La Municipale controlla 71 veicoli e denuncia un uomo ed una donna per guida in stato di ebbrezza

Due patenti ritirate, due persone denunciate a piede libero per guida in stato di ebbrezza e tre automobilisti sanzionati perché guidavano senza aver sottoposto il veicolo a revisione, per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e per velocità pericolosa.

E’ il bilancio dei controlli eseguiti dalla Polizia Municipale di Piacenza, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, in via Emilia Pavese e in piazzale Marconi, nell’ambito delle attività di presidio sul territorio per la sicurezza stradale. Accanto alle sei pattuglie impiegate dalla Polizia Municipale, un equipaggio della Croce Rossa Italiana e uno di Anpas Croce Bianca con personale medico.

In poche ore sono stati fermati e controllati 71 veicoli, i cui conducenti sono stati tutti sottoposti alla prova dell’etilometro precursore: di questi, due sono risultati positivi e per questo è stato necessario procedere con la prova dell’alcol-test. Le persone denunciate per guida in stato di ebbrezza, per tasso alcolemico due volte superiore al limite consentito, sono entrambe residenti nel Lodigiano: si tratta di un 29enne al volante di un autocarro Mitsubishi e di una donna di 33 anni alla guida di una Smart.

Hanno invece dato esito negativo i pretest antidroga cui gli agenti hanno sottoposto otto automobilisti.




Il sindaco Patrizia Barbieri ha presentato le linee programmatiche di mandato (il documento)

Sono state presentate oggi dal sindaco Patrizia Barbieri al Consiglio comunale le linee programmatiche di mandato. Qui di seguito le diapositive riassuntive. Se preferite potete visionare/scaricare il documento pdf

Linee programmatiche di mandato 2017-20221

E’ lontana la fine degli anni ’90 quando Piacenza, per ben due volte consecutive, risultò prima nell’annuale classifica della vivibilità delle città italiane, stilata da quotidiani economici nazionali. I cittadini vorrebbero riavere una Piacenza felice e tranquilla, a misura di persona.

Le nostre proposte sono chiare: nessun grande progetto costoso, ma irrealizzabile, nessuna grande promessa non realmente fattibile. Noi proponiamo concretezza, interventi precisi e mirati per migliorare la vita di tutti i giorni ai piacentini, anche nelle piccole azioni quotidiane.

Le nostre priorità: aumentare la sicurezza, diminuire il degrado e, pur consapevoli dei limiti imposti sia dalle normative sia dalle ristrettezze economiche, vogliamo rimediare all’insoddisfacente condizione in cui versano – ad esempio – le strade e il verde pubblico.

Questi interventi di riordino urbano saranno prioritari nel corso del mandato e ciò al fine di riportare la città ad un livello di decoro più che accettabile.   Ma certo guarderemo anche al futuro. Non ci faremo sfuggire l’occasione di completare, se avviati, o di iniziare, se nuovi, i progetti e gli interventi di ricucitura urbanistica e infrastrutturale della città, favorendo il recupero di quelle aree ancora dismesse, indispensabile allo sviluppo e all’innovazione del territorio.

Sicurezza dei cittadini e dei luoghi

La sicurezza è un diritto del cittadino, sempre! Occorre porre in essere azioni di prevenzione sul territorio attraverso tutti i diversi strumenti utilizzabili quali, ad esempio, l’installazione di una più diffusa rete di telecamere da integrare in reti di livello sovracomunale.

Occorre anche far sì che le regole per il vivere civile siano rispettate attraverso controlli rigorosi, così come occorre migliorare l’azione esterna della Polizia Municipale e avviare ogni possibile azione affinché sia ripresa l’attività di prevenzione, che ottimi risultati ha dato alcuni anni fa attraverso il ripristino dell’operazione “Città sicure”.

Anche nell’ambito del miglioramento della sicurezza è applicabile il principio di sussidiarietà attraverso il coinvolgimento delle associazioni, così come è necessario sviluppare tutte le possibilità che la recente normativa offre in tema di sicurezza sul territorio comunale.

Il punto cruciale per la sicurezza è sviluppare la prevenzione e il controllo in tutte le zone della città, dalla stazione ferroviaria al centro storico, dalle zone residenziali alle periferie e alle frazioni.

Per il miglioramento del sistema di prevenzione e gestione delle emergenze, si attuerà una stretta collaborazione con la Protezione Civile sovracomunale e con le associazioni di volontariato che operano in questo campo.

Welfare, salute e famiglia: sussidiarietà, piacentinità, sostenibilità    

Saranno individuate soluzioni condivise con tutti i soggetti ed enti del territorio: un mix pubblico-privato.

E’ importante la costituzione di una “Rete del welfare” a cui partecipino tutti i soggetti ed enti del privato sociale e del mondo del volontariato, che individui le strategie più adeguate a convogliare risorse ed energie nella soluzione delle diverse problematiche sociali.

Welfare, salute e famiglia

Nodo primario della nostra linea programmatica sarà quello di tutelare le famiglie, che rappresentano il pilastro della nostra società, in particolare le giovani coppie con figli

A fronte della scarsità di risorse, la tutela della comunità piacentina richiede, nell’accesso ai servizi e agli alloggi comunali, di attribuire la priorità ai cittadini secondo criteri di anzianità di residenza nel Comune, potenziando nel contempo l’attività di controllo sul possesso e mantenimento dei requisiti richiesti.

Si svilupperanno programmi di prevenzione attraverso la sensibilizzazione e informazione per contrastare, in particolare, i fenomeni di bullismo, violenza, pedofilia e abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti.     Saranno messe in campo tutte le possibili opzioni per limitare e ridurre l’impatto sul territorio delle problematiche connesse all’immigrazione, anche in termini sociali ed economici, ritenendo prioritaria l’attenzione dell’Ente per le situazioni di difficoltà in cui versano i piacentini.

Attraverso iniziative all’interno della “Consulta per la disabilità” e favorendo lo sviluppo di progetti legati al “Dopo di noi” si punterà al miglioramento della qualità della vita delle persone diversamente abili.

In tema di assistenza agli anziani si perseguirà l’obiettivo di mantenere la persona nel proprio nucleo familiare il più a lungo possibile, anche attraverso iniziative di sostegno che favoriscano la costituzione e la formazione, insieme al privato-sociale, di soggetti specializzati nell’assistenza domiciliare.

Nel perseguimento della promozione delle pari opportunità, verrà posta attenzione alla parità di genere, sia mediante azioni nei vari ambiti della vita sociale, sia orientando il lavoro dei settori comunali.

Un primo fondamentale obiettivo è quello di garantire ad ogni scuola spazi sicuri, curati e funzionali all’innovazione didattica e di prestare attenzione alle problematiche quotidiane.

Saranno promosse campagne informative sui temi della salute, della convivenza civile, dell’ecologia e dell’ambiente, sulla compatibilità dei comportamenti collettivi ed il rispetto delle persone nelle differenziazioni culturali sempre più presenti nella nostra società.     Si valuteranno i possibili spazi di ampliamento degli orari del servizio negli asili comunali.

Sarà incentivata la realizzazione di asili aziendali.

Sarà valorizzato il progetto denominato “Tagesmutter”.

Si individueranno soluzioni innovative di gestione dei pagamenti delle mense scolastiche e delle rette degli asili, per facilitare il cittadino che potrà utilizzare gli stessi strumenti di pagamento che ormai quotidianamente usa per gli acquisti di servizi, facilitando nello stesso tempo l’attività di riscossione dell’Ente.

La sanità piacentina deve essere rafforzata per competere con i centri di altre regioni, con cui bisogna collaborare. Occorre impegnarsi affinché la Regione Emilia-Romagna investa su Piacenza almeno parte di ciò che Piacenza le ha fatto risparmiare, in termini di risorse umane ed investimenti, nel corso degli anni e puntare su qualità delle prestazioni sanitarie e miglior servizio al cittadino.

Impresa, competitività e turismo

Gli investimenti sono il motore dello sviluppo economico e, quindi, anche della crescita dell’occupazione. Quella del lavoro, insieme all’innovazione, è una sfida fondamentale per Piacenza.

Coglieremo positivamente nuove possibilità di insediamento di aziende attive nella logistica di ultima generazione, purché sostenibili dal punto di vista ambientale e che attraggano non solo attività manifatturiere, ma anche importanti centri direzionali, trasformando il polo in un parco logistico, che porti un valore aggiunto alla città. Il parco integrato, logistico, industriale e artigianale deve offrire servizi di eccellenza, lavoro qualificato ed essere, il più possibile, ecosostenibile.

Il Comune si farà promotore di un coordinamento che consenta l’individuazione e il perseguimento di progettualità strategiche al fine della crescita economica e dello sviluppo territoriale.

Si porrà attenzione, anche nelle politiche impositive, all’insediamento di imprese innovative e hi-tech, in grado di sviluppare nuova occupazione qualificata e giovanile, nell’ambito delle politiche attive del lavoro, per invertire l’esportazione di migliaia di persone in altre città. Si tratta quindi di promuovere un’azione di collaborazione pubblico-privato, volta a richiamare occasioni di sviluppo economico per Piacenza.

La presenza dei poli universitari deve, inoltre, essere per davvero un fattore di sviluppo e un’opportunità di crescita per la città, mediante un raccordo tra Amministrazione, mondo della ricerca, mondo imprenditoriale e delle professioni.

Commercio e centro storico    

Impresa, competitività, turismo

E’ necessario estendere le iniziative di rivitalizzazione a tutto il centro storico (non solo utilizzando le bellissime piazze principali) e proporre iniziative nell’arco dell’intero anno, coinvolgendo le associazioni di categoria e i residenti. E’ indispensabile promuovere azioni che rafforzino la frequentazione dell’area storica della città e degli esercizi pubblici e commerciali qui insediati. Commercio e centro storico     Impresa, competitività, turismo

Si interverrà sul decoro urbano, perché un centro storico ben curato e controllato concorre a migliorare la qualità della vita, oltre a rappresentare un bel biglietto da visita per i turisti. Esso merita, dunque, un’adeguata pulizia, efficiente manutenzione e illuminazione, nonché appropriata segnaletica, oltre al costante controllo da parte della Polizia Municipale.

Il turismo è un fattore di grande potenziale sviluppo, ma occorrono strategie innovative ed una cabina di regia (tra pubblico, privato e associazioni) in grado di individuare e promuovere le soluzioni giuste per il nostro territorio, valorizzando le sue eccellenze.

Gli obiettivi: ampliare e diversificare l’offerta turistica per renderla più sostenibile e più competitiva, anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie; sviluppare un marketing efficace e innovativo puntando a strumenti e azioni che migliorino la capacità di penetrazione del “brand Piacenza” nei mercati di riferimento e nei nuovi mercati.

Territorio, mobilità ambiente

Come premesso, “nessun grande progetto costoso ma irrealizzabile, nessuna grande promessa non realmente fattibile”. Sarà prioritariamente riservato grande impegno agli interventi volti alla soluzione dei tanti problemi concreti.

Per quanto riguarda le grandi opere che richiedono rilevanti investimenti, esse potranno essere programmate e, quindi, progettate solo se le condizioni finanziarie lo consentiranno. Nel corso del mandato verrà perseguita, pertanto, la forma del partenariato pubblico-privato, secondo i modelli offerti dalla normativa, che permetterà di fare fronte adeguatamente alla scarsità di risorse pubbliche destinabili a tali interventi.  Rigenerazione urbana

Sarà posta attenzione alla rigenerazione urbana anche attraverso il recupero di funzioni nelle aree dismesse o il riutilizzo delle aree militari e dei beni demaniali (ad esempio: completamento del Parco delle Mura e una compiuta valorizzazione del compendio storico-artistico di San Sisto, in una visione prospettica di sviluppo economico e sociale). Gli interventi rilevanti sul tessuto urbano si valuteranno in termini di valore aggiunto per la comunità, opportunità di lavoro qualificato, eccellenza ed ecosostenibilità.

Nuovo ospedale    

L’ipotesi della realizzazione di un nuovo ospedale, qualora vengano individuate e definite le necessarie risorse regionali, potrà trovare concreta attuazione previo coinvolgimento del territorio e definendo anticipatamente le sorti dell’attuale struttura. Il tema dovrà essere affrontato tenendo conto di perseguire l’obiettivo dell’alta qualità dei servizi.

Viabilità    

E’ necessario rivedere il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) per promuovere, accanto al trasporto pubblico locale, altre forme di mobilità innovativa e pulita quali il car-pooling, il car-sharing ed il bike sharing.

Si tratta spesso di interventi sulle strade  che a volte richiedono limitata spesa e che hanno, tuttavia, per i cittadini un forte impatto sulla vita quotidiana, in ottica di semplificazione e sicurezza (ad esempio: semafori, dossi, segnaletica, rotatorie).

La Zona a Traffico Limitato va rivista sia nella sua dimensione sia nella sua estensione temporale. Si interverrà nei confronti degli enti sovracomunali per individuare soluzioni alle criticità che caratterizzano la tangenziale e la viabilità di scorrimento veloce, anche al fine di alleggerire la viabilità interna alla città. Si lavorerà per mettere a disposizione dei cittadini, piste ciclabili sicure, per ridurre traffico e inquinamento.

Parcheggi    

E’ necessario prevedere, oltre a parcheggi a pagamento, ampie zone a sosta gratuita, verificando anche il possibile utilizzo di aree dismesse dalle ex Ferrovie dello Stato nella zona nord della città. Sarà realizzato un nuovo accesso al parcheggio di viale Malta mediante il collegamento con via XXIV Maggio.

Trasporto pubblico    

Il PUMS dovrà contribuire alla migliore efficienza della rete del trasporto pubblico urbano, evitando la sovrapposizione di linee ed offrendo il miglior servizio possibile in termini di funzionalità e di risparmio economico.

In particolare, si valuterà la possibile ricalibrazione delle frequenze in relazione alla effettiva domanda consentendo, senza ulteriori costi, servizi aggiuntivi (orari serali, navette, eventi).

Si valuterà una diversa politica tariffaria del Trasporto Pubblico Locale, adottando criteri maggiormente selettivi in relazione ai reali bisogni e situazioni delle varie categorie di utenti.

Pendolari    

Attraverso un costante confronto con i pendolari si attueranno interventi di facilitazione dell’uso delle biciclette, miglioramento della sicurezza della zona della stazione ferroviaria e maggiore allineamento tra i servizi di trasporto ferroviario e trasporto pubblico urbano.  Protezione del territorio e ambiente

Protezione del territorio e ambiente

La salvaguardia dell’ambiente e il potenziamento dell’utilizzo di energie non dannose sono fondamentali per un sano sviluppo della città. Le azioni saranno mirate a contrastare l’inquinamento e a migliorare la qualità dell’aria, alla lotta al degrado, alla promozione di campagne di sensibilizzazione ed educazione ambientale, al potenziamento della raccolta differenziata ed al controllo sulla depurazione delle acque.

Si intende porre fine alle questioni concernenti la gestione dei collettori fognari principali e la proprietà dei rivi urbani sottostanti la città di Piacenza.

Tutela degli animali    

Per favorire la corretta convivenza fra uomo e animali e tutelare la salute pubblica e l’ambiente si promuoveranno iniziative di educazione alla gestione e alla salute dei nostri amici animali, vigilando sui maltrattamenti e sugli abbandoni e favorendo l’adozione degli animali abbandonati.

Tramite il confronto con le associazioni di volontariato e con l’ASL si definiranno le regole comunali per il benessere animale.

Cultura, giovani e sport    

Piacenza, città antica e di tradizione, deve sostituire iniziative sporadiche con un metodo basato sulla continuità, anche mediante rapporti con realtà accademiche e scientifiche, per elevare il livello culturale delle stesse non più circoscritte a dimensioni occasionali.

Va favorita la condivisione e partecipazione con le numerose realtà del territorio che hanno a cuore la cultura, disponibili a costruire una rete di contatti, nella consapevolezza che preparare una proposta di candidatura a capitale della cultura 2020 rappresenta un’occasione di confronto e di crescita. Indispensabile, inoltre, intensificare i rapporti con le realtà della Diocesi, della Curia Vescovile e l’associazionismo cattolico.

Va pensato un “sistema culturale del territorio” in cui promozione e sviluppo saranno frutto dell’intenso confronto e del coordinamento con i soggetti interessati. Questo consentirà di individuare per musei e teatri gli interventi di miglioramento, valorizzazione, promozione, in particolare verso il mondo giovanile, e di comunicazione, in relazione ai quali l’Ente potrà ottimizzare le proprie risorse.

“Cultura” è anche promozione e valorizzazione dell’identità territoriale. Saranno privilegiati i progetti finalizzati alla promozione e diffusione della piacentinità, legati alla tradizione locale.

Città della conoscenza    

Occorre sviluppare una forte relazione dell’Ente con le sedi cittadine delle università, favorendo la crescita dei poli oggi attivi. Piacenza deve qualificarsi sempre più come “città della conoscenza”, offrendo servizi adeguati in grado di attrarre un numero sempre maggiore e qualificato di studenti.

Un Comune è amico dei giovani perché li ritiene fondamentali per una Piacenza che guarda al futuro. Si ascolteranno le loro aspettative ed esigenze con i nuovi strumenti di interrelazione e con il confronto con una rete diffusa di associazioni che opera meritoriamente nella città, nella piena convinzione che il Comune non ad esse deve sostituirsi, ma con esse deve cooperare.

“Tavolo dei giovani”, a cui interverranno studenti e rappresentanti delle associazioni, potrà servire ad individuare iniziative ricreative, sportive, musicali, culturali e di indirizzo al lavoro, che vedano proprio i giovani protagonisti. Il futuro di Piacenza si costruirà attraverso varie sinergie che consentano ai giovani di crescere nell’istruzione e nell’attività professionale.

Saranno promosse iniziative per aiutare gli studenti in difficoltà didattica.

Si svilupperanno progetti di promozione imprenditoriale e condivisione del lavoro.

Lo sport

Lo sport è un’attività fondamentale, con un’importante valenza sociale. Il Comune deve quindi impegnarsi per comprendere al meglio le esigenze dei vari settori, rapportandosi con il CONI. La costituzione del “Tavolo tecnico dello sport” consentirà di supportare le decisioni dell’Ente in questa funzione.

La manutenzione degli impianti sportivi sarà particolarmente rilevante, assieme a un più incisivo e capillare controllo dell’Ente sui contratti di concessione degli impianti.

Nell’affidamento della gestione degli impianti sportivi comunali si terrà conto, nei limiti della normativa, degli investimenti economici previsti per il miglioramento e l’ammodernamento degli impianti stessi.     Riguardo ai grandi impianti sportivi comunali è necessario ottimizzare l’utilizzo di quelli esistenti e, in assenza di alternative, prevedere la realizzazione di nuovi impianti da utilizzare tutto l’anno e che garantiscano ai gestori introiti sufficienti ad evitare di gravare sulla collettività.

Frazioni, quartieri, periferie

Si presterà particolare attenzione ai quartieri, alle periferie della città e alle frazioni, in passato ripetutamente ignorate, anche al fine di individuare una scala di priorità degli interventi richiesti.

Si darà voce ai residenti delle zone in cui si segnalano molteplici  problemi: dall’ambiente alla viabilità, dal trasporto pubblico ai servizi di assistenza alla persona.

Si cercheranno forme di incentivazione del commercio, anche ambulante per agevolare i cittadini residenti, soprattutto anziani. Verranno valutati interventi per migliorare la viabilità e la sicurezza stradale. Saranno potenziati i servizi di controllo della Polizia Municipale per migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini. Il Comune vicino al cittadino più veloce, più trasparente

La tecnologia può cambiare Piacenza, non solo l’Amministrazione comunale ma anche i servizi per le imprese. Veicolare rapidamente l’informazione e semplificare le procedure significa rendere più agevole la vita di tutti.     più veloce, più trasparente

Verrà ampliata la copertura Wi-Fi pubblica nelle diverse zone della città.

Saranno migliorate la comunicazione strategica e la trasparenza, per rendere il Comune sempre più un’interfaccia efficiente e trasparente per i cittadini.

Saranno valorizzate e sviluppate le diverse forme di partecipazione tra cui la “cittadinanza attiva”, intesa come partecipazione alla gestione della “cosa pubblica”. Verrà istituito il “baratto amministrativo”, nelle modalità consentite dalla legge.     più veloce, più trasparente     Il rapporto tra il cittadino e l’Ente sarà facilitato migliorando l’accesso ai servizi, semplificando le procedure, cogliendo le potenzialità delle nuove tecnologie e monitorando la qualità dei servizi erogati agli utenti.

La razionalizzazione delle risorse deve riguardare anche le partecipazioni, purché strategiche, dell’Ente.Si potenzieranno dunque le funzioni di indirizzo per coniugare la sostenibilità economica con particolare attenzione agli standard di erogazione dei servizi. Si valuterà l’opportunità di alienare quote e/o azioni di società partecipate a sostegno degli investimenti.

La politica fiscale tenderà al miglioramento dei servizi al cittadino, con attenzione alla massima soddisfazione delle esigenze, all’incidenza della pressione tributaria e alle azioni di contrasto all’evasione. Si lavorerà per migliorare la gestione della macchina comunale e delle risorse pubbliche, con attenzione al benessere organizzativo interno e alla valorizzazione delle risorse umane.




La Grande Guerra raccontata nella Sala Panini

Mercoledì 15 novembre prossimo alle ore 18, nella Sala Panini di Palazzo Galli della Banca di Piacenza, verrà proposta in collaborazione con il Comitato di Piacenza dell’Istituto per la Storia del Risorgimento una selezione di lettere e di brani dei diari dei caduti della Grande Guerra, che fanno parte del volume di Adolfo Omodeo MOMENTI DELLA VITA DI GUERRA, pubblicato per la prima volta nel 1934, successivamente nel 1968 e in terza edizione nel 2016.

Il gen. Eugenio Gentile illustrerà il lavoro di Omodeo, che aveva partecipato alla Grande Guerra come ufficiale di complemento, come la quasi totalità degli oltre cento citati nel volume. L’Autore volle presentare in un libro non tanto l’orrore della guerra più sanguinosa della storia ma, attraverso gli scritti di quei protagonisti, in gran parte caduti sul campo, gli stati d’animo, la messa alla prova delle convinzioni di ciascuno, la maturazione o la distruzione delle coscienze nel corso della guerra, l’amor patrio che subordina anche gli affetti familiari, le sofferenze e gli entusiasmi, l’abbattimento sopravvenuto durante la disfatta di Caporetto.

Nando Rabaglia e Francesco Tusino leggeranno alcuni brani tratti dal volume da cui emerge il grande spirito di sacrificio e la solidarietà umana che trascende le posizioni gerarchiche dei protagonisti. Ingresso libero con precedenza per i prenotati (email relaz.esterne@bancadipiacenza.it, 0523-542357).




Quando il filo d’Arianna è la cinematografia

Organizzata dalla prolifica associazione culturale Concorto Film Festival si è svolta, sabato scorso, nella serra di Palazzo Ghizzoni Nasalli la rassegna di cortometraggi El cine es un puente en el oceano.

Obiettivo della serata è stato mostrare i risultati concreti del workshop cinematografico, tenuto da Thomas Sheridan (documentarista e collaboratore concortiano, ndr) a Mar de Plata.

Alla base di questa scelta sta il forte link culturale che collega queste due realtà geografiche, mediate durante la serata da Marcelo Carrara, esponente della consulta emiliano-romagnola nel mondo e nato in Argentina ma con radici italiane, nello specifico di Bettola.

Quest’iniziativa ha permesso, tramite il linguaggio universale cinematografico, di declinare il sentimento dei partecipanti argentini nei confronti di un’italianità estremamente presente nel loro quotidiano (la forte ondata migratoria italiana di fine Ottocento ha portato a un solido associazionismo italo argentino), attraverso il timbro stilistico documentario.

 

Il progetto è stato composto da varie parti: oltre al focus sull’Argentina organizzato all’interno del Festival, durante il viaggio verso Mar de Plata è stata fatta una tappa a Buenos Aires per incontrare gli studenti di alcune scuole di cinema. Tuttora, inoltre, sta proseguendo il progetto alla scuola media di Pontenure, volto a creare una finestra sulla realtà che ci dovrebbe aiutare a rivederci come i migranti che siamo stati tempo fa.

Citando le parole di Claudia Praolini, direttore artistico di Concorto, <>.

Per Thomas, invece, è stata una sorpresa vedere tanto orgoglio italiano in una terra così lontana; l’autenticità di questo sentimento deriva non da una velleità nazionalista, ma viene vista come un guadagno aggiunto, che raddoppia l’appartenenza dei figli e dei nipoti di migranti italiani, invece che dividerla.

I tre cortometraggi presentati, montati insieme, condividono il minimo comune denominatore dell’italianità in terra straniera, e sono stati scelti da ogni gruppo in autonomia.

La serata si è conclusa con la visione del cortometraggio La Creciente, diretto da Lluís Miras Vega e Luz Ruciello, presentato a Concorto quest’anno.

La Creciente documenta il dramma delle inondazioni che colpiscono la regione settentrionale dell’Argentina, al confine con il Brasile e il Paraguay, a causa delle smodate deforestazioni; la sua estetica è definibile come una poesia per immagini, che a volte si rivela il modo più efficace per documentare la realtà intorno a noi, per conoscerla e viverla simultaneamente.




Il Ministero dell’Istruzione condannato dal Tribunale di Piacenza

Il Ministero dell’Istruzione dovrà risarcire 28 docenti piacentini assistiti dalla Gilda degli Insegnanti. Lo ha deciso il Tribunale di Piacenza al quale maestri e professori appartenenti all’associazione professionale si sono rivolti per avere giustizia.

Gli insegnanti hanno agito per vie legali perché stanchi delle continue assunzioni a tempo determinato senza riuscire ad ottenere un’assunzione definitiva. Ora dovranno ricevere tutti gli arretrati salariali relativi alle anzianità maturate come se fossero stati sempre di ruolo. Per ognuno di loro bisognerà compiere un conteggio specifico per determinare l’esatto ammontare della somma, che varia per singola posizione.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, afferma: “E’  l’ennesima dimostrazione che la politica, in maniera trasversale, tende a maltrattare i docenti, altro che Buona Scuola queste sono situazioni da terzo mondo”




Infrangibile, nascono due comitati: stesso quartiere, anime diverse

Sicurezza e centro per gli anziani da una parte; inclusione sociale, spazi per i giovani e aperto antifascismo dall’altra. Al quartiere Infrangibile, nel nome della riqualificazione e di un rinnovato protagonismo delle periferie, si combatte “una battaglia” in sordina a suon di riunioni e comitati. Che si richiamano a due concezioni antitetiche e difficilmente conciliabili.

Il Comitato “Infrangibile Sicuro“, fresco di registrazione e con due riunioni alle spalle, accende i riflettori sulla problematica sicurezza, lanciando l’iniziativa di un gruppo di controllo di vicinato via whatsapp a cui si aggiungerà la raccolta di adesioni e fondi per mobilitare un servizio di vigilanza notturna a pattugliare il quartiere. A parlarne è la portavoce Barbara Bocchi che – tuttavia – insiste nel ricordare come il gruppo sia totalmente apartitico e aperto alle esigenze di tutti: “Non vogliamo fare la guerra a nessuno, ma essere semplicemente la voce di chi abita e vive il quartiere nel quotidiano”.

Due le priorità finora individuate dal comitato che conta oggi 6 promotori e più di 100 adesioni raccolte: un centro di aggregazione dedicato agli anziani sul modello di quelli esistenti in altri quartieri, e l’insistenza sulla sicurezza, messa a rischio – continua la Bocchi – anche da nuove presenze straniere sul territorio: “Quest’estate abbiamo notato degli stranieri richiedenti asilo consumare alcol assieme ai figli nei giardini e li abbiamo ripresi. Da quel momento non ci sono state altre emergenze, ma se si presentassero di nuovo, agiremmo di conseguenza”.

Nel frattempo, si è fatto strada il Comitato Infrangibile – perlopiù composto da giovani under 35,  rivendicando nelle stesse ore un rinnovato protagonismo giovanile improntato all’universalismo e all’inclusione sociale.

A presiederlo in qualità di presidente, Luca Jacobi, 22enne che lavora nei servizi allo spettacolo e così definisce l’iniziativa: “Il comitato nasce per dare una risposta ai problemi del quartiere in ottica sociale e lotta antifascista all’interno di un quartiere storicamente popolare. Vogliamo pertanto porci come istituzione sociale, organizzando attività per bambini, anziani e giovani e contribuendo alla crescita della Coop Infrangibile e della biblioteca di strada, che saranno i luoghi privilegiati delle nostre iniziative”. Priorità alla sicurezza anche in questo caso? “Si, continua Jacobi, ma solo se la si intende in ottica non esclusivamente repressiva: sicurezza significa inclusione sociale e partecipazione attiva della collettività; avere un quartiere libero da razzismo e xenofobia, ma anche rispetto delle norme stradali, abbattimento delle barriere architettoniche e rispetto degli spazi comuni”.

Aldilà delle rispettive cornici ideologiche, resta in chiaroscuro il rapporto tra le due realtà, che pur invitando alla partecipazione reciproca, non smentiscono altrettanto reciproci malumori: da un lato Jacobi accusa il Comitato “Infrangibile sicuro” di “un impegno escludente nei confronti di una certa fascia – soprattutto giovanile – e di propagandare un pensiero in linea con la destra istituzionale, creando così un ponte per far entrare le destre in un quartiere storicamente popolare”. Dall’altro, Bocchi insiste nel definire il proprio comitato “apertissimo alle esigenze di tutti, anche dei più giovani, sottolineando che la nascita del comitato “Infrangibile sicuro” precede cronologicamente le iniziative della controparte e che la divisione si è resa necessaria solo dopo un’opera di sabotaggio durante la prima riunione programmatica, da parte di una nutrita componente giovanile che ora fa parte del Comitato Infrangibile che “fino ad allora non aveva organizzato altro che una specie di rave ai giardini pubblici, caratterizzato da schiamazzi, musica ad alto volume e consumo di alcol”.

Gli ingredienti per un inverno burrascoso ci sono tutti. Solo il tempo dirà se le diffidenze reciproche si trasformeranno in guerra aperta o in una pace di carta.

 




Petizione riguardante i centri di aggregazione giovanile piacentini su Change.org

Da Change.org 

“Salviamo i centri di aggregazione”

La nuova giunta  comunale di centrodestra della città di Piacenza, dopo aver sparato a zero sui centri aggregativi definendoli “pollai per ingrassare i ragazzi”, intende trasformarli snaturando la vera natura dei centri di aggregazione giovanile. Hanno rinnegato tutto il prezioso lavoro svolto dagli educatori che lavorano in questi luoghi solamente come ripicca politica verso le vecchie amministrazioni. In quartieri dove il disagio è fortemente presente, questi luoghi sono vitali per la città e per l’educazione all’integrazione e alla legalità. Noi chiediamo al sindaco Barbieri, fino ad ora rimasta nell’ombra, di incontrarci e di parlare con noi e le chiediamo di riflettere e di cambiare idea rispetto alle decisioni che si stanno prendendo in questi giorni. Il bando scadrà a fine anno, quindi il tempo stringe e dobbiamo muoverci in fretta. 

Il centro in questione è Spazio4, qui sotto qualche link utile per capire meglio ciò di cui si sta parlando:

https://m.facebook.com/spazio4pc (pagina fb del centro di aggregazione giovanile)

https://www.piacenzaonline.info/per-sindacati-ridurre-o-cancellare-spazio-2-spazio-sarebbe-un-segnale-davvero-pessimo/

https://www.facebook.com/videopiacenza/videos/849841481845844/    (qui un’intervista al consigliere Levoni, le cui dichiarazioni vi invitiamo davvero ad ascoltare e a rabbrividire) 

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
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Paolo Bisi e Ora Pro Comics: “Portiamo il fumetto a Piacenza”

L’associazione Ora Pro Comics è stata fondata circa 4 anni fa, ci sono disegnatori professionisti, oltre a Nicola Genzianella, i soci del negozio “La Soffitta” di Piacenza, Pietro Gandolfi e Paolo Bisi. È nata così a Piacenza la voglia di fare qualcosa sul fumetto. C’è stato il primo Festival dedicato a Tex nella Chiesa del Carmelo. Poi sono seguiti il Festival dedicato a Dylan Dog l’anno successivo, mentre in aprile è stato realizzato il Festival sui supereroi e sulla Disney, con uno spazio anche a Palazzo Gotico. Abbiamo voluto intervistare Paolo Bisi, disegnatore di Mister No dal 1996 fino al 2005 e di Zagor da quell’anno, ma “con la passione per il fumetto sin dalle elementari”, come ci racconta lui.

Come si è evoluto lo stile del fumetto in Italia?

La crisi ha toccato tutti i settori, e il fumetto non è stato da meno. Andando indietro agli anni 70 – 80, alle riviste d’autore, che hanno chiuso i battenti negli anni 90, si può vedere come l’unico che abbia retto il colpo è il fumetto popolare, quello della Bonelli. Inevitabilmente le vendite sono calate moltissimo, quasi dimezzate rispetto agli anni 80.

La stessa Bonelli cerca sempre di rinnovarsi per stare al passo coi tempi, creando linee anche per i più giovani che sempre più spesso sono piegati sullo smartphone. Per venire incontro alle loro esigenze è stato modificato il formato, con più colori, meno pagine ed eroi sempre più giovani, tuttavia bisogna dire che chi legge oggi un fumetto sono i 30enni/40enni.

Qual è il rapporto dei fumettisti nati negli anni 70 con la tecnologia che è sempre in evoluzione?

È una cosa personale che varia da fumettista a fumettista. Molti autori lavorano in digitale, con le tavolette grafiche. Personalmente preferisco ancora il contatto con la carta, lo sporcarsi le mani. Soprattutto la colorazione oggi avviene principalmente in digitale.

Come funziona il lavoro per la creazione di una storia?

Ogni testata in Bonelli ha un curatore, poi ci sono diversi sceneggiatori, che propongono un soggetto. Se viene accettata, viene scritto tutto il soggetto dall’inizio alla fine. Il risultato finale assomiglia a quello cinematografico. Viene consegnato al disegnatore che studia le inquadrature, immaginando la scena e disegna la tavola, che è mediamente di circa 6 vignette per pagina. Poi vengono aggiunti i testi da un letterista. Per ogni testata esiste un copertinista, che disegna la copertina. Per la realizzazione di una storia ci vogliano anche 8 mesi.

La tua ispirazione da dove proviene?

I miei modelli partono dagli anni 80, quando ho cominciato, fino ad adesso. Un conto è la lettura come appassionato, e un conto è cosa posso cogliere come stile da altri autori.

Un suggerimento per chi vuole cominciare a disegnare?

Copiare, prendere spunti. Come nella musica, nessuno nasce con un proprio stile, lo sviluppa nel tempo grazie ad alcuni modelli di riferimento.

Cosa pensi di fumettisti come Zerocalcare o simili, divenuti icone mediatiche? Credi facciano bene al mondo del fumetto?

Zerocalcare, ma anche Leo Ortolani sono fortunati ma hanno anche delle grandi qualità tecniche. Sanno anche come muoversi all’interno dell’establishment. Altri come Sio puntano di più sul nonsense. In definitiva comunque la scuola italiana se la passa molto bene, proprio a livello tecnico, rispetto anche agli Stati Uniti.




Speed, modello matematico che simula gli effetti dei terremoti

Interessante conferenza oggi presso l’Auditorium  della Fondazione della Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano nell’ambito del ciclo “I venerdì della scienza”

Il titolo “La matematica dei terremoti” poteva forse spaventare ma in realtà si è trattato di un incontro divulgativo alla portata di tutti e per nulla “accademico”.

Il relatore, il professor Alfio Quartieroni, direttore nonché fondatore del MOX del Politecnico di Milano, ha illustrato il “Modello matematico Speed”, realizzato, dopo otto anni di lavoro, con l’aiuto di alcuni suoi collaboratori.

Il docente ha innanzitutto mostrato come, attraverso la formulazione di un modello matematico, sia possibile studiare, descrivere ed addirittura prevedere qualunque fenomeno di tipo biologico, chimico e fisico, ed applicarlo poi nel campo della medicina, della geofisica finanche nella simulazione del comportamento di una barca a vela in una regata.

Il professor Quartieroni ha poi spiegato il perché abbia scelto proprio i terremoti come banco di prova per il suo modello. Il problema delle catastrofi naturali sta diventando, in questi anni, un argomento di drammatica attualità. La previsione di quanto potrebbe accadere in un evento catastrofico eccezionale è dunque uno strumento prezioso per poter pianificare interventi di prevenzione ad hoc, al fine di minimizzare le perdite sia dal punto di vista umano sia economico.

“Speed” è in grado di simulare terremoti di qualunque intensità, risolvendo  un sistema contenente fino a 475 milioni di variabili, con un’affidabilità dimostratasi incredibilmente elevata se si comparano i dati previsti dal modello con quelli effettivamente rilevati dai satelliti a fenomeno avvenuto.

Un simulatore insomma, quasi un videogames, ma con finalità rilevanti, in grado di mostrare con incredibile realtà cosa accadrebbe se per esempio un edificio come il Colosseo fosse sottoposto a delle onde sismiche di magnitudo 7 nella scala Richter.

Speed è uno strumento utilissimo per la pianificazione del territorio, per valutare quali siano gli edifici civili e storici bisognosi di interventi di rinforzo, utile per la protezione civile che può prevedere quali siano le zone più a rischio sulla base della localizzazione e della dimensione delle faglie conosciute. Un sistema pratico ed economico che consente infinite simulazioni, in condizioni differenti, a rischio e costo praticamente nullo.

Alla domanda finale di uno studente che chiedeva se la facoltà di matematica potesse essere una scelta appagante dal punto di vista lavorativo  il professore ha risposto: «certo le facoltà di matematica , fisica e ingegneria oggi giorno sono tra le più appetibili dal punto di vista di uno sbocco lavorativo, ma ciò che è veramente importante è  scegliere di fare ciò che piace, di farlo sempre ai massimi livelli possibili e soprattutto con la consapevolezza di dover dare sempre il meglio di se stessi»!




Arrestato sacerdote per presunti maltrattamenti su disabili

Un sacerdote 60enne è stato arrestato dai poliziotti della squadra mobile di Piacenza con la pesante accusa di aver maltrattato alcuni  disabili accolti nella struttura da lui fondata, nella prima periferia cittadina, il Centro Manfredini di via Beati.

A fornire particolari sulla vicenda è stato il collega Antonio Boschi del TGR Regionale della Rai. L’indagine sarebbe partita dalla denuncia di un parente di un disabile, dopo che aveva notato lividi inspiegabili sul corpo del congiunto. I poliziotti hanno così piazzato delle telecamere nascoste all’interno del centro. Il religioso, don Angelo Bertolotti, sarebbe stato ripreso mentre schiaffeggiava gli ospiti, li costringeva in ginocchio per punizione e li insultava.

Il sacerdote è   stato prelevato, ieri, nella sua abitazione dai poliziotti ed ora si trova in carcere accusato di violenze aggravate e continuate.

Incredulo, davanti ai poliziotti che lo arrestavano, avrebbe dichiarato di aver sempre lavorato nell’interesse delle persone disabili.