Per San Valentino Municipale a caccia di fioristi abusivi

Per San Valentino Municipale a caccia di fioristi abusivi

Lotta all’abusivismo da parte della Polizia Municipale che nei giorni scorsi ha sorpreso un cittadino nigeriano, residente in provincia di Cuneo, in piazza Casali. Gli agenti lo hanno sanzionato per un importo pari a 1.000 euro, per esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore; nei suoi confronti è stato inoltre disposto un ordine di allontanamento immediato dal luogo (Oda) per 48 ore.

In concomitanza con la festa di San Valentino, inoltre, sono stati attuati controlli per verificare la presenza di venditori abusivi di fiori agli incroci delle principali strade  cittadine. Tra la mattina e il pomeriggio del 14 febbraio, sono stati sequestrati dalla Polizia Municipale 43 mazzi di fiori misti e rose. Tre venditori si sono dati alla fuga, mentre altri due – entrambi di nazionalità bengalese e in regola con la normativa sull’immigrazione – sono stati multati per la violazione delle norme che regolano il commercio.

“L’impiego della Polizia Municipale in funzione anti-abusivismo – sottolinea l’assessore alla Sicurezza Luca Zandonella – è fondamentale per questa Amministrazione. La costanza dei controlli è molto importante e li intensificheremo ulteriormente, in particolar modo nei confronti dei parcheggiatori abusivi, la cui presenza è causa di disagio in particolare per le donne e per gli anziani. L’auspicio è che, a livello nazionale, vi siano presto modifiche legislative che diano maggiori poteri di intervento alla Polizia Municipale. Anticipo sin d’ora, per quanto riguarda l’abusivismo commerciale, che anche in occasione della festa della donna i controlli saranno ferrei e verrà sequestrato ogni mazzo di fiori venduto illegalmente, a tutela degli esercenti regolari”.

 

 




A Piacenza tappa del programma di formazione interculturale per manager

Prosegue – dopo la prima tappa tenutasi a Montabaur (Germania) e la seconda tenutasi a Casablanca (Marocco) – l’XI edizione del programma di formazione interculturale per manager ad alto potenziale di crescita CIBP-LINK, ideato ed organizzato da CIBP, organizzazione internazionale che riunisce le banche popolari e cooperative di tutto il mondo: si parlerà di innovazione. I partecipanti, manager di banche popolari e cooperative provenienti da tutto il mondo, saranno ospitati dalla Banca di Piacenza a Palazzo Galli dal 21 al 25 febbraio. I cicli di formazione sono progettati per stabilire e mantenere una forte rete di contatti tra gli operatori del settore bancario cooperativo, per migliorare le capacità manageriali e le capacità di leadership dei partecipanti (in un ambiente diversificato e complesso) e per coltivare competenze interculturali. Ogni ciclo di formazione si concentra su di un tema specifico: sviluppo strategico, leadership, innovazione nella performance finanziaria e cooperativa.
I partecipanti allo stage svolgeranno attività formativa in aula. In particolare il Presidente di Assopopolari Sforza Fogliani illustrerà agli stessi, nella prima lezione, il ruolo delle banche popolari in Italia. Il giorno successivo il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca dott. Nenna e il Direttore Generale dott. Crosta presenteranno agli ospiti la Banca locale, di cui gli stessi visiteranno anche la collezione d’arte e la biblioteca. Il terzo giorno vedrà gli stagisti impegnati in visite in aziende caratterizzate da forte innovazione. E’ previsto, al termine, un trasferimento a Milano.
Allo stage partecipa anche un italiano, il dott. Gianmarco Maiavacca della Segreteria del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza.
Palazzo Galli, situato in prossimità di Piazza Cavalli, già sede della Banca Popolare Piacentina, è stato acquistato nel 1997 dalla Banca di Piacenza, che qui nacque e che, dopo un lungo e accurato restauro, l’ha destinato alla pubblica fruizione (in particolare il Salone dei depositanti che ospiterà il modulo CIBP-LINK ). Nel palazzo fu fondata ed ebbe sede la Federazione Italiana dei Consorzi Agrari.




L’assessore alla cultura di Parma: faremo in modo che gli effetti positivi si riverberino su Piacenza e Reggio

Sono passate solo poche ora dall’assegnazione del titolo di Capitale della Cultura Italiana 2020 a Parma. Il sindaco Pizzarotti, l’assessore alla cultura Michele Guerra e gli altri componenti della delegazione stanno rientrando in treno, dopo i primi brindisi e festeggiamenti romani.

Visto che lo scorso 8 febbraio, in occasione della presentazione dei dossier alla commissione i sindaci di Parma, Piacenza e Reggio Emilia avevano stretto una sorta di patto fra loro, promettendosi di “estendere” la vittoria anche alle città confinanti (tutte e tre socie di Destinazione Turistica Emilia) abbiamo contattato l’assessore Guerra per chiedergli se onoreranno questa “cambiale”.

Il suo telefono, come è prevedibile che sia, scotta per le tante telefonate di congratulazioni ricevute, ininterrottamente, dalle 11,30 di stamane.

Anche se da piacentini, in fondo, ci  costa un po’ farlo … innanzitutto congratulazioni assessore.

Grazie

A Piacenza, come in tutte le città “sconfitte” ovviamente si respira una sottile aria di delusione. Credete però di poter mantenere fede a quella promessa che avevate fatto durante le audizioni fra città emiliane ossia di coinvolgervi reciprocamente in caso di vittoria di una delle tre?

Sicuramente. Non solo l’ha ribadito oggi il sindaco Federico Pizzarotti subito dopo la proclamazione, ma l’ho detto io privatamente, al termine della cerimonia al sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri ed all’assessore Polledri. Questo ovviamente vale anche per Reggio Emilia. L’idea è di fare in modo che, essendo arrivato in Emilia questo importante riconoscimento ed essendoci “Destinazione Turistica Emilia” gli effetti riescano a riverberarsi anche sulle città vicine. E’ peraltro anche l’intenzione della Regione Emilia Romagna come è specificato nella nota stampa diramata subito dopo la vittoria; oltre a complimentarsi con Parma per la vittoria hanno sottolineato questo importante legame fra le tre città.

Concretamente quali crede che possano essere le ricadute sui territori limitrofi a Parma?

Innanzitutto credo che il flusso di persone che la Capitale della Cultura attrae, visto che le nostre realtà sono tutto sommato piccole, possa spargersi molto bene anche sulle città vicine.

E’ chiaro che dovremo fare in modo che, sia dal punto di vista della comunicazione sia dal punto di vista della condivisione di alcune linee di intervento (magari intrecciando i dossier che non conosciamo reciprocamente ma che potremo conoscere in questi due anni che ci separano dalla data) si sappia che oltre alla capitale della cultura, che è Parma, c’è un giro culturale più amplio che riguarda le tre città, Destinazione Emilia appunto, un nome molto connotato, molto forte e che esiste già.

Sgarbi in una recente visita alla salita del Pordenone aveva lasciato intendere che si sapeva già chi avrebbe vinto e che sareste stati voi di Parma. Aveva consigliato a Piacenza di ritirarsi dalla competizione perché  a suo giudizio “le città importanti non si devono candidare per queste iniziative, devono essere chiamate e coinvolte senza partecipare a selezioni”.

Quando Sgarbi è venuto a Parma ha detto cose simili ossia che dovevamo ritirarci perché fra le città in lizza Parma era già troppo capitale rispetto alle altre per cui non poteva accettare una competizione con città che – a suo dire – non meritavano di competere per quel titolo.  Non ricordo le parole esatte ma la “boutade era più o meno quella. In realtà ha continuato a ripetere a me ed a Pizzarotti di ritirarsi che non potevamo partecipare ad una competizione di quel genere. Ha avuto torto!

Noi sapevamo che era importante esserci non perché ci credessimo migliori di altre città. Tutte e dieci sono realtà splendide, lo abbiamo visto in questi mesi. Abbiamo voluto metterci in gioco perché è servito a fare comunità, a fare gruppo di lavoro.

Abbiamo già scritto a Sgarbi: visto che ci aveva detto “se perdete mi dovrete dare due culatelli, se vincete ve li do io, gli abbiamo subito fatto sapere che stiamo aspettando i culatelli.




Terzo arresto per il pestaggio del carabiniere. Si tratta di un 22enne modenese che si è costituito

Una terza persona è finita in manette per l’aggressione al carabiniere avvenuta durante la manifestazione organizzata, sabato scorso 10 febbraio, dal collettivo Controtendenza. Si tratta di un modenese appartenente al collettivo ‘Guernica’.  Si tratta di Lorenzo Canti,  ventiduenne modenese. Il giovane si è costituito, alla questura di Bologna, accompagnato dal suo avvocato. Si tratta di un attivista di un collettivo autonomo modenese.

Gli agenti della Digos di Piacenza, in collaborazione con altre Questure e con i carabinieri, sono riusciti ad individuare i responsabili visionando le immagini dell’aggressione.

Al carcere delle Novate si trovano anche Giorgo Battagliola, cuoco presso un ristorante di Bussoleno, attivista No Tav e  e Moustafa Elshennawi egiziano, operaio presso un centro logistico di Piacenza, città dove aveva anche un domicilio in zona stazione (pur essendo residente a Belgioioso in provincia di Pavia).

Se da un lato gran parte dell’Italia si congratula con le forze dell’ordine per la rapidità con cui hanno individiuato i responabili dell’aggressione, dall’altra parte sulla rete, ed in particolare su Facebook, il mondo dell’antagonismo e dei centri sociali esprime solidarietà agli arrestati con vari post come ad esempio quello del gruppo napoletano Ex OPG Occupato Je so’ Pazzo https://www.facebook.com/exopgjesopazzo/?ref=br_rs

 

 




Capitale della Cultura. Sforza: “Parma favorita, Piacenza progressivamente demolita”

“Non la manda a dire” l’avvocato piacentino Corrado Sforza Fogliani intervenendo con un tweet sulla proclamazione di Parma Capitale della Cultura 2020, anzi sceglie quella che calcisticamente sarebbe un’entrata a gamba tesa: Capitale cultura, Sgarbi sapeva già come sarebbbe andata. L’ apposito Comitato (autoproclamatosi tale, con palesi discriminazioni) scrivendo di accordi con PR l’ha solo favorita nella scia della progressiva demolizione di PC come con la Camera di commercio. Emanciparsi”.

Durante la sua recente visita in anteprima al Pordenone il critico d’arte (ferrarese come il nìministro Franceschini) aveva anticipato che la vittoria sarebbe andata a Parma. Cosa di cui tanti altri, nell’ambiente della cultura, erano convinti.




Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 come da previsioni

Lo avevamo scritto più volte e la nostra previsione si è rivelata esatta a vincere il titolo di Capitale Italiana della cultura è stata Parma. Un peccato che Piacenza non ce l’abbia fatta ma allo stesso tempo una parziale buona notizia. Proprio in occasione delle audizioni a Roma i tre sindaci emiliani di Parma, Reggio e Piacenza avevano stretto una sorta di patto di collaborazione. Le tre città fanno infatti parte di Destinazione Turistica Emilia un brand comune pensato, in tempi non sospetti, per valorizzare i tre territori confinanti emiliani proprio sotto il profilo dell’attrattività turistica.

E’ chiaro che solo e solamente Parma sarà la capitale della cultura ma sia Piacenza, sia Reggio Emilia potranno approfittare dell’occasione per promuovere comunque i rispettivi territori mettendo comunque in campo buona parte delle iniziative presentate alla commissione del Ministero.

Arrivare in finale, come ha detto lo stesso ministro Franceschini – è un po’ come ricevere una nomination agli Oscar. Si può esserne fieri anche se non si è vinto e lo si può scrivere sul cartellone “finalista a Capitale della Cultura 2020”.

Il sindaco di Parma, che a differenza dei colleghi non indossava la fascia Tricolore, ha detto di essere più emozionato di quanto non fosse stato in occasione della recente rielezione di giugno. “Questo premio – ha detto durante la cerimonia – ci dà una grande opportunità. Aver creato un’idea di città ha fatto mettere tante persone attorno a un tavolo a progettare”.

La giuria ha voluto in particolare premiare l’alleanza tra pubblico e privato” che il presidente della commissione ha citato durante il suo discorso.

Pizzarotti ha poi fatto un accenno a Piacenza e Reggio “sono fiero che ci siano state tre città italiane in finale, segno che il territorio si esprime per le sue eccellenze”.

Questo il video con cui Parma aveva presentato la propria candidatura

https://www.facebook.com/officialparma/videos/1917369418575899/

Nel video qui sotto invece l’intera cerimonia della proclamazione




Capitale Italiana della cultura 2020: la proclamazione in diretta a partire dalle 11

Mancano ormai davveropochi minuti alla proclamazione della Capitale Italiana della cultura 2020. A breve il presidente della commissione Stefano Baia Curioni comunicherà al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, quale delle dieci città finaliste (Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso) sarà designata capitale italiana della cultura 2020. L’evento si tiene presso la Sala Spadolini del Mibact in via del Collegio Romano, 27

E’ possibile seguire la cerimonia in diretta streaming cliccando sul video qui sotto.

 




Piacenza: arrestati gli autori del pestaggio ai danni del carabiniere

Sono stati arrestati dalla polizia e dai carabinieri alcuni fra gli autori del pestaggio ai danni del carabiniere Luca Belvedere avvenuto durante la manifestazione di sabato, indetta dal collettivo Controtendenza. Sarebbero stati individuati grazie alle immagini riprese durante la manifestazione. Le indagini sono state effettuate dalla Digos di Piacenza in collaborazione con quella di Torino. In manette sono finiti – al momento – due aggressori.

Uno dei due arrestati sarebbe un giovane egiziano, con regolare permesso di soggiorno ed un lavoro a Piacenza. Il fermo è avvenuto a Belgioioso, in provincia di Pavia dove l’uomo risiede. Sarebbe lui la persona che – nel video – si vede strappare lo scudo in plexiglass al militare, scudo poi usato per percuoterlo. Il giovane è stato portato presso la Caserma dei carabinieri di via Beverora poco dopo le 21 di questa sera.

Il secondo arresto è invece avvenuto a Torino e riguarderebbe la persona che ha fatto cadere, con uno sgambetto, il carabiniere per poi percuoterlo con l’asta portabandiera di plastica.

A coordinare le indagini è il Pubblico Ministero Roberto Fontana.




Pasini (udc): “per tutelare l’ambiente è necessaria una attenta pianificazione territoriale”

«La salvaguardia dell’ecosistema deve essere integrata da una pianificazione territoriale che coniughi lo sviluppo sostenibile con l’ambiente compatibile». Andrea Pasini, segretario regionale UDC, capolista alla Camera dei Deputati nel collegio di Parma, Piacenza e Reggio Emilia per “Noi con l’Italia-UDC” interviene su una tematica di stretta attualità.

«Purtroppo anche a queste latitudini la forza della natura ha causato ingenti danni. L’alluvione della Val Nure e della Val Trebbia che nel settembre 2015 coinvolse anche la periferia di Piacenza, l’esondazione del Baganza che mise in ginocchio Parma nell’ottobre 2014, la recente inondazione di dicembre che ha devastato Colorno allagando addirittura il primo piano della storica Reggia e lasciando milioni di danni nella Bassa reggiana. La mancanza di prevenzione, il crescente dissesto idrogeologico, i tagli delle risorse destinate alla Protezione Civile sono – afferma Pasini – effetti collaterali di una situazione veramente preoccupante».

«La riorganizzazione della Protezione Civile dopo gli scandali della cosiddetta “cricca di affari” ha trasformato una struttura snella e decisionale in un dipartimento senza poteri straordinari alla dipendenza della Presidenza del Consiglio. Durante le emergenze occorre un corridoio preferenziale che permetta a tale servizio di intervenire con estrema rapidità e con provvedimenti urgenti che devono bypassare le normative ordinarie vigenti. Contemporaneamente gli enti locali hanno il dovere di verificare che tutte le misure di sicurezza siano effettivamente funzionanti argini, casse di espansione, limitazione dell’aree edificabili in montagna e in prossimità dei corsi d’acqua. Occorre – conclude Pasini – una visione innovativa che riesca ad elaborare modelli di sviluppo del territorio che garantiscano tutela del vincolo paesaggistico e dell’ambiente circostante».




Liberi e Uguali: “basta ritardi per la tangenziale San Polo”

“Lavori realizzati al 35 per cento bloccati da oltre cinque anni e strutture che si stanno “ammalorando”. Il quadro è a tinte fosche: la realizzazione della tangenziale di San Polo, in comune di Podenzano, è una priorità del nostro territorio. Ci vogliono azioni forti nei confronti del Gruppo Gavio e del Ministero delle Infrastrutture. I cittadini sono stanchi di promesse”. Così Alessandro Ghisoni e Francesco Cacciatore, rispettivamente candidati per Liberi e Uguali al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati, intervengono su un’opera che si può definire una “grande incompiuta” del Piacentino. “L’opera è fondamentale per lo sviluppo del territorio e soprattutto ha una rilevanza sui problemi ambientali. Con la tangenziale il traffico che insiste in una zona fortemente antropizzata sarebbe ridotto: i dati sullo smog di questi mesi nella zona dovrebbero spingere l’avvio e il completamento dei lavori” concludono i candidati di LeU Piacenza.