Nidil-Cgil, Felsea-Cisl e Uiltemp si sono associati allo sciopero indetto dai sindacati del commercio.
    I lavoratori somministrati chiedono ad Amazon «di aprire un percorso per dare continuità all’occupazione, condizioni di lavoro decenti in Amazon, riduzione del turn over, allungamento della durata dei contratti in somministrazione e la condivisione di percorsi di stabilizzazione».
    Fra gli argomenti di discussione e le richieste sindacali anche «un utilizzo corretto del monte ore garantito e ritmi di lavoro che non mettano a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori».
    E’ stato calcolato che in un turno di lavoro un dipendente percorre dai 17 ai 20 chilometri attraverso lo stabilimento per movimentare merci e pacchi.
    Non vi sarebbero insomma situazioni eclatanti.
    Vari dipendenti hanno difeso l’azienda dichiarandosi pienamente soddisfatti del proprio lavoro.
    D’altro canto, secondo i sindacati, si tratta di «un lavoro molto usurante dal punto di vista psicofisico».
    A fronte dei grandi guadagni di Amazon i rappresentanti dei lavoratori chiedono un trattamento migliore per i dipendenti.
    E’ già stato fissato un incontro fra Amazon e sindacati per discutere proprio degli argomenti al centro della protesta di domani.

    Intanto si moltiplicano le prese di posizione dal mondo politico.
    Duro il Twitter del vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri che si è detto «Vicino ai lavoratori #Amazon di Piacenza in sciopero per #Blackfriday. Giganti web eludono il fisco e massacrano i dipendenti. Serve una vera #webtax al 15% per costringerli a pagare le tasse in Italia dove fanno stratosferici guadagni».




    150 anni di Credito popolare a Piacenza

    La storia e lo sviluppo del credito popolare nel nostro territorio provinciale sarà al centro di un incontro culturale in programma domani, venerdì 24 novembre alle 18, nella Sala Panini di Palazzo Galli (in via Mazzini, 14).
    Quest’anno, infatti, ricorrono due importanti anniversari: 150 anni dalla fondazione della Banca Popolare Piacentina e 80 anni di operatività della Banca di Piacenza.
    Due anniversari che saranno contestualmente ricordati con una conversazione dal titolo “150 anni di credito popolare a Piacenza”, tema sul quale interverrà l’avv. Corrado Sforza Fogliani, Presidente esecutivo dell’Istituto di via Mazzini, e con una intitolata “Desiderio Rizzi, Giacomo Fioruzzi, Luigi Lodigiani e Francesco Battaglia: da Soci promotori a Presidenti della Banca di Piacenza”, che sarà presentata dal giornalista Robert Gionelli.
    All’incontro seguirà una visita allo “Spazio Arisi – Galleria della Banca”, il museo che raccoglie immagini, oggetti e documenti relativi alla storia della Popolare e della Banca di Piacenza, allestito a Palazzo Galli proprio nei locali in cui l’Istituto di credito di via Mazzini iniziò la propria operatività il 2 gennaio 1937.
    Ingresso libero con precedenza per i prenotati
    (per prenotazioni, tel. 0523.542357 – relaz.esterne@bancadipiacenza.it).




    Siamo molto popolari: la “controstoria” di Sforza Fogliani sulla riforma delle banche popolari

    La riforma delle Banche Popolari ha colpito un sistema che per centocinquant’anni ha finanziato la crescita delle Piccole e medie imprese che rappresentano il tessuto connettivo del Paese. Perché questo sistema è stato colpito in Italia e mantenuto altrove? A chi faceva comodo –magari in Europa – indebolire il nostro apparato industriale già messo a dura prova da dieci anni di crisi economica e dalla moneta unica?

    Se lo chiede Corrado Sforza Fogliani, presidente ANBP-Associazione nazionale fra le Banche Popolari, in un suo libro (SIAMO MOLTO POPOLARI-Controstoria di una riforma che arriva da lontano e porta all’oligopolio bancario, ed. Rubbettino) in libreria dal 30 novembre e che sarà presentato l’1 dicembre alle ore 17.30 all’ABI di Milano-via Olona 2 e il 12 dicembre a Roma pure all’ABI-Palazzo Altieri, piazza del Gesù 49.

    Il testo reca in appendice una ricca documentazione fra cui le tabelle (con dati aggiornati al 13 settembre 2017) dei principali azionisti di 11 banche spa italiane nonché le ordinanze del dicembre dell’anno scorso del Consiglio di stato ed il testo integrale dell’intervento del presidente Sforza Fogliani alla Camera sui 140 anni di Assopopolari. Indice dei nomi e indice delle banche citate.