Esce di strada per il ghiaccio e fa un volo di 30 metri con l’auto

Ha perso il controllo della sua automobile ed è finito in una scarpata compiendo uno spaventoso volo di oltre trenta metri. E’ accaduto nel primo pomeriggio di oggi sulla strada fra Selva di Ferriere ed il Passo dello Zovallo. Un 43enne, residente in provincia di Piacenza, stava guidando la sua vettura quando, a causa della pendenza e di una lastra di ghiaccio di enormi dimensioni, l’auto ha perso aderenza uscendo di  strada e terminando la propria corsa contro un albero.

Alcuni testimoni hanno subito dato l’allarme, ed il 118 ha attivato l’ambulanza della Croce Rossa di Marsaglia, il Soccorso Alpino, i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco, mentre si alzava in volo l’elicottero abilitato per  soccorsi in ambiente impervio.

Sul posto si sono portati i tecnici del Soccorso Alpino di Piacenza, Stazione Monte Alfeo. Arrivati sul posto in pochi minuti si sono calati lungo la scarpata ed hanno posizionato l’uomo sulla barella, recuperandolo poi con la tecnica del contrappeso. Una volta riportato sulla strada l’uomo è stato affidato all’ambulanza che lo ha trasportato fino al Passo dello Zovallo, dove nel frattempo era atterrato Elipavullo. E’ stato trasportato all’Ospedale Maggiore di Parma con traumi alla schiena ed al bacino.




Un convegno su come gestire le patologie croniche

Le patologie croniche non si curano, ma si possono gestire in modo appropriato, anche intervenendo sugli stili di vita, al fine di posticipare la loro insorgenza.

Il 24 novembre a partire dalle 9, all’Università Cattolica di Piacenza, si rifletterà sulle modalità più efficaci di gestione di tali patologie nel convegno  “Servizi territoriali e cronicità: approcci innovativi”.

L’età media degli italiani è del resto molto cresciuta e di fatto l’Italia ha una quota significativa della popolazione rappresentata da over 65.

Con l’aumento della speranza media di vita si sono sviluppate delle patologie definite cronico degenerative: molti anziani sono ipertesi, diabetici, cardiopatici, post ictali e talvolta con problemi legati a patologie degenerative come il Parkinson o l’Alzheimer.

In quale modo i servizi sanitari possono rispondere a questi nuovi bisogni, con quali modalità e in quali strutture?

Da considerare anche il fatto che bisogno del paziente anziano, fragile, o che vive da solo, è un bisogno non solo sanitario ma anche sociale o  socio assistenziale, legato alla spesa, alla pulizia propria e dell’ambiente in cui vive.

Sono problemi già molto presenti oggi tra i cittadini e sempre di più lo saranno soprattutto perché spesso l’assistenza è prestata da famigliari, spesso figlie o nuore con un lavoro ed una propria famiglia.

Come integrare tutte queste esigenze? Quali reti costruire per la presa in carico del paziente anziano?

La risposta non è semplice ma negli ultimi tempi si è sviluppata una serie di servizi cosiddetti territoriali legati alle cure primarie con professionisti che intervengono sia a domicilio che in strutture intermedie (case della salute) al fine di offrire una risposta integrata a questi bisogni che diventano sempre più complessi.

L’evento del 24 novembre mira a favorire un confronto e un’integrazione tra i punti di vista di AUSL, Enti Locali e ricerca.




Alla sala Panini convegno sulla terza Guerra d’Indipendenza

Domani sabato 18 novembre alle ore 9, nella Sala Panini di Palazzo Galli della Banca di Piacenza, si terrà il Convegno, organizzato dalla Banca in collaborazione con il Comitato di Piacenza dell’Istituto per la storia del Risorgimento, sulla terza Guerra d’Indipendenza e il quartier generale a Piacenza-Fiorenzuola. Il Convegno, presieduto dal dott. Maurizio Falco, Prefetto di Piacenza, prevede 11 interventi di studiosi e sarà introdotto da Corrado Sforza Fogliani.

In chiusura verrà presentato da Robert Gionelli il volume PIACENZA NELLA GRANDE GUERRA che contiene gli Atti del Convegno tenutosi lo scorso anno; la pubblicazione è la venticinquesima che il Comitato di Piacenza dell’Istituto per la storia del Risorgimento realizza in collaborazione con la Banca. Ingresso libero con precedenza per i prenotati; ai prenotati sarà fatta consegna di copia della pubblicazione (email relaz.esterne@bancadipiacenza.it, Tel. 0523-542357).




Il nobel Lord David Trimble a Bobbio per inaugurare l’Uomo della Pace

Dal marzo 2017 il Segretariato Permanente dei Premi Nobel per la Pace, per volontà del vicepresidente Marzio Dallagiovanna, (presidente anche della fondazione Gorbaciov italiana) ha fissato la sua sede mondiale a Piacenza.

Per dare risalto internazionale l’associazione ha promosso la posa della storica opera d’arte l’Uomo della Pace di Franco Scepi a Bobbio, il 23 novembre 2017 alle 15,30.

Una statua che fu ispirata all’artista da Karol Wojtyla nel 1977 e che fu sottoscritta da Gorbaciov e da tutti i Premi Nobel per la Pace, considerata il simbolo che anticipò il crollo del muro di Berlino.

La posa in terra piacentina dell’opera, nella nuova versione contemporanea, è dedicata in memoria di Vadim Zagladin che fu consigliere di Gorbaciov e la cui figlia Ekaterina è ora presidente del Segretariato.

La scultura alta 3 metri sarà inaugurata con progetto d’inserimento dell’architetto Marcello Spigaroli di fronte alla Basilica di San Colombano a Bobbio alla presenza del Premio Nobel Lord David Trimble, del Vescovo Mons. Gianni Ambrosio del Sindaco di Bobbio Pasquali e dall’artista Franco Scepi.

l'Uomo della Pace di Scepi verrà donato a Diana BraccoIn contemporanea, nella sala Consigliare del Comune di Piacenza, verrà donato il bronzo originale L’Uomo della Pace di Scepi a Diana Bracco. A consegnarglielo sarà Marzio Dallagiovanna alla presenza dal Sindaco Patrizia Barbieri e dell’Assessore alla Cultura Massimo Polledri.




“Coccole speciali” in ospedale per i bimbi prematuri

Coccole speciali per i neonati prematuri dell’ospedale di Piacenza: oggi, in occasione della giornata mondiale dedicata ai piccolissimi venuti al mondo prima del termine, in Pediatria si è svolto un momento dedicato alle famiglie.

L’associazione Cuore di Maglia ha donato alcuni indumenti realizzati a mano. Ospite della ricorrenza è stata Anna Chiara Farneti, canto-terapeuta e life coach, anima del progetto “Incanto di nascere”. Alcune mamme e papà hanno testimoniato il loro grazie al personale medico e infermieristico della patologia neonatale di Piacenza, dove vengono ricoverati ogni circa 150 prematuri.

“Il nostro sforzo – ha spiegato il primario Giacomo Biasucci insieme alla coordinatrice Roberta Re – è quello di migliorare sempre di più la qualità dell’assistenza, in particolare potenziando la formazione dei nostri operatori”.




Giulia Gibertoni(M5S) contro i superstipendi dei direttori delle AUSL emiliano-romagnoli

Più di 2,2 milioni di euro: è questa la cifra che la Regione Emilia-Romagna ha sborsato, solo nel 2016, per pagare gli stipendi e i relativi premi ai 14 direttori generali della nostra sanità.

A rivelarlo è Giulia Gibertoni, consigliere regionale 5 Stelle che nei mesi scorsi aveva presentato una interrogazione alla Giunta chiedendo di conoscere le cifre esatte delle indennità corrisposte ai manager delle AUSL e delle Aziende Ospedaliere-Universitarie dell’Emilia-Romagna.

«I numeri che ci ha fornito la Regione confermano quello che sosteniamo ormai da tempo, ovvero che i dirigenti della nostra sanità guadagnano più delle cariche di vertice di Regione e Governo – spiega Giulia Gibertoni – Non è accettabile, né comprensibile, che un direttore generale di un’AUSL guadagni all’anno più del Presidente del Consiglio o del Presidente della Regione. Serve una netta sforbiciata a questi compensi anche alla luce dei continui tagli che questa Regione sta effettuando sul comparto sanitario, con servizi azzerati, punti nascita chiusi e ospedali fortemente depotenziati».

Dai dati forniti dalla Giunta (Vedi la tabella) l’interrogazione presentata da Giulia Gibertoni si evince che nel 2016 la spesa complessiva per remunerare i 14 dirigenti della sanità emiliana-romagnola ha toccato quota 2.266.777 euro, con quasi 180mila euro destinati a coprire i premi riconosciuti agli stessi direttori generali in base ai singoli risultati.

Tra i più pagati nel 2016 troviamo Chiara Gibertoni, dg dell’AUSL di Bologna con 169.191 euro, Massimo Annicchiarico (dg AUSL Modena) con 168.881 euro, Marcello Tonini (AUSL Romagna) con 168.865 e poi via via tutti gli altri per finire con Andrea Rossi (AUSL Imola) con 156.655. Luca Baldino dell’AUSL Piacenza è al sesto posto con uno stipendio di  162.053 ed un premio di risultato di 12.281

«In media i 14 dirigenti vengono pagati quasi 162mila euro a testa – aggiunge Giulia Gibertoni – una cifra a nostro avviso eccessiva e a cui serve mettere un tetto che, come abbiamo chiesto nella nostra interrogazione, potrebbe aggirarsi attorno ai 115mila euro all’anno. Un’ azione assolutamente necessaria, inoltre, sarebbe quella di azzerare fin da subito i premi ai dirigenti che ogni anno vanno a moltiplicare stipendi già lautamente retribuiti».

Richieste che però l’assessore Petitti, rispondendo all’interrogazione di Giulia Gibertoni, ha respinto sostenendo di non voler abbassare il compenso dei direttori generali per non “svilire il ruolo di responsabilità complessiva aziendale in un settore, quello sanitario, a diretto contatto con i cittadini”, né tantomeno di azzerare il premio per il raggiungimento degli obiettivi.

«Su questo tema la Giunta dice di non poter intervenire unilateralmente perché il compenso è previsto da una norma di legge. Peccato che però a quanto ci risulta altre Regioni abbiano raggiunto questo risultato da tempo, come Toscana e Veneto per esempio. La verità – conclude Giulia Gibertoni – è che questa Giunta non ha nessun interesse a dare una sforbiciata a questi stipendi forse perché si andrebbe a toccare direttamente il compenso del nostro assessore alla Sanità che al momento dell’insediamento in Regione ha scelto di mantenere il livello retributivo di quando lavorava all’AUSL di Modena. Abbiamo presentato una risoluzione su cui dovrà esprimersi a breve l’Assemblea, non dubitiamo già da ora che verrà respinta».




Revoca dei divieti di prelievo dai corsi d’acqua

In seguito alle precipitazioni registrate nelle ultime settimane, che hanno riportato i valori di portata dei corsi d’acqua in linea con il deflusso minimo vitale (DMV), sono stati revocati tutti i divieti di prelievo che erano stati adottati in regione durante l’estate.

In particolare, sono revocati i divieti di prelievo dai seguenti corsi d’acqua:
Tidone, Nure, Arda, Chiavenna, Chero, Riglio e loro affluenti (provincia di Piacenza)
• Taro, Baganza e loro affluenti (provincia di Parma)
• Secchia, Enza e loro affluenti (provincia di Reggio Emilia)
• Samoggia, Lavino, Reno, Savena, Quaderna, Gaiana, Zena, Senio, Sintria, Santerno, Sillaro, Silla, Idice, Vergatello e loro affluenti (provincia di Bologna)
• Lamone, Marzeno, Montone, Bevano, Savio e affluenti (provincia di Ravenna)
• Savio, Para, Fanante, Borello, Rubicone, Pisciatello, Montone, Ronco-Bidente, Rabbi, Bevano, Tevere e affluenti (provincia di Forlì-Cesena)
• Uso, Conca, Marecchia e loro affluenti (provincia di Rimini).

I provvedimenti di revoca sono disponibili alla pagina https://www.arpae.it/dettaglio_notizia.asp?id=9090&idlivello=1504




La guardia di finanza scopre maxi frode fiscale per oltre 100 milioni

I finanzieri del comando provinciale di Piacenza hanno scoperto un articolato sistema di frode attuato con l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un valore complessivo di 104 milioni di euro. Le indagini erano partite in seguito ad una verifica fiscale eseguita a Piacenza nei confronti di un imprenditore milanese operante nel settore de i trasporti.

I militari del nucleo di polizia tributaria hanno così scoperto un dedalo di società cooperative – tutte riconducibili alla società ispezionata – costituite con il solo scopo di creare documenti fiscali falsi, non giustificati da nessuna reale operazione.

Le cooperative erano delle vere e proprie scatole vuote, affidate a prestanome del l’imprenditore milanese. Venivano contabilizzati costi derivanti da false fatture di acquisto in modo tale da originare ingenti crediti iva. Questi costi venivano bilanciati con ricavi derivanti, a loro volta, dall’emissione di false fatture di vendita, per svariati milioni di euro, nei confronti di ignari clienti residenti in Svizzera. Ma anche questi erano documenti falsi utili solo a “far quadrare i bilanci”.

Le cooperative provvedevano ad assumere personale composto perlopiù da autisti di mezzi pesanti che – attraverso falsi contratti di associazione in partecipazione – venivano messi a disposizione di alcune società di trasporto compiacenti, operanti su tutto il territorio nazionale, per l ’effettuazione dei viaggi. Con il meccanismo della falsa fatturazione le società di trasporto potevano usufruire di un consistente abbattimento del costo del lavoro. Tutto il carico contributivo e assistenziale legato del personale veniva assolto dalle cooperative attraverso l ’utilizzo dei credit i Iva fittizi.

Le fiamme gialle piacentine, al termine delle indagini, hanno deferito al la Procura della Repubblica di Piacenza 8 persone: il titolare della società originariamente sottoposta a verifica, cinque 5 prestanome a capo delle cooperative ritenute a vario titolo responsabili dei reati di “ dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture false ” , “ indebita compensazione di crediti fiscali ” ed emissione di fatture per operazioni inesistenti e due professionisti che (non attenendosi alle disposizioni di legge) apponevano il visto di conformità alle fraudolente dichiarazioni Iva, favorendo , in tal modo , l’indebita compensazione per estinguere i debiti tributari.




Arrivano “Le Luci del Cuore” Conad a sostegno dell’Associazione “Insieme per l’Hospice” Onlus di Piacenza

E’ stata presentata oggi nell’aula consiliare del Municipio di Piacenza l’iniziativa promossa da Conad “Le luci del Cuore”, attiva dal 13 novembre in tutti i punti vendita in cui opera Conad Centro Nord: Lombardia e Emilia Romagna (per le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia).

Fino al 31 dicembre i possessori di Conad Card o Carta Insieme Conad potranno scegliere di collezionare le 4 candele ognuna di un colore e aroma differente donando , per ciascuna, 750 punti o 400 punti più 3 €. Per ogni candela saranno destinati in beneficenza 0,50 centesimi a favore di enti e associazioni territoriali a sostegno di sei progetti solidali destinati per lo più ai bambini. Per la provincia di Piacenza la donazione sarà a favore dell’Hospice Casa di Iris, di cui Conad è partner solidale già da diversi anni.

Le Luci del Cuore si ripropongono di replicare il successo delle iniziative precedenti: dal 2011 ad oggi passando dall’Albero degli Amici, ai Cuccioli del Cuore fino ad arrivare ai Supercoccolosi sono stati raccolti 25 mila euro.

Conad, come si evince dal pay off Persone oltre le cose è una realtà che cerca di essere sempre vicino alla comunità e a stabilire relazioni con le realtà eccellenti del territorio. Per questo la nostra collaborazione con l’Associazione Insieme per l’Hospice prosegue negli anni e si evolve a seconda delle necessità che il Comune stesso raccoglie e che ci propone ” afferma Marzio Ferrari, Presidente di Conad Centro Nord e continua: “Grazie ai nostri soci imprenditori e ai clienti siamo riusciti, in accordo con l’Associazione, a realizzare tanti progetti rivolti alla salute dei pazienti e a tutela dei bisogni del malato. Questo è per noi motivo di grande orgoglio oltre a confermarci impresa responsabile all’interno della società. Abbiamo tante aspettative per quest’ultima iniziativa che speriamo permetta l’acquisto di un ecografo portatile da utilizzare presso l’Hospice la Casa di Iris”.

Con Conad la collaborazione, nata qualche anno fa, è diventata un vero e proprio sodalizio.

Sappiamo che il sostegno di Conad alla “La casa di iris” è un ormai appuntamento fisso. Ogni anno, fra l’altro, è sempre piacevole scoprire qual gadget è stato realizzato per stimolare e coinvolgere ulteriormente i clienti. Le Luci del cuore di questo Natale 2017, le candele colorate e profumate, sono un simbolo bellissimo, di grande significato” dice Lorena Masarati, Coordinamento Linea Sanitaria della Cooperativa Pro.Ges . Ancora una volta grazie, sostenere il complesso lavoro di una realtà come l’hospice, significa aiutare concretamente pazienti gravi e le loro famiglie che si trovano in una situazione in di grande bisogno.

Anche il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, presidente della Onlus Insieme per l’Hospice, esprime “la riconoscenza per il sostegno che si rinnova, anno dopo anno, alla Casa di Iris, coinvolgendo tanti concittadini in un percorso di solidarietà nei confronti di chi soffre a causa della malattia. Anche per questa capacità di sensibilizzazione, oltre al concreto e prezioso contributo a supporto dell’Hospice, l’iniziativa di Conad è importante”.

Conad Centro Nord è una delle sette cooperative territoriali associate nel Consorzio nazionale tra dettaglianti (CONAD*) che opera in Italia nel mercato della grande distribuzione organizzata. Nata nel 1963, svolge la sua attività nelle province emiliane di Reggio Emilia, Parma e Piacenza e in Lombardia con 238 punti vendita (oltre 181.000 mq di superficie complessiva).

Conad Centro Nord detiene il 5,6% della quota di mercato con un fatturato della rete di vendita nel 2016 di oltre 1,2 miliardo di euro, frutto dell’attività di 380 imprenditori associati e circa 4.600 dipendenti.

L’azienda ha una spiccata vocazione sociale: è costantemente impegnata nella tutela del consumatore, delle economie locali e, in particolar modo, in progetti di sostegno per il territorio, la scuola, la famiglia e la comunità.

Resp. Relazioni Esterne e CSR Conad Centro Nord, Veronica Corchia

Email: veronica.corchia@conadcentronord.it Cel: 340 9093262

Ufficio Stampa Comune di Piacenza, Mauro Molinaroli

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“Giornata nazionale degli alberi”, martedì 21 novembre sul Pubblico Passeggio la posa di alcuni esemplari di platano

Valorizzare l’importanza del patrimonio arboreo, ricordare il ruolo fondamentale ricoperto da boschi e foreste e diffondere il rispetto per la natura e la tutela dell’ambiente. È questo l’obiettivo della “Giornata nazionale degli alberi”, istituita con legge della Repubblica nel febbraio 2013 e che sarà celebrata martedì 21 novembre.

In occasione di tale giornata il Ceas Infoambiente del Comune di Piacenza ha pensato di regalare simbolicamente alla città, in collaborazione con tre soggetti privati coinvolti nell’ambito di compensazioni sul verde, la fornitura e la posa di alcuni esemplari di platano che saranno collocati sul Pubblico Passeggio, come azione concreta per il miglioramento dell’aria che respiriamo e della qualità paesaggistica della nostra città.

Saranno messi a dimora sette platani particolari – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Paolo Mancioppi -, ibridi brevettati ottenuti per selezione naturale e resistenti al cancro colorato, la malattia particolarmente contagiosa che purtroppo sta provocando il deperimento e la morte di molti esemplari di questa maestosa pianta anche nella nostra città. Questi nuovi alberi, oltre a sostituire gli esemplari abbattuti, potranno anche fare barriera alla difusione della malattia”.

Infoambiente approfitterà dell’iniziativa per accompagnare gli studenti della vicina scuola “Giordani” e mostrare loro le fasi per la messa dimora: la preparazione della buca e del terreno, l’osservazione della radici, il corretto posizionamento della pianta rispetto al colletto, la posa dei tutori, il compattamento e la necessaria irrigazione. Nei giorni successivi e approfittando dell’inizio della stagione di “riposo vegetativo” altre giovani piante saranno collocate da studenti e insegnanti di scuole primarie, con la collaborazione di alcune associazioni e la promessa di cura estiva di genitori volontari, in alcuni giardini scolastici.  

Dall’Ufficio Stampa del Comune di Piacenza

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